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| Riga 1: {{Casata |cognome = Fineschi da Radda |stemma = Coa  |motto =  |blasonatura = ''Trinciato, nel 1º di rosso, al Cane Levriero d'Argento Collarinato d'Argento o di Rosso; nel 2º d'Azzurro, a Tre Rose d'Argento ordinate in Banda''<ref>lo stemma a volte si trova, ''troncato'', anziché, ''trinciato''</ref> Riga 25: I ''Da Radda'', provengono da un ramo dei ''Da Montegrossoli'', della [[Consorteria]] Firidolfi, feudatari Imperiali ed antichissimi feudatari [[longobardi]], signori del [[castello di Montegrossoli]], che dopo aver venduto il castello al comune di Firenze nel [[1197]], si trasferì successivamente nel castello di [[Radda in Chianti]], assumendo il nuovo cognome<ref>{{cita libro|Alessandro |Boglione|Montegrossoli e Semifonte: due capisaldi della politica imperiale nella Toscana del XII secolo|1993|Clante Studi Chiantigiani|Chianti}}</ref>.  Nel [[1268]], dopo la [[battaglia di Tagliacozzo]] e la sconfitta di [[Corradino di Svevia]], i [[Guelfi]] tornarono al potere e i Da Radda furono nelle liste dei [[Ghibellini]], divisi per [[Sestiere (Firenze)|sestieri]]<ref>{{Cita web|url = https://www.universalcompendium.com/tables/art/arch/sest1.htm | titolo = Sestieri di Firenze  Quali Ghibellini, il bando da Firenze gli venne confermato con sentenza del [[1311]]: ''"Filii Domini Pepi de Radda & Consortes"''<ref name=":01">{{Cita libro|Fabrizio| Ricciardelli|Il Libro del Chiodo |1998|Istituto Storico Italiano per il Medioevo (sentenza 1268)| Roma}}</ref>.  Nel [[1302]] si ricorda Mino da Radda, che fece parte, coi maggiori rappresentanti delle Consorterie Ghibelline e Guelfe Bianche, alla fallita [[Congiura di San Godenzo]], per rovesciare il governo fiorentino dei [[Guelfi bianchi e neri|Guelfi Neri]]. Furono tutti condannati a morte in contumacia.  Riga 47: [[File:Nota di possesso di Matteo Fineschi da Radda sec. XVI.jpg|thumb|Nota di possesso di Matteo di Ser Bartolomeo e Domenico suo fratello di Ser Domenico di Ser Bartolomeo di Maestro Matteo Fineschi da Radda, libro sec. XVI|180px]] L'ultimo esponente del ramo terzogenito, il ''Magnificus Dominus Matteus'' (1516-1601)<ref>Veduto di Collegio dei XII Buonomini 1537</ref>, ''filius Ser Bartolommei''<ref>Notaio della Signoria nel 1508,'13 e' 28</ref> ''Ser Dominici''<ref>Notaio della Signoria nel 1466 e 1493</ref>''de' Fineschis de Radda'' e di Lucretia di Niccolò di Falconiere [[Falconieri (famiglia) |de' Falconieri]], sposato con Lisabetta di Lionardo [[Corsini]] e Camilla [[Strozzi]], con il proprio testamento del 1601, creò un [[Fedecommesso|Fidecommesso]] con il proprio ingente patrimonio, destinandolo al [[Trattamento d'onore#Per i titoli nobiliari#Magnifico|Magnifico]] messer Antonio<ref>nato nel 1528 e morto nel 1604, fu Podestà di Castelfranco di Sopra nel 1582 e sedette nel Collegio dei XII Buonomini nel 1583; si sposò con Lucrezia di Cristoforo di Bartolomeo de' Buontalenti</ref>di Girolamo Fineschi da Radda (1528-1604), del ramo primogenito (Gonfalone Bue)<ref name=":02">{{cita libro|Vari |autori|Firidolfi da Radda Fineschi da Radda|2026|Casa Editrice di Firenze |Firenze}} </ref>. Il ramo primogenito, si estinse a Firenze nel 1698, con la morte di [[Antonio Fineschi da Radda|Antonio di Tiberio del precedente Magnifico Messer Antonio Fineschi da Radda]], noto poeta e drammaturgo fiorentino<ref name=":02">{{cita libro|Vari |autori|Firidolfi da Radda Fineschi da Radda|2026|Casa Editrice di Firenze |Firenze}} </ref>. | |||