Rudol'f Nureev: differenze tra le versioni

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|Nome = Rudol'f Chametovič
|Cognome = Nureev
|PreData = {{russo|Рудо́льф Хаме́тович Нуре́ев}}; in [[Lingua tartaratatara|tartarotataro]]: Rudolf Xämätulı Nuriev; pronuncia Rudòlf Nurèiev
|Sesso = M
|LuogoNascita = Irkutsk
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== Biografia ==
=== Le originiL'infanzia ===
Rudol'f Nureev nacque su un vagone passeggeri della [[ferrovia Transiberiana]] nei pressi di [[Irkutsk]], in [[Siberia]] ([[Unione Sovietica]]), mentre sua madre Farida si recava a [[Vladivostok]], dove era di stanza il padre Khamet<ref name="nureyev.org">[http://www.nureyev.org/biographie_russie.php Rudolf Nureyev Foundation official website]</ref>, un [[commissario politico]] dell'[[Armata Rossa]] di origine [[Tatari|tatara]] e [[Baschiria|baschira]].<ref>[http://mynureyev.narod.ru/1.htm Autobiography] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121224061234/http://mynureyev.narod.ru/1.htm |data=24 dicembre 2012 }} {{ru icon}}</ref> Ultimo di quattro figli, Rudol'f crebbe con la madre, le tre sorelle Rosa, Lilia e Razida e un padre poco presente con cui ebbe un rapporto molto conflittuale; i genitori provenivano da famiglie di cultura [[Musulmano|musulmana]], ma non erano credenti.
 
Dopo Vladivostok la famiglia si trasferì per un breve periodo a [[Mosca (Russia)|Mosca]], ma nel [[1941]] venne sfollata in un piccolo villaggio nei pressi di [[Ufa (città)|Ufa]], in [[Baschiria]]. In questi anni difficili, minati dalla tragedia della [[seconda guerra mondiale]], la famiglia condusse una vita assai precaria e povera. Tuttavia a Ufa esisteva un teatro e, la sera del 31 dicembre [[1944]], Rudol'f assistette a un balletto interpretato dall{{' }}''étoile'' [[Zajtuna Nazretdinova]]; Rudol'f capì in quel momento che, oltre alla predilezione per la musica e il pianoforte in particolare, la vera passione della sua vita sarebbe stata la danza.<ref>Watson, P., ''Nureyev: A Biography'', p. 28</ref>
Ultimo di quattro figli, Rudol'f crebbe con la madre, le tre sorelle Rosa, Lilia e Razida e un padre poco presente con cui ebbe un rapporto molto conflittuale; i genitori provenivano da famiglie di cultura [[Musulmano|musulmana]] ma non erano credenti.
 
Dopo Vladivostok la famiglia si trasferì per un breve periodo a [[Mosca (Russia)|Mosca]] ma nel [[1941]] venne sfollata in un piccolo villaggio nei pressi di [[Ufa (città)|Ufa]], in [[Baschiria]]. In questi anni difficili, minati dalla tragedia della [[seconda guerra mondiale]], la famiglia condusse una vita assai precaria e povera. Tuttavia a Ufa esisteva un teatro e, la sera del 31 dicembre [[1944]], Rudol'f assistette a un balletto interpretato dall' ''étoile'' [[Zajtuna Nazretdinova]]; Rudol'f capì in quel momento che, oltre alla predilezione per la musica e il pianoforte in particolare, la vera passione della sua vita sarebbe stata la danza.<ref>Watson, P., ''Nureyev: A Biography'', p. 28</ref>
 
Da allora il giovanissimo Rudol'f incominciò a ballare in alcuni gruppi amatoriali di danza [[Folclore|folkloristica]] ma si esibì anche in qualche saggio al [[Teatro dell'Opera di Ufa]], sotto la supervisione di [[Anna Udel'cova]], ex allieva di [[Sergej Pavlovič Djagilev|Sergej Djagilev]], che intuì il suo potenziale e lo indirizzò all'insegnante di danza [[Elena Vajtovič]]. Per raggiungere Ufa Rudol'f viaggiava oltre due giorni sulla Transiberiana; qui, nel [[1947]], all'età di 9 anni, subì un'[[Violenza sessuale|aggressione sessuale]] da parte del [[capotreno]], dal quale era già [[Molestie sessuali|molestato]] da tempo, e di cui non parlò ai genitori benché non fosse la prima volta.
 
[[File:Mariinsky Theatre001.jpg|thumb|[[Teatro Mariinskij]] che, in epoca sovietica quando vi studiò il giovane Nureev, si chiamava Teatro Kirov]]
=== La danza come passione ===

Nel [[1954]] [[Anna Udel'cova]] lo incoraggiò e lo convinse a iscriversi all'[[Accademia di danza Vaganova]] del [[Teatro Kirov]] di [[Leningrado]], una delle più prestigiose istituzioni dell'Unione Sovietica. Il viaggio fu lungo e durante una prima tappa a Mosca tentò anche un provino all'[[Teatro Bol'šoj|Accademia di Danza del Teatro Bol'šoj]]. L'audizione fu un successo e gli insegnanti gli comunicarono che sarebbe stato ammesso, tuttavia il giovane Nureev prese tempo e infine declinò l'offerta: il suo sogno restava raggiungere Leningrado ed entrare alla stessa Accademia dove si erano formati protagonisti della danza russa come [[Vaclav Fomič Nižinskij|Vaclav Nižinskij]], [[Anna Pavlovna Pavlova|Anna Pavlova]] e [[Galina Sergeevna Ulanova|Galina Ulanova]].
 
Giunto al cospetto della commissione del Teatro Kirov si esibì e, nonostante la poco entusiastica accoglienza e la perplessità per la sua età avanzata, gli fu riconosciuto il suo talento, ma emersero anche le prime asperità di un carattere estremamente difficile.<ref>Watson, P., ''Nureyev: A Biography'', p. 34</ref><ref group="N">Il direttore del Teatro Kirov (ora Teatro Mariinskij), forse perplesso dall'età già avanzata di Nureev (solo diciassette anni ma di circa tre anni in ritardo rispetto ai neoiscritti), espresse un giudizio molto aspro sul suo provino: ''«Молодой человек, вы можете стать великим танцором или большой неудачей... и вы, вероятно, будете большой неудачей»'' [Giovanotto, potrai diventare un grande ballerino, oppure un grande fallimento... e probabilmente tu sarai un grande fallimento.] Dato il suo temperamento è molto probabile che il giovane Nureev, stizzito, abbia reagito male a un giudizio simile.</ref> Tuttavia nel [[1958]], dopo soli tre anni, Nureev completò il suo percorso di studi con il coreografo Aleksander Puškin, si diplomò [[Maestro di balletto|Maestro di Danza]] insieme con il suo compagno di accademia [[Michail Baryšnikov]] ed entrò a far parte della Compagnia di Balletto del Teatro Kirov.
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=== L'espatrio e l'affermazione ===
Nel [[1961]] la sua sorte cambiò. Il primo ballerino del Kirov, Konstantin Sergeev, si infortunò e all'ultimo momento a Nureev fu concesso di sostituirlo in un'esibizione programmata all'[[Opéra national de Paris|Opéra di Parigi]]. La sua esecuzione fu un grande successo e sorprese sia il pubblico sia la critica, tanto da organizzare delle repliche dello spettacolo anche a [[Londra]]. Tuttavia il [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]] non lo perse di vista durante la sua permanenza a Parigi per le repliche previste e disapprovò la sua frequentazione di amici occidentali e dei vari locali della capitale francese.
 
[[File:Rudolf Nurejev 1961.jpg|thumb|left|upright=0.9|Nureev a Parigi nel 1961.]]
 
Tuttavia il [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]] non lo perse di vista durante la sua permanenza a Parigi per le repliche previste e disapprovò la sua frequentazione di amici occidentali e dei vari locali della capitale francese. Fu così che la mattina del 16 giugno presso l'[[Aeroporto di Parigi-Le Bourget|aeroporto Le Bourget]] di Parigi uno dei funzionari del KGB che scortava costantemente la compagnia gli comunicò che lui sarebbe dovuto rimpatriare per un'importante esibizione al [[Cremlino di Mosca|Cremlino]], mentre il resto dei componenti avrebbe proseguito la tournée europea a [[Londra]]. Dopo alcune perplessità manifestate da Nureev i funzionari del KGB insistettero per il suo rientro, aggiungendo anche notizie su presunte gravi condizioni di salute di sua madre. Nureev esitò ancora temendo sempre di più un inganno e, viste le precedenti restrizioni subite, sospettò che accettando di ritornare non gli sarebbe più stato concesso di espatriare dall'Unione Sovietica; pertanto, con una fuga piuttosto rocambolesca, disertò il volo di ritorno, consegnandosi alla polizia francese presente in aeroporto per chiedere protezione e asilo politico.

Dopo essersi reso irreperibile per breve tempo, Nureev formalizzò la richiesta di [[Diritto di asilo|asilo politico]] al Governo francese, mentre l'Unione Sovietica lo condannò in [[contumacia]] per [[alto tradimento]] a una pena detentiva di sette anni.<ref>Watson, P., ''Nureyev: A Biography'', p. 290</ref><ref group="N">La pena inizialmente fu di quattordici anni ma venne poi dimezzata perché la fuga non fu premeditata. Molti giornalisti del tempo definirono questo suo coraggioso gesto "il grande salto" e Nureev divenne così il primo artista sovietico a varcare i confini di Stato per abbandonare la propria patria; in seguito seguirono il suo esempio anche i colleghi Baryšnikov e la Makarova.</ref> Non rivide la sua patria per lunghissimo tempo. Nonostante la distanza, rimase sempre in contatto con sua madre, ma tornò a farle visita in Russia soltanto nel [[1987]] per rivederla un'ultima volta, grazie a un permesso speciale ottenuto dall'allora [[segretario generale del PCUS]] [[Michail Gorbačëv]]. A Parigi, nell'arco di pochissimo tempo Nureev venne scritturato da svariate compagnie tra cui il [[Grand Ballet du Marquis de Cuevas]] per il quale interpretò ''La Belle au Bois dormant'' con Nina Vyrubova.
 
[[File:Liliana Cosi and Rudolf Nureyev.jpg|thumb|upright=0.8|Rudol'f Nureev con Liliana Cosi al termine di un'esibizione a Roma.]]
 
In [[Italia]] Nureev esordì come coreografo curando una nuova edizione di ''Raymonda[[Rajmonda]]'' su incarico del [[Festival dei Due Mondi]] di Spoleto; in seguito lavorò a lungo per il [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]] creando nuove coreografie de ''[[La Bayadère|La bayadère]]'', ''La bella addormentata'' e ''[[Lo schiaccianoci]]'', che interpretò al fianco di [[Liliana Cosi]] e [[Carla Fracci]].
 
Il successo non si fece attendere e nel [[1962]] Nureev esordì negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] collaborando con [[Sonia Arova]] alla New York City [[Brooklyn Academy of Music]] e, in collaborazione con [[Ruth Page]] del Chicago Opera Ballet, eseguì il ''grand pas de deux'' da ''[[Don Chisciotte (balletto)|Don Chisciotte]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.danceheritage.org/treasures/nureyev_essay_potter.pdf|titolo=Rudolf Nureyev 1938-1993|autore=Michelle Potter|editore=danceheritage.org|accesso=20 gennaio 2018|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150906130507/http://www.danceheritage.org/treasures/nureyev_essay_potter.pdf|dataarchivio=6 settembre 2015|urlmorto=sì}}</ref><ref> [https://www.nytimes.com/1993/01/07/arts/rudolf-nureyev-charismatic-dancer-who-gave-fire-to-ballet-s-image-dies-at-54.html?pagewanted=all ''Rudolf Nureyev, Charismatic Dance Who Gave Fire to Ballet's Image, Dies at 54'' di Jack Anderson, The New York Times - Sezione Artistica, 7 gennaio 1993 -sopra www.nytimes.com]{{en}}</ref><ref>[http://www.danceheritage.org/treasures/page_essay_meglin.pdf ''Ruth Page: Early Architect of the American Ballet'' di Joellen A. Meglin sopra Dance Heritage Coalition a www.danceheritage.org] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130916172950/http://www.danceheritage.org/treasures/page_essay_meglin.pdf |data=16 settembre 2013 }}{{en}}</ref><ref> [http://archives.nypl.org/dan/19658 ''The Ruth Page Collection 1918-70'' sobra gli Archivi della Biblioteca Pubblica di New York]{{en}}</ref> Sempre del 1962 è la sua prima apparizione in una trasmissione televisiva americana, dove danzò gli assolo maschili de ''La bella addormentata''. Poco tempo dopo Nureev collaborò con [[Maria Tallchief]], con cui si esibì nuovamente alla televisione americana ballando il ''pas de deux'' dall'''[[Infiorata a Genzano]]'' di [[August Bournonville]].<ref>[http://www.danceheritage.org/treasures/nureyev_essay_potter.pdf ''Rudolf Nureyev 1938 - 1993'' di Michelle Potter - sopra Dance Heritage Coalition a www.danceheritage.org] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150906130507/http://www.danceheritage.org/treasures/nureyev_essay_potter.pdf |data=6 settembre 2015 }}{{en}}</ref><ref>[https://www.nytimes.com/1993/01/07/arts/rudolf-nureyev-charismatic-dancer-who-gave-fire-to-ballet-s-image-dies-at-54.html?pagewanted=all ''Rudolf Nureyev Charismatic Dancer Who Gave Fire to Ballet's Image Dies at 54'' di Jack Anderson, The New York Times - Sezione Artistica 7 gennaio 1993, sopra www.nytimes.com] {{en}}</ref><ref>[https://www.nytimes.com/2013/04/13/arts/dance/maria-tallchief-brilliant-ballerina-dies-at-88.html ''Maria Tallchief, a Dazzling Ballerina and Muse for Balanchine Dies at 88'' di Jack Anderson, The New York Times - Sezione di Danza, 12 aprile 2013]{{en}}</ref> Durante il suo primo soggiorno negli Stati Uniti conobbe l'attore americano [[Anthony Perkins]], con cui ebbe una breve ma intensa relazione.
 
Al suo ritorno in Europa Nureev si stabilì definitivamente a Parigi, dove acquistò il suo primo appartamento in Quai Voltaire 23. Dopo l'esordio americano Nureev divenne una celebrità a livello mondiale corteggiata dal ''jet set''; la sua prolungata lontananza dalla madrepatria, le caratteristiche eccezionali e il suo fascino lo resero un'icona di stile e un vero divo internazionale. Ciò gli diede il privilegio di decidere dove e con chi danzare;. il mancato rimpatrio restituì a Nureev quella libertà personale che l'Unione Sovietica gli avrebbe negato.
 
[[File:Aankomst Margot Fonteyn en Rudolf Nurejev op Schiphol Margot Fonteyn en Rudolf N, Bestanddeelnr 921-5008.jpg|thumb|upright=1.5|left|Rudol'f Nureev e Margot Fonteyn all'aeroporto di Amsterdam nel 1968, durante una tournée del Royal Ballet.]]
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Nureev divenne così il principale collaboratore del Royal Ballet e formò con Margot Fonteyn una coppia alla quale si ispirarono successivamente numerosi coreografi del tempo, tra i quali [[Frederick Ashton]], [[Kenneth MacMillan]] e Robert Helpmann. Il 21 febbraio [[1963]], Nureev e Margot Fonteyn apparvero sul palco di Covent Garden per la prima volta insieme in ''[[Giselle]]'' e fu un grandissimo successo. Al termine dell'esibizione Nureev si inginocchiò davanti alla Fonteyn e le baciò la mano, cementando così un'intesa che durò una vita, sia sul palcoscenico che fuori.
 
Insieme alla Fonteyn, Nureev trasformò notevolmente l'interpretazione dei maggiori balletti e la coppia divenne famosa per le ripetute chiamate alla ribalta e per i lanci di fiori sul palco da parte del pubblico a ogni loro rappresentazione. Innumerevoli furono le tournée del Royal Ballet che videro i due ospiti nei maggiori teatri di tutto il mondo: [[Milano]], [[Roma]], [[Atene]], [[Vienna]], [[Amsterdam]], [[Copenaghen]], [[Toronto]], [[Washington]], [[New York]], [[San Francisco]], [[Tokyo]], [[Sydney]].
 
[[File:RUDOLF NUREYEV 1938-1993 Ballet Dancer lived here.jpg|thumb|upright=0.8|Targa commemorativa sulla facciata della casa di Londra, al 27 di Victoria Road]]
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=== Ultimo viaggio in patria, declino e malattia ===
Dopo oltre venticinque anni di brillante carriera ma anche di una sorta di esilio volontario e una lunga attesa, nel [[1987]] Nureev ricevette l'invito personale del presidente [[Michail Gorbačëv]] a ritornare in Russia per rivedere i suoi familiari e salutare un pubblico che, seppur numeroso, ebbe ben poche notizie ufficiali del suo successo, poiché abilmente [[Censura|censurato]] dall'ex regime comunista che lo aveva condannato per alto tradimento alla patria.
 
In questa occasione Nureev, che beneficiò di una speciale amnistia, venne accolto con tutti gli onori e poté riabbracciare per l'ultima volta sua madre ma anche l'ormai centenaria Anna Udel'cova, sua prima insegnante di danza. Egli visitò anche San Pietroburgo e il [[Teatro Mariinskij]], dove si esibì interpretando ''La sylphide'', che registrò un'affluenza di pubblico straordinaria.
 
Dalla seconda metà degli anni ottanta, ebbe inizio l'inevitabile declino della straordinaria potenza fisica di Nureev. Quando l'[[AIDS]] fece la sua drammatica comparsa intorno al [[1982]] Nureev vi prestò poca attenzione, come del resto in molti fecero nei primi tempi di diffusione di questa malattia. Probabilmente egli contrasse l'[[HIV]] proprio intorno a quegli anni, tuttavia per i primi tempi Nureev negò che ci fosse qualcosa di anomalo riguardo alla sua salute e affermò semplicemente di soffrire di altre differenti malattie,; pertantoinoltre rifiutò qualsiasi approfondimento clinico e specifica terapia che fossero disponibili ai tempi.
 
Egli tuttavia continuò per molto tempo ancora a interpretare ruoli da protagonista nei grandi balletti classici ma anche moderni causando, talvolta, la disapprovazione di molti dei suoi ammiratori.
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Nel 1989 partecipò a una nuova tournée negli Stati Uniti dove interpretò il ruolo del re del Siam nel musical di Roger e Hammerstein ''The King and I''.
 
Nel [[1991]], quando la patologia divenne evidente e conclamata, la perdita della prestanza fisica e il decadimento colpirono molto Nureev che, negli ultimi mesi, dovette rassegnarsi all'evidenza e al fatto che stesse lentamente morendo. Benché la sua salute fosse ormai compromessa continuò a lottare contro l'impietoso decorso della sua malattia, a viaggiare e lavorare senza sosta per portare in scena nuove versioni di balletti e commissionando alcuni dei più coreografici spettacoli del suo tempo; reagendo con cotantatanta determinazione egli riconquistò l'ammirazione di molti dei suoi detrattori.
 
[[File:Li Galli visti da Torca (34577357022).jpg|thumb|left|Il piccolo arcipelago delle isole [[Li Galli]] appartenuto a Rudol'f Nureev]]
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[[File:Rudolf Nureyev plaque, 23 Quai Voltaire, Paris March 2009.jpg|thumb|upright=0.8|Targa commemorativa sulla facciata della casa di Parigi, in Quai Voltaire 23]]
 
[[File:Nurejews Grab.jpg|thumb|La tomba di Rudol'f Nureev nel [[cimitero russo ortodosso di Nostra Signora dell'Assunzione]].|sinistra]]Il 20 novembre 1992 Rudol'f Nureev venne nuovamente ricoverato all'ospedale Nôtre Dame du Perpétuel Secours a [[Levallois-Perret]], a nord di Parigi, per ulteriori complicazioni, ma morì poco più di un mese dopo, il 6 gennaio 1993, per una crisi cardio-respiratoria, assistito da Robert Tracy e dal suo manager e fisioterapista Luigi Pignotti.<ref>http://www.gay.it/cultura/news/tutti-gli-amori-di-rudolf</ref><ref>{{cita news|url=https://web.archive.org/web/20200403152736/https://www.theguardian.com/stage/2003/jan/30/dance.artsfeatures|titolo=Nureev and me|sito=[[The Guardian]]|autore=Caroline Soutar e John Ezard|dataarchivio=3 aprile 2020|accesso=29 ottobre 2025}} </ref>
 
Il 13 gennaio si svolsero le esequie in forma laica, presso il foyer dell'Opéra Garnier di Parigi sulle note di ''Giselle''; il corteo funebre si diresse al cimitero russo di Sainte Geneviève des Bois, appena fuori Parigi, dove il feretro venne tumulato insieme con le sue scarpe da danza in una tomba che riproduce il drappeggio di un [[kilim]] kazako realizzato a [[mosaico]]progettato dallo scenografo [[Ezio Frigerio]] e realizzato a mosaico dallo Studio Akomena di Ravenna.
[[File:2016 Teatro dell'Opera 01.jpg|thumb|upright=0.8|Targa commemorativa al [[Teatro dell'Opera di Roma]].]]
Nureev fu un appassionato collezionista d'arte, in particolare di dipinti, sculture e tappeti asiatici. Oltre all'appartamento di Parigi in Quai Voltaire 23 in cui campeggiavano anche alcuni dipinti di [[Guido Reni]], nel corso degli anni acquistò anche altre proprietà a [[Londra]], [[Dakota (palazzoedificio)|New York]], La Turbie, [[Monte Carlo]], ai [[Saint-Barthélemy (collettività d'oltremare)|Caraibi]], una tenuta in [[Virginia]] ma soprattutto la dimora sulla sua isola privata di [[Li Galli]], che fu la più amata.<ref group="N">In un'intervista alla BBC Rudolf Nureev dichiarò: ''«I have so many houses, but I have none. The house is the place where there is someone waiting for you. So, the house for me is the theater, where my audience participates.»'' [Ho tante case, ma non ne ho nessuna. La casa è il luogo dove c’è qualcuno che ti aspetta. Quindi la casa per me è il teatro, dove ad attendermi c'è il mio pubblico.]</ref><ref>http://www.larivistaintelligente.it/le-case-di-rudolf-il-teatro/</ref><ref name="NewsIslands" /><ref>http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/06/22/finiscono-all-asta-tesori-di-nureyev.html</ref><ref>https://www.independent.co.uk/news/uk/nureyevs-new-york-furniture-to-be-sold-1450673.html</ref>
 
Come stabilito dal testamento, alla sua morte quasi tutti i suoi beni furono messi all'asta da [[Christie's]] a Londra e New York. Alle due sorelle ancora in vita - Rosa e Razida - fu destinato soltanto l'usufrutto di alcuni appartamenti; una somma fu destinata a Robert Tracy, mentre l'ingente ricavato delle aste, oltre trenta milioni di dollari, fu devoluto alle due fondazioni: la ''Rudolf Nureyev Foundation'' con sede a [[Washington]] e la ''Nureyev Ballet Monde'' con sede in [[Liechtenstein]].<ref>http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/02/11/eredita-di-nureyev-alle-sue-fondazioni.html</ref>
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== Riconoscimenti ==
Nel [[1982]] ottenne la cittadinanza onoraria austriaca.<ref>{{Cita web|url=http://www.nureyev.org/rudolf-nureyev-biography-defects-to-the-west-1961/|titolo=1961 - Nureyev defects to the West|accesso=24 marzo 2014}}</ref>{{Onorificenze
|immagine = Legion Honneur Chevalier ribbon.svg
 
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia)
[[File:Legion Honneur Chevalier ribbon.svg|100px]] ''[[Legion d'onore|Chevalier de la Légion d'Honneur]]'' (1988)
|collegamento_onorificenza = Legion d'Onore
 
|motivazione =
[[File:Ordre des Arts et des Lettres Chevalier ribbon.svg|100px]] ''[[Ordre des arts et des lettres|Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres]]'' (1992)
|data = 1988
}}{{Onorificenze
|immagine = Ordre des Arts et des Lettres Commandeur ribbon.svg
|nome_onorificenza = Commendatore dell'Ordre des Arts et des Lettres (Francia)
|collegamento_onorificenza = Ordre des Arts et des Lettres
|data = 1992
}}
 
== Film biografico ==
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* [https://web.archive.org/web/20140319083707/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/con-le-ali-ai-piedi/56/default.aspx Con le ali ai piedi - Rudolf Nureyev] La Storia siamo noi
* {{cita web | 1 = http://www.culturekiosque.com/dance/Features/rhebaya.htm | 2 = Birthday tribute | accesso = 24 novembre 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190322115708/http://www.culturekiosque.com/dance/Features/rhebaya.htm | dataarchivio = 22 marzo 2019 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://lnx.whipart.it/html/articolo-1428.html | 2 = Coreografia di Nureev per Cenerentola di Prokof'ev, dal sito whipart | accesso = 9 marzo 2007 | dataarchivio = 28 settembre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070928005615/http://lnx.whipart.it/html/articolo-1428.html | urlmorto = sì }}
* [http://www.memoro.org/it/video.php?ID=1356 La grande ballerina Anna Prina ricorda Rudolf Nureyev], da [http://www.memoro.org ''Memoro - la Banca della Memoria'']
* {{cita web|http://www.danzadance.com/rudolf_nureyev/|Intervista con Luigi Pignotti, suo manager per 26 anni}}
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[[Categoria:Defezionisti sovietici]]
[[Categoria:anticomunisti russi]]
[[Categoria:anticomunisti austriaci]]
[[Categoria:Persone che hanno fatto coming out]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero russo ortodosso di Nostra Signora dell'Assunzione]]
[[Categoria:Collezionisti d'arte sovietici]]
[[Categoria:Collezionisti d'arte austriaci]]
[[Categoria:Cavalieri della Legion d'onore]]
[[Categoria:Commendatori dell'Ordine delle arti e delle lettere]]