Polenta e Petrolio: differenze tra le pagine

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{{Nota disambigua|titolo=[[Polenta (Bertinoro)]]|descrizione= la località del Comune di [[Bertinoro]], presso [[Forlì]]}}
{{nota disambigua|descrizione=il romanzo di Pier Paolo Pasolini|titolo=[[Petrolio (romanzo)]]}}
[[Immagine:Pietro Longhi 028.jpg|thumb|200px|"La Polenta" di [[Pietro Longhi]] ]]
[[Immagine:PolentakesselPompa_petrolifera.jpg|thumb|200pxframe|[[PaioloPompa petrolifera]] dove vienedi solitamenteSarnia, cottaOntario la(Canada), polenta2001]]
[[Immagine:Polentazubereitung.jpg|thumb|220px|Preparazione tradizionale della polenta]]
[[Immagine:Polenta con sopressa e funghi.jpg|thumb|220px|Polenta di farina gialla di [[Storo]] con ''[[sopressa]]'' e [[funghi]].]]
 
Il '''petrolio''' (dal [[lingua greca|greco]] ''πέτρα''&ndash;roccia e ''έλαιο''&ndash;olio), anche detto '''oro nero''', è un [[liquido]] [[Infiammabilità|infiammabile]], denso, di colore che può andare dal nero al marrone scuro, passando dal verdognolo fino al giallo, che si trova in alcuni [[giacimento|giacimenti]] entro gli strati superiori della [[crosta terrestre]]. È composto da una [[miscela (chimica)|miscela]] di vari [[idrocarburo|idrocarburi]] (in prevalenza [[alcani]], ma con variazioni nell'aspetto, nella composizione e nelle proprietà fisico-chimiche).
{{quote|Dammi polenta ed acqua: in tal modo, quanto a felicità, sarò un emulo dello stesso [[Zeus]]|[[Epicuro]], filosofo greco del [[IV secolo a.C.|IV]]-[[III secolo a.C.|III a.C.]]}}
 
==Formazione==
La '''polenta''' (o '''polenda''', o '''pulenda''') è un antichissimo modo di cucinare le farine di [[cereali]], conosciuto sull'intero suolo [[Italia|italiano]] sin dai tempi più remoti, tuttora molto diffuso nelle regioni del [[Italia settentrionale|nord]] e del [[Italia centrale|centro Italia]].
 
===Teoria biogenica===
La polenta, con numerose varianti, è diffusa anche in [[Savoia (dipartimento francese)|Savoia]], [[Svizzera]], [[Austria]], [[Croazia]] (''palenta, žganci o pura''), [[Slovenia]] (''polenta o žganci'') , [[Serbia]] (''palenta''), [[Romania]] e [[Caucaso]] (''mămăligă''), [[Bulgaria]], [[Corsica]] (''pulenta''), [[Brasile]] (''polenta''), [[Argentina]], [[Ucraina]] (''culesha''), [[Uruguay]], [[Venezuela]], e [[Messico]]. In [[Burundi]] si prepara una polenta con acqua e farina di [[manioca]], senza sale, chiamata in [[kirundi]] con il nome di ''umutsima''.
[[File:Structural Trap (Anticlinal).svg|200px|thumb|left|Rappresentazione schematica di un ''reservoir'' di petrolio.]]
 
La teoria biogenica, {{cn|supportata dalla maggior parte dei [[geologo|geologi]] petroliferi}}, indica che il petrolio deriva dalla maturazione termica di materia organica rimasta sepolta (quindi in assenza di [[ossigeno]]), che si decompone in un materiale ceroso (noto come ''pirobitume'' o ''cherogene''), che in condizioni di elevata [[temperatura]] e [[pressione]] libera [[idrocarburo|idrocarburi]].
==Descrizione==
{{quote|La polenta rende contenti (perché sazia).|Proverbio [[dialetto comasco|comasco]]|La pulenta la cuntenta.|lingua=lmo}}
{{quote|Loda la polenta e mangia il pane.|Proverbio diffuso in tutta l'[[Italia settentrionale]]. La polenta, pur significando una manna per molti poveri e affamati, resta meno sana e nutriente del [[pane]]}}
 
Una volta prodotti, gli idrocarburi risalgono verso l'alto, grazie alla loro bassa densità, e si accumulano in rocce porose, che costituiscono il ''reservoir''. Perché le rocce porose possano costituire un ''reservoir'', è necessario che queste rocce siano al di sotto di rocce meno permeabili (tipicamente [[argille]] o [[evaporiti]]), in maniera tale che gli idrocarburi non abbiano la possibilità di risalire sino alla superficie terrestre.
La polenta è formata da un impasto di acqua, farina di cereali (oggi la più comune in Europa è quella di [[granoturco]], la ''polenta gialla'') e sale, cotti in un [[paiolo]] (la tradizione vuole che sia di [[rame]]) per almeno un'ora.
La farina da polenta è solitamente macinata a pietra ("bramata") più o meno finemente a seconda della tradizione della regione di produzione. In genere la polenta viene presentata in tavola su di un'asse circolare coperta da uno straccio e viene servita, a seconda della sua consistenza, con un cucchiaio o a fette, queste ultime un tempo tagliate con un filo di cotone, dal basso verso l'alto.
 
Il primo a sostenere che petrolio e [[metano]] sono prodotti della trasformazione di materiale biologico in decomposizione in molecole di idrocarburi fu lo scienziato russo [[Mikhail Lomonosov|Lomonosov]] nel [[XVIII secolo]]. La sua teoria fu confutata nel [[1877]] da [[Mendeleev]].
Il termine deriva dal [[lingua latina|latino]] ''puls'', specie di polenta di [[farro]] (in latino ''far'' da cui deriva ''farina'') che costituiva la base della dieta delle antiche popolazioni italiche. I [[greci]] usavano invece solitamente l'[[Orzo (alimento)|orzo]]. Ovviamente, prima dell'introduzione del mais (dopo la [[1492|scoperta dell'America]]) la polenta veniva prodotta esclusivamente con vari altri cereali come, oltre ai già citati orzo e farro, la [[segale]], il [[Panicum miliaceum|miglio]], il [[grano saraceno]] e anche il [[frumento]]. Oggi le polente prodotte con tali cereali sono più rare, specie in Europa.
 
===Teorie abiogene===
Attualmente esistono in commercio farine di granoturco precotte, che permettono di cucinare la polenta riducendo il tempo di cottura a pochi minuti, naturalmente con sostanziali differenze di consistenza e sapore, rispetto alla polenta tradizionale.
 
{{cn|Molte teorie abiogene sono complementari, non mutualmente esclusive e generalmente non accettate dalla comunità dei ricercatori che operano nel campo delle [[Scienze della terra]]}}. {{cn|La teoria abiotica è sostenuta da pochi studiosi (prevalentemente di scuola russa)}}. {{cn|Vi è un generale consenso, fra i ricercatori che non condividono questa teoria, sul fatto che i giacimenti di idrocarburi di possibile origine [[abiotico|abiotica]] se esistono, sarebbero comunque minoritari rispetto a quelli di origine biogenica presenti nella crosta terrestre}}.
==Ricette e varianti regionali==
*La prima coltivazione di [[mais]] a [[Lovere]], in [[Val Camonica]] {{cn|secondo la tradizione locale, giunse con l'importazione di 4 chicchi di granoturco dalle Americhe}} da parte di Pietro Gajoncelli nel 1658.<ref> {{cita libro
|cognome=Rizzi
|nome=Bortolo
|titolo= Illustrazione della Valle Camonica
|annooriginale=1870
|anno= [[1974]]
|editore=Arti Grafiche Sardini
|città=[[Bornato]]
|pagine=pg. 29
}}</ref>
 
Fra questi teorici, c'è il professor [[Thomas Gold]] che nel [[1992]] pubblicò la sua teoria della profonda biosfera calda, allo scopo di spiegare il meccanismo dell'accumulo di idrocarburi nei giacimenti profondi.
*La [[polenta taragna]], in molte zone conosciuta come '''taragna''', è una ricetta tipica della cucina [[Valtellina|valtellinese]], [[Val Camonica|camuna]] e delle valli [[brescia]]ne e [[Bergamo|bergamasche]]. Il suo nome deriva dal ''tarai'' ("tarel"), un lungo bastone usato per mescolarla all'interno del [[paiolo]] di [[rame]] in cui veniva preparata. Come altre polente della montagna [[Lombardia|lombarda]] (ad esempio la ''pulénta vüncia'', ''polenta uncia'' cioè ''unta''), è preparata con una miscela contenente farina di [[grano saraceno]], che le conferisce il tipico colore scuro, diversamente dalle preparazioni di altre regioni, che utilizzano un solo tipo di [[farina]], ottenendo quindi una polenta [[Giallo|gialla]]. A differenza dell<nowiki>'</nowiki>''oncia'', nella polenta taragna il [[formaggio]] viene incorporato durante la cottura.
 
Nel [[2001]] [[J. Kenney]] dimostrò che secondo le leggi della [[termodinamica]] non sarebbe possibile la trasformazione a basse pressioni di carboidrati o altro materiale biologico in catene idrocarburiche. Infatti il [[potenziale chimico]] dei carboidrati varia da -380 a -200 [[caloria|kcal]]/[[mole]], mentre il potenziale chimico degli idrocarburi è maggiore di 0. Siccome le trasformazioni termodinamiche evolvono verso condizioni a potenziale chimico più basso, la trasformazione citata non può avvenire. Il metano non si polimerizza a basse pressioni ad alcuna temperatura.
*La '''pulenta uncia''' viene cucinata sul [[lago di Como]]. Dopo aver preparato la polenta con farina di [[mais]] con l'aggiunta di farina di [[grano saraceno]] nel [[paiolo]], la si mischia ad un soffritto di abbondante [[burro]], [[aglio]] ed erba [[salvia]] con del formaggio tipico [[Semuda|semüda]] fino ad ottenere un composto omogeneo.
*La '''pult''' è una polentina molto molle preparata sempre sul [[lago di Como]] mischiando farina di [[mais]] e di [[frumento]]. Viene cucinata soprattutto d'estate e la si mangia intinta nel latte freddo.
 
Talvolta, giacimenti di [[gas naturale]] e petrolio ritenuti in fase di esaurimento, si riempono di nuovo; questo processo può essere alimentato solo da depositi profondi, percorrendo la sequenza di fenomeni che portò alla formazione iniziale.
*La [[polenta concia]] è uno dei più noti piatti tipici [[Val d'Aosta|valdostani]] e [[Provincia di Biella|biellesi]]. Molto indicata per riempire e scaldare nelle giornate fredde, è conosciuta anche come "polenta grassa". I suoi ingredienti sono quelli tipici della cucina popolare tradizionale delle montagne italiane: farina di mais e formaggio. La polenta concia non ha una ricetta rigida, ma viene tendenzialmente preparata fondendo nella polenta a fine cottura cubetti di [[fontina]] e/o [[toma]] e burro fuso.
La teoria abiotica sostiene che tutti gli idrocarburi naturali siano di origine abiotica, ad eccezione del metano biogenico (spesso chiamato [[gas di palude]]), che è prodotto in prossimità della [[superficie terrestre]] attraverso la degradazione [[batterio|batterica]] di materia organica sedimentata.
**Nella variante valdostana, vengono versati sul piatto già pronto burro fuso, formaggio stagionato grattugiato ({{cn|ad esempio [[Grana Padano]]}}) e pepe. Spesso il piatto viene a questo punto posto in forno per qualche minuto per far fondere il formaggio grattugiato e formare una crosta croccante. In alcune zone, si aggiunge sulla polenta fumante anche una fetta di [[lardo]] d'[[Arnad]].
**Nella variante biellese, il burro viene aggiunto nel paiolo, insieme alla toma. Dal paiolo la polenta concia si versa nel piatto a mestolate, senza ulteriori aggiunte.
**Nel [[Provincia di Piacenza|Piacentino]] la ''pulëinta consa'' consiste di strati sottili di polenta ricoperti di sugo e alternati con un'abbondante spolverata di [[formaggio grana]].
 
Una teoria dell'origine abiotica del petrolio ritiene che al momento della formazione della [[Terra]] si siano formati dei significativi depositi di [[carbonio]], ora preservati solo nel [[Mantello terrestre|mantello superiore]]. Questi depositi, trovandosi in condizioni di elevata [[temperatura]] e [[pressione]], [[catalisi|catalizzerebbero]] la [[polimerizzazione]] di [[molecola|molecole]] di [[metano]], fino a formare lunghe catene idrocarburiche.<ref>Questa teoria non è in contraddizione col [[secondo principio della termodinamica]].</ref>
* La [[polenta saracena]] è un piatto tipico dell'alta [[Val Tanaro]], prende il nome dal [[grano saraceno]].
 
Una variante di questa teoria prevede l'[[idrolisi]] di [[Peridotite|peridotiti]] del mantello, con conseguente formazione di un [[fluido]] ricco in [[idrogeno]] e con metalli [[catalizzatore|catalizzatori]] (come [[nickel]], [[cromo]], [[cobalto]] o [[vanadio]]), che risalendo, dilaverebbe le [[rocce carbonatiche]] superiori, generando idrocarburi. Questa [[reazione chimica]] ipotizzata è la stessa che si avrebbe nel processo industriale della [[sintesi di Fischer-Tropsch]].
* La '''polenta con i ciccioli''' è una ricetta diffusa nella maggior parte dell'Italia settentrionale, assumendo diverse denominazioni. I modi di cucinare la polenta con i [[ciccioli]] sono sostanzialmente due. Nel primo, i ciccioli vengono cotti con la polenta, aggiungendoli all'impasto in differenti fasi della cottura, in ossequio alla specifica tradizione locale, come nel caso della ''pulëinta e graséi'' consumata nel piacentino. Nel secondo modo, il più diffuso, i ciccioli vengono inseriti successivamente in una fetta di polenta abbrustolita, come nel caso della ''pulenta e grepule'', tipica del [[Provincia di Mantova|mantovano]].
 
==Composizione==
* Nelle zone del [[Trentino]] meridionale si usa anche fare la '''[[polenta di patate]]''' ed altri ingredienti che ne arricchiscono il sapore. Per fare quella di [[Patata (alimento)|patate]] è sufficiente cuocere nell'acqua salata alcune patate a tocchetti che a cottura adeguata si pestano o si frullano aggiungendo farina di grano saraceno o misto di farine a piacere. Verso fine cottura si possono aggiungere tocchetti di salame locale, formaggi, cipolle soffritte o varianti personali.
[[FileImmagine:Coniglio e polenta 01Petroleum.JPG|thumb|right|300px|Polenta,Bottiglia con un campione edi conigliopetrolio innon umidoraffinato]]
* Nel centro Italia la polenta assume un aspetto differente. Viene preparata più fluida e servita su una tavola rettangolare di legno di ciliegio o pero intorno alla quale tutta la famiglia si siede per consumare il pasto. La cottura viene effettuata nel tradizionale paiolo di rame per circa 45 minuti durante i quali la polenta viene continuamente mescolata con l'altrettanto {{cn|tradizionale "''sguasciapallotti''", il bastone di legno di orniello (usato anche nel nord Italia), che ha la particolarità di essere particolarmente dritto e di terminare con un incrocio di quattro rami, caratteristiche che gli permettono di assolvere egregiamente alla funzione di sciogliere i grumi di farina.}} Un esempio è rappresentato dalla ricetta indicata sul blog di ricette della cucina italiana [http://ricette-cucina-italiana.blogspot.com/2009/01/polenta-con-carne-e-pancetta.html].
 
Il petrolio deriva da depositi naturali sotterranei di carbonio ed idrogeno, sottoposti ad elevate pressioni e ad elevata temperatura. Sia la fase liquida oleosa (petrolio) che la fase gassosa ([[gas naturale]]) tendono a spostarsi, migrando verso l'alto, attraverso le rocce [[porosità|porose]] finché incontrano strati impermeabili del sottosuolo dove vengono intrappolati e si raccolgono.
* La '''polenta di Tossignano''': in questo paesino della [[Romagna]], fin dal [[1622]], è tradizione preparare ogni anno (ad eccezione delle annate [[1943]] e [[1944]] dell'occupazione tedesca) una polenta speciale da distribuire alla popolazione. È una polenta gialla, realizzata con una miscela di farine di mais (tipicamente 50% a grana fine e 50% a grana grossa). Viene servita "dura", cioè in parallelepipedi che sono tradizionalmente tagliati con il filo di cotone, condita con un ragù di carne di maiale e "odore" di manzo e abbondantemente spalmata con [[formaggio Grana]].
 
Dopo il processo di estrazione, il petrolio greggio viene raffinato attraverso la [[distillazione]]. I prodotti finali includono: [[cherosene]], [[benzene]], [[benzina]], [[paraffina]], [[Cera#Cere_minerali|cere]], [[asfalto]] e [[bitume|bitumi]].
* La '''polenta di Sardegna''': nota anche come "purenta", "pulenta" o "farru" (polenta di orzo), sarebbe nota sin dalla [[civiltà nuragica]], come dimostrerebbero i vari mortai ed altri strumenti d'epoca usati per la lavorazione di questo alimento e i residui [[fossili]] delle colture di [[piante]] [[graminacee]] utilizzate per ottenere tale [[farina]] {{cn|e sin dal [[3000 a.C.]]}} Gli stessi [[romani]], che in epoca arcaica si cibavano di polenta di [[farro]] e [[Orzo (alimento)|orzo]], tra il [[238 a.C.]] e il [[456]] faranno della [[Sardegna]], specialmente della pianura del [[Campidano]], terra di coltivazione delle graminacee, preferendo tra i vari prodotti il [[grano]], ingrediente base per creare la polenta ed anche il [[pane]]. La produzione fu tale che, durante l'[[repubblica romana|epoca repubblicana]], la [[Sardegna]] assunse il titolo di "granaio di Roma". In tempi più vicini, il [[grano duro]] resta ancora oggi l'elemento maggiormente sfruttato per creare questo piatto tradizionale isolano, nonostante sia stata usata anche la [[castagna]] e la [[ghianda]], per confezionare la preziosa farina, o altri prodotti quali l’[[Avena sativa|avena]] e la [[segale]], questi ultimi in uso durante il [[Medioevo]] e, in seguito, il [[Riso (alimento)|riso]]. La [[farina gialla]] per preparare la polenta alla sarda è accompagnata da altri alimenti quali la [[salsiccia]], il [[pecorino sardo]], la [[pancetta]] magra, nonché [[verdure]] ed [[ortaggi]] quali [[aglio]], [[cipolla]], [[carota]], [[sedano]], [[prezzemolo]], necessari per aromatizzare ed arricchire il piatto in questione.<ref>Maria Falchi Fiori ''Vita e Tradizioni. Cucina Sarda'' Edizioni del Riccio, Firenze [[1977]]</ref>
 
Il petrolio consiste per la maggior parte di molecole di idrocarburi [[alcani|alifatici]] sia lineari che ramificati e di idrocarburi aromatici (''mono-'', ''bi-'' e ''poli-'' ciclici), composti quasi esclusivamente da [[idrogeno]] e [[carbonio]]. Sono tuttavia presenti quantità di composti solforati ([[solfuri]] e [[disolfuri]]), azotati ([[chinoline]] e [[piridine]]) e ossigenati ([[acidi grassi]] e [[acidi naftenici]]), anche se la loro percentuale in massa, complessivamente, difficilmente supera il 7%. Nel petrolio si trovano anche tracce di [[metallo|metalli]] (come [[nickel]], [[vanadio]], [[cobalto]], [[cromo]], [[cadmio]], [[piombo]], [[arsenico]] e [[Mercurio (elemento)|mercurio]]).
== Note ==
<references/>
 
Le catene molecolari nell'intervallo di C<sub>5-7</sub> sono [[nafta|nafte]] leggere, evaporano facilmente. Vengono usate come [[solvente|solventi]], fluidi per [[lavaggio a secco|pulizia a secco]], e altri prodotti ad asciugatura rapida.
== Altri progetti ==
{{interprogetto|b=Libro di cucina/Ricette/Polenta taragna|b_etichetta=polenta taragna|b_preposizione=sulla|q|q_preposizione=sulla|q_etichetta=polenta|commons|commons_preposizione=sulla|commons_etichetta=polenta}}
 
Il cherosene è composto da catene nell'intervallo da C<sub>10</sub> a C<sub>15</sub>, seguito dal [[combustibile]] [[diesel]] e per riscaldamento (da C<sub>10</sub> a C<sub>20</sub>) e combustibili più pesanti come quelli usati nei motori delle navi. Questi prodotti derivati del petrolio sono liquidi a [[temperatura ambiente]].
==Riferimenti==
''G.V. Brandolini'' 2008. ''Storia e gastronomia del mais e della patata nella Bergamasca''. Orizzonte terra, Bergamo 32 p.
 
Gli oli lubrificanti e i grassi semi-solidi (come la [[vaselina]]) sono posizionati nell'intervallo da C<sub>16</sub> fino a C<sub>20</sub>.
==Voci correlate==
*[[Polenta di castagne]]
 
Le catene da C<sub>20</sub> in avanti sono solidi, cominciando dalla "paraffina", poi catrame e bitume per asfalto.
 
La tabella seguente indica gli intervalli di [[temperatura di ebollizione|temperature di ebollizione]] delle frazioni di distillazione del petrolio (a pressione atmosferica, in gradi Celsius):
 
{| class="wikitable sortable"
! Prodotto petrolifero !! Temperatura di ebollizione (°C) !! Utilizzi
|-
| [[etere di petrolio]] || 40 - 70 || [[solvente]]
|-
| benzina leggera || 60 - 100 || combustibile per automobili
|-
| benzina pesante || 100 - 150 || combustibile per automobili
|-
| cherosene leggero || 120 - 150 || solvente casalingo e carburante
|-
| [[cherosene]] || 150 - 300 || carburante per motori ''jet''
|-
| [[gasolio]] || 250 - 350 || carburante per [[motore Diesel|motori Diesel]] / riscaldamento
|-
| [[Olio (lubrificante)|olio lubrificante]] || > 300 || olio per motori
|-
| frazioni rimanenti || bitume, [[asfalto]] || [[Pavimento stradale|pavimentazione stradale]]
|}
{{Portale|cucina}}
 
Lo stabilimento dove si trasforma il petrolio greggio in prodotti finiti è detto [[raffineria (petrolio)|raffineria]].
[[Categoria:Cereali e derivati]]
 
[[Categoria:Cucina italiana]]
== Storia del petrolio ==
[[Categoria:Cucina della Corsica]]
Il petrolio accompagna la storia dell'uomo da secoli; la parola greca ''naphtha'' fu utilizzata inizialmente per indicare il fiammeggiare tipico delle emanazioni petrolifere. I popoli dell'antichità conoscevano i giacimenti di petrolio superficiali, che utilizzavano per produrre medicinali e bitume o per alimentare le [[lampada|lampade]].
 
Non mancarono anche gli usi bellici del petrolio.
Già ai tempi di [[Troia (Asia Minore)|Troia]] dell'''[[Iliade]]'', [[Omero]] narra di un "fuoco perenne" lanciato contro le navi greche. Il "[[fuoco greco]]" dei [[bizantini]] era un'arma preparata dal petrolio, una miscela di [[olio]], [[zolfo]], [[resina]] e [[salnitro]], che non poteva essere spenta dall'[[acqua]]; questa miscela era cosparsa sulle frecce o lanciata verso le navi nemiche, al fine di incendiarle.
 
Il petrolio era conosciuto anche nell'antico [[Medio Oriente]].<br/>
[[Marco Polo]] ne ''[[Il Milione]]'' parla del petrolio con le seguenti parole:
 
{{Quote|Ancor vi dico che in questa Grande Erminia ([[Armenia]]) è l'arca di Noè in su una grande montagna, ne le confine di mezzodie in verso il levante, presso al reame che si chiama Mosul, che sono cristiani, che sono iacopini e nestarini ([[nestoriani]]), delli quali diremo inanzi. Di verso tramontana confina con Giorgens (l'attuale [[Georgia]]), e in queste confine è una fontana, ove surge tanto olio e in tanta abondanza che 100 navi se ne caricherebboro a la volta. Ma non è buono a mangiare, ma sí da ardere, e buono da rogna e d'altre cose; e per tutta quella contrada non s'arde altr'olio.|Marco Polo, Il Milione}}
 
Il petrolio venne introdotto in [[Civiltà occidentale|Occidente]] soprattutto come [[Farmaco|medicinale]], in seguito all'espansionismo arabo. Le sue doti terapeutiche si diffusero con grande rapidità e alcune fonti d'olio a cielo aperto, come l'antica [[Blufi]] (santuario della "Madonna dell'olio") e [[Petralia]] in [[Sicilia]], divennero noti centri termali dell'antichità.
 
Il valore del petrolio come [[Fonti di energia|fonte di energia]] trasportabile e facilmente utilizzabile, usata dalla maggioranza dei veicoli ([[automobile|automobili]], [[camion]], [[treno|treni]], [[nave|navi]], [[aeroplano|aeroplani]]) e come base di molti prodotti chimici industriali, lo rende dall'inizio del [[XX secolo]] una delle [[materie prime]] più importanti del mondo.<br/>
L'accesso al petrolio è stato uno dei principali fattori scatenanti in molti conflitti militari, compresi la [[Seconda guerra mondiale]] e la [[guerra del Golfo]]. La maggior parte delle riserve facilmente accessibili è collocata nel [[Medio Oriente]], una regione politicamente instabile.
 
[[Immagine:Oilfields_California.jpg|frame|Campo di estrazione petrolifera in California, 1938]]
 
L'[[industria petrolifera]] nacque negli anni [[1850]] negli [[Stati Uniti]] (nei pressi di [[Titusville]], [[Pennsylvania]]), per l'iniziativa di [[Edwin Drake]]. Il [[27 agosto]] [[1859]] venne aperto il primo pozzo petrolifero redditizio del mondo. L'industria crebbe lentamente durante il [[1800]] e non diventò di interesse nazionale (USA) fino agli inizi del [[ventesimo secolo]]; l'introduzione del [[motore a combustione interna]] fornì la domanda che ha poi largamente sostenuto questa industria. I primi piccoli giacimenti "locali" in [[Pennsylvania]] e in [[Ontario]] sono stati velocemente esauriti, portando ai " boom petroliferi" in [[Texas]], [[Oklahoma]], e [[California]]. Altre nazioni avevano considerevoli riserve petrolifere nei loro possedimenti coloniali, e incominciarono ad utilizzarli a livello industriale.
 
Sebbene negli [[anni 1950|anni cinquanta]] il [[Carbone (minerale)|carbone]] fosse ancora il combustibile più usato nel mondo, il petrolio cominciò a soppiantarlo. Agli inizi del ventunesimo secolo circa il 90% del fabbisogno di combustibile è coperto dal petrolio. In conseguenza della [[crisi energetica (1973)|crisi energetica del 1973]] e della [[crisi energetica (1979)|crisi energetica del 1979]] si è sollevato l'interesse nella pubblica opinione sui livelli delle scorte di petrolio, portando alla luce la preoccupazione che essendo il petrolio una risorsa limitata essa sia destinata ad esaurirsi (almeno come risorsa economicamente sfruttabile).
 
Il prezzo di un [[Barile (unità di misura)|barile]] di petrolio è aumentato, dagli 11 [[Dollaro statunitense|dollari]] del [[1998]] a circa 147, per poi ripiegare (a causa di una quasi palese [[recessione|recessione globale]], ma anche delle "prese di beneficio" degli speculatori), fino agli attuali 45 ([[dicembre]] [[2008]]): data quindi l'elevatissima volatilità del prezzo di un barile, {{cn|l'[[OPEC]] ha preso in valutazione di tagliare la produzione per far aumentare i costi dell'oro nero}} ({{cn|per fare un esempio: se un barile aumenta di un dollaro, negli [[Emirati Arabi Uniti]] arrivano oltre 100 milioni di dollari di guadagni}}). {{cn|Tuttavia il re dell'[[Arabia Saudita]] [[Abd Allah dell'Arabia Saudita|ʿAbd Allāh]] si è detto disponibile ad aumentare l'estrazione di petrolio per riportarlo ad un prezzo ragionevole}}. Esistono e sono continuamente allo studio [[fonti alternative di energia|fonti alternative]] e [[fonti di energia rinnovabili|rinnovabili]] di energia, sebbene la misura in cui queste possano rimpiazzare il petrolio e i loro eventuali effetti negativi sull'ambiente sono attualmente oggetto di dibattito.
 
=== Studi sulle riserve di petrolio ===
[[File:Hubbert world 2004.png|thumb|300px|Grafico rappresentativo della produzione petrolifera, mostrante il [[picco di Hubbert]].]]
 
Per ''riserve'' di petrolio si intende la quantità di [[idrocarburi]] liquidi che si stima potranno essere estratti in futuro dai giacimenti già scoperti.
 
Generalmente i volumi che potranno essere estratti da giacimenti non ancora sfruttati sono denominati ''risorse''.
 
La determinazione delle riserve è condizionata dalle incertezze tecniche ed economiche. Le incertezze tecniche derivano dal fatto che i volumi di idrocarburo contenuti nel giacimento sono [[Valutazione idrocarburi in posto|stimati]] quasi esclusivamente attraverso dati ottenuti con metodi indiretti (tra i più diffusi la [[Prospezione geofisica|prospezione sismica]] e le misure di [[petrofisica|proprietà fisiche delle rocce]] nei pozzi). Le informazioni dirette sono necessariamente poche, se confrontate con l'eterogeneità delle [[roccia serbatoio|rocce serbatoio]], in quanto provengono dalla perforazione dei pozzi, che è molto costosa.
 
Le incertezze di tipo economico includono la difficoltà di poter prevedere l'andamento futuro dei costi di estrazione e dei prezzi di vendita dell’idrocarburo (mediamente la vita produttiva di un giacimento è di 10-20 anni). Anche la disponibilità commerciale di nuove tecnologie di estrazione è difficilmente prevedibile con totale certezza.
Il livello di incertezza sulle riserve è quindi massimo quando vengono stimati potenziali nuovi giacimenti, diminuisce nel momento della loro scoperta tramite perforazioni di pozzi, e durante il periodo produttivo e diviene nullo quando le riserve producibili del giacimento sono azzerate in quanto tutti gli idrocarburi estraibili sono effettivamente stati prodotti.
 
Il grado di aleatorietà delle riserve è espresso attraverso la loro classificazione secondo categorie definite.
Esistono diversi schemi di classificazione, quella della [[Society of Petroleum Engineers]] (SPE) è internazionalmente diffuso e distingue tra ''Risorse'' (idrocarburi non ancora scoperti o non commerciali) e ''Riserve'' (idrocarburi scoperti e commerciali). Le Riserve infine sono classificate come ''certe'', ''probabili'' e ''possibili'' secondo un grado di incertezza crescente.
Questo stesso schema è stato inserito all’interno del sistema di classificazione delle risorse naturali, esclusa l’acqua, pubblicato dalle [[Nazioni Unite]] nel 2004 sotto il nome di ''United Nations Framework Classification'' (UNFC).
 
L'impossibilità di calcolare esattamente la quantità di riserve e di risorse, dà spazio a diverse previsioni più o meno ottimistiche.
 
Nel [[1972]] uno studio autorevole, commissionato al [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] dal [[Club di Roma]] (il famoso [[Rapporto sui limiti dello sviluppo]]), affermò che nel [[2000]] sarebbero state esaurite circa il 25% delle riserve mondiali di oro nero. Il rapporto, però, fu frainteso, e i più pensarono che predicesse la fine del petrolio entro il [[2000]].
 
La situazione oggi appare più grave di quanto il MIT avesse predetto. Dai dati pubblicati annualmente dalla BP si rileva che la quantità di petrolio utilizzata dal [[1965]] al [[2004]] è di 116 miliardi di tonnellate, le riserve ancora disponibili nel 2004 sono valutate in 162 miliardi di tonnellate.
 
Con questi valori si può facilmente calcolare che, escludendo i nuovi giacimenti che saranno scoperti nei prossimi anni, è già stato consumato il 42% delle riserve inizialmente disponibili, in altre parole si avvicina il momento del raggiungimento del "[[Picco di Hubbert|picco]]" dell'estrazione. Secondo la BP, il petrolio disponibile è sufficiente per circa 40 anni a partire dal 2000, supponendo di continuarne l'estrazione al ritmo attuale, quindi senza tenere conto della continua crescita della domanda mondiale, che si colloca intorno al 2% annuo. Ma al momento dell'estrazione dell'ultima goccia di petrolio, l'umanità dovrà già da tempo aver smesso di contare su questa risorsa, in quanto man mano che i pozzi si vanno esaurendo la velocità con cui si può continuare ad estrarre decresce, costringendo a ridurre i consumi o utilizzare altre fonti energetiche.
 
<!--Finora, le più comuni e popolari predizioni sulla fine dei giacimenti di petrolio non si sono avverate, perciò molti hanno smesso di discuterne. Il futuro del petrolio come carburante è tuttora controverso. Alcuni argomentano che, dato che la quantità totale di petrolio a disposizione è limitata, le predizioni degli anni '70 sono solo rimandate.-->
Diversi altri studi hanno in tutto o in parte confermato queste conclusioni; in particolare sono da menzionare quelli del geologo americano [[Marion King Hubbert]] (vedi anche [[picco di Hubbert]]) e in seguito, a partire da questi, quelli di [[Colin Campbell (geologo)|Colin Campbell]] e [[Jean Laherrère]].
 
Secondo questi studi la quantità di petrolio estratto da una nazione segue una [[curva a campana]] e la massima estrazione di greggio per unità di tempo la si ha quando si è prelevato metà di tutto il petrolio estraibile. Questo è quanto si è verificato negli [[Stati Uniti d'America|USA]] (i 48 stati continentali - ''lower 48'' - esclusa l' [[Alaska]]) in cui l'estrazione di petrolio ha avuto un massimo nel 1971 (circa 9 milioni di [[barili]] al giorno) e poi è declinata come in una curva a campana secondo quanto previsto da Hubbert.
 
Altri studi di diversa matrice (in gran parte di economisti) sostengono che la tecnologia continuerà a rendere disponibili per l'industria idrocarburi a basso costo e che sulla Terra ci sono vaste riserve di petrolio "non convenzionale" quali le [[sabbie bituminose]], gli [[scisti bituminosi]] consentiranno nel futuro l'uso del petrolio per un periodo di tempo ancora molto lungo.
 
L'[[Agenzia internazionale dell'energia]] nel 2008 ha stimato che la produzione di petrolio sia destinata a calare del 9,1% annuo, o almeno il 6,4% se aumentassero gli investimenti; le stime corrette dell'agenzia abbassano tale dato al 5%<ref>La [http://www.ft.com/cms/s/e5e78778-a53f-11dd-b4f5-000077b07658,Authorised=false.html?_i_location=http%3A%2F%2Fwww.ft.com%2Fcms%2Fs%2F0%2Fe5e78778-a53f-11dd-b4f5-000077b07658.html%3Fnclick_check%3D1&_i_referer=http%3A%2F%2Fsearch.ft.com%2Fsearch%3FsortBy%3Dgadatearticle%26page%3D6%26queryText%3Doil%2Biea%26y%3D0%26x%3D0&nclick_check=1 notizia] è stata data inizialmente dal ''Financial Times'' del 28 ottobre 2008 (che cita come fonte una bozza del [[World Energy Outlook]]) e [http://www.guardian.co.uk/environment/2008/oct/30/oil-energy-opec-fossil-fuels ripresa] dal ''Guardian'' due giorni dopo. Fonte: Sergio Ferraris, ''Nessuno parli del picco'', ''QualEnergia'', novembre/dicembre 2008, p. 91.</ref> e considerano più probabile il 6,7%.<ref>George Monbiot, ''[http://www.guardian.co.uk/business/2008/dec/15/oil-peak-energy-iea When will the oil run out?]'', ''The Guardian'', 15 dicembre 2008.</ref>
 
=== Paesi con le maggiori riserve di petrolio ===
Qui di seguito sono elencati i primi 20 paesi per riserve certe di petrolio all'anno [[2006]].<br>
Per vita media residua si intende la stima della durata delle riserve ai ritmi di estrazione dell'anno [[2006]].<ref>Fonte : [http://www.bp.com BP Statistical Review of World Energy - June 2007.]</ref>
 
{| border=1 cellpadding=2 cellspacing=0 style="margin-left:0.5em; margin-bottom:0.5em; background: #f9f9f9; border: 1px #aaaaaa solid; border-collapse: collapse;"
|+
|- bgcolor="#efefef"
! N° !! Paese !! Milioni di [[Barile (unità di misura)|barili (bbl)]] !! % sul totale !! Vita media residua
|-
|1
|[[Arabia Saudita]]
|264.300
|21,9%
|66
|-
|2
|[[Iran]]
|137.500
|11,4%
|87
|-
|3
|[[Iraq]]
|115.000
|9,5%
|157
|-
|4
|[[Kuwait]]
|101.500
|8,4%
|103
|-
|5
|[[Emirati Arabi Uniti]]
|97.800
|8,1%
|90
|-
|6
|[[Venezuela]]
|80.000
|6,6%
|78
|-
|7
|[[Russia]]
|79.500
|6,6%
|22
|-
|8
|[[Libia]]
|41.500
|3,5%
|62
|-
|9
|[[Kazakhstan]]
|39.800
|3,3%
|76
|-
|10
|[[Nigeria]]
|36.200
|3,0%
|40
|-
|11
|[[Stati Uniti d'America|USA]]
|29.900
|2,5%
|12
|-
|12
|[[Canada]]
|17.100
|1,4%
|15
|-
|13
|[[Cina]]
|16.300
|1,3%
|12
|-
|14
|[[Qatar]]
|15.200
|1,3%
|37
|-
|15
|[[Messico]]
|12.900
|1,1%
|10
|-
|16
|[[Algeria]]
|12.300
|1,0%
|17
|-
|17
|[[Brasile]]
|12.200
|1,0%
|19
|-
|18
|[[Angola]]
|9.000
|0,7%
|18
|-
|19
|[[Norvegia]]
|8.500
|0,7%
|8
|-
|20
|[[Azerbaijan]]
|7.000
|0,6%
|29
|-
|&nbsp;
|Resto del mondo
|74.700
|6,2%
|*
|-
|
|
|
|
|
|-
|
|'''Totale'''
|'''1.208.200'''
|'''100%'''
|'''40,5'''
|-
|
|
|
|
|
|-
|''46''
|''[[Italia]]''
|''700''
|''0,06%''
|''18''
|-
|}
 
I volumi si riferiscono alle riserve certe.
Sono incluse le stime ufficiali delle [[sabbie bituminose]] canadesi limitatamente ai progetti oggetto di sviluppo attivo oltre che ai liquidi separati dal [[gas naturale]] ( “Natural Gas Liquids - NGL”) e i liquidi condensati dai gas naturali (“ gas condensate “).
 
== Impatti ambientali del petrolio ==
{{vedi anche|disastro petrolifero}}
[[File:Oil-spill.jpg|thumb|200px|Effetti sull'ambiente di un incidente da una nave petrolifera.]]
 
La presenza dell'industria petrolifera ha significativi impatti sociali e ambientali, da incidenti e da attività di ''routine'' come l'esplorazione sismica, perforazioni e scarti inquinanti.
 
L'estrazione petrolifera è costosa e spesso danneggia l'ambiente. La [[ricerca del petrolio|ricerca]] e l'estrazione di petrolio ''offshore'' disturbano l'ambiente marino circostante. L'estrazione può essere preceduta dal dragaggio, che danneggia il fondo marino e le alghe, fondamentali nella catena alimentare marina. Il greggio e il petrolio raffinato che fuoriescono da navi petroliere incidentate, hanno danneggiato fragili [[ecosistema|ecosistemi]] in [[Alaska]], nelle [[Isole Galapagos]], in [[Spagna]] e in molti altri posti.
 
Infine, la [[combustione]], su tutto il pianeta, di enormi quantità di petrolio ([[centrale elettrica|centrali elettriche]], [[mezzi di trasporto]]) risulta essere tra i maggiori responsabili dell'incremento riscontrato delle percentuali di [[anidride carbonica]] e di altri gas nell'atmosfera, con fortissima incidenza sul problema dell'[[effetto serra]].
 
==Principali paesi produttori==
[[File:Fuel Barrels.JPG|thumb|300px|Barili di petrolio.]]
 
Qui di seguito vengono elencati i primi 20 paesi produttori di petrolio nel mondo nell'anno [[2006]] :
 
{| border=1 cellpadding=2 cellspacing=0 style="margin-left:0.5em; margin-bottom:0.5em; background: #f9f9f9; border: 1px #aaaaaa solid; border-collapse: collapse;"
|+
|- bgcolor="#efefef"
! N° !! Paese !! Milioni di [[Barile (unità di misura)| barili (bbl)]] !! % sul totale
|-
|1
|[[Arabia Saudita]]
|3963
|13,3%
|-
|2
|[[Russia]]
|3366
|12,0%
|-
|3
|[[Stati Uniti d'America|USA]]
|2508
|8,4%
|-
|4
|[[Iran]]
|1585
|4,5%
|-
|5
|[[Cina]]
|1345
|4,5%
|-
|6
|[[Messico]]
|1344
|4,5%
|-
|7
|[[Canada]]
|1148
|3,9%
|-
|8
|[[Emirati Arabi Uniti]]
|1084
|3,6%
|-
|9
|[[Venezuela]]
|1031
|3,5%
|-
|10
|[[Norvegia]]
|1014
|3,4%
|-
|11
|[[Kuwait]]
|987
|3,3%
|-
|12
|[[Nigeria]]
|898
|3,0%
|-
|13
|[[Algeria]]
|732
|2,5%
|-
|14
|[[Iraq]]
|730
|2,4%
|-
|15
|[[Libia]]
|670
|2,2%
|-
|16
|[[Brasile]]
|666
|2,2%
|-
|17
|[[Regno Unito]]
|597
|2,0%
|-
|18
|[[Kazakistan]]
|520
|1,7%
|-
|19
|[[Angola]]
|514
|1,7%
|-
|20
|[[Qatar]]
|413
|1,4%
|-
|&nbsp;
|Resto del mondo
|4497
|15,1%
|-
|
|
|
|
|-
|
|'''Totale'''
|'''29807'''
|'''100%'''
|-
|
|
|
|
|-
|''49''
|''[[Italia]]''
|''40''
|''0,1%''
|}
 
Fonte : [http://www.bp.com BP Statistical Review of World Energy - June 2007] <br/>
Sono inclusi i volumi di petrolio estratti da [[sabbie bituminose]] e [[scisti bituminosi]] oltre che ai liquidi separati dal [[gas naturale]] ( “Natural Gas Liquids - NGL”). Sono esclusi i carburanti (liquid fuels) prodotti da altre fonti (es. carbone).
 
==Principali paesi consumatori==
[[File:World energy consumption, 1970-2025, EIA.png|thumb|300px|Consumo di petrolio nel mondo, dal [[1970]] al [[2025]].]]
Qui di seguito vengono elencati i primi 20 paesi consumatori di petrolio nel mondo nell'anno [[2006]]:
 
{| border=1 cellpadding=2 cellspacing=0 style="margin-left:0.5em; margin-bottom:0.5em; background: #f9f9f9; border: 1px #aaaaaa solid; border-collapse: collapse;"
|+
|- bgcolor="#efefef"
! N° !! Paese !! Milioni di [[Barile (unità di misura)| barili (bbl)]] !! % sul totale
|-
|1
|[[Stati Uniti d'America|USA]]
|7515
|24,1%
|-
|2
|[[Cina]]
|2718
|9,0%
|-
|3
|[[Giappone]]
|1885
|6,0%
|-
|4
|[[Russia]]
|998
|3,3%
|-
|5
|[[Germania]]
|957
|3,2%
|-
|6
|[[India]]
|940
|3,1%
|-
|7
|[[Corea del Sud]]
|844
|2,7%
|-
|8
|[[Canada]]
|811
|2,5%
|-
|9
|[[Brasile]]
|765
|2,4%
|-
|10
|[[Arabia Saudita]]
|732
|2,4%
|-
|11
|[[Messico]]
|720
|2,2%
|-
|12
|[[Francia]]
|712
|2,4%
|-
|13
|[[Italia]]
|654
|2,2%
|-
|14
|[[Regno Unito]]
|650
|2,1%
|-
|15
|[[Iran]]
|609
|2,0%
|-
|16
|[[Spagna]]
|585
|2,0%
|-
|17
|[[Taiwan]]
|409
|1,3%
|-
|18
|[[Paesi Bassi]]
|386
|1,3%
|-
|19
|[[Indonesia]]
|376
|1,3%
|-
|20
|[[Thailandia]]
|338
|1,1%
|-
|&nbsp;
|Resto del mondo
|6953
|22,7%
|-
|
|
|
|
|-
|
|'''Totale'''
|'''30557'''
|'''100%'''
|}
 
Fonte : [http://www.bp.com BP Statistical Review of World Energy - June 2007] <br/>
 
==Lista di alcune compagnie petrolifere==
 
{{multiCol}}
;Americhe
* {{bandiera|Stati Uniti d'America}} [[Anadarko]], [[Stati Uniti d'America|USA]]
* {{bandiera|Stati Uniti d'America}} [[Chevron]], [[Stati Uniti d'America|USA]]
* {{bandiera|Stati Uniti d'America}} [[ConocoPhillips]], [[Stati Uniti d'America|USA]]
* {{bandiera|Stati Uniti d'America}} [[ExxonMobil]], [[Stati Uniti d'America|USA]]
* {{bandiera|Stati Uniti d'America}} [[Gulf Oil]], [[Stati Uniti d'America|USA]]
* {{bandiera|Canada}} [[Irving Oil]], [[Canada]]
* {{bandiera|Stati Uniti d'America}} [[Marathon]], [[Stati Uniti d'America|USA]]
* {{bandiera|Venezuela}} [[PDVSA]], [[Venezuela]]
* {{bandiera|Brasile}} [[Petrobras]], [[Brasile]]
* {{bandiera|Messico}} [[Pemex|Petroleos Mexicanos]], [[Messico]]
* {{bandiera|Canada}} [[Petro Canada]], [[Canada]]
* {{bandiera|Stati Uniti d'America}} [[Pride Offshore]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]
* {{bandiera|Argentina}} [[YPF]], [[Argentina]]
* {{bandiera|Bolivia}} [[YPFB]], [[Bolivia]]
 
{{ColBreak}}
;Europa
* {{bandiera|Regno Unito}} [[BP]], [[Regno Unito]]
* {{bandiera|Italia}} [[Eni]], [[Italia]]
* {{bandiera|Norvegia}} [[Norsk Hydro]], [[Norvegia]]
* {{bandiera|Spagna}} [[Repsol]], [[Spagna]]
* {{bandiera|Paesi Bassi}}{{bandiera|Regno Unito}} [[Royal Dutch Shell]], [[Paesi Bassi]] e [[Regno Unito]]
* {{bandiera|Norvegia}} [[Statoil]], [[Norvegia]]
* {{bandiera|Francia}} [[Total S.A.|Total]], [[Francia]]
* {{bandiera|Russia}} [[YUKOS]], [[Russia]]
<br/>
;Asia
* {{bandiera|Malesia}} [[Petronas]], [[Malesia]]
* {{bandiera|Qatar}} [[Qatar Petroleum]], [[Qatar]]
<br/>
;Africa
* {{bandiera|Angola}} [[Sonangol]], [[Angola]]
{{EndMultiCol}}
 
==[[Mercato]] del petrolio==
 
I due mercati principali per lo scambio di petrolio sono il [[NYMEX]] di New York e l'International Petroleum Exchange di Londra (IPE). Entrambi sono di proprietà americana.
In entrambi, il prezzo del petrolio e la quotazione avvengono in dollari. [[Russia]] e [[Iran]] sono intenzionati ad aprire Borse locali in cui è possibile acquistare petrolio e gas in [[valuta]] diversa dal [[dollaro]].
 
A [[dicembre]] [[2008]], il Brent ha toccato il suo minimo storico il [[10 dicembre]] [[1998]] quando fu quotato a 9,55 $ al barile<ref>[http://news.kataweb.it/item/526513/10-anni-fa-il-petrolio-sotto-i-10-dollari 10 anni fa il petrolio sotto i 10 dollari]</ref><ref>[http://sole.ilsole24ore.com/radiocor/preconmin/Gen99ita/Consumi%20Petroliferi.htm Cala d 5 mila limiardi la bolletta petrolifera]</ref>. Il massimo storico è dell'[[11 luglio]] 2008 quando le quotazioni registrarono i 147,25 $ al barile<ref>[http://www.corriere.it/economia/08_luglio_11/petrolio_record_2d18ea72-4f39-11dd-932f-00144f02aabc.shtml Petrolio sopra 147 dollari, Borse a picco]</ref>.
 
[[File:Oil Prices 1861 2007.svg|thumb|center|700px|Andamento del prezzo del petrolio (in dollari al [[barile (unità di misura)|barile]]) dal [[1861]] al [[2007]].]]
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
{{multiCol}}
;Chimica e geologia
* [[Combustibili fossili]]
* [[Geochimica del petrolio]]
* [[Geologia degli idrocarburi]]
* [[Geostatistica]]
* [[Scisti bituminosi]]
 
;Fasi della produzione e del trasporto
* [[Estrazione del petrolio]]
* [[Raffinazione del petrolio]]
* [[Petroliera]]
* [[Floating storage and offloading unit]]
* [[Slop]]
 
;Tiplologie e prodotti del petrolio
* [[Greggio (petrolio)|Greggio]]
* [[Naftalan]] (Tipo di petrolio)
* [[Gas naturale]]
* [[GPL]]
 
{{ColBreak}}
;Problematiche ambientali correlate
* [[Disastro petrolifero]]
* [[Energie rinnovabili]] (vedi anche [[biodiesel]])
* [[Fonti di energia rinnovabili]]
* [[Gas serra]]
* [[Antipetrolismo]]
 
;Risvolti economici e legislativi
* [[Crisi energetica]]
**[[Crisi energetica (1973)]]
**[[Crisi energetica (1979)]]
* [[Crisi petrolifera]]
* [[Legislazione mineraria italiana]]
* [[OPEC]]
* [[Petrodollari]]
* [[Picco di Hubbert]]
* [[Sette sorelle]]
 
;Altre
* [[Storia dell'industria chimica]]
* [[Storia dell'industria petrolifera]]
{{EndMultiCol}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Petroleum|commons_preposizione=sul|wikt=petrolio|etichetta=Petrolio}}
{{interprogetto|s=Dollaro petrolio grano|s_preposizione=sul}}
{{Interprogetto/notizia|Petrolio: oltre 72 dollari al barile|data=18 aprile 2006}}
{{Interprogetto/notizia|Economia: il petrolio sfonda la quota 84 dollari/barile|data=20 settembre 2007}}
{{Interprogetto/notizia|Economia: il petrolio sfonda quota 100 dollari|data=2 gennaio 2008}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.assomineraria.org/ Assomineraria: industria minerale e petrolifera in Italia]
* [http://www.wtrg.com WTRG Economics - quotazioni del petrolio e serie storiche]
* [http://www.lascossa.org/index.htm?70.a.Z2.hI.d.N.0WqZ ''Anche gli USA si preoccupano del picco'']: articolo su un documento dell'equivalente statunitense della Corte dei conti sul picco del petrolio
* [http://www.geologia.com/area_raga/petrolio/pet_main.html geologia.com]
* [http://web.oilpriceineuro.com Analisi storica del prezzo del petrolio in dollari ed euro al cambio storico]
* {{it}} [http://mazamascience.com/OilExport/index_it.html Picco Energetico] Un esame visivo dei conti nazionali e regionali di produzione e di consumo di energia; dati della BP Statistical Review.
 
{{Portale|Chimica|Economia|ingegneria}}
 
[[Categoria:Miscele]]
[[Categoria:Chimica industriale]]
[[Categoria:Materiali naturali]]
[[Categoria:Petrolio| ]]
[[Categoria:Petrofisica]]
[[Categoria:Ingegneria per l'ambiente e il territorio]]
[[Categoria:Fonti di riscaldamento]]
{{Link AdQ|ar}}
 
{{Link AdQ|ru}}
 
{{Link AdQ|sv}}
 
[[daaf:PolentaRu-olie]]
[[dean:PolentaPetrolio]]
[[enar:Polentaنفط]]
[[eoaz:PolentoNeft]]
[[esbat-smg:PolentaNapta]]
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[[frbe-x-old:PolentaНафта]]
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[[ms:Petroleum]]
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[[nn:Petroleum]]
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[[simple:Petroleum]]
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[[uk:Нафта]]
[[vec:Petrolio]]
[[vi:Dầu mỏ]]
[[wa:Petrole]]
[[yi:נאפט]]
[[zh:石油]]
[[zh-min-nan:Chio̍h-iû]]