Aikidō e Mary Wollstonecraft: differenze tra le pagine

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{{Nota disambigua|descrizione=la scrittrice ed autrice di [[Frankenstein]]|titolo=[[Mary Shelley]]}}
{{da fare}} {{WIP open|Claudio Pipitone|ristrutturando|23 07 2008}}
{{Bio
'''Aikidō''' 会気道 (scritto in [[kanji]]) od anche 会氣道 (usando un kanji più antico) è una moderna [[arte marziale]] [[Giappone|giapponese]] praticata sia a mani nude sia con le armi bianche tradizionali del [[Budo]] giapponese di cui principalmente: "ken" (spada), "jo" (bastone) e "tanto" (il pugnale).<br>
|Nome = Mary
I praticanti sono chiamati {{nihongo|''aikidoisti''|合気道家|aikidōka}}.<br>
|Cognome = Wollstonecraft
La disciplina dell'Aikido fu sviluppata da {{nihongo|[[Morihei Ueshiba]]|&#26893;&#33437;&#30427;&#24179;}} anche chiamato dagli aikidōka {{nihongo|''Ōsensei''|翁先生|extra="Grande maestro"}} a cominciare dagli [[anni 1930|anni trenta]] del '900.
|Sesso = F
|LuogoNascita = Londra
|GiornoMeseNascita = 27 aprile
|AnnoNascita = 1759
|LuogoMorte = Londra
|GiornoMeseMorte = 10 settembre
|AnnoMorte = 1797
|Attività = filosofa
|Attività2 = scrittrice
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = britannica
|Immagine = Marywollstonecraft.jpg
|Didascalia = [[John Opie]], ''Mary Wollstonecraft'', 1797
}}
 
Ebbe una vita relativamente breve e avventurosa: dopo un'adolescenza passata in una famiglia condizionata dalla povertà e dall'alcolismo del padre, si rese indipendente con il proprio lavoro e un'istruzione formata attraverso i suoi studi personali. Visse amicizie di grandi dedizioni ed ebbe relazioni tempestose fino al matrimonio con il filosofo [[William Godwin]], precursore dell'[[anarchismo]], dal quale ebbe la figlia [[Mary Shelley|Mary]], nota scrittrice e moglie del poeta [[Percy Bysshe Shelley]].
== Significato del termine 会氣道 (aikido) ==
[[Immagine:Aikido_Kanji.png‎|thumb|65px|AI-KI-DO]]
Il nome aikido è formato da tre [[carattere|caratteri]] sinogiapponesi: 会 (ai), 氣 (ki), 道 (do) la cui traslitterazione è la seguente:<br>
会 (ai) significa "armonia" e nel contempo anche "congiungimento" ed "unione"<br>
氣 (ki) è rappresentato dall'ideogramma giapponese 氣 che, nei caratteri della scrittura [[kanji]], raffigura il "''vapore che sale dal riso in cottura''". Significa "[[spirito]]" non nel significato che tale termine ha nella religione ma nel significato del vocabolo latino "spiritus", cioè "soffio vitale", "energia vitale".
Il riso, nella tradizione giapponese, rappresenta il fondamento della nutrizione e quindi l'elemento del sostentamento in vita ed il vapore rappresenta l'energia sotto forma eterea e quindi quella particolare energia cosmica che spira ed aleggia in natura e che per l'Uomo è vitale.
Il 氣 "ki" è dunque anche l'energia cosmica che sostiene ogni cosa. L'essere umano è vivo finché è percorso dal "ki" e lo veicola scambiandolo con la natura circostante: privato del "ki" l'essere umano cessa di vivere e fisicamente si dissolve<br>
道 ([[Dō|dō]]) significa letteralmente "ciò che conduce" nel senso di "disciplina" vista come "percorso", "via", "cammino", in senso non solo fisico ma anche spirituale.<br>
会氣道 (ai-ki-do) significa quindi innanzi tutto: «Disciplina che conduce all'unione ed all'armonia con l'energia vitale e lo spirito dell'Universo».<br>
Ueshiba Morihei, il fondatore dell'Aikido, usava dire che l'Aikido anela sinceramente a comprendere la natura, ad esprimere la gratitudine per i suoi doni meravigliosi, ad immedesimare l'individuo con la natura.
Quest'aspirazione a comprendere e ad applicare praticamente le leggi della natura, espressa nelle parole "ai" e "ki", forma l'essenza ed il concetto fondamentale dell'arte dell'Aikido.
 
Antesignana del [[femminismo]], Mary Wollstonecraft è nota soprattutto per il suo libro ''A Vindication of the Rights of Woman'', nel quale sostenne, contro la prevalente opinione del tempo, che le donne non sono inferiori per natura agli uomini, anche se la diversa educazione a loro riservata nella società le pone in una condizione di inferiorità e di subordinazione.
== Storia ed evoluzione dell'Aikido ==
La storia e l'evoluzione dell'aikido non può prescindere, almeno nella sua fase iniziale, dalla vita del suo fondatore [[Morihei Ueshiba]] (''Ōsensei'' 翁先生,[[Tanabe]] [[1883]] - [[Tokyo]] [[1969]]).<br>
L'Aikido ha infatti conosciuto due distinte fasi evolutive che possono essere identificate in modo abbastanza agevole: la prima intimamente collegata al percorso evolutivo dello studio del [[Budo]] giapponese da parte del fondatore ed una seconda a partire dagli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, periodo in cui l'Aikido iniziò la sua rapida affermazione nel mondo intero, in modo particolarmente veloce e ramificato a decorrere dagli anni successivi alla morte del suo fondatore.
 
== Biografia ==
=== Prima fase: evoluzione dello studio del ''[[Budō]]'' da parte del fondatore ===
=== I primi anni ===
Le basi tecniche ed i principi della pratica delle arti marziali seguita dal fondatore, differirono grandemente a seconda delle epoche di evoluzione del percorso del suo studio delle arti marziali e della realizzazione della propria personale concezione del [[Budō]] (武道).
Mary fu la seconda dei sette figli di Elisabeth ed Edward John Wollstonecraft, un tessitore londinese che lasciò il suo lavoro per trasferirsi nello [[Yorkshire]] e dedicarsi all'agricoltura senza successo, tanto da dover far ritorno a Londra dopo aver trascinato la famiglia nella povertà a causa dei suoi fallimenti finanziari e della sua passione per il gioco. Per il resto, fu un uomo che l'inclinazione per l'alcool spingeva a rendersi brutale nei confronti della moglie, tanto che l'adolescente Mary dovette a volte intervenire per difendere la madre.<ref>Claire Tomalin, ''The Life and Death of Mary Wollstonecraft'', 1992, p. 19.</ref>
 
Due furono le amicizie che ebbero un peso importante nella sua adolescenza. La prima fu quella con una certa Jane Arden, che Mary, quando abitava ancora nello Yorkshire andava a trovare nella sua casa di [[Beverley]], dove insieme leggevano dei libri consigliati loro dal padre della Arden. Mary intendeva l'amicizia come qualcosa di possessivo, come scrisse lei stessa a Jane: «Io mi sono formata una nozione romantica dell'amicizia [...] ho un'idea piuttosto singolare dell'amore e dell'amicizia: io devo avervi il primo posto oppure nessuno».<ref>Janet Todd, ''Mary Wollstonecraft. A Revolutionary Life'', 2000, p. 16.</ref>
==== Era [[Taishō imperatore del Giappone|Taishō]] 大正 (1912-1926) ====
Il fondatore in questo periodo si dedicò a numerose forme di [[Bujutsu]] (武術) ed in particolare approfondì la pratica del "Daitôryû Aikijujitsu" (大東流合気柔術) sotto la guida di [[Sokaku Takeda]] (武田惣角), 35° successore della Scuola Daito.<br>
In quest'epoca il fondatore impostò la pratica sui kata.<br>
Fra le scuole di [[Jujitsu]] (柔術), oltre a quelle che si basavano principalmente sul combattimento corpo a corpo e sul combattimento a terra, ne esistevano anche alcune che avevano tramutato i movimenti e le tecniche di spada in tecniche di tai-jutsu. La scuola Daitôryû di [[Aizu]] insegnata dal Maestro Takeda ed in cui il fondatore dell'Aikido si distinse quale migliore allievo, fu una delle più rappresentative.<br>
Nel 1919 avviene il primo incontro con ''Onisaburo Deguchi'', capo carismatico della setta religiosa ''Ōmoto-kyō'' <ref>{{en}} [http://www.oomoto.or.jp/ sito ufficiale Ōmoto-kyō]</ref> da cui verrà fortemente influenzata l'ispirazione della sua evoluzione spirituale.<br>
Nel 1922 completa i suoi studi del ''Daitôryû Aikijujitsu'' e riceve da [[Sokaku Takeda]] il diploma "''Kyoju Dairi''",<ref>Fonte: {{en}} [http://www.daito-ryu.org/history5_eng.html attestazione del certificato originale]</ref> grado di istruttore che lo certifica quale ''rappresentante'' della Scuola Daito.<br>
Nel 1925 Ueshiba ebbe la sua prima occasione di "''risveglio spirituale''" quando, sfidato da un alto ufficiale della marina scettico sulle sue effettive abilità nella difesa senz'armi contro un avversario armato, invitato da questi a fornire una dimostrazione delle sue reali capacità, dopo aver avuto pieno successo nel disarmare ''a mani nude'' l'ufficiale armato di ''bokken'' vanificando il suo attacco al primo colpo, provò un improvviso mutamento interiore che lo rese capace di interpretare in una luce nuova il suo rapporto non solo con il [[Budō]] ma anche nei confronti di ogni aspetto della realtà esteriore.<ref>Fonte Aikikai d'Italia - [http://www.aikikai.it/o-sensei/vita3.htm Vita ed opere di Ueshiba Morihei: Il Raggio di Luce]</ref><br>
Il Fondatore ebbe anche altre occasioni di esperienze similari che, unitamente all'idea religiosa trasmessagli da Deguchi che sosteneva che ''l’Arte è la madre della religione e l’Arte permette la nascita della religione'', lo spinsero ad un collegamento sempre più stretto fra "''Arte''" e "''religiosità''" favorendo in lui il raggiungimento di una visione religiosa delle Arti marziali e del [[Budō]].<ref>Fonte Aikikai d'Italia - [http://www.aikikai.it/riviste/3001/Deguchi.htm Vita ed opere di Ueshiba Morihei - I Maestri: Deguchi Onisaburo]</ref><br>
Questa sua peculiare ispirazione nel campo delle Arti marziali, fece maturare in Ueshiba il convincimento che, a partire dall'''Arte'' ed dalla sua capacità di elevare la spiritualità dell'Uomo, si possa arrivare a risolvere il problema esistenziale e religioso dell'Uomo stesso e quindi che ciò era possibile di riflesso anche in relazione alle "''Arti''" militari.<br>
Questo convincimento condusse Ueshiba sempre più ad interiorizzare la propria pratica delle Arti marziali e, passando attraverso diverse crisi mistiche, alla fine concepì la visione del [[Budō]] come ''armonizzazione del Sé individuale con il Sè dell'Universo'' e da questa concezione la sua pratica delle Arti marziali si modificò fino ad assumere quei connotati di forme che il Fondatore definì "Ai-Ki-Do", cioè la sublimazione delle Arti marziali nell’essenza stessa dell’aspirazione spirituale, etica e sociale del [[Budō]] giapponese.
 
Il secondo, intenso rapporto di amicizia, fu quello sviluppato con Fanny Blood, conosciuta quando Mary era tornata a vivere a Londra attraverso i Clares, una coppia di [[Hoxton]] che assunsero quasi il ruolo di genitori per Mary. La Wollstonecraft affermò che la Blood ebbe il grande merito di averle aperto la mente sulle cose della vita e sul mondo.<ref>J. Todd, pp. 22–24.</ref> La precarietà della sua esistenza in famiglia, costretta a diversi spostamenti per l'Inghilterra seguendo il padre in cerca di una fortuna che non raggiunse mai, non avevano permesso a Mary di conseguire un'istruzione regolare e solida. Grazie all'amica Fanny Blood, ebbe modo di entrare in contatto con alcuni circoli intellettuali della società londinese, che stimolarono i suoi interessi culturali. Lasciò allora la casa paterna e s'impiegò come dama di compagnia di Sarah Dawson, una vedova di [[Bath]], nel [[Somerset]], cercando nello stesso tempo di procurarsi un'istruzione, studiando da autodidatta.
==== Dal primo al sesto anno dell'epoca [[Shōwa imperatore del Giappone|Shôwa]] 昭和 (1926-1931) ====
In questi anni il fondatore si allontanò dalla religione per dedicarsi completamente al [[Budō]] fino a diventare uno specialista nei principali stili di arti marziali giapponesi.
Dal Daitôryû Aikijujitsu (大東流合気柔術) si entra nell'epoca dello Ueshiba-ryû "Aiki-jutsu" (合気柔術), successivamente modificato in "Aiki-bujutsu" (合気武術) e in seguito "Aiki-budô" (合気武道).<br>
Il Fondatore aggiunse al Daitōryu le sue conoscenze specifiche relative alle tecniche di lancia ([[Sōjutsu]]) e di spada ([[Kenjutsu]]), di cui era un rinomato esperto, creando così il metodo ''uchikomi'', una sorta di "''kata che vive''", che viene considerato tipico dell'aikidô.<br>
Nel 1927 il fondatore si trasferisce con la famiglia a Tokyo, nel distretto di Shiba Shirogane (芝白金), ed in una sala provvisoriamente concessagli dal ''principe Shimazu'' '''inizia l’insegnamento della "''Via dell’Aiki''"''' che in quegli anni denominò: ''Aiki-Budō'' (合気-武道).<br>
Nell'ottobre 1930 Ueshiba Morihei aveva temporaneamente spostato il suo Dojo nella località di ''Mejirodai'' e qui andò a fargli visita [[Jigorō Kanō]], il fondatore del [[Judo]], il quale vedendo Ueshiba praticare il suo ''Aiki-Budō'' escamò: "''...ecco il mio Budo ideale...''" <ref>Citazione tratta da {{en}} [http://www.aikidojournal.com/?id=2138 Aikido Journal: articolo “What Did Kano See?” di John Driscoll]</ref> ed immediatamente inviò due dei suoi migliori allievi, ''Jiro Takeda'' e ''Minoru Mochizuki'', a studiare presso Ueshiba.<br>
Nel 1931, dopo essere passato attraverso alcune altre sistemazioni di fortuna, inizia l’attività del Dojo ''Kobukan'' a Wakamatsu-cho, Shinjuku, Tokyo, che diventarà poi il centro mondiale dell'Aikido (''Hombu Dojo Aikikai'').<br>
 
L'irascibile signora Dawson le rese la vita difficile - quell'esperienza sarà in parte descritta nel 1787 nei suoi ''Thoughts on the Education of Daughters'' - finché nell'autunno del [[1780]] la malattia della madre la costrinse a tornare nella casa paterna, dove rimase fino all'aprile del [[1782]], quando la madre morì.<ref>Emily Sunstein, ''A different Face: the Life of Mary Wollstonecraft'', 1975, pp. 51-57.</ref> Nella casa rimasero il fratello maggiore Edward con le due sorelle Eliza ed Everina, il padre si risposò con una domestica andando a vivere nel [[Galles]] e Mary, che si guardò bene dal tornare a lavorare dalla Dawson, si trasferì presso [[Fulham]], in casa dell'amica Fanny Blood, dove furono raggiunte nel [[1784]] dalla sorella Elizabeth e dal figlio appena nato, dopo il suo [[divorzio]] dal marito avvenuto dopo un solo anno di matrimonio.
=== Seconda fase: sviluppo e diffusione in Giappone e nel mondo ===
 
=== L'indipendenza ===
==== L'Aikido si diffonde in Giappone (1931-1947) ====
[[File:Pine Catharine Macaulay.jpg|thumb|right|210px|[[Robert Edge Pine|Robert Pine]]: ''Catharine Macaulay'', 1775]]
Nel 1940 la Fondazione Kobukai viene ufficialmente riconosciuta dal governo giapponese: inizia ad Iwama-Machi, nella prefettura di Ibaraki, l’allestimento di un luogo all’aperto per la pratica.<br>
Le due sorelle e Fanny Blood fondarono una scuola nel quartiere londinese di [[Islington]], che non ebbe alcun successo e dovette essere chiusa; ritentarono con un'altra scuola nel vicino sobborgo di [[Newington Green]], ma per una serie di avvenimenti dovettero ancora una volta abbandonare l'impresa. In agosto morì il figlio di Elizabeth e alla fine dell'anno Fanny, malata di tisi, accettò di sposare un vecchio amico che si era trasferito per lavoro a [[Lisbona]], poiché i medici sostenevano che i climi caldi erano propizi alla guarigione, e Fanny Blood si trasferì in [[Portogallo]]. La gravidanza che ne seguì si rivelò difficile e Mary volle raggiungere l'amica per assisterla, ma fu tutto inutile: nel novembre del [[1785]] Fanny e il figlio morirono.
:'''Nel 1942 viene ufficialmente adottato il nome "Aikido".'''<br>
Nello stesso anno il figlio ''Kisshomaru Ueshiba'' diviene presidente della ''Fondazione Kobukai''.<br>
Nella primavera del 1943 il fondatore decise di abbandonare tutti gli impegni fino ad allora presi nei confronti dell'esercito, della marina e del mondo delle arti marziali per rifugiarsi nella cittadina di Iwama, Prefettura di Ibaragi, dove si dedicò all'agricoltura, coniugando la sua passione per le arti marziali all'amore per la natura.<br>
È in questa fase che si venne a creare:<br>
:"''L'Aikidô in quanto Via di tutti coloro che coltivano il grande amore per il cielo e la terra''". <ref>Fonte: citazione, Tada Hiroshi [http://www.aikikai.it/aikido/index.htm origini dell'Aikido]</ref><br>
È questa l'epoca, dal dopoguerra in poi, in cui l'aikidô fu presentato al pubblico e si venne a diffondere in tutto il mondo.
 
Tornata a Newington Green, Mary chiuse la scuola e si mise a scrivere i ''Thoughts on the education of daughters, with the reflections on female conduct, in the more important duties of life'',<ref>Pensieri sull'educazione delle figlie, con alcune riflessioni sulla condotta femminile nei più importanti doveri della vita</ref> che è un primo abbozzo del suo futuro e più importante libro, ''A Vindication of the Rights of Woman''. È una critica dell'educazione inadeguata che la società riserva alle donne, che vengono rese incapaci di affrontare i più difficili problemi della vita, emarginate «in un ruolo ridicolo e dannoso», come ella stessa scriveva recensendo le ''Letters on Education with Observations on Religious and Metaphysical Subjects'' <ref>Lettere sull'educazione con osservazioni su temi religiosi e metafisici</ref> di [[Catharine Macauly]], una scrittrice da cui non nasconde di dipendere.
==== L'Aikido si espande nel mondo (dal 1947 ~) ====
Nel 1947-1948 avvienne la riorganizzazione del ''Kobukai'' che diventa "''Fondazione Aikikai''" e Kisshomaru Ueshiba diventa Direttore Generale della Fondazione Hombu Dojo.<br>
In questi anni emerge la figura di ''Koichi Tohei'', 8° dan <ref> il certificato di ''8° Dan'', concesso a Koichi Tohei nel 1952, fu il massimo grado concesso dal Fondatore dell'Aikido, Ueshiba Morihei, quale riconoscimento dei meriti tecnici e delle capacità aikidoistiche di un suo allievo. Il grado di 9° Dan successivamente certificato sia a Tohei sia ad altri allievi diretti del fondatore, fu conferito dall'Aikikai Foundation per ragioni di ''politica organizzativa'' dei massimi livelli della gerarchia aikidoistica al pari dell'unica certificazione di 10° dan conferita a Tohei, il solo ad aver ricevuto il massimo grado dal fondatore ed averlo avuto ratificato e certificato dall'Aikikai Foundation. Fonte: {{en}} Aikido Journal Nr.107 "Interview with Koichi Tohei" by Stanley Pranin</ref>,uno fra i migliori allievi del Fondatore dal quale, negli anni dell'immediato dopoguerra, ricevette l'incarico di rappresentarlo quando eccellenti praticanti di altre arti marziali provenienti dall'intero territorio del Giappone ''ed anche dall'estero'', increduli sull'efficacia delle ''armoniose e non violente'' tecniche d'Aikido, si recavano personalmente all'Hombu Dojo Aikikai di Tokyo per sfidare la fama d'invincibilità che l'Aikido si stava procurando in Giappone e che man mano iniziava a diffondersi anche all'estero: nessuno di questi sfidanti fu mai in grado di superare il primo incontro con il valentissimo ''Tohei'', per cui il Fondatore non ebbe mai più bisogno di rispondere personalmente ad alcuna delle sfide che in quegli anni ancora si usava portare ai capiscuola dei vari stili delle arti marziali.<br>
L'indiscussa superiorità e qualità tecnica dell'Aikido praticato da ''Tohei'', fece sì che nel maggio del 1956 il Fondatore stesso gli conferisse l'incarico di "''Capo del corpo insegnanti''" (Shihan Bucho) <ref>Fonte: {{en}} [http://www.aikidojournal.com/encyclopedia.php?entryID=701 Aikido Journal encyclopedia]</ref> dell'Hombu Dojo Aikikai e lo designasse quale inviato ufficiale e proprio rappresentante nelle prime occasioni di presentazione dell'Aikido all'estero.<br>
Nel 1953 Tohei si reca per la prima volta in occidente, alle isole [[Hawai]] (località occidentale di grande valenza strategica per il suo legame con i noti accadimenti di ''[[Attacco di Pearl Harbor|Pearl Harbor]]'' che segnarono l'inizio delle ostilità belliche verso gli U.S.A. da parte del Giappone), dove presenta l'Aikido passando anche qui attraverso numerose sfide da parte degli increduli praticanti americani di svariate arti marziali, inclusi rappresentanti di vari corpi armati militari americani particolarmente addestrati nei tradizionali sistemi occidentali di lotta e di combattimento ''corpo a corpo''.<br>Tohei sbigottì talmente i suoi sfidanti americani, che la rivoluzionaria tecnica ''dolce ed armoniosa'' dell'Aikido divenne immediataemnte fortemente ambita in ogni parte degli U.S.A. e quindi fra gli anni 1953~1963 Tohei fu di fatto completamente assorbito nel compito di divulgazione dell'Aikido attraverso oltre 21 stati degli U.S.A.<br>
L'opera di divulgazione dell'Aikido negli U.S.A. culminò nel marzo del 1961, quando Ueshiba Morihei fu accompagnato da Tohei in un viaggio alle Hawai e successivamente Tohei espanse la sua opera di diffusione nei diversi continenti del mondo.<br>
Ben presto sulla scia del successo riportato da Tohei, altri allievi diretti del Fondatore iniziarono a viaggiare per il mondo per far conoscere questa nuova disciplina giapponese e partecipare al mondo intero il messaggio etico e spirituale in esso contenuto.<br>
Nel 1967 viene inaugurato il nuovo Hombu Dojo; in occasione dell’inaugurazione il Fondatore tiene ''la sua ultima dimostrazione in pubblico''. La città di Tokyo riconosce ufficialmente l’insegnamento dell’Aikido.
''Il 26 aprile 1969 il Fondatore muore'', all’età di 86 anni. Gli viene conferita l’onoreficenza postuma dello ''Zuihosho''.<br>
Il figlio '''Kisshomaru Ueshiba diviene il ''secondo Doshu'' dell'Hombu Dojo Aikikai, all’età di 48 anni'''.<br>
Nel 1974 vengono gettate le basi per per la ''I.A.F.'' (International Aikido Federation), di cui il Doshu Kisshomaru Ueshiba viene nominato presidente a vita e nel 1976 si tiene a Tokyo il primo congresso della ''I.A.F.'' con la partecipazione di oltre 400 delegati da 29 nazioni.<br>
''Il 4 gennaio 1999 muore Kisshomaru Ueshiba'', dopo 30 anni alla guida dell’Aikikai<br>
Il figlio '''''Moriteru Ueshiba'' diviene il ''terzo Doshu'' dell'Hombu Dojo Aikikai, all’età di 48 anni''', dopo 24 anni dalla sua prima apparizione in pubblico.
 
Avendo necessità di lavorare per guadagnarsi da vivere, ottenne un impiego di educatrice delle figlie di lord Kingsborough, un proprietario terriero irlandese. In [[Irlanda]] e a [[Bristol]], dove i Kingsborough passavano l'estate, trascorse un anno, lesse [[Rousseau]] e scrisse il romanzo autobiografico ''Mary, a Fiction'', che incorpora molte tematiche romantiche come l’importanza della fantasia, il sentimento religioso, il viaggio come occasione di crescita morale, affrontate con uno stile di scrittura disadorno e realistico.
== Ramificazione dell'Aikido in Giappone e nel mondo ==
Il Fondatore ''non designò esplicitamente un suo successore'' e quindi la sua eredità spirituale fu di fatto già raccolta dal figlio Kisshomaru fin da quando il padre era ancora in vita.<br>
Licenziata nell'agosto del [[1787]] per i contrasti con lady Kingsborough, Mary andò a Londra e trovò un impiego nel mensile «Analytical Review» dell'editore e libraio [[Joseph Johnson]], che pubblicò il suo romanzo: nel club progressista londinese «Johnson's Circle» conobbe esponenti dell'intellettualità radicale, come [[Thomas Paine]], sostenitore del diritto di voto alle donne, la femminista [[Anna Laetitia Barbauld|Anna Barbauld]], [[William Godwin]], i pittori [[William Blake]] e [[Heinrich Füssli]]. Nel [[1788]] pubblicò le ''Original Stories from Real Life; with Conversations Calculated to Regulate the Affections, and Form the Mind to Truth and Goodness'', un libro per l'infanzia che fu illustrato da William Blake, e tradusse dal tedesco il ''Moralisches Elementarbuch'' di [[Christian Gotthilf Salzmann|Salzmann]], pubblicato da Johnson nel [[1790]] con il titolo ''Elements of Morality, for the Use of Children''.
Fu proprio il Doshu Kisshomaru Ueshiba, che coordinava il Dojo paterno già fin dai tempi della prima fase evolutiva del Budo del Fondatore, ad assumere il ruolo di custode e garante del messaggio spirituale che il Fondatore aveva inteso rivolgere alla società giapponese ed al mondo intero e fu anche il primo codificatore del bagaglio tecnico e conseguentemente della didattica dell'Aikido.<br>
L'Aikido quindi si sviluppò fino al periodo postbellico esclusivamente nel Giappone per l'opera prevalente del Fondatore stesso che compiva frequenti viaggi proprio allo scopo di presentare lui stesso di persona i risultati del suo ultracecennale studio del Budo ed il frutto delle sue intuizioni.<br>
In quest'opera di divulgazione il Fondatore era sostenuto all'interno dell'Hombu Dojo della Fondazione Aikikai dal figlio Kisshomaru ed all'esterno dai suoi allievi più zelanti che si prodigavano anche loro in vari Dojo disseminati sul territorio nazionale, ma restando sempre nell'alveo didattico tracciato dal Doshu e sotto l'egida della Fondazione Aikikai, in quanto tutti indistintamente si riconoscevano nell'insegnamento del Fondatore di cui costiuivano un'unica espressione che testimoniavano anche all'esterno dell'Hombu Dojo.<br>
Si possono individuare quattro generazioni di allievi diretti del Fondatore, suddividendo l'evoluzione storica dell'Aikido in differenti quattro periodi scanditi dagli eventi della seconda guerra mondiale: periodo anteguerra (~1921/1935), bellico (~1936/1945), postbellico (~1946/1955) e contemporaneo (~19561969).
 
[[File:Henry fuseli por James Northcote 1778.jpg|thumb|left|210px|[[James Northcote]]: ''Heinrich Füssli'', 1778]]
=== Il lignaggio dell'Aikido in Giappone: gli allievi diretti del Fondatore ===
Il suo lavoro presso la casa editrice Johnson le permise la conoscenza diretta del pensiero dei maggiori intellettuali europei, traducendo articoli degli illuministi [[d'Alembert]], [[Diderot]], [[d'Holbach]], [[Voltaire]], [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]]. Di quest'ultimo criticò in un articolo la sua concezione del ruolo della donna espressa nell'<nowiki></nowiki>''[[Emilio o dell'educazione|Émile]]'': Rousseau aveva scritto che i doveri delle donne, «in tutti i tempi» e da conculcare nella loro educazione fin dall'infanzia, consistevano nel «piacere agli uomini ed essere loro utili, farsi amare e stimare da loro, educarli da giovani, assisterli da grandi, consigliarli, confortarli, render loro piacevole la vita». Come scriverà nella ''Vindication'', Rousseau non concepisce che una donna possa essere indipendente, ma che debba essere trasformata «in una schiava tutta civetteria per diventare un più seducente oggetto di desiderio, una compagna più dolce per l'uomo ogni volta che questi desideri svagarsi. Si spinge addirittura ad affermare che la verità e la forza d'animo, le pietre angolari di ogni virtù umana, dovrebbero essere coltivate entro certi limiti, perché per ciò che concerne il carattere femminile, la virtù più importante è l'ubbidienza [...] Che sciocchezza! [...]».<ref>M. Wollstonecreft, ''A Vindication of Rights of Woman'', in José Gutiérrez Alvárez, Paul B. Kleiser, ''Le sovversive'', 2005, p. 31-32.</ref>
La tabella sottostante riporta un elenco, non esaustivo, degli allievi diretti del Fondatore, ripartiti nei quattro principali periodi storici dell'evoluzione dell'Aikido.<ref>Fonte: {{en}} [http://en.wikipedia.org/wiki/Morihei_Ueshiba#Legacy Wikipedia inglese]</ref>
<br>
 
Il [[1789]] è l'anno d'inizio della [[Rivoluzione francese]], accolta in Inghilterra con soddisfazione negli ambienti progressisti e con preoccupazione in quelli conservatori e reazionari. A questi ultimi apparteneva [[Edmund Burke]], che nel [[1790]] diede alle stampe le sue critiche ''Reflections on the Revolution in France'' alle quali la Wollstonecraft rispose con la propria ''A Vindication of the Rights of Men'' in forma di lettera indirizzata al Burke. Insieme con i ''Rights of Men'' del Paine, usciti nel [[1791]], fu la più popolare rivendicazione dei moderni diritti civili che fosse allora pubblicata in Inghilterra: naturalmente, Mary sperava che di questi diritti avrebbero potuto godere anche le donne. Fu così che a quel libro fece seguire nel [[1792]] il suo capolavoro, ''A Vindication of the Rights of Woman''.
{| {{prettytable}}
! width="25%" | 1ª generazione<br /> (anteguerra ~1921/1935)
! width="25%" | 2ª generazione<br /> (periodo bellico ~1936/1945)
! width="25%" | 3ª generazione<br /> (periodo postbellico ~1946/1955)
! width="25%" | 4ª generazione<br /> (attuale ~19561969)
|-
| width="25%" valign="top" |
* ''Zenzaburo Akazawa'' (nato nel 1920) aikido dal 1933
* ''Masahiro Hashimoto'' (nato nel 1910) aikido dal 1931
* ''Takuma Hisa'' (1895–1980) aikido dal 1934
* ''Noriaki Inoue'' (1902–1994) aikido dal c.1921, nipote di ''Morihei Ueshiba''
* ''Ikkusai Iwata'' (nato nel 1909) aikido dal 1930, 9º dan Aikikai
* ''Hisao Kamada'' (1911–1986) aikido dal 1929
* ''Minoru Mochizuki'' (1907–2003) aikido dal 1930, 10º dan (conferitogli dalla Federazione Internationale di Arti Martiali)
* ''Aritoshi Murashige'' (1895–1964) aikido dal 1931
* '''''Gozo Shioda''''' (1915–1994) aikido dal 1932, '''fondatore dello ''Yoshinkan Aikido'''''
* ''Rinjiro Shirata'' (1912–1993) aikido dal 1933, 9º dan
* ''Isamu Takeshita'' (1869–1949) aikido dal c.1925
* ''Kenji Tomiki'' (1900–1979) aikido dal 1926, fu il primo 8º dan di aikido rilasciato nel 1942.
* ''Shigemi Yonekawa'' (1910–2005) aikido dal 1933
* ''Tsutomu Yukawa'' (1911–1942) aikido dal 1931
| width="25%" valign="top" |
* ''Tadashi Abe'' (1926–1984) aikido dal 1942, 6º dan
* '''''Minoru Hirai''''' (1903–1998) aikido dal 1939, '''fondatore della scuola ''Korindo'''''.
* ''Kisaburo Osawa'' (1911–1991) aikido dal 1941, 9º dan
* ''Kanshū Sunadomari'' (nato nel 1923) aikido dal 1942, 9º dan
* ''Bansen Tanaka'' (1912–1988) aikido dal 1936, 9º dan
* ''Saburo Tenryū'' (1903–1989) aikido dal 1939, anche famoso lottatore di ''Sumo''
* '''''Koichi Tohei''''' (nato nel 1920) aikido dal 1939, '''l'unico ad aver ricevuto il 10º dan da Ueshiba ''certificato'' dall'Aikikai'''; '''fondatore della scuola ''Shin Shin Toitsu Aikido'''''
* ''Michio Hikitsuchi'' (1923–2004) aikido dal 1937, 8º dan (il 10º dan gli fu manifestato da Ueshiba ''solo verbalmente'' ma ''non'' fu ratificato dall'Aikikai), fonda nel 1951 lo ''Shingu Kumano Juku'' quando era ancora 7º dan
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* ''Seiseki Abe'' (nato nel 1915) aikido dal 1952, 8º dan (il 10º dan gli fu manifestato da Ueshiba ''solo verbalmente'' ma ''non'' fu ratificato dall'Aikikai
* ''Sadateru Arikawa'' (1930–2003) aikido dal 1947, 9º dan
* ''Hiroshi Kato'' (nato nel 1935) aikido dal 1954, 8º dan
* ''Yasuo Kobayashi'' (nato nel 1936) aikido dal 1954, 8º dan
* ''Yoshio Kuroiwa'' (nato nel 1932) aikido dal 1954, 6º dan
* ''Mutsuro Nakazono'' (nato nel 1918) 7º dan
* ''Shoji Nishio'' (1927–2005) aikido dal 1951, 8º dan
* ''André Nocquet'' (1914–1999) aikido dal 1955, 8º dan, fu il primo ''uchideshi'' europeo
* '''''Masamichi Noro''''' (nato nel 1935) aikido dal 1955, 6º dan, '''fondatore della scuola ''kinomichi'''''
* '''''Morihiro Saito''''' (1928–2002) aikido dal 1946, 9º dan, '''fondatore della scuola ''Takemusu Aiki Iwama-ryu'''''
* ''Mitsugi Saotome'' (nato nel 1937) aikido dal 1955
* '''''Hiroshi Tada''''' (nato nel 1929) aikido dal 1950, 9º dan, '''fondatore della scuola ''Aikido Tada Juku'' e del metodo ''Kinorenma'''''
* ''Nobuyoshi Tamura'' (nato nel 1933) aikido dal 1953, 8º dan
* ''Seigo Yamaguchi'' (1924–1996) aikido dal 1951, 8º dan
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* ''Kazuo Chiba'' (nato nel 1940) aikido dal 1958, 8º dan
* ''Terry Dobson'' (1938–1992) aikido dal 1960, 5º dan
* ''Seishiro Endo'' (nato nel 1942) aikido dal 1964, 8º dan
* ''Robert Frager'' (nato nel 1940) aikido dal 1964, 7º dan
* '''''Gaku Homma''''' (nato nel 1950) '''fondatore del ''Nippon Kan''''' fu l'ultimo ''uchideshi'' di Ueshiba prima delal sua morte
* ''Norihiko Ichihashi'' (1940–2001) aikido dal 1960, 8º dan
* ''Shizuo Imaizumi'' (nato nel 1938) aikido dal 1959, 7º dan
* ''Mitsunari Kanai'' (1939–2004) aikido dal 1959, 8º dan
* ''Yutaka Kurita'' (nato nel 1940) aikido dal 1959, 6º dan
* '''''Koretoshi Maruyama''''' (nato nel 1936) aikido dal 1954, '''fondatore della scuola ''Aikido Yuishinkai International'''''
* '''''Shuji Maruyama''''' (nato nel 1940) aikido dal 1959, 6º dan, '''fondatore del ''Kokikai'''''
* ''Seijuro Masuda'' (nato nel 1936) aikido dal 1962, 8º dan
* ''Robert Nadeau'' (nato nel 1937) aikido dal 1962, 7º dan
* ''Kenji Shimizu'' (nato nel 1940) aikido dal 1963, 8º dan
* ''Roy Suenaka'' (nato nel 1940) aikido dal 1961, 8º dan
* ''Seiichi Sugano'' (nato nel 1939) aikido dal 1959, 8º dan
* ''Morito Suganuma'' (nato nel 1942) aikido dal 1964, 8º dan
* ''Akira Tohei'' (1929–1999) aikido dal 1956, 8º dan
* '''''Takeji Tomita''''' (nato nel 1942) aikido dal 1961, 7º dan, '''fondatore del ''Tomita Takemusu Aiki'''''
* ''Yoshimitsu Yamada'' (nato nel 1938) aikido dal 1956, 8º dan
* '''''Hirokazu Kobayashi''''' (1929–1998) '''fondatore del ''Kobayashi aikido'''''
|}
<br>
Mentre le prime due generazioni di aikidoisti erano state rigorosamente selezionate dal Fondatore fra persone particolarmente dotate nelle arti marziali e quindi gli allievi erano pochi e praticavano in stretta sinergia con il Fondatore, con il passare del tempo ed il rapido ampiarsi del numero delle persone che erano accettate all'Hombu Dojo in qualità di allievi ("''[[uchideshi]]''" o "''[[sotodeshi]]''"), la pratica era sempre più mediata dapprima dal Doshu, il figlio Kisshomaru che di fatto prevalentemente conduceva le lezioni all'Hombu Dojo e con l'andare del tempo anche da altri allievi diretti del Fondatore che a loro volta si prodigavano nell'insegnamento all'interno ed all'esterno dell'Hombu Dojo.<br>
Furono quindi molto pochi gli allievi diretti del Fondatore che, abbandonando completamente ogni altra precedente pratica di arti marziali differenti dall'Aikido, si dedicarono totalmente ed esclusivamente a ricercare la propria realizzazione spirituale attraverso la "''Via dell'Aiki''" percorsa dal Fondatore, rendendosi a loro volta ''capostipiti'' di proprie autonome scuole e stili personali di Aikido.
 
Intanto ella aveva intrecciato una relazione con il pittore [[Heinrich Füssli]], che era tuttavia già sposato con Sophia Rawlins: attratta, come scrisse, dalla «grandezza della sua anima, dalla vivacità del suo spirito e dalla simpatia ispirata dalla sua personalità»,<ref>Janet Todd, ''Mary Wollstonecraft. A revolutionary Life'', 2000, p. 153.</ref> giunse a proporgli una convivenza a tre, naturalmente respinta dalla moglie che impose al marito la rottura della relazione con Mary.<ref>J. Todd, cit., pp. 197–198.</ref>
=== Ramificazione del lignaggio in differenti stili e scuole personali ===
Fra coloro che maggiormente si distinsero per aver generato un proprio personale sistema didattico dell'Aikido quale frutto della propria personale evoluzione e maturazione degli insegnamenti ricevuti da Ueshiba Morihei, particolare rilievo hanno le seguenti scuole:<br>
 
=== In Francia ===
{| {{prettytable}}
La Wollstonecraft partì nel dicembre 1792 per [[Parigi]], dove vi era già una piccola colonia di inglesi, come [[Helen Maria Williams]], appassionati alle straordinarie vicende della Rivoluzione in corso. A Parigi conobbe un avventuriero, [[Gilbert Imlay]], già fuggito in Inghilterra dagli Stati Uniti per sottrarsi ai creditori, del quale s'innamorò sinceramente, intanto che questi intendeva vivere una semplice avventura.<ref>C. Tomalin, cit., pp. 185–186.</ref> Quando la [[Gran Bretagna]], nel 1793, si unì alla [[Prussia]] e all'[[Austria]] nella guerra contro la Francia, l'americano Imlay fece passare Mary per sua moglie, in modo da evitare a lei, cittadina inglese, possibili sospetti di spionaggio, come era avvenuto a Thomas Paine. Si trasferirono a [[Le Havre]] dove, rimasta incinta, il [[14 maggio]] [[1794]] le nacque una bambina che chiamò [[Fanny Imlay|Fanny]], in ricordo della sua amica Fanny Blood. Mary continuò a scrivere sotto le tragiche impressioni della Rivoluzione in corso - aveva vissuto in quegli anni la guerra, il Terrore e la caduta di [[Robespierre]] - e a [[Le Havre]] terminò il suo nuovo libro, ''An Historical and Moral View of the French Revolution'', pubblicato a Londra in dicembre.
! Data<br>inizio
! Nome del<br>fondatore
! Nome della Scuola
! Principali aree di<br>sviluppo nel mondo
! Siti web di riferimento
|-
| ~1954
| Minoru Hirai
| ''Korindo Aikido'' <ref>Fonte: {{en}} [http://www.aikidojournal.com/encyclopedia?entryID=508 Encyclopedia of Aikido]</ref>
| Giappone, [http://www.shirokan.eligur.com/english/aikido.htm Israele]
| [http://www.aikidojournal.com/article.php?articleID=654 aikidojournal], [http://www.aikimartialarts.com/taxonomy/term/2 Korindo-ryu]
|-
| ~1955
| Gozo Shioda
| ''Yoshinkan Aikido''
| Giappone, Asia, U.S.A, Canada, Europa, Australia, Brasile,
| [http://www.yoshinkan.net/ Sito ufficiale Yoshinkan]
|-
| ~1970
| Morihiro Saito
| ''Takemusu Aiki''<br>''Iwama Ryu''
| Giappone, U.S.A., Asia, Europa, Oceania
| [http://www.saitosensei.com/ Sito_commemorativo_Saito_Sensei]<br>
[http://www13.big.or.jp/~aikikai/index.html Sito ufficiale giapponese]<br>
[http://www.takemusu-iwama-aikido.org/index.htm Sito ufficiale europeo]<br>
[http://www.taai.it/italiano.htm Sito ufficiale italiano]<br>
|-
| ~1971
| Koichi Tohei
| ''Shin Shin Toitsu Aikido''<br>''Ki-Aikido''<br>''Ki No Kenkyu Kai''
| Giappone, Hawai, U.S.A., Canada, Sud America, Asia, Russia, Europa, Oceania
| [http://www.ki-society.com/english/ Sito ufficiale Kinokenkyukai]<br>
[http://www.ki-aikido.it/index.html Sito Kinokenkyukai Italia]
|-
| ~1975
| Hiroshi Tada
| ''Kinorenma''<br>[http://www.asahi-net.or.jp/~yp7h-td/ ''Aikido_Tada_Juku'']
| Giappone, Italia, Europa
| [http://www.aikikai.or.jp/eng/index.htm Aikikai Foundation]<br>[http://www.aikikai.it/ Aikikai d'Italia]<br>
[http://www.aikido-international.org/ I.A.F.]<br>
[http://www.h5.dion.ne.jp/~aiki-dou/ Aikido Gessoji Dojo]
|-
| ~1976
| Shuji Maruyama
| ''Kokikai Aikido''
| Giappone, U.S.A., Canada, Australia, Israele
| [http://www.kokikai.org/ Kokikai Aikido ]<br>
[http://www.kokikai.jp/tope.htm Sito ufficiale ''Kokikai'']
|-
| ~1978
| Gaku Homma
| ''Aikido Nippon Kan''
| U.S.A.
| [http://www.nippon-kan.org/index2.html Sito ufficiale ''Nippon Kan'']
|-
| ~1979
| Masamichi Noro
| ''Kinomichi Aikido''
| Europa, Brasile, Messico, Tunisia
| [http://www.kinomichi.com/ Sito uficiale ''Kinomichi Aikido'']
|-
| ~1982
| Hirokazu Kobayashi
| ''Kobayashi Aikido''
| Giappone, Europa
| [http://www.aikido-kobayashi.org/ Sito ufficiale ''Kobayashi Aikido'']<br>[http://www.3aikido.org/ Kobayashi Aikido]
|-
| ~1992
| Takeji Tomita
| ''Takemusu Aiki Tomita Academy''
| Giappone, Europa, Russia
| [http://www.takemusuaiki.it/ Sito Italiano]<br>[http://www.takemusuaiki.org/ Sito giapponese]
|-
| ~1996
| Koretoshi Maruyama
| ''Aikido Yuishinkai International''
| Giappone, USA, Asia, Europa, Oceania, Sud America, Iran
| [http://www.aikidoyuishinkai.com/ Sito ufficiale ''Yuishinkai'']
|}
 
Imlay si allontanava spesso da lei, con la necessità o il pretesto di dover viaggiare per affari, provocando la sua reazione in lettere spesso disperate. In una gli scrisse: «Mi potrai rendere infelice, ma non riuscirai a rendermi spregevole ai miei occhi».<ref>J. G. Alvárez, P. B. Kleiser, cit., p. 37; J. Todd, cap. 25.</ref> Nel [[1795]], insieme con la figlia e una bambinaia, fecero un viaggio in [[Danimarca]], in [[Norvegia]] e in [[Svezia]] - Mary descrisse quell'esperienza nelle sue ''Letters written during a short residence in Sweden, Norway and Denmark'', pubblicato nel [[1796]] - alla fine del quale avvenne la definitiva rottura con Gilbert Imlay. Mary tornò allora a Londra: in preda a una grave depressione, un giorno cercò di suicidarsi gettandosi nel [[Tamigi]], ma fu salvata.
Ad eccezione delle scuole ''Kinorenma Aikido Tada Juku'' di Hiroshi Tada, della scuola ''Takemusu Aiki Iwama Ryu'' di Morihiro Saito, della scuola ''Kinomichi Aikido'' di Masamichi Noro ed ovviamente della scuola dell' ''Hombu Dojo'' facente capo all' ''Aikikai Foundation'' diretta fino al 4 gennaio 1999 dal ''secondo Doshu Kisshomaru Ueshiba'', figlio del Fondatore e dopo tale data dall'attuale (anno 2008) ''terzo Doshu Moriteru Ueshiba'', nipote del Fondatore, tutte le altre scuole degli stili personali di Aikido fondati dagli allievi diretti di Morihei Ueshiba, fin dalla loro nascita si resero indipendenti ed autonome dall'''Aikikai Foundation''.<br>
Nell'anno 2008 l'Aikikai Foundation resta comunque ancora la maggiore federazione aikidoistica del mondo e nel suo seno conta il numero più elevato di nazioni con organizzazioni che aderiscono alla sua politica aikidoistica e che riconoscono la sua autorità didattica esercitata dal ''Doshu dell'Hombu Dojo Aikikai'' attraverso i propri istruttori ufficiali a tale scopo designati.<br>
La qualità di "Doshu", cioè quella di ''guida spirituale e direttore didattico dell'Aikido'', è una carica plenipotenziaria di tipo ereditario che si trasmette da padre in figlio a prescindere dagli effettivi meriti aikidoistici e pertanto detta carica potrà solo e sempre appartenere esclusivamente ad un membro della discendenza maschile della famiglia Ueshiba: è solamente il ''Doshu'' che nell'Aikikai Foundation ha l'autorità, pienamente discrezionale, di certificare i gradi aikidoistici che gli vengono sottoposti per essere conferiti agli aikidoisti facenti parte ad una delle varie organizzazioni aderenti all'Aikikai Foundation.<br>
*'''Estensione della scuola e dello stile ''Hombu Dojo Aikikai'' nel mondo''' <ref>Fonte: {{en}} [http://aikido-international.org/index.php I.A.F.]</ref>
<small>(elenco aggiornato ad agosto 2008)</small><br>
 
=== Gli ultimi anni ===
{| {{prettytable}}
[[File:WilliamGodwin.jpg|thumb|left|220px|James Northcote, ''William Godwin'', 1802]]
! Paese
La Wollstonecraft finì per liberarsi della depressione e tornò a lavorare nella Casa editrice Johnson e a frequentare il vecchio circolo intellettuale dove erano presenti, in particolare, [[Mary Hays]], [[Elizabeth Inchbald]], [[Sarah Siddons]] e [[William Godwin]]. Questi aveva letto le sue ''Letters written in Sweden, Norway, and Denmark'', e aveva commentato che quello «era un libro che poteva far innamorare un lettore della sua autrice. Parla dei suoi dolori, in un modo che ci riempie di malinconia, e ci scioglie l’animo in tenerezza, e al tempo stesso ci rivela un genio che esige tutta la nostra ammirazione».
! Nome dell'organizzazione
|-
|{{ARG}}
|Associacion Argentina de Aikido
|-
|{{AUS}}
|Aikikai Australia National Aikido Association
|-
|{{BEL}}
|Belgian Aïkikaï
|-
|{{BRA}}
|Federacao Paulista de Aikido
|-
|{{BUL}}
|Bulgarian Aikido Federation
|-
|{{CHL}}
|Federacion Deportiva Chilena de Aikido - Aikikai Chile
|-
|{{CHN}}
|Hong Kong Aikido Association Ltd
|-
|{{CZE}}
|Czech Aikido Association - Aikikai of Czech Rep.
|-
|{{FIN}}
|Suomen Aikidoliitto - Finland Aikikai
|-
|{{FRA}}
|Fédération Francaise d'Aïkido Aïkibudo et Affinitaires
|-
|{{DEU}}
|Aikikai Deutschland e.V - Fachverband fuer Aikido in |Deutschland
|-
|{{LUX}}
|Federation Luxembourgeoise des Arts Martiaux
|-
|{{IDN}}
|Yayasan Indonesia Aikikai
|-
|{{ITA}}
|Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese - Aikikai d'Italia
|-
|{{JPN}}
|All-Japan Aikido Federation
|-
|{{LBN}}
|Lebanese Aikido Federation
|-
|{{MAC}}
|Associacao de Aikido de Macau - Aikikai Macau
|-
|{{MYS}}
|Aikikai Malaysia
|-
|{{MEX}}
|Federacion Mexicana de Aikido, A.C.
|-
|{{MON}}
|Association Sportive de Monaco - Aikido
|-
|{{MAR}}
|Fédération Royale Marocaine de Judo AIKIDO et AMA
|-
|{{NED}}
|Nederlandse Aikikai Federatie
|-
|{{NZL}}
|New Zealand Aikido Federation
|-
|{{NOR}}
|Norges Aikidoforbund / Norwegian Aikido Federation
|-
|{{PAR}}
|Asociacion Paraguaya de Aikido
|-
|{{PHL}}
|Pilipinas Aikido Propagation Association
|-
|{{POL}}
|Polska Federacja Aikido
|-
|{{PRT}}
|Federacao Portuguesa de Aikido
|-
|{{IRL}}
|Irish Aikido Federation
|-
|{{ZAF}}
|Aikido Federation of South Africa (AFSA)
|-
|{{RUS}}
|Aikido Aikikai Federation of Russia
|-
|{{GB-SCT}}
|Scottish Aikido Federation
|-
|{{SRB}} e {{MNE}}
|Aikido Federation of Serbia and Montenegro - Aikikai SCG
|-
|{{SGP}}
|Aikikai Singapore
|-
|{{SVK}}
|Slovak Aikido Association - Aikikai Slovakia
|-
|{{SWE}}
|Svenska Budo & Kampsportsförbundet, aikidosektionen
|-
|{{SUI}}
|Association Culturelle Suisse d'Aikido, Aikikai Suisse
|-
|{{TWN}}
|Republic of China Aikido Association (R.O.C.A.A.)
|-
|{{THA}}
|Aikido Association of Thailand
|-
|{{GBR}}
|British Aikido Federation
|-
|{{USA}}
|United States Aikido Federation
|-
|{{URU}}
|Federacion Uruguaya de Aikido - Aikikai Uruguay
|}
 
Fra di loro iniziò una relazione e decisero di sposarsi dopo che Mary rimase incinta. Il fatto che Mary fosse una «ragazza madre» e che si sposasse quando già aspettava un bambino, poteva scandalizzare la società dell’epoca, non certo Godwin che non a caso, nel suo scritto ''Political Justice'', si era dichiarato favorevole all’abolizione dell’istituto matrimoniale.<ref>C. Tomalin, cit., 245-273.</ref> Dopo il matrimonio, celebrato il [[29 marzo]] [[1797]], andarono ad abitare in due case adiacenti, in modo da conservare ciascuno la propria indipendenza.
=== La prima diffusione dell'Aikido in Europa ===
 
La loro unione durò pochi mesi: il [[30 agosto]] 1797 Mary Wollstonecraft diede alla luce la sua seconda figlia, [[Mary Shelley|Mary]], la nota futura scrittrice, ma le conseguenze del parto furono fatali alla madre, che morì il [[10 settembre]] di setticemia. Il marito scrisse al suo amico [[Thomas Holcroft]]: «credo fermamente che non esistesse una donna eguale a lei al mondo. Eravamo fatti per essere felici e ora non ho la minima speranza di esserlo mai più».<ref>Paul C. Kegan, ''William Godwin: His Friends and Contemporaries'', 1876, cap. X.</ref> Fu sepolta nella chiesa di St Pancras, e successivamente i suoi resti, insieme con quelli di William Godwin, furono traslati nel cimitero di [[Bournemouth]].
Nel processo di diffusione dell'Aikido in Europa possiamo riconoscere lo stesso fenomeno di osmosi verificatosi in altre parti del mondo fra i pionieri occidentali dell'Aikido da un lato e gli istruttori giapponesi dall'altro: i primi, dopo aver appreso i fondamenti dell'Arte all'Hombu Dojo Aikikai in Giappone (taluni anche direttamente dal Fondatore, Ueshiba Morihei), ritornano in patria propagandando con ardore il messaggio ricevuto ed i secondi, in risposta alle sollecitazioni ricevute dalla presenza dei pionieri occidentali, accettano di essere inviati dall'Aikikai Foundation in occidente (o ci arrivano di loro propria iniziativa) con la missione di sostenere l'opera di insegnamento profusa da questi primi pionieri occidentali dell'Aikido.<br>
 
== Gli scritti ==
==== Istruttori giapponesi giungono in Europa ====
Mary Wollstonecraft è l’esponente più nota del circolo di scrittori creatosi attorno a Godwin, che utilizzano la narrativa per diffondere la nuova ideologia rivoluzionaria. Infatti, anche le opere della sua narrativa affrontano il tema dell’oppressione universalmente subita dalle donne da parte degli uomini.
{| {{prettytable}}
! Anno
! Nome
! Nazione
! attività svolta
|-
| 1951
| Minoru Mochizuki
| Francia
| Presenta l'Aikido ai judoisti francesi ed in varie località d'Europa, in modo itinerante e non ufficiale
|-
| 1952
| Tadashi Abe
| Francia
| "''Inviato ufficiale''" dell'Hombu Dojo Aikikai per la diffusione dell'Aikido in Europa. Presenta l'Aikido in vari paesi d'Europa, anche in Italia.
|-
| 1959
| Haru Onoda
| Italia
| Presenta l'Aikido in modo itinerante, non ufficiale, principalmente a Roma ed occasionalmente anche in altre località italiane, fra cui Torino.
|-
|rowspan=2 | 1961
| Masamichi Noro
| Francia
| Sostituisce Tadashi Abe nella qualità di "''inviato ufficiale''" per l'Europa (con ampliamento del mandato per l'Africa)
|-
| Mutsuro Nakazono
| Francia
| "''Inviato ufficiale''" dell'Hombu Dojo Aikikai per la diffusione dell'Aikido in Europa, presenta l'Aikido in varie località di Francia e d'Europa.
|-
|rowspan=3 | 1964
| Hiroshi Tada
| Italia
| Sostituisce Masamichi Noro nella qualità di "''Inviato ufficiale''" dell'Hombu Dojo Aikikai per la diffusione dell'Aikido in Europa (senza mandato per l'Africa). Introduce in Italia una solida organizzazione della pratica dell'Aikido fondando nel 1970 l'Aikikai d'Italia.<ref>Nel 1978 l'Aikikai d'Italia ottiene dal Governo italiano il riconoscimento di personalità giuridica (Ente Morale, D.P.R. n° 526 dell'8 luglio 1978) con la denominazione di "''Associazione di cultura tradizionale giapponese''". In data ''agosto 2008'' l'Aikikai d'Italia risulta essere l'unica filiazione dell'Aikikai Foundation che abbia ottenuto in Europa un riconoscimento ufficiale statale.</ref> Nel 1973, ritenendo conclusa la sua missione in Italia, fa ritorno in Giappone rientrando nei ranghi degli istruttori ufficiali dell'Hombu Dojo Aikikai, ai vertici della gerarchia didattica giapponese. Da tale data mantiene in Europa solamente più un ruolo di supervisore tecnico, svolgendo ogni anno degli stages estivi di aggiornamento in Italia ed Europa. In data ''agosto 2008'' Tada Hiroshi risulta essere il ''Direttore Didattico'' dell'Aikikai d'Italia, ''Presidente'' del ''Consiglio Tecnico Superiore'' della I.A.F., titolare del 9° dan, attualmente il grado aikidoistico più elevato fra gli istruttori ufficiali viventi dell'Hombu Dojo Aikikai.
|-
|Nobuyoshi Tamura
| Francia
| Presenta l'Aikido in varie località di Francia ed Europa e nel 1974 assume il ruolo ufficiale di "''Delegato generale''" per l'Europa dell'Hombu Dojo dell'Aikikai di Tokyo sostituendo Tada Hiroshi in Europa nelle incombenze dell'erigenda I.A.F.<br>In data ''agosto 2008'' Nobuyoshi Tamura risulta essere un membro del ''Consiglio Tecnico Superiore'' della I.A.F.
|-
| Motokage Kawamukai
| Italia
| Presenta l'Aikido in modo itinerante, non ufficiale, principalmente a Milano, Mantova, Torino ed occasionalmente anche in altre località italiane.
|-
| 1965
| Masatomi Ikeda
| Italia
| Arriva in Italia su esplicita richiesta del suo maestro Tada Hiroshi, di cui è stato allievo in Giappone negli anni 1960-1964. Insegna stabilmente a Napoli e Salerno ed è di supporto a Tada Hiroshi nei principali stage svolti in Italia. Nel 1970 lascia l'Italia e dopo un periodo di insegnamento itinerante in Svizzera e nel Nord Europa, ritorna in Giappone.
|-
|rowspan=3 | 1966
| Katsuaki Asai
| Germania
| "''Inviato ufficiale''" dell'Hombu Dojo Aikikai per la diffusione dell'Aikido in Germania
|-
| Kazuo Chiba
| Inghilterra
| "''Inviato ufficiale''" dell'Hombu Dojo Aikikai per la diffusione dell'Aikido in Inghilterra. Promuove la costituzione della "''Aikikai of Great Britain''"
|-
| Toshikazu Ichimura
| Svezia e Scandinavia
| "''Inviato ufficiale''" dell'Hombu Dojo Aikikai per la diffusione dell'Aikido in Svezia. Presenta l'Aikido in varie località della Scandinavia e del Nord Europa.
|-
|rowspan=2 | 1967
| Toshio Nemoto
| Italia
| Arriva in Italia su esplicita richiesta del suo maestro Tada Hiroshi, di cui è stato allievo in Giappone. Si insedia a Torino dove insegna stabilmente al ''Judo Kodokan Club'' nella palestra dello stadio comunale di Via Filadelfia 88 e svolge un ruolo di supporto a Tada Hiroshi nei principali stage svolti in Italia. Nel 1970 ritorna definitivamente in Giappone.
|-
| Yasunari Kitaura
| Spagna
| "''Inviato ufficiale''" dell'Hombu Dojo Aikikai per la diffusione dell'Aikido in Spagna. Presenta l'Aikido in varie località.
|-
| 1969
| Takeji Tomita
| Svezia e Scandinavia
| Allievo di ''Shoji Nishio'' dal 1962, nel 1968 ''uchideshi'' all'Iwama Dojo presso Morihiro Saito, dal 1969 "''Inviato ufficiale''" dell'Hombu Dojo Aikikai per la diffusione dell'Aikido in Svezia. Presenta l'Aikido in varie località della Scandinavia e del Nord Europa.
|-
| 1977
| Masatomi Ikeda
| Svizzera
| "''Inviato ufficiale''" dell'Hombu Dojo Aikikai per la diffusione dell'Aikido in Svizzera.
|}
Fino alla fine degli anni '60, erano ancora pochi gli istruttori giapponesi giunti in Europa e spesso erano quasi sempre già completamente assorbiti dalle normali incombenze d'insegnamento presso le loro sedi locali europee e non riuscivano pertanto a soddisfare le richieste che arrivavano sempre più numerose dai vari paesi europei dell'epoca.<br>
Alcuni europei decisero quindi di recarsi personalmente all'Hombu Dojo Aikikai del Giappone per apprendere l'Aikido ed essere in grado, al loro rientro in patria, di farsi promotori essi stessi della diffusione dell'Aikido nel loro paese.<br> In altri casi i pionieri dell'Aikido europeo furono persone che per motivi personali o di lavoro, in quegli anni trascorsero significativi periodi di tempo in Giappone e quindi ebbero modo di apprendere l'Aikido direttamente alla fonte, dal Fondatore stesso o, dopo la sua morte, da suoi allievi diretti.
 
[[Immagine:MaryWollstonecraft.jpg|thumb|right|[[John Opie]]: ''Mary Wollstonecraft'', 1791]]
==== Pionieri europei si recano presso l'''Hombu Dojo Aikikai'' ad apprendere l'Aikido ====
''[[Rivendicazione dei diritti della donna]]'' (''A Vindication of the Rights of Woman''), pubblicato nel [[1792]], è un trattato in cui si rielabora la teoria rivoluzionaria francese contestualizzandola alle necessità femminili e in cui va evidenziato lo stretto legame delle idee dell’autrice con il dibattito politico contemporaneo. Secondo Mary "se la donna non verrà preparata per mezzo dell'istruzione a divenire la compagna dell’uomo, essa ostacolerà il progresso del sapere e della virtù". Vengono inoltre deplorate le distinzioni delle società in classi e ranghi, capaci solo di negare dignità e libertà alla maggioranza disagiata. Mary Wollstonecraft ritiene fermamente che il nuovo ordine francese debba divenire la base per i futuri rapporti tra le classi e tra i sessi.
{| {{prettytable}}
! Anno
! Nome
! Nazionalità
! Note
|-
| 1942
| Salvatore Mergè
| Italia
| Fu il primo ''sotodeshi'' europeo allievo diretto del Fondatore, Ueshiba Morihei. Rientrato in Italia nel 1946 presentò l'Aikido in diverse località ed a Roma in particolare
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| 1955
| André Nocquet
| Francia
| Fu il primo ''uchideshi'' europeo allievo diretto del Fondatore, ''Ueshiba Morihei''. Al suo ritorno dal Giappone, si prodiga incessantemente con grande zelo nell'affiancare dapprima ''Tadashi Abe'' e poi ''Masamichi Noro'' nell'opera d'insegnamento e di diffusione dell'Aikido in Francia. Con l'arrivo di ''Nobuyoshi Tamura'' in Francia quale inviato ufficiale dell'''Aikikai So Hombu'', Nocquet con numerosi dojo ed aikidoisti francesi aderisce alla F.F.J.D.A. (Federation Francaise de judo et disciplines associées). In tale anno viene estromesso dall'Aikikai So Hombu.<ref>Fonte: "Lettera dell' ''Aikikai So Hombu'' del 25 maggio 1964 (prot. nr. 9) contenente la dichiarazione ufficiale d'estromissione".<br> Fonte: "Conferma ufficiale di estromissione, rilasciata all'A.C.E.A. (Association culturelle europeenne d'Aikido) in data 23 agosro 1973 dall' ''Aikikai So Hombu'', tramite rogito del consolato francese a Tokyo, in cui si precisa che presso i registri dell' Aikikai So Hombu il Sig. Nocquet non è mai stato registrato con un grado dan superiore al 2° dan".</ref> Da tale data André Nocquet proseguì in modo indipendente ed autonomo la sua opera d'insegnamento e di diffusione dell'Aikido in Francia ed insieme al gruppo di praticanti di cui è guida, si avvicenda nelle maggiori aggregazioni aikidoistiche francesi seguendone gli sviluppi nazionali.
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| fine anni '50
| Mickey Schaaning
| Svizzera
| Pratica all'Hombu Dojo Aikikai e si prodiga per la diffusione dell'Aikido in Svizzera mantenendo stretti legami con l'Aikikai Foundation.
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| 1960
| Freddy Jacot-Descombes
| Svizzera
| Pratica all'Hombu Dojo Aikikai e si prodiga per la diffusione dell'Aikido in Svizzera. Fondatore della ''Zurich Aikikai'' ed ''Aikikai Switzerland''.
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| 1969
| Christian Tissier
| Francia
| Pratica all'Hombu Dojo Aikikai sotto la guida dei maestri Mitsugi Saotome, Seigo Yamaguchi e Kisshomaru Ueshiba. Rientra in Francia nel 1976 ed attualmente (anno 2008) detiene il grado di Shihan 7° dan Aikikai So Hombu.
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La "Rivendicazione" rese celebre la sua autrice nel mondo dei rivoluzionari, tanto che la sua opera fu pubblicata nel [[Regno di Napoli]] dove per ben dieci anni, nella Real Colonia di San Leucio, odierna frazione della città di Caserta, era stato in vigore il [[Statuto di San Leucio|Codice delle Leggi Leuciane]], il primo esempio di legislazione egalitaria pensato in chiave di genere da una donna per le donne, voluto da [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]], regina di Napoli, moglie di [[Ferdinando IV di Borbone]].
==== Associazioni e federazioni europee d'Aikido ====
Con il galoppante progredire della diffusione dell'Aikido in Europa, all'Aikikai Foundation iniziò a porsi il problema di come mantenere il controllo di tale sviluppo, non solo da un punto di vista squisitamente ''tecnico'' avocandosi la qualità di garante della genuinità della trasmissione dell'Arte, ma anche sotto il profilo strettamente ''politico'', per non vedersi esclusa dai vertici di potere dei numerosi e vari gruppi nazionali di pratica aikidoistica che sempre più velocemente andavano a formarsi in Europa aggregandosi fra di loro in associazioni nazionali locali, talune delle quali erano comunque già destinate a restare indipendenti ed autonome dall'Aikikai Foundation, in quanto emanazioni di scuole e stili personali di maestri giapponesi di grado elevato ed allievi diretti di ''Ueshiba Morihei'' i quali, dopo la morte del Fondatore, nello stesso Giappone non si assoggettavano ormai più alla disciplina della politica gestionale ed organizzativa dell'Hombu Dojo Aikikai diretto dal secondo Doshu ''Kissomaru Ueshiba''.<br>
I maestri giapponesi che per primi furono inviati ufficialmente dall'Aikikai Foundation per l'insegnamento e la diffusione dell'Aikido in Europa, scegliendo inizialmente la Francia quale paese di partenza per la loro azione di divulgazione, forse attratti dall'importante consistenza numerica che aveva il Judo in quel paese europeo e pensando che l'ambiente judoistico si prestasse ottimamente a veicolare il messaggio aikidoistico, sottovalutarono il fatto che in Francia esisteva il ''diploma statale'' di "''Professeur de Judo''", con valore legale ai fini dell'insegnamento di quella disciplina e quindi in Francia esisteva già una mentalità consolidata orientata verso un percorso legale ben preciso e prefissato di sviluppo, di gestione ed organizzazione dell'attività judoistica e questa mentalità si sarebbe automaticamente estesa ad un'attività così similare al judo da prestarsi ad essere veicolata attraverso l'ambiente judoistico.<br>
Questo fatto fece sì che il supposto vantaggio di poter utilizzare l'ambiente judoistico per introdurre e diffondere l'Aikido in Francia, si ritorcesse in uno svantaggio che non sarà mai più colmato, nonostante i reiterati sforzi compiuti fino ad oggi (anno 2008) da ogni insegnante giapponese inviato dall'Aikikai Foundation in Europa e nonostante il maestro ''Tada Hiroshi'' si fosse reso conto della situazione ed abbia cercato in tutti i modi, ma inutilmente, di trasferire in Italia il polo aikidoistico europeo su cui fondare i presupposti che consentissero di esportare il successo del ''modello italiano'' nelle altre nazioni europee.<br>Da segnalare anche il successo personale raggiunto a livello locale nazionale dal M° ''Masamichi Noro'' in Francia, dapprima nel 1975 conseguendo per se stesso e per gli istruttori della sua scuola il diploma statale di abilitazione all'insegnamento in regola con le leggi francesi e successivamente nel 2001 il riconoscimento governativo della sua scuola personale, il ''Kinomichi® Aikido''.<br>Questi successi personali ed esclusivamente nazionali non sono stati in grado di soddisfare le ambizioni dell'Aikikai Foundation in Europa, miranti alla formazione di un'unica federazione europea sovranazionale posta sotto il proprio controllo, ma l'azione svolta a questo scopo dall'Aikikai Foundation non solo in Europa ma nel mondo intero, è stata indubbiamente funzionale al raggiungimento dei massimi livelli qualitativi della pratica aikidoistica all'estero, pari a quelli riscontrabili nel Giappone stesso.<br>Se da un lato la diffusione dell'Aikido in Europa è stata e continua ad essere tutt'oggi (anno 2008) crescente ed inarrestabile, dall'altro lato la modalità dello sviluppo della pratica aikidoistica non fa altro che confermare la propria intrinseca natura di "''Arte''" non assogettabile a cristallizzazioni didattiche ed ancor meno organizzative e gestionali, rivelandosi un vero e proprio ''patrimonio di tutta l'umanità'', senza frontiere linguistiche e culturali, libero di essere interpretato secondo il l'intimo e profondo sentire esistenziale di ciascun praticante nel porre in comunione il proprio ''Sè individuale con il Sè universale''.<br>La proliferazione delle innumerevoli organizzazioni aikidoistiche in Europa e nel mondo, testimonia quindi chiaramente questa vocazione dell'Aikido ad essere un valido strumento di espressione di libertà e di creatività artistica: in questa frammentazione di associazioni e federazioni alcune sono state storicamente determinanti e di esse è opportuno fare specifica menzione.
 
Morendo lasciò in sospeso il romanzo ''Maria: or The Wrongs of Woman'' (''Maria, o i torti della donna''), con il quale esprime la necessità di un riconoscimento pubblico dei diritti delle donne. L’eroina Maria è molto sensibile verso paesaggi e atmosfere e rifiuta la passività intellettuale. Presta attenzione alla ''present state of society and governement'' e a ciò che definisce lo ''enslaved state of the labouring majority''. Il romanzo inizia con l’eroina rinchiusa in un castello gotico, sia per quanto riguarda l’architettura sia per l’atmosfera. La contemplazione dell'Italia e il pensiero delle nuove idee della Francia rivoluzionaria riescono a portarle conforto.
===== Francia: A.C.E.A. (Association culturelle européenne d'Aikido) =====
 
Diventata dopo la morte un simbolo, una bandiera nelle battaglie delle donne per l'emancipazione, fu poi dimenticata e non compresa dal [[femminismo]] contemporaneo, fino almeno agli anni '70, quando nel mondo anglosassone si è avuta un'esplosione di studi approfonditi ed appassionati che l'hanno riproposta in tutto il suo valore.
Da parte degli istruttori giapponesi "''inviati ufficiali dell'Hombu Dojo Aikikai''" in Francia, fu costante nel tempo l'intento di operare in modo tale che, a partire da quella nazione, si arrivasse ad erigere una federazione aikidoistica europea sotto lo stretto controllo dell'Aikikai Foundation.
*Già fin dal 1960, con il ritorno in Giappone del maestro ''Tadashi Abe'' [[Aikido#Istruttori giapponesi giungono in Europa|(vedi tabella)]], quest'aspirazione iniziò a concretizzarsi attraverso iniziative legali di costituzione di regolari associazioni e/o federazioni e proprio in quell'anno nasce a Nizza l'associazione "A.C.E.A." (Association culturelle européenne d'Aïkido) anche denominata "C.E.A." (Centre européenne de l' ''Aikikai So Hombu'').<br>Il 5 ottobre 1962 l'associazione si fregia del riconoscimento ufficiale dell' ''Aikikai So Hombu'' che la dichiara '''unico centro europeo dell'Aikido''' ed il 23 agosto 1973 l' ''Aikikai So Hombu'' trasmette e certifica ufficialmente all'ACEA la lista degli unici maestri giapponesi autorizzati in Europa a divulgare ed insegnare la disciplina dell'Aikido.<ref>Fonte: Convenzione stipulata il 23 agosto 1973 presso il consolato di Francia in Tokyo, fra la "''Aikikai So Hombu''" diretta dal ''Doshu Kisshomaru Ueshiba'' e l'associazione francese "A.C.E.A." diretta da "Nobuyoshi Tamura". Alla stipula della convenzione assistette il Sig. ''Pfeiffer'', allora presidente onorario della "F.F.J.D.A." la più importante associazione francese di discipline orientali (Judo ed affini) preesistente alla A.C.E.A. La convenzione fu depositata presso l'Ambasciata giapponese in Francia, a Parigi, il 14 settembre 1973.</ref> Questa lista comprendeva, alla data del 23 agosto 1973, seguenti i maestri giapponesi nel seguente ordine: ''Hiroshi Tada'' (Italia), ''Nobuyoshi Tamura'' (Francia), ''Mutsuro Nakazono'' (Francia), ''Masamichi Noro'' (Francia), ''Kazuo Chiba'' (Inghilterra), ''Katsuaki Asai'' (Germania), ''Yasunari Kitaura'' (Spagna), ''Toshikazu Ichimura'' (Scandinavia), ''Takeji Tomita'' (Scandinavia), ''Yoji Fujimoto'' (Italia). Erano anche elencati, nell'ordine, i seguenti istruttori giapponesi con la qualità di "assistenti": ''Masando Sasaki'', ''Tokimitsu Ishizawa'', ''Motokage Kawamukai''.<br>Contestualmente il maestro ''Nobuyoshi Tamura'' fu degignato a ricoprire le funzioni di ''Delegato Generale'' e da parte dell' ''Aikikai foundation'' si precisò che la scuola "Yoseikan" diretta dal maestro ''Minoru Mochizuki'' non aveva alcun legame con l' ''Aikikai So Hombu'' e che il maestro ''Hirokazu Kobayashi'', pur facente parte degli insegnanti aderenti all'Aikikai Foundation, non era autorizzato ad agire per conto dell'Aikikai So Hombu durante le sue permanenze in Europa e che a tale proposito egli agiva di sua iniziativa personale.
*Fu una svolta epocale nei rapporti fra l'Aikikai Foundation e l'Europa, in quanto con questa iniziativa legale per la prima volta si normava in modo rigido e minuzioso l'attività aikidoistica in Francia ed in Europa sotto lo stretto controllo dell'Ente giapponese.
*Il 23 marzo 1977 l'A.C.E.A. cambia la sua denominazione in F.E.A. (Fédération Européenne d'Aikido) anche denominata in lingua inglese E.A.F (European Aikido Federation).
 
== Note ==
===== Francia: A.C.F.A. (Association Culturelle Francaise d'Aikido). L'evoluzione del M° ''Noro'' =====
<references/>
*Nell'anno 1962 il Sig. ''Pierre Chassang'', allievo del maestro ''Masamichi Noro'', fonda a sostegno del maestro nella sua opera di diffusione ed insegnamento dell'Aikido in Europa, l'associazione "A.C.F.A.", indipendente dall'A.C.E.A. e dalle altre associazioni francesi.<br>
*Nel 1967 l'A.C.F.A. viene sostituita dalla ''Association Institut Masamichi Noro''.
*Nel 1975 il maestro ''Masamichi Noro'' ottiene per se stesso e per gli istruttori suoi allievi, il "''Brevet d'Etat de Professeur de Judo et méthodes de combat assimilées - option Aïkido''", diploma con valore legale che permetterà a lui ed alle persone da lui designate di insegnare l'Aikido in Francia conformemente alla legge francese.
*Nel 1978 il maestro ''Masamichi Noro'' codifica la propria scuola ed il suo stile personale: il ''Kinomichi Aikido''.
*Nel 1983 fonda il "''Centre Masamichi Noro''" a Parigi, in Rue Logelbach (Paris 17e), che nel 1991 si trasforma in "Centre International Noro Kinomichi" con sede al ''Dojo de la Fontaine'', Bd. de Strasbourg (Paris 10e).
*Nel 2001 il Ministero dello Sport del Governo francese riconosce al ''Kinomichi® Aikido'' la valenza di disciplina sportiva.<br>Nasce la "K.I.I.A." (Kinomichi® International Instructors Association), associazione francese che raggruppa gli insegnanti in possesso dell'autorizzazione di legge necessaria per insegnare legalmente il ''Kinomichi® Aikido'' in Francia.<br>La "K.I.I.A." si affilia alla "F.F.A.A.A., 11 rue Jules Valés (Paris 11e), in qualità di disciplina affine.
 
== Opere ==
===== Francia: F.E.A. (Fédération Européenne d'Aikido) =====
*''Thoughts on the Education of Daughters: With Reflections on Female Conduct, in the More Important Duties of Life'', London, Joseph Johnson 1787
*Il 12 Ottobre 1975 il ''Doshu Kisshomaru Ueshiba'' si reca in visita alla Francia accompagnato dal M° ''Nobuyoshi Tamura'' che in quegli anni riveste il ruolo ufficiale di ''Delegato Generale'' dell'Hombu Dojo dell'Aikikai per l'Europa, ai fini di attendere alle incombenze richieste dall'erigenda F.E.A. (Fédération Européenne d'Aikido) anche denominata in ingua inglese E.A.F (European Aikido Federation) in seno alla più ampia organizzazione internazionale denominata I.A.F. (International Aikido Federation). La decisione di dare avvio alla costituzione di entrambe le federazioni era già stata deliberata nel 1974 in Giappone dall'Aikikai Foundation. Nel novembre dello stesso anno ne avviene la regolare formalizzazione a Parigi.
*''Mary: a Fiction'', London, Joseph Johnson 1788
*Nel 1976 a Madrid si tiene un congresso congiunto di F.E.A. e I.A.F. in cui si gettano le basi statutarie e si fissano gli obiettivi delle rispettive federazioni. La cintura nera italiana ''Giorgio Veneri'' è delegato dalla ''Aikikai d'Italia'' a rappresentarla in seno ad entrambe le federazioni.
*''Original Stories from Real Life: With Conversations Calculated to Regulate the Affections and Form the Mind to Truth and Goodness'', London, Joseph Johnson 1788
*Nel 1978 viene eletto Presidente della F.E.A./E.A.F la cintura nera italiana ''Giorgio Veneri''.
*Jacques Necker, ''Of the Importance of Religious Opinions'', traduzione di Mary Wollstonecraft, London, Joseph Johnson 1788
*Nel decennio 1980/1990 la F.E.A./E.A.F sostiene una campagna di promozione e diffusione dell'Aikido nei paesi europei in cui non è ancora conosciuto od appena agli albori. Stanzia i finanziamenti necessari all'organizzazione di corsi di Aikido in Cecoslovacchia, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Estonia, Turchia, Russia, delegando ''Giorgio Veneri'' per tale incombenza. A tutt'oggi (anno 2008) in quei paesi si è formata una robusta rete di organizzazioni nazionali ma non tutte sono sotto il diretto controllo della F.E.A./E.A.F.<br>
*''The Female Reader: Or, Miscellaneous Pieces, in Prose and Verse; selected from the best writers, and disposed under proper heads; for the improvement of young wome''n, London, Joseph Johnson 1789
*La federazione europea, voluta fortemente e tenacemente da ''Nobuyoshi Tamura'' quale obiettivo prioritario della sua permanenza in Europa, con il trascorrere dei decenni di fatto ha finito per perdere molta della sua iniziale importanza strategica, la quale è passata man mano sempre di più alla I.A.F. (International Aikido Federation) dove ha finito per convergere l'obiettivo primario dell'Aikikai Foundation non solo sotto il profilo tecnico e didattico, ma anche in relazione alla gestione ed all'organizzazione della pratica aikidoistica in Europa. La federazione europea non è però scomparsa del tutto, ma ha conservato su scala europea un gruppo di affiliati maggiormente legati al maestro ''Tamura'' e desiderosi di conservare con lui un rapporto privilegiato. Il M° ''Tamura'' è il direttore tecnico della federazione fin dalla sua fondazione.<br>Attualmente (anno 2008) sono affiliati alla F.E.A./E.A.F. <ref>Fonte: {{fr}} {{en}} [http://www.aikido-europe.com/fr/membres.php?id=&lang=fr dal sito ufficiale F.E.A./E.A.F.]</ref>
*Maria Geertruida van de Werken de Cambon, ''Young Grandison. A Series of Letters from Young Persons to Their Friends'', traduzione di Mary Wollstonecraft, London, Joseph Johnson 1790
:{| {{prettytable}}
*Christian Gotthilf Salzmann, ''Elements of Morality, for the Use of Children; with an introductory address to parents'', traduzione di Mary Wollstonecraft, London, Joseph Johnson 1790
! Nazione ||Federazione affiliata
*''A Vindication of the Rights of Men, in a Letter to the Right Honourable Edmund Burke'', London, Joseph Johnson 1790
|-
*''A Vindication of the Rights of Woman with Strictures on Moral and Political Subjects'', London, Joseph Johnson 1792
| {{DEU}} || F.D.A.V. - Freie Deutsche Aikido Vereinigung e.V.
*''An Historical and Moral View of the French Revolution; and the Effect It Has produced in Europe'', London, Joseph Johnson 1794
|-
*''Letters Written during a Short Residence in Sweden, Norway, and Denmark'', London, Joseph Johnson 1796
| {{AUT}} || Ö.A.V. - Österreichischer Aikidoverband
*''On Poetry, and Our Relish for the Beauties of Nature'', «Monthly Magazine», aprile 1797
|-
*''Maria: or, the Wrongs of Woman'', a cura di W. Godwin, London, Joseph Johnson, 1798 (postuma, incompiuta)
|rowspan=3| {{BEL}}
*''The Cave of Fancy'', a cura di W. Godwin, London, Joseph Johnson 1798 (postuma, frammenti)
| V.A.V. - Vlaamse Aïkido Vereniging
*''Letter on the Present Character of the French Nation'', a cura di W. Godwin, London, Joseph Johnson 1798 (postuma)
|-
*''Fragment of Letters on the Management of Infants'', a cura di W. Godwin, London, Joseph Johnson 1798 (postumo, incompiuto)
| UBeA - Union Belge d'Aïkido
*''Lessons'', a cura di W. Godwin, London, Joseph Johnson 1798 (postume, incompiute)
|-
*''Hints'', a cura di W. Godwin, London, Joseph Johnson 1798 (postumi, incompiuti)
| D.A.B.B.
|-
| {{ESP}}
| AETAIKI - Aïkikaï Espagnol - Association Espagnole Technique d'Aïkido
|-
| {{FRA}}
| F.F.A.B. - Fédération Française d'Aïkido et de Budo
|-
| {{LUX}}
| F.L.A.M. - Federation Luxembourgeoise des Arts Martiaux
|-
| {{MON}}
| A.S.M. - A.S.M. Aïkido
|-
| {{NLD}}<br> {{NED}}
| J.B.N. - Judo Bond Nederland
|-
|rowspan=2| {{PRT}}
| F.P.A. - Fédération Portuguaise d'Aïkido
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| A.K.P. - Associação Desportiva Aikikai de Portugal
|-
| {{SRB}}<br> {{MNE}}
| Y.A.C. - Y.A.C. Serbie & Montenegro
|-
| {{SVK}}
| F.A.Slv. - Fédération Aïkido Slovaquia
|-
| {{SUI}}
| FSA-SAF - Fédération Suisse d' Aikido
|}
 
=== Traduzioni italiane ===
== Origini ed evoluzione dell'Aikido in Italia ==
*''Sui diritti delle donne'', a cura di B. Antonucci, Milano, Rizzoli 2008 ISBN 8817020834
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*''Scritti sulla Rivoluzione francese'', a cura di R. A. Modugno, Cosenza, Rubettino ISBN 8849817096
La storia delle origini e dell'evoluzione dell'Aikido in Italia è innanzi tutto scandita dai periodi storici coincidenti con le fasi di nascita e di sviluppo della struttura organizzativa e didattica dell'Aikido sul territorio italiano, che a loro volta corrispono all'avvicendarsi in Italia degli istruttori giapponesi inviati dall'Hombu Dojo dell'Akikai del Giappone.<br>
*''Lettere scandinave'', a cura di L. Pontrandolfo, Bari, Palomar di Alternative 2005 ISBN 8876002197
La quasi totalità degli italiani che per primi hanno appreso l'Arte dell'Aikido, a parte pochissimi pionieri che si sono recati personalmente all'Hombu Dojo Aikikai del Giappone, hanno infatti avuto quale ''culla aikidoistica'' il grembo dell'Aikikai Foundation del Giappone e, quali ''nutrici'', gli insegnanti giapponesi inviati appositamente in Italia dall'Ente aikidoistico giapponese.<br>
*''Tempo di rivoluzioni. Sui diritti degli uomini e delle donne'', a cura di C. Vivian, Santa Maria Capua Vetere, Spartaco 2004 ISBN 8887583366
Si possono dunque individuare generazioni successive di aikidoisti, corrispondenti ad altrettanti momenti storici dello sviluppo e dell'evoluzione dell'Aikido in Italia. Una prima generazione composta dai primi italiani allievi diretti dei maestri giapponesi, una seconda composta da aikidoisti più giovani, in parte ancora allievi diretti dei maestri giapponesi ma che si relazionano sempre di più in via principale con i propri istruttori italiani e sempre meno hanno un costante e stabile rapporto diretto con i maestri giapponesi che operano in Italia ed infine le successive generazioni di aikidoisti italiani che, ancora più giovani, hanno di fatto un rapporto diretto esclusivamente con il proprio insegnante italiano e non si relazionano più con alcun insegnante giapponese oppure solamente in modo saltuario ed occasionale.<br>
*''Lettere d'amore'', a cura di R. Colombo e F. Ruggieri, Verona, Essedue 1983 ISBN 8885697038
I periodi significativi di evoluzione, crescita e sviluppo dell'Aikido in Italia sono:<br>
#Periodo precedente all'arrivo in Italia (1964) del M° ''Hiroshi Tada'' [[Aikido#Istruttori giapponesi giungono in Europa|(vedi tabella)]]<br>Sono gli anni della ricerca di un riferimento sicuro dal quale attingere la conoscenza dell'Arte.
#Periodo dal 1965 fino al 1978. Costituzione della ''Accademia nazionale Italiana d'Aikido Aikikai d'Italia'' (1970), fondazione delle riviste associative che consentono un più efficace proselitismo (1972), conseguimento del riconoscimento della persona giuridica all'Aikikai d'Italia da parte dello Stato Italiano (con la denominazione ufficiale di "''Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese''").
#Periodo dal 1979 al 2004. Negli anni che seguono l'erezione ad ''Ente Morale'' dell'Aikikai d'Italia da parte dello Stato Italiano, inizia una fase di cresita numerica conseguente alla maggiore capacità e possibilità dell'Ente di comunicare ed interagire ai massimi livelli istituzionali nel tessuto sociale italiano.<br>Il fenomeno della frammentazione dell'Aikido in varie e sempre più numerose organizzazioni di pratica aikidoistica, inizia a diventare sensibile anche in Italia.
#Periodo contemporaneo a partire dal 2004. A partire da questa data, da un lato si assiste ai decessi di alcuni pionieri storici dell'Aikido in seno all'Aikikai d'Italia ed all'insorgere di un gravissimo impedimento di salute che ha colpito l'insegante giapponese ''Hideki Hosokawa'' da decenni dislocato in Italia, dall'altro lato si assiste al raggiungimento di ''gradi dan'' elevati (5° dan ed oltre) da parte di numerosi aikidoisti italiani. Questi eventi segnano l'avvio di un profondo riassetto degli equilibri di potere e gerarchici all'interno dell'Aikikai d'Italia.<br>
Ciascuno di questi periodi ha la sua caratteristica peculiare.<br>
Il primo è quello degli entusiasmi pionieristici ed è ancora maggiormente orientato all'Aiki-budô (合気武道) degli anni '40 e '50 di cui si era fatto portatore ''Salvatore Mergè'' [[Aikido#Pionieri europei si recano presso l'Hombu Dojo Aikikai ad apprendere l'Aikido|(vedi tabella)]] al suo rientro in Italia dal Giappone, piuttosto che all'Aikido (会氣道) degli anni '60 presentato in Italia solamente a partire dal 1959 con l'avvento della Sig.na ''Haru Onoda'' [[Aikido#Istruttori giapponesi giungono in Europa|(vedi tabella)]]<br>Il secondo è responsabile di un salto di qualità nella pratica aikidoistica italiana dovuta all'arrivo del M° ''Hiroshi Tada'' e vede una sensibile diffusione dell'Aikido sul territorio e conseguente sensibile crescita numerica degli aikidoisti italiani.<br>Il terzo si caratterizza per il definitivo consolidamento della struttura organizzativa e didattica dell'Aikikai d'Italia, conseguente all'erezione in ''Ente Morale''. L'attività della più importante organizzazione aikidoistica italiana entra a regime focalizzandosi sulla propria gestione interna organizzativa e sull'interazione con le federazioni europea ed internazionale (la F.E.A. e la I.A.F.) da cui essa gerarchicamente dipende.<br>L'ultimo periodo, quello contemporaneo (anno 2008), mostra di essere foriero di un profondo riassetto ai vertici della prima e più importante organizzazione italiana di pratica aikidoistica, unitamente all'avvio di un inevitabile naturale processo di ''turnover''.<br>
*Nel frattempo, mentre l'Aikikai d'Italia compiva questo suo ultraquarantennale percorso ricco di positivi sviluppi, altre organizzazioni di pratica aikidoistica nascevano dall'occasionale distacco di aikidoisti provenienti dall'Aikikai d'Italia, crescendo e sviluppandosi a loro volta sul territorio italiano con alterne fortune fino a raggiungere anch'esse, nell'ultimo periodo contemporaneo, la loro piena maturità come organizzazioni di pratica aikidoistica, talune mantenendosi subordinate all'Aikikai Foundation del Giappone, altre rendendosi indipendenti da essa.
 
== Bibliografia ==
=== Periodo precedente al 1964 ===
*José Gutiérrez Alvárez, Paul B. Kleiser, ''Le sovversive'', Bolsena, Massari 2005 ISBN 88-85378-63-3
La pratica aikidoistica di questo periodo <ref>Fonte: {{en}} [http://www.aikidojournal.com/encyclopedia?entryID=312 Enciclopedia of Aikido]</ref> ruotò essenzialmente attorno alla figura del Prof. Salvatore Mergè, a partire dal 1946, anno in cui questi fece ritorno in Italia dal Giappone ove aveva soggiornato numerosi anni per lavoro ed in quel periodo aveva praticato come ''sotodeshi'' all'Hombu Dojo Aikikai di Tokyo, allievo diretto di Ueshiba Morihei. Quando negli anni '50 ''Minoru Mochizuki'' e ''Tadashi Abe'' ebbero i primi contatti con gli ambienti judoistici italiani interessati ad apprendere l'Arte dell'Aikido, trovarono quindi un terreno molto fertile per l'opera precedentemente svolta da Salvatore Mergè.<br>
*Roberta A. Crocetta Modugno, ''Mary Wollstonecraft. Diritti umani e Rivoluzione francese'', Cosenza, Rubbettino 2002 ISBN 88 498 0457 1
Ma fu solamente a partire dal 1959, in occasione di uno stage che il M° ''Tadashi Abe'' tenne quell'anno a Sanremo, che si accese in Italia un più vasto interesse per l'Aikido, grazie anche alla preziosa azione di divulgazione operata dalla scultrice giapponese ''Haru Onoda'' che in quegli anni stava frequentando l'Accademia di Belle Arti di Roma e collaborava con il prof. Mergè nella presentazione dell'Aikido in Italia.<br>
*William Godwin, ''Ricordo dell'autrice de «I diritti della donna»'', a cura di S. Bertea, Cosenza Rubettino 2003 ISBN 88 498 0791 0
La Sig.na ''Haru Onoda'' era stata in Giappone un'allieva diretta di Ueshiba Morihei che le conferì personalmente il grado di ''shodan'' (cintura nera 1° dan) e può a tutti gli effetti essere considerata un pioniere ''giapponese'' dell'Aikido italiano. Nel 1969 ritorna definitivamente in Giappone dopo essersi prodigata per oltre un decennio non solo per la diffusione dell'Aikido in Italia, ma soprattutto per il suo corretto intendimento.<br>
*Paul C. Kegan, ''William Godwin: His Friends and Contemporaries'', London, Henry S. King and Co. 1876
Fra gli anni 1961 e 1964 gli aikidoisti italiani ebbero contatti anche con i maestri giapponesi ''Mutsuro Nakazono'' e ''Masamichi Noro'' giunti dal Giappone in Europa e stabilitisi in Francia. Occasionalmente ebbero modo di avvalersi anche degli insegnamenti di ''Hirokazu Kobayashi'' che saltuariamente effettuava dei viaggi dal Giappone in Europa.<br>
*Paola Partenza, ''Sguardo e narrazione. Quattro esempi di scrittura femminile. Wollstonecraft, Hays, Austen, Gaskell'', Roma, Carocci 2008 ISBN 88 430 4660 8
*Febbraio 1964: iniziano in Italia i primi corsi regolari di Aikido.
*Emily Sunstein, ''A different Face: the Life of Mary Wollstonecraft'', Boston, Little, Brown and Co., 1975 ISBN 0-06-014201-4.
Nel febbraio del 1964 giunse in Italia il Sig. ''Motokage Kawamukai'', giovane ''shodan'' (cintura nera 1° dan) dell'Hombu Dojo Aikikai, il quale tramite il ''M° Tommaso Betti-Berutto'', pioniere italiano del Judo, entrò in contatto a Roma con la Sig.na Onoda ed iniziò a tenere un corso regolare di Aikido. Nell'estate di quell'anno il Sig. ''Kawamukai'' e la Sig.na ''Onoda'', visti gli ottimi risultati del corso appena intrapreso e le buone prospettive esistenti, anche consigliati da ''Hirokazu Kobayashi'' che in quei giorni si trovava di passaggio a Roma, decidono di segnalare all'Hombu Dojo Aikikai la promettente situazione italiana suggerendo l'invio in Italia di un maestro giapponese di elevato livello.<br>
*Janet Todd, ''Mary Wollstonecraft. A revolutionary Life'', London, Weidenfeld and Nicholson 2000 ISBN 0-231-12184-9
*Ottobre 1964: arriva in Italia il maestro giapponese ''Hiroshi Tada''
*Claire Tomalin, ''The Life and Death of Mary Wollstonecraft'', New York, Penguin 1992 ISBN 0-14-016761-7
A seguito di formale richiesta inoltrata presso l'Hombu Dojo Aikikai da ''Danilo Chierchini'', dirigente della ''palestra di judo dei Monopoli di Stato'' in Roma dove si tenevano i primi corsi di Aikido diretti dal Sig. Kawamukai e dalla Sig.na Onoda, nell'ottobre 1964 il maestro ''Tada Hiroshi'' 7° dan con la qualifica di ''Shihan'' (imitabile), fu prontamente inviato ufficialmente in Italia dall'Aikikai Foundation con la missione di diffondere l'Aikido e di realizzare in Europa le strutture organizzative idonee a garantire lo svolgimento della pratica aikidoistica europea sotto il pieno controllo da parte dell'Hombu Dojo Aikikai del Giappone, in quanto in quegli anni la pratica dell'Aikido in Europa e specialmente in Francia dopo il ritorno in Giappone di ''Tadashi Abe'' avvenuto nel 1960, <ref>Fonte: {{en}} [http://www.aikidojournal.com/encyclopedia?entryID=201 Encyclopedia of Aikido, "history of Aikido in France"]</ref> si stava sviluppando acora liberamente, priva di quel controllo e coordinamento da parte delle gerarchie giapponesi auspicato dall'Aikikai Foundation. <ref>Fu solo con la costituzione nel 1975 della E.A.F (''European Aikido Federation'') e della I.A.F. (''International Aikido Federation''), che l'Aikikai Foundation riuscì a realizzare una specifica struttura europea di controllo della pratica dell'Aikido, nell'ambito della creazione di una più ampia struttura internazionale. Non riuscirà più però a porre sotto il suo completo controllo la pratica dell'Aikido nel mondo, così come non vi riuscì nel Giappone stesso.</ref>
<br>
 
=== Periodo dal 1965 al 1978 ===
Con l'avvento in Italia di ''Hiroshi Tada'' [[Aikido#Istruttori giapponesi giungono in Europa|(vedi tabella)]] che sostituisce ''Masamichi Noro'' nella qualità di "Inviato ufficiale" dell'Hombu Dojo Aikikai per la diffusione dell'Aikido in Europa, si registra un vero e proprio salto di qualità in tutti i sensi, non solo per l'eccezionale capacità tecnica del maestro, ma anche sotto il profilo dell'immediata crescita numerica dei praticanti in tutta Italia e del formarsi nelle varie località italiane dei primi gruppi spontanei di aikidoisti che iniziano ad allenarsi secondo un preciso programma didattico sotto la guida del maestro Tada attraverso la sua presenza costante nel tempo.<br>E' quindi terminato il periodo in cui saltuariamente ed a distanza di lunghissimo tempo fra una volta e l'altra, solo alcuni ardenti appassionati venivano individualmente a contatto con gli insegnanti giapponesi in occasione di sporadici incontri di uno o comunque di pochi giorni di pratica, per lascare il posto ad una pratica aikidoistica sistematica ed organizzata, che può contare sull'assidua e costante presenza sul territorio italiano del maestro Tada, il quale si prodiga in continui spostamenti da città in città per portare il proprio insegnamento presso i nascenti gruppi di pratica.
*Anno 1965: arriva in Italia il maestro ''Masatomi Ikeda''.
Arriva in Italia su esplicita richiesta del suo maestro ''Tada Hiroshi'' di cui è stato allievo in Giappone negli anni 1960-1964 presso il ''Dôjô Jiyûgaoka'' dove M° Tada insegnava privatamente prima di arrivare in Italia. Con l'aiuto e l'assistenza del Sig. ''Attilio Infranzi'', un pioniere dell'Aikido italiano residente a ''Cava dei Tirreni'' vicino a Salerno, supera velocemente le iniziali difficoltà linguistiche e logistiche ed inizia ad insegnare stabilmente a Napoli e Salerno, facendo nel contempo da supporto al M° ''Tada'' nei principali stages svolti in Italia. Nel 1970 lascia l'Italia e dopo un breve periodo itinerante fra Italia, Svizzera ed alcune località del Nord Europa, ritorna in Giappone.
*Anno 1967: arriva in Italia il maestro ''Toshio Nemoto''.
Nell'estate del 1967 arriva nella città di Torino su esplicita richiesta del suo maestro ''Tada Hiroshi'' di cui è stato allievo in Giappone presso il ''Dôjô Jiyûgaoka''. Si insedia a Torino dove insegna stabilmente al ''Judo Kodokan Club'' nella palestra dello stadio comunale di Torino in Via Filadelfia 88 e svolge un ruolo di supporto al M° ''Tada'' nei principali stages svolti in Italia.<br>Assistito dal torinese ''Claudio Pipitone'', pioniere dell'Aikido italiano e suo "''uke''" (partner d'allenamento) preferito, si prodiga per oltre tre anni con ardore e con tenacia per la diffusione dell'Aikido in Italia. A tale proposito occorre ricordare l'evento eccezionale del 29 ottobre 1968 <ref>[http://www.aikikai.it/album/album13.htm visita a Torino della figlia dell'ambasciatore giapponese a Roma]</ref> organizzato per la visita a Torino della Sig.na ''Makiko Nakamura'', figlia dell'allora ambasciatore giapponese a Roma, ottima aikidoista, che fu motivo di risonanza anche sui quotidiani dell'epoca ed utile occasione per far conoscere l'esistenza in Torino di un qualificato corso d'Aikido condotto da un insegnante giapponese. Nel 1970 il M° ''Nemoto'' ritorna definitivamente in Giappone.
*Anno 1968: iniziano in Italia gli stages diretti dal ''M° Tada'', corsi di allenamento intensivo ricorrenti ogni anno.
Nell'agosto del 1968 il M° ''Tada'' organizzò per la prima volta in Europa, nella città di ''Lido di Venezia'', un corso ''internazionale'' di Aikido della durata di tre settimane, a cui parteciparono tutti gli insegnanti presenti in Europa: ''Masamichi Noro'' e ''Nobuyoshi Tamura'' (Francia), ''Masatomi Ikeda'' (Napoli, Italia), ''Toshio Nemoto'' (Torino, Italia), ''Katsuaki Asai'' (Germania), ''Kazuo Chiba'' (Inghilterra), ''Yasunari Kitaura'' (Spagna). Fu un evento memorabile, di eccezionale risonanza internazionale, il cui successo segnò l'avvio di un ricorrente appuntamento estivo destinato a proseguire ininterrottamente ogni anno, fino ai tempi attuali (anno 2008).<br> Questo corso estivo si svolse nell'arco delle tre settimane centrali del mese di agosto come tutti quelli che si tennero negli anni successivi ''fino ai primi anni '70'' e fu impregnato di quello spirito pionieristico che faceva sopportare allenamenti di ben ''otto ore giornaliere'' per tutta la durata del corso!<br>Questo primo appuntamento estivo è da ricordare anche perchè registrò la visita di un ospite di eccezionale importanza, il compianto maestro venerabile ''[[Taisen Deshimaru|Deshimaru Taisen]]'' (1914-1982), Primo Patriarca in Europa del [[Soto Zen|Buddhismo Sōtō Zen]], che da pochissimo tempo era arrivato in Francia (1967) quale "inviato ufficiale" della scuola giapponese buddhista di tradizione ''Sōtō Zen'', con la missione della diffusione del ''Buddhismo Zen'' in Europa.
*Formazione della ''prima generazione'' di cinture nere italiane di Aikido
L'anno accademico 1968/1969 merita di essere ricordato anche perchè nell'arco di quest'anno il M° Tada Hiroshi rilasciò in Italia i primi certificati con il grado aikidoistico di ''Shodan'' (cintura nera 1° dan) ad un primo gruppo di suoi allievi che lo avevano seguito assiduamente in quegli anni. In quell'epoca, ancora semipionieristica, non esisteva la possibilità di inoltrare una "domanda di esame" per la cintura nera ed era solamente il M° Tada che, nel momento in cui riteneva che un suo allievo avesse completato la preparazione necessaria, decideva a proprio insindacabile giudizio di conferirgli il grado di ''Shodan''.<br> Il primo gruppo di aikidoisti italiani che in quell'anno accademico ricevettero dal M° Tada Hiroshi il grado di ''Shodan'' riconosciuto ufficialmente dall'Hombu Dojo Aikikai, furono: <ref>Fonte: "Da cintura bianca a cintura nera", di ''Tommaso Betti-Berutto'', 5° edizione, "Centro Judoista Sakura", 1970 Roma</ref><br>
''Bosello Claudio'' (Milano), ''Burkhard Bea'' (Napoli), ''Chierchini Carla'' (Roma), ''Chierchini Danilo'' (Roma), ''Cesaratto Gianni'' (Roma), ''De Compadri Fausto'' (Mantova), ''De Giorgio Sergio'' (Roma), ''Della Rocca Vito'' (Salerno), ''Esposito Brunello'' (Napoli), ''Immormino Ladislao'' (Torino), ''Infranzi Attilio'' (Cava dei Tirreni), ''Lusvardi Francesco'' (Mantova), ''Macaluso Marisa'' (Mantova), ''Peduzzi Alessandro'' (Milano), ''Pipitone Claudio'' (Torino), ''Ravieli Alfredo'' (Roma), ''Sabatino Nunzio'' (Napoli), ''Sciarelli Guglielmo'' (Napoli), ''Veneri Giorgio'' (Mantova)
*'''Anno 1970: nasce ''l'Aikikai d'Italia'', la principale organizzazione aikidoistica italiana'''
Il 10 aprile 1970 il M° ''Tada Hiroshi'' fonda la "''Accadenia Nazionale Italiana di Aikido Aikikai d'Italia''" che viene subito riconosciuta dall'Aikikai Foundation del Giappone quale unica organizzazione autorizzata dall'Ente giapponese all'organizzazione della pratica dell'Aikido in Italia.<br>
Il 6 novembre dello stesso anno si riunisce il comitato promotore dell'Aikikai d'Italia per deliberare il cambiamento della denominazione in "''Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese''" ed approva un nuovo statuto in cui ''l'Aikikai d'Italia'' si costituisce quale ''sezione'' autonoma della neonata associazione, con la specifica missione di organizzare la diffusione e l'insegnamento dell'Aikido in Italia.<br>
Questo evento costituisce una pietra miliare della storia dell'Aikido italiano, in quanto segna l'avvio di una nuova era, più organizzata ed efficace, della gestione della pratica aikidoistica italiana da parte della struttura facente capo ai maestri giapponesi ufficialmente riconosciuti dall' ''Aikikai Foundation'' quale esclusivo organo autorizzato in Italia per l'insegnamento e la diffusione dell'Aikido.
*Anno 1971: arriva in Italia il maestro ''Yoji Fujimoto''
Nel luglio del 1971 arrivò a Milano il Sig. ''Yoji Fujimoto'' <ref>[http://www.aikikai.it/biografie/fuji.htm biografia di Yoji Fujimoto]</ref> che trovò in Italia un'attività aikidoistica in veloce espansione e crescita non più solamente sotto la guida del maestro Tada Hiroshi ma anche per merito della prima generazione di cinture nere italiane che da qualche anno aveva iniziato ad affiancare efficacemente gli istruttori giapponesi nell'insegnamento e nella diffusione dell'Aikido in Italia. Il maestro ''Fujimoto'', dopo essersi rapidamente insediato come istruttore in Milano, già nel settembre dello stesso anno si attiva subito nel prendere i suoi primi contatti con la realtà aikidoistica italiana in Piemonte e del sud Italia (Napoli), affiancato da ''Claudio Pipitone'', una delle prime cinture nere italiane ed istruttore designato dal maestro Tada Hiroshi nella scuola ''Aikikai Torino'' presso la succursale di Torino dell'Aikikai d'Italia, che lo guida in questo suo primo giro esplorativo per l'Italia: successivamente il maestro ''Fujimoto'' prosegue man mano sempre più speditamente ed in modo autonomo nella sua azione di pieno inserimento nel tessuto aikidoistico italiano.
*Anno 1972: l'Aikikai d'Italia apre la sua prima (ed unica) succursale in Italia.
Nel gennaio 1972 il Dojo accademico di Torino della ''Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese'' retto dalla cintura nera ''Claudio Pipitone'' per espressa delega del M° ''Hiroshi Tada'', trasferisce la propria attività dalla sede provvisoria di Via Giolitti 35, alla nuova ampia sede in Via Frabosa 5 dedicata esclusivamente alla pratica dell'Aikido. La succursale di Torino fornirà un valido supporto logistico alle attività didattiche dell'Aikikai d'Italia fino al dicembre 1981, anno in cui gli organi associativi decisero la sua dismissione per mutati orientamenti di politica organizzativa e didattica sul territorio.
*Anno 1973: il maestro ''Hiroshi Tada'' fa ritorno in Giappone
Nel 1973, ritenendo conclusa la sua missione in Italia, il maestro Tada Hiroshi fa ritorno in Giappone rientrando nei ranghi degli istruttori ufficiali dell'Hombu Dojo Aikikai, ai vertici della gerarchia didattica giapponese. Da tale data mantiene in Italia ed in Europa solamente più un ruolo di supervisore tecnico, svolgendo ogni anno degli stages estivi di aggiornamento in Italia ed Europa.
*Anno 1974: arriva in Italia il maestro ''Hideki Hosokawa''
Nel luglio 1974 arrivò in Italia il Sig. ''Hideki Hosokawa'' <ref>[http://www.aikikai.it/biografie/hoso.htm biografia di Hideki Hosokawa]</ref> accompagnato, nel suo viaggio di trasferimento da Tokyo a Roma, da ''Claudio Pipitone'' che rientrava in Italia dopo un suo soggiorno di perfezionamento dell'Aikido presso l'Hombu Dojo Aikikai del Giappone. Il maestro ''Hosokawa'', che in Giappone era stato uno degli allievi del maestro ''Tada Hiroshi'' al ''Dojo Jiyugaoka'' di Tokyo, si stabilì a Roma per alcuni anni come insegnante presso il Dojo centrale dell'Aikikai d'Italia e successivamente a Cagliari in Sardegna.
*Anno 1975: il ''Doshu Kisshomaru Ueshiba'' fa visita all'Italia
Nell'ottobre 1975 per la prima volta il ''Doshu Kisshomaru Ueshiba'' si reca in visita in Italia a Roma presso il Dojo Centrale dell'Aikikai d'Italia. Qui tiene una menorabile ''embukai'' (manifestazione per il pubblico) coadiuvato dai maestri ''Hiroshi Tada'' e ''Nobuyoshi Tamura''.
*'''Anno 1978: l' ''Aikikai d'Italia'' ottiene il riconoscimento giuridico dello Stato Italiano'''.
La costituzione dell'Aikikai d'Italia in associazione, sebbene ancora priva del riconoscimento della persona giuridica, consentì di attivare le procedure previste dalla legge italiana al fine di ottenere dallo Stato Italiano il riconoscimento giuridico che, dopo un tentativo infruttuoso presso il ''Ministero della Pubblica Istruzione'' dell'epoca, ebbe infine successo presso il ''Ministero dei Beni Culturali'', utilizzando la nuova denominazione di "''Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese''" ed il riconoscimento con conseguente erezione in Ente Morale, arrivò con D.P.R. n° 526 dell'8 luglio 1978.
 
=== Periodo dal 1979 al 2004: frammentazione delle organizzazioni di pratica aikidoistica ===
 
== Note==
<references/>
 
 
== Riferimenti bibliografici ==
{| {{prettytable}}
! Autore
! width=210em | Titolo
! Editore
! Anno
|-
| Stanley Pranin
| {{en}} [http://www.aikidojournal.com/encyclopedia The Encyclopedia of Aikido]
| Aikido Journal - web edition
| Tokyo 1991
|-
| Tommaso<br>Betti-Berutto
| Da cintura bianca a cintura nera
| 5° edizione - Centro Judoista Sakura
| Roma 1970
|-
| Kisshomaru Ueshiba
| {{en}} Aikido
| Hozansha Publishing Co., Ltd
| Tokyo 1968
|-
| Koichi Tohei
| {{en}} This is Aikido
| Japan Pubblications, inc
| Tokyo 1971
|-
| Nobuyoshi Tamura
| {{fr}} Aikido - méthode nationale
| AGEP - Chancellerie européenne de l'Aikido-So-Hombu
| Marseille 1975
|-
| Morihiro Saito
| {{en}} Traditional Aikido
| Minato Research&Publishing Co., Ltd
| Tokyo 1976<br>ISBN:0870403729
|}
 
== Voci correlate ==
*[[Femminismo]]
* [[Morihei Ueshiba|Morihei Ueshiba: fondatore dell'Aikido]]
*[[William Godwin]]
* [[Ki (filosofia)#Il Ki (Chi) nelle arti marziali|Ki 氣]]
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