Ermanno Di Marsciano: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica 
|nome = Ermanno Di Marsciano 
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|successore4 =  
}} 
{{Bio 
|Nome = Ermanno 
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====La “Grande operazione contro le bande”==== 
Di Marsciano costituì un ottimo ufficio informazioni con una struttura molto capillare che affidato al [[tenente]] dell’esercito Giacomo Esposito (nato a Codiach, in Russia) e del [[maggiore]] Giovanni Vincenti Mareri tramite una rete di infiltrati reperirono informazioni sulle forze partigiane da passare ai tedeschi.<ref>https://www.micropolisumbria.it/spie-fasciste-impunite/</ref> Grazie alle competenze del proprio  
il 31 marzo il rastrellamento predisposto dal prefetto Di Marsciano investì prima i paesi di [[Labro]], [[Morro Reatino]] e [[Rivodutri]]. A [[Morro Reatino]]  circa 20 persone sono uccise per rappresaglia. 
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Il 9 aprile a [[Eccidio delle Fosse Reatine|Rieti furono fucilati altri 15 prigionieri]] scelti tra i catturati a Leonessa.<ref>http://storiaxxisecolo.it/cronologia/cronoloreslazio/cronoreslaz8.html</ref> 
In previsione dell'imminente sfondamento delle truppe alleate del fronte il rastrellamento serviva per liberare le retrovie dalla pressione partigiana per consentire la ritirata sulla [[Linea Gotica 
Secondo il Comando tedesco i caduti sul fronte opposto furono più di trecento, mentre gli autori del Dizionario della Resistenza conteggiano 650 vittime, di questi è difficile distinguere quali fossero le vittime civili e i combattenti.
D'altro canto i caduti tra i tedeschi e i fascisti repubblicani furono circa 180.<ref>https://www.micropolisumbria.it/un-fascista-zelante/</ref> 
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