Formia: differenze tra le versioni
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|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 36906▼
|Sottodivisioni = Acqualonga, [[Castellone]], [[Castellonorato]], Gianola-Santo Janni, [[Maranola]], Mola, Penitro, Rio Fresco, San Giulio, San Pietro, Santacroce, [[Trivio (Formia)|Trivio]], Vindicio
|Divisioni confinanti = [[Esperia (Italia)|Esperia]] ([[Provincia di Frosinone|FR]]), [[Gaeta]], [[Itri]], [[Minturno]], [[Spigno Saturnia]]
|Zona sismica = 3A
|Gradi giorno = 967
|Nome abitanti = formiani
|Patrono = [[Erasmo di Formia|sant'Erasmo]] e [[san Giovanni Battista]], protettore dei pescatori
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}}
'''Formia''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
[[File:Formia - Il Porto.JPG|thumb|Il porto]]
[[File:Formia - Panorama al Tramonto da Castellonorato.JPG|thumb|Panorama al
[[File:Formia - Panorama dal Borgo di Maranola.JPG|thumb|Panorama dal
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio comunale si trova stretto tra le ultime propaggini meridionali dei [[monti Aurunci]] dell'Antiappennino laziale, che comunque arrivano a toccare i {{M|1368
=== Clima ===
''"O
In tempi più recenti il generale dell'aeronautica [[Edmondo Bernacca]] ha descritto il clima cittadino:
"La zona della parte più meridionale del litorale del Lazio - in essa
[[Classificazione climatica]]: zona C, 967 GR/G
== Origini del nome ==
Il toponimo Formia protrebbe essere derivato dal greco
== Storia ==
Di origine [[Aurunci|Aurunca]], antica popolazione [[Osci|osca]], la città di Formia appare per la prima volta nella storia nel 338 a. C., durante la [[Guerra latina]].<ref>{{Cita web|url=https://www.sinusformianus.it/la-citta-di-formia/|titolo=La Città di Formia – Sinus Formianus|accesso=2022-02-16|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220216185938/https://www.sinusformianus.it/la-citta-di-formia/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.formiae.it/formia-e-la-sua-storia/|titolo=Formia e la sua storia Formiae - ideato e sviluppato da WebProgens Ass. Culturale|sito=Formiae|accesso=2022-02-16}}</ref> Da qui passava la ''regina viarum'', la [[via Appia]].
Adagiata proprio al centro del [[golfo di Gaeta]], che per oltre due millenni era chiamato ''Sinus Formianus'', Formia ha origini che si perdono nel mito e si riallacciano alla leggenda di [[Troia]] e al peregrinare di [[Ulisse]] sulla via del ritorno. Tutta la mitica tradizione ricorda questa zona come terra dei [[Lestrigoni]],<ref name="PlinioNatHistIII, 59">[[Plinio il Vecchio]], ''[[Naturalis Historia]]'', III, 59.</ref> popoli rudi e primitivi, e alla città di questi giganti cannibali approdarono le navi di Ulisse e dalla quale solo la sua riuscì a salvarsi.
Con reperti archeologici che dimostrano che la zona era abitata da popolazioni preitaliche, come la lunga e poderosa cinta di mura poligonali, in buona parte conservata lungo la costa e nel quartiere di Castellone, dopo la conquista del territorio da parte dei Romani tra il [[V secolo a.C.|V]] e [[IV secolo a.C.]], entra a far parte del ''[[Latium adiectum]]''. Nell'ordinamento romano, Formia diventa ''[[civitas sine suffragio]]'' nel [[338 a.C.]] (o forse [[332 a.C.]]), perché il passaggio attraverso il suo territorio era sempre stato sicuro. Tale passaggio è stato strategicamente importante per i Romani, tanto che per la città viene fatta passare la [[via Appia]] nel [[312 a.C.]] Nel [[188 a.C.]], Formia riceve la piena [[cittadinanza romana]].
Formia è stata una località turistica molto apprezzata in [[epoca romana]] come testimoniano i numerosi resti di ville, tra le quali celebri erano quelle di [[Mamurra]] e [[Gaio Cilnio Mecenate|Gaio Clinio Mecenate]].
[[File:FormiaCastelloneTorre.jpg|thumb|upright|La torre ottagonale del "Castellone"]]
Con la [[caduta dell'impero romano d'Occidente]] Formia fu depredata e i suoi abitanti dopo la calata dei barbari e la [[guerra greco-gotica]], fuggirono sulle vicine colline, spopolando la cittadina e dividendosi poi in due nuclei, divenuti poi sobborghi di [[Gaeta]]: quello marittimo di [[Mola di Gaeta]], che prendeva nome dai mulini che vi erano in attività, presso i quali fu
[[File:Formia - La Porta dell'Orologio a Castellone.jpg|thumb|upright|La Porta degli Spagnoli con il caratteristico orologio maiolicato. L'edificio è meglio conosciuto come "Torre dell'Orologio"]]
Giardini con ricchi agrumeti hanno separato per secoli i due rioni, come mostrano anche carte corografiche dei secoli [[XVI secolo|XVI]] e [[XVIII secolo|XVIII]].
Il 26 novembre 1943 è ricordato per la Strade della Costarella, dove vennero uccisi otto inermi civili dai tedeschi<ref>{{Cita web|url=https://www.temporeale.info/169140/argomenti/lifestyle/eventi-lifestyle/formia-strage-della-costarella-domenica-la-celebrazione-dell81-anniversario-a-trivio.html|titolo=Formia / Strage della Costarella, domenica la celebrazione dell’81° anniversario a Trivio}}</ref>.
La città, durante il secondo conflitto mondiale, ha subito pesantissimi danni nel gennaio del 1944 e nei mesi successivi, in quanto posta ai margini della [[Linea Gustav]] (nota soprattutto per i drammatici eventi della [[Battaglia di Cassino|distruzione di Montecassino]] e per le sanguinose battaglie tra le montagne di [[Mignano Monte Lungo]]). Gran parte del patrimonio storico e artistico di Formia è così andato perduto.▼
▲La città, durante il [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]], ha subito pesantissimi danni nel gennaio del 1944 e nei mesi successivi, in quanto posta ai margini della [[Linea Gustav]] (nota soprattutto per i drammatici eventi della [[Battaglia di Cassino|distruzione di Montecassino]] e per le sanguinose [[Battaglia di Montelungo|battaglie]] tra le montagne di [[Mignano Monte Lungo]]). Gran parte del patrimonio storico e artistico di Formia è così andato perduto.
=== Simboli ===
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* Chiesa di Santa Maria del Castagneto, adiacente al cimitero, del [[1170]] e quindi la più antica di Formia. Restaurata nel 1935, fu fondata dai monaci benedettini e all'epoca si doveva trovare nel folto di un bosco di castagni da cui il nome. Il campanile fu restaurato nel [[1936]] e per la costruzione della chiesa furono utilizzate parti di un antico tempio romano. All'interno vi si trovano i resti dell'antico pavimento cosmatesco in ceramica e resti di affreschi medievali.
* Chiesa e convento di [[Teresa d'Avila|Santa Teresa d'Avila]] del [[1700]] a navata unica e con interno barocco ed essenziale, fiancheggiata da cappelle. L'ex monastero carmelitano, risalente all'Ottocento, è in attesa di un restauro oramai da diversi anni, mentre la chiesa è stata riaperta dopo quattro anni di restauri.
* Le antiche chiese dei santi Lorenzo e Giovanni Battista nei pressi del borgo di Mola risalivano all'831 e al 1566 e fino al Settecento erano divise da un muro, distrutto poi nell'Ottocento, facendole diventare un'unica chiesa a due navate. La chiesa di San Giovanni era adiacente al castello, con due navate e un portico. Distrutta dagli eventi bellici, la [[Chiesa dei Santi Lorenzo e Giovanni Battista|nuova chiesa]] risale al 1938 e conserva all'interno la pregevole statua lignea barocca del patrono di Formia, una tavola di anonimo antoniazzano del [[XV secolo]], rappresentante la Madonna con Bambino tra [[San Sebastiano]] e [[San Lorenzo]], opere superstiti della vecchia chiesa e un dipinto della Madonna di Ponza del pittore Geronimo Stabile del [[XVI secolo]], ex pala d'altare della chiesa di [[Ponza (comune)|Ponza]].
* Santuario Madonna di Ponza in prossimità dell'omonima località, risale al XV secolo e conserva sull'altare l'antico quadro dedicato all'omonima Madonna portato dai monaci provenienti dall'isola.
* Chiesa e convento di Sant'Antonio da Padova
* Chiesa Madonna del Carmine risalente al 1600 e completata nel 1700. Ampliata nel 1800, fu danneggiata dal sisma di [[Avezzano]] del 1915 e distrutta durante la seconda guerra mondiale. La ricostruzione iniziò nel 1958.
* Chiesa di San Giuseppe Lavoratore.
* Chiesa Cuore Immacolato di Maria.
* Chiesa Stella Maris.
* Chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù.
=== Architetture civili ===
* Villa Rubino (XVI secolo), detta di Cicerone (privata), costituita da terrazze con giardini e da due ninfei digradanti sul mare nei pressi del porticciolo romano di Caposele. È al di sopra delle strutture voltate di una più vasta villa romana. Fu restaurata dai Borboni, poi dal principe di Caposele e frequentata come albergo di lusso da colti personaggi che la resero famosa in tutta Europa.
* Garitta borbonica 1854 presso Villa Rubino, per difendere il soggiorno di [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando II di Borbone]].
* Gli eleganti palazzi d'epoca di Via Vitruvio, restaurati di recente.
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[[File:Formia - Arco della Porta dell'Orologio.jpg|thumb|Arco della Porta dell'Orologio]]
* Castello medievale di [[Castellone]], che ha perduto la turrita cinta muraria durante il secondo conflitto mondiale. Delle dodici torri originarie, ne sono rimaste soltanto due, una dalla caratteristica forma ottagonale del [[XIV secolo]] (con tre stratificazioni diverse ovvero una base poligonale romana, un'altra di età repubblicana e infine il ''torrione dei [[Caetani]]''), sulla sommità dell'antica rocca romana, e quella definita ''dell'Orologio'' (sulla ''Porta degli Spagnoli''), per la presenza di un orologio maiolicato settecentesco, di recente ripristinato nelle sue funzioni. La fortificazione è appartenuta al ramo della famiglia Gaetani d'Aragona dei conti del Castelmola (ricevuta in castellania dal 1460 direttamente da [[Ferdinando I di Napoli|Ferrante d'Aragona]]). Il borgo di [[Castellone]] presenta strutture romane e medievali, fra colonne e capitelli dell'arce romana e antichi portali
* Mura megalitiche bugnate e lisce del [[
* Resti del Castello Angioino, nel borgo di [[Mola di Gaeta|Mola]], risalente al [[X secolo]], con torre cilindrica alta 27 metri del [[XIII secolo]]. Danneggiato durante il secondo conflitto mondiale, è usato come spazio espositivo per mostre.
=== Siti archeologici ===
* Il [[Cisternone romano]], di epoca imperiale romana. È una monumentale opera idraulica interrata.
* Sulle rovine del ''Teatro romano'' di età augustea del [[I secolo a.C.]], nel Seicento fu edificata una casa dove oggi vi sono abitazioni private. Il luogo, molto suggestivo, è quello dove, secondo la leggenda popolare, fu perpetrato il martirio, durante le feroci persecuzioni cristiane,
[[File:The so-called Tomb of Cicero, Formia (14358511388).jpg|thumb|Tomba di Cicerone]]
* [[Tomba di Cicerone]], un mausoleo monumentale di età imperiale. La vicinanza al sito in cui la tradizione colloca la sontuosa villa che l'[[Marco Tullio Cicerone|oratore]] abitò frequentemente, le fonti storiche che riferiscono del suo assassinio proprio nei pressi di questa e la grandezza dell'edificio, senz'altro costruito per accogliere le spoglie di un uomo illustre, fanno ragionevolmente presumere che esso sia proprio il monumento funerario dell'arpinate.
* [[Tomba di Tulliola]], l'amata [[Tullia (figlia di Cicerone)|figlia di Cicerone]], che si trova sulla collina sovrastante, a circa 100 metri in linea d'aria.
* Muro in opus reticulatum, esedra e struttura a emiciclo di probabile residenza aristocratica del I-II secolo d.C. alla fine della pineta di Vindicio.
* Porticciolo romano di Caposele, alla fine del lungomare di Vindicio.
[[File:Formia, teatro romano 1.jpg|thumb|Teatro Romano a Castellone]]
* ''Torricella'', sepolcro
* Resti dell'[[anfiteatro romano]] del I secolo d.C. di età claudiana, sotto il piazzale della [[Stazione di Formia-Gaeta|stazione ferroviaria]].
* Sepolcro-torretta, di età imperiale in località San Remigio.
* Castello Miramare, risalente al [[XV secolo]], in località Pagnano.
* Scala coperta di età adrianea pertinente il ''capitolium''.
[[File:Formia - Fontana Romana sulla Via Appia.JPG|thumb|Fontana Romana sulla via Appia]]
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* Fontana Romana di San Remigio, sulla [[via Appia]], in direzione [[Itri]]/[[Roma]], è una fonte di epoca romana e in buono stato di conservazione. Appoggiata a una robusta parete di blocchi calcarei, è lunga circa 7 metri e larga uno e mezzo. Possedeva nel retro una cisterna per l'approvvigionamento idrico. L'acqua fuoriusciva da due mascheroni antropomorfi, raffiguranti il Sole e la Luna. Di uno di essi sono ancora visibili le tracce. Visibile inoltre un tratto pavimentato in basalto dell'antica via Appia.
* Criptoportici e villa romana del I secolo a.C. sotto la villa comunale, utilizzati come magazzini connessi con l'antistante peschiera (visibile durante la bassa marea del pomeriggio) che fungeva da vivaio ittico. Oggi sono utilizzati per mostre ed esposizioni.
* Criptoportici e villa romana del I secolo a.C., sotto piazza della Vittoria, con resti di decorazioni pittoriche sulle pareti.
* Resti dell'acquedotto romano del I-II secolo a.C., nei pressi della [[Chiesa dei Santi Lorenzo e Giovanni Battista|chiesa di San Giovanni Battista]].
* Resti romani al civico 360 di via Vitruvio a poca distanza da piazza Mattej, ex foro romano, dove sono stati trovati molti dei reperti esposti oggi nel museo.
* La cosiddetta [[Villa di Gianola|villa di Mamurra]], sul promontorio di Gianola, con i resti di un edificio ottagonale (in fase di scavo), due cisterne romane (la Cisterna Maggiore e la Cisterna delle 36 colonne), una scala coperta (conosciuta col nome di Grotta della Janara), resti di ambienti termali e una piscina per l'allevamento ittico (porticciolo di Gianola), oggetto di recenti ricerche archeologiche subacquee; le strutture sono relative a una grande villa marittima di età romana, costruita tra la fine del II secolo a.C. e gli inizi del I secolo a.C. e ancora in uso nel pieno III secolo d.C., come dimostrato da alcuni ritratti rinvenuti nell'area dell'edificio ottagonale, oggi conservati nelle sale del [[Museo
* Ponte romano di Acquatraversa.
* Complesso romano del ''muro di [[Nerva]]'' che arriva direttamente a mare, nei pressi del porto.
* Fontana delle 5 cannelle, del XVIII secolo, posta dapprima sul mare, poi spostata e modificata dai [[Borbone delle Due Sicilie|Borboni]] nell'Ottocento presso Largo Paone.
* Impronte di dinosauri sui [[monti Aurunci]].<ref>{{Cita web|url=https://www.latinaoggi.eu/news/cronaca/216448/impronte-di-dinosauri-sui-nostri-monti.|titolo=Impronte di dinosauri sui nostri monti}}</ref>
* Antico frantoio oleario nella frazione di [[Maranola]].<ref>{{Cita web|url=https://formiaelasuastoria.wordpress.com/2020/03/19/un-antico-frantoio-oleario-di-maranola-in-via-del-presepe-2/|titolo=Un antico frantoio oleario di Maranola in via del Presepe}}</ref>
=== Aree naturali ===
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* [[Parco naturale dei Monti Aurunci]].
* Villa comunale di Formia risalente al 1893.
* [[Cima del Redentore (monti Aurunci)|Cima del Redentore]].
== Società ==
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=== Lingue e dialetti ===
Il dialetto formiano, vista l'appartenenza quasi millenaria della cittadina all'antico [[Regno di Napoli]] e delle [[Regno delle Due Sicilie|Due Sicilie]] e alla [[Terra di Lavoro]] fino al 1927, afferisce
== Cultura ==
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==== Università ====
* ''Università Popolare Riviera di Ulisse'', un'[[università popolare]] che rilascia [[Credito formativo universitario|crediti formativi]].<ref>{{cita web|url=https://unipru.wixsite.com/unipru|titolo=Università popolare Riviera di Ulisse|accesso=22 dicembre 2024}}</ref>
==== Biblioteche ====
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* [[Museo archeologico nazionale di Formia]], nel settecentesco Palazzo Comunale di piazza della Vittoria, che conserva vari reperti archeologici del territorio, tracce di affreschi e stucchi decorativi provenienti dalle varie ville marittime, di cui restano poche vestigia.
[[File:Multisala del Mare.jpg|thumb|Multisala del Mare]]
*Latina Oggi
▲==== Radio ====
* Radio Formia▼
▲* Radio Formia{{senza fonte}}
=== Teatro ===
* Piccolo teatro Iqbal Masih▼
▲* Piccolo teatro Iqbal Masih
== Geografia antropica ==
=== Rione Mola ===
Il borgo marinaro di [[Mola di Gaeta|Mola]] è caratterizzato dalla possente torre cilindrica, residuo, insieme a poche altre strutture, del castello tardo-medievale, quasi completamente distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Caratteristico il portale di accesso, che ripropone il gusto architettonico degli archi trionfali di epoca romana.
[[File:Torre di Mola (Formia).JPG|thumb|Il torrione]]
Al fianco del castello, lungo la caratteristica via Abate Tosti, già via Tullia, sorgeva la chiesa binavata dei Santi Lorenzo e Giovanni, che custodiva una tela di [[Antoniazzo Romano]], oggi custodita presso la più recente [[Chiesa dei Santi Lorenzo e Giovanni Battista|chiesa di San Giovanni Battista]] unitamente ai preziosi simulacri lignei dei santi Lorenzo e Giovanni, quest'ultimo nominato (sul finire degli anni trenta del secolo scorso) compatrono della città di Formia insieme a [[Erasmo di Formia|sant'Erasmo]]. Pochi ma significativi i resti dell'acquedotto romano, le cui arcate superstiti si sta cercando pian piano di sottrarre al degrado in cui erano sprofondate negli ultimi decenni. Nel borgo si tiene la processione di [[Giovanni Battista|san Giovanni]], il 24 giugno e la festa di [[san Lorenzo]], il 10 agosto, protettore di Mola prima che vi si radicasse il culto per il Battista.
=== Rione Castellone ===
Il borgo medievale di [[Castellone]], sorto sul punto più eminente dell'acropoli romana, può essere considerato la più importante testimonianza storica e archeologica della città di Formia. Da sempre munito di difese naturali (dislivelli) ed artificiali (mura megalitiche), la sua popolazione aveva scelto, forse proprio per questo motivo, di risiedere nella zona alta, panoramica per l'avvistamento del pericolo e vicinissima alle grandi vie di comunicazione (l'[[Via Appia|Appia]]).
== Economia ==
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema '''Unità locali''', intesa come numero di imprese locali attive e
{| class="wikitable"
|+
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|1 525 471
|}
Nel 2015 le {{formatnum:2777}} imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano il 7, 07% del totale provinciale ({{formatnum:39304}} imprese attive), hanno occupato {{formatnum:7272}} addetti, il 5,95% del dato provinciale ({{formatnum:122198}} addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato due persone (2, 62).
=== Artigianato ===
Riga 296:
=== Strade ===
Si trova lungo l'antico
=== Porto ===
Il porto di Formia, Molo Azzurra è lo scalo principale da dove partono e arrivano i traghetti e gli aliscafi da e per le [[Isole Ponziane|isole ponziane]] di [[Ponza (isola)|Ponza]] e [[Ventotene (isola)|Ventotene]]
== Amministrazione ==
Formia, dal [[Basso Medioevo]] e fino al [[1861]], era la parte settentrionale (al confine con lo [[Stato Pontificio]]) della
Anche dopo la sconfitta militare del Regno delle Due Sicilie, nel 1861, prima al [[Regno di Sardegna]] e poi al nuovo [[Regno d'Italia]], Formia continuò a far parte della [[Provincia di Terra di Lavoro (1860-1927)|provincia di
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
Riga 337:
* Distaccamento delle Guardie Provinciali;
* Ufficio Viabilità composto da 26 unità, incaricate della manutenzione delle strade del Distretto Sud della Provincia;
* Squadra del Settore Edilizia Scolastica, composta da
* Ufficio Decentramento, incaricato dello svolgimento dei compiti relativi alle attività di tutti i Settori dell'Amministrazione e in collaborazione con essi.
=== Altre informazioni amministrative ===
* Fa parte della XVII [[Comunità
== Sport ==
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Altre realtà calcistiche nella città:
*A.S.D. Città di Formia, nella stagione
*Solidale Formia 2018 che, nel campionato 2019-20, milita nel campionato di [[Seconda categoria]].
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=== Rugby ===
La squadra di [[rugby]] della città è l'Amatori Rugby Formia A.S.D.,
=== Impianti sportivi ===
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* Alvise Schanzer, ''Per la conoscenza dei dialetti del Lazio sud Orientale: lo scadimento vocalico alla finale (primi risultati)'', "Contributi di Filologia dell'Italia mediana III", 1989.
* Giovanni Bove, ''''Fièrze spèse", raccolta di poesie in dialetto formiano'', giugno 2002.
* {{cita libro|autore1=Giovanni Bove|autore2=Giuseppe Centola|titolo=Appunti e note grammaticali sul dialetto formiano|anno=2016|città=Formia|isbn=979-1-220-01598-1}}
== Voci correlate ==
Riga 389 ⟶ 390:
== Collegamenti esterni ==
* [https://www.formia.net Formia.net] Il Portale della città di Formia{{Collegamenti esterni}}
{{Città romane della Regio I Latium et Campania}}
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