Nonostante le apparenze... e purché la nazione non lo sappia... All'onorevole piacciono le donne e Autocoscienza femminista: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
termino di scrivere la trama (WIP)
 
Rhockher (discussione | contributi)
 
Riga 1:
{{S|Femminismo}}
<noinclude>{{WIP|Antonio la trippa}}</noinclude>
L''''autocoscienza femminista''' è una [[pratica politica]] nata all'interno dei primi [[collettivi femministi italiani]] tra la fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]] e l'inizio dei [[anni settanta|settanta]], nel quadro generale dei movimenti antiautoritari.
 
==Storia==
{{Film
Negli [[Stati Uniti]] già si erano diffuse varie pratiche politiche che influenzarono il Movimento Femminista: c'era l'esperienza dei [[:en:Consciousness_raising|"consciousness raising groups"]] ed i gruppi di [[Self help]] femministi in cui si cercava di condividere competenze, vissuti ed informazioni relativi al corpo ed alla sessualità, anche attraverso le cosiddette "[[auto-visite]]", con l'idea di riappropriarsi di un sapere personale che veniva considerata perso a causa di una "[[medicalizzazione]]" dei corpi e di alcuni eventi naturali (ad es. il parto o il ciclo mestruale). C'era il movimento di rivendicazione dei diritti dei neri (di cui l'organizzazione più famosa è stata il [[Pantere Nere|Black Panther Party]]) che evidenziò la valorizzazione delle differenze e la pratica separatista. Si lottava adottando l'[[azione diretta]].
|titoloitaliano = Nonostante le apparenze... e purché la nazione non lo sappia... All'onorevole piacciono le donne
|immagine=
|didascalia=
|titolooriginale = Nonostante le apparenze... e purché la nazione non lo sappia... All'onorevole piacciono le donne
|linguaoriginale= [[Lingua italiana|italiano]]
|nomepaese = [[Italia]]
|nomepaese2 = [[Francia]]
|annoproduzione = [[1972]]
|durata = 108 min
|tipocolore = colore
|tipoaudio = sonoro
|ratio=
|nomegenere = commedia
|nomeregista = [[Lucio Fulci]]
|nomesoggetto = [[Lucio Fulci]], [[Sandro Continenza]]
|nomesceneggiatore = [[Lucio Fulci]], [[Sandro Continenza]], [[Ottavio Jemma]] (non accreditato)
|nomeproduttore= [[Edmondo Amati]]
|nomeattori =
* [[Lando Buzzanca]]: onorevole Giacinto Puppis
* [[Lionel Stander]]: Cardinale Maravidi
* [[Laura Antonelli]]: suor Delicata
* [[Renzo Palmer]]: padre Lucion
* [[Corrado Gaipa]]: Don Gesualdo
* [[Agostina Belli]]: suora
* [[Anita Strindberg]]: moglie dell'ambasciatore
* [[Feodor Chaliapin Jr.]]: senatore Torsello
* [[Francis Blanche]]: padre Schirer
|nomefotografo= [[Sergio D'Offizi]]
|nomemontaggio= [[Vincenzo Tomassi]]
|nomeeffettispeciali= [[Eugenio Ascani]]
|nomemusicista= [[Fred Bongusto]]
|temamusicale= ''Dormi serena'' di [[Bruno Martino]]
|nomescenografo=
|nomecostumista= [[Luciana Marinucci]]
|nometruccatore= [[Giannetto De Rossi]]
|casaproduzione= New Film Production, Productions Jacques Roitfeld
|distribuzioneitalia= Fida Distribuzione
|nomepremi=
}}
'''''All'onorevole piacciono le donne - Nonostante le apparenze... e purché la nazione non lo sappia''''' è un film del [[1972]] diretto da [[Lucio Fulci]].
 
Tutto questo contribuì alla nascita dell'autocoscienza all'interno di alcuni collettivi femminsti [[Separatismo femminista| separatisti]]. Si iniziò a mettere al centro del discorso politico la scoperta di sé in quanto donne, con specifici bisogni e desideri. Si misero in discussione i [[Ruolo di genere|ruoli sociali]] e [[ruoli sessuali|sessuali]] imposti, in primo luogo la [[famiglia]] e la funzionalità al piacere sessuale maschile. Si "prese parola" sul proprio corpo, cosa del tutto inedita vista l'educazione al silenzio su questo argomento. Si scoprì la possibilità di un "discorso" del corpo fuori dal linguaggio e dallo sguardo maschile/scientifico. Si cercò di indagare personalmente e collettivamente sulle influenze [[patriarcali]] nella costruzione dell'[[immaginario]], mettendo in campo un'autenticità nelle relazioni e nei discorsi all'interno dei collettivi, autenticità che si sentiva soffocata in contesti "misti".
==Trama==
Lo strumento dell'autocoscienza, che viene ancora praticato, ha permesso una "de-strutturazione" personale anche grazie al sostegno del collettivo, ha permesso alle donne di costruire relazioni di fiducia e solidarietà tra di loro quando i modelli femminili prevedevano rivalità o assistenzialismo, ha dato modo di "riconoscersi" l'una con l'altra, di individuare insieme le diverse forme di oppressione e subordinazione patriarcali e sessiste e quindi le forme personali e collettive per combatterle. Ha permesso di esperire sé stesse in ruoli mai sperimentati in primo luogo all'interno dei gruppi politici e conseguentemente all'esterno. Il "privato" si scopriva "politico".
A [[Palazzo Montecitorio]] sono in corso le elezioni del [[presidente della Repubblica Italiana]]. I candidati principali sono l'onorevole Giacinto Puppis, [[Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio]], e il senatore Torsello.
 
==Caratteristiche==
Puppis si reca ad accogliere la presidentessa della Repubblica dell'Uria. Mentre è in corso la cerimonia di accoglienza, l'onorevole tocca il [[Natiche|sedere]] della presidentessa. L'atto viene colto da un filmato che finisce nella mani di padre Lucion, un [[Frate (religione)|frate]] molto amico del politico. Padre Lucion convoca Puppis e gli comunica che è in corso un [[estorsione|ricatto]]. Puppis non ricorda niente dell'accaduto e pensa inizialmente a un [[fotomontaggio]], ma una volta visionato il filmato si rende conto che l'azione è stata compiuta da lui.
In sintesi si può dire che l'autocoscienza è la pratica politica femminista del mettere in discussione sé stesse ed il contesto in cui si vive (politico, culturale, sociale, ecc) attraverso la relazione autentica e dialogica con altre donne. È ''<span style="color:#808000;">"un processo collettivo ed individuale, che parte da ognuna(...), si esplica nel collettivo con il sostegno di tutte e torna all' "individua"."</span>'' <ref>M.C. Gerbasi in ''Atti del seminario "DALLE DONNE IN POLITICA... ALLA POLITICA DELLE DONNE"'', a cura del collettivo ''IL COLPO DELLA STREGA'', Università di Roma ''La Sapienza'', marzo 1995.</ref>.
 
Questa pratica, in alcuni casi, si sviluppò in modalità diverse, ad esempio nel gruppo francese ''Psicoanalise et politique'' o in alcuni guppi detti "dell'inconscio" , presenti soprattutto a Milano si inserì la figura professionale di una psicoanalista<ref> "Pratica dell'inconscio e movimento delle donne", in "L'Erba voglio", n.18/19, ott.1974-gen.1975</ref>.
Puppis viene colto continuamente da [[raptus]] sessuali che mettono in imbarazzo lui e chi gli sta accanto. Padre Lucion consiglia all'amico di recarsi in un [[convento]], per curarsi. Puppis, dopo averci pensato, accetta l'offerta e dichiara pubblicamente di andare in [[ritiro spirituale]]. una volta arrivato al convento, ubriaco e scoraggiato, Puppis viene accolto da padre Shirer, un frate [[psichiatria|psichiatra]] [[Germania|tedesco]], e dalle sue [[suora|suore]]. Tramite l'[[ipnosi]], Puppis confessa a padre Shirer il suo problema. Prima di addormentarsi, Puppis molesta suor Patrizia, toccandole il sedere e non lasciandolo più. Padre Shirer consiglia suor Patrizia di pensare all'atto come a un [[Fioretto (segno linguistico)|fioretto]] e a resistere tutta la notte, per non provocare un brusco risveglio al politico.
 
Il termine ''autocoscienza'' fu introdotto da [[Carla Lonzi]] all'interno dell'esperienza del gruppo di "[[Rivolta femminile]]" di Milano <ref>''Significato dell'autocoscienza nei gruppi femministi, RIVOLTA FEMMINILE'' (Milano, gennaio, 1972) pubblicato in: "Sputiamo su Hegel/La donna clitoridea e la donna vaginale e altri scritti", Rivolta femminile, 1974, Milano</ref>( gruppi autogestiti a Roma, Milano, Torino, Genova, Firenze e Lugano tra il 1970 ed il 1982).
Intanto a [[Roma]] il telefono dell'onorevole è sotto controllo, poiché le autorità pensano vi sia qualcosa di losco dietro la sua assenza. Intercettando una telefonata tra Puppis e padre Lucion, la [[polizia]] si convince che è in atto un tentativo di [[colpo di stato]]. Anche l'[[esercito]] e i [[servizi segreti]] iniziano a indagare. a loro volta, le istituzioni vengono tenute sotto controllo dalla [[mafia]]. Un gruppo di mafiosi, legati all'onorevole Puppis, decide di avvertire il potente cardinale Monsignor Maravidi, [[mentore]] di Puppis e principale sponsor della sua candidatura alla presidenza della Repubblica. Una volta venuto a conoscenza del problema, il cardinale si infuria. Un [[flashback]] mostra il passato di Puppis e il suo essere legato al [[Città del Vaticano|Vaticano]] e alla mafia, cresciuto nella convinzione che la [[politica]] sia la sua missione e nel disprezzo verso le donne. Il cardinale Maravini, che non esita a "canonizzare", ovvero di far uccidere e trasformare in statue religiose chi osa tentare di ostacolare i suoi piani, ritiene molto più grave il fatto che Puppis sia colto da raptus sessuali, piuttosto che un tentativo di colpo di stato.
 
Successivamente la pratica dell'autocoscienza si è estesa, seppure in rari casi e con una portata diversa, anche anche in gruppi di soli uomini o misti.<ref> [http://www.comune.torino.it/tempieorari/UserFiles/File/Oggigliuominifannoautocoscienza.pdf "Oggi gli uomini fanno autocoscienza"] dal sito del comune di Torino.</ref>.
Intanto, nel convento, Puppis descrive i suoi sogni [[erotismo|erotici]] a padre Shirer. La notte seguente, Puppis, preda del [[sonnambulismo]], molesta padre Shirer. Svegliato in tempo dal frate, Puppis si rende conto che il sogno erotico lo ha liberato dal raptus, e torna a Roma. Padre Shirer scopre però che Puppis ha abusato di ben ventuno suore del convento, andando ben aldilà del suo raptus. Sconvolto, il frate si reca a casa di Puppis, ma si deve nascondere nel bagno perché arriva il cardinale Maravidi. Questi si reca in bagno e padre Shirer, sconvolto dalla paura, subisce un attacco di cuore. Ignaro di tutto, Puppis si reca al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]], per partecipare alla cerimonia della [[Festa della Repubblica italiana|festa della Repubblica]]. Qui l'onorevole viene nuovamente colto da raptus, e ha un [[rapporto sessuale]] tra i cespugli con la moglie dell'ambasciatore [[Francia|francese]]. L'autista dell'onorevole scopre intanto il [[cadavere]] di padre Shirer e corre ad avvertire Puppis, ma viene bloccato da un gruppo di mafiosi, che lo portano via. Tornato a casa, Puppis riceve la visita di suor Delicata, che gli confessa di essere stata l'unica suora del convento a rimanere [[verginità|vergine]]. Suor Delicata inizia a provocare l'onorevole, spogliandosi e inducendolo a frustarla per espiare le sue colpe. Puppis inizialmente sembra soccombere, ma alla fine i due iniziano a baciarsi, mentre irrompono nell'appartamento i mafiosi. Puppis e suor Delicata riescono a fuggire dalla finestra e si rifugiano in un albergo, dove hanno ripetuti rapporti sessuali. I due vengono però raggiunti dal cardinale e dai suoi uomini, che rapiscono la suora. Monsignor Maravidi affronta Puppis, che si ribella e gli comunica il suo ritiro dalla vita politica. Maravidi per tutta risposta accompagna Puppis nei sotterranei della fabbrica che ralizza le statue di cera dei santi, e gli mostra come gli amici dell'onorevole siano stati "canonizzati". Una volta visto questo, Puppis si convince ad accettare la richiesta del cardinale, e a continuare la sua carriera politica. C'è però un ultimo ostacolo tra Puppis e il Quirinale: Torsello. Monsignor Maravidi risolve il problema causando un [[attentato]]. Il senatore Torsello muore in aereo e Puppia può finalmente venire eletto presidente della Repubblica.
 
==TramaMote==
Una volta insidiatosi al Quirinale, Puppis si reca dinanzi alla statua di cera raffigurante suor Delicata e si raccoglie in preghiera, tra l'ammirazione dei presenti per la sua sentita religiosità. Puppis quindi fa il suo primo discorso ufficiale in veste di presidente della Repubblica, mentre nello stesso istante un concorrente di un quiz televisivo risponde a una domanda e inizia sguaiatamente a ridere, ignaro di tutto quello che sta avvenendo nel paese.
{{references}}
 
==Voci correlate==
{{Lucio Fulci}}
*[[Carla Lonzi]]
{{portale|cinema}}
*[[Femminismo]]
*[[Movimento lesbico]]
*[[Separatismo femminista]]
*[[Maschilismo]]
 
== Bibliografia ==
[[Categoria:Film comici]]
* ''Noi e il nostro corpo'', The Boston women's health book collective, Giangiacomo Feltrinelli Editore, giugno 1974, Milano.
[[Categoria:Film commedia erotica all'italiana]]
* ''Atti del seminario: DALLE DONNE IN POLITICA... ALLA POLITICA DELLE DONNE'' a cura del collettivo femminista ''Il colpo della strega'', tenutosi presso l'Università di Roma La Sapienza 9-10-11 marzo 1995.
* ''Cronache del movimento femminista romano'', DONNITA', Roma, 1976
* ''L'Almanacco. Luoghi, nomi, incontri, fatti, lavori in corso, del movimento femminista italiano dal 1972'', M.Fraire, R.Spagnoletti, M. Virdis, Ed. delle donne, Roma, 1978
* ''La politica del femminismo (1973/76)'', ed. Savelli, Roma, 1976
* ''Lessico politico delle donne n°3. Teorie del femminismo'', M.Fraire, ed. Gulliver, Milano, 1978
* ''Riscoprire la mascolinità. Sessualità, ragione, linguaggio.'', V. J. Seidler,Editori Riuniti, Roma 1992
* ''Sputiamo su Hegel/La donna clitoridea e la donna vaginale e altri scritti'', a cura di C.Lonzi, Rivolta femminile, 1974, Milano.
*[http://www.sguardisulledifferenze.org/wp-content/uploads/2009/03/lonzi-significato-dellautoscienza.pdf SIGNIFICATO DELL'AUTOCOSCIENZA NEI GRUPPI FEMMINISTI] in "Sputiamo su Hegel. La donna clitoridea e la donna vaginale, Scritti di Rivolta femminile", Milano 1974, pp. 141-147.
 
== Collegamenti esterni ==
*[[:en:Consciousness_raising|"''Consciousness raising groups'' negli Stati Uniti" da en.wikipedia:]]
*[http://www.comune.pisa.it/casadonna/htm/autocoscienza.pdf ''Pratica dell'inconscio e movimento delle donne'', in "L'Erba voglio", n.18/19, ott.1974-gen.1975]
*http://www.maschileplurale.it/cms/index.php
*http://www.pensierofemminile.org/centro.htm
*Video ''Autocoscienza femminile'' in [http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=467 "La Storia siamo noi. Storia del movimento femminista"]; Rai Educational 2007.
*["Autonomia come collettivizzazione dell' autocoscienza" http://www.nelvento.net/archivio/68/femm/colleauto.htm], DEMAU (Demistificazione autoritarismo patriarcale)tratto da "Sottosopra", '72.
 
 
[[Categoria:Film comiciFemminismo]]
[[Categoria:Pratiche politiche]]
 
[[en:Consciousness raising]]