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{{Edificio civile
|nome edificio = Palazzo Gozzani[[Thaon di San GiorgioRevel]]
|immagine = ViaLagrange Bogino 3112 Torino palazzo San Giorgiofacciata.jpg
|didascalia = LaIl facciatapalazzo delall'angolo palazzotra le vie inLagrange viae BoginoGiolitti
|paese = ITA
|divamm1 = [[Piemonte]]
|città = Torino
|cittàlink =
|indirizzo = Via BoginoLagrange 3112-14, quartiere [[Centro storico di Torino|Centro]]
|stato = attivo
|periodo costruzione = [[SettecentoSeicento]]
|demolito =
|distrutto =
|ricostruito =
|stile = [[baroccoNeoclassico]]
|uso = abitativo
|altezza = 46 piani fuori terra e 2 interrati
|costo =
|architetto = [[Filippo Juvarraxxx]]
|ingegnere =
|appaltatore =
|costruttore = [[Ignazio Agliaudixxx]]
|proprietario = privati
|proprietario = [[Reale Mutua Assicurazioni]] <ref>https://www.rivaitalia.it/images/scheda_san_giorgio.pdf</ref>
}}
 
'''Palazzo GozzaniThaon Sandi GiorgioRevel''', o palazzo di Tavigliano, è un [[palazzo]] storico di [[Torino]] costruito nel [[SettecentoSeicento]] in contradavia degliLagrange Ambasciatori, l'attualeangolo via Bogino, ad opera del conte [[Ignazio Agliaudi]] di [[Taviglianoxxx]] che ne fu anche il primo proprietario.
 
== Storia ==
[[File:Via BoginoLagrange 3112 Torino targaOttavio Thaon di Revel.jpg|thumb|Targa commemorativain memoria di Ottavio Thaon di Revel posta sulla facciata del palazzo]]
Essendo il ceppo famigliare dei Thaon di Revel molto esteso, risultano almeno altri due palazzi con omonima dicitura nella città: quello in Via Giolitti 24 (detto anche ''Palazzo Bersezio'') appartenuto a [[Paolo Thaon di Revel (1888-1973)|Paolo Thaon di Revel]] <ref>https://www.museotorino.it/view/s/b7d3f4ebacdb41fd9918f8ff21ac074d</ref> e quello in via della Rocca 7 (ora sede dell'Istituto statale d’arte [[Aldo Passoni]]) dove visse per un periodo [[Ottavio Thaon di Revel]] <ref>https://studentipassoni.wordpress.com/2018/05/30/storia-e-legami-con-il-passato-del-liceo-artistico-passoni-a-cura-della-prof-pontet/</ref>.
Nella prima metà del Settecento il comune di Torino affida l’incarico di rinnovare un antico edificio in contrada degli Ambasciatori all’architetto [[Ignazio Agliaudi]], che lo ricostruisce su disegno dell’architetto [[Filippo Juvarra]] e lo fa diventare sua residenza personale. Il conte Agliaudi di Tavigliano, allievo di [[Filippo Juvarra]], nel 1739 realizza anche il disegno della sagrestia della [[Chiesa della Santissima Trinità (Torino)|Chiesa della Santissima Trinità]] sempre in Torino <ref>https://www.piemontesacro.it/chiese_torino/chiesa_trinita.htm</ref>.
 
Il palazzo in via Lagrange è così nominato perchè, come ricordano due lapidi al suo ingresso, vissero in questo stabile due personaggi molto noti della famiglia:
Il palazzo in seguito viene acquistato dal marchese di [[San Giorgio Monferrato]] Giovanni Battista Gozzani (o Gozani), che lo usa per reddito e come base d'appoggio per le sue trasferte nel capoluogo subalpino.
* [[Paolo Thaon di Revel]], detto ''il Duca del mare'', ammiraglio, presidente della [[Società Geografica Italiana]] dal 1921 al 1923 e dall'ottobre 1922 fino al maggio 1925 membro del cosiddetto primo governo nazionale in qualità di Ministro della [[Regia Marina]]. Fu uomo di fiducia del re [[Vittorio Emanuele III]] e prese parte all'azione dei capi militari per destituire [[Mussolini]] il 25 luglio 1943. Fu anche presidente del Senato dal 1943 al 1944.
* il conte [[Ottavio Thaon di Revel]], padre del Duca del Mare, che ivi visse e morì, il 9 febbraio 1869, uomo politico, ministro delle finanze del regno e primo segretario di stato; la proposta di eseguire la lapide, su progetto dell’architetto Mario Passanti e con testo dell’epigrafe composto dal letterato [[Paolo Boselli]] <ref>https://www.museotorino.it/view/s/aa1ebfe7cdb142059da13cb8172d57ce</ref>, fu avanzata nel giugno 1931 dai rappresentanti della [[Cassa di Risparmio di Torino]], all'epoca proprietaria dello stabile nonchè società di cui Thaon di Revel fu Presidente dal 1862 al 1868. Aderì all’iniziativa anche l'associazione culturale della [[Famija Turineisa]] <ref>http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,1149_01_1931_0146_0008_24895382/</ref>.
 
Nel 1823 il palazzo è ristrutturato dall'architetto [[Giuseppe Talucchi]] <ref>https://www.atlanteditorino.it/enciclopedia/antica.htm</ref>.
Una parte del palazzo viene utilizzata da [[Giambattista Bogino]], cui in seguito fu intitolata la contrada degli Ambasciatori e che morì, nel 1784, nel palazzo Gozzani San Giorgio. Una lapide posta sulla facciata ricorda la sua permanenza nel palazzo <ref>https://www.mepiemont.net/torino_pala7.html</ref>. Ministro di Stato del re Carlo Emanuele III e governatore della Sardegna, fu conte di [[Portacomaro|Migliandolo]] e [[Vinadio]].
 
Nel settembre del 1878 l'edificio è teatro di un duplice omicidio che desta molto scalpore in città <ref>https://www.storiepiemontesi.it/delitti-torinesi-dellottocento-il-duplice-omicidio-di-via-lagrange/</ref>.
Bogino accolse in casa e adottò come figlio [[Prospero Balbo]], in seguito ambasciatore a Parigi e sindaco di Torino, il quale si trasferì poi al n.8 della stessa via (Palazzo Balbo).
 
Fino al 2013 lo stabile è utilizzato come sede degli uffici comunali della Polizia Municipale, con ingresso da via Giolitti 2bis <ref>https://www.lastampa.it/torino/2011/01/11/news/i-vigili-sono-l-immagine-della-citta-br-non-chiudete-la-sede-in-centro-1.36982621/</ref>. Acquistato per 12 milioni di euro dalla ditta costruttrice Building della famiglia Boffa, è frazionato e venduto a privati dopo una ristrutturazione costata 20 milioni di euro <ref>https://torino.repubblica.it/cronaca/2016/06/16/news/lagrange_12_il_condominio_in_centro_a_torino_e_pieno_di_arte-142160439/</ref>.
Nel giugno 1769 viene ospitato nel complesso l’imperatore [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II d’Austria]], accompagnato dal [[Benedetto di Savoia|duca di Chablais]] e diretto a [[Napoli]] per visitare sua sorella [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena|Maria Carolina]] <ref>https://www.ilmonferrato.it/notizia/5aCNhCsuKUKYMHo5lfn7VA/c-e-un-palazzo-gozzani-a-torino</ref>.
 
== Descrizione ==
Dopo la morte di Giovanni Battista nel 1791, avvenuta nello stesso anno del figlio marchese Carlo Antonio (gentiluomo del re, luogotenente del reggimento provinciale, che dopo il matrimonio con Sofia [[d'Oria]] si era trasferito in via Bogino <ref>Giuliana Romano Bussola, https://iltorinese.it/2023/03/29/la-vita-della-marchesa-gozzani-di-san-giorgio/</ref>), il palazzo viene ereditato dal nipote marchese Carlo Giovanni (1788-1843), guardia del corpo del re [[Carlo Felice di Savoia|Carlo Felice]], tra i soci fondatori a Torino della Società Italiana del Gas (poi [[Italgas]]) nel 1837, socio in affari con il marchese [[Michele Benso di Cavour]] nelle grange vercellesi e nella prima società di navigazione del [[Lago Maggiore]].
 
[[File:Via Lagrange 12 Torino Paolo Thaon di Revel.jpg|thumb|Targa in memoria di Paolo Thaon di Revel posta sulla facciata del palazzo]]
Carlo Giovanni lasciò nel 1827 il suo enorme patrimonio al cugino austriaco Felice Carlo Gozzani, detto ''l’Alman'' (il tedesco), il quale nel 1840 modificò in stile neoclassico la facciata del palazzo, edificò l’ala destra terrazzata del palazzo al n.13 di via Giolitti e il cortile a ciottoli in bianco e nero su disegno circolare degli architetti Antonelli e Bollati, quest’ultimo già progettista di Felice Carlo nel castello monferrino di San Giorgio <ref>Armano Luigi Gozzano, https://iltorinese.it/2024/07/17/torino-alla-scoperta-di-palazzo-san-giorgio-gozzani/</ref>.
Il palazzo presenta un impianto neoclassico, su una preesistente struttura seicentesca. Ha una superficie di 3500 metri quadri e contiene sette appartamenti, uno store di circa 1200 metri quadri su due piani e due attici; ha inoltre una terrazza panoramica che offre un affascinante punto panoramico a 360° sui tetti di Torino. L'edificio è stato abbellito da una scultura di [[Richi Ferrero]] chiamata Equinox, che come una vedetta della città, dall’attico del palazzo veglia sul cielo di Torino. Si unisce idealmente al Grande Guerriero e al Sagittaurus, che da corso Matteotti e da corso Massimo d’Azeglio, formano una triade di sculture che l’artista definisce "guerrieri, non conquistatori, ma vedette del territorio mentale" <ref>https://www.archiportale.com/news/2016/10/architettura/lagrange12-la-residenza-torinese-dallo-stile-senza-tempo_54465_3.html</ref>
 
Nel 1814 si stabilisce per un breve periodo nel palazzo il comandante delle truppe austriache [[Ferdinando Bubna]], che aveva cacciato i francesi di Napoleone e preceduto il ritorno di [[Vittorio Emanuele I]] a Torino {{Cn}}.
 
Nel 1860 nel palazzo fu ospitato il barone di Lainate Ignazio Weill-Weiss <ref>https://www.geni.com/people/Ignazio-Ignaz-Weil-Weiss-di-Lainate/6000000013216626258</ref>, banchiere ebreo di Zagabria dichiarato cittadino italiano da [[Vittorio Emanuele II]] re di Sardegna {{Cn}}.
 
Il palazzo S.Giorgio fu proprietà dei marchesi Gozzani fino al 1861, anno del fallimento di Felice Carlo dichiarato dal tribunale di Casale. Fu rilevato da enti creditizi, restaurato nel 1951 (fonte De Bernardi-Ferrero), nel 1968 (fonte Ist. Architettura Tecnica), nel 1980-86 dalla [[Banca Nazionale dell'Agricoltura]] e in seguito dalla [[Banca Monte dei Paschi di Siena]].
 
== Descrizione ==
Nel 1840 la facciata del palazzo fu modificata in stile neoclassico. Agli inizi del 1800 conteneva ancora affreschi dei [[Fratelli Galliari|fratelli Galliari]].
 
Nel 2017 l'edificio è stato impreziosito da un Cancello Futurista, omaggio a [[Fortunato Depero]] sempre ad opera dell’artista Richi Ferrero <ref>https://www.torinotoday.it/cronaca/cancello-futurista-lagrange-12-orari.html</ref>.
Lo stemma in fine marmo con testa di giovane bianco avente le stesse inquartature degli stemmi di Casale e Luzzogno (poi sostituito dalla famiglia con quello feudale con teste di moro), esposto nel museo di arte antica di [[Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja|palazzo Madama]], è attribuibile al marchese Giovanni Battista Gozzani, e probabilmente fu asportato dal loro palazzo di via Bogino durante le ristrutturazioni avvenute dopo il 1861.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Giuseppe Lodi (a cura di), ''Memorie di pietra. Frammenti di storia subalpina nelle lapidi e nelle targhe delle strade'', Comune di Torino. Assessorato ai servizi demografici, Torino 1991
* Renzo Rossotti, ''I palazzi di Torino'', Newton Compton Editori, Roma 2000
* Andrea Abbena, Giovanni Di Monte, ''Palazzo Thaon di Revel: un caso di riqualificazione nel centro storico di Torino'', Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2013
 
== Altri progetti ==
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{{Categorie bozza|
[[Categoria:Storia di Torino]]
[[Categoria:Palazzi barocchineoclassici di Torino|Palazzo GozzaniThaon Sandi GiorgioRevel]]
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