Quarto (Italia): differenze tra le versioni

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{{nd|altre località|Quarto#Italia|nocat=1}}
{{F|Napoli|febbraio 2017}}{{Divisione amministrativa
|Nome = Quarto
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|Divisione amm grado 2 = Napoli
|Amministratore locale = Antonio Sabino
|Partito = [[listaIndipendente civica(politica)|Democraticiindipendente]] indi cammino[[centro-sinistra]]
|Data elezione = 25-6-2018
|Data rielezione = 17-5-2023
|Data istituzione =
|Altitudine = 55
|Abitanti = 41448
|Note abitanti = {{Istat|63|063|2024}}
|Aggiornamento abitanti = 31-10-2024
|Divisioni confinanti = [[Giugliano in Campania]], [[Marano di Napoli]], [[Napoli]], [[Pozzuoli]], [[Villaricca]]
|Sottodivisioni = Buongiorno, Cafone, [[Castello Monteleone]], [[Montagna Spaccata]], Reginella, Sciccone, Spinelli
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1039
|Nome abitanti = quartesi
|Patrono = [[Maria (madre di Gesù)|santa Maria]]
|Festivo = 12 settembre
|PIL =
|PIL procapite =
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}}
 
'''Quarto''' (noto anche come '''Quarto Flegreo''') è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Formatnum:41448Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Napoli]] in [[Campania]].
 
== Geografia fisica ==
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==== Punta Marmolite ====
Tracce palesi delle passate attività vulcaniche a Quarto si possono riscontrare in località "Punta Marmolite" (a nord-est della Piana) dove è osservabile un "duomo di lava", sorto a causa di una piccola eruzione nella quale il [[magma]] si solidificò appena uscito dalla bocca eruttiva. Quelle di Punta Marmolite sono tra le rocce più antiche dell'[[Ignimbrite campana|Ignimbrite Campana]] (47.000 anni) e hanno composizione essenzialmente alcalitrachitica.<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.ov.ingv.it/ov/it/campi-flegrei/storia-eruttiva.html|titolo=Osservatorio Vesuviano-INGV Storia eruttiva dei Campi Flegrei}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Leone|cognome=Melluso|nome2=Roberto De'|cognome2=Gennaro|nome3=Lorenzo|cognome3=Fedele|data=2012/05|titolo=Evidence of crystallization in residual, Cl–F-rich, agpaitic, trachyphonolitic magmas and primitive Mg-rich basalt–trachyphonolite interaction in the lava domes of the Phlegrean Fields (Italy)|rivista=Geological Magazine|volume=149|numero=3|pp=532–550532-550|lingua=en|accesso=3 febbraio 2021|doi=10.1017/S0016756811000902|url=https://www.cambridge.org/core/journals/geological-magazine/article/abs/evidence-of-crystallization-in-residual-clfrich-agpaitic-trachyphonolitic-magmas-and-primitive-mgrich-basalttrachyphonolite-interaction-in-the-lava-domes-of-the-phlegrean-fields-italy/193E5C4B42FA83E0EDD48C1BD9B353D2}}</ref>
 
=== Clima ===
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=== Epoca romana ===
Sebbene con i coloni [[Antica Grecia|Greci]] lo sviluppo e l'importanza della zona avessero già conosciuto un discreto incremento, fu solo con i [[Civiltà romana|Romani]] che Quarto assunse una prima vera connotazione propria di centro abitato pur non avendo lo schema urbanistico di una città. In età romana il fertile territorio di Quarto Flegreo era parte integrante del produttivo retroterra agricolo dell’dell{{'}}''ager'' di Puteoli, principale porto dell’Impero fino all’epoca di Traiano. La trafficata via pubblica ''Puteolis-Capuam'', l’odierna via Consolare Campana, frequentata da numerosi mercanti, viaggiatori e schiavi conduceva a Capua (attuale [[Santa Maria Capua Vetere]]), per poi raggiungere Roma attraverso la via Appia. Il toponimo Quarto rappresenta la distanza da Puteoli, ovvero il quarto miglio, poiché i romani misuravano il miglio ogni mille passi per collocare una pietra miliare<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Iovine Raffaella|titolo=Gli scavi archeologici della villa con necropoli "La Fescina"|rivista=Napoli, 2023, p. 9.}}</ref>. In un primo momento Quarto nacque come insediamento romano e trasse il nome dalla sua distanza (al quarto miglio) da [[Pozzuoli]], sulla via Consolare Campana: questo asse viario fu costruito dai Romani tra il [[II secolo a.C.|II]] e il [[I secolo a.C.]] e concepito per collegare il porto di ''[[Pozzuoli|Puteolis]]'' (all'epoca uno dei più importanti del [[Mar Tirreno]]) con la cittadina di ''[[Capua (città antica)|Capuæ]]'', da dove era possibile raggiungere Roma grazie alla [[via Appia]].<ref>{{Cita web|url=http://dettaglio_news.aspx/?iddettaglio=365&myband=7|titolo=Luoghi di interesse - Comune di Quarto, Via Enrico de Nicola 8, 80010 (Na)|sito=comune.quarto.na.it|lingua=it|accesso=2 febbraio 2021|urlmorto=sì}}</ref> Con l'apertura della via Consolare Campana, tutta la zona subì un incremento positivo sul piano commerciale e ovviamente economico, innescando di conseguenza una fase di sviluppo della struttura urbana: dallo [[ricerca scientifica|studio]] dei ritrovamenti della zona, si evince che non si andò creando un unico [[centro abitato]] con un nucleo principale definito, bensì una serie di abitazioni rurali (ville rustiche) disposte lungo i vari diverticoli della via Campana e a mezza costa lungo le pendici della conca. Tra le opere di ingegneria urbanistica e stradale intraprese dai Romani nel territorio è la [[Montagna Spaccata]], una profonda fenditura nella collina realizzata per consentire il passaggio della via Consolare Campana. La piana di Quarto viene citata da [[Svetonio]] nella sua opera ''De vita duodecim Cæsarum'' in relazione alla salita al potere di [[Ottaviano augusto|Ottaviano]], ed è anche menzionata dagli "[[Atti degli apostoli]]" in cui si dice che l'[[apostolo Paolo]], sbarcato a [[Pozzuoli]], vi passasse con [[Luca (evangelista)|Luca l'Evangelista]] in stato di prigionia sotto la scorta di centurioni, diretto a [[Roma]].
 
La strada principale di collegamento con [[Pozzuoli]] è tuttora la via Campana, arteria di grande traffico. Ai lati di questa strada si possono trovare numerosi insediamenti romani, forni, ville, mausolei, colombari. La strada attuale, sopraelevata rispetto a quella originaria, taglia in due un fitto insediamento, attraversato dalla linea ferroviaria [[Napoli]]-[[Roma]]. In particolare mentre si viaggia da [[Pozzuoli]] a Quarto, si può notare ai lati dei binari un piccolo [[mausoleo]]. Il fatto che Quarto sia stata un popoloso insediamento romano è testimoniato dai numerosi rinvenimenti archeologici del sottosuolo. Il [[monumento]] più conosciuto tuttavia è un semplice mausoleo, sito in località ''Regina della pace''.
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Da marzo a novembre del 1948, Quarto fu amministrata dal [[commissario prefettizio]] Alberto Arcamone. Il primo sindaco fu Domenico Di Falco ([[1901]]-[[1976]]), facoltoso agricoltore ed ex-[[Fascismo|fascista]], a seguito delle elezioni svoltesi il 28 novembre 1948. Il primo consiglio comunale avvenne il 18 dicembre 1948 in un edificio scolastico, l'odierna scuola elementare "Viviani".
 
[[File:Quartieri Quarto.png|miniatura|Quartieri di Quarto|311x311px]]
Di Falco fu sindaco di Quarto per 18 anni, dal [[1948]] al [[1961]] e dal [[1969]] al [[1975]], mandati inframezzati dalla vittoria della sinistra nelle elezioni del 1961 che portarono all'elezione del sindaco comunista Giovanni Riccio e del democristiano Angelo De Vivo.<ref>{{cita libro|autore=Giorgio Moio |titolo=Storia del Quarto<!--|url=http://books.google.it/books?id=ID&pg=PA0#v=onepage&q&f=false--> |annooriginale= 2017 |editore= |id=8892677284 |cid= |url=https://books.google.it/books?id=WVEvDwAAQBAJ&pg=PA10&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj4qZSi1Z_gAhUD1BoKHZ3VAu8Q6AEIMjAC#v=onepage&q&f=false|pp =10-13 }}</ref>
 
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=== Architetture religiose ===
==== Chiesa di Santa Maria Libera Nos a Scandalis ====
[[File:Chiesa di Santa Maria Libera Nos a Scandalis Quarto (cropped).jpg|miniatura|Chiesa di Santa Maria Libera Nos a Scandalis]]
Fu edificata sui resti di una cappella più antica e consacrata nel 1243.<ref>{{Cita web |url=http://www.infocampiflegrei.it/articoli/articolo91.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=13 gennaio 2016 |dataarchivio=29 gennaio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160129183935/http://www.infocampiflegrei.it/articoli/articolo91.htm |urlmorto=sì }}</ref> Le prime notizie della chiesa-madre di Quarto, dedicata a Santa Maria Libera Nos a Scandalis, "liberaci dalle insidie", risalgono esattamente al 23 agosto [[1243]], quando il vescovo puteolano Pietro la consacrò. Di certo, la chiesa fu edificata sul sito di una cappella più antica, poiché in un documento dell'anno 1013 si fa riferimento alla compravendita di un appezzamento di terreno in località ad S. Mariam qui dicitur ad Scandola a Quarto Major da non confondere con il toponimo Quarto Pictulum che corrisponde all'attuale [[San Giovanni a Teduccio]]. In quello stesso giorno, il vescovo Pietro ed altri prelati campani emanarono una lettera collettiva d'indulgenze a favore dei fedeli che avessero visitato la chiesa dal 1º all'8 maggio, festa di [[Arcangelo Michele|San Michele Arcangelo]]. Nel primo giorno di questo mese, la Chiesa aveva istituito il rito dell'elevazione della Croce di Maggio, affinché si cristianizzasse l'usanza del [[Calendimaggio]], quando un albero fronzuto, simbolo di rigenerazione primaverile, veniva innalzato dai contadini di mezza Europa tra canti e processioni di sapore pagano. È interessante notare che nella lettera collettiva d'[[Indulgenza|indulgenze]] - il cui testo era riportato su un epitaffio, un tempo collocato nell'edificio -, si accennava a due altari della chiesa quartese, dedicati proprio alla Santa Croce e all'Arcangelo Michele.
 
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==== Chiesa di San Castrese ====
La Parrocchia di [[Castrese di Sessa|San Castrese]] è stata costruita nel [[1994]] ed è stata eretta a cura del commissariato straordinario di Governo per la [[Campania|Regione Campania]] per la gestione dell’emergenza del [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto del 1980]] (Legge 219 del 1981) al fine di consentire innanzitutto ai residenti della zona del costruendo comprensorio di alloggi popolari ex lege 167 e 219 di poter avere un luogo di culto<ref name=":2" />. L'edificio si trova in prossimità del rione popolare di via De Gasperi, è dedicato al santo vescovo e martire [[Castrese di Sessa|Castrese da Sessa]] e nel corso degli anni è diventato sede di diverse organizzazioni e associazioni che si occupano dei giovani e del territorio; tra queste vanno menzionate il gruppo “Giobbe” dedicato ai giovani del rione, che potevano studiare e divertirsi partecipando ai tornei calcistici del CSI, e un laboratorio di [[falegname]]ria.<ref>{{Cita web|url=http://www.andreadinatale-sport.com/testate-giornalistiche/76-quarto-magazine/3720-15-novembre-2014-i-20-anni-della-chiesa-san-castrese.html|titolo=15 novembre 2014, I 20 ANNI DELLA CHIESA SAN CASTRESE|accesso=3 febbraio 2021}}</ref> Inoltre, nel [[2014]], nell’area prospiciente l’edificio sacro è stato realizzato un campo polisportivo (calcetto e pallavolo), opera realizzata con l’interessamento e l’intervento d’alcuni imprenditori locali per incrementare le possibilità dei ragazzi della zona.<ref>{{Cita web|url=http://www.andreadinatale-sport.com/testate-giornalistiche/71-voce-flegrea/2353-17-marzo-quarto-inaugurato-campo-sportivo-della-parrocchia-san-castrese.html|titolo=17 marzo, QUARTO, INAUGURATO CAMPO SPORTIVO DELLA PARROCCHIA SAN CASTRESE|accesso=3 febbraio 2021|dataarchivio=16 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210416174821/http://www.andreadinatale-sport.com/testate-giornalistiche/71-voce-flegrea/2353-17-marzo-quarto-inaugurato-campo-sportivo-della-parrocchia-san-castrese.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Santuario Regina Pacis ====
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==== Il Complesso archeologico della Villa con necropoli di Via Brindisi "La Fèscina" ====
La ''Necropoli di via Brindisi'' è stata portata parzialmente alla luce nel corso degli anni settanta e ottanta; prima di allora era visibile solo il livello superiore del [[mausoleo]] a cuspide, utilizzato come deposito di attrezzi agricoli. Delimitata da una bassa recinzione realizzata in opera reticolata, ne fanno parte tre mausolei funerari con basamento quadrangolare e vano [[ipogeo]], un [[triclinio]] all’aperto, alcuni vani di servizio e due recinti minori. La struttura più antica è il monumentale mausoleo a cuspide piramidale, volgarmente noto come “''Fescina''“, edificato tra l'età augustea e il [[I secolo|I sec. d.C.]] Attraverso un varco alle spalle del monumento è possibile accedere al recinto, originariamente chiuso, in cui si rinvennero tracce di incinerazioni, urne, anfore con resti di inumati e tombe a cappuccina che documentano la continuità d’uso della necropoli fino ad epoca tarda. Anche nell’area del recinto maggiore vennero alla luce sepolture ad inumazione. Nell’antichità tali spazi recintati erano detti ''ustrinae'' perché destinati soprattutto alla cremazione dei defunti.<ref>{{Cita web|url=https://quartosociale.wordpress.com/la-storia-di-quarto/26/|titolo=Necropoli di via Brindisi e la “Fescina”|sito=QUARTO CITTA' SOCIALE|data=29 settembre 2007|lingua=it|accesso=1º febbraio 2021}}</ref> La Fescina deve il suo nome alla sua insolita forma a cuspide, che ricorda quella del cestello a punta, usato dai contadini per raccogliere i frutti. Grazie alla sua forma particolare e alla rilevanza archeologica, è diventato il simbolo forse più noto del comune di Quarto. [[File:Pietra Bianca.jpg|miniatura|La Pietra Bianca che dà il nome all'omonima via nei pressi del suo ritrovamento.]]
==== Mansio flegrea ====
In via Mercadante è possibile ammirare la ''Mansio romana'' (anche detta ''Mansio flegrea''), identificata con la Masseria Crisci in via Campana Vecchia. Risalente al [[I secolo|I secolo d.C]], era un’antica stazione di sosta e rifornimento di grande importanza, collocata al quarto miglio della via Consolare Campana, asse di collegamento tra Roma e Puteoli.<ref>{{Cita web|url=https://visitquarto.it/mansio-romana/|titolo=Mansio Romana via Mercadante|sito=VisitQuarto|data=5 giugno 2020|lingua=it|accesso=3 febbraio 2021}}</ref> Come tutte le ''[[mansio]]nes'' romane, questo edificio era messo a disposizione delle autorità e dei dignitari che viaggiavano per ragioni di stato. La mansio è costruita su due piani, ognuno dei quali ha quattro ambienti comunicanti, è lunga 30 metri e larga 7 metri e raggiunge gli 8 metri di altezza. L’edificio è in [[Opera reticolata|opus reticulatum]] e [[Opera listata|opus listatum]], mentre gli archi di rinforzo della copertura a volta sono in [[Opera laterizia|opus latericium]].<ref>{{Cita web|url=http://www.archeoflegrei.it/la-mansio-romana-di-quarto/|titolo=La mansio romana di Quarto|autore=archeoFlegrei|sito=archeoFlegrei|data=28 febbraio 2017|lingua=it|accesso=3 febbraio 2021}}</ref> Sebbene sia stata modificata dalle recenti costruzioni edilizie realizzate in continuità con le mura romane<ref>{{Cita web|url=http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=35728|titolo=Quarto: si costruisce sulla mansio romana - napoli.com - il primo quotidiano online della città di Napoli|accesso=3 febbraio 2021}}</ref>, è ancora possibile ammirare la bellezza di questa antica struttura, che è chiaramente identificabile.
 
==== Pietra Bianca ====
[[File:Pietra Bianca.jpg|miniatura|La Pietra Bianca che dà il nome all'omonima via nei pressi del suo ritrovamento.]]
La cosiddetta ''Pietra Bianca'' è un’ara funeraria ritrovata nel [[1777]], abbandonata per due secoli al degrado fino al recupero e al restauro nel [[1974]] da parte del Gruppo Archeologico Napoletano. Si tratta di un'ara di [[Marmo|marmo bianco]] con [[frontone]] centinato e [[Pulvino|pulvini]] laterali. Sulle facce laterali figurano su quella sinistra un elegante ''urceus'' e su quella destra una ''[[Patera (archeologia)|patera]]'', mentre sulla parte frontale è presente la seguente [[Epigrafe|iscrizione]] in [[lingua latina]]: ''Variae Sp(uri) F(iliae) Iustae L(ucius) Marius Iunianus uxori rarissimae sanctitatis vixit ann(is) XXV mens(ibus) XI dieb(us) XVIII,'' che fa riferimento a Varia Iusta figlia illegittima di Lucius Marius Iunianius, moglie di rarissima santità''.''<ref>{{Cita libro|cognome=Caputo, Paolo, 1950-|cognome2=Giglio, Marco, (19..- ...).,|cognome3=Gruppo archeologico napoletano,|titolo=Materiali per lo studio storico archeologico di Quarto Flegreo : carta archeologica dalla preistoria al tardo antico|url=https://www.worldcat.org/oclc/892818392|accesso=3 febbraio 2021|data=2013|editore=Università degli studi di Napoli "L'Orientale|OCLC=892818392|ISBN=978-88-6682-552-4}}</ref> Secondo la datazione fatta, rilasirebberisalirebbe al [[I secolo d.C.|I secolo d.C]]., probabilmente all’[[età giulio-claudia]]. Il reperto è tuttora visibile nei pressi del luogo di recupero e dà il nome alla vicina strada, via Pietra Bianca.
 
====Altri luoghi di interesse====
Antiche [[Masseria|Masserie]], testimonianze della civiltà contadina
 
== Società ==
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La gastronomia di Quarto si basa principalmente sulle verdure, la carne e il pesce e sugli ingredienti tipici della cucina mediterranea, come l'[[Olio di oliva|olio d'oliva]], come nel resto dell'area flegrea. Diverse sono le coltivazioni locali tra cui la [[Uva|vite]] e la [[Melannurca campana|mela annurca]], alla quale periodicamente vengono dedicate manifestazioni cittadine.<ref>{{Cita web|url=https://www.cronacaflegrea.it/quarto-celebra-la-mela-annurca-il-weekend-dedicato-alla-sana-alimentazione/|titolo=Quarto celebra la Mela Annurca: il weekend dedicato alla sana alimentazione|autore=redazione|sito=Cronaca Flegrea|data=9 gennaio 2020|lingua=it|accesso=1º febbraio 2021}}</ref>
 
==== Vino ==Economia==
 
Il comune di Quarto è posto ad un'altitudine 55 metri s.l.m. ed, essendo un comune di pianura, i produttori locali hanno cercato per i loro vigneti le posizioni migliori per ottenere uve idonee alla produzione di vini in linea con gli elevati standard presenti nella [[Città metropolitana di Napoli]]. I [[Vino bianco|vini bianchi]] sono basati per la maggior parte sull’uva [[Falanghina]]. Le viti sono coltivate alla ''putuelana'' o ''pozzolana'', un’antica forma di allevamento della vite in cui era sostenuta da una ''falange'' (ossia una spalliera). Il clima mediterraneo e le alture, con la presenza di brezze rinfrescanti e di terreni vulcanici, porosi e ricchi di minerali, sono condizioni ideali per la coltivazione della vite. Il comune di Quarto vanta un numero rilevante di denominazioni di origine dedicate al vino, tra cui Campi Flegrei DOC, Pompeiano IGT e Campania IGT.
=== Produzione vinicola ===
Il comune di Quarto è posto ad un'altitudine 55 metri s.l.m. ed, essendo un comune di pianura, i produttori locali hanno cercato per i loro vigneti le posizioni migliori per ottenere uve idonee alla produzione di vini in linea con gli elevati standard presenti nella [[Città metropolitana di Napoli]]. I [[Vino bianco|vini bianchi]] sono basati per la maggior parte sull’uva [[Falanghina]]. Le viti sono coltivate alla ''putuelana'' o ''pozzolana'', un’antica forma di allevamento della vite in cui era sostenuta da una ''falange'' (ossia una spalliera). Il clima mediterraneo e le alture, con la presenza di brezze rinfrescanti e di terreni vulcanici, porosi e ricchi di minerali, sono condizioni ideali per la coltivazione della vite. Il comune di Quarto vanta un numero rilevante di denominazioni di origine dedicate al vino, tra cui Campi Flegrei [[Denominazione di origine controllata|DOC]], Pompeiano IGT e Campania IGT.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
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== Sport ==
Hanno sede nel comune le seguenti società di [[Calcio (sport)|calcio]]: la ''S.S.D. Quarto'', che raggiunse il suo culmine con il campionato di [[Serie D]], la società ''A.S.D. Quarto Afrograd'' che partecipa al campionato di eccellenza girone A 20242025/20252026, il ''Quarto Calcio'' che partecipa al campionato di prima categoria girone B 2024/2025/2026, e la società di futsal ''A.S.D. Futsal Quarto'', che nella stagione 2022/2023 ha ottenuto la vittoria della Coppa Campania e la promozione diretta dalla serie C2 alla C1 di futsal.
Il progetto Futsal Quarto ha ben quattro compagini e partecipa, con la prima squadra maschile, al campionato di serie C1 2023-2024, con la squadra femminile al campionato femminile di serie C di futsal, con l'Under 19 al campionato regionale Under 19 e, con l'Under 17, al campionato Élite di futsal. A gennaio 2024, la squadra maschile allenata da Gaetano Breglia, ha partecipato alle finali della fase regionale della Coppa Italia di Serie C1 di futsal.
La squadra femminile, allenata da Valerio Vitale, e le due Under, gestite dal dirigente Gaspare Bennardo, danno un importante contributo di talenti quartesi e flegrei alla Rappresentativa Regionale Campana nelle rispettive categorie.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.tuttocampo.it/Campania/CalcioA5SerieC2/GironeBSerieC2/Squadra/FutsalQuarto/1124972/Scheda|titolo=Scheda squadra Futsal Quarto - Tuttocampo.it|sito=www.tuttocampo.it|accesso=2025-01-12}}</ref>
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{{Campi Flegrei}}
{{Comuni della città metropolitana di Napoli}}
{{portale|Campania}}
 
[[Categoria:Quarto| ]]
[[Categoria:Vulcani della Campania]]