Gabriele Galantara: differenze tra le versioni
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Il cambiamento di rotta di Galantara trovava una spiegazione nella simpatia che egli nutriva per la [[Francia]] democratica e nell'avversione nei confronti degli Imperi centrali, e in particolare dell'[[Austria]], considerati i baluardi della reazione e del clericalismo. E perciò, pur avendo rotto con il [[Partito Socialista Italiano|Partito socialista]], Galantara continuò a rivendicare la propria coerenza con i principî socialisti.
[[File:Gabriele Galantara, Guglielmone in quattro atti, controcopertina de L'Asino 11 ottobre 1914.jpg|thumb|left|Gabriele Galantara, "Guglielmone in quattro atti", controcopertina de ''[[L'Asino]]'' dell'11 ottobre 1914]]
Diede il suo apporto alla causa interventista e alla propaganda di guerra con le caricature, divenute famose, di ''Guglielmone'' e di ''Cecco Beppe'' e predicando l'ostilità verso la "barbarie teutonica". Le sue vignette vennero ripubblicate su altri giornali dei paesi dell'[[Intesa]] e furono esposte nel luglio [[1916]] alle "[[Leicester Galleries]]" di [[Londra]]; altre vignette apparvero sul periodico parigino ''L'Europe antiprussienne'' e sul giornale di trincea ''Signor sì''.
Per le posizioni assunte nei confronti dell'intervento e - poi - degli eventi rivoluzionari russi del 1917 ([[Lenin]] e i [[bolscevichi]] venivano rappresentati come agenti tedeschi), ''L'Asino'' si alienò le simpatie delle masse socialiste e perse consenso tra i suoi lettori. Su questo punto vi fu una rottura, non definitiva <ref>Emblematico il disegno di Giuseppe Scalarini del 1921 con un asino che torna nelle case dei lavoratori «dopo tanti anni di lontananza», vedi ''L'Asino di Podrecca e Galantara'', Feltrinelli, Milano 1970, p. 371</ref>, anche con Giuseppe Scalarini, che rappresentò Galantara quale "socialista falso" in un disegno dove il collega risulta riconoscibilissimo pur senza nominarlo direttamente.<ref>Disegno di Giuseppe Scalarini, ''Un socialista falso'', ''Avanti!!'', 15 maggio 1916, pubblicata mentre «sul fronte trentino l'esercito deve contrastare la "spedizione punitiva degli austriaci", sta in ''Il Veleno della Storia'', Museo della Satira e della Caricatura, Forte dei Marmi, 5 agosto - 8 ottobre 2006</ref>
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