Pegli: differenze tra le versioni
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|cap = 16155 (zona est), 16156 (zona ovest)
|superficie = 24.06
|noteSuperficie =
|altitudine =
|abitanti =
|noteAbitanti =
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|nomeAbitanti = pegliesi
|patrono = [[santa Rosalia]]
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== Descrizione del quartiere ==
[[File:Pegli - Lungomare centrale.jpg|miniatura|upright=1.4|La parte centrale di Levante del lungomare con al centro il palazzo Doria alla Marina]]
[[File:Pegli - Lungomare centrale di Ponente.jpg|miniatura|La parte centrale di Ponente del lungomare. In alto, in secondo piano, la parte alta di Viale Modugno con le ville più esclusive tra cui il Castellaccio.]]
L'ex circoscrizione di Pegli comprende le unità urbanistiche Castelluccio, [[Multedo]] e Pegli.<ref name="statistica">{{cita libro|url=http://statistica.comune.genova.it/pubblicazioni/download/not_stat/testo%20integrale%204-2014.pdf|titolo=Notiziario statistico|data=aprile 2014|editore=Comune di Genova|autore=Direzione Statistica e Sicurezza Aziendale del Comune di Genova}}</ref> Nonostante come tutto il ponente genovese sia stata interessata dallo sviluppo industriale del [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]], ha conservato in gran parte le caratteristiche di pregio ambientale che ne avevano fatto nel passato una delle mete di soggiorno preferite da nobili e ricchi borghesi di tutta Europa ed oggi è il quartiere residenziale di maggior pregio nel ponente.<ref name="TCI">[[Touring Club Italiano]], Guida d'Italia - Liguria, Milano, 2009</ref>
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=== Territorio ===
Pegli confina a est con [[Sestri Ponente]], a nord con il comune di [[Ceranesi]], a ovest con [[Pra']] e [[Voltri]], a sud si affaccia sul mare con un tratto di spiaggia ed alcune infrastrutture del [[Porto di Genova|sistema portuale genovese]] ([[Porto Petroli di Genova|porto petroli]] a levante e parte del porto di Pra' a ponente). Il territorio dell'ex circoscrizione si estende per {{M|
* Una fascia litoranea, estesa per oltre due chilometri tra la foce del rio Marotto (a levante) e quella del rio Sant'Antonio (a ponente), attraversata dalla [[Strada statale 1 Via Aurelia|via "Aurelia"]] sulla quale si affacciano le case dell'antico borgo marinaro, che formano una palazzata non interrotta da costruzioni recenti, con antiche case di pescatori ed eleganti palazzi [[XIX secolo|ottocenteschi]]. A differenza di altre realtà del ponente genovese l'area centrale del quartiere ha conservato l'affaccio sul mare, con il suo lungomare e la spiaggia, mentre a levante della foce del Varenna, nella zona di Multedo, sono presenti anche alcuni insediamenti industriali, cresciuti in modo disordinato soprattutto nel secondo dopoguerra.
[[File:La Costa Concordia ormeggiata nel porto di Prà, vista dalla passeggiata di Pegli.JPG|miniatura|Scogli nella zona di ponente del lungomare, con lo ''Scoglio Spaccato'' (''Scoeuggio Spaccou'') ai piedi del ''Castello Vianson'' e la ''Pria Pula'' sullo sfondo.]]
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=== Le origini ===
[[File:Pegli e il Monte Gazzo.jpg|miniatura|La passeggiata a mare di Pegli, con la cupola della chiesa dedicata a Santa Maria Immacolata e San Marziano e, sullo sfondo, il [[Monte Gazzo]]]]
L'antica ''Pyla Veituriorum'' fu fondata dai Liguri Veturii allo sbocco a mare della Val Varenna, all'inizio di un percorso creatosi spontaneamente lungo i crinali montuosi verso le [[Capanne di Marcarolo]], nell'antichità importante centro di scambi commerciali.<ref name="fuori_mura"/>
Fino al [[XVI secolo]] il paese, benché abbastanza popolato, soprattutto da pescatori e contadini, non doveva avere una particolare importanza, né commerciale né come luogo di soggiorno di famiglie patrizie; era dotato di un piccolo porto, adatto per le imbarcazioni dei pescatori ma non per l'attracco di navi di grandi dimensioni.
Nei suoi
{{citazione|
▲{{citazione|''Pegli, distante da Voltri tre miglia: e fa duecentocinquanta fuochi. Ed in questa villa nuovamente i monaci del [[Abbazia di San Nicolò del Boschetto|Boschetto]] edificano un piccolo monastero in onor di S. Martino. Ed appresso viene il fiume Varena con la villa Morzio, in spazio di un miglio, con settanta fuochi. E di qua da Morzio è il [[Multedo#Chiesa di S. Maria di Monte Oliveto|monastero di Monte Oliveto]].''|[[Agostino Giustiniani]], "Annali della Repubblica di Genova", 1537}}
{{Approfondimento|larghezza=480px|titolo=I tabarchini|contenuto=
Nel corso dei secoli molti pegliesi emigrarono per fondare piccole colonie un po' ovunque nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], ma l'insediamento storicamente più importante fu quello di [[Tabarka|Tabarca]], in [[Tunisia]], da dove i discendenti dei primi coloni si spostarono in [[Sardegna]] nel [[XVIII secolo]], mantenendo nei secoli il loro [[dialetto tabarchino|dialetto]], affine al [[lingua ligure|ligure]], nonché costumi e tradizioni della terra di origine.
[[File:Tarbarka 17th century.jpg|miniatura|Veduta seicentesca dell'isola di Tabarca]]
Oggi sono chiamati ''tabarchini'' gli abitanti di [[Carloforte]] e [[Calasetta]], nella [[Sardegna]] sud occidentale. La loro storia ebbe inizio nel 1540 quando i [[Lomellini (famiglia)|Lomellini]] ottennero in concessione da [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]], che aveva imposto il suo protettorato sul [[Dinastia hafside|regno hafside]] di [[Tunisi]], l'isola di Tabarca, prospiciente alla costa tunisina, per praticarvi la pesca e il commercio del [[Anthozoa|corallo]].<ref name="piccinno">L. Piccinno, ''Un'impresa fra terra e mare. Giacomo Filippo Durazzo e soci a Tabarca (1719-1729) '', Milano, [[FrancoAngeli]]
Nel 1542 i Lomellini inviarono a Tabarca quasi trecento famiglie genovesi, in maggioranza pegliesi; esse diedero vita alla comunità "tabarchina", che sarebbe rimasta sull'isola per due secoli, dedicandosi alla pesca del corallo, rivenduto ai Lomellini, che da questo commercio trassero ingenti ricchezze.<ref name="piccinno"/><ref name="cucina"/>
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Nel 2004 Carloforte è stato riconosciuto come comune onorario dalla [[provincia di Genova]] in virtù dei legami storici, economici e culturali con Genova ed in particolare con Pegli, luogo di origine dell'emigrazione. Nel 2006 questo riconoscimento è stato esteso anche alla vicina Calasetta.}}
=== Dal XVI al XVIII secolo ===
A partire dalla metà del [[XVI secolo|Cinquecento]] lungo la via [[Medioevo|medioevale]] che collegava Genova con i paesi della [[riviera di Ponente]], impropriamente chiamata "via Antica Romana", sorsero prestigiose residenze suburbane di alcune ricche [[Famiglie genovesi|famiglie patrizie genovesi]], ed in particolare della [[Lomellini (famiglia)|famiglia Lomellini]], presente a Pegli con numerose proprietà, tra le quali diversi palazzi, alcuni dei quali ancora oggi intatti. Tra questi la villa Lomellini Rosa (nell'attuale viale Modugno), la villa Lomellini-Banfi, il palazzo Lomellini di Porticciuolo (oggi Hotel Mediterranèe) e la [[villa Lomellini Rostan]] a Multedo.
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Intorno al 1840 il marchese [[Ignazio Alessandro Pallavicini|Ignazio Pallavicini]] fece edificare l'ultima delle grandi dimore nobiliari suburbane, la [[villa Durazzo-Pallavicini]] con annesso un grande parco che inglobava il [[Giardino botanico Clelia Durazzo Grimaldi|giardino botanico]] voluto nel 1794 dalla zia [[Clelia Durazzo]].<ref name="fuori_mura"/>
Nel 1849 il [[Goffredo Casalis|Casalis]], nel suo
{{Citazione|
Dalla metà dell'Ottocento ebbe inizio una fase di trasformazione urbana del centro rivierasco, che si avviava a diventare un prestigioso luogo di soggiorno estivo e invernale, frequentato da aristocratici di mezza Europa.<ref name="TCI"/>
Determinante per lo sviluppo turistico fu la realizzazione del grande parco pensato da [[Ignazio Alessandro Pallavicini|Ignazio Pallavicini]] non solo per impreziosire la propria villa, ma come una vera e propria attrazione rivolta al pubblico, e sin dalla sua inaugurazione, fatta coincidere non casualmente con un importante congresso scientifico tenutosi a Genova nel settembre del 1846, attirò a Pegli persone da tutta l'Europa.<ref name="zanini">Andrea Zanini,
Nel 1856 venne inaugurata la [[Ferrovia Genova-Ventimiglia|ferrovia Genova-Voltri]] con la [[Stazione di Genova Pegli|stazione]] affacciata sulla piazza Ponchielli, nuovo centro della cittadina ottocentesca; oltre alla stazione, sulla piazza si trovavano l'ingresso della villa Durazzo Pallavicini, il prestigioso Hotel Michel e il nuovo palazzo municipale (1879).<ref name="TCI"/>
La linea ferroviaria, accorciando drasticamente il tempo per raggiungere Pegli da Genova (dai novanta minuti dell'omnibus a cavalli ai venti minuti del treno) diede ulteriore impulso allo sviluppo della cittadina, contribuendo a farne la prima località turistica ligure di fama internazionale.<ref name="zanini"/> Alcune delle ville vennero trasformate in lussuosi alberghi (come la villa Lomellini di Porticciuolo che ancora oggi ospita l'Hotel Mediterranèe) o prestigiose residenze private, mentre i fondi annessi alle antiche residenze nobiliari erano suddivisi in lotti ed edificati.<ref name="TCI"/><ref name="fuori_mura"/>
Tra gli ospiti più illustri si annoverano i principi ereditari di Germania, esponenti di [[casa Savoia]] e letterati quali [[George Sand]]<ref name=Fantoni>Maurizio Fantoni Minnella, ''Genova dei viaggiatori e dei poeti'', Roma, Editori Riuniti
Nel 1875 veniva stabilita l'annessione a Pegli del limitrofo comune di Multedo.<ref>Regio decreto 2169 dell'11 ottobre 1874 che stabiliva l'unione dei comuni di Pegli e Multedo [http://www.pegli.com/img/ep_pegli_multedo_01.jpg] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060515104500/http://www.pegli.com/img/ep_pegli_multedo_01.jpg|
▲Nel 1875 veniva stabilita l'annessione a Pegli del limitrofo comune di Multedo.<ref>Regio decreto 2169 dell'11 ottobre 1874 che stabiliva l'unione dei comuni di Pegli e Multedo [http://www.pegli.com/img/ep_pegli_multedo_01.jpg] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060515104500/http://www.pegli.com/img/ep_pegli_multedo_01.jpg|date=15 maggio 2006}}, [http://www.pegli.com/img/ep_pegli_multedo_02.jpg] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060515104641/http://www.pegli.com/img/ep_pegli_multedo_02.jpg|date=15 maggio 2006}}, [http://www.pegli.com/img/ep_pegli_multedo_03.jpg] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060515104539/http://www.pegli.com/img/ep_pegli_multedo_03.jpg|date=15 maggio 2006}}</ref>
=== Il Novecento ===
[[File:Pegli, lungomare e spiaggia, 1890, by Francesco Ciappei.jpg|thumb|Il lungomare e la spiaggia di Pegli in una foto di [[Francesco Ciappei]] del 1890]]
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Il secondo dopoguerra ha visto anche la costruzione di nuovi quartieri, cresciuti in modo disordinato sulle colline tra gli [[anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|sessanta]], che hanno seriamente rischiato di alterare gli equilibri ambientali e paesistici dell'immediato retroterra.<ref name="TCI"/>
Negli ultimi decenni del [[XX secolo|Novecento]], Pegli si è ulteriormente ampliata con la costruzione di altri insediamenti residenziali, come il "
Sul finire degli [[anni 1990|anni novanta]], in vista del vertice del [[G8]] del [[2001]], ha usufruito del rifacimento parziale della passeggiata a mare, arricchita con palme ornamentali. In tale occasione venne anche restaurata la facciata del Museo navale e la piazza antistante, intitolata al [[presbitero|sacerdote]] e [[filosofia|filosofo]] pegliese [[Cristoforo Bonavino]].
===Simboli===
[[File:Pegli-Stemma.svg|Stemma comunale di Pegli del 1882|miniatura|262x262px]]
Un primo stemma era così descritto nella delibera comunale del 24 aprile 1881<ref>{{Cita web|url=https://www.pegliese.it/Pegli/pegli_eventi_stemma.html|titolo=Lo stemma del comune di Pegli|accesso=8 giugno 2024}}</ref>:
{{Citazione|Scudo sannitico inquartato. Nel 1º Quarto: Croce rossa in campo bianco essendo Pegli un Comune della Provincia di Genova. Nel secondo una sorgente poiché Pegli deriva dal greco πήγι, fonte. Nel terzo, un olivo per ricordare l'annessione dell'ex-Comune di Multedo (Monte Oliveto). Nell'ultimo il caduceo, a simbolo dell'industria e del commercio, fiorente nel Comune come nel terzo la palma indicante la bontà del clima.}}
Lo stemma venne in seguito modificato seguendo le proposte del Commissario presso la Consulta Araldica ed infine concesso con regio decreto del 16 aprile 1882<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?160|titolo=Pegli|accesso=8 giugno 2024|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/2726bdce-49a8-4511-a50c-d904cb275f8c/1230-pegli|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Pegli|accesso=5 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref> e trascritto nei registri della Consulta Araldica il 9 maggio dello stesso anno.
{{Citazione|Inquartato: al 1º d'argento, alla croce di rosso; al 2º d'oro, alla [[Palma (araldica)|palma]] nodrita sulla pianura erbosa, il tutto al naturale; al 3º d'oro, all'[[Olivo (araldica)|olivo]] al naturale, sradicato e con rami decussati; al 4º d'argento, al [[Caduceo#Il caduceo in araldica)|caduceo]] di rosso. Esso stemma sarà cimato dalla corrispondente corona, formata da un cerchio di muro d'oro, aperto di quattro porte, sormontato da otto merli dello stesso, uniti da muricciuoli d'argento.<ref>{{Cita web|url=https://www.pegli.com/stemma-di-pegli-storia-e-chiarimenti/|titolo=Stemma di Pegli storia e chiarimenti|accesso=8 giugno 2024}}</ref>}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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===== Chiesa di S. Maria di Monte Oliveto =====
[[File:Genova Multedo chiesa Monte Oliveto.jpg|miniatura|La chiesa di Monte Oliveto]]▼
{{Vedi anche|Chiesa di Santa Maria e Santi Nazario e Celso}}
▲[[File:Genova Multedo chiesa Monte Oliveto.jpg|miniatura|La chiesa di Monte Oliveto]]
La chiesa di Santa Maria e dei Santi Nazario e Celso in Multedo, più conosciuta semplicemente come chiesa di Monte Oliveto, fu fondata dai [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|carmelitani]] nel [[XVI secolo]].
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{{vedi anche|Villa Doria Centurione}}
[[File:Pegli Piazza Bonavino.jpg|miniatura|Villa Doria Centurione, il prospetto principale visto da piazza Bonavino]]
La villa Doria Centurione, tipico esempio di [[architettura manierista]] pre-alessiana, fu costruita nel 1540 per il banchiere [[Adamo Centurione]]. Intorno al 1580 divenne proprietà del nipote [[Gianandrea Doria|Giovanni Andrea Doria]] che tra il 1590 e il 1592 la fece ristrutturare ed ampliare da [[Andrea Ceresola]], detto "il Vannone".<ref name="TCI"/><ref name="doria1">[http://www.pegli.com/mus_index.php Storia della villa Doria Centurione su www.pegli.com] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160206113724/http://www.pegli.com/mus_index.php |
Rimasta di proprietà della famiglia Doria (ramo [[Doria Landi Pamphili|Doria Pamphilj]]) fino al 1908, dopo alcuni passaggi di proprietà nel 1926 passò al comune Genova. Nel 1930 divenne sede del Civico Museo Navale e succursale del [[liceo classico]] "Giuseppe Mazzini".<ref name="doria1"/><ref name="doria2">[http://www.museidigenova.it/it/content/la-villa-doria-centurione-e-la-torre Villa Doria Centurione sul sito www.museidigenova.it]</ref> Nei primi [[anni 2000|anni duemila]] prima la villa e poi il parco sono stati interessati da lavori di recupero terminati nel 2015.
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====== Museo navale ======
{{vedi anche|Museo navale di Pegli}}
Nella villa ha sede il museo navale, inaugurato nel 1930, in cui sono esposte collezioni di dipinti a carattere marinaro, modelli di navi, carte nautiche ed oggetti in uso in ambito marittimo e portuale, che illustrano la storia della marineria ligure dal [[Medioevo]] ai nostri giorni. Gli oggetti esposti provengono dalla collezione del comune di Genova e da raccolte private, in particolare quella donata al comune dall'ing. Fabio Garelli che costituì il primo nucleo del museo. Chiuso per alcuni anni alla fine del [[XX secolo]], è stato riaperto con un nuovo allestimento il 3 dicembre 2004.<ref name="TCI" /> Dal 2005 fa parte insieme a [[Galata − Museo del mare]] e [[Commenda di San Giovanni di Pré|Museoteatro della Commenda]] del circuito museale del Mu.MA.<ref name="TCI" /><ref>{{Cita web|url=https://www.museidigenova.it/it/il-museo-e-la-sua-storia-0|titolo=Il Museo e la sua storia {{!}} Musei di Genova|sito=www.museidigenova.it|accesso=2023-12-26}}</ref><ref>[http://www.culturainliguria.it/cultura/it/Temi/Luoghivisita/architetture.do;jsessionid=B9051769C1701FCD101FAF3638CC6D4D.node3?contentId=29443 Il museo navale su www.culturainliguria.it, sito della Regione Liguria dedicato ai beni culturali della regione]</ref>
==== Villa Rosa ====
===== Villa Lomellini Rostan =====
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Passata per via ereditaria alla famiglia Rostan, nel corso dell'[[XIX secolo|Ottocento]] la villa divenne un importante punto di riferimento culturale, ospitando illustri personalità di tutta l'[[Europa]], come ricordato da una [[epigrafe|targa]] all'ingresso.<ref name="sagep"/><ref name="rostan"/> Sempre per via ereditaria, passò alla famiglia Reggio. Conserva al suo interno un ciclo di [[affresco|affreschi]] di [[Bernardo Castello]]. Il giardino disegnato dal Tagliafichi è invece scomparso nella seconda metà del [[XX secolo|Novecento]], quando parte di esso fu trasformato in un [[campo da calcio]] e il resto sacrificato per la realizzazione di depositi petroliferi e dello svincolo di Pegli dell'[[Autostrada A10 (Italia)|autostrada A10]].<ref name="TCI"/><ref name="rostan"/> Tuttora di proprietà dei marchesi Reggio, dal 2005 ospita la sede sociale del [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa CFC]] che già da molti anni utilizzava il campo sportivo, intitolato al [[papa Pio XII]], come sede di allenamento.<ref name="rostan"/> Dallo stesso anno il complesso sportivo è intitolato a [[Gianluca Signorini]], storico capitano della società, prematuramente scomparso nel 2002 a soli 42 anni.
===== Altre ville storiche =====
* Palazzo Doria alla Marina, Lungomare di Pegli 47. Nel 1585, l'anno seguente l'acquisto della villa Doria Centurione, il Doria decise la costruzione di un palazzo nella zona "alla Marina", cioè davanti alla spiaggia, da collegare alla villa Doria Centurione soprastante tramite un viale munito di [[Pergola (giardinaggio)|pergola]]. Nel 1860 il palazzo divenne la sede dell'Hotel Gargini. Nel 1908 l'edificio venne restaurato e ampliato con la sopraelevazione di due piani e la modifica di parte della facciata, per essere poi suddiviso in diversi appartamenti con destinazione d'uso residenziale che mantiene tuttora<ref>[http://www.dopart.it/genova/caravaggio-e-la-fuga/villa-centurione-doria-a-pegli/ Villa Centurione Doria a Pegli] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131112085301/http://www.dopart.it/genova/caravaggio-e-la-fuga/villa-centurione-doria-a-pegli/ |data=12 novembre 2013 }}, dal sito web ufficiale del [[Villa del Principe]]/Arti Doria Pamphilj s.r.l.</ref><ref>[http://www.comitatodifesapegli.org/spigolature.php Palazzo Doria alla Marina (Lungomare civ. 47)] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070930180218/http://www.comitatodifesapegli.org/spigolature.php |data=30 settembre 2007 }}, dal sito web del sito del Comitato per la Difesa di Pegli</ref><ref name=provinciaville>[http://www.provincia.genova.it/portal/template/viewTemplate?templateId=gxzl1hzxx1_layout_33yoxhzxya.psml Il circuito del ponente] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131228114404/http://www.provincia.genova.it/portal/template/viewTemplate?templateId=gxzl1hzxx1_layout_33yoxhzxya.psml |data=28 dicembre 2013 }}, descrizione di alcune ville e conventi del ponente della provincia di Genova, dal sito ufficiale dell'ente</ref>.
* Villa Banfi, già Lomellini, via Pegli 39. Costruita nel [[XVIII secolo]] e restaurata alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]]. Aveva in origine i prospetti dipinti con motivi floreali, scomparsi nel restauro. La villa ha un piccolo parco, oggi pubblico, con piante esotiche ed altre tipiche dell'ambiente mediterraneo. Anch'essa è dal 1964 sede scolastica.<ref name="fossa"/><ref>
▲* Villa Rosa, già Villa Lomellini nel Fossato, viale Modugno, 18. L'edificio, situato nel centro di Pegli, è una villa del [[XVII secolo]] circondata da un parco secolare di {{M|15000|ul=mq}}, appartenuta originariamente alla famiglia Lomellini, dall'inizio del [[XX secolo|Novecento]] ospita una [[scuola primaria]]. Ceduta al Comune nel 1975 dall'industriale Francesco Berta, nei primi [[anni 1990|anni novanta]] è stata oggetto di un lungo restauro.<ref>[https://www.icpegli.edu.it/old/index.php/scuole/scuole-primarie/villa-rosa.html Villa Rosa su www.icpegli.edu.it]</ref><ref name="fossa">[https://books.google.it/books?id=MDQECwAAQBAJ&pg=PT148&dq=la+fossa+del+lupo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiIgvL2y7rKAhVBWxQKHZNWAzcQ6AEIHTAA#v=onepage&q=la%20fossa%20del%20lupo&f=false Cenni storici su Pegli e i Lomellini, introduzione al romanzo "La Fossa del Lupo", di E. Ottonello e M. Pezzana, Ateneo Edizioni, Genova, 2014] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160201090110/https://books.google.it/books?id=MDQECwAAQBAJ&pg=PT148&dq=la+fossa+del+lupo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiIgvL2y7rKAhVBWxQKHZNWAzcQ6AEIHTAA#v=onepage&q=la%20fossa%20del%20lupo&f=false|data=1 febbraio 2016}} ISBN 9788892521742</ref> Con ogni probabilità l'attuale parco, dalla data di costruzione della villa fino al [[1888]], si estendeva fino a ricomprendere la quasi totalità della collina su cui tutt'oggi insiste l'attuale [[Viale Modugno]], data in cui venne costituita la [[Società dei Villini]] che si occupò di costruire le magnifiche ville che costituiscono l'attuale conformazione paesaggistica del comprensorio del viale citato, andando ad occupare il parco originario di Villa Rosa e riducendolo all'attuale. In questa realizzazione si rispecchia pienamente il gusto liberty della borghesia genovese e dei turisti che sceglievano Pegli come propria residenza marina.<ref>{{Cita libro|autore=Emmina De Negri|autore2=Cesare Fera|autore3=Luciano Grossi Bianchi|titolo=Catalogo delle Ville Genovesi|edizione=Ristampa dell'Edizione del 1967|editore=Associazione Italia Nostra|p=24 dell'Appendice}}</ref>
* Palazzo Lomellini del Porticciuolo, Lungomare di Pegli 69. Costruito nel [[XVI secolo]], nell'[[XIX secolo|Ottocento]], quando Pegli divenne un centro turistico di fama internazionale, fu trasformato nell'Hotel Mediterranée.<ref name="pegliflora">{{Cita web|url=https://www.pegliflora.org/pfinfrastr/pfstoria/dal2009/20102011/ConcorsoFloreale2011/cdf2011_meraviglie.html|titolo=Le meraviglie di Pegli|sito=www.pegliflora.org|accesso=2023-12-26}}</ref>[[File:Il Castello di Viale Modugno.jpg|miniatura|verticale=.7|Castello di viale Modugno]] [[File:Villa "Moliére"..jpg|miniatura|verticale=.7|Villa "Molié"]]▼
▲* Villa Banfi, già Lomellini, via Pegli 39. Costruita nel [[XVIII secolo]] e restaurata alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]]. Aveva in origine i prospetti dipinti con motivi floreali, scomparsi nel restauro. La villa ha un piccolo parco, oggi pubblico, con piante esotiche ed altre tipiche dell'ambiente mediterraneo. Anch'essa è dal 1964 sede scolastica.<ref name="fossa"/><ref>[https://www.icpegli.edu.it/old/index.php/scuole/scuole-primarie/villa-banfi.html Villa Banfi su www.icpegli.edu.it]</ref>
* Castello di Viale Modugno, viale Modugno
▲* Palazzo Lomellini del Porticciuolo, Lungomare di Pegli 69. Costruito nel [[XVI secolo]], nell'[[XIX secolo|Ottocento]], quando Pegli divenne un centro turistico di fama internazionale, fu trasformato nell'Hotel Mediterranée.<ref name="pegliflora">{{Cita web|url=https://www.pegliflora.org/pfinfrastr/pfstoria/dal2009/20102011/ConcorsoFloreale2011/cdf2011_meraviglie.html|titolo=Le meraviglie di Pegli|sito=www.pegliflora.org|accesso=2023-12-26}}</ref>
* Villa "Molié", in Via Fulcone da Castello, si trova all'incirca a metà altezza di Viale Modugno. È stata la residenza della famiglia proprietaria dell'industria dolciaria "Elah", fondata da Francesco Moliè e di altre famiglie di industriali.▼
* Palazzo Della Chiesa (popolarmente detto "Palazzo del Papa"), via Pegli: palazzo di villeggiatura del [[XVII secolo]] affacciato sul lungomare, di proprietà della famiglia dei marchesi Della Chiesa, di cui fece parte Giacomo della Chiesa, il futuro [[papa Benedetto XV]].[[File:Villa Perla.jpg|miniatura|Lato Sud di Villa Perla|sinistra]]
* Villa Perla, Via A. Vespucci 21, Dimora [[XIX secolo|ottocentesca]] circondata da un parco con piante rare ed essenze pregiate, originariamente di circa {{M|5000|u=mq}}. Venne acquistata nel 1975 dalla famiglia Berta, che la sottopose a una lunga e laboriosa ristrutturazione per trasformarla in un'abitazione più consona alle esigenze di un'unica famiglia. Fino ai primi anni novanta la proprietà comprendeva l'intero parco e un secondo edificio nella zona sottostante, destinato ad alloggio per servitù-guardianato. La villa è tuttora proprietà della famiglia Berta.
* Villa Granara, nella località Tre Ponti, è una tipica residenza di villa genovese, oggi suddivisa in appartamenti; sorge sulla sponda sinistra del torrente Varenna ed è collegata alla strada principale da un ponte settecentesco in pietra.<ref name="TCI" /><ref name="varenna">[http://cartogis.cittametropolitana.genova.it/cartogis/pdb/bilancio_idrico/bilancio_idrico/ambito12_13/testi/relazione%20varenna.pdf ''Studio relativo alla disponibilità idrica dei corpi idrici non significativi ricadenti nel versante ligure. Il bacino del torrente Varenna''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151222095317/http://cartogis.cittametropolitana.genova.it/cartogis/pdb/bilancio_idrico/bilancio_idrico/ambito12_13/testi/relazione%20varenna.pdf |data=22 dicembre 2015 }}, provincia di Genova, 2008</ref>
* Villa Lomellini, detta "il Konak", termine che in [[Turchia|turco]] indica residenze di pregio e di rappresentanza, è ispirata al modello di questi edifici, diffusi in tutto l'[[Impero ottomano]]; secondo diverse fonti sarebbe stata costruita per i Lomellini; secondo altri<ref name="fossa" /> la costruzione, caratteristica per la sua facciata concava, risalirebbe alla fine del [[XVIII secolo]] e sarebbe stata edificata per il ricco commerciante Battista Granara, proprietario anche dell’omonima villa. Si trova di fronte a questa, all'inizio dell'abitato di Tre Ponti, sulla sponda destra del Varenna.<ref name="TCI" /><ref name="varenna" />
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==== Altri edifici storici ====
[[File:La collina di Viale Modugno.jpg|miniatura|verticale=.7|Veduta generale della collina di viale Modugno con le ville residenze storiche degli industriali della zona.]]
[[File:Pegli Castelluccio 001.jpg|miniatura|verticale=.7|Resti del castelluccio, posto sopra la linea ferroviaria [[Ferrovia Genova-Ventimiglia|Genova-Ventimiglia]].]]
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[[File:Genova Pegli castello Vianson.JPG|miniatura|verticale=.7|Castello Vianson.]]
* Castello Chiozza, via Pegli 2. Villino [[architettura neogotica|neogotico]] con torre sulla spiaggia, costruito intorno al 1880 sui resti del fortilizio dei Lomellini che presidiava il porticciolo.<ref name="sto1900">{{Cita web |url=http://www.pegli.com/sto_a1900.php |titolo=Pegli alla fine dell'Ottocento, su www.pegli.com |accesso=26 gennaio 2016 |dataarchivio=6 febbraio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160206223654/http://www.pegli.com/sto_a1900.php |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://shop.alinari.it/it/scheda-prodotto-127568 Il castello Chiozza] in un'immagine di [[Alfred Noack]]</ref> Non mancarono critiche per la demolizione del fortilizio medioevale per costruire al suo posto un villino privato.<ref>{{Cita web|url=http://www.pegliese.it/Pegli/pegli_libri024.html|titolo=PEGLI A TRAVERSO I SECOLI|sito=www.pegliese.it|accesso=2023-12-26}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.pegliese.it/Foto/Foto%20Pegli/stampa1.jpg|titolo=Stampa ottocentesca con il fortilizio dei Lomellini poco prima della sua demolizione}}</ref> Oggi ospita l'Hotel Miramare.
▲* Castello di Viale Modugno, viale Modugno 64. Sorge in posizione panoramica, poco al di sotto di quella che anticamente era una postazione di osservazione militare, la Vetta di Pegli. È stato, fra gli altri, la residenza della famiglia Bagnasco, costruttori, tramite la società Redilco, del Quartiere Giardino, di Pegli 2 e di Pegli 3.
▲* Villa "Molié", in Via Fulcone da Castello, si trova all'incirca a metà altezza di Viale Modugno. È stata la residenza della famiglia proprietaria dell'industria dolciaria "Elah", fondata da Francesco Moliè e di altre famiglie di industriali.
* Castello Vianson, via Pegli 4 e 6. Costruito nel 1907 dall'architetto [[Marco Aurelio Crotta]] (1861-1909)<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/marco-aurelio-crotta_(Dizionario-Biografico) Biografia di M. Aurelio Crotta] sul [[Dizionario biografico degli italiani]]</ref>, è un caseggiato neogotico a picco sugli scogli all'estremità di ponente del lungomare; sorge al posto delle antiche "case sullo scoglio".<ref name="sto1900" /><ref>{{Cita web|url=https://www.pegli.com/immagini-del-castello-vianson/|titolo=Castello Vianson|sito=Pegli.com|lingua=it-IT|accesso=2023-12-26}}</ref>
* Castelluccio di Pra'<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Riccardo De Maestri|titolo=Opere di difesa del Sec. XVI nella riviera di ponente|anno=1971|editore=Istituto di Elementi di Architettura e Rilievo dei Monumenti|città=Genova|p=|pp=82-85|ISBN=}}</ref>. Fortino d'avvistamento e difesa, risalente al [[X secolo]] costruito su uno scoglio a picco sul mare, al limite di ponente del quartiere. Nel corso del XVI secolo «…''le coste liguri, già soggette dai più lontani tempi alle incursioni di flotte nemiche e ordate piratesche, risultano maggiormente esposte agli attacchi, per cui si ha un fiorire di iniziative coordinate dal governo della Repubblica di Genova. Tale necessità di creare nuove protezioni diventa urgente anche per tutte quelle comunità costiere, per cui, in tale periodo, sulle spiagge italiane, sorge una serie di fortificazioni pressoché ininterrotta, atta a presidiare i beni e la vita stessa degli abitanti, offrendo protezione armata'' ''e temporaneo ricetto durante le rapide incursioni nemiche. Con questa catena di fortificazioni venne anche ripristinata la catena di segnalazione che già da tempi molti antichi aveva la doppia incombenza di segnalare la rotta ai naviganti e di trasmettere con rapidità notizie relative alla comune sicurezza''». In questa fase venne edificato il Castelluccio, a difesa delle coste e dell'abitato di Pra', mentre l’abitato di Pegli, che si trovava oltre il promontorio di Pria Pulla, era difeso da altri due castelli, uno sul Varenna e uno in corrispondenza dell’attuale Albergo Miramare. «''In posizione dominante, sopra un roccione serpentinoso, sopraelevato sulla spiaggia di una ventina di metri, il Castelluccio di Pra’ era originariamente di forma quadrata, con bastioni sui due angoli a levante ed a ponente. Durante la costruzione della ferrovia Genova-Savona, venne demolito l’angolo verso nord, con le strutture su di esso gravanti - per cui la pianta attualmente è pentagonale - e la strada carraia di accesso; per dare accesso alle strutture residue, venne aperto in tale occasione un varco sul lato verso il
* Torre Cambiaso. Antica torre degli [[Spinola]], posta sul crinale in prossimità del confine tra Pra' e Pegli e che scende al mare all'altezza del Castelluccio, lungo uno dei sentieri che dalla costa conducevano verso l'entroterra. Venute meno le funzioni di difesa delle torri costiere, nel [[XIX secolo]] divenne proprietà del marchese Pietro Cambiaso, sindaco di Pra', che diede incarico all'architetto Giovanni Battista Novaro di trasformarla in casa per villeggiatura<ref>{{Cita libro|curatore=Paolo Marchi|titolo=Le ville del genovesato|anno=1986|editore=Valenti editore|città=Genova|pp=261-262|volume=III - Sampierdarena, Cornigliano, il Ponente}}</ref>; in seguito fu inglobata nella proprietà dei frati [[Congregazione della Passione di Gesù Cristo|Passionisti]], che poco distante avevano il loro convento, e più recentemente l'intero complesso è stato trasformato in una residenza alberghiera.<ref name="TCI" /><ref name="fuori_mura" />
* Ospedale Martinez. Per volontà di [[Giovanni Martinez]], che nel 1875 aveva destinato il proprio palazzo e terreni adiacenti al complesso conventuale di S. Antonio Abate per la realizzazione ''"d'un spedale a benefizio dei poveri del Comune di Pegli e quello di Prà"'', negli ultimi decenni dell'Ottocento sorse un [[ospedale]], rimasto in funzione per oltre un secolo e dismesso negli [[anni 1990|anni novanta del Novecento]].<ref name="pegliflora" /> Dopo anni di abbandono sono in corso lavori di recupero dell'ex presidio ospedaliero per destinarlo, insieme ad un adiacente edificio di nuova costruzione, ad ambulatori del [[Servizio sanitario nazionale (Italia)|Servizio Sanitario Nazionale]].
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=== Società sportive ===
* Il Tennis Club Pegli 2 Coop. a R.L. è una società sportiva nata nel 1970 con sede in Via Salgari 56 e da più di 50 anni è attiva per la pratica del tennis con corsi per bambini e adulti e con la possibilità di prenotazione del campo per soci e non.
* La Pegliese è la società calcistica principale del quartiere che ha toccato il suo apice nella stagione [[Campionato Interregionale 1988-1989|1988-89]] quando militava nell'allora interregionale, andando a soli 3 punti dal [[Associazione Calcio Cuneo 1905 Olmo|Cuneo]] sfiorando così il professionismo. Nella sua lunga storia ha avuto diverse denominazioni dovute a ripetuti cambi societari. La società era sparita in seguito alla fusione con l'Olimpic Pra' Palmaro nel 2015, per poi essere risorta dalle ceneri un decennio dopo.
* L'[[Associazione Sportiva Multedo 1930|A.S.D. Multedo 1930]], una delle più importanti associazioni sportive dilettantistiche genovesi, è attiva in diverse discipline sportive quali: [[Calcio (sport)|calcio]] (maschile e femminile), [[canottaggio]], [[nuoto]], [[pallavolo]], [[pesca sportiva]], [[tennis]], [[cicloturismo]], e [[arte marziale|arti marziali]]. Ottimi i risultati ottenuti della sezione nuoto e canottaggio, nonché storicamente dalla sezione pallavolo, giunta seconda nel [[Serie A (pallavolo maschile)|Campionato italiano di Serie A]] nelle stagioni [[Serie A 1952 (pallavolo maschile)|1952]] e [[Serie A 1953 (pallavolo maschile)|1953]]. La sezione calcio è attiva dal 1969 e partecipa al campionato ligure dilettanti di [[Prima Categoria]].<ref>[http://www.multedo1930.it/multedo_storia.html Notizie sul sito della A.S.D. Multedo 1930] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130406050421/http://www.multedo1930.it/multedo_storia.html |data=6 aprile 2013 }}</ref>
* A.D. Basket Pegli, nata nel 1967, è attiva nel settore [[pallacanestro|cestistico]] a livello regionale. Ha sede in via Cialli, nel complesso multifunzionale sorto sul sito della ex fabbrica Elah.<ref>[http://www.basketpegli.it/societa.asp Sito della A.D. Basket Pegli] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160217204137/http://www.basketpegli.it/societa.asp |data=17 febbraio 2016 }}</ref>
* Tennis Club Pegli, Associazione Sportiva Dilettantistica nata nel 1947, ha sede in via Sabotino, nel centro di Pegli, nel parco alle spalle dell'Hotel Mediterranèe. La società organizza dal 1951 un torneo [[Open (sport)|open]] di rilievo nel panorama tennistico nazionale, già conosciuto come Torneo Elah.<ref>{{cita web|url=http://www.tennisclubpegli.it/index.php?option=com_content&view=article&id=14&Itemid=101|titolo=Sito del Tennis Club Pegli|accesso=15 febbraio 2016|dataarchivio=23 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160223033528/http://www.tennisclubpegli.it/index.php?option=com_content&view=article&id=14&Itemid=101|urlmorto=sì}}</ref>
=== Il calcio a Pegli ===
Il calcio a Pegli nel secondo dopoguerra è stato rappresentato
La storia della Pegliese era in realtà iniziata nell'immediato dopoguerra, quando fu fondata una sezione calcio della P.A. Croce Verde Pegliese, che nel 1953, conquistato il massimo livello dilettantistico regionale, fu resa autonoma dalla pubblica assistenza prendendo il nome di A. C. Pegliese. Campo da gioco era il Morteo, oggi scomparso, che sorgeva sulla sponda del Varenna.<ref>[http://www.pegliese.it/Storia/STORIA_croceverde.html Storia della A. C. Pegliese]</ref>
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Nel 1984 la Levante C si fuse con la A.C. Pegliese. La nuova squadra (Levante C Pegliese e poi solamente Pegliese) militò nel torneo [[Serie D|Interregionale]] dal 1988 al 1991, cessando la sua attività nel 1998 per problemi finanziari.
Da una nuova società fondata nel 2000, la Real Pegliese, nacque nel 2004 il G.S.D. Pegliese, che ha militato nella [[Prima Categoria]] ligure fino alla stagione 2014/2015, al termine della quale ha dato vita con l'Olympic Prà Palmaro alla nuova società G.S.D. Olympic Prà Pegliese. Nel 2017 ad opera di Massimo Ruffa nasce il Lido Square F.B.C, che prende il nome dall'omonima piazza di Pegli. Nel 2023 riesce a raggiungere la promozione in Prima Categoria.Nel 2024 la società cambia nome in Pegli Lido F.B.C e successivamente nel 2025 in Pegliese, permettendo alla storica società del quartiere di risorgere dalle ceneri dopo 10 anni.
Nel 2022 il reparto giovanile della Levante C Pegliese, unica componente rimasta dello storico club, e quello dell'A.S.D. Muldedo 1930 si sono uniti nel Multedo Levante 1930.<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Liguria/GE/AMPNews/1488118/multedo-e-levante-c-pegliesi-si-fondono-settore-giovanile-diviso-in-due-fasi|titolo=Multedo e Levante C Pegliesi si fondono: settore giovanile diviso in due fasi - Liguria - Genova|sito=www.tuttocampo.it|accesso=2023-12-26}}</ref>
== Amministrazione ==
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* {{cita libro|autore=Corinna Praga|titolo=Genova fuori le mura|anno=2006|editore=Fratelli Frilli Editori|città=Genova|isbn=8875631972}}
* {{cita libro|autore=Goffredo Casalis|wkautore=Goffredo Casalis|titolo=Dizionario geografico, storico, statistico e commerciale degli stati di S.M. il Re di Sardegna|anno=1841|editore=G. Maspero|città=Torino}}
* Bruno Giontoni and Franca Balletti. ''Alle origini di una città industriale: Genova e i Comuni del Ponente dalla metà dell'Ottocento agli anni Trenta.'' Genova: Erga Edizioni, 2021.
== Voci correlate ==
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* [[Fabrizio De André]]
* [[Raffaello Bibbiani]]
* [[Peglite]]
== Altri progetti ==
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