Caso degli emoderivati infetti in Italia: differenze tra le versioni

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{{Torna a|Caso degli emoderivati infetti}}Il '''caso degli emoderivati infetti''' in Italia è un caso giudiziario causato dalla messa in commercio, a partire dagli [[Anni 1970|anni settanta]], di [[Plasma (biologia)|plasma]] ed [[Emocomponente|emoderivati]] infetti prodotti da [[aziende farmaceutiche]] tra le quali la [[Bayer]] e la [[Baxter International|Baxter]].<ref>{{Cita news|lingua=en-US|autore=Walt Bogdanich e Eric Koli|url=https://www.nytimes.com/2003/05/22/business/2-paths-of-bayer-drug-in-80-s-riskier-one-steered-overseas.html|titolo=2 Paths of Bayer Drug in 80's: Riskier One Steered Overseas|pubblicazione=The New York Times|data=22 maggio 2003|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190220225401/https://www.nytimes.com/2003/05/22/business/2-paths-of-bayer-drug-in-80-s-riskier-one-steered-overseas.html}}</ref> I dirigenti delle imprese italiane del gruppo Marcucci, che detenevano all'epoca dei contagi appena il 7% del mercato, sono stati assolti dopo una lunga vicenda giudiziaria.<ref name=":14" />
 
I principali contagiati dai virus delle [[Epatite virale|epatiti virali]] ([[Hepatitis B virus|HBV]] e [[Virus dell'epatite C|HCV]]) e dell'[[HIV]] sono i soggetti [[emofilia|emofiliaci]]ci che necessitano di infusioni di [[Coagulazione del sangue|fattori della coagulazione]] ([[fattore VIII]] e [[fattore IX]]) ottenuti dal plasma umano. Secondo alcune stime, in [[Italia]] i decessi per infezione da emoderivati sono, al 2009, circa {{formatnum:2600}}.
 
== Evoluzione della normativa ==
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Una volta identificati i magazzini generali di Padova come il luogo in cui si trova la cella frigorifera, il 30 maggio 1995 la Guardia di Finanza (coordinata dai [[Procuratore della Repubblica|procuratori]] Granero e Giardina) sequestra 35 tonnellate di plasma umano congelato<ref name=":10" /><ref name=":0" /><ref name=":1">{{Cita web|url=http://espresso.repubblica.it/inchieste/2016/12/26/news/quella-vergogna-del-sangue-infetto-1.292176|titolo=Quella vergogna del sangue infetto|autore=Sara Lucaroni|sito=L'Espresso|data=28 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180411114836/http://espresso.repubblica.it/inchieste/2016/12/26/news/quella-vergogna-del-sangue-infetto-1.292176}}</ref> di provenienza italiana in attesa di essere lavorato per conto delle Regioni mentre il 6 giugno viene sequestrata una seconda cella contenente plasma proveniente dall'estero.<ref name=":2">{{Cita pubblicazione|autore=Beppe Castellano|coautori=Michela Rossato|anno=2009|titolo='Omicidio colposo plurimo'|rivista=Dono & vita|volume=|numero=|pp=8-9|url=https://avisveneto.it/documenti/4784/08_09_ProcessoPlasma.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190220202146/https://avisveneto.it/documenti/4784/08_09_ProcessoPlasma.pdf}}</ref> Il materiale, per complessive 60 tonnellate, è stato conferito ai magazzini da parte della Sclavo di Siena (gruppo Marcucci), è stipato tra i generi alimentari e in alcuni casi i contenitori sono danneggiati.<ref name=":10" /><ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" />
 
Il plasma congelato appartiene per una minima parte alla Co.Pla, la gran parte è di proprietà della Sclavo mentre circa 5 tonnellate di materiale appartengono alla Padmore, una società con sede alle [[Isole Vergini britanniche|Isole Vergini Britanniche]],<ref name=":10" /><ref name=":1" /> e sono privi dei certificati di analisi virologica.<ref name=":8" /> Gli esami effettuati sul materiale della Padmore fanno emergere che si tratta di emoderivati scaduti da anni e contaminati dai virus dell'[[epatite C]] ([[Virus dell'epatite C|HCV]]) e da [[HIV]]. Il materiale di proprietà della Co.Pla e della Sclavo, di provenienza italiana, risulta essere in regola e non contaminato.<ref name=":0" />
 
Nel corso delle perquisizioni eseguite dalla Guardia di Finanza presso la Sclavo alla ricerca di documentazione relativa al plasma della Padmore, emerge non solo l'assenza della documentazione della Padmore ma anche importanti carenze documentali relative al plasma importato e lavorato dalla Sclavo (mancanza di certificati di analisi e assenza di verbali di distruzione di sacche di plasma risultato contaminato). A questo punto l'indagine viene estesa alle diverse società del gruppo Marcucci, al [[Ministero della salute|Ministero della Salute]] e a diversi centri trasfusionali italiani.<ref name=":0" />
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A questo punto, i pubblici ministeri Giardina e Granero ritengono che la falsa [[compravendita]] Padmore-Sclavo sia prova della volontà di sottrarre alla distruzione come disposto dal ministro della Salute Garavaglia nel novembre 1993 i prodotti non testati, commercializzandoli in altri Stati con normative meno stringenti, e quindi chiedono il rinvio a giudizio per 25 indagati tra cui Guelfo e Paolo Marcucci per il reato di [[epidemia]] dolosa.<ref name=":10" /><ref name=":0" /><ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=Procedimento n. 12227/00 R.G.N.R. del Tribunale di Trento; n. 3602/01 e n. 5050/02 R.G. del GIP di Trento|rivista=|volume=|numero=}}</ref>
 
Nel 1999 viene presentata da parte dei pubblici ministeri una prima richiesta di [[rinvio a giudizio]] ma, essendo viziata da [[Nullità (diritto)|nullità]] come eccepito dalle difese degli imputati, non viene accolta dal [[giudice dell'udienza preliminare]].<ref>{{Cita web|url=http://www.politrasfusi.it/pagine/area-giuridica/processo-trento.htm|titolo=Trento. Sangue, processo in autunno|sito=Associazione Politrasfusi Italiani|urlarchivio=https://archive.todayis/20190225012823/http://www.politrasfusi.it/pagine/area-giuridica/processo-trento.htm|accesso=7 marzo 2019|dataarchivio=25 febbraio 2019|urlmorto=sì}}</ref> Dopo la presentazione della seconda richiesta di rinvio a giudizio, l'udienza preliminare si svolge il 26 luglio 2001.
 
Il giudice dell'udienza preliminare Flaim, mancando prove del comportamento [[dolo]]so, il 12 luglio 2002 dispone 12 rinvii a giudizio per il reato di epidemia [[Colpa (diritto)|colposa]] (per assenza di controlli) a carico di:<ref name=":3">{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=Fu "solo" epidemia colposa|rivista=Dono & Vita|volume=|numero=|url=http://www.anadma.it/doc/ProcessoDiTrentoENapoli.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181221203305/http://anadma.it/doc/ProcessoDiTrentoENapoli.pdf}}</ref><ref name=":13" />
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Per i rimanenti 13 indagati (Paolo Marcucci, un dipendente della Farmabiagini e undici [[Primario (medicina)|primari]] trasfusionisti) viene pronunciata una [[sentenza di non luogo a procedere]],<ref name=":3" /><ref name=":11">{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=Sentenza di non luogo a procedere n. 322/02 del GUP di Trento, emessa il 12/07/2002|rivista=|volume=|numero=}}</ref> appellata dai pubblici ministeri limitatamente alle posizioni di Guelfo e Paolo Marcucci per [[epidemia]] [[dolo]]sa, considerata la complessità del procedimento e l'esiguità dei termini per l'impugnazione della sentenza del [[Giudice dell'udienza preliminare|GUP]].<ref name=":10" />
 
La sentenza di non luogo a procedere, poi divenuta definitiva, nei confronti di Guelfo e Paolo Marcucci in ordine sia all'accusa di epidemia dolosa consumata e tentata siache all'accusa di epidemia colposa è stata emessa perché [[Formula assolutoria|il fatto non sussiste]]. Sulla presunta attività di [[Gruppo di pressione|lobbying]] del gruppo Marcucci, contestata a Trento nel capo OO della richiesta di rinvio a giudizio, la sentenza di non luogo a procedere testualmente afferma:<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Nota di produzione delle parti civili, doc. n. 5|p=381}}</ref> "anche prescindendo dal difetto assoluto nell'imputazione di riferimenti a fatti storici determinati e dalla difficoltà di collegare il tenore dell'accusa alle circostanze dedotte nell'intervento del p.m., appare evidente come da queste ultime sia arduo desumere condotte, che abbiano determinato la diffusione di virus HBV, HIV, HCV, mediante la produzione di emoderivati infetti. Quindi si impone per questa accusa una pronuncia di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste".
 
Dall'istruttoria hanno quindi origine due stralci: uno relativo alle aziende del gruppo Marcucci (derivante dal decreto di rinvio a giudizio del giudice Flaim) e uno relativo all'operazione Padmore (derivante dall'accoglimento del ricorso contro la sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Guelfo e Paolo Marcucci).
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Dopo uno stralcio per difetto di [[notifica]] nei confronti di [[Duilio Poggiolini]], i procedimenti<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=Procedimento n. 10144/2014 e n. 19514/2014 del Tribunale di Napoli|rivista=|volume=|numero=}}</ref> vengono riuniti e il dibattimento si apre nel dicembre 2015 (giudice Palumbo e pubblico ministero Giugliano).<ref name=":7" /> Nel corso del processo decedono gli imputati Guelfo Marcucci<ref>{{Cita news|autore=Simone Dinelli|url=https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/15_dicembre_12/addio-guelfo-marcucci-capostipite-ciocco-1197f35a-a0c2-11e5-8a76-1cecaeeed35f.shtml|titolo=Addio a Guelfo Marcucci, capostipite del Ciocco|pubblicazione=Corriere Fiorentino|data=12 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190225232950/https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/15_dicembre_12/addio-guelfo-marcucci-capostipite-ciocco-1197f35a-a0c2-11e5-8a76-1cecaeeed35f.shtml}}</ref> (la cui posizione è stata stralciata prima dell'inizio del dibattimento per le condizioni di salute in cui versava) e Anna Maria Tonsa.
 
Si sono costituite [[Parte civile|parti civili]] non solo i familiari dei deceduti ma anche alcune associazioni di emofilici, così come il Ministero della Salute che ha richiesto un risarcimento nei confronti degli imputati di cinquantacinque milioni di euro.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|data=11 luglio 2014|titolo=Dichiarazione di costituzione di parte civile del Ministero della Salute|rivista=|volume=|numero=|url=http://www.politrasfusi.it/allegati/2/1083_l_A.P.I.chiede_costituzione_Ministero_Salute_risposta.pdf|urlarchivio=https://archive.todayis/20190224220344/http://www.politrasfusi.it/allegati/2/1083_l_A.P.I.chiede_costituzione_Ministero_Salute_risposta.pdf|accesso=7 marzo 2019|dataarchivio=24 febbraio 2019|urlmorto=sì}}</ref>
 
L'istruttoria dibattimentale del processo si è conclusa il 10 dicembre 2018.<ref>{{Cita news|autore=Andrea Cinquegrani|url=http://www.lavocedellevoci.it/2019/02/19/sangue-infetto-chiesto-il-sequestro-dei-beni-per-duilio-poggiolini/|titolo=SANGUE INFETTO / CHIESTO IL SEQUESTRO DEI BENI PER DUILIO POGGIOLINI|pubblicazione=La Voce delle Voci|data=9 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190222221310/http://www.lavocedellevoci.it/2019/02/19/sangue-infetto-chiesto-il-sequestro-dei-beni-per-duilio-poggiolini/}}</ref> Il pubblico ministero e i difensori degli imputati hanno richiesto l'assoluzione perché il fatto non sussiste, non essendo possibile provare il nesso causale tra la somministrazione di emoderivati e il decesso<ref>{{Cita news|autore=Andrea Cinquegrani|url=http://www.lavocedellevoci.it/2019/01/22/processo-sangue-infetto-per-il-pm-il-fatto-non-sussiste-tutti-assolti-e-santi-subito/|titolo=PROCESSO SANGUE INFETTO / PER IL PM ''IL FATTO NON SUSSISTE''. TUTTI ASSOLTI E SANTI SUBITO|pubblicazione=La Voce delle Voci|data=22 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190122213541/http://www.lavocedellevoci.it/2019/01/22/processo-sangue-infetto-per-il-pm-il-fatto-non-sussiste-tutti-assolti-e-santi-subito/}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Andrea Cinquegrani|url=http://www.lavocedellevoci.it/2019/03/21/sangue-infetto-il-25-marzo-a-napoli-la-storica-sentenza/|titolo=SANGUE INFETTO / IL 25 MARZO A NAPOLI LA "STORICA" SENTENZA|pubblicazione=La Voce delle Voci|data=21 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190321220023/http://www.lavocedellevoci.it/2019/03/21/sangue-infetto-il-25-marzo-a-napoli-la-storica-sentenza/}}</ref> mentre alcune parti civili hanno richiesto la dichiarazione di intervenuta prescrizione.<ref>{{Cita news|autore=Mario Avena|url=http://www.lavocedellevoci.it/2019/02/12/processo-per-il-sangue-infetto-tragica-sceneggiata-a-napoli/|titolo=PROCESSO PER IL SANGUE INFETTO / TRAGICA SCENEGGIATA A NAPOLI|pubblicazione=La Voce delle Voci|data=12 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190222221753/http://www.lavocedellevoci.it/2019/02/12/processo-per-il-sangue-infetto-tragica-sceneggiata-a-napoli/}}</ref> La costituzione di [[parte civile]] da parte del Ministero della Salute è stata revocata in quanto non ha presentato conclusioni.
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* [[Duilio Poggiolini]]
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.hemophilia-litigation.com/|titolo=Hemophilia Litigation - A newsletter from the national lawfirm of Lieff Cabraser Heimann & Bernstein, LLP|sito=Hemophilia Litigation|lingua=en-US|accesso=22 luglio 2009 |urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090329225700/http://www.hemophilia-litigation.com/|dataarchivio=29 marzo 2009}}
* {{cita web|url=http://www.causaemofilici.com/|titolo=Causa emofilici - Una newsletter dello studio legale a livello nazionale Lieff Cabraser Heimann & Bernstein, LLP|sito=Causa Emofilici|accesso=22 luglio 2009 |urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090611080555/http://www.causaemofilici.com/|dataarchivio=11 giugno 2009}}
* {{cita web|url=http://www.sangueinfetto.it/|titolo=Sangue infetto e danni da emotrasfusioni|sito=Sangue Infetto|accesso=22 luglio 2009}}
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{{Portale|diritto|medicina|politica}}
 
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[[Categoria:Sanità in Italia]]
[[Categoria:Storia della Repubblica Italiana (1981-1994)]]