Jack DeJohnette: differenze tra le versioni

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|Nazionalità = statunitense
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[[File:Unterschrift Jack DeJohnette US-amerikanischer Jazz-Schlagzeuger.png|thumb|Firma di Jack Dejohnette]]
 
== Biografia ==
{{Citazione|DeJohnette mi dava un ''groove'' profondo su cui mi piaceva da morire suonare|Miles Davis, L'Autobiografia con Quincy Troupe}}
 
Dotato di grande tecnica, annoverato tra i più influenti della storia del jazz, DeJohnette ha frequentato gli stili più diversi ([[hard bop]], [[Fusion (genere musicale)|fusion]], [[free jazz]], [[post-bop]]). Il suo ''drumming'' si segnala per un notevolissimo senso del tempo, grande inventiva e capacità d'[[improvvisazione]]. Iniziò la sua carriera come [[pianista]], veste nella quale partecipò anche a diverse sedute di registrazione, ma già da adolescente aveva studiato la [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] che diviene lo strumento privilegiato. Nei primi [[Anni 1960|anni Sessanta]] suona con [[John Coltrane]].<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.allaboutjazz.com/musicians/jack-dejohnette/|titolo=Jack DeJohnette|accesso=30 ottobre 2025}}</ref>
 
Nel [[1966]] si trasferisce a [[New York]], dove è nuovamente con Coltrane e [[Jackie McLean]]. La sua vera occasione arriva nel [[1966]] quando entra nel quartetto di [[Charles Lloyd (musicista)|Charles Lloyd]], con il quale resta per due anni. La fortuna gli arride ancora nel [[1969]] quando [[Miles Davis]] lo chiama nel suo gruppo stellare al posto di [[Tony Williams (batterista)|Tony Williams]], e vi rimane fino al [[1972]], partecipando tra l'altro alla registrazione del seminale album ''[[Bitches Brew]]'', ed incontrandovi Keith Jarrett, il suo partner di molte avventure artistiche a venire.
 
Dopo l'esperienza con Davis, registra alcuni dischi da leader e sideman con la casa discografica [[Editions of Contemporary Music|ECM]], e crea la sua prima band permanente, ''"Directions"'' che apre la strada al secondo gruppo chiamato ''"New Directions"''. Agli inizi del [[1979]] guida gli ''"Special Edition",'' combo superlativo che incide degli ottimi dischi e diviene di tendenza negli [[Anni 1980|anni ottanta]].
 
Dal [[1983]] è membro stabile del trio pianistico di [[Keith Jarrett]]. Naturalmente alterna a questo impegno progetti con altri musicisti, come il [[sassofonista]] [[John Surman]] o il trio ''"Gateway".''
 
Nel 2006 De Johnette con il Trio Beyond pubblica "Saudades" per l'etichetta tedesca ECM. ''Saudades'' è un doppio live registrato durante un concerto che il trio ha tenuto alla Queen Elizabeth Hall di Londra il 21 novembre del 2004. I brani sono presi principalmente da due album del repertorio del Tony Williams Lifetime, ma non mancano alcuni classici come la nota "Seven Steps To Heaven" di Miles Davis. Sopraffine la prova di De Johnette, ma anche quella degli altri 2 membri del "Trio Beyond": Goldings all'organo e Scofield alla chitarra. Muore a Woodstock il 27 ottobre 2025 a 83 anni a causa di un'insufficienza cardiaca.
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* ''Sound Travels'' (2012)
* Made in Chicago (Live at the Chicago jazz festival) (2015)
* In Movement (ECM, 2016)
* Return (piano solista, LP vinile) (Newvelle, 2016)
*''Hudson'' (Motèma Music, 2017)
 
== Come sideman ==