Juan Domingo Perón e Utente:Rosa nero/Sandbox: differenze tra le pagine

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{{torna a|Unione Sportiva Città di Palermo}}
{{Nota disambigua|altri significati del termine|[[Peron (disambigua)]]|Peron}}
Questa pagina raccoglie i dati riguardanti l''''Unione Sportiva Palermo''' nelle competizioni ufficiali della stagione '''1944-1945'''.
{{Carica pubblica
|nome = Juan Domingo Perón
|immagine = Juan Peron con banda de presidente.jpg
|carica = [[Presidenti dell'Argentina|Presidente dell'Argentina]]
|mandatoinizio = [[12 ottobre]] [[1973]]
|mandatofine = [[1 luglio]] [[1974]]
|predecessore = [[Raúl Alberto Lastiri]]
|successore = [[Isabel Martínez de Perón]]
|mandatoinizio2 = [[4 giugno]] [[1946]]
|mandatofine2 = [[21 settembre]] [[1955]]
|predecessore2 = [[Edelmiro Farrell]]
|successore2 = [[José Domingo Molina]]
|partito = [[Partito Giustizialista|Giustizialista]]
|}}
{{Bio
|Nome = Juan Domingo
|Cognome = Perón Sosa
|ForzaOrdinamento = Peron, Juan Domingo
|Sesso = M
|LuogoNascita = Lobos
|GiornoMeseNascita = 8 ottobre
|AnnoNascita = 1895
|LuogoMorte = Olivos
|GiornoMeseMorte = 1º luglio
|AnnoMorte = 1974
|Attività = militare
|Attività2 = politico
|Nazionalità = argentino
|Categorie = no
|Immagine =
|Didascalia =
}}
<ref>La data di nascita anagrafica è contestata da Hipolito Barreiro che, in una sua recente pubblicazione, sostiene sia nato il [[7 ottobre]] [[1893]] a Roque Perez; alcuni scrittori sardi (Tola, Canneddu, Casula, Ballore) sostengono che dietro la figura del generale si nasconda il contadino Giovanni Piras di Mamoiada emigrato in Argentina nel [[1909]].</ref>
 
==Stagione==
Perón e sua moglie Eva erano molto popolari in una parte del popolo argentino e considerati come delle vere e proprie figure iconiche nella vita politica argentina, essendo Peròn fondatore del famoso [[Partito Peronista]]. I seguaci di Perón acclamavano i suoi sforzi per eliminare la [[povertà]] e dare maggiore dignità al lavoro; mentre i suoi oppositori politici, lo hanno considerato un [[Demagogia|demagogo]] e un [[Dittatura|dittatore]]. Egli diede vita al movimento politico conosciuto come [[Peronismo]], movimento che si proponeva come una terza via fra il [[capitalismo]] ed il [[socialismo]].
Nella stagione 1945-1946 il [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]] fu incluso nel gruppo di Campionato Misto Bassa Italia della [[Divisione Nazionale 1945-1946]], che concluse al settimo posto, a pari punti con la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], e fu retrocesso in [[Serie B]].
È stato uno dei presidenti argentini più discussi sia per la mancanza di un riferimento politico ben preciso<ref>La migliore dimostrazione dell'ambiguità della sua posizione ideologica è fornita dall'accoglienza calorosa riservata in Italia alla sua assunzione di potere in Argentina. Nei manifesti politici dell'epoca, infatti, sia il [[Partito Comunista Italiano]], sia il [[Movimento Sociale Italiano]] esaltarono la sua ascesa, sottolineando le affinità ideologiche che l'avrebbero collegato potenzialmente a questa o quella formazione politica italiana.</ref>, sia per aver dato asilo ai [[Nazismo|nazisti]] che scappavano dai processi per crimini di guerra al termine della [[Seconda guerra mondiale]].
 
Infatti, nell'[[Italia]] appena uscita dal [[Seconda Guerra Mondiale|secondo conflitto mondiale]], si creò un campionato misto tra squadre di A e B, l'unico dal 1929 non a girone unico.
== Primi anni ==
Juan Peron entrò nella scuola militare all'età di 16 anni e dopo il diploma fece rapidamente carriera nei vari gradi. Prestò servizio in [[Italia]] alla fine degli [[anni 1930|anni trenta]] nel ruolo di osservatore militare <REF>''L'alpino Peron'', in [[Paolo Valente]], ''Porto di mare'', ed. Temi, Trento 2005 - ''Vertigine'', in [[Paolo Valente]], [[La città sul confine]], ed. OGE, Milano 2006</REF> e in questo periodo venne a contatto con la politica e la ideologia [[fascismo|fascista]] che sarebbe stata la base ideologica del Partito Giustizialista .
 
==Rosa==
Nel [[giugno]] del [[1943]], con il grado di [[colonnello]], svolse un ruolo di primo piano nel golpe militare del GOU (''Grupo de Oficiales Unidos'') contro il governo civile di [[Ramón Castillo]]. Inizialmente sottosegretario alla guerra sotto il generale [[Pedro Ramírez]], divenne ministro del lavoro e dello stato sociale nel [[novembre]] dello stesso anno ed in seguito vicepresidente e segretario alla guerra sotto il generale [[Edelmiro Farrell]] nel [[febbraio]] [[1944]].
Presidente: [[Giuseppe Agnello]]
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#EEBBBB"| <span style="color:black;">Portieri (1)</span>
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Ivano Corghi]]
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="black" | <span style="color:pink;">Difensori (3)</span>
|-
| || {{Bandiera|Italia}} Cappellini
|-
| || {{Bandiera|Italia}} Tozzi
|-
| || {{Bandiera|Uruguay}} [[Maximiliano Faotto]]
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#EEBBBB" | <span style="color:black;">Centrocampisti (6) </span>
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Gaetano Conti]]
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Romolo Sforza]]
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Aristide Noseda]]
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Francesco Paolo De Rosalia]]
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Guerrino Carraro]]
|-
| || {{Bandiera|Uruguay}} [[Victor Tortora]]
|-
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="black" | <span style="color:pink;">Attaccanti (4)</span>
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Pietro Bazan]]
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Carmelo Di Bella]]
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Luigi Perugini]]
|-
| || {{Bandiera|Italia}} [[Renato Antolini]]
|-
|}
{| class="toccolours" border="0" cellpadding="2" cellspacing="0" align="left" style="margin:0.5em;"
!colspan="2" align=center bgcolor="#DDDDDD" | Allenatore
|-
| {{Bandiera|Uruguay}} [[Maximiliano Faotto]]
|}
<br style="clear: left" />
 
==Risultati==
== Vittoria elettorale ==
===Eliminatorie===
[[Immagine:17deoctubre-enlafuente.jpg|thumb|left|Manifestazione pro-Peròn, [[1945]]]]
{| width=100%
[[Immagine:Peron-copello.jpeg|thumb|left|Il Presidente Juan Domingo Perón con il cardinale [[Santiago Luis Copello]]]]
|- align=center style="background:lightgreen"
Costretto alle dimissioni dai suoi oppositori all'interno delle stesse forze armate, il [[9 ottobre]] del [[1945]], Perón fu arrestato poco dopo; tuttavia grandi manifestazioni di massa, organizzate dal [[sindacato]] CGT, fecero pressioni notevoli sul governo e lo portarono al suo rilascio, il [[17 ottobre]]; il supporto popolare gli aprì inoltre la strada per la cadidatura alla presidenza, che si concretizzò con il 56% dei voti nelle elezioni del [[24 febbraio]] [[1946]].
!width=25%|Girone B
|- align=center style="background:#ccffcc"
|
# {{Calcio Palermo}}
# Corda Fratres Termini
# Sant'Agata di Militello
# Peloro Messina
# Cefalù
# Bagheria
|}
 
{| table width=100%
Perón perseguì una politica sociale che mirava all'aumento di potere della [[classe operaia]]. Espanse enormemente il numero di lavoratori iscritti al sindacato e aiutò a fondare la potente Confederazione Generale del Lavoro (CGT). Definì questa come la «terza posizione» (definizione ripresa in seguito da numerosi movimenti antagonisti radicali europei, compresi quelli italiani), tra il [[capitalismo]] e il [[comunismo]], sebbene egli fosse dichiaratamente anti-americano ed anti-britannico. Perón spinse molto anche verso l'industrializzazione del paese; nel [[1947]] annunciò il primo piano quinquennale per dare un aiuto alle industrie appena nazionalizzate. La sua ideologia, soprannominata [[peronismo]] e che ebbe come sbocco istituzionale la costituzione del Partito Giustizialista (Partido Justicialista), ebbe grande influenza tra i partiti politici argentini.
| width=50% valign="top" |
 
===Quarti L'esiliodi finale===
{| width=100%
[[Immagine:Perón y Stroessner.jpg|right|270px|thumb|Perón e [[Alfredo Stroessner]]]]
|- align=center style="background:lightgreen"
La seconda moglie di Perón, [[Eva Duarte de Perón]] ([[1919]] - [[1952]], da lui sposata il [[2 ottobre]] [[1945]], divenne in breve tempo molto famosa e le fu assegnato l'affettuoso diminutivo di Evita; ella aiutò il marito con il sostegno del sindacato e dei gruppi femminili e gestì gran parte dell'attività propagandistica del coniuge. Perón rivinse le elezioni nel [[1951]]: tuttavia i problemi economici, l'alto livello della corruzione e i conflitti con la [[Chiesa cattolica]], contribuirono alla sua destituzione per l'avvento di un [[colpo di stato]] militare organizzato nel [[settembre]] del [[1955]]. Peròn si recò in esilio in [[Paraguay]], da dove infine riparò a [[Madrid]]. Sposò poi una famosa cantante e ballerina di un [[night club]], [[Isabel Martínez de Perón]] nel [[1961]].
!width=50%|Girone A
|- align=center style="background:#ccffcc"
|
# {{Calcio Palermo}}
# Alcamo
# Juventus Trapani
# Corda Fratres Termini
|}
| width=50% valign="top" |
 
===Girone finale===
In Argentina, gli [[anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|sessanta]] furono segnati da frequenti cambi di governo e da un'insufficiente crescita economica, con continue rivendicazioni sociali e sindacali. I dioversi governi che si succedettero non riuscirono a rivitalizzare l'economia e a sopprimere l'escalation [[terrorismo|terroristica]] dei gruppi filo-peronisti come i [[Montoneros]], e alla fine degli anni sessanta e nei primi [[anni 1970|settanta]], si aprì la strada al ritorno di Perón. Il generale [[Alejandro Lanusse]] si impossessò militarmente del potere nel [[marzo]] del [[1971]] e dichiarò l'intenzione di ripristinare la democrazia costituzionale a partire dal [[1973]]. Dall'esilio, Perón sostenne i peronisti di [[sinistra (politica)|sinistra]] e le organizzazioni sindacali più attive.
{| width=100%
 
|- align=center style="background:lightgreen"
== Il ritorno e la morte ==
|'''Classifica'''
[[Immagine:Peron y Eva - casamiento civil - 1945.jpg|right|270px|thumb|Juan Domingo Perón e la moglie [[Evita Perón|Eva]] nel [[1945]]]]
|- align=center style="background:#ccffcc"
Il [[1 marzo|1° marzo]] del [[1973]] si tennero in Argentina le elezioni generali. Anche se a Perón fu impedito di concorrere, gli elettori votarono come presidente un suo sostenitore, [[Héctor Cámpora]]. Cámpora si dimise nel [[luglio]] dello stesso, spianando la strada a nuove consultazioni. A quel punto la confusione era tale che da più parti si invocava il ritorno di Perón. Egli tornò al suo paese natale e vinse la tornata elettorale, divenendo presidente per la terza volta, nell'[[ottobre]] del 1973, affidando a sua moglie Isabel il ruolo di vicepresidente.
|
 
# '''{{Calcio Palermo}}'''
Il nuovo regime peronista però si disfece per via dei conflitti tra i sostenitori di sinistra e quelli di [[destra (politica)|destra]]. Nel tentativo di ristabilire l'ordine pubblico, il governo deliberò alcuni provvedimenti di emergenza. Perón morì il [[1º luglio]] [[1974]], con tali problemi ancora non risolti e a lui succedette Isabel. Quest'ultima fu rovesciata da un golpe il [[24 marzo]] del [[1976]] ed il suo esecutivo fu sostituito da una giunta militare.
# Alcamo
 
# Spal Caltanissetta
Perón è sepolto nel ''Cementerio de la Chacarita'' a [[Buenos Aires]], Argentina.
# Siracusa
 
|}
==Onorificenze==
|}
{{Onorificenze
|immagine=Cordone di gran Croce di Gran Cordone OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone Ordine al Merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], [[16 novembre]] [[1953]].<ref>[http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=32579&iddecorato=32126 Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone Ordine al Merito della Repubblica Italiana S.E. Gen Don Juan Domingo Perón Presidente della Repubblica Argentina]</ref>
}}
 
==Curiosità==
*C'è una teoria, sostenuta e argomentata da alcuni studiosi sardi ([[Peppino Canneddu]]<REF>Peppino Caneddu. ''Giovanni Piras- Juan Peron: due nomi una persona''</REF>, [[Gabriele Casula]]<REF>Gabriele Casula. ''¿Dónde nació Perón? Un enigma sardo nella storia dell'Argentina''. Ed. Condaghes, 2004</REF> e [[Raffaele Ballore]]<REF>Raffaele Ballore. ''El Presidente''</REF>, secondo cui Perón sarebbe stato, in realtà, un emigrato [[sardegna|sardo]], tale [[Giovanni Piras]] di [[Mamoiada]], inventatosi natali argentini per sfuggire alla coscrizione durante la [[prima guerra mondiale]].
:La notizia del Peron sardo appare per la prima volta nel [[marzo]] del [[1951]], in un articolo a firma [[Nino Tola]], avvocato-giornalista di Mamoiada.
:Data e luogo di nascita sono in discussione anche in Argentina. L'anagrafe è contestata da Hipolito Barreiro che nella sua pubblicazione ''Juancito Sosa, un indio Teuelche'' del 2000- Buenos Aires sostiene che Juan Peron non è nato a Lobos l'8 ottobre 1895 ma a Roque Perez il 7 ottobre 1893.<br/>
:Recentemente è stato richiesto l'esame del DNA, non dai parenti del Piras (che non hanno mai avuto pretese sulla successione), ma dall'argentina Marta Susana Holgado, che ha promosso una causa presso la magistratura argentina sostenendo di essere figlia di Perón e reclamando una parte della sua eredità.
:La possibilità è stata di recente smentita da uno studio effettuato dal pronipote dell'emigrato Giovanni Piras, del quale sono stati ritrovati, oltre al certificato di morte, anche tutti i documenti che testimoniano una effettiva carriera svolta presso le ferrovie argentine, incompatibile con l'ipotesi<ref>[http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Approfondimenti/102659 Fonte]</ref>.
 
*Ignoti, nel giugno del [[1987]], hanno trafugato le mani del presidente argentino, chiedendo un riscatto pari a otto milioni di dollari<ref>[http://www.repubblica.it/online/cronaca/cucciatre/salme/salme.html Articolo de ''La Repubblica'']</ref>.
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Sulle origini di Peron: [[Gabriele Casula]]- Donde Naciò Peron? Un enigma Sardo nella storia dell'Argentina [http://www.condaghes.com/scheda.asp?id=88-7356-028-8]
*Sulla presenza di Perón in Italia vedi anche:
** [[Paolo Valente]]. ''Porto di mare''. Trento, Temi, 2005.
** Paolo Valente. ''[[La città sul confine]]''. Milano, OGE, 2006 (in particolare il racconto ''Vertigine'').
 
==Collegamenti esterni==
*{{es}}[http://electroneubio.secyt.gov.ar/Pimentel-Recuerdos_de_Ramon_Carrillo.htm ''Recuerdos de Ramón Carrillo (1906-1956)''] Articolo portante una fotografia (1948) dalla mamma de Peron, Juana Sosa, con una bambina in braccio. Non si sa se è figlia di Mario Avelino (I° figlio) ma probabilmente è una nipotina.
 
{{Box successione
|carica=[[Presidenti dell'Argentina|Presidente dell'Argentina]]
|immagine=Coat_of_arms_of_Argentina.svg
|titolo=Presidente dell'Argentina
|periodo=[[4 giugno]] [[1946]] - [[21 settembre]] [[1955]]
|precedente=[[Edelmiro Julián Farrell]]
|successivo=[[José Domingo Molina Gómez]] ''ad interim''
|periodo2=[[12 ottobre]] [[1973]] - [[1º luglio]] [[1974]]
|precedente2=[[Raúl Alberto Lastiri]]
|successivo2=[[Isabel Martínez de Perón]]}}
 
==Voci correlate==
{{Portale|biografie|politica}}
*[[Divisione Nazionale 1945-1946]]
 
{{Calcio Palermo storico}}
[[Categoria:Cavalieri di Gran Croce OMRI]]
{{Portale|calcio|Palermo}}
[[Categoria:Militari argentini]]
[[Categoria:Presidenti dell'Argentina]]
 
[[Categoria:Stagioni dell'U.S. Città di Palermo|1944-1945]]
[[be-x-old:Хуан-Дамінґа Пэрон]]
[[Categoria:Stagione 1944-1945 delle squadre di calcio|Palermo]]
[[bs:Juan Perón]]
[[ca:Juan Domingo Perón]]
[[cs:Juan Perón]]
[[cy:Juan Domingo Perón]]
[[da:Juan Perón]]
[[de:Juan Perón]]
[[el:Χουάν Περόν]]
[[en:Juan Perón]]
[[eo:Juan Domingo Perón]]
[[es:Juan Domingo Perón]]
[[eu:Juan Perón]]
[[fi:Juan Perón]]
[[fr:Juan Perón]]
[[gl:Juan Domingo Perón]]
[[he:חואן דומינגו פרון]]
[[hi:हुआन डोमिन्गो पेरान]]
[[hr:Juan Perón]]
[[hu:Juan Domingo Perón]]
[[id:Juan Perón]]
[[io:Juan Domingo Perón]]
[[ja:フアン・ペロン]]
[[ka:ხუან პერონი]]
[[ko:후안 페론]]
[[la:Ioannes Dominicus Perón]]
[[lt:Juan Perón]]
[[mr:हुआन पेरॉन]]
[[ms:Juan Peron]]
[[nl:Juan Perón]]
[[nn:Juan Perón]]
[[no:Juan Perón]]
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[[pl:Juan Perón]]
[[pt:Juan Domingo Perón]]
[[qu:Juan Domingo Perón]]
[[ro:Juan Perón]]
[[ru:Перон, Хуан Доминго]]
[[sh:Juan Peron]]
[[simple:Juan Perón]]
[[sk:Juan Perón]]
[[sl:Peron (razločitev)]]
[[sr:Хуан Доминго Перон]]
[[sv:Juan Perón]]
[[tr:Juan Perón]]
[[uk:Хуан Домінго Перон]]
[[zh:胡安·裴隆]]