Domodossola: differenze tra le versioni
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|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Divisione amm grado 2 = Verbano-Cusio-Ossola
|Amministratore locale = Fortunato Lucio Pizzi
|Partito = [[lista civica]] Lucio Pizzi Sindaco
|Data elezione = 20-6-2016
|Data rielezione = 5-10-2021
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = ''nessuna''<ref name="statuto">
[http://incomune.interno.it/sites/incomune/files/contenuti/statuti/statuto-comune-vb-domodossola.pdf Comune di Domodossola - Statuto]</ref>; vedi [[#Geografia antropica|elenco borgate]]
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Domodossola nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola
}}
'''Domodossola''' (localmente anche detta solo ''Domo'', ''Dòm'' in [[Lingua lombarda|lombardo]], ''Döm'' o ''z'Töm''<ref>Angela Bacher, ''Bärulussä'', Verbania, Tararà, 1995.</ref> in [[
== Geografia fisica ==
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== Storia ==
[[File:Shepherd Map of Ancient Italy, Northern Part.jpg|left|thumb|Italia settentrionale secondo l'Historical Atlas: l{{'}}''Oscela Lepontiorum'' nell'area settentrionale della [[Gallia Transpadana]]]]
[[File:– Statuta curiae Matarellae Domi Ossulae Expensis Jurisdictionid dictae curiae, 1659 – BEIC 10367234.jpg|thumb|
[[File:Bandiera della Repubblica partigiana dell'Ossola (Giorgio Bocca).svg|thumb|Bandiera della
{{Citazione|Nelle Alpi Cozie [è situata] l'Oscel(l)a dei Leponzi|[[Claudio Tolomeo|Tolomeo]], ''Geografia'', [[100]] d.C. circa|
=== Dalla Preistoria al Novecento ===
Il masso [[coppella|coppellonato]] nei giardini dei Padri Rosminiani presso il [[Sacro Monte Calvario di Domodossola|Sacro Monte Calvario]], insieme ad altri reperti rinvenuti nell'intera [[Val d'Ossola]] fa presumere la presenza di abitanti nella vallata fin dall'epoca [[Preistoria|preistorica]]. Da ''Oscella'' passava la [[strada romana]] che collegava [[Milano]] al [[Lago Maggiore|Verbano]]: da qui si potevano valicare le [[Alpi]] raggiungendo il [[passo del Sempione]], il [[passo dell'Arbola]] oppure il [[passo di San Giacomo]]<ref name="Miedico 2014">{{Cita|Miedico 2014|p. 17}}.</ref>.
La città sorgeva all'incrocio tra la [[Via Mediolanum-Verbannus]], con la [[Via Antronesca]] che nel tratto Domodossola - [[Locarno]] prendeva pure il nome di [[Via del Mercato]]. È probabilmente durante il regno di [[Teodorico il Grande|Teodorico]], re degli [[Ostrogoti]], che si formano le prime opere di difesa sul ''colle di Mattarella''<ref>{{cita|Lions Club|19}} Dalla Preistoria al traforo del Sempione, Tullio Bertamini.</ref>. Il [[Regno longobardo|dominio longobardo]] è durissimo, caratterizzato da violenze e saccheggi; a questi succedono i [[Franchi]]. [[Carlo Magno]], generoso verso [[clero|ecclesiastici]] e [[laico|laici]], rivitalizza il [[feudalesimo]]: molti territori sono in possesso del [[vescovo-conte]] di [[Novara]], che costruisce a ''Oscella'' il suo castello (''castrum novum'', ricordato nel [[1001]]). Nel [[1014]] il vescovo [[Pietro III (vescovo di Novara)|Pietro III il Prudente]] con solenne diploma ottiene il dominio feudale dell'Ossola.
Le periodiche incursioni dei [[Canton Vallese|Vallesani]] e le lotte accanite tra [[guelfi]], in maggioranza nel borgo, e [[Guelfi e ghibellini|ghibellini]] costringono gli Ossolani a chiedere protezione a [[Gian Galeazzo Visconti]], signore di [[Milano]]: il 19 marzo [[1381]] viene firmato nell'attuale [[#Architettura civile|Palazzo San Francesco]] l'atto di dedizione. Il contratto con i [[Visconti]] prevedeva protezione e privilegi agli Ossolani, in cambio di un compenso di 750 [[fiorino|fiorini]] annui<ref>{{cita|Lions Club|27}} Dalla Preistoria al traforo del Sempione, Tullio Bertamini</ref>. Ai Visconti succedono gli [[Sforza]] ([[1450]] - [[1535]]).[[File:Veduta dal castello di Mattarella.png|sinistra|miniatura|Veduta di Domodossola dal
Dopo Con [[Vittorio Emanuele I]] nel [[1818]] Domodossola diventa capoluogo della [[provincia di Ossola]], nella [[divisione di Novara]], con un capo-guardia di prima classe a Domodossola e un capo-guardia di seconda classe a [[Masera]]<ref>{{cita|Orlandini|41}}.</ref>. Nel [[1859]], con l'emanazione del [[decreto Rattazzi]], viene soppressa la [[provincia di Ossola]] e istituito il [[circondario di Ossola]] (in seguito circondario di Domodossola), come suddivisione della [[provincia di Novara]], comprendente i mandamenti di [[Crodo]], [[Santa Maria Maggiore (Italia)|S. Maria Maggiore]], [[Bannio Anzino|Bannio]] e Domodossola<ref>{{cita|De Gaudenzi|54}}.</ref>.
Nel [[1869]] viene aperta, fra le prime in Italia, la sezione domese del [[Club Alpino Italiano]].[[File:Torretta Medioevale di Domodossola.png|miniatura|La
=== Il Novecento ===
Il 19 maggio [[1906]] il re [[Vittorio Emanuele III]] inaugura il [[traforo del Sempione]]: con quest'opera Domodossola e l'intera Ossola diventano una delle più importanti vie del traffico internazionale europeo. Il 23 settembre [[1910]] la città è teatro del tragico atterraggio di [[Jorge Chávez Dartnell]], conosciuto come ''Geo Chávez'', primo trasvolatore delle [[Alpi]]. L'aviatore [[Perù|peruviano]], partito da [[Briga-Glis|Briga]], sorvola il [[passo del Sempione]], ma l'aereo, in fase di atterraggio a Domodossola, cede e precipita. Gravemente ferito, il pilota muore all'[[ospedale San Biagio (Domodossola)|ospedale San Biagio]] pochi giorni dopo<ref name="grande">{{Cita news|autore=Carlo Grande|url=http://www3.lastampa.it/cultura/sezioni/articolo/lstp/275992/|titolo=Geo Chávez, dove osò la libellula|pubblicazione=[[La Stampa|LA STAMPA.it]]|giorno=19|mese=luglio|anno=2010|accesso=6 agosto 2021|urlarchivio=https://archive.is/20130413062307/http://www.lastampa.it/2010/07/19/cultura/geo-chavez-dove-oso-la-libellula-xSpesQKOMFPWpoI3v67zTP/pagina.html
▲[[File:Simplon tunnel D.jpg|left|thumb|Tunnel del '''''Sempione''''']]
▲Il 19 maggio [[1906]] il re [[Vittorio Emanuele III]] inaugura il [[traforo del Sempione]]: con quest'opera Domodossola e l'intera Ossola diventano una delle più importanti vie del traffico internazionale europeo. Il 23 settembre [[1910]] la città è teatro del tragico atterraggio di [[Jorge Chávez Dartnell]], conosciuto come ''Geo Chávez'', primo trasvolatore delle [[Alpi]]. L'aviatore [[Perù|peruviano]], partito da [[Briga-Glis|Briga]], sorvola il [[passo del Sempione]], ma l'aereo, in fase di atterraggio a Domodossola, cede e precipita. Gravemente ferito, il pilota muore all'[[ospedale San Biagio (Domodossola)|ospedale San Biagio]] pochi giorni dopo<ref name="grande">{{Cita news|autore=Carlo Grande|url=http://www3.lastampa.it/cultura/sezioni/articolo/lstp/275992/|titolo=Geo Chávez, dove osò la libellula|pubblicazione=[[La Stampa|LA STAMPA.it]]|giorno=19|mese=luglio|anno=2010|accesso=6 agosto 2021|urlarchivio=https://archive.is/20130413062307/http://www.lastampa.it/2010/07/19/cultura/geo-chavez-dove-oso-la-libellula-xSpesQKOMFPWpoI3v67zTP/pagina.html|dataarchivio=13 aprile 2013}}</ref>.
Gradualmente la prosperità nella vallata cresce e aumentano le industrie e le [[centrale idroelettrica|centrali idroelettriche]] che offrono lavoro e richiamano progressivamente migranti in particolare da [[Veneto]], [[Romagna]] e [[Calabria]]<ref>{{cita|Lions Club|56}} Dalla Preistoria al traforo del Sempione, Tullio Bertamini</ref>. La [[prima guerra mondiale]] richiede tuttavia sacrificio di vite umane, che costa caro anche all'Ossola.
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=== Simboli ===
[[File:Domodossola-Gonfalone.png|thumb|200px|Gonfalone comunale]]▼
;Stemma
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del Capo del Governo del 4 luglio 1928.<ref name="ACS">{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1559|titolo=Domodossola|accesso=26 luglio 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{Citazione|Di rosso, alla croce d'argento, caricata in cuore di una stella d'oro, cantonata da quattro d'argento.}}
Lo stemma storico si trova descritto nella ''Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia'' del 1893.<ref>{{cita libro| autore= Antonio Manno |titolo= Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia |editore= F.lli Bocca |anno= 1893 |città= Torino |p= 62 |url= https://books.google.it/books/about/Biblioteca_storica_italiana.html?id=7x4RAAAAYAAJ&printsec=frontcover&newbks=1&newbks_redir=0&source=gb_mobile_entity&hl=it&gl=IT&ovdme=1&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false |volume=5 |citazione= Di rosso, alla croce d'argento, caricata in cuore da una e accantonata da quattro stelle (6) dell'uno nell'altro. Sostegni
; Gonfalone
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|motivazione = Mentre più spietata infieriva l'oppressione germanica e fascista con il valore e con il cruento sacrificio delle formazioni partigiane e con l'entusiastico concorso delle popolazioni, insorgeva animosamente. Liberato il primo lembo di territorio alle frontiere, costituitasi in libero reggimento di popolo, l'uno e l'altro difendeva contro un nemico inferocito e preponderante per numero e per mezzi. Ravvivava così negli infedeli dell'avvento della democrazia e additava la via alla insurrezione nazionale liberatrice. Valle dell'Ossola, 9 settembre - 15 ottobre 1944.
|data= 21 settembre 1945<ref>{{cita web|url= http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=18427 |titolo= Valle dell'Ossola, Medaglia d'oro al valor militare }}</ref>
}}
{{Onorificenze
| immagine = Corona muraria di città italiana (014).svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = Decreto del presidente della Repubblica
| data = 4 novembre 1951<ref name=ACS/>
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:PiazzaMercato-BorgodellaCulturaDomodossola-phMarcoBenedettoCerini1 001.png|miniatura|
=== Piazza Mercato e il centro storico ===
{{Citazione|
Simbolo della città, piazza Mercato è caratteristica per i [[portico|portici]] [[XV secolo|quattrocenteschi]] a sostegno delle case padronali a balconate e loggette del [[XV secolo|XV]] e [[XVI secolo]]. I [[capitello|capitelli]] delle colonne, che sostengono archi [[Architettura romanica|romanici]] e [[gotico|gotici]] scompagnati, sono finemente scolpiti e nelle testate recano [[stemma|stemmi]] delle casate ossolane, tra le quali figurano i De Rodis, i Silva, i Da Ponte e i Ferrari. Nel centro della piazza si ergeva l'antico palazzo [[XIV secolo|trecentesco]] del [[Comune]], demolito nel [[1805]] per aprire la [[strada statale 33 del Sempione|strada napoleonica del Sempione]]<ref name=mercato>{{cita|De Maurizi|62}}.</ref>. Sul lato settentrionale era localizzato anche il palazzo del [[vescovo-conte]] con la relativa [[torre]], mentre a sud si impone ancor oggi il Teatro Galletti. La concessione del [[mercato]] settimanale al borgo di Domodossola, secondo la targa posta nel [[1891]] in piazza, sarebbe stata fatta da [[Berengario I]] il 19 dicembre [[917]]. In realtà il diploma originale è stato alterato: certo è che tuttavia il mercato sia assai antico, probabilmente presente già all'epoca dei [[Leponzi]]<ref>{{cita|Ferrari|19}}.</ref>.
[[File:PiazzaFontanaDomodossola.png|sinistra|miniatura|
[[File:MercatinidiNatalediDomodossola-phMarcoBenedettoCerini3.png|miniatura|
Di particolare interesse anche la via Briona, sovrastata dalla torre [[XIV secolo|trecentesca]] del palazzo vescovile, che, partendo dalla piazza Mercato, fungeva da via d'accesso per i principali [[passo di montagna|passi]] transalpini. Racchiusa fra case con tetti in [[piode]] e apprezzata per i balconcini sostenuti da [[cariatide|cariatidi]], era la strada dei [[mercante|mercanti]], per cui transitava anche la [[diligenza (carrozza)|diligenza]] svizzera del [[Passo del Sempione|Sempione]]<ref name=diligenza>{{cita|Ferrari|21}}.</ref>.
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Tra i quartieri più antichi del borgo è La Motta (ossia: monticello, cumulo), probabilmente così chiamata per i depositi di detriti dovuti alle inondazioni del torrente [[Bogna]]<ref>{{cita|Veschambre|89}}.</ref>. In via Carina è possibile ammirare abitazioni con balconate in [[larice]], testimonianza dell'influenza ''[[walser]]'', mentre fulcro del quartiere è la Piazza Fontana, con al centro la [[fontana]] [[ottagono|ottagonale]] e un piccolo [[obelisco]]. Obelisco di dimensioni maggiori, proveniente da un antico [[cimitero]], occupa la posizione centrale in Piazza Chiossi. Infine è caratteristico l'[[arco a sesto acuto]] a strisce bianche e scure di Vicolo Andromia.
===
==== Chiesa Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio ====
[[File:Collegiata SS Gervasio e Protasio.png|sinistra|miniatura|220x220px|[[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Domodossola)|
[[File:Tanzio Carlo Borromeo Domodossola.jpg|upright=0.5|thumb|''San Carlo che comunica gli appestati'']]
Nella navata sinistra è visibile un [[architrave]] in serpentina (presumibilmente appartenente all'antico portale), donato nel [[1954]] dalla Fondazione Galletti, raffigurante [[Carlo Magno]] nell'atto di ricevere l'[[orifiamma]] e una scena della [[battaglia di Roncisvalle]]. Tutti gli affreschi interni e i tre grandi catini della navata centrale sono opera di [[Lorenzo Peretti]], mentre il [[Crocefisso]] sull'altar maggiore è opera del maestro [[intagliatore]] [[Giorgio de Bernardis]]. Una [[pala d'altare]] di valore, attribuita a [[Tanzio da Varallo]], raffigurante ''San Carlo che comunica gli appestati'' è situato nella cappella di [[San Carlo Borromeo]]. L'organo, ubicato sulla cantoria sopra la bussola di ingresso, è un magnifico [[Bernasconi (organari)|Bernasconi]] a due tastiere e pedaliera integralmente meccanico, datato 1889.
==== Santuario della Madonna della Neve ====
[[File:Chiesa madonna neve domo.png|sinistra|miniatura|
Il [[Santuario|
==== Altri edifici religiosi rilevanti ====
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==== Palazzo Silva ====
{{vedi anche|Palazzo Silva (Domodossola)}}
{{Citazione|L'umiltà aspira a cose eccelse|Motto della famiglia Silva, [[XVI secolo|XVI sec.]]|''Humilitas alta petit''|lingua=la}}[[File:PiazzaChiossi-BorgodellaCultura-Domodossola-phMarcoBenedettoCerini1 001 (1).png|miniatura|221x221px|L'obelisco di
[[File:Palazzo Silva.png|miniatura|
[[File:Palazzo Mellerio Domodossola.JPG|thumb|
==== Palazzo Mellerio ====
Deve il suo nome al conte [[Giacomo Mellerio]] ([[1777]]-[[1847]]), Gran [[Cancelliere]] del [[Regno Lombardo-Veneto]]
==== Palazzo San Francesco ====
{{vedi anche|Palazzo San Francesco (Domodossola)}}
[[File:Palazzo-San-Francesco-Domodossola-ph.-Marco-Benedetto-Cerini.png|miniatura|
Costruito sulla pianta di una chiesa antecedente (risalente alla fine del [[XIII secolo]]), fu acquistato nel [[1884]] dalla
==== Collegio Mellerio-Rosmini ====
{{vedi anche|Museo di scienze naturali del Collegio Mellerio Rosmini}}
[[File:Collegio Mellerio-Rosmini.png|sinistra|miniatura|
Dedicato al beato [[Antonio Rosmini]], sorge di fronte al [[#
==== Palazzo di Città ====
{{vedi anche|Sala storica della Resistenza (Domodossola)}}
[[File:Palazzo di città di Domodossola.png|miniatura|
Progettato dall'architetto Giovanni Leoni di [[Torino]] e recentemente restaurato, è stato edificato nel [[1847]]. Nel [[1944]] fu sede della Giunta Provvisoria di Governo della [[Repubblica partigiana dell'Ossola]]: ai nostri giorni il [[consiglio comunale]] si riunisce proprio nella [[Sala storica della Resistenza (Domodossola)|Sala Storica della Resistenza]]. Nel cortiletto interno del palazzo è presente una lapide, che ricorda il conferimento della [[medaglia d'oro al valor militare]], conferita alla Val d'Ossola nel settembre [[1945]], per i fatti resistenziali culminanti nel significativo episodio della zona liberata. Antistante il palazzo nel [[1899]] venne posto il monumento, opera di Francesco Ricci ([[scultore]] [[Val Vigezzo|vigezzino]]) dedicato a [[Gian Giacomo Galletti]], benefattore cittadino, il cui lascito diede vita alla
==== Stazione internazionale ====
{{vedi anche|Stazione di Domodossola}}
[[File:StazioneFerroviariaInternazionalediDomodossola-phMarcoCerini4001.png|miniatura|
La stazione fu edificata quando Domodossola entrò in collegamento ferroviario con Novara nel [[1888]]. Il maggior ampliamento, su progetto dell'architetto [[Luigi Boffi (architetto)|Luigi Boffi]] di [[Milano]], avvenne nel [[1906]], con l'apertura del [[traforo del Sempione]]. La [[cornice marcapiano]] in [[granito]] di [[Baveno]] e le tre [[cimasa|cimase]], che si innalzano rispettivamente al centro (tricuspidata) ed alle estremità (monocuspidate) del corpo di fabbrica, sormontate da pennoni che danno notevole risalto all'imponente struttura.
=== Sulle orme di Geo Chavez ===
{{citazione|Cade, con la sua grande anima sola<br />
sempre salendo. Ed ora sì, che vola!|[[Giovanni Pascoli]], Bologna, novembre 1910<ref>{{Cita web |url=http://www.fondazionepascoli.it/2014/Poesie/ode_33.html |titolo=Da ''Chavez'', in ''Odi e inni'' |accesso=20 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151222170444/http://www.fondazionepascoli.it/2014/Poesie/ode_33.html
[[File:Piazza Geo Chavez.png|sinistra|miniatura|La nuova
Grazie al progetto [[Interreg]] [[Italia|italo]]-[[Svizzera|svizzero]] "''Geo Chavez, di tanti uno solo''"<ref>{{cita web|url=http://www.interreg-italiasvizzera.it/progetti:rid=95|titolo=Scheda progetto Interreg|accesso=19 ottobre 2014
* riqualificazione di
* realizzazione di una teca museale presso il cortile delle scuole elementari "L. Milani" di
* realizzazione di un percorso di
Anche un'area del [[Museo sempioniano]] è interamente dedicata all'aviatore.
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==== Alpini ====
Dal 1923 è attiva la ''Sezione di Domodossola'' degli [[Alpini]]. Due sono le Medaglie d'Oro: [[Silvestro Curotti]],
==== Donatori di sangue ====
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==== Donatori di midollo osseo ====
È attiva l'associazione D.O.M.O. (Donatori
=== CAI ===
È attiva la sezione del Club Alpino Italiano denominata SEO-CAI (
==== Associazioni d'arma ====
Sono attive diverse associazioni d'arma: la sezione [[Giovanni Battista Scapaccino]] dell'[[Associazione nazionale carabinieri]], con sede presso la Casa delle Associazioni in via Paolo Silva
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Università ====
{{
=== Musei ===
* Il [[Museo di Palazzo Silva]] raccoglie opere lignee, reperti etruschi e romani, frammenti di mummie egiziane, incisioni, costumi ossolani e armi.
* Il [[Museo di Palazzo San Francesco]]
* Il [[Museo sempioniano]] contiene una ricostruzione di parte del tunnel del [[traforo del Sempione]], fotografie d'epoca e numerosi altri reperti.
* Il [[Museo di scienze naturali del Collegio Mellerio Rosmini]] raccoglie animali, insetti, piante e minerali.
* La [[Sala storica della Resistenza (Domodossola)|sala storica della Resistenza]], situata nell'aula consiliare del Municipio, raccoglie fotografie d'epoca e documenti riguardanti gli episodi più emblematici della Resistenza ossolana.
* Il [[Museo degli alpini ossolani]] "Don Carlo Righini" raccoglie cimeli e testimonianze della storia degli alpini
=== Biblioteca ===
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=== Cinema ===
* ''Buss till Italien'' (2005), di Daniel Lind Lagerlöf, è girato a Domodossola.
* ''L’apprendistato'' (2019), di Davide Maldi, è girato al Collegio Mellerio Rosmini e al Sacro Monte Calvario.
* ''Lubo'' (2023), di Giorgio Diritti, ha alcune scene girate in città.
=== Musica ===
* Il Civico Corpo Musicale, istituito nel 1868, svolge la sua attività musicale guidato dal maestro
* La Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario
=== Nella cultura di massa ===
La città di Domodossola è divenuta particolarmente celebre in quanto viene convenzionalmente associata alla lettera "D" nell'[[alfabeto telefonico italiano]], grazie anche a [[Mike Bongiorno]], che regolarmente citava la «D di Domodossola» nei suoi quiz televisivi, su tutti ''[[La ruota della fortuna]]''.<ref>{{cita web | url = https://www.lastampa.it/verbano-cusio-ossola/2014/10/28/news/la-d-come-domodossola-ora-diventa-un-marchio-protetto-1.35606992 | titolo= La “D come Domodossola” ora diventa un marchio protetto}}</ref>
== Geografia antropica ==
Questo è l'elenco completo delle borgate secondo lo
▲Questo è l'elenco completo delle borgate secondo lo Statuto Comunale di Domodossola<ref name="statuto" />:
Alla Fraccia, Andosso, Anzuno, Asparedo, Bacenetto, Baceno, Barro, Campei, Campione, Campoccio Dentro, Campoccio Fuori, Casa delle Rane, Case Lazzaro, Case Pioda, Castanedo, Castelluccio, Cimavilla, [[Cisore]], Corte, Croppo, Crosiggia, Cruppi, Gabi Valle, Maggianigo, Monsignore, [[Monteossolano]], Monticchio, Motto, Motto Mattarella, Piccioni, Prata, Prebletto, Pregliasca, Premone, Quana, Quartero, Rogoledo, Ronchetto, [[Sacro Monte Calvario di Domodossola|Sacro Monte Calvario]], Sala, San Quirico, Tagliaroli, Torcelli, Torre Mattarella, Trontana, Vallesone, Valsorda, Vauza, Zoncalina<ref name="statuto" />.
Nel 1865 il comune di Domodossola ha inglobato l'ex comune di [[Cisore]], nel 1867 quello di [[Calice Ossolano]], nel 1928 quello di [[Vagna]] e nel 1959 [[Monteossolano]], scorporandolo dal comune di [[Bognanco]]<ref>[Decreto del Presidente della Repubblica 9 gennaio 1959, n. 58 http://www.elesh.it/storiacomuni/provvedimento_variazione.asp?id=1733]</ref>.
== Economia ==
Domodossola è centro nevralgico della [[val d'Ossola]] e costituisce il punto di riferimento delle vallate ossolane ([[valle Anzasca]], [[valle Antrona]], [[val Bognanco]], [[val Divedro]], [[valle Antigorio]], [[val Formazza]], [[valle Isorno]], e [[val Vigezzo]]).
L'economia si è sviluppata in passato grazie al settore secondario: industrie [[siderurgia|siderurgiche]], meccaniche e acciaierie hanno dominato la scena durante tutto il [[XX secolo]]. Negli stessi anni, la costruzione nei territori circostanti di [[diga|dighe]] e [[centrale elettrica|centrali idroelettriche]] ha assecondato lo sviluppo industriale, offrendo l'energia necessaria alla lavorazioni; l'esistenza delle centrali idroelettriche ha offerto impiego a centinaia di lavoratori nel settore energetico. La vicinanza con la [[Svizzera]] e l'apertura del [[traforo del Sempione]] hanno dato inoltre notevole impulso
Attualmente il ruolo del secondario risulta limitato, per quanto permanga l'industria lapidea sia estrattiva, sia di lavorazione. Domodossola ha infatti assunto negli ultimi anni una vocazione culturale, turistica<ref>{{cita web|
Per quanto riguarda l'artigianato, importante è la lavorazione locale del ferro battuto, finalizzata soprattutto alla produzione di mobili.<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p=8}}</ref>
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* [[Ferrovia Domodossola-Locarno|Domodossola-Locarno]] nota anche come ''Vigezzina.'' Non è connessa con le precedenti e ha la propria stazione sotto quella di [[Rete ferroviaria italiana]].
Inoltre lo [[scalo merci di Domo 2]], situato nel comune di [[Beura-Cardezza]], assume rilevanza strategica nei collegamenti tra l'Italia settentrionale e le regioni dell'[[Europa]] centro-occidentale, mettendo in comunicazione i [[porto|porti]] di [[Rotterdam]] e [[Genova]]. La linea che attraversa il [[Traforo del Sempione]] rientra infatti tra i progetti prioritari (''Priority Project 24'')<ref>[
=== Autobus ===
Riga 288 ⟶ 300:
== Amministrazione ==
▲[[File:Domodossola-Gonfalone.png|thumb|200px|Gonfalone comunale]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
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=== Calcio ===
Il principale stadio cittadino, dedicato all'alpino
▲Il principale stadio cittadino, dedicato all'alpino "[[Silvestro Curotti]]", è comunale e ha capienza di 1500 posti. Comunali sono anche il campo da calcio in regione "Nosere" e molti campetti [[Frazione (geografia)|frazionali]]. Società calcistica domese è la [[Unione Sportiva Dilettantistica Juventus Domo|Juventus Domo]].
=== Pallacanestro ===
È presente la squadra dell'A.S.D Cestistica Domodossola che partecipa al campionato senior in Divisione Regionale 1 e giovanile maschile e femminile nelle federazioni FIP e UISP. Attivo anche il settore minibasket.
=== Tennis da tavolo ===
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* {{cita libro|Anni|Veschambre|L'Ossola e le sue meraviglie|2003|Macchione Editore|Varese|cid=Veschambre}}
* {{cita libro|Lions Club|Domodossola|Terra d'Ossola|2005|Edizioni Grossi|Domodossola|cid=Lions Club}}
* {{cita pubblicazione |autore =Cristina Miedico |anno=2014 |titolo=Di città in città – Insediamenti, strade e vie d'acqua da Milano alla Svizzera lungo la Mediolanum-Verbannus |editore = Soprintendenza Archeologia della Lombardia |pp=13-28 |url= http://www.archeologica.lombardia.beniculturali.it/getFile.php?id=239|curatore=Grazia Facchinetti|curatore2=Cristina Miedico|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170216131918/http://www.archeologica.lombardia.beniculturali.it/getFile.php?id=239
;Approfondimenti
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |
{{Comuni della Valle Ossola}}
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