Acireale e Discussioni utente:Kla1989: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
LuckyLisp (discussione | contributi)
 
FixBot (discussione | contributi)
m Bot: sostituisco Byzantium 250px.jpg con CoA of the Byzantine Empire.svg
 
Riga 1:
{{wikificare}}
<!--tabella per la realizzazione di un comune-->
<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template Comune-->
<!--NON modificare la prima riga e le righe dove compare il simbolo uguale-->
<!--sostituire gli spazi vuoti (&nbsp;) col testo o col numero che deve apparire nella tabella-->
<!--se non si sa cosa scrivere in una riga, mettere lo spazio vuoto (&nbsp;)-->
<!--NON inserire ritorni a capo e NON modificare il numero delle righe-->
<!--se non si scrive una riga, questa appare come uno spazio vuoto nella tabella-->
{{Comune|
nomecomune =
Acireale <!--scrivere qui il nome del comune-->
|
nomepaese =
[[Italia]] <!--non modificare-->
|
nomeregione =
[[Sicilia]] <!--regione di appartenenza - con doppie parentesi quadre-->
|
nomeprovincia =
di Catania <!--nome provincia di appartenenza - senza parentesi quadre - col prefisso di Xxx-->
|
siglaprovincia =
CT <!--sigla della provincia di appartenenza - senza parentesi quadre-->
|
latitudine =
37° 37‘ <!--scrivere la latitudine del capoluogo del comune - non scrivere Nord che viene messo automaticamente-->
|
longitudine =
15° 10‘ <!--scrivere la longitudine del capoluogo del comune - non scrivere Est che viene messo automaticamente-->
|
altitudine =
102 <!--scrivere l'altezza del capoluogo del comune in metri - non scrivere la m finale che viene messa automaticamente-->
|
superficie =
39 <!--scrivere la superficie del comune (in km2) - di solito con due decimali - - non scrivere km2 che viene messo automaticamente-->
|
popolazione =
51.601 <!--scrivere la popolazione totale del comune - col punto separatore delle migliaia - eventualmente aggiungere <small>2001</small>-->
|
densita =
1246 <!--scrivere la densità di popolazione del comune - con due decimali-->
|
frazionicomune =
Santa Maria La Scala, Santa Tecla, Stazzo, S.M.Ammalati, Guardia, Mangano, Capomulini, S.Cosmo, Balatelle, Pennisi, Loreto, Piano d'Api, Aciplatani<!--Eventuali frazioni - se non ci sono lasciare lo spazio &nbsp; - non scrivere nella riga sopra, ma solo in questa - nomi senza parentesi quadre (di norma) - separati da virgola e spazio - non usare <br> perché va a capo automaticamente-->
|
comunilimitrofi = [[Aci Castello]], [[Aci Catena]], [[Aci Sant'Antonio]], [[Giarre]], [[Riposto]], [[Santa Venerina (CT)|Santa Venerina]], [[Zafferana Etnea]] <!--Comuni confinanti anche di altre province - se non ci sono lasciare lo spazio &nbsp; - non scrivere nella riga sopra, ma solo in questa - nomi esatti con doppie parentesi quadre (sempre) - separati da virgola e spazio - non usare <br> va a capo automaticamente-->
|
cap =
95024 <!--codice di avviamento postale del comune - anche più di uno-->
|
prefisso =
095 <!--prefisso telefonico del comune - anche più di uno-->
|
istat =
087004 <!--codice istat del comune - 6 cifre con 0 iniziale-->
|
fiscale =
A028 <!--iniziale del codice fiscale-->
|
nomeabitanti =
acesi <!--nome degli abitanti-->
|
nomepatrono =
S.Venera e S.Sebastiano <!--nome del Santo Patrono del Comune-->
|
datapatrono =
27 Luglio e 21 Gennaio <!--ricorrenza del Santo Patrono - giorno festivo per il Comune - nella forma [[7 maggio]] con doppie parentesi quadre-->
|
sito =
[http://www.comune.acireale.ct.it/ acireale.it] <!--sito internet ufficiale del comune - con singole parentesi quadre-->
}}
<!-- fine della tabella comune -->
 
<!--Discussioni_utente:Kla1989-->
'''Acireale''' è un comune di 51.601 abitanti della [[provincia di Catania]]. Luogo di celebri miti cantati da poeti antichi, e' posto su di un terrazzo vulcanico chiamato ''la Timpa'' in una posizione dominante sul mare, sulla costiera orientale dell'Etna. Alcuni studiosi vi collocano la leggenda classica di [[Ulisse]] e dei suoi compagni e del ciclope [[Polifemo]], figlio di [[Nettuno]], che accecato scaglia i massi.
{{benve|1=[[Utente:Alexander VIII|<font color="red">'''Alexander VIII''']] &middot; [[speciale:contributions/Alexander VIII|<font color="lightgrey"><small>'''Il Catafratto'''</small></font>]] &middot; [[discussioni utente:Alexander VIII|<font color="green">'''Aλέξανδρος'''</font>]][[File:CoA of the Byzantine Empire.svg|15px]] 18:00, 5 lug 2006 (CEST)}}
 
==Le origini==
Le origini della città nascono dal mito cantato dai poeti [[Virgilio]] ed [[Ovidio]] e si fanno risalire storia d'amore tra una ninfa chiamata [[Galatea]] ed un pastorello chiamato [[Aci (mitologia)|Aci]], ucciso per gelosia dal ciclope [[Polifemo]] e trasformato dal pietoso [[Giove]] in un fiume per farlo ricongiungere definitivamente con l'amata.
 
==La storia==
La storia di Acireale, come quella di molte altre città è caratterizzata da una serie di crisi, dovute ad eventi naturali o cause economiche e da rinascite vigorose.<br/>
 
Fondata dai [[greci]] con il nome di ''Xiphonia'' dal nome delpromontorio e Aci dal nome del fiume.
 
Conquistata dai romani, fu chiamata da [[Teocrito]] ed [[Eschilo ]] ''Akis'', ''Acis'' da [[Ovidio]] e [[Silio Italico]], ''Acin'' da [[Claudione]]. Famose furono le sue [[terme]], alimentate da acque sulfuree provenienti dal vulcano [[Etna]]. Partecipò alla [[seconda guerra punica]].
 
La prima eruzione di cui si narra fu quella del [[396 AC|396 a.C.]], che arrivò al mare ed impedì a [[Imilcone]], condottiero cartaginese, di percorrere il litorale da [[Naxos]] a [[Catania]], e che stravolse il territorio acese.
 
Nei secoli successivi le guerre, i saccheggi e le distruzioni dovute a eruzioni e terremoti costrinsero gli abitanti a spostarsi piu' a sud e le informazioni sono abbastanze confuse.
 
Nell'[[VII secolo]] d.C. i [[bizantini]] che, probabilmente la chiamarono ''Jachium'', vi costruirono un castello a difesa della popolazione dalle scorrerie musulmane.
 
Nell'estate del [[902]] il musulmano [[Ibrahim]] sottomise le città, radendola al suolo e distruggendo anche il castello.
 
Nel [[909]] il [[Califfo Al Moez]], fece riedificare sulla rupe una fortificazione (''kalat''), che doveva far parte di un più vasto sistema difensivo atto a proteggere l'abitato.
 
Nell'[[X secolo]] sotto la dominazione araba fu chiamata ''Al Yag'' o ''LiYag'' e fu un importante centro della Sicilia orientale.
 
Nel [[1092]] la città fu conquistata dai [[normanni]] [[Roberto il Guiscardo]] e [[Ruggero d'Altavilla]]. Negli anni successivi il castello fù dato in dono all'abate/vescovo di [[Catania]] [[Ausgerio da S.Eufemia]].
 
Nel [[1126]] il [[Vescovo Maurizio]] ricevette nel castello di Aci le reliquie di Sant'Agata, riportate in patria da [[Costantinopoli]] dai cavalieri Goselino e Gisliberto. All'interno di un ambiente che probabilmente era una piccola cappella, sono ancora visibili alcune tracce di un affresco che ricorda appunto l'avvenimento.
 
L'eruzione del [[1169]] fu accompagnata il [[4 febbraio]] da uno dei terremoti più funesti che diede impulso ad una corrente di lava che, si narra, arrivò sino al castello di Aci. In quella occasione parte della popolazione si spostò nella cosiddetta contrada ''di Aquilio'' (derivante dal console romano [[Manlio Aquilio]] che si narra, lì nel [[104 a.C.]] sedò un tumulto di folla) e che sarebbe la odierna zona di ''Anzalone'', da cui prese il nome di ''Aquilia''.
 
Nel [[1239]] l'imperatore [[Federico II di Svevia]] rimosse il vescovo Gualtiero di Palearia. Il possesso del castello e del territorio passò quindi al demanio.
 
Alla fine del [[XII]] secolo, durante il breve periodo angioino il castello tornò nuovamente in possesso dei vescovi di Catania.
 
Nell'inizio del[[XIV secolo]] [[Federico III d'Aragona]], re di Sicilia, concesse in premio il fondo di Aci ed il relativo castello all'ammiraglio [[Ruggero di Lauria]]. Quando però quest'ultimo tramo con gli [[angioini]], il re fece espugnare il castello ([[1297]]), usando una torre mobile di legno chiamata ''Cicogna''.
 
Nel [[1320]] [[Federico III d'Aragona]] cedeva il territorio del Castello di Aci a [[Blasco di Alagona]] al quale successe il figlio Artale.
 
Nel [[1326]] fu saccheggiata dalle truppe di [[Roberto d'Angiò]] comandate da [[Beltrando Del Balzo]].
 
Nel [[1329]] fu sconvolta da un terribile terremoto e da una eruzione che ne investì in parte il territorio . Dalla nuova ricostruzione, stavolta alcuni kilometri più a nord nasceva ''Aquilia Nuova'', così chiamata per distinguersi dalla precedente che fu detta ''Vetere''<br/>
 
Nel [[1353]] morì in Aci il re [[Ludovico d'Aragona]], di soli 17 anni.
 
Nel [[1354]] fu devastato il territorio di Aci ed il castello espugnato dal maresciallo Acciaioli, inviato in Sicilia da [[Ludovico d'Angiò]].
 
Nel [[1393]] la città e una vasta area intorno erano demanio degli [[Aragonesi]].
 
Nel [[1399]] venne dato un privilegio di "esenzione dalla dogana".
 
Nel [[1420]] il vicerè di Sicilia [[Ferdinando Velasquez]] acquisì il territorio del castello di Aci, che divenne, con molto malcontento popolare, città baronale.
 
Nel [[1422]] per sedare il malcontento della popolazione, [[Ferdinando Velasquez]] su ordine di [[Alfonso il Magnanimo]] concesse la facoltà di organizzare una fiera senza dazi, chiamata la ''Fiera Franca'', che ebbe notevole importanza.
 
Nel [[1466]] la città viene venduta alla famiglia dei Mastrantonio.
 
Nel [[1528]] l'imperatore [[Carlo V del Sacro Romano Impero | Carlo V ]] dietro il pagamento di 72.000 fiorini, liberò Aci ed il suo territorio da ogni vassallaggio erigendola a Comune.
 
Nel [[1553]] Aquilia corse il pericolo di essere rivenduta e soltanto un donativo di 100 onze da ricavarsi da una nuova gabella del vino e dei mosti, la fece scampare al pericolo di ricadere sotto il dominio baronale.
 
Nel [[1558]] la chiesa dell'Annunziata (attuale Duomo) era elevata a sacramentale (parrocchia).
 
Nel [[1571]] [[don Vincenzo Gravina]] definì lo stemma. Esso presentava a destra il castello merlato con in cima un leone coronato rampante con una bandiera, a sinistra i tre faraglioni uscenti dal mare con in alto le lettere A.G. a ricordo del mito di Aci e Galatea. Nei sigilli compare anche la dicitura: ''Acis civitas amplissima et fida regibus''. Lo stendardo venne custodito all'interno del castello e portato fuori per la festa patronale.
 
Nel [[1577]] un tumulto spontaneo e sanguinoso contro talune imposizioni delle milizie spagnole costava alla citta' 17 impiccagioni e 15000 scudi per ottenere l'amnistia. La citta' in quel periodo oscillava tra i sei ed i settemila abitanti.
 
E' del [[1594]] il documento piu' antico sul carnevale acese (mandati di pagamento, vol. II, 1586-1595, libro 6 foglio 72v), data in cui si fanno risalire le origini del carnevale.
 
A partire dal [[XVII secolo]],sotto il dominio spagnolo, la città riacquisì l'importanza della antica Akis. A causa di contrasti e rivalità in questo secolo vi fu la separazione dei casali,che ottennero di costituirsi in "universitas" (città). Nacquero: [[Aci Bonaccorsi]], [[Aci Castello]], [[Aci Catena]], Aci S.Filippo ([[1628]]), Aci Trezza, Aci [[Valverde]], [[Aci Sant'Antonio]] ([[1628]]) ed Aci Santa Lucia. <br/>
<br/>
 
Risalgono agli inizi del [[XVII secolo]] alcune importanti opere di fortificazione del litorale, fra cui la torre quadrata di Sant'Anna a Capo Mulini, la "''Fortezza seu Bastione''" del Tocco, sulla ''Timpa'' di Santa Maria La Scala, su disegno dell'ing. [[Camillo Camilliani]] (in seguito vi partecipo' l'ing. acese Vincenzo Geremia cui si deve nel [[1674]] l'aggiunta di un cannoncino portatile). Queste opere furono rese necessarie dall'intensificarsi delle scorrerie turche dopo [[battaglia di Lepanto]].
 
Nel [[1616]] la ''Fiera Franca'' viene trasferita ad Aquilia Nuova.
 
Nel [[1642]] [[Filippo III di Spagna | Filippo IV di Sicilia]] ([[Filippo III di Spagna]])conferì alla città lo status di città demaniale (''reale'' appunto), dietro corresponsione di una grossa elargizione di denaro. <br/>
 
Nel [[1659]] si avviano i lavori per la costruzione del Palazzo Comunale.
 
Nel [[1669]], la città accolse i numerosi profughi dalla eruzione lavica dell'Etna che incombeva su [[Catania]] (Catania contava in quel periodo sui 16000 abitanti; Aci Reale circa 11000).
 
Nel [[1671]] viene fondata la Biblioteca Zelantea.
 
Nel [[1675]] a Capomulini, durante alcuni lavori di scavo per la costruzione di una fortificazione si rinvennero notevoli quantità di frammenti di staue marmoree databili in epoca romana, fra cui un busto marmoreo di [[Giulio Cesare]], che ora è visibile alla [[Pinacoteca Zelantea]].
 
Nel [[1677]] in uno scontro presso le alture della vicina S. Leonardello gli Acesi battevano alcuni reparti dei [[Francesi]] e successivamente ne respingevano un attacco della flotta.
 
Nel [[1693]] fu danneggiata dal terremoto che sconvolse tutta la Sicilia sud-orientale ([[Terremoto della Val di Noto]]), fra le altre vennero rovinate: la corte del capitano di giustizia, la loggia dei giurati, tutte le chiese e i monasteri. Si contarono 739 vittime su una popolazione di quasi 13.000 abitanti.
 
La crescita e l'affermazione di Aci Reale tra il [[XVIII secolo]] ed il [[XIX secolo] accesero rivalità di natura economica con [[Catania]].
 
Il 28 aprile [[1714]] [[Vittorio Amedeo II]] giungeva in città accolto festosamente.
 
Nel [[1717]] la citta' era pronta ad insorgere, sperando nel ritorno degli Spagnoli.
 
Nel [[1778]] veniva fondata l'Accademia dei Geniali, successivamente trasformata in Dafnica ([[1816]]).
 
Nel censimento del [[1793]] ''Aci Reale'' ed il suo territorio contavano 19.732 anime.
 
Nel [[1806]] il re [[Ferdinando I di Borbone]] (Ferdinando III di Sicilia) visita la città e concede il privilegio del nome di Senato per il governo cittadino.
 
Nel [[1817]] venne incluso tra i comuni compresi nel neo-costituito distretto di [[Catania]].
 
Nel [[1818]] un terremoto provocò danni gravi.
 
Ferdinando II Lo stesso anno il re visitando la citta'.
 
Nel [[1837]] la città fu colpita da epidemia di colera.
 
Nel [[1838]] in segno di riconoscenza per la fedeltà dimostrata nei tumulti anti-borbonici arrivò in visita [[Ferdinando II di Borbone]] e la città fu eletta a distretto.<br/>
 
Nel [[1848]] fu uno dei principali centri di rivolta anti-borbonica, pagata poi con un notevole tributo di sangue. <br/>
 
Partecipò alle vicende del [[1860]] e fu sede di giudizio per gli arresti avvenuti in seguito alle sommosse di [[Randazzo]]. Successivamente votava plebiscitariamente per l'annessione.
 
Nel [[1866]] arrivò il primo treno.
 
Nel [[1867]] si ebbe un´epidemia di colera.
 
Nel [[1868]] la torre di Sant'Anna a Capomulini viene convertita in faro.
 
Nel [[1870]] si inaugurò il Teatro Bellini.
 
Nel [[1872]] venne costituita la diocesi.
 
Nel [[1873]] fu aperto lo stabilimento termale S. Venera e l'inaugurazione dell'annesso Grand Hotel des Bains tappa fondamentale nello sviluppo della città. Acireale divenne in tal modo un centro termale di una certa notorietà e che ospitò alcuni importanti personaggi quali [[Richard Wagner]], [[Ernesto Renan]], il [[Umberto I di Savoia|Re Umberto I]] e la [[Margherita di Savoia|Regina Margherita]] e l'insigne clinico napoletano Prof. Cardarelli.
 
Dal [[1880]] ad Acireale si costruiscono i primi carri di cartapesta per il carnevale.
 
Nel [[1881]] ad Aci Reale che contava allora 38.547 abitanti, si inaugurava il seminario vescovile.
 
Del [[1884]] è l´istituzione del Liceo Gulli e Pennisi.
 
Tra il [[1911]] ed il [[1914]] fu colpita da terremoti che arrecarono danni agli edifici e fecero alcuni morti.
 
Nel [[1920]] l'epidemia di spagnola fece 1000 vittime.
 
Nel [[1921]] contava 34.674 abitanti.
 
Nel [[1930]] vengono introdotti nel carnevale i suggestivi carri infiorati.
 
Nel [[1944]] viene costituito nella Chiesa di S.Giuseppe da don Biagio Catania il primo gruppo [[scout]] cittadino.
 
Nel [[1987]] venne inaugurato lo stabilimento termale di S. Caterina.
 
==Modi di visita==
Il periodo ideale per una visita è il mese di giugno. Il clima mite, comunque, permette soggiorni in tutti i periodi dell'anno.
 
La città dispone di molte e svariate strutture ricettive, per tutte le esigenze e tutte le disponibilità, dal campeggio alla struttura di lusso.
 
La presenza di delle Terme di S. Venera e quella nuova di S. Caterina permette il turismo termale.
 
Una visita superficiale si può effettuare in una giornata, un soggiorno ideale in una settimana.
 
Si sta cercando di avviare il turismo congressuale.
 
Il turismo balneare è possibile sia nelle spiagge libere che nei vari stabilimenti. La costa, costituita da scogliera lavica, è molto suggestiva.
 
La città è molto ben collegata con il resto dei centri della [[Sicilia]] Orientale, fra cui [[Taormina]], e soprattutto della fascia etnea e potrebbe essere il punto base ideale per organizzare un tour.
 
===Itinerario in città, a piedi===
Il centro cittadino è da visitare a piedi partendo dalla scenografica P.za Duomo, bella da vedere sia di giorno che di notte.
 
La piazza del Duomo è il salotto della città su cui si affacciano, oltre alla Cattedrale, la chiesa di San Pietro, il palazzo del comune, il Palazzo Modò ed altri palazzetti nobiliari.
 
Da piazza Duomo prendendo la via Cavour si prosegue sino al cospetto della scenografica piazza San Domenico, dove prospettano, oltre alla chiesa omonima, il Palazzo Musumeci, in stile barocco.
 
Imboccata la via Marchese di San Giuliano (a destra di San Domenico), dopo circa 200 m si giunge alla Biblioteca e Pinacoteca Zelantea, visitabile su richiesta al personale.
 
Finita la visita si torna a piazza San Domenico e si prende la Via San Carlo, ricca di palazzi barocchi e, dopo esser passati a fianco della chiesetta di San Giuseppe, si giunge nella chiesa di San Biagio.
 
Tornando a ritroso da San Domenico a piazza Duomo, ci si può spostare in direzione sud, dalla via R. Settimo si giunge in piazza Lionardo Vigo, al cospetto della Basilica di San Sebastiano.
 
Da San Sebastiano presa la stretta via di fronte si giunge in piazza Marconi, ovvero il ''mercato'', dove si possono trovare carni, ortofrutta e pesce fresco, per arrivare alla graziosa chiesa dell'Odigitria. Di qui si continua lungo la discesa per giungere alla chiesa di Sant'Antonio da Padova.
 
Finita la visita si torna salendo lungo la via Vittorio Emanuele sino a giungere, dopo aver superato la chiesa di San Sebastiano, alla villa Lionardo Vigo, bella da vedere di sera quando viene illuminata.
 
Prendendo la via Arcangelo Raffaele e si giunge alla chiesa ed oratorio di San Filippo Neri.
Riprendendo via Arcangelo Raffaele, quindi la via Galatea (in direzione nord), sino a via Romeo da dove si scende.
 
Dopo alcune decine di metri si trovano i resti di quello che fu il teatro Bellini, bruciato negli [[anni 1950|anni Cinquanta]] e da allora in attesa di un restauro. Proseguendo per circa altri 300 m, si giunge sino alla chiesa del Suffraggio, nel lessico comune ''i morti''.
 
Riprendendo a ritroso la via Romeo, sino alla via Galatea che va ripresa in direzione nord, dopo circa 150 m dove si vede la piccola, ma all'interno bellissima chiesa di San Camillo (o dei Crociferi).
 
Proseguendo sulla via Galatea, per circa 250 m, si giunge alla chiesa degli Angeli.
 
Prendendo la via Roma, dopo 200 m si arriva a Corso Umberto, passeggio della città, dove prospettano i diversi palazzi nobiliari di un tempo ormai andato.
 
Andiamo a destra, dopo circa 350Mt, arriviamo in piazza Garibaldi (detta ''la piazzetta'', dagli acesi), dove al centro si puo' notare la statua dedicata ai caduti dallo scultore acese [[Michele La Spina]], inoltre nel lato ovest della piazza prospetta il Teatro Maugeri, molto in voga negli anni 60.
 
Proseguiamo in Corso Umberto, per altri 500Mt. sino a giungere alla P.za Indirizzo, dove troviamo a destra l'ingresso alla Villa Belevedere e nel lato a nord il prospetto della Chiesa dell'Indirizzo, in stile neoclassico.
 
===Itinerari nei dintorni, in auto, moto o bici===
* Le borgate marinare di Capomulini, Santa Tecla, Stazzo e Pozzillo.
* Il Santuario di Loreto.
* Le Terme di Santa Venera ed il parco annesso.
* Le Terme Romane di Santa Venera al Pozzo.
* La borgata di Santa Caterina.
* La chiesa del Presepe.
* Il Teatro dell'Opera dei Pupi.
* Il Museo delle Tradizioni Contadine di Aciplatani.
 
===Itinerari nella natura===
* La Timpa.
* La passeggiata alle "Chiazzette".
* La "Gazzena".
 
==Manifestazioni==
[[San Sebastiano]]: 21 gennaio.
 
[[Santa Venera]]: 26 luglio.
 
[[Carnevale di Acireale]].
 
Il [[presepe settecentesco]] ed il falò di Natale.
 
==Peccati di gola==
È rinomata la pasticceria. [[Zeppole]] e [[cannoli]], ma anche [[crispelle]]. Nei mesi estivi e congliabile la [[granita]] da prendere nei bar del centro. Buoni locali per il pranzo, od in alternativa squisita tavola calda. Trattorie con specialità pesce fresco, soprattutto nelle borgate marinare. Di rito il seltz (rigorosamente limone e sale) o gli sciroppi, nei chioschi sparsi in giro per la città.
 
==Servizi==
===Ricettività=== sono presenti Hotel a 3 e 4 stelle, Residence, Bed & Breakfast, Agriturismo e Campeggi.
 
===Noleggi=== presenti alcuni autonoleggi.
 
===Banche=== Quasi tutte le banche più importanti hanno filiali con bancomat in centro città. S.Tecla,Guardia e AciPlatani hanno sportelli bancari con bancomat.
 
===Sanità=== Pronto soccorso, ospedale e guardia medica, notturna e festiva.
 
===Farmacie=== diurne e notturne in città. Aciplatani e Guardia hanno farmacie diurne.
 
===Pubblica sicurezza=== Polizia Municipale, Polizia di Stato e Carabinieri in città. Stazione Carabinieri a Guardia. Aciplatani e Guardia hanno distaccamenti di vigili urbani. Caserma Vigili del fuoco.
 
===Posta=== in città 2 sportelli, quello centrale con postamat. Altri sportelli a AciPlatani, S.M.Ammalati,Piano d'Api,Guardia,Santa Tecla, Stazzo.
 
===Stazione FS=== E' ubicata a sud della città. Situata sulla tratta ferroviaria [[Messina]] - [[Siracusa]], vi fermano quasi tutti i treni [[Intercity]], [[Espresso]] e [[Regionali]] provenienti o destinati a [[Messina]] (e se tratta nazionale, a [[Roma]], [[Napoli]], [[Bologna]], [[Milano]], [[Torino]] e [[Venezia]]) o a [[Siracusa]] ([[Catania]] o [[Agrigento]]). Dispone solo di biglietteria automatica . E' raggiungibile con autobus cittadino, che effettua corse orarie nei feriali. Dispone di edicola/bar che serve anche da biglietteria per i treni locali. Non è attivo il deposito bagagli. Un'altra stazioncina è presente a Guardia, dove fermano pochi treni locali.
 
===Autobus=== principali capolinea e fermate sono Via Kennedy, P.za Agostino Pennisi (Stazione vecchia), P.za Indirizzo (Villa Belvedere)
 
===Taxi=== P.za Duomo, P.za Lionardo Vigo, Stazione FS.
 
===Viabilità===
generalmente si arriva in città:
 
* dalla autostrada A18 Messina-Catania, uscendo al casello di Acireale ed immettendosi sulla Via C.Colombo,
* dai paesi etnei, sempre dalla Via C.Colombo,
* dalla strada prov. per Riposto, per chi proviene dalle borgate marinare di S.Tecla,Stazzo e Pozzillo,
* dalla SS.114 Orientale Sicula, sia dal versante di Messina e Giarre che da Acicastello e Catania.
 
 
In centro per muoversi è preferibile parcheggiare ed andare a piedi.
 
In auto, gli assi viari principali della città sono: Via Galatea-Reg.Margherita (direzione Sud-Nord), via P.Vasta (Est-Ovest), via Kennedy-Marchese di S.Giuliano (Nord-Sud). A sud la Via S.Vigo (Est-Ovest e vv.).
A nord C.so Italia (Est-Ovest e vv.), Via Cervo (Sud-Nord e vv.), Via C.Colombo (svincolo A18 e zona comm.le, direzione Est-Ovest e vv.), Via Lazzaretto (ingresso città da Via C.Colombo, Nord-Sud e vv.).
 
===Parcheggi=== sono quasi tutti a pagamento, dalle 9 alle 20.I principali sono P.za Roma, C.so Italia, P.za Padre Catania, P.za Agostino Pennisi (Stazione vecchia), P.za S.Domenico-Via S.Carlo.
 
===Zona pedonale=== è stata istituita in centro in maniera permanente e riguarda il tratto P.za Duomo-P.za Vigo e P.za Duomo-P.za S.Domenico integralmente, mentre parzialmente riguarda C.so Umberto, C.so Savoia, Via Currò.
 
===Cinema e spettacoli=== 3 cinema (1 multisala) in centro, una arena estiva al parco delle Terme, rassegne di spettacoli in estate. Il palasport è usato per concerti e manifestazioni espositive. Nelle borgate marinare d'estate è frequente trovare sagre. Al Teatro dell'Opera dei Pupi è possibile vedere delle rappresentazioni, a cura del comune o dell'azienda al turismo.
 
===Servizi turistici=== informazioni possono essere richieste alla Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo, in via O.Scionti, al comune in P.za Duomo. Generalmente si organizzano visite guidate nel periodo estivo, anche in inglese e tedesco a cura dell'azienda turismo.
 
===Porti turistici=== S.Tecla e Stazzo.
 
[[Categoria:Comuni della provincia di Catania]]
[[Categoria:Comuni della Sicilia]]
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
[[gl:Acireale]]