Pallacanestro Virtus Roma 2000-2001 e Autocoscienza femminista: differenze tra le pagine
(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 1:
{{S|Femminismo}}
L''''autocoscienza femminista''' è una [[pratica politica]] nata all'interno dei primi [[collettivi femministi italiani]] tra la fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]] e l'inizio dei [[anni settanta|settanta]], nel quadro generale dei movimenti antiautoritari.
==Storia==
Negli [[Stati Uniti]] già si erano diffuse varie pratiche politiche che influenzarono il Movimento Femminista: c'era l'esperienza dei [[:en:Consciousness_raising|"consciousness raising groups"]] ed i gruppi di [[Self help]] femministi in cui si cercava di condividere competenze, vissuti ed informazioni relativi al corpo ed alla sessualità, anche attraverso le cosiddette "[[auto-visite]]", con l'idea di riappropriarsi di un sapere personale che veniva considerata perso a causa di una "[[medicalizzazione]]" dei corpi e di alcuni eventi naturali (ad es. il parto o il ciclo mestruale). C'era il movimento di rivendicazione dei diritti dei neri (di cui l'organizzazione più famosa è stata il [[Pantere Nere|Black Panther Party]]) che evidenziò la valorizzazione delle differenze e la pratica separatista. Si lottava adottando l'[[azione diretta]].
Tutto questo contribuì alla nascita dell'autocoscienza all'interno di alcuni collettivi femminsti [[Separatismo femminista| separatisti]]. Si iniziò a mettere al centro del discorso politico la scoperta di sé in quanto donne, con specifici bisogni e desideri. Si misero in discussione i [[Ruolo di genere|ruoli sociali]] e [[ruoli sessuali|sessuali]] imposti, in primo luogo la [[famiglia]] e la funzionalità al piacere sessuale maschile. Si "prese parola" sul proprio corpo, cosa del tutto inedita vista l'educazione al silenzio su questo argomento. Si scoprì la possibilità di un "discorso" del corpo fuori dal linguaggio e dallo sguardo maschile/scientifico. Si cercò di indagare personalmente e collettivamente sulle influenze [[patriarcali]] nella costruzione dell'[[immaginario]], mettendo in campo un'autenticità nelle relazioni e nei discorsi all'interno dei collettivi, autenticità che si sentiva soffocata in contesti "misti".
Lo strumento dell'autocoscienza, che viene ancora praticato, ha permesso una "de-strutturazione" personale anche grazie al sostegno del collettivo, ha permesso alle donne di costruire relazioni di fiducia e solidarietà tra di loro quando i modelli femminili prevedevano rivalità o assistenzialismo, ha dato modo di "riconoscersi" l'una con l'altra, di individuare insieme le diverse forme di oppressione e subordinazione patriarcali e sessiste e quindi le forme personali e collettive per combatterle. Ha permesso di esperire sé stesse in ruoli mai sperimentati in primo luogo all'interno dei gruppi politici e conseguentemente all'esterno. Il "privato" si scopriva "politico".
==Caratteristiche==
In sintesi si può dire che l'autocoscienza è la pratica politica femminista del mettere in discussione sé stesse ed il contesto in cui si vive (politico, culturale, sociale, ecc) attraverso la relazione autentica e dialogica con altre donne. È ''<span style="color:#808000;">"un processo collettivo ed individuale, che parte da ognuna(...), si esplica nel collettivo con il sostegno di tutte e torna all' "individua"."</span>'' <ref>M.C. Gerbasi in ''Atti del seminario "DALLE DONNE IN POLITICA... ALLA POLITICA DELLE DONNE"'', a cura del collettivo ''IL COLPO DELLA STREGA'', Università di Roma ''La Sapienza'', marzo 1995.</ref>.
Questa pratica, in alcuni casi, si sviluppò in modalità diverse, ad esempio nel gruppo francese ''Psicoanalise et politique'' o in alcuni guppi detti "dell'inconscio" , presenti soprattutto a Milano si inserì la figura professionale di una psicoanalista<ref> "Pratica dell'inconscio e movimento delle donne", in "L'Erba voglio", n.18/19, ott.1974-gen.1975</ref>.
Il termine ''autocoscienza'' fu introdotto da [[Carla Lonzi]] all'interno dell'esperienza del gruppo di "[[Rivolta femminile]]" di Milano <ref>''Significato dell'autocoscienza nei gruppi femministi, RIVOLTA FEMMINILE'' (Milano, gennaio, 1972) pubblicato in: "Sputiamo su Hegel/La donna clitoridea e la donna vaginale e altri scritti", Rivolta femminile, 1974, Milano</ref>( gruppi autogestiti a Roma, Milano, Torino, Genova, Firenze e Lugano tra il 1970 ed il 1982).
Successivamente la pratica dell'autocoscienza si è estesa, seppure in rari casi e con una portata diversa, anche anche in gruppi di soli uomini o misti.<ref> [http://www.comune.torino.it/tempieorari/UserFiles/File/Oggigliuominifannoautocoscienza.pdf "Oggi gli uomini fanno autocoscienza"] dal sito del comune di Torino.</ref>.
==Mote==
{{references}}
==Voci correlate==
*[[Carla Lonzi]]
*[[Femminismo]]
*[[Movimento lesbico]]
*[[Separatismo femminista]]
*[[Maschilismo]]
== Bibliografia ==
* ''Noi e il nostro corpo'', The Boston women's health book collective, Giangiacomo Feltrinelli Editore, giugno 1974, Milano.
* ''Atti del seminario: DALLE DONNE IN POLITICA... ALLA POLITICA DELLE DONNE'' a cura del collettivo femminista ''Il colpo della strega'', tenutosi presso l'Università di Roma La Sapienza 9-10-11 marzo 1995.
* ''Cronache del movimento femminista romano'', DONNITA', Roma, 1976
* ''L'Almanacco. Luoghi, nomi, incontri, fatti, lavori in corso, del movimento femminista italiano dal 1972'', M.Fraire, R.Spagnoletti, M. Virdis, Ed. delle donne, Roma, 1978
* ''La politica del femminismo (1973/76)'', ed. Savelli, Roma, 1976
* ''Lessico politico delle donne n°3. Teorie del femminismo'', M.Fraire, ed. Gulliver, Milano, 1978
* ''Riscoprire la mascolinità. Sessualità, ragione, linguaggio.'', V. J. Seidler,Editori Riuniti, Roma 1992
* ''Sputiamo su Hegel/La donna clitoridea e la donna vaginale e altri scritti'', a cura di C.Lonzi, Rivolta femminile, 1974, Milano.
*[http://www.sguardisulledifferenze.org/wp-content/uploads/2009/03/lonzi-significato-dellautoscienza.pdf SIGNIFICATO DELL'AUTOCOSCIENZA NEI GRUPPI FEMMINISTI] in "Sputiamo su Hegel. La donna clitoridea e la donna vaginale, Scritti di Rivolta femminile", Milano 1974, pp. 141-147.
== Collegamenti esterni ==
*[[:en:Consciousness_raising|"''Consciousness raising groups'' negli Stati Uniti" da en.wikipedia:]]
*[http://www.comune.pisa.it/casadonna/htm/autocoscienza.pdf ''Pratica dell'inconscio e movimento delle donne'', in "L'Erba voglio", n.18/19, ott.1974-gen.1975]
*http://www.maschileplurale.it/cms/index.php
*http://www.pensierofemminile.org/centro.htm
*Video ''Autocoscienza femminile'' in [http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=467 "La Storia siamo noi. Storia del movimento femminista"]; Rai Educational 2007.
*["Autonomia come collettivizzazione dell' autocoscienza" http://www.nelvento.net/archivio/68/femm/colleauto.htm], DEMAU (Demistificazione autoritarismo patriarcale)tratto da "Sottosopra", '72.
[[Categoria:Femminismo]]
[[Categoria:Pratiche politiche]]
[[en:Consciousness raising]]
|