Ermanno Di Marsciano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Grumiro (discussione | contributi)
Grumiro (discussione | contributi)
 
(8 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1:
{{S|politici italiani}}
{{Carica pubblica
|nome = Ermanno Di Marsciano
Riga 42 ⟶ 41:
|mandatofine3 = 8 giugno 1944
|mandato3 =
|predecessore3 =[[Giulio Cesare Rizza]]
|successore3 = Michele Galatà<ref>https://prefettura.interno.gov.it/it/prefetture/rieti/prefettura/prefetto/albo-dei-prefetti</ref>
|carica4 = [[Capo della Provincia]] di Imperia
Riga 51 ⟶ 50:
|successore4 =
}}
 
 
 
 
{{Bio
|Nome = Ermanno
Riga 80 ⟶ 75:
Esponente di spicco del Partito nazionale fascista, fu eletto deputato per il collegio unico nazionale ai [[elezioni politiche in Italia del 1929]] [[Elezioni politiche in Italia del 1934|e del 1934]]. A partire dal 1939 fino alla caduta del fascismo del 1943, fu membro della [[Camera dei fasci e delle corporazioni]].
 
Fu Federale del [[Partito Nazionale Fascista|PNF]] della provincia di [[Perugia]] (1935-40). Nel 1937 fa parte del comitato promotore, insieme al senatore [[Guido Carlo Visconti di Modrone]] e al [[Podestà (fascismo)|podestà]] [[Colombo Corneli]], la [[Sagra musicale umbra]].<ref>https://amsdottorato.unibo.it/id/eprint/574/1/varasano.pdf p.370</ref>
Nel 1938 Di Marsciano lanciò una raccolta fondi per erigere anche a Perugia una [[casa del Fascio]] ma non se ne fece nulla e il Fascio perugino, che fu intitolato nel 1942 intitolato ad [[Ettore Tonnetti]], squadrista e bersagliere decorato caduto nella [[Campagna italiana di Grecia|guerra di Grecia]], rimase nella vecchia sede.<ref>https://amsdottorato.unibo.it/id/eprint/574/1/varasano.pdf p.282</ref>
Nel 1940 fu nominato [[Segretario federale|Federale]] di [[Agrigento]] (aprile 1940-maggio 1943) e poi di [[Rieti]] (maggio-luglio 1943).
 
Riga 92 ⟶ 88:
 
====La “Grande operazione contro le bande”====
Di Marsciano costituì un ottimo ufficio informazioni con una struttura molto capillare che affidato al [[tenente]] dell’esercito Giacomo Esposito (nato a Codiach, in Russia) e del [[maggiore]] Giovanni Vincenti Mareri tramite una rete di infiltrati reperirono informazioni sulle forze partigiane da passare ai tedeschi.<ref>https://www.micropolisumbria.it/spie-fasciste-impunite/</ref> Grazie alle competenze del proprio unfficioufficio informazioni Di Marsciano prese parte alla pianificazione delle [[rastrellamento|operazioni di controguerriglia]], in collaborazione con
i tedeschi, creando una estesa rete di informatori che culminò in uno dei più estesi rastrellamenti dell'[[Italia centrale]] noto come la ''“[[Grande operazione contro le bande]]”'' (Grossunternehmen gegen die Banden), denominata ufficialmente Operazione "UovoOsterei" (Uova di Pasqua")<ref>https://www.umbriaecultura.it/operazione-osterei-fosse-reatine/</ref>,<ref>https://www.leonessa.org/2016/7_Aprile/ricordo.htm</ref>, che si svolse tra le provincie di Terni, Rieti e Perugia dal 31 marzo al 14 aprile 1944.<ref>https://www.micropolisumbria.it/un-fascista-zelante/</ref> L'operazione fu condotta da reparti tedeschi che costituirono il gruppo di combattimento “[[Ludwig Schanze|Schanze]]” e da [[Guardia Nazionale Repubblicana|reparti italiani della RSI]].
 
il 31 marzo il rastrellamento predisposto dal prefetto Di Marsciano investì prima i paesi di [[Labro]], [[Morro Reatino]] e [[Rivodutri]]. A [[Morro Reatino]] circa 20 persone sono uccise per rappresaglia.
Riga 100 ⟶ 96:
Il 9 aprile a [[Eccidio delle Fosse Reatine|Rieti furono fucilati altri 15 prigionieri]] scelti tra i catturati a Leonessa.<ref>http://storiaxxisecolo.it/cronologia/cronoloreslazio/cronoreslaz8.html</ref>
 
In previsione dell'imminente sfondamento delle truppe alleate del fronte il rastrellamento serviva per liberare le retrovie dalla pressione partigiana per consentire la ritirata sulla [[Linea Gotica|Linea gotica]].<ref>https://www.micropolisumbria.it/un-fascista-zelante/</ref>. Di Marsciano relazionò sul buon andamento delle operazioni militari: «''Est stata rastrellata zona [[Monte Tancia]] infestata ribelli. Ribelli uccisi circa cento et rastrellate 220 persone. Finalmente Provincia libera bande ribelli''».<ref>{{Cita web|url=https://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/MONTE%20SAN%20GIOVANNI%20IN%20SABINA%2007.04.1944.pdf|titolo=Atlante Stragi Nazifasciste: Episodio di MONTE SAN GIOVANNI IN SABINA 07.04.1944, Compilatore: ANGELO BITTI, pag 6}}</ref>
Secondo il Comando tedesco i caduti sul fronte opposto furono più di trecento, mentre gli autori del Dizionario della Resistenza conteggiano 650 vittime, di questi è difficile distinguere quali fossero le vittime civili e i combattenti.
D'altro canto i caduti tra i tedeschi e i fascisti repubblicani furono circa 180.<ref>https://www.micropolisumbria.it/un-fascista-zelante/</ref>
 
Riga 130 ⟶ 126:
{{portale|biografie|politica}}
 
[[Categoria:Militari italiani della prima guerra mondiale]]
[[Categoria:Persone legate ai bersaglieri]]
[[Categoria:Consiglieri membri del Consiglio nazionale del PNF]]