Società Sportiva Calcio Napoli e Mary Wollstonecraft: differenze tra le pagine

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{{Nota disambigua|descrizione=la scrittrice ed autrice di [[Frankenstein]]|titolo=[[Mary Shelley]]}}
{| border=1 cellpadding=3 cellspacing=3 align=right width="300px"
{{Bio
|+<font size=&quot;+1&quot;>'''Napoli Soccer'''</font>
|Nome = Mary
|-
|Cognome = Wollstonecraft
| style=&quot;background:#9FAFDF;&quot; align=&quot;center&quot; colspan=3 |
|Sesso = F
{| border=0 cellpadding=2 cellspacing=0
|LuogoNascita = Londra
| align=center width=&quot;130px&quot; | [[Immagine:Napolistemma.png|Stemma della S.S.C. Napoli]]
|GiornoMeseNascita = 27 aprile
|}
|AnnoNascita = 1759
|-
|LuogoMorte = Londra
| Fondazione
|GiornoMeseMorte = 10 settembre
| [[1926]], [[2004]]
|AnnoMorte = 1797
|-
|Attività = filosofa
| Inno
|Attività2 = scrittrice
| 'O surdato 'nnammurato
|AttivitàAltre =
|-
|Nazionalità = britannica
| [[Città]]
|Immagine = Marywollstonecraft.jpg
| [[Napoli]] ([[Provincia di Napoli|NA]])
|Didascalia = [[John Opie]], ''Mary Wollstonecraft'', 1797
|-
}}
| [[Presidente]]
| Aurelio De Laurentiis
|-
| [[Stadio]]
| [[Stadio San Paolo|San Paolo]], 78400 posti, dim. m. 110x68
|-
| [[Scudetto|Scudetti]]
| 2
|-
| [[Coppe Italia]]
| 3
|-
| [[Titoli Europei]]
| 1 [[Coppa UEFA]]
|-
| Colori sociali
| Maglia [[Azzurro|azzurra]], calzoncini [[Bianco|bianchi]], calzettoni azzurri.
|-
| Sito ufficiale
| Non disponibile
|}
 
Ebbe una vita relativamente breve e avventurosa: dopo un'adolescenza passata in una famiglia condizionata dalla povertà e dall'alcolismo del padre, si rese indipendente con il proprio lavoro e un'istruzione formata attraverso i suoi studi personali. Visse amicizie di grandi dedizioni ed ebbe relazioni tempestose fino al matrimonio con il filosofo [[William Godwin]], precursore dell'[[anarchismo]], dal quale ebbe la figlia [[Mary Shelley|Mary]], nota scrittrice e moglie del poeta [[Percy Bysshe Shelley]].
 
Antesignana del [[femminismo]], Mary Wollstonecraft è nota soprattutto per il suo libro ''A Vindication of the Rights of Woman'', nel quale sostenne, contro la prevalente opinione del tempo, che le donne non sono inferiori per natura agli uomini, anche se la diversa educazione a loro riservata nella società le pone in una condizione di inferiorità e di subordinazione.
Il '''Napoli Soccer''' è la principale squadra di [[Calcio (sport)|Calcio]] della città di [[Napoli]]
 
== Biografia ==
=== I primi anni ===
Mary fu la seconda dei sette figli di Elisabeth ed Edward John Wollstonecraft, un tessitore londinese che lasciò il suo lavoro per trasferirsi nello [[Yorkshire]] e dedicarsi all'agricoltura senza successo, tanto da dover far ritorno a Londra dopo aver trascinato la famiglia nella povertà a causa dei suoi fallimenti finanziari e della sua passione per il gioco. Per il resto, fu un uomo che l'inclinazione per l'alcool spingeva a rendersi brutale nei confronti della moglie, tanto che l'adolescente Mary dovette a volte intervenire per difendere la madre.<ref>Claire Tomalin, ''The Life and Death of Mary Wollstonecraft'', 1992, p. 19.</ref>
 
Due furono le amicizie che ebbero un peso importante nella sua adolescenza. La prima fu quella con una certa Jane Arden, che Mary, quando abitava ancora nello Yorkshire andava a trovare nella sua casa di [[Beverley]], dove insieme leggevano dei libri consigliati loro dal padre della Arden. Mary intendeva l'amicizia come qualcosa di possessivo, come scrisse lei stessa a Jane: «Io mi sono formata una nozione romantica dell'amicizia [...] ho un'idea piuttosto singolare dell'amore e dell'amicizia: io devo avervi il primo posto oppure nessuno».<ref>Janet Todd, ''Mary Wollstonecraft. A Revolutionary Life'', 2000, p. 16.</ref>
 
Il secondo, intenso rapporto di amicizia, fu quello sviluppato con Fanny Blood, conosciuta quando Mary era tornata a vivere a Londra attraverso i Clares, una coppia di [[Hoxton]] che assunsero quasi il ruolo di genitori per Mary. La Wollstonecraft affermò che la Blood ebbe il grande merito di averle aperto la mente sulle cose della vita e sul mondo.<ref>J. Todd, pp. 22–24.</ref> La precarietà della sua esistenza in famiglia, costretta a diversi spostamenti per l'Inghilterra seguendo il padre in cerca di una fortuna che non raggiunse mai, non avevano permesso a Mary di conseguire un'istruzione regolare e solida. Grazie all'amica Fanny Blood, ebbe modo di entrare in contatto con alcuni circoli intellettuali della società londinese, che stimolarono i suoi interessi culturali. Lasciò allora la casa paterna e s'impiegò come dama di compagnia di Sarah Dawson, una vedova di [[Bath]], nel [[Somerset]], cercando nello stesso tempo di procurarsi un'istruzione, studiando da autodidatta.
==Naples, Internazionale Napoli, Internaples e... Napoli ==
Il '''Napoli Soccer''' ha preso il posto della '''Società Sportiva Calcio Napoli''' che fu fondata nel [[1926]] ad opera di '''[[Giorgio Ascarelli]]''' fondendo le squadre denominate '''Naples''' ed '''Internazionale Napoli'''. La società prese inzialmente il nome di '''Internaples''', che durò per pochissimi anni.
Fino alla stagione [[1963]]-[[1964|64]] ha partecipato ai campionati col nome di '''Associazione Calcio Napoli''' e poi fino alla stagione [[2003]]-[[2004|04]] come '''Società Sportiva Calcio Napoli'''.
 
L'irascibile signora Dawson le rese la vita difficile - quell'esperienza sarà in parte descritta nel 1787 nei suoi ''Thoughts on the Education of Daughters'' - finché nell'autunno del [[1780]] la malattia della madre la costrinse a tornare nella casa paterna, dove rimase fino all'aprile del [[1782]], quando la madre morì.<ref>Emily Sunstein, ''A different Face: the Life of Mary Wollstonecraft'', 1975, pp. 51-57.</ref> Nella casa rimasero il fratello maggiore Edward con le due sorelle Eliza ed Everina, il padre si risposò con una domestica andando a vivere nel [[Galles]] e Mary, che si guardò bene dal tornare a lavorare dalla Dawson, si trasferì presso [[Fulham]], in casa dell'amica Fanny Blood, dove furono raggiunte nel [[1784]] dalla sorella Elizabeth e dal figlio appena nato, dopo il suo [[divorzio]] dal marito avvenuto dopo un solo anno di matrimonio.
== I primi anni: Ascarelli, Vojak e Sallustro ==
 
=== L'indipendenza ===
Prima del [[1926]] le imprese più importanti del [[calcio (sport)|calcio]] campano erano legate al [[Savoia (calcio)|Savoia]] di [[Torre Annunziata]] che aveva addirittura sfiorato il titolo nazionale fermandosi solo nella finale disputata contro il [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]].
[[File:Pine Catharine Macaulay.jpg|thumb|right|210px|[[Robert Edge Pine|Robert Pine]]: ''Catharine Macaulay'', 1775]]
Le due sorelle e Fanny Blood fondarono una scuola nel quartiere londinese di [[Islington]], che non ebbe alcun successo e dovette essere chiusa; ritentarono con un'altra scuola nel vicino sobborgo di [[Newington Green]], ma per una serie di avvenimenti dovettero ancora una volta abbandonare l'impresa. In agosto morì il figlio di Elizabeth e alla fine dell'anno Fanny, malata di tisi, accettò di sposare un vecchio amico che si era trasferito per lavoro a [[Lisbona]], poiché i medici sostenevano che i climi caldi erano propizi alla guarigione, e Fanny Blood si trasferì in [[Portogallo]]. La gravidanza che ne seguì si rivelò difficile e Mary volle raggiungere l'amica per assisterla, ma fu tutto inutile: nel novembre del [[1785]] Fanny e il figlio morirono.
 
Tornata a Newington Green, Mary chiuse la scuola e si mise a scrivere i ''Thoughts on the education of daughters, with the reflections on female conduct, in the more important duties of life'',<ref>Pensieri sull'educazione delle figlie, con alcune riflessioni sulla condotta femminile nei più importanti doveri della vita</ref> che è un primo abbozzo del suo futuro e più importante libro, ''A Vindication of the Rights of Woman''. È una critica dell'educazione inadeguata che la società riserva alle donne, che vengono rese incapaci di affrontare i più difficili problemi della vita, emarginate «in un ruolo ridicolo e dannoso», come ella stessa scriveva recensendo le ''Letters on Education with Observations on Religious and Metaphysical Subjects'' <ref>Lettere sull'educazione con osservazioni su temi religiosi e metafisici</ref> di [[Catharine Macauly]], una scrittrice da cui non nasconde di dipendere.
Giorgio Ascarelli, giovane industriale napoletano e presidente dell'Internaples, si era reso conto che ormai il football stava diventando un fenomeno che avrebbe appassionato le folle come null'altro fino ad allora ed il [[1 agosto|1° agosto]] del [[1926]] fondò la nuova squadra di Napoli cui il nome di '''Associazione Calcio Napoli'''.
 
Avendo necessità di lavorare per guadagnarsi da vivere, ottenne un impiego di educatrice delle figlie di lord Kingsborough, un proprietario terriero irlandese. In [[Irlanda]] e a [[Bristol]], dove i Kingsborough passavano l'estate, trascorse un anno, lesse [[Rousseau]] e scrisse il romanzo autobiografico ''Mary, a Fiction'', che incorpora molte tematiche romantiche come l’importanza della fantasia, il sentimento religioso, il viaggio come occasione di crescita morale, affrontate con uno stile di scrittura disadorno e realistico.
I progetti furono subito ambiziosi, si partì da mister '''[[William Garbutt|Garbutt]]''', classico allenatore [[inghilterra|inglese]] che aveva vinto due [[scudetto|scudetti]] con il Genoa nel [[1924]] e nel [[1925]] e - soprattutto da '''[[Attila Sallustro]]''' &quot;il Veltro&quot;.
Sallustro proveniva da un'agiata famiglia e suo padre - quando seppe che avrebbe giocato a calcio in Italia - gli impose l'obbligo di non guadagnare nulla dall'attività sportiva.<br/>
Licenziata nell'agosto del [[1787]] per i contrasti con lady Kingsborough, Mary andò a Londra e trovò un impiego nel mensile «Analytical Review» dell'editore e libraio [[Joseph Johnson]], che pubblicò il suo romanzo: nel club progressista londinese «Johnson's Circle» conobbe esponenti dell'intellettualità radicale, come [[Thomas Paine]], sostenitore del diritto di voto alle donne, la femminista [[Anna Laetitia Barbauld|Anna Barbauld]], [[William Godwin]], i pittori [[William Blake]] e [[Heinrich Füssli]]. Nel [[1788]] pubblicò le ''Original Stories from Real Life; with Conversations Calculated to Regulate the Affections, and Form the Mind to Truth and Goodness'', un libro per l'infanzia che fu illustrato da William Blake, e tradusse dal tedesco il ''Moralisches Elementarbuch'' di [[Christian Gotthilf Salzmann|Salzmann]], pubblicato da Johnson nel [[1790]] con il titolo ''Elements of Morality, for the Use of Children''.
Sallustro mantenne la promessa fin che fu possibile; il Napoli lo gratificò regalandogli una lussuosa vettura, cosa che all'epoca destò un enorme scalpore. <br/>
 
[[File:Henry fuseli por James Northcote 1778.jpg|thumb|left|210px|[[James Northcote]]: ''Heinrich Füssli'', 1778]]
Fu edificato - finalmente - uno stadio vero il &quot;[[Vesuvio]]&quot; in grado di accogliere le migliaia di sostenitori della squadra che intanto decisero - viste le modeste prestazioni dei ragazzi in maglia azzurra - di togliere dallo stemma della società l'originario cavallo rampante sostituendolo con un modesto somaro.
Il suo lavoro presso la casa editrice Johnson le permise la conoscenza diretta del pensiero dei maggiori intellettuali europei, traducendo articoli degli illuministi [[d'Alembert]], [[Diderot]], [[d'Holbach]], [[Voltaire]], [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]]. Di quest'ultimo criticò in un articolo la sua concezione del ruolo della donna espressa nell'<nowiki></nowiki>''[[Emilio o dell'educazione|Émile]]'': Rousseau aveva scritto che i doveri delle donne, «in tutti i tempi» e da conculcare nella loro educazione fin dall'infanzia, consistevano nel «piacere agli uomini ed essere loro utili, farsi amare e stimare da loro, educarli da giovani, assisterli da grandi, consigliarli, confortarli, render loro piacevole la vita». Come scriverà nella ''Vindication'', Rousseau non concepisce che una donna possa essere indipendente, ma che debba essere trasformata «in una schiava tutta civetteria per diventare un più seducente oggetto di desiderio, una compagna più dolce per l'uomo ogni volta che questi desideri svagarsi. Si spinge addirittura ad affermare che la verità e la forza d'animo, le pietre angolari di ogni virtù umana, dovrebbero essere coltivate entro certi limiti, perché per ciò che concerne il carattere femminile, la virtù più importante è l'ubbidienza [...] Che sciocchezza! [...]».<ref>M. Wollstonecreft, ''A Vindication of Rights of Woman'', in José Gutiérrez Alvárez, Paul B. Kleiser, ''Le sovversive'', 2005, p. 31-32.</ref>
Da allora &quot;'o ciucciariello&quot; divenne per Napoli e per il mondo del calcio l'emblema della squadra partenopea.
 
Il [[1789]] è l'anno d'inizio della [[Rivoluzione francese]], accolta in Inghilterra con soddisfazione negli ambienti progressisti e con preoccupazione in quelli conservatori e reazionari. A questi ultimi apparteneva [[Edmund Burke]], che nel [[1790]] diede alle stampe le sue critiche ''Reflections on the Revolution in France'' alle quali la Wollstonecraft rispose con la propria ''A Vindication of the Rights of Men'' in forma di lettera indirizzata al Burke. Insieme con i ''Rights of Men'' del Paine, usciti nel [[1791]], fu la più popolare rivendicazione dei moderni diritti civili che fosse allora pubblicata in Inghilterra: naturalmente, Mary sperava che di questi diritti avrebbero potuto godere anche le donne. Fu così che a quel libro fece seguire nel [[1792]] il suo capolavoro, ''A Vindication of the Rights of Woman''.
Ascarelli morì in giovane età senza poter raggiungere i traguardi ambiziosi che si era prefissato, lo stadio gli fu intitolato a furore di popolo ma le [[leggi razziali]] gli tolsero anche quella &quot;soddisfazione postuma&quot;. l'Italia entrava nel baratro della [[Seconda guerra mondiale|guerra]] e ben pochi avevano ancora voglia di pensare al [[pallone]] in una città squarciata dai bombardamenti che non risparmiarono neanche lo stadio sotto le cui macerie rimase anche la storia avventurosa di quei primi anni di grande calcio a Napoli.
 
Intanto ella aveva intrecciato una relazione con il pittore [[Heinrich Füssli]], che era tuttavia già sposato con Sophia Rawlins: attratta, come scrisse, dalla «grandezza della sua anima, dalla vivacità del suo spirito e dalla simpatia ispirata dalla sua personalità»,<ref>Janet Todd, ''Mary Wollstonecraft. A revolutionary Life'', 2000, p. 153.</ref> giunse a proporgli una convivenza a tre, naturalmente respinta dalla moglie che impose al marito la rottura della relazione con Mary.<ref>J. Todd, cit., pp. 197–198.</ref>
Tornando alle cose prettamente sportive è da ricordare che l'esordio del Napoli nel Campionato italiano fu quanto meno disastroso: un solo punto in tutta la stagione, ma Ascarelli riuscì a convincere i dirigenti nazionali a non rinunciare al patrimonio che il Napoli e Napoli rappresentavano per il calcio italiano.<br/>
Nel campionato [[1928]]-[[1929|29]] Sallustro segnò 22 reti portando il Napoli al nono posto della classifica.<br/>
Alla vigilia del primo campionato di [[Serie A (calcio)|serie A]] a girone unico il Napoli si rinforzò ingaggiando '''Vojak''' e il già citato &quot;''mister''&quot; '''William Garbutt''' chiudendo il torneo al quinto posto.<br/>
Nel campionato 1932-33 Sallustro segnò 19 reti e Vojak 22; Il Napoli arrivò terzo a pari merito col [[Bologna Football Club 1909|Bologna]] e nel campionato succesivo fu ancora terzo qualificandosi per la [[Mitropa Cup]], la massima competizione europea di quei tempi.
Al primo turno il Napoli incontrò l'Admira Wien: A [[Vienna]] finì 0-0 a Napoli 2-2. Alla &quot;[[bella]]&quot; vinsero gli austriaci per cinque a zero.
 
=== In Francia ===
Nel [[1935]] la società fu rilevata da '''[[Achille Lauro]]''' che svendette subito tutti i giocatori più importanti. Sallustro da centravanti diventò ala segnando sempre meno reti fino al suo ritiro ([[1940]]).<br/>
La Wollstonecraft partì nel dicembre 1792 per [[Parigi]], dove vi era già una piccola colonia di inglesi, come [[Helen Maria Williams]], appassionati alle straordinarie vicende della Rivoluzione in corso. A Parigi conobbe un avventuriero, [[Gilbert Imlay]], già fuggito in Inghilterra dagli Stati Uniti per sottrarsi ai creditori, del quale s'innamorò sinceramente, intanto che questi intendeva vivere una semplice avventura.<ref>C. Tomalin, cit., pp. 185–186.</ref> Quando la [[Gran Bretagna]], nel 1793, si unì alla [[Prussia]] e all'[[Austria]] nella guerra contro la Francia, l'americano Imlay fece passare Mary per sua moglie, in modo da evitare a lei, cittadina inglese, possibili sospetti di spionaggio, come era avvenuto a Thomas Paine. Si trasferirono a [[Le Havre]] dove, rimasta incinta, il [[14 maggio]] [[1794]] le nacque una bambina che chiamò [[Fanny Imlay|Fanny]], in ricordo della sua amica Fanny Blood. Mary continuò a scrivere sotto le tragiche impressioni della Rivoluzione in corso - aveva vissuto in quegli anni la guerra, il Terrore e la caduta di [[Robespierre]] - e a [[Le Havre]] terminò il suo nuovo libro, ''An Historical and Moral View of the French Revolution'', pubblicato a Londra in dicembre.
Senza più campioni il Napoli retrocesse in Serie B al termine del campionato [[1941]]-[[1942|42]].
 
Imlay si allontanava spesso da lei, con la necessità o il pretesto di dover viaggiare per affari, provocando la sua reazione in lettere spesso disperate. In una gli scrisse: «Mi potrai rendere infelice, ma non riuscirai a rendermi spregevole ai miei occhi».<ref>J. G. Alvárez, P. B. Kleiser, cit., p. 37; J. Todd, cap. 25.</ref> Nel [[1795]], insieme con la figlia e una bambinaia, fecero un viaggio in [[Danimarca]], in [[Norvegia]] e in [[Svezia]] - Mary descrisse quell'esperienza nelle sue ''Letters written during a short residence in Sweden, Norway and Denmark'', pubblicato nel [[1796]] - alla fine del quale avvenne la definitiva rottura con Gilbert Imlay. Mary tornò allora a Londra: in preda a una grave depressione, un giorno cercò di suicidarsi gettandosi nel [[Tamigi]], ma fu salvata.
== Gli anni 50: Jeppson e Vinicio ==
Nel 1946 con la fine della guerra riprende il campionato: il Napoli torna in Serie A ma al termine del campionato [[1947]]-[[1948|48]] retrocede ancora.<br/>
Ci vorranno due anni per risalire la china.<br/>
Lauro in vista della stagione [[1950]]-[[1951|51]] acquista dall'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]] il centroavanti [[Svezia|svedese]] [[Hasse Jeppson]].
 
=== Gli ultimi anni ===
Jeppson si era messo in mostra ai mondiali del [[1950]] svolti in [[Brasile]], pareva dovesse finire all'[[Internazionale Football Club|Inter]], ma per l'allora stratosferica di centocinque milioni di lire fu ingaggiato dal Napoli col quale disputò cinque campionati; I tifosi coniarono per lui il soprannome (scontato) di &quot;'o Banco 'e Napule&quot;.
[[File:WilliamGodwin.jpg|thumb|left|220px|James Northcote, ''William Godwin'', 1802]]
La Wollstonecraft finì per liberarsi della depressione e tornò a lavorare nella Casa editrice Johnson e a frequentare il vecchio circolo intellettuale dove erano presenti, in particolare, [[Mary Hays]], [[Elizabeth Inchbald]], [[Sarah Siddons]] e [[William Godwin]]. Questi aveva letto le sue ''Letters written in Sweden, Norway, and Denmark'', e aveva commentato che quello «era un libro che poteva far innamorare un lettore della sua autrice. Parla dei suoi dolori, in un modo che ci riempie di malinconia, e ci scioglie l’animo in tenerezza, e al tempo stesso ci rivela un genio che esige tutta la nostra ammirazione».
 
Fra di loro iniziò una relazione e decisero di sposarsi dopo che Mary rimase incinta. Il fatto che Mary fosse una «ragazza madre» e che si sposasse quando già aspettava un bambino, poteva scandalizzare la società dell’epoca, non certo Godwin che non a caso, nel suo scritto ''Political Justice'', si era dichiarato favorevole all’abolizione dell’istituto matrimoniale.<ref>C. Tomalin, cit., 245-273.</ref> Dopo il matrimonio, celebrato il [[29 marzo]] [[1797]], andarono ad abitare in due case adiacenti, in modo da conservare ciascuno la propria indipendenza.
Nel 1955 arrivò '''[[Luis Vinicio]]''' ''('o Lione)'' che affiancando Jeppson in attacco diede vita alla coppia &quot;H-V&quot;.
Purtroppo questo eccelso binomio non diede al Napoli i frutti sperati, anche perché poche furono le occasioni nelle quali i due campioni vennero schierati insieme in formazione.
 
La loro unione durò pochi mesi: il [[30 agosto]] 1797 Mary Wollstonecraft diede alla luce la sua seconda figlia, [[Mary Shelley|Mary]], la nota futura scrittrice, ma le conseguenze del parto furono fatali alla madre, che morì il [[10 settembre]] di setticemia. Il marito scrisse al suo amico [[Thomas Holcroft]]: «credo fermamente che non esistesse una donna eguale a lei al mondo. Eravamo fatti per essere felici e ora non ho la minima speranza di esserlo mai più».<ref>Paul C. Kegan, ''William Godwin: His Friends and Contemporaries'', 1876, cap. X.</ref> Fu sepolta nella chiesa di St Pancras, e successivamente i suoi resti, insieme con quelli di William Godwin, furono traslati nel cimitero di [[Bournemouth]].
Tra le poche &quot;imprese&quot; del Napoli di quegli anni ci sono le due vittorie contro la [[Juventus]] nella stagione [[1957]]-[[1958|58]]: all' andata a [[Torino]] finì 3-1 per il Napoli grazie alle parate fenomenali di '''[[Ottavio Bugatti|Bugatti]]'''. [[John Charles|Charles]] dopo la partita disse ''se non fosse stato per Bugatti avremmo vinto 7-3''. Al ritorno, comunque, il Napoli vinse 4-3.<br/>
Un altro indimenticabile campione di quei tempi fu il ''&quot;petisso&quot;'' '''[[Bruno Pesaola|Pesaola]]''' che anche come allenatore ha lasciato una traccia indelebile nella storia della società.
 
== Gli scritti ==
Nel [[1960]] quando Vinicio sembrava a fine carriera ed ormai in decadenza, il Napoli cedette il brasiliano al Bologna; a smentire quella &quot;decadenza&quot; ci pensò Vinicio stesso vincendo la classifica dei marcatori del 1965-1966 con il [[Vicenza Calcio|Vicenza]].
Mary Wollstonecraft è l’esponente più nota del circolo di scrittori creatosi attorno a Godwin, che utilizzano la narrativa per diffondere la nuova ideologia rivoluzionaria. Infatti, anche le opere della sua narrativa affrontano il tema dell’oppressione universalmente subita dalle donne da parte degli uomini.
Nella stagione [[1960]]-[[1961|61]] dopo un buon avvio - (8 punti in 5 partite) - il Napoli crolla e retrocede nuovamente in serie B.
 
[[Immagine:MaryWollstonecraft.jpg|thumb|right|[[John Opie]]: ''Mary Wollstonecraft'', 1791]]
== 1962: La prima Coppa Italia ==
''[[Rivendicazione dei diritti della donna]]'' (''A Vindication of the Rights of Woman''), pubblicato nel [[1792]], è un trattato in cui si rielabora la teoria rivoluzionaria francese contestualizzandola alle necessità femminili e in cui va evidenziato lo stretto legame delle idee dell’autrice con il dibattito politico contemporaneo. Secondo Mary "se la donna non verrà preparata per mezzo dell'istruzione a divenire la compagna dell’uomo, essa ostacolerà il progresso del sapere e della virtù". Vengono inoltre deplorate le distinzioni delle società in classi e ranghi, capaci solo di negare dignità e libertà alla maggioranza disagiata. Mary Wollstonecraft ritiene fermamente che il nuovo ordine francese debba divenire la base per i futuri rapporti tra le classi e tra i sessi.
Per ritornare in A, Lauro pretese di costruire una formazione in grado di competere con le migliori: &quot;''un grande Napoli per una grande Napoli''&quot; fu il suo slogan, ma il campo gli diede torto; la squadra non sembrava essere in grado di raggiungere la meta della promozione fino a quando fu chiamato ad allenarla Bruno Pesaola il &quot;petisso&quot; che da &quot;Mister&quot; rimase famoso anche per il suo immancabile ''cappotto di cammello'' e per l'inimitabile sagacia tattica.
Con lui in panchina il Napoli risalì la china fino a raggiungere la promozione.<br/>
La stagione si chiuse trionfalmente con la conquista della [[Coppa Italia]] ottenuta battendo in finale la [[Spal 1907|S.P.A.L.]] di [[Ferrara]].
Il Napoli passò subito in vantaggio con '''Corelli''' al 12°; la Spal pareggiò al 15° con Micheli ma '''Ronzon''' al 79° portò definitivamente in vantaggio gli azzurri regalandogli così il loro primo trofeo.
 
La "Rivendicazione" rese celebre la sua autrice nel mondo dei rivoluzionari, tanto che la sua opera fu pubblicata nel [[Regno di Napoli]] dove per ben dieci anni, nella Real Colonia di San Leucio, odierna frazione della città di Caserta, era stato in vigore il [[Statuto di San Leucio|Codice delle Leggi Leuciane]], il primo esempio di legislazione egalitaria pensato in chiave di genere da una donna per le donne, voluto da [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]], regina di Napoli, moglie di [[Ferdinando IV di Borbone]].
== Gli anni 60: Sivori, Altafini e Juliano ==
Nel [[Classifica calcio Serie A italiana 1963|1962-63]] il Napoli riesce a raggiungere i quarti di [[Coppa delle Coppe]] dove viene eliminato alla &quot;bella&quot; dall' ofk belgrado per 3-1. Invece in campionato la squadra retrocede ancora, Dovrà attendere due anni per tornare in Serie A al termine del campionato [[1964]]-[[1965|65]].
 
Morendo lasciò in sospeso il romanzo ''Maria: or The Wrongs of Woman'' (''Maria, o i torti della donna''), con il quale esprime la necessità di un riconoscimento pubblico dei diritti delle donne. L’eroina Maria è molto sensibile verso paesaggi e atmosfere e rifiuta la passività intellettuale. Presta attenzione alla ''present state of society and governement'' e a ciò che definisce lo ''enslaved state of the labouring majority''. Il romanzo inizia con l’eroina rinchiusa in un castello gotico, sia per quanto riguarda l’architettura sia per l’atmosfera. La contemplazione dell'Italia e il pensiero delle nuove idee della Francia rivoluzionaria riescono a portarle conforto.
Per lo spregiudicato armatore Achille Lauro il Napoli era un fiore all'occhiello da mostrare con orgoglio, specie in periodo elettorale, e per costruire una buona squadra in vista del campionato di A [[Classifica calcio Serie A italiana 1966|1965-66]] prelevò '''[[Omar Sivori]]''' della [[Juventus]] e '''[[Josè Altafini]]''' dal [[Milan]]; insieme a loro cominciò a distinguersi il giovanissimo centrocampista '''[[Antonio Juliano]]''', che per i successivi 18 anni sarà l'indiscussa bandiera del Napoli.
 
Diventata dopo la morte un simbolo, una bandiera nelle battaglie delle donne per l'emancipazione, fu poi dimenticata e non compresa dal [[femminismo]] contemporaneo, fino almeno agli anni '70, quando nel mondo anglosassone si è avuta un'esplosione di studi approfonditi ed appassionati che l'hanno riproposta in tutto il suo valore.
I risultati sono lusinghieri: nel [[Classifica calcio Serie A italiana 1966|1965-66]] è terzo, nel [[Classifica calcio Serie A italiana 1967|1966-67]] quarto e nel [[Classifica calcio Serie A italiana 1968|1967-68]] secondo ma, nonostante l'impegno di quei campioni e dei tanti ottimi giocatori che furono in squadra con loro, il titolo di Campioni d'Italia restò un sogno nel cassetto.<br/>
Altri giocatori da ricordare di quel periodo furono '''[[Angelo Benedicto Sormani]]''', '''Faustino Jarbas Canè''', '''[[Kurt Hamrin]]''', e '''[[Dino Zoff]]''', subito soprannominato ''l'angelo azzurro''.
 
== Note ==
== Gli anni 70: Ferlaino, Vinicio e Savoldi ==
<references/>
Gli anni della Presidenza di Lauro regalarono ai tifosi più illusioni e delusioni che risultati degni di nota.</br>
Nel [[1969]] con grande abilità e poca spesa '''[[Corrado Ferlaino]]''' assunse la presidenza di una società sull'orlo del dissesto finanziario. Nei suoi primi anni di dirigenza, pur dimostrando carattere e testardaggine fuori dal comune, Ferlaino non potè garantire al Napoli la possibilità di lottare per grandi traguardi badando in fase di calciomercato più alla cessione di pezzi pregiati che all'acquisto di giocatori di prima scelta, emblematico il caso di [[Claudio Sala]] ceduto senza aver potuto dimostrare il proprio valore. Il pubblico però ripagava la società garantendole incassi impensabili anche per le squadre più
titolate e questo fattore fu determinante per invertire la rotta.
 
== Opere ==
Quando sulla panchina del Napoli arrivò '''Luis Vinicio''', la società cominciò ad investire acquistando giocatori di buon livello e valorizzando giovani talenti (Bruscolotti, Vavassori, La Palma, Salvatore Esposito ed altri) e i risultati non si fecero attendere, nel [[1975]] il [[Napoli]] arrivò al secondo posto dietro la [[Juventus]] per soli due punti, perdendo la sfida decisiva di Torino grazie ad un gol in [[zona Cesarini]] dell'ex Altafini, da allora soprannominato &quot;Core 'ngrato&quot;
*''Thoughts on the Education of Daughters: With Reflections on Female Conduct, in the More Important Duties of Life'', London, Joseph Johnson 1787
*''Mary: a Fiction'', London, Joseph Johnson 1788
*''Original Stories from Real Life: With Conversations Calculated to Regulate the Affections and Form the Mind to Truth and Goodness'', London, Joseph Johnson 1788
*Jacques Necker, ''Of the Importance of Religious Opinions'', traduzione di Mary Wollstonecraft, London, Joseph Johnson 1788
*''The Female Reader: Or, Miscellaneous Pieces, in Prose and Verse; selected from the best writers, and disposed under proper heads; for the improvement of young wome''n, London, Joseph Johnson 1789
*Maria Geertruida van de Werken de Cambon, ''Young Grandison. A Series of Letters from Young Persons to Their Friends'', traduzione di Mary Wollstonecraft, London, Joseph Johnson 1790
*Christian Gotthilf Salzmann, ''Elements of Morality, for the Use of Children; with an introductory address to parents'', traduzione di Mary Wollstonecraft, London, Joseph Johnson 1790
*''A Vindication of the Rights of Men, in a Letter to the Right Honourable Edmund Burke'', London, Joseph Johnson 1790
*''A Vindication of the Rights of Woman with Strictures on Moral and Political Subjects'', London, Joseph Johnson 1792
*''An Historical and Moral View of the French Revolution; and the Effect It Has produced in Europe'', London, Joseph Johnson 1794
*''Letters Written during a Short Residence in Sweden, Norway, and Denmark'', London, Joseph Johnson 1796
*''On Poetry, and Our Relish for the Beauties of Nature'', «Monthly Magazine», aprile 1797
*''Maria: or, the Wrongs of Woman'', a cura di W. Godwin, London, Joseph Johnson, 1798 (postuma, incompiuta)
*''The Cave of Fancy'', a cura di W. Godwin, London, Joseph Johnson 1798 (postuma, frammenti)
*''Letter on the Present Character of the French Nation'', a cura di W. Godwin, London, Joseph Johnson 1798 (postuma)
*''Fragment of Letters on the Management of Infants'', a cura di W. Godwin, London, Joseph Johnson 1798 (postumo, incompiuto)
*''Lessons'', a cura di W. Godwin, London, Joseph Johnson 1798 (postume, incompiute)
*''Hints'', a cura di W. Godwin, London, Joseph Johnson 1798 (postumi, incompiuti)
 
=== Traduzioni italiane ===
Il colpo di mercato che ingigantì le speranze di gloria dei tifosi azzurri arrivò nell'estate del 1975 quando per l'allora stratosferica somma di due miliardi di lire fu ingaggiato dal Bologna il centravanti '''[[Giuseppe Savoldi|Beppe Savoldi]]''' detto &quot;BeppeGoal&quot;.
*''Sui diritti delle donne'', a cura di B. Antonucci, Milano, Rizzoli 2008 ISBN 8817020834
*''Scritti sulla Rivoluzione francese'', a cura di R. A. Modugno, Cosenza, Rubettino ISBN 8849817096
*''Lettere scandinave'', a cura di L. Pontrandolfo, Bari, Palomar di Alternative 2005 ISBN 8876002197
*''Tempo di rivoluzioni. Sui diritti degli uomini e delle donne'', a cura di C. Vivian, Santa Maria Capua Vetere, Spartaco 2004 ISBN 8887583366
*''Lettere d'amore'', a cura di R. Colombo e F. Ruggieri, Verona, Essedue 1983 ISBN 8885697038
 
== Bibliografia ==
La squadra, reduce dall'amaro secondo posto, non fece meglio nelle stagioni successive, ma nel [[1976]] conquistò la seconda [[Coppa Italia]] battendo in finale per 4 a 0 l'[[Hellas Verona Football Club|Hellas Verona]] nella finale dell'[[Stadio &quot;Olimpico&quot; di Roma|Olimpico]], poi battendo il Southampton il [[Napoli]] si aggiudicò anche la [[Coppa di Lega Anglo-italiana|Coppa di Lega Italo-inglese]].<br/>
*José Gutiérrez Alvárez, Paul B. Kleiser, ''Le sovversive'', Bolsena, Massari 2005 ISBN 88-85378-63-3
Nella stagione successiva l'obiettivo del raggiungimento della finale di [[Coppa delle Coppe]]
*Roberta A. Crocetta Modugno, ''Mary Wollstonecraft. Diritti umani e Rivoluzione francese'', Cosenza, Rubbettino 2002 ISBN 88 498 0457 1
(allenatore Pesaola) fallì dopo un'immeritata sconfitta in semifinale contro l'[[Royal Sporting Club Anderlecht|Anderlecht]] in una gara pilotata letteralmente a senso unico dall'[[arbitro]] Matthewson.
*William Godwin, ''Ricordo dell'autrice de «I diritti della donna»'', a cura di S. Bertea, Cosenza Rubettino 2003 ISBN 88 498 0791 0
*Paul C. Kegan, ''William Godwin: His Friends and Contemporaries'', London, Henry S. King and Co. 1876
*Paola Partenza, ''Sguardo e narrazione. Quattro esempi di scrittura femminile. Wollstonecraft, Hays, Austen, Gaskell'', Roma, Carocci 2008 ISBN 88 430 4660 8
*Emily Sunstein, ''A different Face: the Life of Mary Wollstonecraft'', Boston, Little, Brown and Co., 1975 ISBN 0-06-014201-4.
*Janet Todd, ''Mary Wollstonecraft. A revolutionary Life'', London, Weidenfeld and Nicholson 2000 ISBN 0-231-12184-9
*Claire Tomalin, ''The Life and Death of Mary Wollstonecraft'', New York, Penguin 1992 ISBN 0-14-016761-7
 
== Voci correlate ==
Gli [[anni 1970|anni settanta]] si chiusero senza altri sussulti né grandi soddisfazioni. La parola &quot;[[Scudetto]]&quot; continuava ad essere solo una [[chimera]] per i sostenitori azzurri ma il decennio successivo li avrebbe appagati con trionfi ancor oggi irripetibili.
*[[Femminismo]]
*[[William Godwin]]
*[[Mary Shelley]]
 
== Altri progetti ==
== I primi anni 80: Krol, Bertoni e Diego ==
{{ip|commons|q}}
All'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]], con la riapertura delle frontiere ai giocatori stranieri, giunsero in Italia fior di campioni (ed anche qualche &quot;[[bidone]]&quot;).
 
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Il Napoli tradizionalmente aveva avuto nelle sue file ottimi giocatori non italiani (Sallustro, Vojak, Sivori, Jeppson, Hamrin, Cané, Clerici); per mantenere viva la tradizione fu ingaggiato dal [[Vancouver]] '''[[Ruud Krol]]'''.<br/>
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Già campione d'Europa con l'[[Ajax]] e pilastro difensivo della grande [[Olanda]] dei primi [[anni 1970|anni settanta]], Krol era un libero sopraffino capace di aprire il gioco con lanci lunghissimi e di estrema precisione.<br/>
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L'entusiasmo attorno alla squadra portò nuovamente i tifosi a sognare la &quot;grande impresa&quot; ma a parte un terzo posto nella stagione [[1980]]-[[1981|81]] (allenatore '''Rino Marchesi''') e un quarto posto nella stagione 1981-82 lo [[Scudetto]] restò lontano da [[Napoli]] nonostante Krol e altri stranieri di valore quali '''[[Ramon Diaz]]''', '''[[José Dirceu]]''' e '''[[Daniel Bertoni]]'''.
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{{Link AdQ|sv}}
I due campionati successivi furono coronati da &quot;batoste&quot; e delusioni e la serie B fu evitata in modo quasi rocambolesco. Ma il [[27 maggio]] del [[1984]] la prima pagina della [[Gazzetta dello Sport]] mandò in visibilio i supporters azzurri: &quot;''Maradona, sì al Napoli''&quot;. Quel titolo accese le fantasie di una intera città. Fantasie che presto si trasformarono in stupenda realtà.
 
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== Maradona ==
[[Immagine:Diego_Maradona.jpg|thumb|&quot;El Pibe de Oro&quot; bacia la coppa FIFA vinta nel 1986]]
Oltre un mese di febbrili trattative che tennero col fiato sospeso un'intera città, poi la favola si trasformò in realtà: '''[[Diego Armando Maradona]]''' era ufficialmente del Napoli ed il [[5 luglio]] del [[1984]] si presentò allo stadio Stadio &quot;San Paolo&quot; gremito di gente di ogni categoria sociale unita da un solo sogno e da un solo nome da urlare a squarciagola: DIEGO.
A nessuno importava della valanga di polemiche suscitata dalla cifra enorme per l'epoca che fu sborsata dal Napoli per avere in squadra il campione [[Argentina|argentino]] (circa tredici miliardi di [[lira italiana|lire]]), la riscossa tanto sognata aveva finalmente un idolo-condottiero che forse mai Napoli aveva avuto.
 
{{Portale|Biografie|Donne nella storia|Letteratura}}
Nella prima stagione, però i sogni andarono in gran parte delusi, mal supportato da una squadra di mediocre valore Maradona dimostrò quasi esclusivamente le proprie doti di funambolo ma il suo contributo non potè essere utile per raggiungere grandi traguardi ed infatti il Napoli disputò un girone di andata mediocre e solo nel finale riuscì a raggiungere una tranquilla posizione di centro classifica.<br/>
Era chiaro che da solo Diego non avrebbe portato il Napoli a grandi risultati e la società dovette subito correre ai ripari, arrivarono in azzurro giocatori del calibro di '''[[Bruno Giordano]]''', '''[[Salvatore Bagni]]''' e poi '''[[Antonio Careca]]''', '''[[Andrea Carnevale]]''', '''[[Ricardo Rogerio de Brito Alemao|Ricardo Alemao]]''' ed altri giocatori che in pochi anni diedero ai sostenitori azzurri soddisfazioni enormi:<br/>
Il primo scudetto arrivò nel [[1987]] con Diego condottiero assoluto del Napoli come già lo era stato per l'[[Argentina]] nei [[Mondiali di calcio Messico 1986|Campionati Mondiali]] dell'anno precedente, accompagnato dalla terza Coppa Italia conquistata vincendo tutte le gare, comprese le due finali (3-0 a Napoli e 1-0 a Bergamo) contro l'[[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]].
 
{{Link AdQ|da}}
'''La rosa Campione d'Italia''' comprendeva:
''Garella, Bruscolotti, Ferrara, Bagni, Ferrario, Renica, Carnevale I, De Napoli, Giordano, Maradona, Romano F., Volpecina, Caffarelli, Sola, Muro, Marino, Bigliardi, Di Fusco''; Allenatore: ''Ottavio Bianchi''.
 
[[ast:Mary Wollstonecraft (feminismu)]]
L'anno successivo [[1987]]-[[1988|88]] il Napoli domina il campionato fino alla 20^ giornata, con 5 punti di vantaggio sulla seconda, ma improvvisamente - a dispetto di ogni più scontato pronostico - gli azzurri crollarono facendosi superare dal [[Associazione Calcio Milan|Milan]] allenato da [[Arrigo Sacchi|Sacchi]].<br/>
[[bg:Мери Уолстънкрафт]]
Si sospettò subito di infiltrazioni criminali e di scommesse clandestine, quattro titolari vennero &quot;epurati&quot; ma per i tifosi quel campionato resta ancor oggi come una ferita aperta.
[[bn:মেরি ওলস্টোনক্র্যাফ্‌ট]]
 
[[bs:Mary Wollstonecraft]]
Nel ([[1989]]) giunse la prima vera affermazione in campo europeo con la conquista della [[Coppa UEFA 1989|Coppa Uefa]] raggiunta eliminando tra le altre, [[Juventus]] e [[Bayern Monaco]] per poi chiudere con la trionfale doppia finale contro lo [[Stoccarda]] (2-1 e 3-3)<br/>
[[ca:Mary Wollstonecraft]]
la formazione Campione comprendeva:
[[cs:Mary Wollstonecraft]]
''Giuliani, Ferrara, Francini, Corradini Alemão, Renica, Fusi, De Napoli, Careca, Maradona, Carnevale I''; Allenatore: ''Ottavio Bianchi''
[[da:Mary Wollstonecraft]]
 
[[de:Mary Wollstonecraft]]
Dopo il secondo posto alle spalle dell'[[Internazionale Football Club|Inter]] dei record allenata da [[Giovanni Trapattoni|Trapattoni]], nel campionato ([[1988]]/[[89]], giunse il secondo titolo di '''Campione d'Italia''' nella stagione ([[1989]]/[[90]] seguito dalla [[Supercoppa Italiana (calcio)|Supercoppa Italiana]] ([[1990]]) ottenuta battendo la Juventus allenata da [[Gigi Maifredi|Maifredi]] per 5-1.
[[en:Mary Wollstonecraft]]
 
[[eo:Mary Wollstonecraft]]
Si chiude cosi il primo importante ciclo del Napoli in coincidenza con il declino di Maradona a seguito delle vicende personali che lo costrinsero a lasciare Napoli e l'Italia purtroppo in modo tristemente amaro.
[[es:Mary Wollstonecraft]]
 
[[et:Mary Wollstonecraft]]
== La crisi, il fallimento, la C1 ==
[[fa:مری ولستون‌کرافت]]
Dal [[1991]], dopo che Maradona lasciò Napoli la squadra si avviò verso un inesorabile declino che culminò con la retrocessione in serie B al termine della stagione [[1997]]-[[98]].<br/>
[[fi:Mary Wollstonecraft]]
Allenata da '''[[Walter Novellino|Novellino]]''' e con l'apporto in fase offensiva di '''[[Stefan Schwoch]]''', la squadra risale in serie A nel [[2000]] ma, nonostante i meriti e l'affetto dei tifosi, vengono subito ceduti proprio Novellino e Schwoch e nel successivo campionato il Napoli subisce un'altra retrocessione.
[[fr:Mary Wollstonecraft]]
 
[[ga:Mary Wollstonecraft]]
Nel campionato successivo di serie B il Napoli sfiora la promozione arrivando quinto.
[[gl:Mary Wollstonecraft]]
 
[[he:מרי וולסטונקראפט]]
Nella stagione 2002-03 la squadra viene affidata all'allenatore Colomba che non avendo un organico competitivo a causa delle cessioni estive di giocatori importanti come Jankulovski relega la squadra al penultimo posto e quindi viene esonerato.
[[hi:मेरी वुलस्टोनक्राफ़्ट]]
 
[[hr:Mary Wollstonecraft]]
Gli subentra il "Professore" Franco Scoglio e sei nuovi innesti (Marcolin, Montervino, Pasino, D'Angelo, Savino, Martinez) che migliorano la squadra che agli inizi di febbraio risale al quintultimo posto. Ma a febbraio la squadra va di nuovo in crisi e Scoglio viene esonerato. In panchina ritorna quindi Colomba. Il Napoli si salverà all'ultima giornata di campionato contro il Messina (1-1 il risultato finale) con 45 punti.
[[hu:Mary Wollstonecraft]]
 
[[id:Mary Wollstonecraft]]
Nella stagione 2003-04 la squadra sembra sulla carta in grado di vincere il campionato ma sul campo delude ottenendo un mediocre 16° posto.
[[is:Mary Wollstonecraft]]
[[ja:メアリ・ウルストンクラフト]]
Alla crisi di risultati si è aggiunta una crisi finanziaria che ha portato la SSC Napoli al fallimento ed alla perdita del titolo sportivo sostituito dall'attuale &quot;'''''Napoli Soccer'''''&quot;.
[[jv:Mary Wollstonecraft]]
A seguito di tali eventi il Napoli è stato retrocesso d'ufficio in [[Serie C1]] nella quale milita anche nella attuale stagione
[[ko:메리 울스턴크래프트]]
 
[[ku:Mary Wollstonecraft]]
== Campioni in maglia azzurra ==
[[lv:Mērija Volstonkrafta]]
Il Napoli oltre a Maradona, può vantare di aver annoverato fra le sue file campioni di altissimo livello tra i quali: [[Attila Sallustro]], [[Antonio Vojak]], [[Bruno Pesaola]], [[Nereo Rocco]], [[Amedeo Amadei]], [[Hasse Jeppson]], [[Luis Vinicio]], [[Omar Sivori]], [[Josè Altafini]], [[Dino Zoff]], [[Tarcisio Burgnich]], [[Kurt Hamrin]], [[Antonio Juliano]], [[Giuseppe Bruscolotti]], [[Sergio Clerici]], [[Giuseppe Savoldi]], [[Luciano Chiarugi]], [[Ruud Krol|Rudy Krol]], [[Luciano Castellini]], [[José Dirceu]], [[Ramon Diaz]], [[Daniel Bertoni]], [[Salvatore Bagni]], [[Bruno Giordano]], [[Antonio Careca]], [[Ricardo Rogerio de Brito Alemao|Ricardo Alemao]], [[Ciro Ferrara]], [[Gianfranco Zola]], [[Daniel Fonseca]], [[Fabio Cannavaro]]
[[mk:Мери Волстонкрафт]]
 
[[ms:Mary Wollstonecraft]]
== Allenatori ==
[[nds:Mary Wollstonecraft]]
[[William Garbutt]], [[Eraldo Monzeglio]], [[Bruno Pesaola]], [[Giuseppe Chiappella]], [[Luis Vinicio|Vinicio]], [[Rino Marchesi]], [[Ottavio Bianchi]], [[Alberto Bigon]], [[Vujadin Boskov]], [[Marcello Lippi]], [[Gigi Simoni]], [[Walter Novellino]]
[[nl:Mary Wollstonecraft]]
 
[[nn:Mary Wollstonecraft]]
== Presidenti ==
[[no:Mary Wollstonecraft]]
* 1926-27 G. Ascarelli
[[pl:Mary Wollstonecraft]]
* 1927-28 Zinzaro
[[pt:Mary Wollstonecraft]]
* 1928-29 Maresca di Serracapriola
[[ro:Mary Wollstonecraft]]
* 1929-30 G. Ascarelli
[[ru:Уолстонкрафт, Мэри]]
* 1930-31 Maresca di Serracapriola
[[scn:Mary Wollstonecraft]]
* 1931-35 Coppola
[[sh:Mary Wollstonecraft]]
* 1935-36 Savarese poi A. Lauro
[[simple:Mary Wollstonecraft]]
* 1940-41 Del Pezzo (commissario) poi Leonetti, Piscitelli, Fienga
[[sk:Mary Wollstonecraftová]]
* Maggio 1944 Società Sportiva Napoli (A. Collana, V. Savarese, E. Marcucci)
[[sl:Mary Wollstonecraft]]
* Giugno 1944 Società Polisportiva Napoli (L. Scuotto, N. Botti, L. De Manes)
[[sr:Мери Вулстонкрафт]]
* 1945 Associazione Polisportiva Napoli (Scuotto presidente)
[[sv:Mary Wollstonecraft]]
* 1945-48 Russo
[[th:แมรี โวลสโตนคราฟต์]]
* Luglio 1946 Ass.Polisportiva Napoli srl e dal 20-2-1947 A.C. Napoli srl - Savarese commissario
[[tl:Mary Wollstonecraft]]
* Luglio 1948 Muscariello
[[tr:Mary Wollstonecraft]]
* 1948 Musollino
[[uk:Волстонкрафт Мері]]
* 1950 Cuomo e Scuotto (reggenti)
[[vi:Mary Wollstonecraft]]
* 1951-63 Cuomo
[[war:Mary Wollstonecraft]]
* Giugno 1963 A. Lauro presidente onorario.
[[zh:玛丽·沃斯通克拉夫特]]
* 1963 Scuotto (reggente)
* 1968-69 Fiore
* 1969 G. Lauro
* 1968-93 Corrado Ferlaino
* 1992-95 F.E. Gallo
* 1994-96 Vincenzo Schiano di Colella (Presidente onorario)
* 1995-00 Corrado Ferlaino
* 2000-01 Giorgio Corbelli
* 2002 Gustavo Minervini (Amministratore giudiziario)
* 2002 Salvatore Naldi
* 2004 Paolo Bellamio (Amministratore unico)
* 2004 Nicola Rascio (curatore fallimentare)
* 2004 Napoli Soccer Spa, presidente Aurelio De Laurentiis.
 
== Gli stadi ==
* Stadio Ascarelli (poi ribattezzato &quot;Partenopeo&quot;)
* Stadio del [[Vomero]] [[Arturo Collana]]
* [[Stadio San Paolo|Stadio S. Paolo]] di [[Fuorigrotta]]
 
== I Tifosi ==
Da sempre il Napoli è seguìto da una delle tifoserie più calde e colorite d'Italia; i tifosi azzurri (''patuti'') sia nei periodi più fulgidi che in quelli più oscuri, hanno sempre dimostrato un'affezione incommensurabile per la squadra, affetto o amore che per molti si pone al di sopra di ogni limite immaginabile.<br/>
Nonostante il periodo negativo, ancor oggi - con la squadra in serie C - il Napoli vanta un'affluenza di spettatori superiore anche a quella di molte squadre della massima serie, questo è uno dei fattori che storicamente ha dato al Napoli la possibiltà di essere sempre fra le grandi del calcio italiano, almeno fino a quando la vendita dei biglietti era la maggior voce in attivo nel bilancio delle società calcistiche.<br/>
Non era raro, fino pochi anni or sono, incontrare tifosi del Napoli disposti a qualsiasi rinuncia pur di acquistare un abbonamento e subito dopo colpi di mercato come gli acquisti di Savoldi o Maradona, il San Paolo era quasi completamente occupato da abbonati.<br/>
Notevole anche il seguito che da sempre la squadra ha in paesi esteri e principalmente in quelli dove più forte è il tasso di immigrati dall'Italia, i ''Napoli Club'' fuori dai confini nazionali si contano a centinaia anche nelle località più sperdute.
 
== Palmarés ==
*2 [[Scudetto|scudetti]] ([[1986|86]]/[[1987|87]] - [[1989|89]]/[[1990|90]])
*3 [[Coppa Italia (calcio)|Coppe Italia]] ([[1961|61]]/[[1962|62]] - [[1975|75]]/[[1976|76]] - [[1986|86]]/[[1987|87]])
*1 [[Coppa UEFA]] ([[1988|88]]/[[1989|89]])
*1 [[Supercoppa italiana di calcio|Supercoppa italiana]] ([[1990]])
*1 [[Coppa delle Alpi]] ([[1965|65]]/[[1966|66]])
*1 [[Coppa di Lega Anglo-italiana]] ([[1976]])
 
== Date da ricordare==
* 1 Agosto 1926 - Fondazione del Napoli
* 6 dicembre 1959 - Inaugurazione dello Stadio San Paolo
*21 giugno 1962 - Vittoria della prima Coppa Italia
*29 giugno 1976 - Vittoria della seconda Coppa Italia
*16 settembre 1984 - Esordio di Maradona in Serie A con la maglia del Napoli <small>gara Verona - Napoli 3-1</small>
*10 maggio 1987 - Matematica conquista del primo scudetto <small>gara Napoli - Fiorentina 1-1</small>
*13 giugno 1987 - Vittoria della terza Coppa Italia
*17 maggio 1989 - Vittoria della Coppa UEFA
*29 aprile 1990 - Conquista del secondo scudetto<small> gara Napoli-Lazio 1-0
* 1 settembre 1990 - Conquista della Supercoppa Italiana<small> gara Napoli-Juventus 5-1
 
== Curiosità ==
* Il Napoli è la squadra italiana che nelle competizioni europee ha giocato avvicinandosi più di ogni altra al [[Polo Nord]] nella gara di coppa delle coppe del 1976 contro il [[Bodö]] Glimt
* negli anni [[1940|quaranta]] miltava nel Napoli l'[[Albania|albanese]] [[Riza Lushta]]; ebbe un periodo di appannamento durante il quale si diffuse in città il detto:&quot;''Quanno segna Lushta se ne care 'o stadio''&quot; (Quando segnerà Lushta cadrà lo stadio). Si narra che quando Lushta interruppe il suo digiuno una parte di tribuna ebbe un cedimento, per fortuna senza gravi conseguenze
* Il Napoli è l'unica squadra che ha vinto la [[Coppa Italia]] militando in [[Serie B]] ([[1962]])
* Il primo e l'ultimo goal di Maradona in serie A furono segnati entrambi su rigore ed entrambi alla Sampdoria.
* Il Napoli vanta il record dei punti ottenuti nelle gare interne in un campionato a 18 sqadre (33 su 34) nel torneo 1989/90. L'unica squadra che riuscì a strappare un pareggio al S. Paolo in quella stagione fu la Sampdoria.
* Il Napoli è l'unica squadra ad essersi aggiudicata la Coppa Italia vincendo tutte le partite giocate (13) comprese le due finali (Coppa Italia 1986/87).
 
== Bandiere Azzurre ==
* '''Giuseppe Bruscolotti''' (511 partite - 387 in campionato)
* '''Antonio Juliano''' (505 partite - 394 in campionato)
* '''Moreno Ferrario''' (311 partite in campionato)
==Rosa attuale==
===Portieri===
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[Gennaro Iezzo]]
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[Matteo Gianello]]
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[Fabio Virgili]]
===Difensori===
*[[Image:Paraguay-Bandiera.png|20px|Paraguaiano]] [[Ruben Maldonado]]
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[Andrea Briotti]]
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[David Giubilato]]
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[Gianluca Grava]]
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[Tommaso Romito]]
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[Mirko Savini]]
===Centrocampisti===
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[Cataldo Montesanto ]]
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[Francesco Montervino]]
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[Fabio Gatti]]
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[Gaetano Fontana]]
*[[Image:Uruguay-Bandiera.png|20px|Uruguaiano]] [[Nicolas Amodio]]
*[[Image:Uruguay-Bandiera.png|20px|Uruguaiano]] [[Mariano Bogliacino]]
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[ Roberto De Palma]]
 
===Attacanti===
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[Marco Capparella]]
*[[Image:Argentina-Bandiera.png|20px|Argentino]] [[Roberto Sosa]]
*[[Image:Brasile-Bandiera.png|20px|Brasiliano]] [[Iniacio Pià]]
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[Emanuele Calaiò]]
*[[Image:Italia-Bandiera.png|20px|Italiano]] [[Gaetano Grieco]]
==Voci correlate==
* [[calcio (sport)|Calcio]]
* [[Albo_d%27oro_(Campionato_Serie_A)|Albo d'oro Campionato di Serie A]]
* [[Coppa UEFA 1989]]
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.tuttonapoli.net TuttoNapoli.net],Una delle maggiori WebCommunity sui [i]patuti[/i] del Napoli
*[http://www.CalcioNapoliNews.it CalcioNapoliNews.it], Sito d'informazione sportiva
*[http://www.tifosidelnapoli.it www.tifosidelnapoli.it ]
*[http://www.solonapoli.com Solo Napoli], Portale dei tifosi del Napoli
*[http://www.calcionapoli.homestead.com Sito sul Napoli]
*[http://www.napolisoccer.net/ NapoliSoccer.NET]
*[http://www.napolisoccer.it/ Il sito ufficiale del Napoli Soccer]
 
{{NavigazioneSport|Sport=[[Calcio (sport)|Calcio]]}}
{{Napoli}}
 
[[categoria:società calcistiche italiane|Napoli]]
[[categoria:Napoli]]
[[Categoria:Napoli]]
[[en:Napoli Soccer]]