Alpi e Unione Sportiva Salernitana 1919: differenze tra le pagine

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{{Squadra di calcio
{{nota disambigua|altri significati del termine|[[Alpi (disambigua)]]}}
<!-- Introduzione -->
{{Catena montuosa
|nome squadra=Salernitana Calcio 1919
| nomecatena=Alpi
|nomestemma=Salernitana Calcio 1919 Logo.png
| immagine=Alps.space.300pix.jpg
|soprannomi=''Granata''
| image_text=Le Alpi dallo spazio, maggio 2002
<!-- Livrea delle divise -->
| continente=[[Europa]]
<!-- Divisa casalinga -->
| sigla_paesi={{AUT}}<br>{{FRA}}<br>{{DEU}}<br>{{ITA}}<br>{{LIE}}<br>{{MON}}<br>{{SLO}}<br>{{SUI}}<br>{{HUN}}
|pattern_b1=
| cima=[[Monte Bianco]]
|body1=AA0000
| altezza=4810,90
|pattern_la1=_whiteshoulders
| lunghezza=1200
|leftarm1=AA0000
| larghezza=da 100 a 400
|pattern_ra1=_whiteshoulders
| superficie= 190 000
|rightarm1=AA0000
| massiccio=
|shorts1=AA0000
| eta=[[Oligocene]]
|socks1=AA0000
| rocce=[[Rocce metamorfiche]], [[Rocce sedimentarie]]
<!-- Divisa da trasferta -->
|pattern_b2=
|body2=FFFFFF
|pattern_la2=
|leftarm2=FFFFFF
|pattern_ra2=
|rightarm2=FFFFFF
|shorts2=FFFFFF
|socks2=FFFFFF
<!-- Segni distintivi -->
|colori=[[Immagine:600px_Granata.png|20px]] [[Granata (colore)|Granata]]
|simboli=[[Ippocampo]]
|inno= Il potere deve essere granata
|autore=Sandro Scuoppo
<!-- Dati societari -->
|città=[[Immagine:Salerno-Stemma.png|25px]] [[Salerno]]
|nazione = {{ITA}}
|bandiera = Flag of Italy.svg
|confederazione = [[UEFA]]
|federazione = [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]
|campionato=[[Serie B]]
|annofondazione=1919
|rifondazione=1927
|rifondazione2=2005
|presidente={{Bandiera|Italia}} Antonio Lombardi
|allenatore={{Bandiera|Italia}} [[Fabrizio Castori]]
|stadio=[[Stadio Arechi|Arechi]]
|capienza=37.045
|immaginestadio=
|coppe Italia =
|scudetti=
|titoli= 2 campionati di Serie B, 1 torneo Dante Berretti
|titoli internazionali=
|sito= www.salernitana1919.it
}}
La '''Salernitana''' è la principale squadra di calcio di [[Salerno]].
Le '''Alpi''' (in [[Lingua francese|francese]] '''''Alpes''''', in [[Lingua tedesca|tedesco]] '''''Alpen''''', in [[Lingua slovena|sloveno]] '''''Alpe''''') sono la [[catena montuosa]] più importante d'[[Europa]].
 
La società è stata rifondata nel 2005 con il nome di ''Salernitana Calcio 1919'' in seguito all'esclusione della precedente società, la ''Salernitana Sport'', dai campionati professionistici.
Per convenzione le Alpi iniziano a ovest del [[Bocchetta di Altare|Colle di Cadibona]] e terminano a ovest della città di [[Vienna]], coprendo una distanza di circa 1.200 km a forma di arco tra l'[[Italia]] settentrionale, la [[Francia]] sud-orientale, la [[Svizzera]], il [[Liechtenstein]], l'[[Austria]], il sud della [[Germania]], la [[Slovenia]] e l'[[Ungheria]] occidentale<ref>I [[ Monti Sopron]] e i [[Monti Kőszeg]] chiamati [[Alpokalja]] </ref>. Tra [[Verona]] e [[Monaco di Baviera]] raggiungono la larghezza massima.
Attualmente milita in [[Serie B]] e gioca le sue partite in casa nello [[stadio Arechi]].
Nel corso della sua storia è stata 2 volte in [[serie A]], nella stagione [[Serie A 1947-1948|1947/48]] e nel campionato [[Serie A 1998-1999|1998/99]].
 
La Salernitana non è mai retrocessa al di sotto della [[Lega Pro Prima Divisione]], e pertanto non ha mai militato in [[serie C2]] e in categorie dilettantistiche<ref>Occorre, per dovere di cronaca, precisare che nel 2005 il presidente della Salernitana Sport (Aliberti), in quell'anno dichiarata fallita e sostituita dalla Salernitana Calcio 1919, decide di continuare la sua avventura calcistica. Cosìcche, una volta svincolati tutti i giocatori presenti all'interno della Salernitana Sport, decide di costruire una squadra di giovani calciatori per la [[Terza Categoria]] con lo storico marchio della Salernitana. Il campo di gioco di questa compagine non era nella città di Salerno, ma nel territorio provinciale. Nel corso della stagione, tuttavia, la squadra di Aliberti venne radiata dalla FIGC e non concluse nemmeno il proprio campionato.</ref>.
La cima più alta è costituita dal [[Monte Bianco]] che con i suoi 4810,90 m è considerato anche il ''tetto d'Europa''; seguono il [[Monte Rosa]] (4634 m), il [[Dom (monte)|Dom]] (4545 m), il [[Weisshorn]] (4505 m) e il [[Cervino]] (4476 m). Altre vette importanti sono il [[Gran Paradiso]] (4061 m), il [[Pizzo Bernina|Bernina]] (4049 m) ed il [[Monviso]] (3841 m).
 
==Storia==
Le Alpi sono abitate da circa 16 milioni di persone.
La storia calcistica di Salerno ha origine nel febbraio del [[1913]], ossia quando nasce il '''Foot Ball Club Salerno''' grazie a [[Donato Vestuti]] (fondatore e presidente), che organizza la prima partita ufficiale nella città di Salerno: il [[22 febbraio]] 1913 a Salerno, in piazza d'armi, si affrontano FBC Salerno e FBC Settembrini. Vincerà per 2 a 0 la squadra salernitana.
Tra il 1913 ed il [[1915]] il calcio salernitano muove i primi passi attraverso i campionati provinciali, in cui si affrontano la FBC Salerno, le altre squadre cittadine (come lo ''Sport Club Audax Salerno'', nato anch'esso nel 1913) e altri diversi club della [[provincia di Salerno]]. Dopo il 1915 l'attività calcistica ufficiale è sospesa a causa della [[prima guerra mondiale]]. Inoltre, la chiamata alle armi del presidente Vestuti e la sua scomparsa per cause belliche (nel [[1918]]), sancisce lo scioglimento della FBC Salerno.
 
===1919: Unione Sportiva Salernitana===
== Suddivisione ==
Con la fine della [[Grande Guerra]] riprende l'attività agonistica a Salerno, ed il [[19 Giugno]] [[1919]], al n. 67 di Corso Umberto I a Salerno, si svolge l'assemblea della costituenda '''Unione Sportiva Salernitana''', con presidente Adalgiso Onesti. La maglia ufficiale di questa squadra è a righe verticali bianche e celesti, ed è a partire da questa data che comincia la storia del calcio salernitano all'interno della [[FIGC]].
{{vedi anche|Partizione delle Alpi|Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino}}
 
Nello stesso anno si assiste inoltre al primo derby contro i rivali di sempre, quelli della [[Cavese]], il club calcistico di [[Cava dei Tirreni]] in [[provincia di Salerno]]. Quella gara terminò 6 a 0 per la Salernitana.<ref>[http://www.calcionew.it/salernitana/storiasalernitana.php]</ref>
In occasione del IX Congresso Geografico Italiano, nel [[1926]], vennero stabilite le suddivisioni del sistema alpino sulla base del documento "Nomi e limiti delle grandi parti del Sistema Alpino". La ripartizione principale individua tre grandi parti: ''[[Alpi Occidentali]]'', ''[[Alpi Centrali]]'' e ''[[Alpi Orientali]]'', suddivise a loro volta in 26 sezioni e 112 gruppi.
La Salernitana partecipa al suo primo campionato nell'inverno del [[1920]], iscrivendosi nella [[Seconda Categoria]] del ''Comitato Regionale Campano''. Riesce ad arrivare in finale e affronta i napoletani del club chiamato "Brasiliano" dall'omonimo bar dove aveva sede la società partenopea. La gara di andata termina 5 a 0 per il Brasiliano, quella di ritorno 5 a 0 per la Salernitana: occorre dunque una terza finale, e si decide di giocarla sul campo neutro di [[Nocera Inferiore]]. I napoletani non si presentano, e nella piazza salernitana scoppia la festa: la Salernitana è ammessa nel campionato di [[Prima Categoria]] della [[Campania]].
 
{{Nota
Le Alpi Occidentali vanno dal [[Bocchetta di Altare|Colle di Cadibona]] al [[Col Ferret]]; le Alpi Centrali dal Col Ferret al [[Passo del Brennero]]; le Alpi Orientali dal Passo del Brennero alla città di [[Fiume (Croazia)|Fiume]]. Queste tre grandi parti sono suddivise ulteriormente in:
|larghezza=40%
|titolo=La Salernitana ricordata da [[Alfonso Gatto]]
*[[Alpi Occidentali]]: [[Alpi Marittime]],[[Alpi Liguri]],[[Alpi Cozie]], [[Alpi Graie]], [[Alpi e Prealpi di Provenza#Alpi di Provenza|Alpi di Provenza]], [[Alpi del Delfinato]], [[Alpi e Prealpi di Provenza#Prealpi di Provenza|Prealpi di Provenza]], [[Prealpi del Delfinato]], [[Prealpi di Savoia]].
|allineamento=destra
*[[Alpi Centrali]]: [[Alpi Pennine]], [[Alpi Lepontine]], [[Alpi Retiche]], [[Alpi bernesi]], [[Alpi Glaronesi]], [[Prealpi Svizzere]], [[Alpi Bavaresi]], [[Prealpi lombarde]].
|contenuto=«''... Parlerò dei portieri. Il più vecchio che ho conosciuto era quello della squadretta del mio paese. Allora, in verità, era una squadra e il mio paese era una città che ad oriente aveva cinto con un muro una spianata per farne la Piazza d'Armi e il campo di calcio della domenica. Quel portiere si chiamava Finizio. La squadretta Salernitana. In quei tempi essa si manteneva in vita col fiato, raccoglieva giocatori locali e aveva per traguardi due vittorie, una con il Vomero e una col Savoia, l'undici di Torre. Alla domenica erano i portuali delle due città rivali a ritrovarsi sul rettangolo di gioco come nemici che avevano parecchie partite aperte da saldare e qualche ferito da mandare all'ospedale. Finizio era l'eroe. Basso piuttosto, ma agile come un gatto si dava e si sdava a far tutte difficili le sue parate, a tirar applausi, facendosi magari perdonare a furia di lavoro proprio quel gol, che rimandava sconfitta agli spogliatoi la sua squadra.''»<ref>Citazione tratta da Tina Carrozzo, Salerno, racconto di una città, Tullio Pironti Editore, 2003 - ISBN 9788879373067</ref>}}
*[[Alpi Orientali]]: [[Alpi Noriche]], [[Dolomiti]], [[Alpi Carniche]], [[Alpi Giulie]], [[Caravanche]], [[Alpi salisburghesi]], [[Alpi austriache]], [[Prealpi di Stiria]], [[Prealpi venete]], [[Carso]].
Nella [[Prima Categoria 1920-1921|stagione 1920-21]] la Salernitana si classifica ultima nel proprio girone, piazzamento tristemente ripetuto nel [[Prima Divisione 1921-1922|1921-22]]. Da registrare anche il cambio di vertice: il timone della società passa alla guida di Renato De Crescenzo. Nel frattempo, il calcio italiano entra in una lunga fase di razionalizzazione dei tornei, e gli scarsi risultati sportivi non consentono la permanenza della società nel massimo campionato campano: la Salernitana conosce così per la prima volta la retrocessione.
<br style="clear:both;"/>
[[immagine:PanoramaMercantour.JPG|thumb|center|800px|Panorama delle [[Alpi Marittime]]]]
 
===1922: Società Sportiva Salernitanaudax===
Nel [[2005]] è stata presentata ufficialmente la classificazione SOIUSA, acronimo di [[Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino]], allo scopo di uniformare le denominazioni utilizzate negli Stati dell'area alpina. Questa classificazione prevede 2 grandi parti (''[[Alpi Occidentali]]'' e ''[[Alpi Orientali]]'') anziché le tre tradizionali italiane, in accordo con le classificazioni in uso oltralpe, ed una ulteriore suddivisione in 5 settori, 36 sezioni e 132 sottosezioni.
Alla fine di dicembre del [[1922]] la Salernitana ed il già citato Sporting Club Audax, entrambi militanti nella categoria di rincalzo della [[Campania]], si fondono dando vita alla '''Società Sportiva Salernitanaudax''', in maglia rossonera. A causa di beghe societarie e problemi economici la nuova società rifiuta il ripescaggio offertole in conseguenza del ritiro dalla massima divisione regionale della [[Football Club Puteolana|Puteolana]], sodalizio anch'esso gravemente dissestato, e disputa regolarmente la propria divisione di competenza, vincendola e venendo così promossa sul campo. La Salernitanaudax prende dunque parte al massimo campionato regionale nel [[Prima Divisione 1923-1924|1923-24]] e nel [[Prima Divisione 1924-1925|1924-25]], senza però mai entrare in lizza per l'accesso alle semifinali interregionali. In questi anni c'è un continuo scambio di presidenza tra Adalgiso Onesti, Settimio Mobilio, Carmine Caiafa. Gli sconcertanti risultati ottenuti in questo biennio sanciscono la scomparsa della Salernitanaudax avvenuta nell'estate del [[1925]].
 
===1925: Foot-Ball Club Campania===
Le Alpi Occidentali sono suddivise in:
Nel 1925, in seguito allo scioglimento della Salernitanaudax, al posto di quest'ultima subentra il '''Campania Foot-Ball Club''', società di Salerno fondata nel 1923 che si affilia alla FIGC proprio grazie alla radiazione della precedente. Il Campania è la prima società salernitana ad adottare la maglia granata come divisa di gioco ufficiale, e comincia la sua attività nella FIGC partecipando al campionato di [[Terza Divisione 1925-1926]] nel girone campano della Lega Sud, mentre nel [[1926]] giunge in [[Seconda Divisione 1926-1927|Seconda Divisione]], classificandosi al quinto posto insieme alla [[San Felice Aversa Normanna|Aversana]] e davanti alla Cavese.
*[[Alpi Sud-occidentali]]: [[Alpi Liguri]]; [[Alpi Marittime]] e [[Prealpi di Nizza]]; [[Alpi e Prealpi di Provenza]]; [[Alpi Cozie]]; [[Alpi del Delfinato]]; [[Prealpi del Delfinato]].
*[[Alpi Nord-occidentali]]: [[Alpi Graie]]; [[Prealpi di Savoia]]; [[Alpi Pennine]]; [[Alpi Lepontine]]; [[Prealpi Luganesi]]; [[Alpi Bernesi]]; [[Alpi Glaronesi]]; [[Prealpi Svizzere]].
 
===1927: Salernitana Sport===
Le Alpi Orientali sono suddivise in:
====Unione Sportiva Salernitana Fascista====
*[[Alpi Centro-orientali]]: [[Alpi Retiche occidentali]]; [[Alpi Retiche orientali]]; [[Alpi dei Tauri occidentali]]; [[Alpi dei Tauri orientali]]; [[Alpi Noriche]]; [[Prealpi di Stiria]].
Per volere delle autorità fasciste, nell'estate [[1927]] il Campania si fonde con la concittadina ''FBC Libertas'' (anch'essa sorta nel 1923), dando vita alla '''Unione Sportiva Salernitana Fascista''', rifondando in questo modo la Salernitana.
*[[Alpi Nord-orientali]]: [[Alpi Calcaree Nordtirolesi]]; [[Alpi Bavaresi]]; [[Alpi Scistose Tirolesi]]; [[Alpi Settentrionali Salisburghesi]]; [[Alpi del Salzkammergut e dell'Alta Austria]]; [[Alpi Settentrionali di Stiria]]; [[Alpi della Bassa Austria]].
La nuova società nella quale confluiscono gran parte di dirigenti e giocatori delle due squadre, eredita il titolo sportivo, la Seconda Divisione (la terza serie del tempo) e i colori sociali del Campania ovvero la maglia granata che sostituirà con il biancoceleste nel 1929-30.
*[[Alpi Sud-orientali]]: [[Alpi Retiche meridionali]]; [[Alpi e Prealpi Bergamasche]]; [[Prealpi Bresciane e Gardesane]]; [[Dolomiti]]; [[Prealpi venete]]; [[Alpi Carniche]] e della [[Alpi della Gail|Gail]]; [[Alpi Giulie|Alpi]] e [[Prealpi Giulie]]; [[Alpi di Carinzia e di Slovenia]]; [[Prealpi Slovene]].
Il [[2 novembre]] [[1927]] esordisce la nuova Salernitana nel campionato della Lega Sud della [[Seconda Divisione 1927-1928]], torneo chiuso finalmente in maniera brillante con un terzo posto assoluto. Si cambia anche il campo di gioco: se fino a quel momento s'era giocato sul sagrato della chiesa di San Pietro, adesso la squadra traslocava sul campo di ''Piazza D'Armi''.
 
Dalla stagione 1929-30 disputa i campionati di 3° livello di [[Prima Divisione|I Divisione]] e, dal 1935-36, di [[Serie C]]. Nel 1937-38 si classifica al primo posto del proprio girone ed è promosso per la prima volta nella sua storia in [[Serie B]], in cui rimane una sola [[Serie B 1938-1939|stagione]].
[[Immagine:Silvretta Panorama wiki mg-k.jpg|thumb|center|800px|Il Gruppo di Silvretta<ref>http://de.wikipedia.org/wiki/Silvretta</ref> - [[Austria]]]]
 
Nel 1942-43 è nuovamente promossa in Serie B, ma non può parteciparvi a causa della sospensione dei campionati avvenuti per lo scoppio della [[Seconda guerra mondiale]].
Esistono anche le tradizionali classificazioni nazionali, che considerano soltanto la parte del sistema alpino ricadente sul territorio nazionale:
*Le [[Alpi italiane]], classificazione del [[Club Alpino Italiano]] e del [[Touring Club Italiano]]
*Le [[Alpi francesi]], classificazione del [[Club Alpino Francese]]
*Le [[Alpi svizzere]], classificazione del [[Club Alpino Svizzero]]
*Le [[Alpi austriache e tedesche]], secondo il ''Geographische Raumgliederug Österreich''
*Le [[Alpi slovene]], secondo la ''Naravnogeografska regionalizacija Slovenije''
 
====Unione Sportiva Salernitana====
Esiste infine una classificazione delle [[Alpi orientali#Deutscher und Österreichischer Alpenverein|Alpi Orientali]] secondo i [[Deutscher und Österreichischer Alpenverein]], i club alpini austro-tedeschi.
Nel [[1943]] la squadra, con la caduta della [[dittatura]] fascista a Salerno, torna alle origini: assume nuovamente la denominazione di '''Unione Sportiva Salernitana'''. Nell'immediato dopoguerra non è facile reperire le maglie per giocare: la società raccoglie alcune magliette militari color "caki" e tenta di colorarle utilizzando la tintura fai-da-te rossa. Dal miscuglio del colore delle magliette grigioverde e del rosso venne fuori il granata che, a partire dal 1945, diventerà il colore ufficiale della Salernitana.
 
Nell'aspettare il ripristino delle attività sportive interrotte a causa della guerra, si organizza un campionato regionale misto. La Salernitana comincia a giocare sul nuovo ''Campo Littorio'', a due passi dal centro cittadino, sorto sull'area del vecchio [[cimitero]] ed inaugurato nel [[1933]]. Il primo derby della storia tra Salernitana e [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] avviene allora. Al 35', con il risultato fermo sull' 1-1, l'arbitro Stampacchia assegna un rigore incerto al Napoli; i tifosi della Salernitana s'infuriano e vengono placati dalle forze dell'ordine. Il rigore, tirato da Mazzetti, si infrange sul palo. Si verificano incidenti a fine gara (Stampacchia addirittura si getterà a terra e si fingerà morto!) e il campo di Salerno viene squalificato a tempo indeterminato. Si riprende il [[24 maggio]] e a [[Nocera Inferiore|Nocera]] la Salernitana vince contro la Torrese per 7-0. Successivamente, una serie di forfait da parte delle avversarie fa vincere alla Salernitana il Campionato Regionale misto del [[1945]]. L'anno successivo, con la ripresa dell'attività calcistica nazionale, la Salernitana è ammessa al [[Divisione Nazionale 1945-1946|Campionato Centro-Sud Serie A-B]].
==Geologia==
[[Immagine:Alps 2007-03-13 10.10UTC 1px-250m.jpg|thumb|right|300px|Alpi innevate viste dal satellite (13 marzo 2007)]]
Le Alpi fanno parte delle catene alpine peritetidee, formatesi durante il [[Mesozoico]] e il [[Cenozoico]], che si estendono dal [[Maghreb]] all'[[Estremo Oriente]]. Una parte di queste catene montuose (le catene perimediterranee) è dovuta all'apertura, poi alla chiusura dei bacini oceanici del [[Paratetide]]. L'esistenza di questa [[orogenesi]] è legata alla convergenza delle [[tettonica|placche]] africana e europea e all'interposizione di blocchi o di microplacche.
 
Nel [[Serie B 1946-1947|1946-47]] vince il proprio girone di Serie B ed è promossa in [[Serie A]]. La Salernitana domina quel campionato di B grazie al contributo di giocatori come Iacovazzo, Margiotta, Valese, Onorato e Vaschetto.
Le Alpi propriamente dette si estendono su un migliaio di chilometri, tra [[Ginevra (città)|Ginevra]] e [[Vienna]], con una larghezza compresa tra 100 e 400 chilometri.
La compagine di Salerno termina il suo primo anno di [[Serie A 1947-1948|Serie A]] al quart'ultimo posto, e retrocede di conseguenza nella serie inferiore.
Il tecnico della prima Salernitana in Serie A è [[Gipo Viani]], il quale si affida al suo particolare modulo di gioco: il cosiddetto "Vianèma", che ha come punto cardine il ruolo del libero, fatto interpretare ad arte ad [[Alberto Piccinini]], padre del celebre giornalista sportivo [[Sandro Piccinini|Sandro]]. La Salerno calcistica, in quell'anno di Serie A, viene danneggiata con arbitraggi ritenuti eccessivamente a favore della [[A.S. Roma|Roma]], che ottiene la salvezza proprio a scapito del club campano. Il commento di [[Antonio Ghirelli]] nella sua "Storia del Calcio in Italia" ne dà un'idea: "''...la Salernitana si vide sacrificata all'ultimo ad un club più potente e più ricco, la Roma, che poté salvarsi grazie ad un arbitraggio molto discutibile in occasione del confronto diretto, a due giornate dalla fine''". L'arbitro del match decisivo, il fiorentino Vittorio Pera, qualche anno dopo sarà riconosciuto colpevole di un altro episodio di corruzione a favore della stessa [[A.S. Roma|Roma]], e dopo un'inchiesta della Federazione sarà squalificato a vita.
 
Dal 1948 al 1978 la US Salernitana disputerà a fasi alterne i campionati di Serie B ([[1948]]-[[1956]] e [[1966]]-[[1967]]) e Serie C. Subito dopo la guerra, il campo Littorio era stato rinominato ''Stadio Comunale''. I giornalisti salernitani, tuttavia, erano concordi nel chiamarlo [[Renato Casalbore]] nei loro resoconti, in onore del collega perito nella [[tragedia di Superga]]. Il Comune risolse la questione intitolando lo stadio a [[Donato Vestuti]] il [[16 settembre]] del [[1952]] e dedicando a Renato Casalbore la piazza antistante lo stadio.
Si possono suddividere secondo criteri geografici, geologici e topologici, in tre parti distinte: le Alpi occidentali, che formano un arco tra il [[mar Mediterraneo]] ed il [[Vallese]], le Alpi centrali, tra il Vallese ed i [[Grigioni]] ([[Svizzera]] orientale), e le Alpi orientali e meridionali, che si inseriscono nel [[bacino Pannonico]] a Ovest dei [[Carpazi]].
Nel [[1950]], durante la partita col [[Genoa]], a causa di un gol non convalidato, si verifica a Salerno la prima invasione di campo del dopoguerra in Italia. Ma un episodio ancor più tragico si verifica il [[28 aprile]] [[1963]]. Durante la gara Salernitana-[[Potenza]] (valida per il primo posto e per la promozione) alcuni tifosi locali, inferociti per l'andamento della partita, invadono nuovamente il campo dello stadio Vestuti. Nel tentativo di disperdere i rissosi un poliziotto esplode alcuni colpi in aria e proprio uno di questi proiettili ferisce mortalmente alla tempia destra il quarantottenne Giuseppe Plaitano, che assisteva alla partita dalla tribuna. Plaitano è il primo in Italia a perdere la vita in seguito a incidenti negli stadi, e a lui è dedicato uno dei club del tifo più importanti della città.<ref>Diego Mariottini, ''Ultraviolenza - Storie di sangue del tifo italiano'', Bradipolibri, 2004, pagg. 13-24 - ISBN 9788888329260</ref>
Solo nella stagione 1968/69 la Salernitana ottiene un importante successo con la squadra giovanile, che si aggiudica il campionato "[[Campionato Nazionale Dante Berretti|Berretti]]".
 
====Salernitana Sport s.p.a.====
L'arco delle Alpi occidentali è classicamente suddiviso in due parti, separate dall'[[accavallamento pennico crostale]]: la zona esterna e le zone interne. Tale [[accavallamento]] maggiore unisce unità paleogeografiche distinte, con storie [[tettonica|tettoniche]] e [[metamorfismo|metamorfiche]] diverse: globalmente, le unità della zona esterna corrispondono alle parti vicine al [[margine passivo|margine]] europeo, che sono state poco accorciate [[metamorfismo|metamorfizzate]] durante la storia della catena alpina, mentre le unità interne corrispondono alle parti più distali e au fondale oceanico, che hanno subito un metamorfismo e un accorciamento più forti. Le deformazioni nelle Alpi (osservabili grazie ai [[sisma|movimenti tellurici]] e alla [[geodesia]]) sono attualmente piuttosto deboli. Tuttavia sono osservabili in Svizzera tassi di sollevamento dell'ordine di 1 mm/anno; dei dati comparabili non sono disponibili in Francia o in Italia, ma è probabile che le velocità verticali siano comparabili. L'origine di un tale sollevamento resta oggi ampiamente dibattuta, tuttavia l'accorciamento nelle Alpi occidentali è pressoché nullo.
Nel [[1977]] il club granata, dopo il disastro economico lasciato dal commissario Pietro Esposito, viene rilevata da una gruppo di imprenditori salernitani, che, trasferendo il club nella neocostituita Salernitana Sport s.p.a., lo salva dal fallimento verso cui si era avviato. La Salernitana diviene così una [[società per azioni]], adeguandosi alle direttive della Figc di quegli anni.
 
Dalla stagione 1978-79 partecipa al campionato di [[Serie C1]]. Tra i vari episodi, resta memorabile, in negativo, l'esordio nel campionato [[1978]]/[[1979]] del giovane portiere [[Walter Zenga]], che subì sei gol in appena tre partite, ed abbandonò il campo in lacrime prima ancora di essere sostituito. Inoltre è da citare il campionato [[1980]]/[[1981]]: partita con dichiarati propositi di promozione e con un'adeguatissima campagna acquisti, la Salernitana conoscerà ben tre cambi al vertice societario e si salverà a stento dalla retrocessione, dopo che, a seguito della tentata invasione di campo nella gara con la [[Sambenedettese]] prima in classifica, lo stadio "Vestuti" era stato squalificato per ben sette mesi.
==Storia==
{{S sezione}}
La storia del popolamento delle Alpi iniziò con la fine dell'ultima [[glaciazione]] (ca. 15.000 anni fa), quando i ghiacci iniziarono a rendere abitabili vaste zone vergini.
 
Con una rinnovata società, ritorna in Serie B dopo 24 anni al termine del campionato di C1 (girone B) del [[1989]]/[[1990|90]], guidata dal tecnico [[Giancarlo Ansaloni]], il capitano [[Agostino di Bartolomei]] e il presidente Peppino Soglia. La promozione si concretizza nell'ultima gara disputata nel vecchio stadio Vestuti, stracolmo per l'occasione, con lo 0-0 contro il [[Taranto Sport|Taranto]].
Nella tarda preistoria i laghi prealpini ospitavano villaggi palafitticoli. Il testimone più famoso di quest'epoca è l'[[uomo di Similaun]].
L'anno seguente, il primo disputato nello [[stadio Arechi]], segna la retrocessione dopo lo spareggio perso uno a zero a [[Pescara]] contro il Cosenza.
Per il ritorno in B bisognerà attendere il campionato [[1993]]/[[1994|94]]. La squadra è affidata a [[Delio Rossi]], alla prima esperienza su una panchina professionistica. Dopo un inizio incerto i granata conquistano l'accesso ai [[play-off]], introdotti in Serie C proprio quell'anno insieme ai 3 punti a vittoria. La semifinale di andata con la [[AS Lodigiani 1972|Lodigiani]] si disputa a [[Roma]] una settimana dopo la morte di [[Agostino di Bartolomei]], a cui i 15.000 salernitani presenti dedicano uno striscione. La gara termina 1-1, mentre il ritorno a Salerno si conclude 4-0 per la squadra di casa, con la cornice di 40.000 spettatori paganti (record per la società) e tre coreografie. La finale disputata a [[Napoli]] contro la [[Juve Stabia]] termina con il risultato di 3-0, davanti a oltre 25.000 supporters giunti da Salerno.
 
Promossa in Serie B, la Salernitana sfiora la promozione in A all'ultima giornata sia nel [[1994]]/[[1995|95]] (con [[Delio Rossi]] in panchina e [[Giovanni_Pisano_%28calciatore%29|Giovanni Pisano]] capocannoniere, scontro diretto perso all'ultima giornata a [[Bergamo]] con l'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]] promossa in A) che nel [[1995]]/[[1996|96]] ([[Franco Colomba]] in panchina - sempre all'ultima giornata, sale il Perugia a discapito della formazione campana), mentre nel [[1996]]/[[1997|97]] riesce a salvarsi solo a due giornate dalla fine con [[Franco Varrella]] subentrato in panchina a Colomba a metà torneo.
Nell'età del ferro le Alpi erano popolate dai Liguri (nelle Alpi Occidentali e Centro.Occidentali), dai Reti e Camuni(Alpi Retiche), dai Veneti ed Illiri (le Alpi Orientali), dai Celti delle culture di Hallstatt e La Tènè (il versante settentrionale).
[[Immagine:Pisano giovanni.jpg|thumb|140px|right|Giovanni Pisano, bomber granata]]
Intorno alla metà del primo millennio i Celti irruppero a sud delle Alpi ed invasero buona parte del versante meridionale ed occidentale, prima abitati da Liguri.
 
La squadra granata riesce a raggiungere la promozione in Serie A al termine della stagione [[1997]]/[[1998|98]] grazie ai gol del capocannoniere [[Marco Di Vaio]] e di [[Edoardo Artistico]], nonché al contributo offerto dal centrocampista e capitano granata [[Roberto Breda]] sotto la guida del tecnico Delio Rossi soprannominato dai tifosi “Il Profeta” e del presidente Aniello Aliberti. Vengono battuti i record di punti (72) e di gol segnati (65).
A tali quattro gruppi etnici appartenevano i popoli, politicamente organizzati in piccoli stati o confederazioni tribali, esistenti all'arrivo dei Cartaginesi e dei Romani.
La promozione della Salernitana nel campionato di massima serie è accompagnata da grandi festeggiamenti per tutta l'estate, sebbene la gioia sia funestata da un tragico evento: l'alluvione di [[Sarno]] nel maggio del 1998. Il campionato di Serie A [[1998]]/[[1999|99]] vede la Salernitana soffrire e lottare per raggiungere l'obiettivo salvezza, che per un solo punto non riesce ad ottenere. Gli uomini principali di quella stagione agonistica, che hanno visto i granata imporsi a testa alta sui campi di gioco più prestigiosi, sono soprattutto [[Marco Di Vaio]], [[Salvatore Fresi]], [[Gennaro Gattuso]], [[Ighli Vannucchi]], [[Roberto Breda]], [[Vittorio Tosto]], [[Rigobert Song]], [[Giacomo Tedesco]] e [[David Di Michele]].
Durante la [[Seconda guerra punica]] i Liguri si allearono con i Cartaginesi, mentre i Galli si allearono preferibilmente con i Romani.
L'avventura della Serie A per i tifosi della Salernitana si chiude tragicamente: nel rogo del treno che riportava i tifosi della Salernitana in città dopo l'ultima partita di campionato a Piacenza, il [[24 maggio]] [[1999]], perdono la vita quattro ragazzi salernitani, tra i quali Simone Vitale, portiere della squadra di [[pallanuoto]] salernitana, nel tentativo di portare in salvo altre persone. Inoltre un altro brutto episodio macchia la stagione dei granata. Durante la partita di [[Coppa UEFA]] tra [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] e [[Grasshopper-Club Zürich|Grasshoppers]] (disputata all'[[stadio Arechi|Arechi]] per squalifica del campo dei viola), alcuni tifosi campani gettano un petardo provocando la interruzione del match e l'eliminazione a tavolino della Fiorentina, alla quale viene imputata la responsabilità oggettiva nonostante non giocasse sul terreno abituale. La [[UEFA]] punirà anche i granata con l'esclusione dalle coppe europee per due anni, un provvedimento che avrebbe potuto essere influente se la Salernitana si fosse salvata raggiungendo i posti utili per la [[Coppa Intertoto]], in quanto il presidente Aliberti era intenzionato a iscrivervi la squadra.
L'episodio più famoso della guerra fu la traversata delle Alpi attraverso il Moncenisio da parte dell'esercito di Annibale con gli elefanti.
Alla fine della Seconda Guerra Punica l'Italia settentrionale divenne la provincia romana della [[Gallia Cisalpina]].
Tuttavia le Alpi rimanevano in buona parte autonome.
 
[[Immagine:ricchetti_e_de cesare.jpg|thumb|140px|right|Carlo Ricchetti e Ciro De Cesare]]
Una quarantina di popoli delle Alpi Occidentali furono combattuti e vinti dai [[Romani]] nel [[15 a.C.]] E a commemorare la vittoria fu costruito il [[Trofeo delle Alpi|Trofeo di Augusto]], che ancora oggi si può vedere a [[La Turbie]]: rappresenta, per i Francesi, la porta d'ingresso alla catena alpina.
Dopo la retrocessione in B, si alternano sulla panchina granata [[Adriano Cadregari|Cadregari]] e [[Luigi Cagni|Cagni]] nel 1999/2000, Oddo e [[Nedo Sonetti|Sonetti]] l'anno seguente. Nella stagione [[2001]]/[[2002]], la Salernitana ingaggia [[Zdenek Zeman]], che condurrà la squadra granata al 6° posto in Serie B, ma la sua avventura si conclude la stagione successiva, al termine di un disastroso girone d'andata. [[Franco Varrella]], sostituto del tecnico boemo, non riesce ad evitare la retrocessione della squadra in Serie C1. In seguito a una vicenda sportivo-giudiziaria (il "[[caso Catania]]") che si protrae per tutta l'estate, la Salernitana viene ripescata in B con [[Calcio Catania|Catania]], [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] e [[ACF Fiorentina|Fiorentina]].
Alcuni popoli mantennero una certa autonomia sotto l'impero romano e non furono inglobati in alcuna delle provincie, bensì mantennero una amministrazione particolare: si tratta dei regni di Cozio e dei Graii. A ricordo di tale trattamento privilegiato rimangono gli archi di Augusto eretti nelle rispettive capitali, [[Susa]] ed [[Aosta]].
Al termine del campionato [[2004]]/[[2005|05]], la Salernitana, dopo una stagione a fasi alterne, pur conquistando la salvezza nelle ultime giornate grazie ai gol del giovanissimo [[Raffaele Palladino]], ai dribbling di [[Davide Bombardini]] e al lavoro di [[Angelo Gregucci]], non viene ammessa, per ragioni finanziarie, al campionato di Serie B. Iscritta al campionato di [[Terza Categoria]] per la stagione 2005/2006, la Salernitana, trainata dal giovane bomber De Rosa e da un discreto pubblico, vola in testa alla classifica fino a quando la FIGC, nel gennaio 2006, non le revoca l'affiliazione dopo decenni di militanza nei campionati professionistici, stante la messa in liquidazione da parte del [[tribunale]]. Il club granata viene dichiarato fallito il 19 luglio del 2006. Dopo quasi 3 anni, e dopo 5 aste fallimentari andate deserte, è a tuttoggi ancora in vendita presso il tribunale fallimentare di Salerno.
 
===2005: Salernitana Calcio 1919===
Da quanto descritto si capisce che nell'antichità le Alpi Occidentali erano le Alpi per antonomasia, attraversate da Annibale e da Giulio Cesare. Anche il nome "Alpes", che è utilizzato nel senso moderno per la prima volta in latino, è preso in prestito da una lingua parlata nelle Alpi Occidentali, probabilmente ligure, in cui significava semplicemente "montagne".
Nel 2005, grazie al [[Lodo Petrucci]], il calcio salernitano torna tra i professionisti con la fondazione della '''Salernitana Calcio 1919''', attraverso una cordata di imprenditori guidata da Antonio Lombardi, dopo l'esclusione della società [[Salernitana Sport]] dalle categorie professionistiche. Il neonato club viene ammesso al campionato di [[Serie C1 2005-2006 |Serie C1 2005/2006]].
 
Il 19 luglio 2006 la nuova Salernitana Calcio 1919 conclude un discreto campionato di C1 (girone A) terminato con l'eliminazione dai play-off ad opera del [[Genoa]].
Durante il Medioevo le Alpi furono una delle aree dell'Europa Occidentale meno toccate dal Feudalesimo, in quanto il territorio non produceva abbastanza, oltre a quanto necessario alla famiglia del contadino o del pastore, per permettere di dare una parte del raccolto al feudatario.
In effetti i territori alpini non erano di alcun interesse economico per gli stati della pianura, ma erano strategici su di un piano militare.
Cosicché ci furono due tendenze, spesso riscontrabili nello stesso territorio:
Da un lato parecchi territori alpini godevano di una sostanziale autonomia interna pur appartenendo ad uno stato confinante, che aveva diritto di tenervi guarnigione. Dall'altro lato molti di essi erano organizzati come comuni rustici, piccole repubbliche di montanari, o di piccoli nobili locali.
Il caso estremo di queste due tendenze è la Confederazione, pienamente indipendente, dei cantoni svizzeri.
Tuttavia godevano di autonomia all'interno dei rispettivi stati anche gli écartons delle Alpi Francesi, le comunità delle valli valdostane, i tre "terzi" della Valtellina, nonché le contee di Bormio e Chiavenna, le Magnifiche Comunità di Fiemme e Fassa, le regole cadorine.
 
[[Immagine:Antonio_Lombardi.jpg|thumb|140px|left|Antonio Lombardi, presidente della Salernitana Calcio 1919]]
Tutte queste autonomie locali cessarono con l'occupazione napoleonica dei vari stati e l'Ottocento vide l'affermarsi delle amministrazioni centralizzate in tutti gli stati alpini, forse esclusa la Svizzera.
Nella stagione calcistica 2006/2007 la società granata viene inserita nel girone B della Serie C1. La panchina, nella prima parte della stagione, è stata affidata al salernitano [[Raffaele Novelli]], già allenatore della primavera della Salernitana Sport, coadiuvato dal direttore sportivo Coscia, anch'esso salernitano ed ex responsabile del settore giovanile della [[Salernitana Sport]]. Una sonora sconfitta (4-0) in novembre ad Avellino, però, fa incrinare qualcosa nello spogliatoio, ed il 16 gennaio 2007 Novelli viene sostituito dal tecnico padovano Gianfranco Bellotto, lasciando la squadra al sesto posto in classifica. Pochi giorni dopo è Coscia a rassegnare le dimissioni. L'allenatore veneto però fa peggio del suo predecessore e il campionato si chiude con un deludente 10° posto.
A partire dalla Seconda Guerra Mondiale questa tendenza si è invertita e, sia pure per motivi questa volta linguistici, territori come la Valle d'Aosta, e le provincie di Bolzano e Trento hanno riottenuto un'autonomia che ricorda per certi versi quella di cui avevano goduto i territori alpini prima di Napoleone.
 
[[Immagine:pinna_tore.jpg|thumb|140px|right|Salvatore Pinna, portiere della promozione in serie B]]
== Popolazione ==
Nel 2007 la Salernitana cambia pelle a livello societario e dirigenziale. Al maggior azionista Antonio Lombardi si affianca un nuovo socio, l'imprenditore di [[Cassino]] Vittorio Murolo; arrivano il direttore generale Angelo Fabiani, il direttore sportivo Antonio Lopez e il tecnico [[Andrea Agostinelli]]. Tra i nuovi acquisti vi sono l'esperto attaccante [[Arturo Di Napoli]] e il difensore salernitano [[Luca Fusco]].
 
Dopo un ottimo girone di andata la Salernitana si laurea campione d'inverno, staccando le inseguitrici anche di 10 punti; tuttavia il [[3 febbraio]] [[2008]], con quattro punti di vantaggio sulla seconda classificata, viene sollevato dall'incarico l'allenatore Agostinelli, dopo una sconfitta per 4-2 contro il Taranto. Il giorno seguente la squadra ingaggia il nuovo tecnico, Fabio Brini, con il quale il [[27 aprile]] [[2008]], grazie alla vittoria per 2-0 sul Pescara davanti a 35.000 spettatori festanti la Salernitana raggiunge la promozione matematica con una giornata di anticipo sulla fine del campionato, riportando una squadra della città di [[Salerno]] in [[Serie B]] dopo tre anni. Arturo Di Napoli contribuisce con 21 reti che gli valgono il titolo di capocannoniere; la Salernitana partecipa inoltre per la prima volta alla [[Supercoppa di Lega Serie C1|Supercoppa di Serie C1]], che va al [[Unione Sportiva Sassuolo Calcio|Sassuolo]] dopo una vittoria dei granata per 1-0 in Emilia e una sconfitta con lo stesso punteggio all'Arechi, con il risultato deciso ai rigori dove gli ospiti si impongono per 5-4.
Le due più grandi città dell'arco alpino sono [[Grenoble]] (area metropolitana francese di 500 000 abitanti), che i francesi chiamano "Capitale delle Alpi", e [[Innsbruck]] ([[Austria]]). In Italia talvolta chiamiamo Torino "Capitale delle Alpi".
La nuova stagione inizia bene per la squadra granata che in [[Coppa Italia]], il 17 agosto, esordisce davanti a 7000 spettatori all'Arechi battendo per 3-1 il Cesena, ex squadra di Castori, con le reti di Tricarico, Ciarcià e Fava. Il secondo turno porta ancora bene ai granata che con una rete di Arturo Di Napoli eliminano il Lecce, squadra di serie A, passando al turno successivo.
 
Il [[30 settembre]] la Salernitana batte il Sassuolo all'Arechi per 8-7 dopo i calci di rigore, approdando per la seconda volta nella storia del calcio salernitano agli ottavi di finale di [[Coppa Italia]], dove viene sconfitta per 3-1 dal Napoli ed eliminata. Il [[6 dicembre]] [[2008]], dopo quattro sconfitte consecutive, viene esonerato l'allenatore Castori sostituito il giorno seguente da [[Bortolo Mutti]]. Il 24 Gennaio in seguito alla sconfitta contro il Sassuolo che porta la Salernitana a due punti di vantaggio dalla zona play out la società richiama Fabrizio Castori in panchina esonerando Mutti.
Nel [[2001]], la popolazione totale delle Alpi era di circa 12 295 000.
 
==Cronistoria==
Di questi la maggior parte sono francofoni, germanofoni ed italofoni. Significativa è anche la comunità slovena.
{| class="toccolours" style="margin: 0.5em auto; width: 100%; background:#8D0000; text-align: left;"
Tuttavia, a causa dell'isolamento dovuto alla conformazione orografica, le Alpi hanno permesso più di altre aree la sopravvivenza di minoranze linguistiche. Ad esempio le valli Maira e Varaita sono rimaste per secoli gli unici territori in cui fosse consentito l'uso della lingua [[provenzale]], che invece il governo francese ha bandito dall'uso ufficiale e religioso. Analogamente è successo per il [[franco-provenzale]] in [[Val d'Aosta]].
!colspan="2" align=center bgcolor="#FFFFFF"| <span style="color:#8D0000;"> Cronistoria della Salernitana </span>
La lingua reto-romancia o ladina o friulana, poi, è palata solo nelle Alpi. Come solo nelle alpi sono parlati alcuni diletti tedeschi meridionali, come il [[Walser]] ed il [[Cembro]].
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|<div style="font-size:93%">
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|valign="top"|
*[[1919]]: Fondazione dell''''Unione Sportiva Salernitana'''.
*[[1920]]: Partecipa al campionato di [[Seconda Categoria]] della Campania. Ammessa alla [[Prima Categoria]].
*[[Prima Categoria 1920-1921|1920-21]]: Ultima classificata nel proprio girone.
*[[Prima Divisione 1921-1922|1921-22]]: Ultima classificata nel proprio girone. Retrocede in [[Seconda Divisione]].
*[[Seconda Divisione 1922-1923|1922-23]]: Assume denominazione '''Società Sportiva Salernitanaudax'''. 1° nel girone campano della Seconda Divisione. Promossa in Prima Divisione.
*[[Prima Divisione 1923-1924|1923-24]]: 6ª nel Campionato Campano di Prima Divisione.
*[[Prima Divisione 1924-1925|1924-25]]: 4ª nel Campionato Campano di Prima Divisione. Rinuncia a fine stagione all'iscrizione al torneo e sparisce.
*[[1925-26]]: A Salerno il ''Campania'' partecipa ai campionati di Terza Divisione Campana ed è ammesso nel Direttorio Meridionale.
*[[Seconda Divisione 1926-1927|1926-27]]: ''Campania'' 6ª nel girone campano del Direttorio Meridionale.
*[[Seconda Divisione 1927-1928|1927-28]]: 3ª nel Direttorio Meridionale. Diventa '''Unione Sportiva Salernitana Fascista'''.
*[[Campionato Meridionale 1928-1929|1928-29]]: 6ª nel girone siculo-campano nel Direttorio Meridionale.
*[[Prima Divisione 1929-1930|1929-30]]: 7ª nel Direttorio Meridionale.
*[[Prima Divisione 1930-1931|1930-31]]: 2ª nel girone finale nel Direttorio Meridionale.
*[[Prima Divisione 1931-1932|1931/32]]: 3ª nel girone A finale di Prima Divisione Interregionale, la C dell'epoca.
*[[Prima Divisione 1932-1933|1932/33]]: 4ª nel girone eliminatorio H di Prima Divisione Interregionale.
*[[Prima Divisione 1933-1934|1933/34]]: 3ª nel girone eliminatorio H di Prima Divisione Interregionale.
*[[Prima Divisione 1934-1935|1934/35]]: 2ª nel girone eliminatorio H di Prima Divisione Interregionale.
*[[Serie C 1935-1936|1935/36]]: 6ª nel girone D di Serie C.
*[[Serie C 1936-1937|1936/37]]: 2ª nel girone E di Serie C.
*[[Serie C 1937-1938|1937/38]]: 1ª nel girone E di Serie C. '''Promossa in Serie B'''.
*[[Serie B 1938-1939|1938/39]]: 17ª in Serie B. Retrocessa in Serie C.
*[[Serie C 1939-1940|1939/40]]: 3ª nel girone eliminatorio H di Serie C.
*[[Serie C 1940-1941|1940/41]]: 3ª nel girone eliminatorio G di Serie C.
*[[Serie C 1941-1942|1941/42]]: 1ª nel girone eliminatorio G di Serie C. Esclusa dalle finali per illecito sportivo.
*[[Serie C 1942-1943|1942/43]]: 2ª nel girone finale A di Serie C. '''Promossa in Serie B'''.
*1943/45: Attività sospesa per cause belliche.
*[[Divisione Nazionale 1945-1946|1945/46]]: 9ª nel Campionato Misto Bassa Italia. Cambia denominazione in ''Unione Sportiva Salernitana''.
*[[Serie B 1946-1947|1946-47]]: 1ª nel girone C della Serie B. '''Promossa in Serie A'''.
*[[Serie A 1947-1948|1947-48]]: 18ª in Serie A. Retrocessa in Serie B.
*[[Serie B 1948-1949|1948-49]]: 4ª in Serie B.
*[[Serie B 1949-1950|1949-50]]: 13ª in Serie B.
*[[Serie B 1950-1951|1950-51]]: 13ª in Serie B.
*[[Serie B 1951-1952|1951-52]]: 8ª in Serie B.
*[[Serie B 1952-1953|1952-53]]: 11ª in Serie B.
*[[Serie B 1953-1954|1953-54]]: 10ª in Serie B.
*[[Serie B 1954-1955|1954-55]]: 12ª in Serie B.
*[[Serie B 1955-1956|1955-56]]: 18ª in Serie B. Retrocessa in Serie C.
*[[Serie C 1956-1957|1956/57]]: 3ª in Serie C.
*[[Serie C 1957-1958|1957/58]]: 14ª in Serie C.
*[[Serie C 1958-1959|1958/59]]: 18ª nel girone B di Serie C.
*[[Serie C 1959-1960|1959/60]]: 15ª nel girone C di Serie C.
*[[Serie C 1960-1961|1960/61]]: 9ª nel girone C di Serie C.
*[[Serie C 1961-1962|1961/62]]: 3ª nel girone C di Serie C.
*[[Serie C 1962-1963|1962/63]]: 4ª nel girone C di Serie C.
*[[Serie C 1963-1964|1963/64]]: 6ª nel girone C di Serie C.
*[[Serie C 1964-1965|1964/65]]: 13ª nel girone C di Serie C.
*[[Serie C 1965-1966|1965/66]]: 1ª nel girone C di Serie C. '''Promossa in Serie B'''.
 
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Quanto alla religione, le Alpi sono prevalentemente cattoliche. Sono protestanti i cantoni svizzeri, escluso il Ticino, che è a maggioranza cattolica.
Ma anche a questo riguardo bisogna dire che le Alpi, grazie alla configurazione del territorio, sono state per secoli il rifugio di una minoranza, la comunità [[valdese]], che era sorta a Lione, ma ne era dovuta fuggire a causa delle persecuzioni.
 
*[[Serie B 1966-1967|1966/67]]: 20ª in Serie B. Retrocessa in Serie C.
== Clima ==
*[[Serie C 1967-1968|1967/68]]: 5ª nel girone C di Serie C.
{{vedi anche|Clima alpino}}
*[[Serie C 1968-1969|1968/69]]: 6ª nel girone C di Serie C.
Il clima delle Alpi è il tipico clima delle zone montuose elevate. All'aumentare della quota diminuisce proporzionalmente la [[temperatura]]. A circa 3000 metri di altitudine c'è il limite delle [[nevaio|nevi]] perenni. A questa altitudine il calore non riesce a sciogliere completamente la [[neve]] accumulata in [[inverno]]. All'aumentare dell'[[altitudine]], diminuisce la [[pressione atmosferica]] e l'aria contiene minori quantità di [[umidità]] e di [[anidride carbonica]]. Anche le piante risentono di questo fenomeno: infatti, l'acqua viene sottratta loro più rapidamente, mentre il loro livello di anidride carbonica diminuisce.
*[[Serie C 1969-1970|1969/70]]: 11ª nel girone C di Serie C.
*[[Serie C 1970-1971|1970/71]]: 2ª nel girone C di Serie C.
*[[Serie C 1971-1972|1971/72]]: 4ª nel girone C di Serie C.
*[[Serie C 1972-1973|1972/73]]: 5ª nel girone C di Serie C.
*[[Serie C 1973-1974|1973/74]]: 8ª nel girone C di Serie C.
*[[Serie C 1974-1975|1974/75]]: 6ª nel girone C di Serie C.
*[[Serie C 1975-1976|1975/76]]: 7ª nel girone C di Serie C.
*[[Serie C 1976-1977|1976/77]]: 6ª nel girone C di Serie C.
*[[Serie C 1977-1978|1977/78]]: 6ª nel girone C di Serie C. Assume nome ''Salernitana Sport''.
*[[Serie C1 1978-1979|1978/79]]: 6ª nel girone B di Serie C1.
*[[Serie C1 1979-1980|1979/80]]: 7ª nel girone B di Serie C1.
*[[Serie C1 1980-1981|1980/81]]: 12ª nel girone B di Serie C1.
*[[Serie C1 1981-1982|1981/82]]: 4ª nel girone B di Serie C1.
*[[Serie C1 1982-1983|1982/83]]: 7ª nel girone B di Serie C1.
*[[Serie C1 1983-1984|1983/84]]: 8ª nel girone B di Serie C1.
*[[Serie C1 1984-1985|1984/85]]: 4ª nel girone B di Serie C1.
*[[Serie C1 1985-1986|1985/86]]: 5ª nel girone B di Serie C1.
*[[Serie C1 1986-1987|1986/87]]: 13ª nel girone B di Serie C1.
*[[Serie C1 1987-1988|1987/88]]: 10ª nel girone B di Serie C1.
*[[Serie C1 1988-1989|1988/89]]: 11ª nel girone B di Serie C1.
*[[Serie C1 1989-1990|1989/90]]: 2ª nel girone B di Serie C1. '''Promossa in Serie B'''.
*[[Serie B 1990-1991|1990/91]]: 13ª in Serie B. Retrocessa in Serie C1.
*[[Serie C1 1991-1992|1991/92]]: 5ª nel girone B di Serie C1.
*[[Serie C1 1992-1993|1992/93]]: 5ª nel girone B di Serie C1.
*[[Serie C1 1993-1994|1993-94]]: 3ª nel girone B di Serie C1, vince i [[playoff]] con la [[Juve Stabia]]. '''Promossa in Serie B'''.
*[[Serie B 1994-1995|1994/95]]: 5ª in Serie B.
*[[Serie B 1995-1996|1995/96]]: 5ª in Serie B.
*[[Serie B 1996-1997|1996/97]]: 15ª in Serie B.
*[[Serie A 1997-1998|1997/98]]: 1ª in Serie B. '''Promossa in Serie A'''.
*[[Serie A 1998-1999|1998/99]]: 15ª in Serie A. Retrocessa in Serie B.
*[[Serie B 1999-2000|1999/00]]: 7ª in Serie B.
*[[Serie B 2000-2001|2000/01]]: 15ª in Serie B.
*[[Serie B 2001-2002|2001/02]]: 6ª in Serie B.
*[[Serie B 2002-2003|2002/03]]: 20ª in Serie B. Ripescata per il [[Caso Catania]].
*[[Serie B 2003-2004|2003/04]]: 15ª in Serie B.
*[[Serie B 2004-2005|2004/05]]: 13ª in Serie B. La società viene esclusa dalla Serie B per irregolarità finanziarie e, dopo una vana iscrizione in Terza Categoria, fallisce.
*[[2005]]: Fondazione della '''Salernitana Calcio 1919''', che attraverso il Lodo Petrucci viene inserita in serie C1 in seguito all'esclusione della Salernitana Sport dalla Serie B.
*[[Serie C1 2005-2006|2005-06]]: 5ª nel girone A di Serie C1. Esce nelle semifinali [[playoff]].
*[[Serie C1 2006-2007|2006-07]]: 10ª nel girone B di Serie C1.
*[[Serie C1 2007-2008|2007-08]]: 1ª nel girone B di Serie C1. '''Promossa in Serie B'''.
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==Campionati nazionali==
==Flora==
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{{vedi anche|Flora alpina}}
! width="15%"| Categoria
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! width="25%"| Partecipazioni
Immagine:Kosodrzewina (Sosna górska) Pinus mugo mugo.jpg|''[[Pino mugo]]''
! width="30%"| Debutto
Immagine:Rhododendron ferrugineum.JPG|''[[Rhododendron ferrugineum]]''
! width="30%"| Ultima stagione
Immagine:Leontopodium alpinum1.jpg|[[Leontopodium alpinum]]''
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Immagine:Gentiana acaulis.jpg|[[Gentiana acaulis]]''
| align="center" | <br><big><big><big><big>'''A'''</big></big></big></big><br><br> || align="center" | <big><big>'''2'''</big></big> || align="center" | [[Serie A 1947-1948|1947-1948]] || align="center" | [[Serie A 1998-1999|1998-1999]]
Immagine:Chamorchis_alpina_230705b.jpg|''[[Chamorchis alpina]]''
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Immagine:Pulsatilla_alpina_schneebergensis.jpg|''[[Pulsatilla alpina]]''
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Immagine:Ranunculus_glacialis.jpg|''[[Ranunculus glacialis]]''
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</gallery>
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Un limite naturale della vegetazione è l'altitudine, che si nota dalla presenza dei principali alberi decidui &mdash; [[quercia]], [[faggio]], [[Fraxinus|frassino]] e [[acero montano]]. Questi non raggiungono esattamente la stessa quota, né è frequente che crescano assieme, ma il loro limite superiore di crescita corrisponde in modo abbastanza accurato ai cambiamenti di temperatura verso un clima più freddo che è ulteriormente confermato dai cambiamenti nel manto [[erba]]ceo nativo. Questo limite di solito rimane circa a 1200 m sopra il livello del mare sul lato nord delle Alpi, ma a sud spesso sale a 1500 m, talvolta anche a 1700 m.
<!-- AGGIORNAMENTO COMPRENSIVO DELLA STAGIONE 2008/09 --><small>In 81 stagioni sportive disputate a livello nazionale dall'esordio nel [[Lega Sud (calcio)|Direttorio Divisioni Inferiori Sud]] col nome di ''Campania'', compreso un [[Divisione Nazionale 1945-1946|Campionato Misto A-B Bassitalia]] giocato in qualità di società di [[Serie B]].</small>
 
==Personaggi==
Non si deve supporre che questa regione sia sempre segnata dalla presenza degli alberi caratteristici. L'intervento dell'uomo in molte regioni li ha quasi eliminati e, ad eccezione delle foreste di faggi delle Alpi [[austria]]che, una grande foresta di alberi decidui è rara. Molte regioni, dove tali alberi esistevano una volta, sono state occupate dal [[pino silvestre]] e dall'[[abete rosso]], che soffrono meno le devastazioni delle capre, i peggiori nemici della vegetazione arborea.
===Allenatori===
<br style="clear:both;"/>
{|width=75%
| valign=top|
*1919 {{Bandiera|Italy}} Vincenzo Giordano
*1919–1921 {{Bandiera|Italy}} Matteo Schiavone
*1921–1922 {{Bandiera|Italy}} Toledo
*1922–1923 {{Bandiera|Italy}} Ciminari
*1923–1924 {{Bandiera|Italy}} Alfonso Guasco
*1924–1925 {{Bandiera|Germany}} Willy Kargus
*1925 {{Bandiera|Italy}} Bellone
*1927–1928 {{Bandiera|Italy}} Venturini
*1928 {{Bandiera|Italy}} Barone
*1928–1929 {{Bandiera|Italy}} Finizio
*1929 {{Bandiera|Italy}} Apicella
*1929–1931 {{Bandiera|Hungary}} Géza Kertész
*1931–1932 {{Bandiera|Italy}} Luigi Leone
*1932 {{Bandiera|Italy}} Mora
*1932–1933 {{Bandiera|Italy}} [[Ivo Fiorentini]]
*1933-1934 {{Bandiera|Italy}} Walter Colombati
*1934–1935 {{Bandiera|Hungary}} [[Imre Schoffer]]
*1935 {{Bandiera|Italy}} Buratti
*1935–1936 {{Bandiera|Hungary}} Armand Halmos
*1936–1938 {{Bandiera|Hungary}} Ferenc Hirzer
*1938–1939 {{Bandiera|Czechoslovakia}} Francesco Hansel
*1939 {{Bandiera|Italy}} {{Bandiera|Paraguay}} [[Attila Sallustro]]
*1939–1940 {{Bandiera|Hungary}} Béla Karoly
*1940–1941 {{Bandiera|Hungary}} [[Ferenc Hirzer]]
*1941 {{Bandiera|Hungary}} Géza Kertész
*1941 {{Bandiera|Italy}} Antonio Valese
*1941–1943 {{Bandiera|Italy}} [[Gipo Viani]]
*1944 {{Bandiera|Italy}} Milite
*1944–1945 {{Bandiera|Italy}} Antonio Valese
*1945 {{Bandiera|Italy}} Vittorio Mosele
*1945 {{Bandiera|Hungary}} Ferenc Hirzer
*1945–1948 {{Bandiera|Italy}} [[Gipo Viani]]
*1948–1950 {{Bandiera|Italy}} [[Pietro Piselli]]
*1950 {{Bandiera|Italy}} Arnaldo Sentimenti
*1950–1951 {{Bandiera|Italy}} Walter Crociani
*1951–1952 {{Bandiera|Austria}} Josef Rudolf Hiden<ref>Aveva giocato anche in Francia e in Italia francesizzato il suo nome in ''Rodolphe''' [[:de:Rudolf_Hiden|la sua scheda]]</ref>
*1952–1953 {{Bandiera|Italy}} [[Carlo Ceresoli]]
*1953–1955 {{Bandiera|Italy}} Enrico Carpitelli
*1955 {{Bandiera|Italy}} Mario Saracino
*1955–1956 {{Bandiera|Italy}} Antonio Valese
*1956 {{Bandiera|Italy}} Mario Saracino
*1956–1957 {{Bandiera|Italy}} Paolo Todeschini
*1957 {{Bandiera|Italy}} Enrico Carpitelli
*1957–1958 {{Bandiera|Italy}} [[Giovanni Varglien]]
*1958–1959 {{Bandiera|Italy}} [[Nicolò Nicolosi]]
*1959 {{Bandiera|Italy}} Vittorio Mosele
*1959 {{Bandiera|Hungary}} István Mike Mayer
*1959-1960 {{Bandiera|Italy}} [[Pietro Piselli]]
*1960-1961 {{Bandiera|Italy}} {{Bandiera|Uruguay}} [[Ettore Puricelli]]
*1961-1962 {{Bandiera|Italy}} Silvio Di Gennaro
*1962 {{Bandiera|Hungary}} Gyula Zsengellér
*1962-1963 {{Bandiera|Italy}} [[Piero Pasinati]]
*1963-1964 {{Bandiera|Italy}} Ulisse Giunchi
*1964 {{Bandiera|Austria}} Rodolphe Hiden
*1964-1965 {{Bandiera|Italy}} [[Riccardo Carapellese]]
*1965 {{Bandiera|Austria}} Josef Rudolf Hiden<ref>Aveva giocato anche in Francia e in Italia francesizzato il suo nome in ''Rodolphe''' [[:de:Rudolf_Hiden|la sua scheda]]</ref>
*1965-1966 {{Bandiera|Italy}} [[Domenico Rosati|Tom Rosati]]
*1967 {{Bandiera|Argentina}} Oscar Montez
*1967-1969 {{Bandiera|Italy}} Rinaldo Settembrino
*1969 {{Bandiera|Italy}} Pietro Magni
*1969-1970 {{Bandiera|Italy}} [[Sergio Piacentini]]
*1970 {{Bandiera|Italy}} [[Edi Gratton]]
 
| valign=top|
==Fauna==
{{S sezione}}
Le specie ritratte nelle immagini seguenti si trovano numerose nel 15% delle aree protette alpine.
 
*1970-1971 {{Bandiera|Italy}} [[Domenico Rosati|Tom Rosati]]
<gallery>
*1971-1972 {{Bandiera|Italy}} [[Giancarlo Vitali]]
Image:Plochacz 3001xx.jpg|<center>[[Prunella collaris]]</center>
*1972-1973 {{Bandiera|Italy}} [[Nicola Chiricallo]]
Image:Rupicapra rupicapra 0.jpg|<center>[[Camoscio]]</center>
*1973-1974 {{Bandiera|Italy}} [[Franco Viviani]]
Image:Alpenkauw2.jpg|<center>[[Gracchio alpino]]</center>
*1974-1975 {{Bandiera|Italy}} [[Ettore Recagni]]
Image:Aquila chrysaetos large drawing.jpg|<center>[[Aquila reale]]</center>
*1975 {{Bandiera|Italy}} [[Giacomo Losi]]
Image:Alpine ibex.jpg|<center>[[Stambecco]]</center>
*1975 {{Bandiera|Italy}} Rinaldo Settembrino
Image:Corvus monedula2.jpg|<center>[[Taccola]]</center>
*1975-1976 {{Bandiera|Italy}} [[Massimo Giacomini]]
Image:Marmota marmota Alpes2.jpg|<center>[[Marmotta]]</center>
*1976 {{Bandiera|Italy}} [[Ottavio Bugatti]]
Image:Arctic Hare.jpg|<center>[[Lepre di montagna]]</center>
*1976-1977 {{Bandiera|Italy}} [[Carlo Regalia]]
Image:Ptarmigan9.jpg|<center>[[Pernice bianca]]</center>
*1977 {{Bandiera|Italy}} Lucio Muiesan
Image:Rothirsch.jpg|<center>[[Cervo rosso]]</center>
*1977 {{Bandiera|Italy}} [[Carlo Facchin]]
Image:Aegolius-funereus-001.jpg|<center>[[Gufo di Tengmalm]] <br/> (''Aegolius funereus'')</center>
*1977-1978 {{Bandiera|Italy}} [[Enea Masiero]]
</gallery>
*1978 {{Bandiera|Italy}} Lucio Muiesan
*1978-1979 {{Bandiera|Italy}} [[Domenico Rosati|Tom Rosati]]
*1979-1980 {{Bandiera|Italy}} [[Franco Viviani]]
*1980 {{Bandiera|Italy}} [[Antonio Giammarinaro]]
*1980 {{Bandiera|Italy}} Gigi Gigante
*1980-1981 {{Bandiera|Italy}} Lamberto Leonardi
*1981-1982 {{Bandiera|Italy}} [[Antonio Giammarinaro]]
*1982 {{Bandiera|Italy}} [[Romano Mattè]]
*1982-1983 {{Bandiera|Argentina}} [[Francisco Ramón Lojacono]]
*1983 {{Bandiera|Italy}} [[Marino Perani]]
*1983-1984 {{Bandiera|Italy}} [[Mario Facco]]
*1984-1986 {{Bandiera|Italy}} [[Gian Piero Ghio]]
*1986 {{Bandiera|Italy}} [[Giorgio Sereni]]
*1986-1987 {{Bandiera|Italy}} Carmelo Russo
*1987-1988 {{Bandiera|Italy}} Claudio Tobia
*1988 {{Bandiera|Italy}} [[Roberto Clagluna]]
*1988 {{Bandiera|Italy}} Carlo Soldo
*1988-1989 {{Bandiera|Italy}} [[Giancarlo Pasinato]]
*1989 {{Bandiera|Italy}} [[Lamberto Leonardi]]
*1989-1991 {{Bandiera|Italy}} Giancarlo Ansaloni
*1991-1992 {{Bandiera|Italy}} Gianni Simonelli
*1992 {{Bandiera|Italy}} [[Tarcisio Burgnich]]
*1992-1993 {{Bandiera|Italy}} [[Giuliano Sonzogni]]
*1993-1995 {{Bandiera|Italy}} [[Delio Rossi]]
*1995-1997 {{Bandiera|Italy}} [[Franco Colomba]]
*1997 {{Bandiera|Italy}} [[Franco Varrella]]
*1997-1999 {{Bandiera|Italy}} [[Delio Rossi]]
*1999 {{Bandiera|Italy}} [[Francesco Oddo]]
*1999 {{Bandiera|Italy}} [[Adriano Cadregari]]
*1999-2000 {{Bandiera|Italy}} [[Luigi Cagni]]
*2000 {{Bandiera|Italy}} [[Adriano Cadregari]]
*2000 {{Bandiera|Italy}} [[Luigi Cagni]]
*2000-2001 {{Bandiera|Italy}} [[Francesco Oddo]]
*2001 {{Bandiera|Italy}} [[Nedo Sonetti]]
*2001 {{Bandiera|Italy}} [[Francesco Oddo]]
*2001-2003 {{Bandiera|Czech Republic}} [[Zdeněk Zeman]]
*2003 {{Bandiera|Italy}} [[Franco Varrella]]
*2003-2004 {{Bandiera|Italy}} [[Stefano Pioli]]
*2004-2005 {{Bandiera|Argentina}} [[Aldo Ammazzalorso]]
*2004-2005 {{Bandiera|Italy}} [[Angelo Gregucci]]
*2005-2006 {{Bandiera|Italy}} Maurizio Costantini
*2005-2006 {{Bandiera|Italy}} [[Stefano Cuoghi]]
*2006-2007 {{Bandiera|Italy}} Raffaele Novelli
*2006-2007 {{Bandiera|Italy}} Gianfranco Bellotto
*2007-2008 {{Bandiera|Italy}} [[Andrea Agostinelli]]
*2007-2008 {{Bandiera|Italy}} Fabio Brini
*2008-2009 {{Bandiera|Italy}} [[Fabrizio Castori]]
*2008-2009 {{Bandiera|Italy}} [[Bortolo Mutti]]
*2008-2009 {{Bandiera|Italy}} [[Fabrizio Castori]]
 
|}
== Turismo ==
Le Alpi hanno una nettissima vocazione turistica. Già nel [[XIX secolo]] gli [[Gran Bretagna|Inglesi]] esaltavano il concetto di Alpi come ''playground of Europe'' (v. [[Alpinismo]]). Una speciale importanza per le Alpi ha il turismo associato agli [[sport invernali]], ma anche il turismo degli amanti delle escursioni e delle arrampicate. Per molte comunità alpine il turismo è diventato praticamente l'unica fonte di reddito (a scapito delle attività tradizionali, relegate a un ruolo marginale).
 
<br clear=all>
Gli ambientalisti e una parte degli abitanti locali temono però sempre maggiormente i danni che il [[turismo]] di massa può arrecare e invocano sempre più spesso dei limiti all'utilizzo turistico delle Alpi. Ad esempio, vengono costruite sempre più vie di comunicazione attraverso le montagne, vengono alterate le strutture dei villaggi, aumentano i rifiuti da smaltire. D'altra parte, lo sviluppo delle infrastrutture turistiche ha già toccato in diverse vallate il suo limite perché la superficie utile è limitata da pericoli naturali (valanghe, frane ecc.). Alcune tragiche disgrazie negli ultimi anni (ad es. a [[Galtür]] ([[Tirolo]])) nel febbraio [[1999]] hanno evidenziato questa problematica.
 
===Capitani===
Il turismo itinerante rappresenta invece un esempio di turismo ecologicamente sostenibile ("turismo dolce"), in particolar modo se riscopre vallate semi-abbandonate e minacciate dall'emigrazione, contribuendo ad assicurare una fonte di introiti per le popolazioni originarie. Questo tipo di turismo viene pubblicizzato in maniera esemplare dalla [[Grande Traversata delle Alpi]] in [[Piemonte]]. Con una lunghezza di 23 chilometri e uno spessore di 900 metri, il [[Ghiacciaio dell'Aletsch]] è stato il primo sito naturale dell'arco alpino ad essere integrato nel [[patrimonio dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].
*[[Agostino Di Bartolomei]] (1988-1990)
*[[Marco Pecoraro Scanio]] (1990-1991)
*Ciro Ferrara (1992-1993)
*Giovanni Pisano, Francesco Tudisco (1994-1996)
*[[Roberto Breda]] (1997-1999/2003-2005)
*[[Davide Bombardini]], [[Raffaele Longo]], [[Samuele Olivi]] (2005)
*[[Giorgio Di Vicino]] (2005-2006)
*Evans Soligo (2006-2007)
*[[Luca Fusco]] (2007-attuale)
 
===Goleador Condizioniin campionato===
{{MultiCol}}
[[Immagine:Matterhorn Riffelsee 2005-06-11.jpg|thumb|Il Cervino]]
* 57 - Vincenzo Margiotta <font size=1>(1941-1942, 1944-1948)</font>
La varietà paesaggistica, le bellezze culturali e le particolari condizioni climatiche sono prerequisiti ottimali per l'utilizzo turistico delle Alpi, poiché permettono offerte differenziate per i diversi interessi turistici (ad es. turismo di relax, attivo, di cura, culturale ecc.). In estate sono possibili soggiorni riposanti o energizzanti (trekking, passeggiate, turismo balneare sui laghi), e soprattutto la vacanza sportiva nella sua forma più elevata, l'[[Alpinismo]]. Questa è stata anche l'attività che ha inaugurato lo sviluppo turistico delle Alpi. In particolar modo fu il turismo inglese a lasciare un'impronta decisiva al termine del XIX secolo. Già all'epoca vennero organizzati dall'inglese [[Thomas Cook]] dei viaggi di massa dalla [[Gran Bretagna]] verso le Alpi. In inverno le Alpi sono un'attrattiva mondiale per gli sport invernali, fra i quali domina lo [[sci]] nelle sue diverse evoluzioni e varianti. Negli ultimi decenni il turismo invernale ha però ceduto il passo alla sua variante estiva in numerose aree della catena montuosa.
* 57 - [[Giovanni Pisano (calciatore)|Giovanni Pisano]] <font size=1>(1992-1997)</font>
* 50 - Antonio Valese <font size=1>(1933-1934, 1936-1941, 1944-1947)</font>
* 46 - Finotto <font size=1>(1931-1936)</font>
* 43 - Lidio Massagrande <font size=1>(1952-1958)</font>
* 43 - Giovanni Zaccaro <font size=1>(1980-1985)</font>
* 40 - [[David Di Michele]] <font size=1>(1998-2001)</font>
* 35 - Antonio Giorgetti <font size=1>(1948-1951)</font>
* 33 - [[Marco Di Vaio]] <font size=1>(1997-1999)</font>
* 32 - Arturo Di Napoli (2007-attuale)
 
===Presenze in campionato===
=== Vantaggi e pericoli ===
{|width=75%
Attraverso il turismo di massa si creano posti di lavoro e introiti a livello regionale, e si può ridurre lo spopolamento delle aree montane. Il turismo alpino è però spesso concentrato solo in determinati territori, città o paesi. Nei grandi territori privi di turismo di massa l'emigrazione è infatti tuttora rilevante. Spesso si incontrano a breve distanza aree di grande sfruttamento e "terre di nessuno", almeno a livello turistico. Questo fenomeno si riscontra prevalentemente nelle Alpi italiane, anche a causa della loro estensione.
| valign=top|
* 235 - [[Roberto Breda]] (1993-1998,2003-2005)
* 229 - Carmine Jacovazzo (1938-1949)
* 224 - [[Ciro Ferrara (Salernitana)|Ciro Ferrara]] <font size=1>(1986-1993, 1997-1998)</font>
* 215 - Gino Pigozzi (1967-1974)
* 212 - Luigi Gigante <font size=1>(1953-1959, 1961-1964)</font>
* 206 - Luca Fusco (1997-2003, 2007-attuale)
* 204 - Giuseppe Valsecchi (1969-1975)
* 190 - Vincenzo Leccese (1980-1987)
* 190 - Silvano Scarnicci (1961-1967)
* 182 - Franco Rosati (1965-1971)
| valign=top|
* 170 - Claudio Grimaudo (1992-1997,2000)
* 167 - Marcello Taccola (1948-1953)
* 165 - Francesco Tudisco (1992-1997)
* 162 - Matteo Santucci (1967-1974)
* 158 - Giovanni Zaccaro (1980-1985)
* 156 - Dino Fragni (1950-1955)
* 154 - Lidio Massagrande (1952-1958)
* 149 - Vincenzo Urbani
* 143 - Carlo Ricchetti (1993-1998)
* 140 - Antonio Chimenti (1993-1997)
|}
 
===Presidenti===
Le popolazioni alpine sono ormai fortemente dipendenti dal turismo di massa. A questo fenomeno si sottomettono spesso intere aree del vivere civile, e talvolta le identità o le particolarità regionali si riducono a semplici cliché. Inoltre le condizioni di lavoro legate al turismo offrono spesso prospettive limitate e non interessanti (orari di lavoro estremamente flessibili, compensi ridotti, elevata stagionalità). I lavoratori che non vogliono o non possono sottostare a queste condizioni trovano soltanto le alternative dell'emigrazione o del pendolarismo.
{|width=110%
| valign=top|
*1919–1920 Adalgiso Onesti
*1920–1921 Renato De Crescenzo
*1921–1922 Settimio Mobilio, Raffaele Schiavone
*1922–1923 Settimio Mobilio
*1923–1924 Adalgiso Onesti
*1924–1925 Settimio Mobilio, Carmine Caiafa
*1927–1928 Antonio Conforti, Vittorio La Rocca
*1928–1929 Pasquale Pinto
*1929–1930 Luigi Conforti, Enrico Chiari
*1930–1931 Giovanni Negri, Enrico Chiari
*1931–1933 Enrico Chiari
*1933–1934 Riccardo Gambrosie
*1934–1936 Enrico Chiari
*1936–1937 Savino Mione
*1937–1940 Giuseppe Carpinelli
*1940 Eugenio Saligeri-Zucchi
*1940–1943 Matteo Scaramella
*1944–1945 Felice Del Galdo
*1945–1948 Domenico Mattioli
*1948–1954 Marcantonio Ferro
*1954–1955 Roberto Spirito
*1955–1956 Michele Scaramella, Achille Lauro
*1956–1957 Carmine De Martino
*1957–1958 Giuseppe Tortorella
| valign=top|
*1958–1960 Matteo Guariglia
*1960 Leopoldo Fulgione
*1960–1963 Pasquale Gagliardi
*1963–1964 Antonio D'Amico, Michele Scozia
*1964–1965 Michele Scozia
*1965–1967 Michele Gagliardi
*1967–1972 Giuseppe Tedesco
*1972–1973 Americo Vessa, Alfredo Caiafa
*1973–1974 Americo Vessa, Giovanni Benvenuto, Cesare Trucillo
*1974–1975 Americo Vessa
*1975–1976 Pietro Esposito
*1976–1977 Pietro Esposito, Aldo Matera
*1977–1978 Enzo Paolillo, Giovanni Benvenuto
*1978–1979 Enzo Paolillo, Vincenzo Grieco
*1979–1980 Antonio Ventura, Federico De Piano, Vincenzo Grieco
*1980–1982 Filippo Troisi
*1983 Antonio Scermino
*1983–1985 Arcangelo Japicca
*1985–1987 Augusto Strianese
*1987–1991 Giuseppe Soglia
*1991–1994 Franco Del Mese
*1994–2005 Aniello Aliberti
*2005-2009 Antonio Lombardi
|}
 
==Rosa attuale==
L'intensivo turismo di massa ha portato anche problemi [[Ecologia|ecologici]], come inquinamento, problemi di smaltimento dei rifiuti, incremento del traffico stradale e "inquinamento estetico", ad esempio a causa di strutture altamente tecnologiche come le [[funivia|funivie]], che hanno un notevole impatto ambientale.
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#8D0000"| <span style="color:white;">Portieri</span>
|-
|77 || {{Bandiera|Italia}} [[Tommaso Berni]]
|-
|12 || {{Bandiera|Italia}} Rino Iuliano
|-
|1 || {{Bandiera|Italia}} Salvatore Pinna
|-
|88 || {{Bandiera|Italia}} Stefano Rocco
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#8D0000" | <span style="color:white;">Difensori</span>
|-
|23 || {{Bandiera|Italia}} [[Juriy Cannarsa]]
|-
|17 || {{Bandiera|Italia}} [[Roberto Cardinale]]
|-
|13 || {{Bandiera|Montenegro}} [[Ivan Fatic]]
|-
|5 || {{Bandiera|Italia}} [[Luca Fusco]] [[Immagine:Captain sports.svg|12px|Capitano (calcio)]]
|-
|4 || {{Bandiera|Grecia}} [[Georgios Kyriazis]]
|-
|3 || {{Bandiera|Italia}} [[Giovanni Marchese (calciatore)|Giovanni Marchese]]
|-
|21 || {{Bandiera|Italia}} [[Maurizio Peccarisi]]
|-
|14 || {{Bandiera|Italia}} [[Salvatore Russo]]
|-
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#8D0000"| <span style="color:white;">Centrocampisti</span>
|-
|32 || {{Bandiera|Italia}} [[Maurizio Ciaramitaro]]
|-|-
|15 || {{Bandiera|Italia}} [[Carmine Coppola (calciatore)|Carmine Coppola]]
|-
|9 || {{Bandiera|Argentina}} Emmanuel Ledesma
|-
|19 || {{Bandiera|Perù}} Roberto Merino
|-
|8 || {{Bandiera|Italia}} [[Manolo Pestrin]]
|-
|20 || {{Bandiera|Italia}} Francesco Scarpa
|-
|27 || {{Bandiera|Italia}} Evans Soligo
|-
|6 || {{Bandiera|Italia}} Andrea Tricarico
|}
 
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.0em;"
==Trasporti==
!colspan="2" align=center bgcolor="#8D0000" | <span style="color:white;">Attaccanti</span>
{{vedi anche|Valico alpino}}
|-
La catena alpina rappresenta un ostacolo per le principali reti di trasporto transeuropee, potendo essere oltrepassate solo con [[Passo di montagna|valichi]] o [[tunnel]]. Fra i corridoi di attraversamento principali ricordiamo:
|10 || {{Bandiera|Italia}} [[Arturo Di Napoli]]
*'''[[Francia]]'''-'''[[Italia]]'''
|-
**[[Nizza]] - [[Tenda (Francia)|Tenda]] - [[Cuneo]] - [[Torino]] / [[Asti]] - [[Milano]]
|11 || {{Bandiera|Italia}} [[Dino Fava Passaro]]
**[[Gap (Francia)|Gap]] - [[Barcelonnette]] - [[Cuneo]] - [[Torino]] - [[Asti]] - [[Milano]]
|-
**[[Lione]] / [[Valence]] - [[Grenoble]] / [[Chambéry]] - [[Modane]] / [[Albertville]] - [[Torino]] / [[Aosta]] - [[Milano]]
|7 || {{Bandiera|Italia}} Gennaro Fragiello
**[[Lione]] / [[Mâcon]] - [[Ginevra (città)|Ginevra]] / [[Annecy]] - [[Chamonix]] - [[Aosta]] - [[Torino]] / [[Milano]]
|-
*'''[[Germania]]'''-'''[[Svizzera]]'''-'''Italia'''
|18 || {{Bandiera|Italia}} [[Massimo Ganci]]
** [[Karlsruhe]] - [[Friburgo in Brisgovia]] - [[Basilea]] - [[Zurigo]] - [[Passo del San Gottardo|San Gottardo]] - [[Bellinzona]] - [[Milano]]
|-
** [[Stoccarda]] - [[Singen]] - [[Costanza (Germania)|Costanza]] - Zurigo - San Gottardo - Bellinzona - Milano
|22 || {{Bandiera|Italia}} [[Antimo Iunco]]
** [[Ulm]] - [[Memmingen]] - [[Lindau]] - [[Bregenz]] - [[Coira]] - [[Passo del San Bernardino|San Bernardino]] - Bellinzona - Milano
|}
** [[Monaco di Baviera]] - [[Garmisch-Partenkirchen]] - [[Innsbruck]] - [[Brennero]] - [[Bolzano]] - [[Verona]]
** Monaco di Baviera - [[Rosenheim]] - [[Kufstein]] - Innsbruck - Brennero - Bolzano - Verona
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
** Monaco di Baviera - [[Rosenheim]] - [[Bad Reichenhall]] - [[Salisburgo]] - Villaco - Udine - Portogruaro - Mestre
!colspan="2" align=center bgcolor="#8D0000"| <span style="color:white;">Allenatore</span>
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Fabrizio Castori]]
|}
<br clear=all>
 
==Partite Curiosità memorabili==
Le gare più prestigiose disputate in '''Serie A''' dalla Salernitana nel campionato 1947/48:
*Salernitana - Lazio 2-0
*Salernitana - Torino 1-4 (''contro il "Grande Torino"'')
*Salernitana - Lucchese 5-2
*Salernitana - Genoa 4-1
*Salernitana - Milan 4-3
*Salernitana - Inter 1-0
 
Le più importanti partite in '''Serie A''' del campionato 1998/99:
*Nelle scuole di primo grado si insegna(va) una frase mnemonica per ricordare i nomi dei vari tratti dell'arco alpino che circonda la pianura Padana, nel loro esatto ordine:
*Salernitana - Juventus 1-0
:"''Ma Con Gran Pena Le Reca Giu''", con la variante, più completa, di
*Salernitana - Lazio 1-0
:"''MA LI CON GRAN PENA LE RECA GIU''", che ricorda, partendo dalla Liguria, ''MArittime, LIguri, COzie, GRAie, PENnine, LEpontine, REtiche, CArniche, GIUlie.''
*Salernitana - Roma 2-1
*Salernitana - Inter 2-0
*Salernitana - Bologna 4-0 (''maggiore vittoria in Serie A'')
 
Altre partite storiche della Salernitana:
*Di seguito è riprodotta una rara immagine (composta) dell'arco alpino, visto dalla Guarda di Loiano ([[Bologna]]) in una giornata di straordinaria limpidezza. Le montagne sono inquadrate da più 250 Km. di distanza
*Salernitana - Taranto 0-0 (''campionato 1989/90: promozione in Serie B'')
*Salernitana - Padova 0-0 (''campionato 1990/91: inaugurazione dello stadio Arechi'')
*Avellino - Salernitana 0-1 (''campionato 1993/94: unico successo fuori casa nei derby'')
*Salernitana - Juve Stabia 3-0 (''campionato 1993/94, finale playoff, promozione in Serie B'')
*Salernitana - Venezia 0-0 (''campionato 1997/98: promozione in Serie A'')
*Napoli - Salernitana 1-1 (''campionato 2001/02: in Serie B, pareggio granata con gol al 94' di Lazzaro da poco entrato in campo'')
*Salernitana - Napoli 3-1 (''campionato 2001/02: in Serie B, degna di nota per una elaborata coreografia'')
*Salernitana - Pescara 2-0 (''campionato 2007/08, promozione in Serie B)
 
==Tifoseria della Salernitana==
{{Immagine grande|AlpsLargestPicture.jpg|7000px|[http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e7/AlpsLargestPicture.jpg Collegamento diretto] all'immagine nelle sue dimensioni reali.}}
===Gemellaggi e rivalità===
I tifosi granata sono '''gemellati''' con [[Associazione Sportiva Bari|Bari]] e [[Reggina Calcio|Reggina]].<ref>[http://www.ultrasalerno.it/]</ref>
 
C'è un '''rapporto di forte amicizia''' con [[Brescia Calcio|Brescia]], [[Paganese Calcio 1926|Paganese]], [[Associazione Calcio Monopoli|Monopoli]], [[Associazione Sportiva Andria BAT|Andria]] e [[Associazione Sportiva Dilettantistica Barletta|Barletta]].
== Note ==
<references/>
 
C'è un '''rapporto di rispetto reciproco''' con [[Associazione Calcio Milan|Milan]], [[Torino Football Club 1906|Torino]], [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]], [[Associazione Calcio Arezzo|Arezzo]], [[Ravenna Calcio|Ravenna]], [[Spezia Calcio 1906|Spezia]].
== Bibliografia ==
*Sergio Marazzi. ''Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA''. Pavone Canavese (TO), [[Priuli & Verlucca]] editori, 2005.
==Altri progetti==
{{interprogetto|q}}
== Voci correlate ==
* [[Vette alpine superiori a 4000 metri]]
* [[Museo delle Alpi di Bard]]
* [[Alpi italiane]]
* [[Alpi Australiane]]
* [[Alpi Liguri]]
* [[Alpi Apuane]]
* [[Alpi meridionali]] ([[Nuova Zelanda]])
* [[Alpi scandinave]]
* [[Bocchetta di Altare|Colle di Cadibona]]
* [[Valico alpino]]
* [[Italia]]
* [[Francia]]
* [[Svizzera]]
* [[Liechtenstein]]
* [[Germania]]
* [[Austria]]
* [[Slovenia]]
* [[Alpinismo]]
* [[Alpini]]
* [[Appennini]]
 
Le '''rivalità minori''' sono quelle con [[ACF Fiorentina|Fiorentina]], [[Unione Sportiva Foggia|Foggia]], [[Associazione Giovanile Nocerina 1910|Nocerina]], [[Pescara Calcio|Pescara]], [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]], [[Piacenza Calcio|Piacenza]], [[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]],.
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Alps|etichetta=Alpi}}
== Collegamenti esterni ==
*{{Dmoz|}}
* [http://gridk1ach.grid.unep.ch/preAC/en/soia.htm Sistema per l'osservazione e informazione sulle Alpi], creato nel 1991 dalla [[Convenzione alpina]]
* [http://www.cipra.org/it/CIPRA Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi]
* [http://www.cipra.org/it/futuro-nelle-alpi/zukunft?set_language=it&cl=it Progetto della CIPRA "Futuro nelle Alpi"]
* [http://www.convenzionedellealpi.org/page1_it.htm Convenzione delle Alpi]
* {{Lingue|it|de|en|fr}} [http://www.geol-alp.com/ Geologia delle Alpi]
* {{fr}} [http://www.alpimages.net Immagini]
* {{en}} [http://www.hribi.net/panorama.asp?lng=1 360° Panoramas]
* [http://pano.ica-net.it/ Una visita virtuale delle Alpi Occidentali con fotografie panoramiche a 360°]
 
Le '''rivalità più forti''' sono invece con [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]], [[Società Sportiva Cavese 1919|Cavese]], [[Unione Sportiva Avellino|Avellino]], [[Società Sportiva Juve Stabia|Juve Stabia]], [[Perugia Calcio|Perugia]], [[Ternana Calcio|Ternana]], [[Football Club Messina Peloro|Messina]], [[Cosenza Calcio 1914|Cosenza]], [[Hellas Verona Football Club|Verona]] e [[Taranto Sport|Taranto]].
 
{{portale|montagna}}
 
===I derby più sentiti===
{{Vedi anche|Derby della Campania}}
La Salernitana, nel corso della sua storia, si è confrontata più volte con le squadre della sua stessa regione, ma i derby più "sentiti" da parte della tifoseria granata sono quelli con
*Cavese (i cugini di Cava de' Tirreni (Salerno), definiti "i rivali di sempre");
*Avellino (la cui rivalità nasce sopratutto nei primi anni '90, quando ambedue le squadre militavano in serie B);
*Napoli (rivalità sorta sul finire degli anni '90, nata quando sia il Napoli che la Salernitana militavano insieme in serie B e in serie C1).
 
==Note==
<references />
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.salernitana1919.it Sito ufficiale]
*[http://www.salernitana.com Notizie sulla Salernitana]
*[http://www.mogulus.com/salernitanacalcio1919 WebTv dedicata alla Salernitana]
 
{{Serie B}}
[[Categoria:Alpi| ]]
{{Portale|calcio|sport}}
 
[[Categoria:Salernitana|*]]
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[[de:Salernitana Calcio]]
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