Procolo di Pozzuoli: differenze tra le versioni

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{{Santo
|nome = San Procolo
|immagine = MenologionThe Martyrdom of BasilSt Januarius in the Amphitheatre at 066Pozzuoli.jpg
|didascalia = ''MorteSan diProcolo san(in Gennarobasso ea deisinistra) martirie puteolani''[[San Gennaro]], neldipinti menologioda di[[Artemisia BasilioGentileschi]]
|note= MartireDiacono e martire
|nato = [[Pozzuoli]], [[273 circa]] circa
|morto = [[Pozzuoli]], [[19 settembre [[305]]
|venerato da = Chiesa cattolica
|beatificazione =
|canonizzazione =
|santuario principale =[[cattedrale di Pozzuoli]]
|ricorrenza = [[18 ottobre]]</br/>([[16 novembre]] a [[Pozzuoli]])
|attributi = palma, bibbia e dalmatica
|patrono di = [[Pozzuoli]]
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|LuogoNascita = Pozzuoli
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[273]] circa
|LuogoMorte = Pozzuoli
|GiornoMeseMorte = [[19 settembre]]
|AnnoMorte = 305
|Epoca = 200
|Epoca2 = 300
|Attività = vescovosanto
|Nazionalità = romano
|FineIncipit = fuè stato un [[diacono]] cristiano che subì il [[martirioMartirio (Cristianesimocristianesimo)|martirio]] sotto l'impero di [[Diocleziano]] ed è venerato come [[santo]] dalla [[Chiesa cattolica]] che lo ricorda il [[18 ottobre]]; a [[Pozzuoli]] è ricordato il [[16 novembre]]
|Categorie = no
|FineIncipit = fu un cristiano che subì il [[martirio (Cristianesimo)|martirio]] sotto l'impero di [[Diocleziano]] ed è venerato come [[santo]] dalla [[Chiesa cattolica]] che lo ricorda il [[18 ottobre]]; a [[Pozzuoli]] è ricordato il [[16 novembre]]
}}
 
Procolo è uno dei "sette cosiddetti ''[[Martire|martiri]] puteolani'' - assieme ai santi Acuzio, [[PozzuoliDesiderio (religioso)|puteolaniDesiderio]]", [[Eutiche]], Festo, [[San Gennaro|Gennaro]] e [[Sossio di Miseno|Sossio]] - che furono decapitati nel [[305]] durante l'epocale delle[[Persecuzione ferocidei cristiani sotto Diocleziano|persecuzioni nei confronti dei cristiani]] messevolute indall'[[Imperatore pratica daromano|imperatore]] [[Diocleziano]]. Tra loro va ricordato il [[vescovo]] di [[Benevento]] Gennaro, [[santo patrono]] di [[Napoli]], che insieme agli altri sei compagni di fede fu condannato alla [[decapitazione]] presso il ''Forum Vulcani'', la [[Solfatara di Pozzuoli]].
 
Tra loro va ricordato il [[vescovo]] di [[Benevento]] [[San Gennaro|Gennaro]], che come gli altri sei "compagni di fede" fu condannato alla decapitazione presso il ''forum vulcani'', nei pressi della [[Solfatara]] di [[Pozzuoli]].
 
== Storia ==
=== Fonti documentarie e nascita ===
I nomi dei sette martiri, compaiono in almeno sette antichi ''Acta'', ''Passiones'' o ''Vitae''. Tutti questi racconti pongono in primo piano la figura di san Gennaro, del miracolo della liquefazione del suo sangue e poi delle varie traslazioni delle reliquie dei martiri, con destinazioni diverse e del loro culto in varie località. Comunque si va sempre a pensare che il martire sia nato a Pozzuoli nel 273 circa. Gli ''Atti Puteolani'' o ''Acta sancti Proculi'', che illustrano il martirio di san Procolo, furono trovati nell’Archivionell'Archivio della Curia di Pozzuoli e pubblicati per la prima volta dal [[Compagnia di Gesù|gesuita]] padre Joannes Stilting nel [[1757]] ad [[Anversa]]<ref>J. Stilting (1703-1762), ''Acta ss. Januari episcopi, Sosii, Festi et Proculi diaconorum, Desiderii lectoris, Eutychis vel Eutychetis et Acutii martyrum Puteolis in Campania felice, commentario e notationibus illustrata a Joanne Stiltingo'', Antuerpiae, apud Bernardum Albert Vander Plassche, 1757.</ref>. Agli ''Atti Puteolani'' si aggiungono gli ''Atti Bolognesi'' composti alla fine del VI o agli inizi del VII secolo. Prendono tale nome perché sono conservati in un codice del [[1180]], esattamente nel codice membranaceo n. 1473 , fogli 223-225, di proprietà del [[monastero]] di Santo Stefano dei padri Celestini a [[Bologna]].
[[File:Menologion of Basil 066.jpg|thumb|left|''Morte di san Gennaro e dei martiri puteolani'', nel menologio di Basilio]]
 
=== Vicende del santo ===
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== Culto ==
=== Le reliquie e la processione ===
Il corpo di san Procolo fu probabilmente sepolto dapprima presso il pretorio di Falcidio che dovrebbe trovarsi nei pressi della necropoli di via Celle, alla periferia di Pozzuoli per poi trovare una definitiva collocazione nel [[cattedrale di Pozzuoli|duomo della città]].
 
Secondo un documento del [[IX secolo]] dalla dubbia autenticità, nell’871, il corpo del martire sarebbe stato portato da un cavaliere [[Svevia|svevo]] nell'abbazia di "Angia Dives" o Reichenau, in un'isoletta sul [[Lago di Costanza]] nella [[Svizzera]] renana.
 
Nel [[1780]] nell'abbazia si rinvennero delle ossa, tra le quali una parte delle reliquie del martire puteolano che furono riconosciute e recuperate grazie alle ricerche di Monsignore Antonio Gutler, confessore della regina di Napoli Maria Carolina e furono riportate a Pozzuoli il 13 maggio [[1781]]. Da allora, nella seconda domenica di maggio, vengono portati in solenne processione per le vie della città le reliquie e il busto argenteo del Santo martire, insieme a [[Santuario di San Gennaro alla Solfatara|quello marmoreo di san Gennaro]].
 
Inoltre è portato in processione il busto ligneo di san Celso, secondo vescovo di Pozzuoli, ancora venerato nonostante non sia mai esistito e sia stato depennato dalle liste dei santi sotto il pontificato di [[papa Giovanni XXIII]]<ref>[http://www.ulixesnews.it/?p=70 UlixesNews]</ref>.
 
Alcuni studi, condotti nel [[1964]] a Napoli, confermerebbero che le reliquie svizzere corrisponderebbero alle parti mancanti alle reliquie napoletane e puteolane.
 
Nel maggio [[1964]] a seguito dell'incendio della [[cattedrale di Pozzuoli|cattedrale]] le reliquie furono portate via e messe al sicuro. Cinquant'anni dopo, l'11 maggio 2014 in concomitanza con la già nominata processione, le reliquie hanno fatto ritorno nella basilica riaperta al culto e sono state poste all'interno dell'altare maggiore e sono visibili grazie ad un'apertura a forma di croce posta sulla parte frontale dello stesso. Per l'occasione hanno fatto il loro ingresso in cattedrale anche i tre busti<ref>[http://www.cronacaflegrea.it/rione-terra-san-procolo-ritorna-nel-duomo-guarda-le-foto/ RIONE TERRA/ San Procolo ritorna nel Duomo – GUARDA LE FOTO | Cronaca Flegrea<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
=== Devozione popolare ===
Il gruppo dei sette martiri campani fu ben presto venerato dai Cristiani della zona, come testimonia la loro raffigurazione nelle [[Catacomba|catacombe]] dette di San Gennaro, di San Severo e di San Gaudioso a [[Napoli]]. San Procolo, in particolare, ottenne, insieme a San Gennaro, il patronato di [[Pozzuoli]].
 
La [[Chiesa cattolica]] ricorda Procolo come [[santo]] il [[18 ottobre]] assieme Eutiche e Acuzio, come riporta il [[Martirologio Romano]]:
La sua festività veniva celebrata il 18 ottobre ma, fu poi spostata, con decreto della [[Sacra Congregazione dei Riti]] del 10 dicembre 1718, al 16 novembre in quanto ad ottobre, molti puteolani erano impegnati nei lavori dei campi.
{{Citazione|18 ottobre - A Pozzuoli in Campania, santi martiri Procolo, diacono, Eutiche e Acuzio.}}
LaA sua[[Pozzuoli]] è festivitàperò venivasolennemente celebrataricordato il 18[[16 ottobrenovembre]] ma,a fuseguito poi spostata, condel decreto della [[Sacra Congregazione dei Riti]] del 10 dicembre 1718, al 16 novembre in quanto ad ottobre, molti puteolani erano impegnati nei lavori dei campi.
 
Durante questa celebrazione e quella al termine della processione della seconda domenica di maggio al santo patrono viene cantato questo inno con la sua semplice melodia:
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impetrate a questa città<br />
viva fede, ferma speranza e perfetta carità.|}}
=== Le reliquie e la processione ===
Il corpo di san Procolo fu probabilmente sepolto dapprima presso il pretorio di Falcidio che dovrebbe trovarsi nei pressi della necropoli di via Celle, alla periferia di Pozzuoli per poi trovare una definitiva collocazione nel [[cattedrale di Pozzuoli|duomo della città]].
 
Secondo un documento del [[IX secolo]] dalla dubbia autenticità, nell’871nell'871, il corpo del martire sarebbe stato portato da un cavaliere [[Svevia|svevo]] nell'abbazia di "Angia Dives" o Reichenau, in un'isoletta sul [[Lago di Costanza]] nella [[Svizzera]] renana.
 
Nel [[1780]] nell'abbazia si rinvennero delle ossa, tra le quali una parte delle reliquie del martire puteolano che furono riconosciute e recuperate grazie alle ricerche di Monsignore Antonio Gutler, confessore della regina di Napoli Maria Carolina e furono riportate a Pozzuoli il 13 maggio [[1781]]. Da allora, nella seconda domenica di maggio, vengono portati in solenne processione per le vie della città le reliquie e il busto argenteo del Santo martire, insieme a [[Santuario di San Gennaro alla Solfatara|quello marmoreo di san Gennaro]].
 
In ricordo di questo avvenimento dal [[1845]], come stabilito dal vescovo [[Raffaele Purpo]],<ref>http://www.archeoflegrei.it/due-puteolani-diventati-santi/</ref> nella seconda domenica di maggio vengono portati in solenne processione per le vie della città le reliquie e il busto argenteo del Santo martire, insieme a [[Santuario di San Gennaro alla Solfatara|quello marmoreo di san Gennaro]] e a quello ligneo di san Celso<ref>Ritenuto in passato secondo vescovo di Pozzuoli, ed ancora venerato nonostante probabilmente non sia mai esistito e di conseguenza sia stato depennato dalle liste dei santi sotto il pontificato di [[papa Giovanni XXIII]] [http://www.ulixesnews.it/?p=70 UlixesNews]</ref>.
 
Alcuni studi, condotti nel [[1964]] a Napoli, confermerebbero che le reliquie svizzere corrisponderebbero alle parti mancanti alle reliquie napoletane e puteolane.
 
Nel maggio [[1964]] a seguito dell'incendio della [[cattedrale di Pozzuoli|cattedrale]] le reliquie furono portate via e messe al sicuro. Cinquant'anni dopo, l'11 maggio 2014 in concomitanza con la già nominata processione, le reliquie hanno fatto ritorno nella basilica riaperta al culto e sono state poste all'interno dell'del nuovo altare maggiore e sono visibili grazie ad un'apertura a forma di croce posta sulla partealla frontalesua dellofenestella stessoconfessionis. Per l'occasione hanno fattorifatto il loro ingresso in cattedrale anche i tre busti<ref>[http://www.cronacaflegrea.it/rione-terra-san-procolo-ritorna-nel-duomo-guarda-le-foto/ RIONE TERRA/ San Procolo ritorna nel Duomo – GUARDA LE FOTO | Cronaca Flegrea<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Note ==
<references />
==Voci correlate==
*[[Diocesi di Pozzuoli]]
*[[Cattedrale di Pozzuoli]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{santiebeati|91924|santi Procolo, Eutiche e Acuzio}}
* http://www.diocesipozzuoli.org/?areasez=55
* http://digilander.libero.it/fiudacs/images/sanprocolo.jpg (per vedere il busto del santo venerato a Pozzuoli)
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Biografie|Cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Santi per nome]]
[[Categoria:Santi romani del IV secolo]]
[[Categoria:Santi per nome]]
[[Categoria:Martiri cristiani]]
[[Categoria:Vittime della persecuzione di Diocleziano]]
[[Categoria:Persone legate ai Campi Flegrei]]