Vieste e Hordeum vulgare: differenze tra le pagine

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}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
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'''Vieste''' è un comune di 13 414 abitanti della [[provincia di Foggia]]. Fa parte del [[Parco Nazionale del Gargano]] e della [[Comunità Montana del Gargano]].
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La specie '''''Hordeum vulgare''''' ('''orzo comune''', '''orzo coltivato''' o semplicemente '''orzo''', per antonomasia) è, tra le specie del genere ''[[Hordeum]]'', quella economicamente più importante, da cui si ricava l'[[orzo (alimento)|orzo]] alimentare. Comprende due sottospecie: ''Hordeum vulgare tetrasticus'' ed ''Hordeum vulgare esasticus''; si tratta degli orzi polistici con più di due ranghi di spighette, i tetrastici hanno 6 ranghi di spighette di cui 4 riuniti in coppie e gli orzi esastici hanno 6 ranghi di spighette.
 
[[Immagine:BarleyFields.jpg|thumb|left|300px|Coltivazioni di orzo in [[Inghilterra]].]]
Rinomata stazione balneare [[Gargano|garganica]], per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della [[Bandiera Blu]], prestigioso riconoscimento della [[Foundation for Environmental Education]].
 
== GeografiaOrigini ==
L'orzo coltivato deriva dall'orzo selvatico (''[[Hordeum spontaneum]]''), con il quale conserva una grande affinità, tanto che alcuni studiosi li considerano un'unica specie. ''H. vulgare'' e ''H.spontaneum'' sono interfertili. La differenza principale consiste nella fragilità delle spighe selvatiche, che permettono la dispersione dei semi per mezzo del [[vento]].
{{vedi anche|Faro di Vieste}}
===Penisola===
È la città più orientale del [[promontorio]] del Gargano e della provincia di Foggia. La particolare situazione urbanistica di Vieste è legata al fatto che il Gargano, rispetto al resto della costa adriatica, è un corpo estraneo di origine carsica. Forma dunque un paesaggio montuoso caratterizzato da strati calcarei, spesso erosi dall'azione marina. Il paesaggio rende peraltro difficili le comunicazioni con i comuni vicini e con il capoluogo di provincia, [[Foggia]], che dista peraltro 99 km.
 
La coltivazione dell'orzo cominciò durante il [[Neolitico]] nel [[Vicino Oriente]]. Le più antiche testimonianze risalgono al [[10500 a.C.]]. Nel [[5000 a.C.]] si era già diffuso fino all'[[Europa]] centrale, nonché in [[Egitto]]. Intorno al [[1000 a.C.]] aveva raggiunto la [[Corea]].
Il nucleo dell'abitato sorge su una piccola e rocciosa [[penisola]], dalla forma più o meno simmetrica e caratteristica per le sue due punte:
 
== Caratteri botanici ==
* Punta di ''San Francesco'', rivolta verso est, rialzata e rocciosa: è qui che si ritrova il centro medievale, dato che questa parte della penisola offriva i migliori requisiti di sicurezza. In questa parte, ricca di vicoli, scalinate ed archi, si ritrova la maggior parte dei più prestigiosi edifici storici (Chiesa di San Francesco, cattedrale).
L'orzo è un'[[erba]] annuale.
 
La pianta è essenzialmente costituita da un [[culmo]] cilindrico, suddiviso da nodi in numero molto variabile di internodi cavi. A livello di ogni nodo prende origine una [[foglia]] costituita da guaina (avvolgente il culmo), la lamina è assente, ligula ed auricole caratteristicamente molto sviluppate in questa specie.
* Punta di ''Santa Croce'', rivolta a nord, che a differenza della prima non si trova in posizione particolarmente rialzata. In questa zona, relativamente pianeggiante, il comune ha cominciato ad espandersi soltanto verso l'Ottocento. La formazione di nuovi quartieri portò successivamente la vita di paese (nuovo municipio, parco comunale, chiesa di Santa Croce ecc.) a gravitare sempre più verso questa parte. È da questa parte che si ritrova il porto di Vieste, tutt'oggi importante per le attività peschiere e per il traffico marittimo verso le [[Isole Tremiti]], la [[Croazia]] e verso [[Manfredonia]].
 
L'[[infiorescenza]] è una [[spiga]] composta, l'unità fiorale è la spighetta formata da glume sterili che racchiudono al loro interno i fiori protetti da piccole [[brattea|brattee]] fertili: lemma (glumetta superiore) e palea (glumetta inferiore). Nell'''Hordeum vulgare'' la spighetta triflora ha il solo fiore centrale fertile mentre i laterali rimangono sterili.
===Litorale di Vieste===
Caratteristica è la presenza di lunghe reste.
[[Image:Trabucco.JPG|thumb|290px|Un antico trabucco garganico presso Vieste]]
[[Image:Gargano0004.jpg|thumb|290px|La città vista dalla zona della punta di San Francesco]]
 
Il [[frutto]] è una cariosside con pericarpo aderente al seme.
Tra le due punte si ritrova la piccola spiaggia della ''Marina piccola'', rivolta verso il faro (ove vige divieto di balneazione). A sud della punta di San Francesco si ritrova la lunga spiaggia sabbiosa ''del Castello'' o del ''Pizzomunno'' che inizia dalle rocce calcaree sulle quali fu costruita la città e che si estende verso sud in direzione di [[Pugnochiuso]].
L'apparato [[radice|radicale]] è fascicolato.
 
==Esigenze ambientali==
Ad est della punta di Santa Croce si ritrova l'altrettanto lunga spiaggia di ''San Lorenzo'', che a differenza della prima è ancora abbastanza ricca di spiagge libere. Inizia dalla sezione urbana edificata a partire dall'Ottocento (zona del porto) per estendersi verso ovest, in direzione di [[Peschici]].
 
Rispetto agli altri cereali autunno-vernini come ad esempio il [[Triticum aestivum|frumento]], l’orzo presenta una buona resistenza alla siccità e può sopportare temperature di 38°C se l’umidità ambientale non è troppo elevata. Più problematiche sono le condizioni caldo-umide che favoriscono varie malattie fungine. Per quanto riguarda l’altitudine può essere coltivato dal livello del mare fino ai 4500 m delle [[Ande]] o dell’[[Himalaya]]; alle alte [[latitudini]] riesce a maturare nelle brevi estati di quelle zone. Resiste molto bene alla salinità del suolo garantendo una buona produzione anche a 8 – 10 [[Siemens (unità di misura)|mS cm]], tollera il freddo anche se in misura minore rispetto ad altri cereali vernini quali il [[Triticum aestivum|frumento]] e la [[Secale cereale|segale]].
Lungo la costa è possibile ammirare alcuni [[trabucco (pesca)|trabucchi]], antiche installazioni da pesca provviste di lunghi bracci in legno che sostengono una rete. È questo uno degli elementi storici che distinguono la zona garganica rispetto al resto della Puglia, per avvicinarla tendenzialmente alle province confinanti a nord (coste di Abruzzo meridionale e [[Molise]]).
 
L’orzo [[germinazione|germina]] ad una temperatura minima di 5°C, la temperatura ottimale per la crescita è di 15 °C, mentre 17 – 18°C sono idonei per la fioritura. Nel periodo invernale, con una coltre [[neve|nevosa]] che protegge da deleteri sbalzi termici, può sopportare anche temperature di –20°C. Con temperature primaverili superiori ai 20°C e in assenza di precipitazioni si osserva un significativo accorciamento del ciclo colturale. L’accestimento è favorito da temperature basse e [[fotoperiodismo|fotoperiodo]] breve. Ha una bassa capacità di competere per la luce, è quindi sconsigliabile la consociazione con colture arboree.
== Cenni storici ==
I terreni più adatti risultano essere quelli di medio impasto, ben drenati, con [[pH]] compreso tra 7 e 8. E’ preferibile che i terreni siano ben dotati in [[fosforo]] e [[potassio]], mentre un eccesso di [[azoto]] favorisce una poduzione eccessiva di [[paglia]] a scapito della granella e favorisce [[allettamento|l’allettamento]].
=== La Preistoria ===
Il territorio comunale risulta abitato dall'uomo fin dal [[Paleolitico]], come testimoniato dai numerosi siti archeologici e reperti ritrovati in diverse aree.
 
La sensibilità allo stress idrico è diversa a seconda della fase del ciclo della coltura; nelle prime fasi viene ridotto l’accestimento e lo sviluppo radicale. Più grave se lo stress idrico si verifica durante le fasi di levata o di spigatura (indicativamente 2 settimane prima e 2 settimane dopo la fioritura), nelle quali causa mortalità dei culmi di accestimento, sterilità delle spighe e dimensioni ridotte delle cariossidi. L’azione concomitante di carenza idrica e vento caldo secco provocano il fenomeno della “stretta“ con cariossidi piccole e striminzite.
Sicuramente questo fu dovuto al clima mite, alle diverse sorgenti di acqua potabile, al terreno fecondo con abbondanza di frutta, alla varietà di selvaggina sia stanziale che migratoria e alla ricchezza di pesci nelle diverse insenature lungo la costa.
L’eccesso idrico è altrettanto pericoloso: provoca asfissia radicale ed eccessivo sviluppo della vegetazione con rischi maggiori di allettamento.
 
==Coltivazione==
Le zone che risultano esser state maggiormente frequentate dall'uomo [[Preistoria|preistorico]] sono Vallecoppe, Campi, Costella, Puntalunga, Macchione, Passo dell'Arciprete e Sfinalicchio.
===Semina===
 
Il territorio viestano, ricco di selce permise, all'uomo nella Preistoria, la realizzazione di manufatti litici utilizzati come strumenti per il lavoro, la caccia o la difesa. In contrada Defensola, a circa tre chilometri dal centro abitato, è stata scoperta una miniera di selce, definita una delle maggiori d'[[Europa]].
 
La data di semina varia in relazione all’andamento [[meteorologia|meteorologico]] del singolo anno oltre che in base alle caratteristiche pedoclimatiche del luogo; è però opportuno distinguere in:
Sono inoltre visibili resti di tombe dell'[[Età del ferro]] nelle vicinanze del castello e sulla punta di San Francesco. Nel territorio comunale vi era anche, in contrada Molinella, un [[dolmen]] che purtroppo è andato irrimediabilmente distrutto.
Infatti i reperti archeologici ritrovati nel territorio viestano vengono purtroppo immancabilmente lasciati a se stessi (se non in alcuni casi addirittura occultati) e questo ne determina il deterioramento e la distruzione.
 
*semine autunnali: effettuate nel Nord Italia verso metà ottobre, ricordando che un ritardo eccessivo causa un’emergenza posticipata. Al Sud viene generalmente seminato dalla prima decade di novembre alla prima decade di dicembre
Per quanto riguarda il periodo successivo, innumerevoli reperti archeologici testimoniano l'insediamento degli antichi Greci e dei Romani.
 
*semine primaverili: devono essere effettuate appena si hanno condizioni climatiche idonee, per evitare che la coltura si trovi nella fase di maturazione con temperature troppo elevate. Questo provocherebbe lo sviluppo di [[cariossidi]] piccole e striminzite
=== Dominazioni straniere ===
Dopo l'appartenenza all'impero romano e impero bizantino, cadde sotto la dominazione dei [[longobardi]]. Più tardi, iniziò come per le città vicine il periodo normanno-svevo, che contribuì allo sviluppo urbanistico della città come si vede oggi (Castello).
[[Image:Vieste14.jpg|200px|right|thumb|Città vecchia, cattedrale]]
Come altre città pugliesi, fu spesso esposta ad attacchi provenienti dal mare. Si ricordi il pesante sacceggio da parte dei Veneziani nel 1239. Uno dei popoli più pericolosi, per Vieste, erano i Turchi, i quali compirono incursioni anche sanguinarie. Particolarmente grave fu l'episodio di [[Dragut Rais]], che nel 1554 fece decapitare migliaia di viestani. Il fatto è ancora ricordato da una targa presso la cattedrale (pietra di ''Chianca Amara'').
 
La semina autunnale consente l’ottenimento di rese superiori (anche di un 30 – 50%), in quanto la coltura può sfruttare un maggior periodo per la granigione e, in particolare al Sud, si avvantaggia delle precipitazioni del periodo autunno-invernale e soffre meno per la siccità primaverile. Per questi motivi la semina primaverile è da considerarsi un ripiego se non si è potuta effettuare la semina autunnale.
=== Costruzioni storiche di Vieste ===
Un eccessivo anticipo della semina (inizio ottobre) può favorire la trasmissione di [[virus (biologia)|virosi]] da parte di varie specie di [[afidi]], non più attivi con l’abbassamento delle temperature.
Vieste fu sede del vescovo tra il 993 ed il 1817. Tra le costruzioni principali, come in altre città pugliese, si ricordano innanzitutto la cattedrale romanica ed il Castello, entrambi oggetto delle cure di [[Federico II di Svevia]] dopo che i veneziani avevano arrecato grande danno alla cittadina.
In zone con inverni rigidi è però consigliabile anticipare la semina, anche solo di pochi giorni, per consentire alla [[pianta]] di giungere nel periodo più freddo ad uno stadio lievemente più avanzato e di sopportare quindi meglio i rigori invernali.
Dove gli inverni sono miti è possibile impiegare varietà primaverili in semina autunnale. Lo sviluppo sarà più vigoroso e le produzioni maggiori in virtù del maggior periodo di vegetazione. Al contrario non è possibile impiegare tipi autunnali in semina primaverile, in quanto si avrà solo produzione di foglie senza giungere alla spigatura.
 
La quantità di seme varia indicativamente da 120 a 170 Kg ad [[ettaro]], in base alla varietà (vi possono essere forti differenze nella dimensione della cariosside), all’epoca di semina, alle condizioni del terreno e alla germinabilità del [[seme]]. E’ spesso consigliabile aumentare la quantità di semente nelle semine primaverili, in quanto caratterizzate da un minor grado di accestimento, oppure nel caso della semina su sodo. Nelle semine autunnali una maggior quantità di seme e quindi un maggior numero di [[culmi]] a metro quadro, limita l’accestimento naturale della coltura; questo fenomeno può essere utile negli orsi distici per la produzione di [[malto]] al fine di ottenere cariossidi uniformi e di maggiori dimensioni. In generale si punta ad ottenere 300-400 piante a metro quadrato che poi con l'accestimento formeranno una copertura di 600-800 spighe a metro quadrato. La semina viene effettuata a spaglio o più frequentemente a file distanti 15-20 cm (12-15 cm per gli orzi distici, per ridurre l’accestimento), con profondità di semina di 30 – 40 mm.
La cattedrale sorge in una delle zone più alte di Vieste, circondata da edifici poco meno alti. Il suo impianto tipico del [[romanico pugliese]] si ritrova in perfetta armonia con il campanile della chiesa, non particolarmente slanciato ma sapientemente progettato in stile [[architettura barocca|barocco]] dopo un crollo nel [[1772]]. La chiesa, [[basilica]] a tre navate, reca tracce di continui adattamenti sovrappostisi nel corso dei secoli. Nel complesso, rimane molto poco della struttura originaria medievale. Come le altre cattedrali della zona, è dedicata alla [[Maria Assunta]].
 
===Concimazione===
Il castello, massiccia costruzione fatta edificare dagli Svevi, domina il profilo della città vista da lontano con la sua figura massiccia. A pianta triangolare, si distingue dagli edifici e dal paesaggio circostante per il suo colore bruno, e si erge a strapiombo sulle rocce calcaree che danno sul mare. Le tre punte del suo perimetro sono rinforzate da caratteristici [[bastione|bastioni]] a punta. Fu danneggiato durante le incursioni veneziane e durante la prima guerrra mondiale. È attualmente usato dall'esercito.
 
Nei pressi di queste costruzioni si trova la ''Porta ad Alt'', carattteristica per l'arco acuto. Costituiva l'ingresso principale della città.
 
Vengono indicate come quantità orientative 70 – 110 kg a ettaro di azoto (a seconda della fertilità preesistente del terreno, quella che gli [[agronomi]] definiscono "forza vecchia del terreno"), 70 – 100 kg a ettaro di fosforo (espressi come P<sub>2</sub>O<sub>5</sub>) e 60 –120 kg a ettaro di potassio (espresso come K<sub>2</sub>O); nello stabilire la dose di [[concime]] è importante tenere in considerazione se la paglia venga asportata o interrata. Fosforo e potassio vengono somministrati alla semina in quanto non dilavabili, mentre l’azoto va dilazionato distribuendone un 15 – 20% in pre accestimento (metà dicembre - gennaio), un 35 – 40 % a febbraio per favorire il viraggio e il restante 45 – 50% a marzo, nel periodo della levata. E’ consigliabile evitare l’ultima azotatura durante la levata per gli orzi destinati alla produzione di malto, riducendo l'apporto di azoto a 40 – 50 kg totali. In questo caso infatti, il contenuto di [[proteine]] nella granella deve essere il più basso possibile. Una ridotta somministrazione di fosforo e potassio a fine inverno è giustificata solo in terreni molto poveri in questi elementi.
=== Leggenda del Pizzomunno ===
[[Immagine:Vieste16.jpg|thumb|left|250px|Pizzomunno e la spiaggia del Castello]]
All'inizio della spiaggia detta ''del Castello'', ovvero quella a sud del centro abitato, si erge, quasi a guardia di Vieste, un monolite alto circa 25 metri chiamato ''Pizzomunno'' che è il simbolo stesso della cittadina garganica. Ad esso sono legate alcune leggende, spesso variazioni una dell'altra.
 
===Raccolta===
Si racconta che al tempo in cui l'attuale città era solo un villaggio composto da sparute capanne ed abitato da pescatori vi vivesse un giovane alto e forte di nome Pizzomunno. Sempre nello stesso villaggio abitava anche una fanciulla di rara bellezza, con i lunghi capelli color del sole di nome Cristalda.
La raccolta si ha 8-10 giorni prima del frumento(da metà giugno ai primi di luglio), si fa con mietitrebbiatrice raggiungendo produzioni medie di 5-6 t a ettaro.
 
===Avversita'===
I due giovani si innamorarono, amandosi perdutamente senza che niente potesse separarli. Pizzomunno ogni giorno affrontava il mare con la sua barca e puntualmente le [[sirena|sirene]] emergevano dai flutti marini per intonare in onore del pescatore dolci canti. Le creature marine non si limitavano a cantare, ma prigioniere dello sguardo di Pizzomunno gli offrirono diverse volte l'immortalità se lui avesse accettato di diventare il loro re e amante. L'amore che il giovane riversava su Cristalda, però, rendeva vane le offerte delle sirene.
*'''Rincosporiosi''' ([[Rynchosporium secalis]]) si manifesta nel caso di primavere umide e fresche con macchie sulle foglie ovali bianco-grigiastre al centro e areolate di bruno.
*'''Elmintosporiosi''' ([[Drechslera]] spp.) provoca il completo disseccamento della spiga, la concia della semente è un buon rimedio preventivo.
*'''Giallume virotico''' il cui agente virale è un [[virus]] [[BYDV]] trasmesso da afidi ([[Ropalosiphon padi]]), uniche misure sono quelle di adottare cultivar dotate di minore suscettibilita' e ritardare la semina in autunno in modo che il freddo uccida la popolazione degli afidi vettori.
 
== Proprietà nutrizionali ==
Una delle tante sere in cui i due amanti andavano ad attendere la notte sull'isolotto che si erge di fronte alla costa, le sirene, colte da un raptus di gelosia, aggredirono Cristalda e la trascinarono nelle profondità del mare. Pizzomunno rincorse invano la voce dell'amata. I pescatori il giorno seguente ritrovarono il giovane pietrificato dal dolore nel bianco scoglio che porta ancora oggi il suo nome.
{{Vedi anche|Orzo (alimento)}}
Nell'[[Alimentazione (nutrizione)|alimentazione]] umana vengono sfruttate le [[Cariosside|cariossidi]] dell'orzo.
 
== Proprietà medicinali ==
La leggenda racconta ancora che ogni cento anni la bella Cristalda torna dagli abissi per raggiungere il suo giovane amante e rivivere per una notte sola il loro antico amore.
 
{{disclaimer soccorso}}
Varianti della leggenda vogliono che il nome della giovane sia Vesta o Vieste (legando così anche il nome della città a questa leggenda), o ancora vogliono che la bella fanciulla fosse figlia di una divinità marina che si opponeva all'amore con il giovane viestano e che per questo loro sentimento fu punita. Altre variazioni sul tema vogliono che la ragazza fosse la moglie di Pizzomunno e che fu assalita mentre attendeva sulla spiaggia il ritorno del compagno pescatore.
 
L'orzo è molto facile da digerire ed è altamente energetico, tanto che in passato veniva utilizzato in tutti gli ospedali.
== Risorse economiche ==
[[Image:Vieste15.jpg|thumb|right|250px|Il porto di Vieste]]
Le attività economiche viestane per eccellenza, la [[pesca]] e l'[[agricoltura]], continuano a produrre una certa quantità di reddito per la popolazione. Tuttavia, queste si sono mostrate insufficienti nel corso del ventesimo secolo.
Nei diversi decenni di questo periodo, Vieste il fenomeno dell'[[emigrazione]] ha raggiunto dimensioni consistenti. Le principali zone di destinazione, oltre a quelle estere, erano il Nord Italia e [[Roma]].
A partire dagli [[anni settanta]], il comune iniziò a scoprire una sua vocazione turistica, che rese Vieste nota in tutta Italia e che bloccò il trend demografico al ribasso.
Attualmente, la maggior parte del flusso turistico proviene dalle varie regioni d'Italia.
La risorsa turistica è attiva solo nei quattro mesi da giugno a settembre; durante il resto dell'anno, l'attività economica arriva in buona parte a stagnare e in questo periodo per una grande parte i cittadini viestani non dispongono di risorse lavorative stabili. Nell'intento di sfruttare al massimo il potenziale turistico, negli [[anni novanta]] il centro storico di Vieste (che fino ad allora era poco agibile) è stato dotato di infrastrutture turistiche. Fra l'altro, è stata completamente rifatta la pavimentazione originale delle strade.
 
Inoltre facilita la concentrazione e l'attività [[cervello|cerebrale]] in quanto contiene [[magnesio]], [[fosforo]], [[potassio]], [[vitamina PP]], E, calcio e [[ferro]].
Lo sviluppo delle risorse e delle infrastrutture ha portato ad un notevole miglioramento della disponibilità di [[acqua corrente]] per le economie domestiche, questione che in precedenza (almeno nei mesi estivi) aveva significato un problema quotidiano non indifferente per gli abitanti di Vieste.
 
L'orzo è ricchissimo di proprietà curative: è rimineralizzante delle [[osso|ossa]] (è ricchissimo di [[fosforo]]), previene le affezioni polmonari e cardiovascolari, è nutriente e tonico, ed è molto indicato in caso di [[gastrite|gastriti]], [[colite|coliti]] e [[cistite|cistiti]].
Come il turismo, anche la risorsa dell'agricoltura è strettamente legata al periodo estivo, durante il quale Vieste si avvale di manodopera straniera (che proviene da paesi come l'[[Albania]] e la [[Moldavia]], ma che in parte risiede a Vieste durante tutto l'anno). Vanta un particolare prestigio la coltivazione dell'ulivo.
 
I principi attivi presenti sono: [[ordenina]] ([[alcaloide]]), [[ordeina]], [[maltosio]], [[destrina]].
Oltre all'[[olio di oliva]], tra i maggiori e più tipici prodotti agricoli si contano l'origano ed i pomodori viestani (varietà a forma di uovo, meno lunga rispetto a quella di San Marzano) nonché una svariata scelta di pesci e frutti di mare. Tra i maggiori prodotti culinari si ricordano le melanzane ripiene, i ''k'lustr'' (dolci natalizi fritti e ricoperti di miele e mandorle), la marmellata di ceci ed i [[troccoli]] ed i taralli al finocchio.
 
L'orzo ha spiccate proprietà [[antinfiammatorio|antinfiammatorie]] ed emollienti, e agevola il [[sistema immunitario]] grazie alla sua abilità nel contrastare le infiammazioni. Sono ben note le [[caramella|caramelle]] d'orzo contro il [[mal di gola]], ma l'azione antinfiammatoria si esercita anche sul sistema digerente e urinario.
Con gli sviluppi degli ultimi decenni, è praticamente sparita da Vieste e dintorni la popolazione di alcuni molluschi come le [[tellina|telline]].
 
L'ordenina, contenuta specialmente nel [[malto]] d'orzo (semi d'orzo germinati), stimola la [[circolazione]] periferica e ha anche un effetto [[bronchiolitico]] grazie alla [[vasocostrizione]]. L'ordenina esercita anche un'azione antisettica sull'[[intestino]].
== Festività ==
[[Immagine:Vieste01.jpg|thumb|left|250px|Vista notturna: spiaggia della Marina piccola, cattedrale]]
Il [[decotto]] utilizzato sotto forma di gargarismi aiuta nei casi di [[angina]] e di infiammazioni della cavità orale. Il decotto viene usato anche per impacchi sugli occhi arrossati.
La festa di S. Maria di Merino, il [[9 maggio]] è una delle piu importanti ricorrenze nel panorama locale.
Attira ogni anno centinaia di viestani sparsi in tutto il mondo che ritornano al paese per assistere alla processione che partendo dalla [[Cattedrale]], arriva fino al santuario, situato a 7 km circa dal cetro abitato.
La Madonna, portata solennemente in [[trono]], attraversa il paese fino alla Villa comunale.
Qui, dopo aver effettuato il cambio della cassa (viene riposta in un trono piu leggero), viene portata a spalla dal popolo per tutti i 7 km fino al [[santuario]].
Particolare originale, sta nel fatto che la cassa è costituita in modo da procedere con la madonna rivolta verso i lati della strada, cosicché, durante il percorso d'andata è rivolta verso il mare e durante il ritorno è rivolta verso i campi, proteggendo, cosi, le due antiche principali fonti di sostenamento dei viestani.
Analoga importanza è data alla festa di [[San Giorgio]], il [[23 aprile]].
La statua lignea del Santo, anch'essa conservata nella Cattedrale, viene portata in processione lungo le strade del paese assieme alle altre statue.
[[Immagine:Vieste vicolo.JPG|200px|thumb|right|Un vicolo di Vieste.]]
Fino a qualche decennio fa, la festa era anche l'occasione per la tradizionale frittata che veniva offerta gratuitamente dall'amministrazione comunale ai cittadini e preparata dagli studenti dell'IPSSAR, scuola professionale alberghiera fra le più rinomate della regione.
Oggi questa tradizione centenaria è ancora viva, anche se la famosa Collina di S. Giorgio, meta del successivo picnic a base di frittata, è stata soggetta ad urbanizzazione.
Durante la festa di S. Giorgio, viene anche effettuata la tradizionale corsa di cavalli, sulla [[spiaggia di Pizzomunno]] (o della Scialara).
La corsa, priva di sofisticate attrezzature di rilevamento ed affidata ad improvvisati giudici di linea, finisce spesso in bagarre, per l'attribuzione del primo premio.
Da ricordare fra i vari "fantini", "Str'sciott", vincitore incontrastato di decine di edizioni negli anni '60 e '70 e Matteo "Cavallo", del quale molti ignorano il vero cognome, detto cosi, per la sua passione smisurata per i cavalli.
 
== Sport ==
Vieste è stata attraversata più volte dalla carovana del [[Giro d'Italia]], e in una edizioni ha visto nel suo territorio un arrivo di tappa della manifestazione ciclistica.
 
Il [[26 maggio]] [[1988]], durante il [[Giro d'Italia 1988]], è stata sede di arrivo della seconda semitappa della 4^ tappa (una [[cronometro a squadre]]), partita da [[Rodi Garganico]] e conclusasi con la vittoria della [[Del Tongo]]. Inoltre, la 5^ tappa, corsa il giorno successivo, ha avuto come partenza Vieste per concludersi a [[Santa Maria Capua Vetere]].
 
Il Paese ospita anche la sede del [http://www.motoclubgargano.it Motoclub Gargano], associazione comprendente numerosi appassionati di motociclismo di tutto il Gargano affiliata alla Federazione Italiana Motociclismo, nata con lo scopo primario di valorizzare e far conoscere il territorio Garganico.
 
==Vieste ed i suoi dintorni==
[[Image:Vieste.architiello.jpg|240px|right|thumb|L'Architiello, curioso fenomeno di erosione marina]]
I dintorni di Vieste si distinguono per la presenza di diverse attrattive turistiche di enorme interesse geografico e storico.
 
* Vieste è sempre stata un punto di riferimento di primo piano per partenza ed arrivo alle [[Isole Tremiti]], situate poco lontano a nord della costa.
 
* Vale esattamente lo stesso discorso per la [[Foresta Umbra]], che (nonostante le dimensioni notevolmente inferiori rispetto al medioevo) costituisce un patrimonio biologico inestimabile per l'Italia del Sud.
 
* La [[necropoli]] paleocristiana ''La Salata'', situata ad est della cittadina, è una delle più antiche e caratteristiche del bacino mediterraneo.
 
* Il santuario di Santa Maria di [[Merino]], situato poco lontano.
 
* Le [[grotta|grotte]] scavate dal mare nella roccia calcarea del Gargano, che ha generato delle cavità e formazioni rocciose dalle forme più svariate e bizzarre. Ne è un esempio particolare il ''Pizzomunno''. Lo stesso discorso vale per l'''Architiello'', scavato dall'[[erosione]] presso la strada per Pugnochiuso a sud di Vieste.
 
Una piaga che periodicamente si abbatte su Vieste e sui comuni vicini è quella degli incendi, normalmente dolosi o colposi, come quello che nel luglio del [[2007]] ha interessato la zona soprattutto di [[Peschici]], coinvolgendo Vieste in maniera marginale. Particolari situazioni meteorologiche come lo [[scirocco]] possoni infatti favorire l'espandersi degli incendi, che potrebbero danneggiare patrimoni insostituibili come [[Foresta Umbra]].
 
== Evoluzione demografica ==
{{Demografia/Vieste}}
 
== Amministrazione comunale ==
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<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template ComuniAmministrazione-->
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{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Ersilia Nobile - '''Vice Sindaco:''' Saverio Prencipe <!--scrivere qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
|DataElezione= 28/05/2006 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|TelefonoComune= 0884 7122201 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO, usare il formato 02 12345678 cioè prefisso spazio numero telefonico-->
|EmailComune= www.comunedivieste.it <!--E-MAIL del comune-->
}}
 
L'orzo ha anche proprietà [[lassativo|lassative]].
== Curiosità ==
Vieste viene citato nel romanzo ''Il piatto piange'' di [[Piero Chiara]], insieme a [[Rodi Garganico]], come tappa dell'improbabile ''raid'', come lo definisce l'autore, da [[Luino]] a [[Roma]], di un vogatore del [[Lago Maggiore]] che innamoratosi di [[Edda Mussolini]] coinvolge un amico nella speranza che la circumnavigazione dell'[[Italia]] in barca a remi possa concludersi alla presenza della figlia del [[Benito Mussolini|Duce]].
 
== Statistiche ==
{{quote|A Rodi Garganico fecero indigestione di anguille, a Vieste di carrube.|Piero Chiara, da ''Il piatto piange''}}
Vieste è anche citata ne "L'avventura di un povero cristiano" di Ignazio Silone dove si racconta della fuga a Vieste di Celestino V.
 
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== Galleria immagini ==
|+ '''Maggiori Produttori di Orzo nel Mondo (2005)'''
<gallery>
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Immagine:Vieste08.jpg |Marina Piccola. Punta di Santa Croce
! &nbsp;Pos.&nbsp;
Immagine:Vieste03.jpg |La chiesa di Santa Croce, costruita fuori dal nucelo medievale
! Paese
Immagine:Vieste-faro01.jpg |Isola di Sant’Eufemia, faro
! &nbsp;Quant.&nbsp;<br />(migliaia di t)
Immagine:Vieste04.jpg |Centro storico, costruzioni medievali
! &nbsp;Pos.&nbsp;
Immagine:Vieste07.jpg |Centro storico a strapiombo sulle rocce calcaree e sul mare
! Paese
Immagine:Vieste.south.jpg |Pizzomunno, centro storico, punta di San Francesco
! &nbsp;Quant.&nbsp;<br />(migliaia di t)
Immagine:Vieste.Spiaggia.San.Lorenzo.jpg |Vieste, veduta dalla spiaggia di San Lorenzo
|----- bgcolor=#EEEEEE
</gallery>
| &nbsp; &nbsp;1 ||{{RUS}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |15.773 || &nbsp; &nbsp;9 || {{USA}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |4.620
|----- bgcolor=#EEEEEE
| &nbsp; &nbsp;2 ||{{CAN}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |12.133 || &nbsp; &nbsp;10 || {{ESP}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |4.448
|----- bgcolor=#EEEEEE
| &nbsp; &nbsp;3 || {{GER}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |11.722 || &nbsp; &nbsp;11 || {{DNK}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |3.730
|----- bgcolor=#EEEEEE
| &nbsp; &nbsp;4 || {{FRA}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |10.357 || &nbsp; &nbsp;12 || {{POL}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |3.461
|----- bgcolor=#EEEEEE
| &nbsp; &nbsp;5 || {{UKR}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |9.000 || &nbsp; &nbsp;13 || {{CHN}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |3.350
|----- bgcolor=#EEEEEE
| &nbsp; &nbsp;6 || {{TUR}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |9.000|| &nbsp; &nbsp;14 || {{IRN}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |2.900
|----- bgcolor=#EEEEEE
| &nbsp; &nbsp;7 || {{AUS}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |6.640 || &nbsp; &nbsp;15 || {{CZE}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |2.280
|----- bgcolor=#EEEEEE
| &nbsp; &nbsp;8 || {{GBR}}&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |5.545 || &nbsp; &nbsp; || Totale&nbsp; &nbsp; || style="text-align:right" |139.044
|----- bgcolor=#EEEEEE
|}
 
Fonte: FAO, Faostat, 2006<ref>[[Food and Agriculture Organization|FAO]], Faostat [http://www.fao.org/es/ess/top/commodity.html?lang=en&item=44&year=2005], Statistiche FAO 2006</ref>
== Voci correlate ==
*[[Comunità Montana del Gargano]]
*[[Parco Nazionale del Gargano]]
*[[Faro di Vieste]]
*[[Foresta Umbra]]
 
==Bibliografia==
== Altri progetti ==
*Saltini Antonio, ''I semi della civiltà. Frumento, mais e riso nella storia delle società umane'', A. M.. Bologna 1995
{{interprogetto|commons=Vieste}}
* [[Elisabeth Schiemann]], ''Weizen, Roggen, Gerste. Systematik, Geschichte und Verwendung.'', 1948
== Collegamenti esterni ==
* i.m.a e.V.: Pflanzen in der Landwirtschaft, 2004
{{dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Puglia/Provincia_di_Foggia/Vieste/|Vieste}}
* Wilfried Seibel, ''Warenkunde Getreide – Inhaltsstoffe, Analytik, Reinigung, Trocknung, Lagerung, Vermarktung, Verarbeitung'', Agrimedia 2005, ISBN = 3-86037-257-2
 
'''''Grassetto''''[[Corsivo]][[http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Hordeum_vulgare&action=edit&section=13]]'''''==Altri progetti==
{{Provincia di Foggia}}
{{Interprogetto|commons=Hordeum vulgare}}
 
[[Categoria:Comuni della provincia di FoggiaPoaceae]]
[[Categoria:ComuniCereali dellae Pugliaderivati|Orzo]]
[[Categoria:ComuniSpecie italianibotaniche]]
 
[[csan:ViesteOrdio]]
[[dear:Viesteشعير]]
[[enast:ViesteCebada]]
[[eoay:ViesteSiwara]]
[[frbat-smg:ViesteMėižē]]
[[jabg:ヴィエステЕчемик]]
[[napbr:ViesteHeiz]]
[[nlca:ViesteOrdi]]
[[plcr:ViesteKatassishit]]
[[ptcs:ViesteJečmen]]
[[vocy:ViesteHaidd]]
[[da:Almindelig Byg]]
[[de:Gerste]]
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[[en:Barley]]
[[eo:Hordeo]]
[[es:Hordeum vulgare]]
[[et:Oder]]
[[eu:Garagar]]
[[fa:جو (گیاه)]]
[[fi:Ohra]]
[[fr:Orge commune]]
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[[ko:보리]]
[[la:Hordeum]]
[[lij:Òrzio]]
[[lt:Paprastasis miežis]]
[[lv:Mieži]]
[[ml:ബാര്‍ളി]]
[[ms:Pokok Barli]]
[[nl:Gerst]]
[[nn:Bygg]]
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[[pl:Jęczmień]]
[[pt:Cevada]]
[[qu:Siwara]]
[[ro:Orz]]
[[ru:Ячмень]]
[[sh:Ječam]]
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[[sk:Jačmeň]]
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[[zh:大麦]]
[[zh-classical:大麥]]
[[zh-min-nan:Toā-be̍h]]
[[zh-yue:大麥]]