Stura di Lanzo e Utente:Rosa nero/Sandbox: differenze tra le pagine

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{{torna a|Unione Sportiva Città di Palermo}}
{{Fiume|
Questa pagina raccoglie i dati riguardanti l''''Unione Sportiva Palermo''' nelle competizioni ufficiali della stagione '''1944-1945'''.
nomefiume= Stura di Lanzo
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immaginefiume = Stura_di_Lanzo.jpg
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lunghezza = 65
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altitudine = ca. 1.800
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portata = presso la foce 32
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bacino = 836
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nasce = [[Pian della Mussa]]
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sfocia = [[Po]] a [[Torino]]
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attraversa = [[provincia di Torino]]
}}
 
==Stagione==
La '''Stura di Lanzo''' ('''Stura 'd Lans''' in [[lingua piemontese|piemontese]]) è un fiume del [[Piemonte]], affluente di sinistra del [[Po]], lungo 65 Km e con un bacino idrografico ampio 836 Kmq.
Nella stagione 1945-1946 il [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]] fu incluso nel gruppo di Campionato Misto Bassa Italia della [[Divisione Nazionale 1945-1946]], che concluse al settimo posto, a pari punti con la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], e fu retrocesso in [[Serie B]].
 
Infatti, nell'[[Italia]] appena uscita dal [[Seconda Guerra Mondiale|secondo conflitto mondiale]], si creò un campionato misto tra squadre di A e B, l'unico dal 1929 non a girone unico.
 
==Rosa==
== Il corso del fiume ==
Presidente: [[Giuseppe Agnello]]
Nasce al [[Pian della Mussa]] con il nome di [[Stura di Ala]].
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
Scorre impetuosa sino a giungere nella zona del comune di [[Ceres]] dove si unisce con la [[Stura di Vallegrande]].
!colspan="2" align=center bgcolor="#EEBBBB"| <span style="color:black;">Portieri (1)</span>
Con dimensioni raddoppiate scorre rapida bagnando [[Pessinetto]] sino a giungere nei pressi di [[Lanzo Torinese|Lanzo]], dove si unisce insieme alla alla [[Stura di Viù]], formando così la '''Stura di Lanzo''' vera e propria.
|-
Da qui costeggia il [[Parco regionale La Mandria]] allargandosi in un ampio greto ciottoloso e sfiora la città di [[Venaria Reale]] ricevendo da destra il torrente [[Ceronda]].
| || {{Bandiera|Italia}} [[Ivano Corghi]]
In breve giunge nella periferia est di [[Torino]] e scorrendo pesantemente arginata, si immette da sinistra nel [[Po]].
|}
I suoi affluenti sono i torrenti '''Tesso''', [[Ceronda]], [[Stura di Viù]], [[Stura di Ala]] e i rii '''Bonello''' e '''dell'Uia'''.
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
È regolata da tre dighe a [[Mezzenile]], a Germagnano e a [[Lanzo Torinese|Lanzo]]. Molto frequentata dai canoisti, insieme ai suoi affluenti, presenta nel tratto tra la confluenza con la '''Stura di Ala''' e la '''Stura di Viù''' difficoltà di IV classe.
!colspan="2" align=center bgcolor="black" | <span style="color:pink;">Difensori (3)</span>
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| || {{Bandiera|Italia}} Cappellini
|-
| || {{Bandiera|Italia}} Tozzi
|-
| || {{Bandiera|Uruguay}} [[Maximiliano Faotto]]
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#EEBBBB" | <span style="color:black;">Centrocampisti (6) </span>
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Gaetano Conti]]
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Romolo Sforza]]
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Aristide Noseda]]
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Francesco Paolo De Rosalia]]
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Guerrino Carraro]]
|-
| || {{Bandiera|Uruguay}} [[Victor Tortora]]
|-
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="black" | <span style="color:pink;">Attaccanti (4)</span>
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Pietro Bazan]]
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Carmelo Di Bella]]
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Luigi Perugini]]
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Renato Antolini]]
|-
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#DDDDDD" | Allenatore
|-
| {{Bandiera|Uruguay}} [[Maximiliano Faotto]]
|}
<br style="clear: left" />
 
==Risultati==
== Regime idrologico ==
===Eliminatorie===
La Stura di Lanzo è un corso d'acqua a regime marcatamente torrentizio.
{| width=100%
La sua portata media annua presso la foce è notevole (32 mc/sec) ma il fiume alterna lunghi periodi di magra estivi e invernali, a piene anche improvvise e devastanti, come quella dell'ottobre [[2000]] che sfiorò i 2.000 mc/sec.
|- align=center style="background:lightgreen"
L'attività erosiva è quindi cospicua e l'alveo un continuo divenire.
!width=25%|Girone B
|- align=center style="background:#ccffcc"
|
# {{Calcio Palermo}}
# Corda Fratres Termini
# Sant'Agata di Militello
# Peloro Messina
# Cefalù
# Bagheria
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{| table width=100%
[[Immagine:Stura_di_Lanzo2.jpg|thumb|left|300px|Resti vegetali fossili nell'alveo della Stura di Lanzo nei pressi di [[Nole]] e [[Cirié]]]]
| width=50% valign="top" |
 
===Quarti di Geologia finale===
{| width=100%
Durante il tragitto la Stura costruisce e modifica il suo alveo, erodendo le rocce cristalline periferiche del Massiccio del Gran Paradiso, le rocce verdi della Zona Piemontese e le ofioliti del Massiccio Ultrabasico di Lanzo (Peridotiti, Serpentiniti, Gabbri).
|- align=center style="background:lightgreen"
!width=50%|Girone A
|- align=center style="background:#ccffcc"
|
# {{Calcio Palermo}}
# Alcamo
# Juventus Trapani
# Corda Fratres Termini
|}
| width=50% valign="top" |
 
===Girone finale===
Oltre lo sbocco vallivo, durante l'impetuosa corsa verso il [[Po]], il torrente depone metri e metri di pietrisco: rocce e ciottoli di svariatissime dimensioni e tipologie, ghiaioni, sabbie e limi; i tipici materiali di deposito torrentizio, insomma. Questi materiali possono raggiungere uno spessore di 40/50 metri.
{| width=100%
 
|- align=center style="background:lightgreen"
Negli anni le frequenti e violente piene a cui è soggetta la Stura di Lanzo, hanno operato, nel tratto in questione, una intensa erosione dei depositi torrentizi quaternari, portando allo scoperto ampi affioramenti di argille ricchi di resti vegetali "[[fossili]]", risalenti ad un intervallo di tempo denominato [[Pliocene]] (circa 5 - 2 milioni di anni fa).
|'''Classifica'''
 
|- align=center style="background:#ccffcc"
I depositi affioranti sono prevalentemente limoso-sabbiosi e hanno colore bruno - giallastro - rossiccio quando sono ossidati ("arrugginiti"), mentre appaiono grigio-verdastri laddove l’ossigeno non è arrivato ad alterarli.
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# '''{{Calcio Palermo}}'''
[[Immagine:Stura_di_Lanzo3.jpg|thumb|right|300px|Resti vegetali fossili nell'alveo della Stura di Lanzo]]
# Alcamo
 
# Spal Caltanissetta
== La foresta fossile ==
# Siracusa
Una ricca e lussureggiante fascia verde pedemontana correva da Sud verso Nord allargandosi verso la pianura e in mezzo a quella distesa arborea si stagliavano i giganteschi alberi di [[Glyptostrobus]], oggi scomparsi dai nostri boschi.
|}
 
|}
La Stura non esisteva ancora come torrente a sé con un proprio alveo, ma al suo posto vi erano innumerevoli corsi d'acqua, piccoli e medi, che scorrevano tra gli alberi e gli arbusti delle foreste, formando laghetti e stagni e depositando sabbie, quando i rii erano meno tranquilli; argille e limi dove le correnti erano più calme come nei bacini lacustri.
 
Intanto, in seguito ad eventi accidentali o al normale susseguirsi dei cicli vitali, si avvicendavano le morti dei grandi alberi e degli arbusti di quei boschi, i quali prima o poi cadevano, in parte al suolo e in parte all'interno degli specchi d'acqua, dove, in breve tempo, i sedimenti terrigeni li avrebbero sepolti preservandoli dalla decomposizione. I processi di conservazione di questi materiali vegetali sono praticamente simili a quelli che si verificano nelle torbiere.
 
Le argille, essendo sedimenti impermeabili all'aria, ricoprirono velocemente i vegetali (e gli eventuali organismi animali morti) creando un ambiente di seppellimento anaerobico, ostico a batteri e a microrganismi, con l'effetto di interrompere ed impedire i naturali processi di decomposizione.
 
Il legname seppellito non subì, quindi, il normale decadimento biologico; non venne, cioè, come più spesso accade, trasformato in humus, ma rimase perfettamente conservato per tempi lunghissimi in una sorta di mummificazione naturale.
 
Durante il seppellimento il copioso materiale ligneo rimase sempre in un ambiente umido dove, per via di trasformazioni chimiche, i tronchi, le radici e i ceppi assunsero superficialmente una colorazione bruno-nerastra, carboniosa, mentre quelli più leggeri, come le foglie, andarono spesso incontro a una totale ossidazione e presero quindi una tinta marrone-rossiccia.
 
Ceppi di cospicue dimensioni, grazie all'azione erosiva di varie piene durante le quali la Stura si è scavato una specie di canyon profondo 7/8 metri circa, sono oggi particolarmente visibili. Le loro qualità specifiche ne fanno inoltre un geosito di grande rilievo e importanza. Attualmente i resti fossili più significativi si trovano nel comune di [[Nole]], al confine con [[Ciriè]], osservabili sia in riva destra che in riva sinistra.
 
[[Immagine:Stura_di_Lanzo4.jpg|thumb|left|300px|Strati di argilla, lignite e tufo nell'alveo della Stura di Lanzo]]
 
Lo spettacolo è grandioso: si vedono spessi livelli di legno fossile nerastro al di sopra e in mezzo agli strati argillosi e numerosi ceppi, principalmente di Glyptostrobus, sino a 2/3 metri di diametro che spuntano dai depositi di [[lignite]] o dai sedimenti argilloso-limosi, nei quali affondano ancora le loro vetuste radici.
 
Le limpide, azzurre acque del torrente scorrendo in questo preistorico ambiente, danno luogo, a tratti, a deliziose cascatelle, creando, nell'insieme, un paesaggio affascinante. Peccato che tutto questo è effimero e durerà soltanto fino alla prossima piena della Stura, quando le meraviglie attualmente visibili saranno sconvolte o comunque modificate.
 
I vegetali sono perfettamente conservati in tutte le loro caratteristiche. Contengono una grande percentuale di acqua, fatto fondamentale per una loro integra conservazione; infatti se vengono fatti asciugare e non si proteggono con adeguate sostanze si frantumano inesorabilmente.
Al taglio i materiali più spessi danno il classico odore di legno segato e nel fuoco il profumo è quello tipico più una leggera tonalità carboniosa. Gli strati sedimentari dove il legname è in maggiore quantità sono quelli argillosi grigio-verdastri.
Questo si spiega forse con il fatto che questi sedimenti fini hanno fatto parte di stagni e laghetti, dove gli agenti di deposito, cioè le acque, erano molto tranquille e dove le piante si accumulavano in maggior quantità venendo poco alla volta sepolte. Il silt sabbioso e la sabbia, invece, sono indice di corsi d'acqua più veloci, in grado di disperdere più facilmente i materiali.
 
== Storia ==
Viene riportata con il nome ''Stura'' fin dal [[1198]] e in seguito, una volta sola, con il nome ''Sturia''. Come per lo [[Stura di Demonte]], l'idronimo viene probabilmente da radici preromane.
 
È straripato sia durante l'alluvione del [[1994]] che durante quella del [[14 ottobre]] [[2000]], in cui crollò il ponte di [[Robassomero]].
 
== Curiosità Note==
<references/>
Nelle vicinanze di [[Lanzo Torinese]] si trova il ''Ponte del Diavolo'' (o del Roc), che ha dato origine a numerose leggende per la sua forma inusuale e profondamente arcuata.
 
==Voci correlate==
*[[Divisione Nazionale 1945-1946]]
 
{{Calcio Palermo storico}}
[[Categoria:Fiumi del Piemonte]]
{{Portale|calcio|Palermo}}
[[Categoria:Provincia di Torino]]
 
[[Categoria:Stagioni dell'U.S. Città di Palermo|1944-1945]]
[[de:Stura di Lanzo]]
[[Categoria:Stagione 1944-1945 delle squadre di calcio|Palermo]]
[[en:Stura di Lanzo]]
[[no:Stura di Lanzo]]
[[pl:Stura di Lanzo]]