Solanum melongena e 4 mosche di velluto grigio: differenze tra le pagine
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{{Film
|titoloitaliano= Quattro mosche di velluto grigio
|immagine=
|didascalia=
|titolooriginale= Quattro mosche di velluto grigio
|nomepaese= [[Italia]]
|annoproduzione= [[1971]]
|durata= 104'
|tipocolore= colore <!--colore o B/N-->
|tipoaudio= sonoro <!--muto o sonoro-->
|ratio= <!--formato dell'inquadratura espresso come rapporto-->
|nomegenere= Giallo/Thriller/Horror <!--solo tra quelli indicati nel progetto-->
|nomeregista= [[Dario Argento]]
|nomesoggetto= [[Dario Argento]], [[Luigi Cozzi]], [[Mario Foglietti]]
|nomesceneggiatore= [[Dario Argento]]
|nomeproduttore= [[Salvatore Argento]]
|nomeattori=
*[[Michael Brandon]]: Roberto Tobias
*[[Mimsy Farmer]]: Nina Tobias
*[[Jean Pierre Marielle]]: Gianni Arrosio
*[[Bud Spencer]]: Diomede
*[[Stefano Satta Flores]]: Andrea, medico amico di Roberto
*[[Marisa Fabbri]]: Amelia, la domestica
*[[Francine Racette]]: Dalia
*[[Laura Troschel|Costanza Spada]]: Maria Pia, amica di Roberto
*[[Calisto Calisti]] Carlo Marosi
*[[Oreste Lionello]]: Il Professore
*[[Fabrizio Moroni]]: Mirko
*[[Aldo Bufi Landi]]: Psichiatra
*[[Tom Felleghy]]: Poliziotto
*[[Guerrino Crivello]]: Rambaldi, il guardiano notturno
<!--gli attori vanno inseriti uno per riga, iniziando con un *, seguito dal nome dell'attore con doppie parentesi quadre, seguito dal nome del personaggio senza parentesi quadre-->
|nomefotografo= [[Franco Di Giacomo]]
|nomemontaggio= [[Françoise Bonnot]]
|nomeeffettispeciali= [[Cataldo Galliano]]
|nomemusicista= [[Ennio Morricone]]
|nomescenografo= [[Enrico Sabbatini]]
|nomecostumista=
|nometruccatore= [[Paolo Borselli]], [[Giuliano Laurenti]]
<!--è ammesso l'uso di testo su più righe, iniziando con un *-->
}}
'''''Quattro mosche di velluto grigio''''' è il terzo film giallo di [[Dario Argento]], girato nel corso del [[1971]] con ___location a [[Milano]] e [[Torino]]. È il terzo capitolo della cosiddetta ''[[Trilogia degli animali]]'' di Argento.
== Trama ==
{{C|la trama contiene varie imprecisioni che possono portare ad una idea errata dello svolgimento del film, pertanto deve essere rivista|cinema|agosto 2008}}
Roberto Tobias (Roberto Fabiani nel soggetto originale), batterista in un gruppo rock, si sente seguito da alcuni giorni da un misterioso individuo. Una sera, finite le prove con il proprio gruppo, decide di affrontare direttamente il proprio persecutore: trascinato in un teatro, lo uccide accidentalmente utilizzando maldestramente lo stesso pugnale dell'aggressore.
L'omicidio viene fotografato da un misterioso individuo contraffatto da una maschera carnevalesca, che comincia a perseguitarlo, inviandogli la prova del delitto avvenuto e minacciandolo, a propria volta, di morte.
Inizialmente, Roberto non fa menzione della cosa né con gli amici più stretti, né con la moglie Nina. Le minacce dell'individuo proseguono, e Roberto viene aggredito, in piena notte, dal proprio persecutore. E' a questo punto che Roberto mette al corrente la moglie di quanto gli è appena accaduto, e del precedente omicidio di cui è stato protagonista.
Nel frattempo, la domestica di Roberto, venuta a conoscenza dell'identità del persecutore e messasi in contatto con l'individuo per ricattarlo, viene uccisa nel parco dove aveva fissato l'appuntamento.
Si scopre frattanto che l'individuo che pedinava originariamente Roberto non è morto, dato che il pugnale con cui è stato colpito era finto, del tipo usato nelle finzioni cinematografiche, ma che a sua volta sta tentando di ricattare l'assassino. Finirà a sua volta ammazzato e garrottato con un filo di ferro.
Roberto è intanto afflitto da un incubo ricorrente: la decapitazione di un individuo (di cui ignora l'identità) da parte di un boia armato di scimitarra in una affollatissima piazza araba.
Impaurito, Roberto tuttavia non cede alle insistenze della moglie che gli chiede di allontanarsi da casa con lei, e lasciatela libera di partire rimane solo con Dalia, cugina della consorte, con cui allaccia una relazione clandestina.
Frattanto Roberto si rivolge ad un suo amico barbone, Diomede, da tutti chiamato Dio, che gli consiglia di rivolgersi ad un investigatore privato economico ma affidabile, Arrosio.
Personaggio che inizialmente sconfina nella macchietta, in quanto omosessuale e con all'attivo ben 83 casi falliti da quando ha iniziato la sua carriera di detective, si rivelerà in seguito segugio dotato di fiuto fino, capace di smascherare l'assassino, salvo poi finire però a sua volta ucciso dopo un lungo inseguimento in metropolitana. Emblematica la sua morte col "sorriso", felice di aver risolto il suo primo caso.
In seguito è la volta di Dalia, che viene aggredita in casa di Roberto e uccisa a coltellate.
E' a questo punto che la polizia, incapace di identificare il colpevole, decide di far ricorso ad una moderna tecnologia: fotografando la retina della vittima sarà possibile ricavare l'ultima immagine impressa su di essa e, si spera, il volto dell'aggressore. Il tentativo, tecnicamente riuscito, risulta tuttavia vano, in quanto l'unica confusa immagine che emerge dalla retina di Dalia è quella di quattro mosche.
A fronte del mistero, a Roberto non resta che aspettare il proprio aggressore a casa armato di pistola.
In una notte di vento, scoprirà la soluzione del caso, e il reale significato dell'incubo che lo perseguita...
== Aspetti rilevanti ==
''Quattro mosche di velluto grigio'' è il primo film in cui Argento inserisce, seppur incidentalmente, elementi soprannaturali nella trama, rappresentati in questo caso dai ricorrenti incubi di Roberto e dalle "precognizioni" che li accompagnano, come si scoprirà alla fine del lungometraggio.
Non nuovi invece gli escamotage scientifici, cui già si era fatto ricorso ne ''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'' ([[1969]]), per spiegare le pulsioni dell'omicida, e ne ''[[Il gatto a nove code]]'' ([[1970]]), per spiegare la tendenza a delinquere dell'assassino. È appena il caso di dire che la tecnica scientifica cui fa riferimento il film, futuribile negli anni settanta, risulta oggi implausibile.
Accanto a tali elementi, il film si distingue per una tendenza al comico/grottesco che non si ravvisava nei film precedenti e che andrà gradualmente scemando nei thriller di Argento, già a partire dal successivo ''[[Profondo Rosso]]'' (1975): in tale ottica vanno inquadrati i ruoli e le interpretazioni di [[Bud Spencer]], di [[Oreste Lionello]] (il Professore, amico di Diomede), di [[Gildo di Marco]] (il postino), [[Corrado Olmi]] (il portinaio) e, pur con una coloritura malinconica, se non tragica, [[Jean Pierre Marielle]], i quali hanno comunque un ruolo rilevante nella stessa vicenda "gialla".
Come ne ''L'uccello dalle piume di cristallo'' e nei successivi ''Profondo Rosso'' e ''[[Tenebre]]'' l'elemento che scatena la furia omicida del maniaco va rinvenuto in un trauma accaduto nel passato.
Secondo quanto affermato dallo stesso Argento, il film, nel descrivere il menage fra Roberto e Nina, contiene alcuni riferimenti autobiografici. Lo stesso [[Michael Brandon]] fu scelto dal regista perché gli somigliava vagamente, come pure [[Mimsy Farmer]], scelta per il ruolo della moglie del protagonista dopo aver repentinamente scartato altre attrici candidate al ruolo di Nina Tobias, assomigliava al'ex moglie del regista romano.
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*Quattro mosche di velluto grigio è l'unico film di Argento a non essere uscito nel mercato italiano home video nè in VHS e nè in DVD (anche se presente una rara edizione americana in VHS con linguaggio italiano), per problemi legati alla sua distribuzione. I diritti di riproduzione del film originale sarebbero infatti detenuti in parte dalla [[Paramount Pictures]], che pare essersi sempre disinteressata alla sua diffusione, nonostante la fama del regista, e in parte dalla [[SEDA spettacoli]], ovvero la Società di distribuzione di Dario Argento;
*Il film è apparso saltuariamente in televisione, l'ultima volta nel 1991 su [[Rete 4]];
*[[Francine Racette]] (Dalia) era all'epoca delle riprese moglie di [[Donald Sutherland]];
*[[Mimsy Farmer]] (Nina), è stata moglie dello scrittore [[Vincenzo Cerami]];
*[[Jean Pierre Marielle]] è recentemente comparso al cinema nel ruolo di Sauniére, ne [[Il Codice da Vinci]] di [[Ron Howard]] ([[2006]]);
*[[Gildo di Marco]], che interpreta il postino, era il galeotto "Addio" ne ''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'';
*[[Corrado Olmi]], il portinaio, era uno dei poliziotti ne ''[[Il gatto a nove code]]'';
*Il personaggio dell'assassino travisato da una maschera era interpretato da [[Luigi Cozzi]], amico di Argento ed autore del soggetto assieme al regista;
*La casa di Roberto è in via [[Fritz Lang]], evindente omaggio al maestro del cinema espressionista tedesco, ma nella realtà si tratta di via dell'Esperanto al quartiere EUR di Roma, rimasta pressoché inalterata.
*L'ufficio di Arrosio è situato nella [[Galleria Subalpina]] di [[Torino]], a due passi da [[piazza Castello]] e [[via Po]];
*Il parco dove viene uccisa la domestica di Roberto è quello del [[Valentino]], sempre a Torino;
*La sceneggiatura romanzata del film (scritta da Nanni Balestrini) è stata pubblicata dall'editore [[Newton&Compton|Newton Compton]] nella prima metà degli anni novanta, assieme alle novelizations de ''L'uccello dalle piume di cristallo'' (Nanni Balestrini), ''Il gatto a nove code'' (Nanni Balestrini), [[Profondo Rosso]] (Nicola Lombardi), [[Tenebre]] (Luigi Cozzi), sotto il titolo "Profondo Thrilling". Allegata al libro anche una scheda tecnica di Quattro mosche di velluto grigio;
* Il personaggio Diomede, interpretato da [[Bud Spencer]], è originariamente presente nel romanzo ''[[La statua che urla]]'' di [[Fredric Brown]], da cui è stato tratto il primo film di Argento, ''L'uccello dalle piume di cristallo''.
*Le musiche in chiave hard rock sono di [[Ennio Morricone]].
*Il finale di "Quattro mosche di velluto grigio" fu girato con una macchina da presa speciale, che prima di allora, nel 1971, non era mai stata utilizzata.
*Un'etichetta della Germania (la Retrofilm) ha di recente commercializzato (senza averne i diritti) dei DVD di Quattro mosche di velluto grigio (In quantità limitata) in cui è anche presente la lingua italiana...
{{Dario Argento}}
{{Portale|cinema}}
[[Categoria:Film gialli]]
[[Categoria:Film thriller]]
[[de:Vier Fliegen auf grauem Samt]]
[[en:Four Flies on Grey Velvet]]
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