Lalla Fadhma n'Soumer e Escape the Fate: differenze tra le pagine

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{{Gruppo
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|Nome Gruppo = Escape The Fate
{{Bio
|Nazione gruppo = [[USA]]([[Nevada]])
|Nome = Lalla Fadhma
|Immagine bandiera nazione = image:Flag of the United States.svg
|Cognome = N'Soumer
|Generi musicali = [[Post-hardcore]]<ref name=AMG>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/cg/amg.dll?p=amg&sql=11:jnfrxqqsldte~T0|titolo=Pagina sugli Escape the Fate|editore=[[All Music Guide|allmusic.com]]|accesso=05-07-2008|lingua=en}}</ref><br/>[[Screamo]]<ref name=AMG/><br/>
|Sesso = F
|Anni di attività = [[2005]] - in attività
|PostCognomeVirgola = o '''Fatma'''
|Etichetta = [[Epitaph Records]]
|LuogoNascita = Werja
|Tipo artista = Gruppo
|LuogoNascitaLink = Cabilia
|Fotografia = Escapethefatebyphotofm.jpg
|GiornoMeseNascita =
|Dimensione Fotografia = 220
|AnnoNascita = 1830
|Didascalia = Ronnie Radke (l'ex cantante della band) durante un concerto
|LuogoMorte = Béni Slimane
|Url = [http://www.escapethefate.com Sito Ufficiale] - [http://www.myspace.com/escapethefate MySpace]
|GiornoMeseMorte =
|Numero totale album pubblicati = 2
|AnnoMorte = 1863
|Numero album studio = 2
|FineIncipit = fu una [[donna]] che incarnò il movimento di resistenza alla [[Francia]] nei primi anni della conquista [[colonialismo|coloniale]] dell'[[Algeria]]
|Numero album live = 0
|Categorie = [[Categoria:Storia dell'Algeria]] [[Categoria:Berberi]] [[Categoria:Colonialismo francese in Africa]]
|Numero raccolte = 0
|Immagine = Lalla_Fadhma_N_Soumer.jpg
|Didascalia =L'unica fotografia conosciuta di Lalla Fadhma n'Soumer<ref>Foto riprodotta in varie pubblicazioni e siti, tra cui Bitam 2000: 128. Sotto l'immagine si intravvede una didascalia coeva "La belle Fathma qui vient de mourir". A p. 40 Bitam afferma che la fotografia proviene dagli archivi dell'Esercito francese e che sarebbe stata scattata nel campo di Beni Slimane un anno prima della morte dell'eroina.</ref>.
}}
Gli '''Escape the Fate''' sono una band [[Post-hardcore]]/[[Metalcore]] di [[Las Vegas]] (Nevada). La band è attualmente composta da Craig Mabbit , Brian Money , Max Green. Il primo EP, ''[[There's No Sympathy for the Dead]]'', è stato pubblicato da Epitaph nel 2006. Solamente un anno dopo, la stessa etichetta discografica pubblica ''Dying is your latest fashion'' il loro primo studio album, che oltre alle tracce riproposte dall'EP contiene 7 brani inediti.
 
== Storia ==
Per il grande impatto emotivo legato alla sua figura e alle sue gesta, c'è chi l'ha chiamata la ''[[Giovanna d'Arco]] del [[Djurdjura]]''<ref> Questo epiteto è oggi molto diffuso (Si veda ad esempio l'articolo di Mohand Ferratus "[http://www.tasafut.org/tasafut48/10.pdf La Jeanne d’Arc du Djurdjura !]", ''Tasafut'' 48 (agosto 2006): 10) anche se non è chiaro chi sia stato il primo ad usarlo. Vi è chi parla dell'orientalista francese [[Louis Massignon]] ([http://www.algerie-femme.com/forum/viewtopic.php?t=16]). Si veda a questo proposito la sua preghiera, risalente al 17 agosto 1956, intitolata ''Giovanna d'Arco e l'Algeria'', in ''Parola data'', Milano, 1995, pp. 153-156. Sembra improbabile la versione, peraltro alquanto diffusa, secondo la quale sarebbe stato il maresciallo Randon stesso ad esclamare, dopo averla catturata: «voilà donc la Jeanne d'Arc du Djurdjura» (Ferratus 2006, ''cit.''), dal momento che le narrazioni dell'incontro in fonti contemporanee tacciono su questo episodio (ad esempio Carrey 1858: 282-283). All'epoca era molto diffusa, presso i Francesi, la denominazione "[[druido|druidesse]]" o "[[Profeta|prophetesse]]" (Carrey 1858: 268 e ''passim''). Bertherand (1862): 287 la chiama "la [[Velleda (sacerdotessa)|Velléda]] kabyle" (Velleda fu una druidessa che guidò la rivolta dei [[Batavi]] contro [[Tito Flavio Vespasiano|Vespasiano]]).</ref>.
L'ex cantante [[Ronnie Radke]] formò gli Escape the Fate tramite [[MySpace]] con l'aiuto di Max Green.
Trovarono presto il chitarrista Byan Money che successivamente fece entrare nel gruppo Omar Espinoza (ex chitarrista della band [[Lovehatehero]]) nei primi mesi del 2005. Per completare la band entrò il batterista Robert Ortiz.
Debuttarono dal vivo un mese dopo e trovarono subito successo tra le radio locali e ottennero presto anche molti fans.
Nel settembre 2005 vinsero un concorso giudicato dai [[My Chemical Romance]] con cui vinsero la possibilità di aprire i concerti delle band [[Alkaline Trio]], [[Reggie]] e [[Full Effect]].
 
Firmarono un contratto on la [[Epitaph Records]] e il loro EP di debutto, ''[[There's No Sympathy for the Dead]]'' è uscito all'inizio del 2006. Fecero un tour estivo che comprese alcune date del Warped Tour e successivamente non ha partecipato la tour con [[Bullet for My Valentine]] e [[Eighteen Visions]] a causa di problemi personali.
==Biografia==
Radke è stato improvvisamente sbattuto fuori dalla band qualche settimana prima del rilascio del loro primo album completo, ''[[Dying Is Your Latest Fashion]]'', che salì alla posizione #12 nella classifica Billboard Heatseekers e #19 nella Top Independent Albums chart.
 
Il 6 novembre 2006 la band ha rilasciato un intervento su [[MySpace]] affermando che Radke era ritornato nella band. Radke ha postato anche un intervento sul suo [[MySpace]] spiegando la sua assenza e descrivendo il suo nuovo amore per la vita.
Sulla vita di Fadhma N Soumer (''[[Lalla (Nordafrica)|Lalla]]'' è un epiteto di rispetto, riservato a donne di alto lignaggio o venerate come sante<ref>Dallet (1982): 441-442, s.v. ''lalla''.</ref>; ''Fadhma'' è la pronuncia berbera del nome arabo ''Fatima''<ref>Dallet (1982): 1028 ("Liste de prénoms kabyles masculins et féminins").</ref>) si dispone di informazioni sufficienti per tratteggiarla nelle sue grandi linee, anche se moltissimi dettagli vengono tramandati in modo differente e difficilmente potranno essere chiariti con precisione<ref>Sui problemi della ricostruzione della biografia di Lalla Fadhma, si veda tra gli altri il "preambolo" di Bitam (2000): 9-18</ref>. Quello che è certo è che nacque nel villaggio cabilo di Werja<ref>Nella regione di Michelet, oggi [[Ain El-Hammam]]. Cf., tra gli altri, Bitam (2000): 9 e Benbrahim (1999).</ref>, da una famiglia [[marabutti|marabuttica]], intorno al [[1830]], e che ebbe diversi fratelli e sorelle (4 o 5 secondo le fonti<ref>Quattro secondo Feredj (1979), cinque secondo Bitam (2000), che fa rilevare la discrepanza in una nota a p. 28.</ref>, ma forse anche più). Sicuramente aveva almeno 4 fratelli maschi: Si Tahar, Si Mohand, Si Chérif, Si El-Hadi<ref>Elencati in quest'ordine da Robin (1901: 361). Molte fonti sono concordi nell'indicare Tahar come il primogenito, per cui è possibile che questo sia anche l'ordine rispettivo di anzianità. In diverse fonti sembra esserci una certa confusione di nomi tra Si Tahar e Si Tayeb: Robin (1901) parla in più occasioni di Si Tahar ou Taïeb, p. es. p. 350 e 361, ma in qualche caso anche di Si Mohand Taïeb, p. es. ivi, p. 360: sembra di capire che Tayeb fosse propriamente un nome del padre o di un antenato). Sembra inoltre che vi fossero anche delle sorelle, ma senza fonti sicure di riferimento (Oussedik 1983 ne cita due, ma si tratta di una versione "romanzata" della storia, in cui non è ben chiaro quanto provenga da fonti storiche e quanto dalla fantasia dell'autore).</ref>. Il padre, Sidi Ahmed Mohamed, dirigeva la scuola coranica (in [[lingua berbera|berbero]] ''timâammert''<ref>Dallet (1982): 991, s.v. ''timεemmeṛt''</ref>) dell'avo Sidi Ahmed u Mezyan nel villaggio vicino di Summer<ref>Feredj 1979 conferma le notizie relative allo cheikh, sulla base anche della ''Rihla'' di [[al-Warthilani]] ([[XVIII secolo]]).</ref>. Le tradizioni raccolte sono concordi nell'affermare che fin da piccola Fadhma mostrò un carattere deciso e tutt'altro che rinunciatario, e una prova sarebbe il fatto che essa avrebbe insistito per frequentare le lezioni di Corano nella scuola del padre, cosa questa del tutto insolita per le bambine<ref>Sul senso di rottura di questa scelta controcorrente, cf. in particolare Bitam (2000): 29-32.</ref>.
 
La band fu selezionate come Co-Headline per il Take Action tour, ma non riuscì a parteciparvi e fu sostituita dalla band statunitense [[From First to Last]].
===Il matrimonio e la rinuncia===
All'età di 16 anni, Fadhma venne data in sposa dai familiari, com'era consuetudine, ad uno zio materno, Yahia N At Ikhoulaf<ref>Le prime notizie su questo matrimonio vengono dal colonnello N. Robin, "Histoire du chérif Bou Bar'la", ''Revue africaine'', XXVIII (1884), pp. 177 ss. notizie riprese poi da tutti i biografi successivi (Feredj 1979, Oussedik 1983, Bitam 2000, ...).</ref>, ma lei, confermando la sua propensione per una vita decisamente controcorrente rispetto agli usi dell'epoca, non volle sottomettersi al matrimonio forzato, e abbandonò ben presto il marito, ritornando ai suoi studi religiosi. Per una donna cabila del [[XIX secolo]] era impensabile rifiutare il ruolo di moglie e madre ed aspirare invece ad un ruolo tipicamente maschile come quello di dotto religioso<ref>Cf. tra l'altro Bitam (2000): 32-36.</ref>.
 
Omar Espinoza ha abbandonato la band durante il tour Black on Black, verso la fine del 2007. Ha affermato che la sua partenza era in buoni termini e che rimaneva in buoni rapporti con i membri della band. Attualmente vive a [[Las Vegas]] con in figlio e ha intrapreso prima un progetto con la band ''"The Black And White City"'' ora scioltasi ed ora con i ''"Perfect Like Me"''.
Da allora, considerata una ''tabudalit'' (donna posseduta dallo Spirito<ref>Dallet (1982): 10 s.v. ''abudaliw'' traduce "idiota, debole di spirito, malato mentale". Propriamente il termine si usa infatti per coloro che sono "cavalcati dal vento" (''irkeb-it waḍu''), il che "si riferisce sia alla demenza sia alla santità" (Aït Ferroukh 2001: 81). Il termine è sinonimo di ''aderwic'', nella sua duplice connotazione di "demente" e di "persona scelta per divenire santa" (Dallet 1969: 19-20).</ref>), si diede ad una vita di ascesi e rinunce, immersa nello studio e nella pratica della religione, sempre presso la ''timâammert'' di Summer, a capo della quale, dopo la morte del padre, stava il fratello maggiore Si Tahar, anch'egli dotato di grande [[carisma]]. Come il padre e i fratelli, Lalla Fadhma era un'adepta della [[Confraternita islamica|confraternita mistica]] della [[Rahmaniyya]]<ref>Sull'appartenenza alla Rahmaniyya dei marabutti di Summer, e in particolare di Lalla Fadhma, sono concordi tutte le fonti.</ref>.
 
Dal 2006 Ronnie Radke ha avuto molti problemi con la polizia, molti dei quali correlati all'uso di sostanze stupefacenti.
Ben presto si diffuse la fama che Lalla Fadhma avesse delle visioni che la mettevano in comunicazione con i [[wali (santo)|santi]], e che fosse in grado di predire il futuro. La sua reputazione si diffuse a tal punto che da tutta la [[Cabilia]] accorrevano fedeli per consultarla portandole offerte. Essa riceveva i pellegrini in un locale della casa di Summer che esiste tuttora.
E' stato anche condannato a cinque anni di reclusione per il suo coinvolgimento in una lotta nel maggio 2006, terminata con la morte di un diciottenne, Michael Cook a causa di un colpo di pistola. Radke non era armato, quindi non è possibile che fosse lui il colpevole, che è invece un suo amico che era presente ed era armato.
Radke si è dichiarato colpevole dopo che il suo amico, che avrebbe dovuto scontare la pena con lui, si è suicidato.
La band ha fermato tutti i tour del 2008 a causa di vari problemi e non ha ancora rilasciato dichiarazioni.
 
Il [[5 Maggio 2008]] la band ha rilasciato sul loro MySpace un intervento ,nel quale dichiarono che inizieranno le registrazioni del loro nuovo album con il nuovo cantante,ossia Craig Mabbit ex [[Blessthefall]]
A detta di tutti la giovane [[eremita]] non era solo pia e saggia, ma anche di grande bellezza<ref>Sulla bellezza di Lalla Fadhma sono concordi tutte le fonti. Quelle di parte francese dell'epoca amavano ironizzare su ciò, alludendo in maniera più o meno velata ad una sua libertà di costumi giustificata con il pretesto di un comportamento al di fuori dagli schemi tipico dei mistici. Si veda ad esempio Hanoteau (1867): "La sua pulizia quasi ricercata e il lusso delle sue ''toilettes'', in contrasto con la sporcizia sordida delle donne cabile, si imponevano agli uomini, che erano definitivamente sedotti dal suo bel viso e dal suo modo di fare brioso e familiare. Essa riceveva in una stanza separata ed oscura, e ammetteva solo una persona alla volta. A detta dei Cabili, i giovanotti dotati di un fisico piacente ottenevano da lei udienze molto più prolungate dei visitatori meno favoriti dalla natura".</ref>, ed aveva grande cura della propria persona e del proprio abbigliamento, ed era solita adornarsi di ricchi gioielli<ref>Così la descrive lo stesso Carrey (1858): 279-280 al momento della cattura: "una donna cabila, piccola, un po' massiccia ma ancora bella, (...) Il suo sguardo è dardeggiante. Il volto è [[tatuaggio|tatuato]] alla maniera berbera. È vestita di fini [[burnus]] e coperta di gioielli". </ref>. Tutto ciò destava grande impressione in chiunque la incontrasse.
 
il 24 Ottobre del 2008 è uscito il loro nuovo album chiamatosi ''[[This War Is Ours]] ''e il primo singolo è stato The Flood
[[Immagine:Portrait-Fatma N'Soumer.jpg|thumb|right|250px|Una stampa che ritrae Fadhma N'Soumer in combattimento (l'immagine è di fantasia, perché non sembra che Lalla Fadhma facesse di persona uso di armi)]]
 
La band il [[15 Aprile]] [[2009]] approderà in Italia ,in seguito al proseguimento del tour europeo chiamatosi "Give It A Name",all'Estragon di Bologna.
===La resistenza all'invasione francese: Bou Baghla===
Col passare degli anni, la presenza [[Francia|francese]] in Algeria (iniziata nel 1830 con lo sbarco presso [[Algeri]]) stringeva sempre più d'assedio la Cabilia, la sola regione ancora totalmente indipendente. E con l'accrescersi della pressione francese, si fece sempre più forte la volontà di resistere, e di prepararsi a difendere la propria terra anche a costo di una guerra sanguinosa.
 
== Formazione ==
Un evento decisivo per la vita stessa di Lalla Fadma fu l'arrivo in Cabilia, verso il [[1849]], di un misterioso personaggio, che si faceva chiamare Mohamed ben Abdallah (il nome del [[Maometto|Profeta]]!), ma che è noto per l'epiteto di [[Bou Baghla]] con cui veniva solitamente chiamato<ref>Su Bou Baghla esiste una ricca bibliografia. Si può ricordare in particolare Robin (1884) e Hanoteau (1867): 445-450 ("Note sur Bou Ber'la").</ref>. Si trattava, probabilmente di un ex luogotenente dell'emiro [[Abd el-Kader|Abdelkader]] (sconfitto definitivamente dai Francesi nel [[1847]]), che non volendosi arrendere, si era ritirato nella sola regione ancora non sottomessa, la Cabilia, da cui cominciò una vera e propria guerra (spesso condotta con azioni di guerriglia) contro i Francesi e i loro alleati. Bou Baghla era un combattente valoroso, era molto eloquente in arabo, era profondamente religioso e la leggenda gli attribuisce anche doti di [[taumaturgo]].
* [[Craig Mabbit]] ([[canto (musica)|Voce]])
* [[Brian Money|Bryan "Monte" Money]] ([[Chitarra]], backing vocals)
* [[Max Green]] ([[basso elettrico|Basso]], [[Screamo]], backing vocals)
* [[Robert Ortiz]] ([[batteria (musica)|Batteria]])
 
=== Ex Componenti ===
Lalla Fadhma fu ben presto attratta dalla forte personalità di Bou Baghla, che compiva spesso visite a Summer per consultare i capi di quella comunità religiosa<ref>Bitam (2000): 73, citando Perret e Robin, afferma che egli "vi compiva frequenti visite".</ref>. E a sua volta il condottiero indomito rimase ammirato da questa donna tanto decisa e tanto determinata a contribuire, per quanto possibile, alla causa della guerra antifrancese. Con i suoi discorsi infiammati essa convinceva sempre più uomini a partire ''imsebblen'', volontari pronti al supremo sacrificio<ref>Sulla figura dell<nowiki>'</nowiki>''imsebbel'' ("volontario. Combattente che fa in anticipo il sacrificio della vita": Dallet 1982: 755 s.v.), cha appare nei momenti cruciali quando la società cabila si scontra con potenze esterne (mai nelle lotte "interne" tra tribù), non necessariamente di altra religione (gli ''imsebblen'' sono segnalati già intorno al [[1745]] nelle lotte contro il [[bey]] [[Turchi|turco]] Mohammed el-Debbah: Hanoteau-Letourneux (2003) II: 56), si veda Robin (1907) e, più di recente, la trattazione che ne fa Adli (2004): 133-134. </ref>, ed ella stessa, insieme ad altre donne, partecipava ai combattimenti, non tanto combattendo con le armi ma procurando vitto, medicamenti, esortazioni e conforto alle forze combattenti<ref>Si veda in proposito Bitam (2000): 75-76. Al di là del suo statuto di donna, si deve anche tenere presente che la dignità dei marabutti impedisce loro, di solito, di portare ed usare le armi. Tant'è che essi erano dispensati dal combattere in tempo di guerra (Hanoteau-Letourneux 2003, vol. II: 53).</ref>.
* [[Ronnie Radke]] ([[canto (musica)|Voce]]) ([[2005-2008)]]
* [[Omar Espinosa]] - ([[Chitarra]]) ([[Scream]]) ([[2005]]-[[2007]])
* [[Carson Allen]] - ([[Sintetizzatore]]) (Ora nei [[On The Last Day]])
 
== Discografia ==
La tradizione vuole che tra i due nascesse un forte sentimento, premessa ad un possibile matrimonio che questa volta Fadhma avrebbe accettato di buon grado, in quanto unione tra pari, e non imposizione tesa a trasformarla in custode del focolare domestico. In effetti, proprio in quegli anni Bou Baghla divorziò dalla prima moglie (Fatima Bent Sidi Aissa)<ref>Probabilmente figlia o nipote del marabutto omonimo, secondo Bitam (2000): 82.</ref> e rimandò dal suo precedente padrone la schiava che aveva preso come [[Concubinato|concubina]] (Halima Bent Messaoud)<ref>Una [[mulatto|mulatta]] che era appartenuta a Si Cherif Ou Méziane (Robin 1884: 175, cit. da Bitam 2000: 82).</ref>. Ma da parte sua Lalla Fadhma non era libera. Anche se con lo statuto di ''tamnafeqt'' ("donna che ha lasciato il marito per tornare alla famiglia di origine", una istituzione tipicamente cabila<ref>Su questa figura giuridica esistono numerose trattazioni, si veda in particolare: Hanoteau-Letourneux (2003) vol. II, pp. 131-133 "De la femme insurgée (''Thamenafek't'')"; Yacine (1988): 58-59 ("Deux types de contestation : ''tamnafeqt'' et ''imenfi''") </ref>), esisteva ancora un vincolo matrimoniale che solo la volontà del marito avrebbe potuto recidere. Ed il marito, per quanto sollecitato, si dice, anche con ricche offerte, non volle cedere<ref>"E benché assai povero, rifiutò tutte le offerte di denaro che gli vennero fatte e Lalla Fadhma non poté mai risposarsi" (Robin, ''Revue Africaine''n° 165, p. 177, cit. da Bitam (2000): 91).</ref>. L'amore tra i due rimase quindi allo stato platonico, anche se non mancarono pubbliche espressioni di questo sentimento. Si ricorda, ad esempio, l'espressione di pubblica ammirazione ("la tua [[barba]] non è fieno!") da lei usata quando nel corso di una battaglia<ref>Benché le fonti non dicano espressamente di quale battaglia si tratti, secondo Bitam (2000): 77 è probabile che si tratti di quella di Tachekkirt.</ref> lui rimase ferito ad un braccio<ref>L'aneddoto è stato narrato per la prima volta da Perret(1886-1887): 131-132. Bitam (2000): 78, la riproduce in francese ("Chérif, ta barbe n'est pas du foin") e propone un possibile corrispettivo in [[lingua cabila|cabilo]]: ''tamart-ik mačči d ahicuṛ!''. La frase è riferita in modo leggermente diverso ("la tua barba non diventerà mai fieno") in [http://www.kahina.fr/index.php?post/2007/05/07/Le-combat-de-FADHMA-NSUMER-durant-la-periode-coloniale-francaise altre fonti]. Comunque, la parola per barba (''tamart'') in berbero significa anche "onore" (soprattutto virile): cf. Dallet (1982): 512 s.v. ''tamart''. Si veda anche Miloud Taïfi, "[http://www.revues-plurielles.org/_uploads/pdf/10_29_4.pdf Sémantique et symbolique de la barbe dans la culture populaire marocaine]", ''Awal'' 29 (2004): 43-50.</ref>.
 
* ''[[There's No Sympathy for the Dead]]'' ([[EP]]) - [[Maggio]] [[2006]]
È comunque certo che Fadhma fu spesso presente di persona a molti dei combattimenti cui prese parte Bou Baghla, in particolare la vittoriosa battaglia di Tachekkirt ([[18 luglio|18]]-[[19 luglio]] [[1854]]), in cui lo stesso generale [[Jacques Louis César Randon|Randon]] avrebbe rischiato di cadere prigioniero riuscendo poi a fuggire per miracolo<ref>Bitam (2000): 95.</ref>.
* ''[[Dying Is Your Latest Fashion]]'' - [[26 settembre]] [[2006]]
* ''[[This War Is Ours]]'' - [[24 ottobre]] [[2008]]
 
===Apparizioni in [[compilation]]===
Il [[26 dicembre]] [[1854]] Bou Baghla venne ucciso, si dice per il tradimento di alcuni suoi alleati<ref>La versione ufficiale parla di uno scontro con una pattuglia del caid turco Lakhdar, nel territorio degli Ait Abbès, ma come ricorda Hanoteau (1867): 450 "L'opinione accreditata presso i Cabili è che Bou Baghla fu venduto al caid Lakhdar dagli stessi Aït Mlikech. Dopo averlo strangolato, avrebbero portato il suo cadavere nella pianura, e la scaramuccia del 26 dicembre sarebbe stata simulata per nascondere la loro infamia. Non abbiamo potuto verificare quanto fondamento possa avere questa opinione". Di tradimento parlano anche molte fonti seriori, tra cui Bitam (2000): 102.</ref>, e la resistenza antifrancese si trovò privata di un leader carismatico in grado di guidarla con efficacia. Per questo, nei primi mesi del [[1855]], in un santuario arroccato sul picco di Azru Nethor (a 1880 m. di altitudine), non lontano dal villaggio natale di Fadhma, si tenne una grande assemblea di combattenti e notabili delle diverse tribù della Cabilia, per decidere il da farsi. La decisione che ne uscì fu quella di affidare il comando delle azioni armate a Lalla Fadhma, assistita dai suoi fratelli<ref>Bitam (2000): 100. Le fonti citate sono solo orali, ma l'accordo di tutte al riguardo sembra confermare l'avvenimento, anche se non si conoscono i dettagli operativi e i ruoli precisi di ciascuno.</ref>.
* [[2006]] - ''[[Warped Tour 2006 Tour Compilation]]''
* [[2007]] - ''[[Warped Tour 2007 Tour Compilation]]''
 
==Video==
===L'ultimo combattimento e la resa===
{| class="wikitable"
[[Immagine:Fort Napoleon.jpg|thumb|right|350px|Una piantina del Fort Napoléon (da Carrey 1858).]]
!align="center" valign="top" width="40"|Anno
Stanco delle continue azioni armate della resistenza cabila, il generale Randon, da poco nominato [[Maresciallo di Francia]]<ref>La nomina avvenne il [[16 marzo]] [[1856]]. Cf., tra gli altri, Bitam (2000): 102.</ref>, decise di intraprendere, nella tarda primavera del [[1857]], quella che i Francesi chiamavano "la pacificazione della Cabilia". Per prendere d'assalto la regione indomita, radunò un esercito di circa 45000 uomini (35000 soldati francesi più alcune migliaia di truppe indigene), divisi in varie colonne per portare un attacco in massa e contemporaneo da tutti i lati<ref>Dati forniti, tra gli altri, da Carrey (1858): 9 ss. e ''passim''. Per valutare le dimensioni delle forze in campo si consideri che l'intera popolazione cabila dell'epoca veniva valutata intorno alle 250.000 persone (''ivi'': 8).</ref>. L'offensiva partì il [[17 maggio]]<ref>Il 17 maggio Randon si trasferì da Algeri al forte di Tizi-Ouzou. L'attacco vero e proprio fu sferrato all'alba del [[24 maggio]], che coincideva con il 1° di [[shawwal]] [[calendario islamico|islamico]], giorno della [[Id al-fitr|festa della rottura del digiuno]], il che contribuì a confermare nei cabili il carattere di empietà dei loro avversari. Cf. in proposito Hanoteau (1867): 123.</ref>.
!align="left" valign="top"|Titolo
!align="left" valign="top"|Album
|-
|align="center" valign="top"|[[2005]]
|align="left" valign="top"|''Not Good Enough For the Truth In Cliche [Demo]''
|align="left" valign="top"|
|-
|align="center" valign="top"|[[2006]]
|align="left" valign="top"|''There's No Sympathy for the Dead''
|align="left" valign="top"|''[[There's No Sympathy for the Dead]]''
|-
|align="center" valign="top"|[[2007]]
|align="left" valign="top"|''Not Good Enough For Truth In Cliché''
|align="left" valign="top"|''[[Dying Is Your Latest Fashion]]''
|-
|align="center" valign="top"|[[2007]]
|align="left" valign="top"|''Situations''
|align="left" valign="top"|''[[Dying Is Your Latest Fashion]]''
|-
|align="center" valign="top"|[[2008]]
|align="left" valign="top"|''The Flood''
|align="left" valign="top"|''[[This War Is Ours]]''
|-
|align="center" valign="top"|[[2008]]
|align="left" valign="top"|''Something''
|align="left" valign="top"|''[[This War Is Ours]]''
|}
 
== Note ==
La sconfitta contro un esercito così numeroso e con un armamento enormemente più efficiente fu inevitabile per i Cabili, i cui villaggi e le cui tribù caddero una dopo l'altra nel giro di pochi mesi. La prima grande tribù sconfitta fu quella degli At Yiraten, sul cui territorio già il [[14 giugno]] i Francesi cominciavano a costruire un forte (Fort Napoléon, in onore di [[Napoleone III]]), avamposto da cui controllare tutta la regione<ref>Sulla costruzione di Fort-Napoléon e della strada per collegarlo a [[Tizi-Ouzou]], molti dettagli si trovano in Carrey (1858): 95-109 (il volume contiene anche, allegata, una pianta del forte). Sul sito del forte esisteva fino ad allora il piccolo abitato di Icheraiouen, dove era nato il poeta [[Si Mohand ou-Mhand]], all'epoca fanciullo, che dovette trasferirsi con la famiglia in un villaggio vicino. Secondo Hanoteau (1867): 139, le famiglie dei residenti sarebbero state [[indennizzo|indennizzate]] con 250.000 franchi.</ref>.
<references/>
 
=== Collegamenti esterni ===
Una forte linea di difesa riuscì a respingere, ma solo provvisoriamente, gli attaccanti a Icherriden infliggendo loro gravi perdite ([[24 giugno]]: 44 morti, tra cui 2 ufficiali, e 327 feriti, tra cui 22 ufficiali<ref>I dati sulle perdite francesi provengono da Carrey (1858): 128 e coincidono con quelli di Hanoteau (1867): 140. Sulle perdite dei cabili non si hanno notizie precise. Secondo Carrey (''loc. cit.'') "Il pio fanatismo con cui i Cabili portano via i loro feriti e i loro caduti rende impossibile una valutazione esatta delle loro perdite. Ma 67 cadaveri dei loro, ritrovati sia dietro le loro barricate, sia nei dirupi della montagna il giorno stesso del combattimento e nei giorni successivi, testimoniano le perdite da essi subite". Bitam (2000): 108-109 conferma, sulla base di fonti orali attendibili, che i caduti vennero trasferiti per essere sepolti nelle rispettive tribù. Quelli della confederazione di Lalla Fadhma furono sepolti nella località di Aqchur, dove sarebbero ancora visibili delle tombe. Nel 2006 sarebbero state scoperte numerose sepolture di caduti a Icherriden (addirittura 650 secondo l'articolo di Abdenour Bouhireb "[http://www.lesoirdalgerie.com/pdf/2006/11/26/p04act.pdf Revoltes de Fadhma n'Soumer et el Mokrani - Des centaines de sépultures découvertes au village d’Icharidhen]", ''Le Soir d'Algérie'', dimanche 26 novembre 2006, p.4).</ref>), grazie ad un improvviso attacco a partire da trincee mimetizzate nel terreno. La tradizione vuole che anche Lalla Fadhma fosse presente alla battaglia, ed avesse ordinato ai combattenti di legarsi tra loro con funi perché nessuno fosse tentato di fuggire<ref>Il ruolo di pungolo dei combattenti da parte di Lalla Fadhma è ancora ricordato da un detto proverbiale, ''ur deffir d Faḍma ur zdat d tirṣaṣin'' ("Alle spalle c'è [Lalla] Fadhma, di fronte i proiettili nemici"), riportato da Benbrahim 1999.</ref>. In pochi giorni, però, usando anche l'artiglieria, anche queste difese vennero superate e il [[28 giugno]] vi fu la capitolazione di quasi tutte le maggiori tribù (At Yenni, At Wasif, At Boudrar, At Mangellat, ecc.). [[Immagine:Tirourda_1901.jpg|thumb|left|350px|Il Colle di Tirourda sotto la neve (1901)]]Lalla Fadhma rimase tra gli ultimi a resistere, arroccandosi in un villaggio nascosto tra le cime più impervie del [[Djurdjura]], a Takhlijt n At Aadsou, nei pressi del colle di Tirourda.
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* [http://www.escapethefate.com/ Sito Ufficiale]
* [http://www.myspace.com/escapethefate MySpace]
* [http://www.escapethefate.it/ Sito Ufficiale Italiano]
* [http://www.myspace.com/escapethefate_italia MySpace Ufficiale Italiano]
 
{{Portale|metal|punk}}
L'[[11 luglio]] questo ultimo ridotto della resistenza cabila venne preso d'assalto e conquistato. Le cronache sullo svolgersi degli eventi sono confuse. Si parla di corruzione e di tradimenti, il che è altamente probabile (muoversi senza guide in quelle regioni impervie sarebbe stato estremamente problematico). I resoconti di parte francese accusano lo stesso fratello di Lalla Fadhma, Sidi Tayeb di avere venduto la sua tribù patteggiando in cambio il rispetto del villaggio dove era asserragliata la sorella con le truppe più fedeli<ref>Così, ad esempio, Carrey (1858): 270-271, che riporta quelle che sarebbero state le parole del fratello al generale Jusuf presso cui si era arreso: "... per provare la propria sincerità, si offre di condurli per facili sentieri fino alle cime che dominano il territorio della sua tribù, alla sola condizione che vengano risparmiati i villaggi del suo [[Caid|caidato]]".</ref>. Più probabilmente egli non fece che negoziare una resa, dopo la sconfitta militare. Comunque sia, se anche accordi vi furono, i Francesi non li rispettarono, ed invasero il villaggio, scacciarono con la forza gli uomini e costrinsero Lalla Fadhma ad uscire dalla casa in cui si era rinchiusa insieme alle donne e ai bambini della tribù.
 
[[Categoria:Gruppi musicali statunitensi]]
Lalla Fadhma n'Soumer venne così fatta prigioniera insieme a circa duecento donne e bambini, che vennero poi inviati con lei in un campo di detenzione presso la Zaouia di Beni Slimane a Tablat, sotto il controllo di Si Tahar ben Mahieddin<ref>Hanoteau (1867): 127.</ref>, un ''bachagha'' (autorità locale) fedele ai Francesi<ref>Per i suoi servigi alla Francia (a partire dal [[1841]]), "Si Tahar-ben-Mahy-Eddine , bach-agha des Beni-Slimane" venne nominato nella [[Legion d'onore]], come cavaliere dal 1848, e come ufficiale dal [[1859]] (nomina per decreto imperiale in data [[23 aprile]] [[1859]] : cf. [http://books.google.it/books/pdf/Bulletin_officiel_de_l_Alg__rie_et_des_c.pdf?id=BFEMAAAAYAAJ&output=pdf&sig=OWQN5iTAAbRYyjHzrfez21CSb7U&source=gbs_summary_r&cad=0 ''Bulletin Officiel de l'Algérie et des colonies contenant les actes officiels relatifs à l'Algérie et aux colonies publiés pendant l'année 1859. Tome deuxième'' N 14-55], p. 134).</ref>. Oltre a ciò, i Francesi pretesero pesanti tributi in argento, in bestiame e in oggetti di valore, tra cui un gran numero di manoscritti della zawiya di Summer<ref>Le richieste francesi, secondo Robin (1901): 361 furono: 100.000 franchi in argento e gioielli, 82 buoi, 10 muli, 270 ovini, 50 fucili e "160 libri arabi di grande valore".</ref>.
[[Categoria:Gruppi musicali screamo]]
[[Categoria:Gruppi musicali post-hardcore]]
[[Categoria:Gruppi musicali metalcore]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della Epitaph Records]]
 
[[ca:Escape the fate]]
Secondo le indicazioni di Robin (1901: 361), oltre a Fadhma, vennero inviati a Beni Slimane anche i suoi quattro fratelli "e gli altri membri della sua famiglia, che formavano in tutto una trentina di persone". E anche laggiù essa continuò ad essere oggetto di incessanti e nutriti pellegrinaggi da parte di Cabili a lei devoti: "si contarono fino a 300 pellegrini in una sola giornata" (ivi).
[[cs:Escape The Fate]]
 
[[de:Escape the Fate]]
Una poesia composta pochi anni dopo recita:<br clear="all" />[[Immagine:Hanoteau_PPK.jpg|thumb|right|200px|Una pagina di A. Hanoteau (1867), con un brano sulla cattura di Lalla Fadhma n'Soumer]]
[[en:Escape the Fate]]
{{quote|Ahimè, o Fadhma n'Soumer!<br />&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;La Signora dalla chioma tinta d'[[Lawsonia inermis|henné]]<br />Il suo nome si spande per tutte le tribù <br />&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;L'hanno portata via, è scomparsa, non c'è più <br />Eccola a Beni Sliman<br />&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Colate, o lacrime, a torrenti |Da [[Adolphe Hanoteau|A. Hanoteau]], ''Poésies populaires de la Kabylie du Jurjura'', Parigi 1867, p. 132 [trad. di [[Vermondo Brugnatelli]]]|Amalah, ya Faṭma n Summer<br />&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;lal emm amzur d elḥenni<br />ism-is inuda leârac<br />&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;yewwi-tt tɣab wer telli<br />aha-tt di Beni Sliman<br />&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;sil a izri d elḥamali|lingua=ber}}
[[es:Escape the Fate]]
 
[[et:Escape the Fate]]
Lalla Fadhma n'Soumer morì nel settembre [[1863]], all'età di soli 33 anni, a causa di una "infiammazione al basso ventre che ha determinato gonfiore e paralisi delle gambe": una malattia contratta nel campo di internamento, in cui le condizioni di vita dovevano essere molto rigide. Non si conosce, infatti, nessuno che ne sia tornato vivo. Il fratello maggiore, Si Tahar, era morto già nel [[1861]]<ref>Tutte queste informazioni sulla fine di Lalla Fadhma e del fratello provengono da Robin (1901): 361.</ref>.
[[fi:Escape the Fate]]
[[Immagine:RANDON2.jpg|thumb|left|350px|Il Maresciallo Jacques Louis Randon ([[1795]]-[[1871]])]]
[[fr:Escape the Fate]]
 
[[he:Escape the Fate]]
===Lalla Fadhma e il maresciallo Randon===
[[nl:Escape the Fate]]
Una versione orale piuttosto diffusa al giorno d'oggi vuole che anche l'altro protagonista di queste campagne belliche, il maresciallo Randon, fosse soggiogato dalla bellezza e dal coraggio di Lalla Fadhma, e le avesse proposto di sposarlo<ref>La versione viene riportata, tra l'altro, da Bitam (2000): 97, che cita Si El Khawas, imam della moschea di Larbaa n At Yiraten nel 1989, fonte per molti versi affidabile riguardo a altri episodi di Lalla Fadhma. Cercando di ridimensionare l'aspetto "romantico" che è certamente all'origine della diceria, Bitam ipotizza che questa proposta costituisse in realtà un tentativo di "impadronirsi" della Cabilia per via pacifica: "Randon avrebbe quindi potuto annettere, in qualche modo legittimamente, la Cabilia in virtù dell'esercizio del diritto di 'protezione' e di 'difesa' di una contrada che sarebbe nell'ambito d'obbedienza della moglie".</ref>. Nessuna delle fonti coeve accenna al fatto, che deve quindi ritenersi quasi certamente infondato, anche se probabilmente rispecchia la considerazione di cui il maresciallo doveva godere preso i Cabili<ref>Hanoteau (1867): 126 riferisce: "Il ricordo del maresciallo Randon è rimasto assai popolare tra i Cabili. Essi riconoscono molto francamente che egli ha fatto un uso estremamente moderato della vittoria, e che ha cercato di alleviare loro, per quanto possibile, i mali della guerra, ma ciò di cui gli sono riconoscenti sopra ogni cosa è il fatto di aver preservato i loro usi e il loro diritto consuetudinario; quando parlano di lui è sempre con espressioni di rispetto e di gratitudine, che è raro sentirli usare riguardo ad un cristiano". Questa osservazione è posta in nota ad una strofa di una poesia popolare in cui Randon è definito "maestro di sapienza, [che] soppesa nella mente i suoi progetti" (''bab ukumbaṣ deg yixf-is ay iferru ccwer''). </ref>.
[[no:Escape the Fate]]
 
[[pl:Escape the Fate]]
Tutto quello che si sa da fonti dell'epoca riguardo ai rapporti tra i due consiste nel dialogo che si ebbe quando, poco dopo la sua cattura, Lalla Fadhma venne portata al cospetto del comandante francese. Il colloquio (mediato da interpreti) sembra sia stato franco e tutto sommato improntato al rispetto reciproco. Alla domanda di Randon sul perché i suoi uomini, avessero sparato contro i francesi nonostante gli accordi presi col fratello, essa avrebbe risposto:
[[pt:Escape the Fate]]
{{quote|Allah lo ha voluto: non è né colpa tua né colpa mia. I tuoi soldati sono usciti dai ranghi per penetrare nel mio villaggio. I miei si sono difesi. Sono tua prigioniera. Io non ti rimprovero nulla e tu non hai nulla da rimproverarmi. Era scritto.|Da Carrey (1858): 283.}}
[[simple:Escape the Fate]]
 
[[sv:Escape the Fate]]
E le poche frasi successive scambiate tra i due sarebbero state ispirate alla massima formalità, con la donna che avrebbe risposto "senza imbarazzo" ad ogni domanda.
[[tl:Escape the Fate]]
 
==Lalla Fadhma al giorno d'oggi==
A un secolo e mezzo di distanza dalle sue imprese, la fama di Lalla Fadhma è tuttora molto viva e diffusa in tutta l'Algeria, e in particolare nella sua regione natale, la Cabilia. A dimostrazione di ciò, diversi artisti e gruppi musicali hanno composto canzoni a lei dedicate (particolarmente riuscito il brano a lei dedicato dal gruppo ''Tagrawla''). A ricordo di questa donna che si batteva alla pari degli uomini, un'associazione femminista algerina si è data il nome ''Le figlie di Lalla Fatma N Soummer''<ref>"L'associazione ''[http://www.partenariatalgerie.com/index.php?page=ID_29_Le-Code-de-la-famille Tharwa N’Fadhma N’Soumer]'', fondata l'[[8 maggio]] [[1997]], molto attiva nel rivendicare i diritti delle donne in Algeria. Presidente e fondatrice ne è la femminista [[Ourida Chouaki]].</ref>.
 
Lalla Fadhma, con la sua immagine di donna che non si arrende, non lascia indifferenti ancor oggi. Lo si deduce dal fatto che quando, nel [[1995]], venne deciso di trasferire le sue spoglie al cimitero degli eroi di El Alia (Algeri)<ref>Come rileva Benbrahim (1999), "Trasferendo ciò che resta delle sue spoglie nel campo dei martiri della [[Guerra d'Algeria|rivoluzione]] (''carré des martyrs de la révolution''), le autorità riconoscono, nel [[1995]] a Fadhma n'Soumeur lo statuto di resistente per la causa nazionale".</ref>, la data della cerimonia venne taciuta e l'evento annunciato solo a cose fatte. La cosa è stata letta come una dimostrazione dell'imbarazzo delle autorità algerine, responsabili dell'introduzione di un [[Codice della Famiglia]] estremamente misogino, le quali avrebbero preferito evitare così di affrontare "spiacevoli" manifestazioni da parte di quelle associazioni femminili che in nome dell'eroina di Summer si battono per i diritti delle donne<ref>Si veda Bitam (2000): 126 e l'articolo di H.B. "Lalla n'Soummer. Une réinhumation 'clandestine'", ''El Watan'' 1424 (4 luglio 1995), ivi riprodotto."</ref>.
==Note==
{{references|2}}
==Bibliografia==
* Younes Adli, ''La Kabylie à l'épreuve des invasions. Des Phéniciens à 1900''. Alger, Zyriab, s.d. (2004). - ISBN 9961-715-35-7
* Farida Aït Ferroukh, ''Cheikh Mohand. Le souffle fécond". Paris, Volubilis, 2001. - ISBN 2-9600304-1-9
* Malha Benbrahim, "Documents sur Fadhma N’Soumeur (1830-1861)" ''CLIO, Histoire, Femmes et Sociétés'' 9/1999 ["Femmes du Maghreb"].
* Malha Benbrahim, voce "Fadhma n Soumeur" in: Salem Chaker (dir.), ''Hommes et Femmes de Kabylie. Dictionnaire biographique, historique et culturel - Volume I'', Aix-en-Provence, Edisud - ISBN 2-7449-0234-9
* Alphhonse Bertherand, ''Campagnes de Kabylie. Histoire médico-chirurgicale des expéditions de 1854, 1856 et 1857''. Paris, J.-B. Baillière, 1862.
* Boukhalfa Bitam, ''Fadhma n'Soumer. Une autre lecture du combat de l'illustre fille de Werja''. Draa Ben Khedda, Aurassi, 2000.
* Emile Carrey, ''Récits de Kabylie. Campagne de 1857''. Paris, 1858.
* Adolphe Hanoteau, ''[http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k104748v Poésies Populaires de la Kabylie du Jurjura]''. Paris, Imp. Imperiale, 1867.
* Adolphe Hanoteau & Aristide Letourneux, ''La Kabylie et les coutumes kabyles'', 3 voll., Paris, Impr. nationale, 1872-1873 (2 ed. A. Challamel, 1893), 2e éd. (sic) rev. et augm. Paris, Bouchene, 2003 (ISBN 2-912946-43-3)
*Jean-Marie Dallet, ''Mystagogie kabyle'', Fort-National, Fichier de Documentation Berbère, 1969 (I ed. 1949).
*Jean-Marie Dallet, ''Dictionnaire kabyle français'', Paris, Selaf 1982.
* Mahmoud Seghir Feredj, "Fadhma N'Summer et la résistance à la conquête française de l'Algérie", ''Revue d'Histoire Maghrébine'' 15-16 (1979): 131-139.
* Alain Mahé, ''Histoire de la Grande Kabylie, XIXe-XXe siècles. Anthropologie du lien social dans les communautés villageoises''. Saint-Denis, Bouchène, 2001. - ISBN 2-912946-12-3 .
* Tahar Oussedik, ''Lalla Fadhma n'Summer''. Alger, Laphomic, 1983.
* E. Perret, ''Les Français en Algérie. Récits algériens''. Paris, Bloud et Barral, 1886-1887 (2 voll.: I. 1830-1848 ; II. 1848-1886).
* Commandant Nil-Joseph Robin, ''Histoire du chérif Bou Bar'la''. Alger, A. Jourdan, 1884 (pubblicato in precedenza a puntate sulla ''Revue africaine'' tra il 1881 e il 1884).
* Colonel Nil-Joseph Robin, "Notes et documents concernant l'insurrection de 1856-1857 de la Grande Kabylie", ''Revue africaine'', XLII (1898), p. 310 ss.; XLIII (1899), p. 41 ss., 204 ss., 321 ss.; XLIV (1900), p. 79 ss., 135 ss., 193 ss.; XLV (1901), p. 14 ss., 155 ss., 322 ss.
* Colonel Nil-Joseph Robin, ''Les imessebelen''. Nîmes, Impr. générale (F. Bois), 1907 (estratto dalla ''Revue du Midi'', di una conferenza all'Académie de Nîmes).
* Tassadit Yacine, ''L'Izli ou l'amour chanté en kabyle''. Paris, Maison des Sciences de l'Homme, 1988. - ISBN 2-7351-0253-X
 
==Voci correlate==
* [[Cabilia]]
* [[Etnocentrismo]]
* [[Imperialismo]]
* [[Storia del colonialismo in Africa]]
 
== Collegamenti esterni ==
<!-- * {{fr}} [http://www.majliselouma.dz/new_site/ColDefense150903/Biographie2.htm Una biografia online (un po' enfatica e con diverse imprecisioni), sul sito del parlamento algerino] (pagina apparentemente sparita)-->
* {{fr}} [http://www.kabyle.com/spip/spip.php?article1796 Un articolo che presenta (separatamente) i dati su Lalla Fadhma provenienti da tradizioni orali e quelli risultanti da fonti scritte]
* {{fr}} [http://clio.revues.org/document298.html Un articolo documentato su Lalla Fadhma]
 
{{portale|biografie|Nordafrica}}
 
{{vetrina|13|8|2006|Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Lalla Fadhma n&#39;Soumer}}
 
[[ar:فاطمة نسومر]]
[[en:Lalla Fatma N'Soumer]]
[[fr:Lalla Fatma N'Soumer]]