Chiesa di San Fedele (Milano): differenze tra le versioni
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{{Edificio religioso
|Nome
|Immagine
|Larghezza =
|Didascalia =
|SiglaStato = ITA
|Regione = [[Lombardia]]
|NomeFrazione =
|NomeComune = [[Milano]]
|Indirizzo = Piazza San Fedele, 4
|Latitudine =
|AnnoConsacr = 1579<ref name="cita|Della Torre|p. 167">{{cita|Della Torre|p. 167}}.</ref>▼
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|DedicatoA =
|Ordine = [[Compagnia di Gesù]]
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|FineCostr =
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|Sito =
}}
{{citazione|Comunque, la nobiltà di questa architettura di gusto antico, non solo è indubbia, ma è quanto di più architettonico, in senso proprio, sia stato fatto in Italia tra Michelangelo e Palladio|[[Cesare Brandi]], ''Disegno dell'architettura italiana''<ref>{{cita|Brandi|pg. 260}}.</ref>}}
La '''chiesa di San Fedele''' (''Gesa de San Fedee'' in [[dialetto milanese]]
== Storia ==
Situata nel cuore di [[Milano]], fra [[palazzo Marino]] e la [[galleria Vittorio Emanuele II]], nell'omonima piazza, la chiesa era un antico edificio di dimensioni ridotte rispetto all'attuale, dedicato a [[San Fedele Martire (Como)|san Fedele]], protomartire della [[diocesi di Como]]. La chiesa antica era con tutta probabilità già stata edificata su un edificio sacro preesistente che aveva nome di chiesa di Santa Maria in Solariolo o Solario, perché sorgeva proprio a fianco di un edificio medievale che aveva la caratteristica lombarda dei portici nel piano inferiore e una sala con funzioni pubbliche al piano superiore.<br />
La chiesa viene citata in una bolla di [[papa Eugenio III]] del [[1147]] col quale la [[Santa Sede]] confermava il possesso dell'edificio ai monaci di San Dionigi.
[[
La struttura venne affidata ai Gesuiti nel [[1567]], poco dopo il loro arrivo nel capoluogo lombardo nel [[1563]], per i quali si resero subito necessari alcuni lavori di restauro ed ingrandimento.
La realizzazione dell'edificio, prima ''
La costruzione delle parti restanti dell'edificio venne portata avanti nei secoli successivi da altri insigni architetti come [[Martino Bassi]], subentrato al Tibaldi nel [[1586]], e [[Francesco Maria Richini]] ([[1629]]). Sotto la direzione di quest'ultimo architetto ebbero inizio e fine i lavori nel coro che venne portato a compimento nel [[1684]]. L'architetto Andrea Biffi, nel [[1684]], iniziò i lavori per l'erezione della cupola.
Dopo la soppressione dell'ordine dei Gesuiti nel [[1773]], la chiesa fu affidata ai canonici provenienti dalla vicina chiesa trecentesca di [[Chiesa di Santa Maria alla Scala|Santa Maria
All'inizio del 1873, nel recarsi a messa, [[Alessandro Manzoni]] cade sui gradini della chiesa, riportando un
La notte del 16 aprile 1943 un bombardamento distrusse la [[Questura]] che sorgeva presso la contigua ex casa professa dei [[Gesuiti]] e danneggiò gravemente la chiesa di San Fedele contigua<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB0002CC/|titolo = Questura di Milano|accesso = |data = }}</ref>.<ref>{{Cita web|autore =|url =http://www.to.chiesadimilano.it/or4/or?uid=ADMIvenues.search.datiluogo&luogo=11350|titolo =Chiese di Milano|accesso =|data =|urlmorto =sì|urlarchivio =https://web.archive.org/web/20160311062951/http://www.to.chiesadimilano.it/or4/or?uid=ADMIvenues.search.datiluogo&luogo=11350|dataarchivio =11 marzo 2016}}</ref> L'edificio tornò a essere gestito dai Gesuiti nel [[1945]].▼
▲La notte
▲All'inizio del 1873,nel recarsi a messa, [[Alessandro Manzoni]] cade sui gradini della chiesa, riportando un [[trauma]] che lo conduce a un rapido e irreversibile declino. Morirà il 22 maggio di quell'anno.
== Descrizione ==
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L'eleganza dell'interno è ottenuta grazie agli effetti cromatici dei materiali utilizzati per le membrature architettoniche, ed in particolare la pietra d'[[Angera]], proveniente dal [[Lago Maggiore]], le cui tonalità rosee sono state recuperate dal recente restauro.
Le pareti risultano fortemente ritmate ed articolate su due ordini di archi minori, corrispondenti ad un matroneo in quello superiore, e in quello inferiore ad otto confessionali intagliati (Giovanni, Giacomo e Gianpaolo Taurini, 1596-1603), con scene
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▲[[File:6379 - Milano - S. Fedele - Cerano - Visione di S. Ignazio (ca. 1622) - Foto Giovanni Dall'Orto - 14-Feb-2008.jpg|thumb|left|La cappella di Sant'Ignazio]]
Nella prima cappella a destra, dedicata a [[sant'Ignazio di Loyola]], troviamo invece la ''Visione di sant'Ignazio'' di [[Giovan Battista Crespi|Giovan Battista Crespi, detto il Cerano]], di poco successiva alla beatificazione del Loyola (1622), la cui decorazione in stucco presenta una ricchezza già barocca. Nelle due cappelle della parete sinistra si trovano altre due opere provenienti dalla trecentesca [[Chiesa di Santa Maria alla Scala|Santa Maria della Scala]], cioè la ''Deposizione'' di [[Simone Peterzano]] (1591), il cui drammatico uso della luce dovette influenzare il suo allievo [[Michelangelo Merisi]] da [[Caravaggio]], in procinto di trasferirsi a Roma; e, nella seconda cappella, un affresco quattrocentesco di Madonna con Bambino, fortemente ridipinto in tempi successivi.
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La cupola fu invece realizzata dopo la morte del Richini, avvenuta nel 1658.
Alla sinistra dell'altare maggiore vi è una lapide in bronzo che ricorda il punto dove era solito pregare [[Alessandro Manzoni]], che abitava in via Gerolamo Morone 1, a circa 200 metri dalla chiesa. Lo scrittore,
=== Organo a canne ===
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Costruito nel [[1979]] dalla [[organaro|ditta organaria]] [[Tamburini]] per il Teatro alla Scala e da quest'ultimo donato alla chiesa di san Fedele nel [[2010]]<ref>
▲[[File:Milano, chiesa di San Fedele, organo Tamburini.JPG|thumb|destra|L'organo Tamburini]]
▲Costruito nel [[1979]] dalla [[organaro|ditta organaria]] [[Tamburini]] per il Teatro alla Scala e da quest'ultimo donato alla chiesa di san Fedele nel [[2010]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2010/febbraio/24/Nuova_voce_San_Fedele_vm_0_100224042.shtml ''Nuova «voce» in San Fedele'', «Corriere della Sera», 24 febbraio 2010]</ref>. Questo è a [[sistema di trasmissione (organo)|trasmissione integralmente meccanica]], ed ha una tastiera di 58 note ed una [[pedaliera|pedaliera concava]] di 30 priva di registri propri e costantemente unita al manuale. L'organo è privo di mostra.
Sino agli ultimi restauri la chiesa era dotata di un organo a canne costruito nel 1958 dai Balbiani Vegezzi Bossi che era dotato di tre tastiere, 58 registri e circa 2846 canne. Lo strumento era composto di quattro corpi sonori, tre posti sulle pareti dell'abside e uno entro la cassa monumentale del precedente organo ottocentesco posta in ''cornu epistolae'' (ancora conservata assieme alle canne di mostra risalenti all'organo ottocentesco). La consolle indipendente si trovava di fianco all'altar maggiore, posta a pavimento in cornu evangelii.
=== Opere principali ===
[[
* [[Simone Peterzano]]: ''[[Pietà (Peterzano)|Deposizione]]'';
* [[Giovanni Battista Crespi]] detto il Cerano: ''Sant'Ignazio'';
* [[Bernardino Campi]]: ''Quattro santi'';
* [[Lucio Fontana]]: ''Sacro Cuore'';
* [[Ambrogio Figino]]: ''Madonna della serpe'' (oggi collocata nella chiesa di Sant'Antonio Abate).
== Museo San Fedele ==
{{vedi anche|Museo San Fedele}}
Il 31 dicembre 2014, al termine di interventi di restauro durati un decennio, la chiesa di San Fedele ha inaugurato il [[Museo San Fedele]], esposizione museale a pagamento che si sviluppa negli ambienti della chiesa e della sacrestia.
Le opere sono esposte nella cripta, nel sacello, in sacrestia, nella "cappella delle ballerine" e nella pinacoteca - e coprono un arco cronologico che va dal XV secolo ai giorni nostri. Sono presenti lavori di [[Romanino|Girolamo Romanino]], [[Bernardino Campi]], [[Tintoretto]], [[Ambrogio Figino]], [[Simone Peterzano]], [[Francesco Cairo]], [[Mario Sironi]], [[Piero Manzoni]], [[Lucio Fontana]], [[Nanda Vigo]], [[David Simpson (artista)|David Simpson]], [[Nicola De Maria]], [[Jannis Kounellis]].
== Note ==
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== Bibliografia ==
*{{Cita libro
|titolo = Nuova guida di Milano : per gli amanti delle belle arti e delle sacre, e profane antichità milanesi...
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|autore = [[Carlo Bianconi]]
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|città = Milano
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|edizione = Edizione seconda
|capitolo = S. Fedele ora S, Maria della Scala
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* {{cita libro|titolo=Disegno dell'architettura italiana|autore=Cesare Brandi|editore=Castelvecchi|città=Roma|anno=2013|ISBN=978-88-7615-918-3|cid=Brandi}}
* {{cita libro|titolo=Pellegrino Tibaldi architetto e il San Fedele di Milano|autore=Stefano Della Torre|coautori=Richard Schofield|editore=NodoLibri|città=Como|anno=1994|ISBN=88-7185-037-8|cid=Della Torre}}
*“Antonio Bassanini costruttore del Novecento. Vita e Opere” Giovanna Franco Repellini Andrea Strambio de Castilla. 2019 Silvana Editoriale Cinisello Balsamo Milano
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url=http://www.touringclub.it/destinazione/137667/chiesa-di-san-fedele|titolo=Touring Club, Aperti per Voi: informazioni ed orari|accesso=16 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171017042326/http://www.touringclub.it/destinazione/137667/chiesa-di-san-fedele|dataarchivio=17 ottobre 2017|urlmorto=sì}}
{{Chiese di Milano realizzate dal XV al XVI secolo}}
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