Ludwik Lejzer Zamenhof: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== Nascita, nome, famiglia ===
[[File:Naskigxdomo.jpg|thumb|left|Targa commemorativa presso la casa natale di Zamenhof, in polacco ed esperanto]]
Ludwik Lejzer Zamenhof nacque a [[Białystok]] il 15 dicembre 1859 (3 dicembre secondo il [[calendario giuliano]] e 19 ''[[kislev]]'' secondo il [[calendario ebraico]]), figlio dell'insegnante di lingue Mordechai Zamenhof (il quale preferiva la dizione russa ''Marko''). La famiglia Zamenhof (o Samenhof secondo alcune grafie) era una famiglia di ebrei lituani, ma Ludwik Lejzer si definì sempre "ebreo russo".
 
Nato Lejzer Zamenhof, scelse successivamente (secondo la moda allora in voga tra alcuni ebrei dell'Europa orientale) anche un altro nome non di origine ebraica, ''Ludwik'', in onore di [[Francis Lodwick]], che nel 1652 pubblicò una [[lingua artificiale]], della quale Zamenhof venne a sapere nelle opere di [[ComeniusComenio]].
 
=== La formazione ===
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[[File:Zamenhof GE.jpg|miniatura|sinistra|Targa commemorativa a Ginevra]]
Poco dopo il ritorno a Varsavia nel 1881, fondò il primo circolo sionista della sua città, Ibat Sion ("Gli amanti di Sion") e partecipò, dalle colonne del settimanale ''Rasvjet'' ("Aurora"), al dibattito sulla "[[Terra di Israele|Terra promessa]]" degli ebrei. Le ipotesi allo studio erano principalmente due: la [[Palestina (regione storica)|Palestina]] oppure un qualche territorio dell'America, come auspicava inizialmente lo stesso Lejzer, che pubblicò nel 1882, nei primi fascicoli della testata l'articolo ''Infine, cosa è necessario fare?'' sotto lo pseudonimo "Gamzefon".
 
Pur rigettando la tesi secondo la quale gli ebrei avrebbero dovuto assimilarsi alle altre popolazioni (in Russia avvenivano frequenti tumulti e non di rado dimostrazioni antisemite), Zamenhof escludeva la Palestina (Giudea) sia perché ritenuta una terra primitiva, considerata "santa" dai cristiani sia per la sua appartenenza alla [[Impero ottomano|Turchia]], che non vi avrebbe mai rinunciato. Pertanto Lejzer concludeva che la migliore soluzione del problema ebraico consistesse nell'acquistare un qualsiasi territorio disabitato degli [[Stati Uniti d'America]] per trasferirvi tutta la comunità nel corso di cinque o sei anni.