Velletri e Fotosintesi clorofilliana: differenze tra le pagine

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{{F|biologia|giugno 2008}}
{{Comune
{{Metabolismo}}
|nomeComune = Velletri
[[File:Leaf_1_web.jpg|thumb|right|250px|Foglia, parte della pianta in cui avviene la fotosintesi.]]
|linkStemma = Velletri-Stemma.png
La '''fotosintesi clorofilliana''' è l’insieme delle reazioni durante le quali le piante verdi producono sostanze organiche a partire da [[Anidride carbonica|CO<sub>2</sub>]] e dall’[[acqua]], in presenza di luce.
|siglaRegione = LAZ
|siglaProvincia = RM
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|altitudine = centro urbano 332 mt., max 939 mt., min 54 <!-- solo valore numerico dell'altitudine -->
|superficie = 113,21
|abitanti = 51.387
|anno = 05-04-07
|densita = 449
|frazioni = <!-- elenco delle frazioni, separate da virgola e spazio - senza ritorni a capo -->
|comuniLimitrofi = [[Aprilia (LT)|Aprilia]] (LT), [[Artena]], [[Cisterna di Latina]] (LT), [[Genzano di Roma]], [[Lanuvio]], [[Lariano]], [[Nemi]], [[Rocca di Papa]]
|cap = 00049
|prefisso = 06
|istat = 058111
|fiscale = L719
|nomeAbitanti = veliterni (o velletrani)
|patrono = [[San Clemente]]
|festivo = [[23 novembre]]
|sito = http://www.comune.velletri.rm.it/
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
 
Mediante la [[clorofilla]], l'[[energia solare]] ([[luce]]) viene trasformata in uno zucchero definito glucosio fondamentale per la vita della pianta la cui formula chimica è:C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub>,ovvero 6 atomi di carbonio,12 di idrogeno e 6 di ossigeno.Inoltre alla pianta(detta autotrofa)rimangono 6 atomi di ossigeno atmosferico di cui si libera grazie agli stomi delle sue foglie.
'''Velletri''' è un comune di 51.000 abitanti del [[Lazio]], in [[provincia di Roma]]. Il suo motto è ''Est mihi libertas papalis et imperialis''.
Oggi questo processo è quello nettamente dominante sulla [[Terra]], per la produzione di composti organici da sostanze inorganiche e, probabilmente, rappresenta la prima forma di processo [[anabolismo|anabolico]] sviluppato dagli organismi viventi. Inoltre, la fotosintesi è l'unico processo biologicamente importante in grado di raccogliere l'[[energia solare]], da cui, fondamentalmente, dipende la vita sulla Terra.
 
== Reazione complessiva ==
==Geografia==
Il prodotto organico della fotosintesi ossigenica è il [[glucosio]] (C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub>), il [[carboidrato]] [[monosaccaride]] più diffuso sul nostro pianeta. In seguito da questo sono assemblate varie altre macromolecole, quali l'[[amido]] (la forma di accumulo del carbonio nelle piante) e il [[saccarosio]] (la forma di trasporto principale del carbonio nelle piante).
Velletri è una cittadina della provincia di [[Roma]] ubicata all'estremità meridionale dei [[Colli Albani]] su un contrafforte del [[Monte Artemisio]]. Con i suoi 332 metri d'altezza, gode di uno splendido panorama che affaccia sulla [[Pianura Pontina]]. Fa parte dei [[Castelli romani]].
Il [[carbonio]] e l'[[idrogeno solfurato e fluorescente]] da convertire in sostanza organica sono forniti rispettivamente dall'[[anidride carbonica]] (CO<sub>2</sub>) atmosferica e dall'acqua(H<sub>2</sub>0).
La quasi totalità della fotosintesi ossigenica è compiuta da [[piante]] e [[alghe]] che ricavano l'[[idrogeno]] dall'[[acqua]] (H<sub>2</sub>O). In questo caso l'equazione chimica che riassume il processo è:
 
:<tt> 6 [[Anidride carbonica|CO<sub>2</sub>]] + 6 [[Acqua|H<sub>2</sub>O]] + 686 Kilocalorie/mole → C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub> + 6 [[Ossigeno|O<sub>2</sub>]]</tt>
==Storia==
=== Fondazione ===
I primi insediamenti nel territorio di Velletri sono fatti risalire al [[Paleolitico medio]], invece l'origine del più antico raggruppamento urbano è [[etrusca]] e la fondazione dovrebbe essere avvenuta intorno al [[700 a.C.]], quando gli [[Etruschi]], muovendo dall'attuale Toscana verso il [[sud Italia]] fondavano città nei punti strategici.
 
== Forme di fotosintesi ==
Il nome Velletri è etrusco significa probabilmente ''luogo dove si coltiva'' ("VEL" luogo e "THER" coltiva), simile a quello di [[Vetralla]] e [[Veroli]], altri insediamenti fondati dal popolo etrusco. Nonostante tutto esistono molte fonti che le attribuiscono erroneamente una fondazione volsca, cioè ad opera del popolo dei [[Volsci]]; questo perché la città perse la dominazione etrusca intorno al 500 a.c. e fino al [[338 a.C.]], quando venne conquistata definitivamente dai romani, Velletri passò sotto il controllo di vari popoli tra cui Volsci, [[Latini]] e [[Romani]]. Quello dei Volsci comunque fu un popolo che segnò molto Velletri, visto che la città si trovava tra il territorio di Roma e quello di questo fierissimo e combattente popolo originario dell'attuale Ciociaria. Anche la lingua che si parlava a Velletri era la lingua volsca, lingua che rimasse in uso per alcuni secoli dopo la conquista di Roma. Esistono poi leggende che narrano come Velletri fosse fondata dai rifugiati di Troia; ma sono leggende che ogni città del luogo, tra cui la stessa Roma, ha fatto proprie, e non vanno prese in seria considerazione.
Esistono, soprattutto fra gli organismi [[procariote|procarioti]] [[autotrofo|autotrofi]], varie forme di fotosintesi, oltre alla fotosintesi clorofilliana ossigenica descritta qui. In alcune specie di [[batterio|batteri]] [[autotrofi]], l'idrogeno proviene non dall'acqua ma dall'[[acido solfidrico]], che nella fotosintesi viene [[ossidazione|ossidato]] a [[zolfo]] elementare (S<sub>8</sub>)
 
:<tt> 6 CO<sub>2</sub> + 12 H<sub>2</sub>S → C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>O<sub>6</sub> + 12 S + 6 H<sub>2</sub>O </tt>
===Velletri romana, Augusto e la ''Gens Octavia''===
La città fu sottomessa da Roma nel [[338 a.C.]] dopo una guerra di circa due secoli, che aveva visto Velletri cambiare bandiera più volte a seconda di quale etnia (Volsci, Latini, Romani) veniva a costituirsi nella città dopo epidemie e guerre che decimavano l'etnia dominante. Nel [[356 a.C.]] Velletri aveva assunto un ruolo predominante poteva contare su solide mura difensive costruite nei periodi di pace e cosi riuscì addirittura a saccheggiare Roma che in quel periodo era stata appena depredata dai [[Galli senoni]], questo gesto costerà caro a Velletri ma in generale a tutti i popoli Latini, Roma, infatti, organizzerà il suo esercito e darà vita alle [[guerre latine]] 340-338 che culmineranno con la definitiva sconfitta dei popoli della [[Lega latina]] e la conquista di Velletri da parte del console romano [[Furio Camillo]], che si dice riuscì ad espugnare Velletri perché un traditore di notte apri le porte della città. In ogni modo Furio Camillo farà abbattere le mura difensive che saranno ricostruite solo nell'ottavo secolo per difendersi dai predoni Arabi, la città conserva ancora quest'avvenimento, infatti, nel medioevo sarà ripristinata la porta dove entro il console e fu chiamata appunto "Porta Furio" e anche oggi la strada interna della città che portava a questa porta è chiamata "Via Furio". Dopo quest'atto nascerà la Velletri municipio Romano che combatterà a fianco dei Romani sia contro [[Pirro]] sia contro [[Annibale]] e darà [[legionari]] alla repubblica e poi all'impero e avendo in cambio uno dei periodi più fiorenti delle sue storie millenarie, in questi secoli di prosperità si costruirà molto, la città sarà scelta a dimora di campagna d'imperatori e personaggi illustri ricordiamo per esempio che a Velletri morì [[Claudia Atte]] [[libertà]] e amante di [[Nerone]], qui [[Catilina]] organizzerà la sua fallimentare congiura con l'aiuto di ex-legionari, verrà trovata la tomba di [[Sesto Varo Marcello]] padre dell'imperatore [[Eliogabalo]] e tombe di personaggi importanti come quella di un certo Baebus che si deduce dal nome fosse ebreo e quella di un schiavo di nome Datus di origine africana che testimoniano la [[cosmopolita]] di Velletri, sappiamo anche che [[Caligola]], insieme ad altri Imperatori, aveva una villa a Velletri dove gli storici ci dicono festeggio anche un compleanno, lo stesso Caligola che farà costruire a Velletri dei bagni pubblici ancora oggi esistono le tre cisterne principali situate vicino la chiesa di [[San Clemente]], l'imperatore inoltre darà alla città una libertà quasi totale da Roma.
 
Si noti che questi batteri sono ''[[Anaerobiosi|anaerobi]] obbligati''. Le forme di fotosintesi clorofilliana che vengono effettuate con lo zolfo (o in alcuni casi anche con l'[[azoto]]) vengono dette [[fotosintesi anossigenica|fotosintesi anossigeniche]].
Nel [[120]] sarà costruito un [[anfiteatro]](ristrutturato nel 364) simbolo di prestigio e importanza che si unirà ai diversi tempi, tra cui quello di [[Giove (divinità)|Giove]], [[Mitra (divinità)| Mitra]] ed [[Ercole | Ercole]], del forzuto dio se ne contavano addirittura tre uno di questi è l'attuale chiesa di [[San Giovanni]] Plagis, questo perché la città era molto legata a Ercole si racconta che nell'Antichità un bandito ferocissimo saccheggiasse i territori Veliterni e gli abitanti per ucciderlo chiamarono proprio il forte Dio, poi all'epoca si sarebbe potuto vedere anche il tempio di [[Apollo (divinità)| Apollo]] e [[Diana (divinità)| Diana]] costruito quest'ultimo in una zona conosciuta ancora adesso come "Sole e Luna" proprio in retaggio dei due Dei associati al culto del Sole e della Luna, oppure il tempio di [[Saturno (divinità)| Saturno]] che secondo una delle tante leggende sarebbe stato il fondatore della città non a caso Saturno era il Dio dell'agricoltura; oggi questo tempio è la chiesa di San Michele Arcangelo, senza contare anche il culto dei [[Lari (divinità)| Lari]] e del Dio [[Giano (divinità)| Giano]], infine il famoso tempio di [[Marte (divinità)| Marte]] descritto anche da Svetonio e già tempio sacro della gente volsca, tempio che diete in quel periodo grande importanza e prestigio alla città, che organizzava giochi in onore del Dio guerriero che richiamavano molti spettatori e concorrenti dalle città vicine, non a caso Velletri era considerata "Urbs inclyta Martis" celebre città di Marte.
 
Anche fra le [[piante]] si riscontrano vari tipi di fotosintesi clorofilliana. Le piante sono suddivise, in base alla forma di fotosintesi clorofilliana da esse compiuta, in tre gruppi principali, che hanno diverse caratteristiche: le [[piante C3]], [[piante C4|C4]] e [[Crassulacean acid metabolism|CAM]]. Vi è anche una forma di fotosintesi, la [[chemiosintesi]], in cui l'energia chimica è data dalla demolizione di molecole organiche anziché dalla radiazione elettromagnetica.
Per quanto riguarda il [[cristianesimo]] secondo tradizione Velletri sarà convertita da un certo Clemente poi divenuto il quarto Papa della chiesa con il nome di [[Papa Clemente I]] nell'88, sembra che costui nacque proprio a Velletri tant'è che nel 350 il tempio di Marte sarà convertito nella chiesa cristiana dedicata proprio a San Clemente. La città inoltre fu patria della [[gens]] Octavia da cui discese [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]], da ciò la diatriba secolare tra gli storici romani e veliterni che vogliono rispettivamente legare la nascita del primo imperatore romano alla propria città, anche se oggi sappiamo che probabilmente Augusto nacque a Roma possiamo dire in difesa di Velletri che Augusto discese dalla ''gens'' Ottavia, originaria come già detto di Velletri ed entrata nel Senato Romano dopo l'estenuante lotta secolare che portò i Romani a conquistare Velletri; il suo biografo [[Svetonio]] c'informa che Augusto passò la sua infanzia a Velletri dove la famiglia Ottavia era la più importante e possedeva varie proprietà, ma come lo stesso Svetonio precisa Augusto nacque a Roma. Pare però che Augusto divenuto imperatore nascose le sue origini umili perché da primo imperatore romano si vergognava di non essere di pura stirpe romana; inoltre lo storico greco [[Cassio Dione Cocceiano]] riporta invece che Augusto era nato proprio nella città di Velletri; possiamo citare poi una leggenda antichissima che afferma che durante le fasi della guerra tra Roma e Velletri al tempio dei tempi l'oracolo sentenziò: "Un cittadino veliterno s'impadronirà del mondo". Probabilmente questa leggenda è stata inventata di sana pianta inseguito alla nascita d'Augusto, ma dimostra che Augusto e Velletri sono molto legati, esiste un'altra leggenda molto Antica che racconta che chi entrava nei ruderi della villa d'Augusto a Velletri fosse scagliato fuori da una forza sconosciuta, si racconta anche che un contadino volendo dimostrare il suo coraggio e la falsità di questa storia una notte decise di passarla nei resti della villa dell'imperatore e fu sbattuto fuori con tutto il giaciglio! Questo di sicuro è [[Folklore]] che è tramandato di generazione in generazione ma dimostra tutto l'attaccamento che la gente di Velletri ha sempre avuto per la figura d'Augusto. La Velletri fiorente dell'era romana cadrà come quest'ultima in disgrazia quando [[Costantino I]] nel [[330]] sposterà la capitale da Roma a [[Costantinopoli]].
 
== Fasi della fotosintesi ==
===L'Alto-Medioevo e la decadenza===
La fotosintesi clorofilliana avviene per tappe riunibili in due fasi: la ''fase luminosa'' (o ''fase luce-dipendente''), dipendente dalla luce; la fase di ''fissazione del [[carbonio]]'' (o ''fase oscura'', indipendente dalla luce) di cui fa parte il [[ciclo di Calvin]].
Dopo la caduta dell'impero romano Velletri fu devastata dai [[barbari]], prima dai [[goti]] di [[Alarico]] che avevano da poco compiuto il [[sacco di Roma|saccheggio di Roma]], questi si insidieranno a Velletri tanto che il suo primo vescovo fu proprio di origine Gota, la città sarà temporaneamente liberata dai [[Bizantini]] del grande generale [[Belisario]] che il [[9 dicembre]] [[536]] entrò a Velletri mentre dal sud Italia marciava verso Roma, durante i fatti della [[Guerra gotica]], inseguito la città fu toccata anche dall'altro generale bizantino [[Narsete]] che sappiamo riconobbe a Velletri la fedeltà verso l'Impero tanto che diede alla città delle libertà speciali poi riconfermate dall'Imperatore [[Giustiniano I]], cosi qui si formerà la prima parte del motto della città di Velletri cioè ''EST MIHI LIBERTAS IMPERIALIS'' sempre durante le fasi della guerra gotica entrerà in città anche il grande condottiero dei [[goti]] [[Totila]] da quello che ci raccontano gli storici cristiani fu un sanguinario in realtà la sua figura fu molto più alta e nobile, in questo periodo Velletri era un passaggio cruciale tra il nord e il sud Italia visto che la vicina [[Palude Pontina]]oggi [[Agro pontino]] dalla caduta dell'impero Romano era tornata un posto Malarico e inospitale, cosi Velletri che si adagiava sui colli Albani rimaneva l'unico percorso percorribile attraverso la [[via Appia Antica]], finita la Guerra tra i Bizantini ei Goti la penisola subì l'ultima e più disastrosa invasione barbarica, quella dei Longobardi, entrati attraverso le [[Alpi]] intorno al 568 che spedirono l'Italia in pieno Medioevo, possiamo immaginare che nella loro discesa verso il sud dello stivale i Longobardi passarono anche da Velletri che ormai del ricco e fiorente centro romano conservava solo il ricordo, la città era semi-spopolata dai 15.000 abitanti di qualche secolo prima era passata ad appena 1.000 lo stesso Papa [[Gregorio Magno]] nel 592 con una lettera al vescovo ordino ai cittadini di abbandonare la città perché insicura, questa lettera è molto importante perché ci dice che Velletri in questo periodo faceva parte del [[Ducato di Roma]] ed era tenuta molto in considerazione, il fatto di far parte del ducato di Roma diede la possibilità alla città di non dover subire troppo le angherie dei Longobardi. Nel [[730]] ormai insofferente verso Goti, Longobardi e gli stessi Bizantini, Velletri si schierò al fianco del Papa, ricevendone in cambio una certa autonomia nei confronti dello [[stato pontificio]]. A tale circostanza si deve la nascita del motto completo della città ("EST MIHI LIBERTAS PAPALIS ET IMPERIALIS") che campeggia ancora oggi nello [[stemma]] cittadino.
Nel 774 Velletri venne visitata da [[Carlo Magno]] che trascorreva la pasqua da [[Papa Adriano I]], sappiamo anche che una delegazione di Velletri era presente nel 800 quando Carlo Magno venne incoronato da [[papa Leone III]].
In questo periodo intorno al 865 l'allora vescovo di Velletri [[Gauderico]] redasse un racconto sulla vita dei [[Santi Cirillo e Metodio]], più precisamente su Cirillo che aveva riportato sembra le [[reliquie]] di [[San Clemente]] in italia.
Come ultimo fatto di fine millennio Velletri subirà anche le aggressioni dei [[Saraceni]] che dalla Sicilia si stavano spingendo in centro-Italia, in questo periodo la città si rifornirà di mura difensive mura che non esistevano più ormai dal lontano 338 a.c. vale a dire quando Roma reppublicana assoggetto Velletri, anche la minaccia Saracena finirà nel 915 d.c. con la [[battaglia del Garigliano (915)|battaglia del Garigliano]] combattuta [[Giovanni X]]; con questo si chiuderà il primo millennio.
 
La seconda fase viene anche definita ''fase al buio''; il termine, tuttavia, potrebbe essere fuorviante, in quanto non si riferisce all'assenza della luce dato che alcuni enzimi coinvolti in questa fase sono direttamente attivati proprio dalla luce, tanto che avviene contemporaneamente alla fase luminosa e non di notte. Infatti in assenza di luce si ha scarsità di [[Adenosina trifosfato|ATP]] e NADPH, che si formano durante la fase luminosa e gli stomi si chiudono, dunque non vi è accesso di CO<sub>2</sub>; inoltre si verifica anche l'inattività di alcuni enzimi che sono luce-dipendenti (RuBisCO, 3-PGA deidrogenasi, fosfatasi e ribulosio 1,5 bis-fosfato chinasi).
===Basso-Medioevo e Rinascimento - Nascita e Caduta del libero Comune===
Dopo l’anno mille comincia a esserci una stabilizzazione generale della penisola italiana, l’Italia ha trovato una sua stabilità, anche se ormai è irreparabilmente divisa in ducati e piccoli regni, per lo più di origine barbarica e [[città-stato]] più o meno grandi.
Velletri in questo periodo comincia a maturare la sua idea di comune indipendente cioè di auto-governarsi con leggi proprie, magistrati propri, governanti eletti dal popolo, anche lo [[stemma]] cittadino nato in questo periodo testimoniano l’indipendenza ritrarre, infatti, un’[[Aquila (araldica)]] bicefala coronata, forse ispirata a quella Paleologa bizantina, all’interno la scritta già citata in [[latino]], lo stemma all’interno ha anche tre torri e tre alberi purtroppo il significato è sconosciuto probabilmente sono riferimenti culturali romani o pre-romani.
Tutto questo mentre le altre città dei paraggi diventavano castelli di vari signorotti o famiglie aristocratiche locali, che, vedremo dopo, daranno poi origine alla denominazione ''Castelli Romani'' che oggi è attribuiti a questa zona, dove, infatti, castelli sta per castelli feudali dei vari signorotti, la Velletri di oggi è ingiustamente per la sua storia collocata tra questi, ma come vedremo lotterà orgogliosamente e bellicosamente per difendersi dai vari aggressori che la vorranno assoggettare visto il suo appetibile territorio e posizione strategica ma anche per le sue scelte di scomode politiche indipendenti.
Il comune di Velletri inizialmente nel [[1100]] aveva come struttura governativa un [[parlamento]] per gli affari più importanti come le elezioni dei magistrati, per gli affari più ordinari c’era invece un ''consiglio maggiore'' formato da circa 120 cittadini, infine c’era il ''consiglio di credenza'' che serviva come organo di controllo ed era formato da nobili.
Più avanti il comune per affrontare meglio i problemi d’emergenza passa all’istituzione dei “signore nove” o “nove bravi uomini” che avevano il compito di governare sotto mandato del popolo ma in modo più immediato.
Velletri nonostante fosse un piccolo comune riuscì lo stesso a crearsi un suo spazio, anche grazie alla fedeltà che più volte dimostrerà al papato, fedeltà non disinteressata perché i papi più volte corsero in aiuto di Velletri nei momenti di difficoltà, quest’amicizia era dovuta al fatto che molti papi nei secoli transitarono per la città o per studi in gioventù o per ricoprire le cariche di [[Vescovo]] nella [[diocesi]] di Velletri, oggi [[Sede suburbicaria di Velletri-Segni]], una delle più antiche al modo e avente il record di vescovi-cardinali divenuti Papa.
Il [[12 marzo]] del [[1088]] con [[conclave]] a [[Terracina]] divenne [[Papa]] il vescovo di Velletri Oddone che prese il nome di [[Urbano II]] e sarà lo stesso che creerà alla prima [[crociata]] anche in questo caso come spesso accadrà per ragioni meramente politiche o d’interesse personale, nascerà un [[anti-papa]] questa volta fu un tale [[antipapa Clemente III]], Velletri rimarrà fedele al vero Papa.
In questo periodo Velletri riesce a resistere all’assedio di [[Roberto Il Guiscardo]] duca dei [[Normanni]] che marciava verso Roma e aveva già saccheggiato Cisterna (oggi [[Cisterna di Latina]]) e [[Sezze]].
Poi nel [[1181]] per la precisione il 27 agosto sarà eletto Papa un altro vescovo di Velletri [[Ubaldo Allucignoli]] che prenderà il nome di [[Lucio III]], l’evento straordinario per la città è che il conclave si terra in Velletri nella [[cattedrale]] di San Clemente e il nuovo pontefice terrà, la sua sede pontificia qui per due anni proclamando tra l’Altro sette nuovi cardinali e sembra anche ricevendo il Re di [[Scozia]] in visita.
Nel 1205 viene fatto Vescovo di Firenze [[Giovanni da Velletri]], che si distinse per le sue doti diplomatiche e l'alta fedeltà al Papato, qualche anno più tardi nel 1222 sappiamo che giunse a Velletri San [[Francesco d'Assisi]].
Nel 1240 evidentemente Velletri era diventata una città fiorente e appetibile tanto da far gola a molti in questo periodo comincia la già citata lotta che la città porterà avanti nei secoli per la sua indipendenza tanto da potersi vantare di non aver mai avuto un signore o una famiglia aristocratica come padrone, in questo periodo la città istituirà la figura del [[Podestà]] che stava al potere per sei mesi e racchiudeva a lui i poteri decisionali per una maggiore immediatezza governativa.
In seguito durante la lotta tra [[Gregorio IX]] e [[Federico II di Svevia]] lo Stupor Mundi, con il primo che puntava a una supremazia del Papa il secondo a quella imperiale, Velletri resto fedele al Papa che tra l’altro era stato già un suo vescovo.
In questo frangente addirittura il comune di Roma quasi totalmente fedele a Federico cerca di sopra fare Velletri con un attacco a sorpresa ma Velletri riesce a resistere, tanto che lo stesso Papa Gregorio loda Velletri per la sua fedeltà di fronte al tradimento dei Romani che nel frattempo hanno rinunciato ai loro propositi anti-papalini.
Nel 1261 Il comune di Velletri conferma la sua indipendenza, nel frattempo un altro vescovo di Velletri diventa papa parliamo di Rinaldo dei conti di Segni divenuto Papa con il nome di [[Alessandro IV]], questo Papa oltre a tenere avvocata a se la cattedra di Velletri dono anche alla città la splendida Crux Veliterna ancora oggi conservata a Velletri, questa croce l’era stata donata a sua volta da Federico II di Svevia ed è una reliquia di grande valore. Dal 1262 la diocesi di Velletri la tiene un certo Enrico de Bartolomeis conosciuto come [[Enrico da Susa]] detto anche L'Ostiense, professore di legge a Parigi e ambasciatore del re d’Inghilterra Enrico III perso il vaticano di Papa Alessandro IV.
Nel 1272 ancora il nuovo vescovo di Velletri diventa papa stavolta è Beato Pietro Di Tarantasia Eletto pontefice con il nome di [[Innocenzo V]].
Durante l’anno 1299, più precisamente il 3 ottobre il papa [[Bonifacio VIII]] fu eletto dai cittadini di Velletri loro podestà per una legislatura, questo fatto è molto importanti perché rinforza il legame politico e di amicizia che la città aveva con i Papi, comunque questa elezione non cadeva senza ragione infatti, Bonifacio VIII da giovane studio per un periodo a Velletri e sicuramente c’era un certo legame affettivo tra la città e il papa, ma c'è un’altra ragione, Velletri come già detto era sì un piccolo comune molto agguerrito e fedele al papato, ma era continuamente sotto pressione da parte dell’aristocrazia romana che voleva sopprimere il comune e assumere il comando della città, guarda caso Papa Bonifacio che nel suo pontificato si era creato molti nemici aveva proprio in quel periodo scaramucce con alcune famiglie romane come i Colonna, quindi possiamo dedurre che questa elezione di Bonifacio a podestà non fosse altro che una sorta di alleanza anti-aristocrazia.
Comunque per Velletri il fatto di avere un papa come podestà era sicuramente motivo d’immenso orgoglio.
Ancora nel 1303 un altro vescovo di Velletri divenne papa era Nicola Boccassini che divento [[Benedetto XI]] occupando il posto di Bonifacio VIII.
Il comune nel 1300 entrerà in un secolo difficile infatti la sede del Papa si sposta ad Avignone la cosiddetta [[cattività avignonese]] e Velletri perde l’appoggio dei Papi che avevano sempre sostenuto la fiera indipendenza della città, le famiglia aristocratiche romane come i Colonna e gli Sforza e il comune di Roma che da sempre miravano a prendere il controllo di Velletri non si lasciano andare l’occasione, Velletri in questo secolo dovrà combattere questi due temibili nemici ma come vedremo, riuscirà non ostante tutto a salvare per il momento l’indipendenza comunale che comunque comincerà a indebolirsi, cominciamo a descrivere la lotta con il comune di Roma.
Il comune di Roma sfrutta il momento di debolezza di Velletri e le impone la sottomissione, quest’ultima non potendo combattere per disparità di forze cerca di arrivare a un negoziato e il 3 novembre del 1312 fu firmato un accordo tra le due città, naturalmente a favore di Roma, questo per il momento segna la fine del libero comune di Velletri per una semi-autonomia.
Quest’accordo nel dettaglio prevedeva che Velletri non perdeva tutti i diritti, infatti il podestà era scelto dai romani, ma comunque doveva giurare fedeltà agli antichi statuti di Velletri, poi il popolo veliterno poteva scegliere un giudice ma i canditati erano proposti dai romani.
Non ostante tutto Velletri non perde le simpatie dei papi anzi riceve anche i complimenti da [[Avignone]] da papa [[Giovani XII]] per non aver dato asilo a Ludovico Il Bavaro che in quel periodo scorazzava per l’Italia, nel frattempo cerca di riconquistare la sua totale indipendenza da Roma tanto che alcuni ambasciatori nel 1347 venero spediti da [[Cola di Rienzo]], che i veliterni avevano aiutato in precedenza, perché quest’ultimo intercedesse in favore di Velletri che era disposta a pagare Il comune di Roma per tornare indipendente ma non ci fu nulla da fare, cosi Velletri decise di riprendersi l’indipendenza con la forza delle armi e fu guerra.
Nel frattempo nel 1352 fu eletto papa anche stavolta il cardinal-vescovo di Velletri Innocenzo VI e il nuovo vescovo di Velletri fu fatto [[legato]] pontificio per l’Italia e incorono [[Carlo IV]] imperatore a Roma.
In questo periodo nel 1353 la città costruisce la torre del trivio, torre campanile della chiesa di Santa Maria torre che per fortuna resisterà secoli e ai disastrosi bombardamenti della seconda guerra mondiale e ancora oggi è possibile ammirarla in piazza Cairoli.
Nel 1362 durante la rivolta di Velletri da Roma sembra che ci sia stata qualche battaglia tra le due città perché i romani si vantano di avere umiliato i veliterni , questa fase di lotta tra le due città deve essere stata molto importante perché lo stesso papa [[Urbano V]] successore del cardinal-vescovo di Velletri [[Innocenzo VI]] si scomoda per trovare una momentanea tregua tra i due contendenti, ma dura appena dal 1364-1365.
Nel 1370 la lotta è già ripresa e i Romani attaccano Velletri saccheggiandola e rubandole delle campane evidentemente un vessillo importante perché Velletri per immediata vendetta attacca e saccheggia i castelli limitrofi di San Gennaro e di San Pietro in formis (campo morto), alleati di Roma contro Velletri, prendendo le loro campane e sostituendo cosi quelle saccheggiate dai romani.
Cosi nel 1374 si arriva a una tregua definitiva tra le due città il trattato è rivisto e Velletri può rieleggere il suo podestà ma comunque questo deve essere riconfermato da Roma, Velletri cosi ha ridimensionata in parte la sua autonomia ma salva il suo orgoglio.
Intanto la sede pontificia è tornata a Roma e come conseguenza dello [[Scisma d'Occidente]] i Papi sono intenzionati a far diventare lo stato pontifico un solido regno, cioè abbattere tutte le forme di governo autonomo, cosi papa [[Benedetto IX]] si prende il diritto di nominare il podestà di Velletri dopo che quest’ultima aveva appena riconquistato il diritto a una semi autonomia, ricordiamo che Velletri in questo periodo doveva combattere anche le famiglie nobili romane che miravano al controllo del comune, ma questo lo vedremo fra poco.
Adesso vale la pena soffermarci sull’esercito del comune di Velletri in questo periodo la città dovrebbe contare circa 8.000 abitanti che per l’epoca non sono pochi, il suo esercito secondo dati dell’epoca era formato dal classico connubio cavallerie – fanteria.
La fanteria era divisa in [[arcieri]], [[balestriere]] che risulta, fossero molto bravi e famosi e, gli alabardieri, più avanti ci saranno anche i reparti armati di [[artiglieria]] e [[Archibugio]], i vari reparti erano divisi per compagnie e si riconoscevano in base al colore (bianchi,verdi, rossi, turchini).
Ognuna di queste compagnie che in tempo di pace non superavano i cinquanta elementi in guerra potevano arrivare anche a 200 o addirittura a 600, a capo della milizia c’era un “Gran Capitano” o “Capitano Generale” i gradi erano Capitano, tenente, alfiere.
Le coscrizioni erano fatte dai “capi dei venticinque” che avevano il compito di andare nelle varie contrade cittadine e campagnole a precettare gli uomini, come suggerisce il nome, ognuno di questi aveva il compito di organizzare venticinque elementi.
Come detto in precedentemente nel 1300 Velletri porto avanti una doppia guerra quella con il comune di Roma e quella contro gli ormai noti aristocratici romani che puntavano spudoratamente a volere mettere le mani sulla città, che ormai era diventata troppo appetibile e già circondata cosi dagli altri castelli feudali.
Nord: aveva Il castello di Nemi già dei Frangiapane poi degli Orsini e dei Colonna, Albano dei Savelli, Marino dei Colonna e San Gennaro degli Annibali;
Sud: Cisterna, Acqua puzza e Fondi dei Caetani che erano dei signori potenti e temibili, Lazzaria degli Annibali e Torecchia dei Conti.
Ovest: Astura dei frangipane , Campobasso prima dei Frangipane poi degli Annibali e infine dei Savelli.
Est: il castello di Lariano che fu prima degli Annibali poi dei colonna (ma come vedremo, diventerà di Velletri), Cori che apparteneva al comune di Roma, Sermoneta e Ninfa dei Caetani.
Non ostante, tutto il comune riesce ad affrontare bene questa grave minaccia, nel 1342 Nicola Caetani signore di Fondi con i Frangipane e i signori di Olevano attaccano Velletri per distruggerla e rubarle il territorio ma Velletri riesce a respingerli, nel frattempo scoppia una lite tra Velletri e i Savelli ma si arriva a una pace nel 1355.
Il 7 dicembre 1381 il figlio di Nicola Onorato Caetani appoggio l’[[antipapa Clemente VII]] durate lo scisma d’occidente facendosi nominare capo della provincia marittima, e pretendendo poi da Velletri il riconoscimento e la sottomissione, per questo assoldo dei mercenario Bretoni.
Velletri naturalmente resto fedele al vero papa e cosi il Caetani uso i suoi bretoni contro Velletri.
Dopo un mese di guerriglia avene la battaglia decisiva tra l’esercito Veliterno e i mercenari Brettoni presso campo morto la vittoria fu di Velletri si dice perché una pioggia di ghiande voluta da [[San Gerardo]] colpi i Brettoni, in realtà sembra che questa pioggia di ghiande non erano altro che i dardi dei balestrieri Veliterni che, come detto erano tra i migliori della zona, comunque sia la vittoria fu dedicata a San Gerardo, e ancora oggi è motivo di orgoglio per Velletri.
Per il signore di Fondi ormai non c’era più nulla da fare e stanco e sconfitto firmo un trattato di pace con il comune di Velletri nel 1385.
Bisogna porre l’accento però che in questo periodo non tutta Velletri era fedele al papa, divisa com’era tra pecore e lupi detti anche Guelfi o Ghibellini, divisione che caratterizzavano l’Italia di quel periodo.
I filo-papalini che erano formati dalla borghesia restavano la maggioranza e sapevano bene che Velletri poteva sperare di conservare l’indipendenza solo con la fedeltà al Papa, considerata la sua secolare tradizione papalina e la vicinanza geografica alla sede del Papa.
I lupi o ghibellini invece cercavano la rivincita cittadina proprio nella aristocrazia feudale che Velletri aveva combattuto fino ad adesso, tra questi due gruppi scoppieranno forti contrasti che metteranno in crisi e indeboliranno la stessa città.
Nonostante tutto nel secolo quattordicesimo Velletri fiorisce artisticamente, purtroppo di quel periodo florido non resta molto.
Con l’ingresso nel quindicesimo secolo Velletri si avvia verso la fine del suo libero comune, ma non ostante, tutto mantiene la sua innata combattività.
In questo periodo infatti la città deve fronteggiare le mire espansionistiche di [[Ladislao I d'Angiò]] re di [[Napoli]] che aveva dato vita a una campagna di conquista nello stato pontificio, mentre il re marciava verso Roma, cerco di conquistare Velletri ma la città resistete all’assedio, anche perché riuscì a smascherare una congiura del partito dei lupi che mirava a consegnare la città al re, i responsabile venero trovati cacciati e le loro case distrutte, lo stesso papa [[Gregorio XII]] scrisse a Velletri di punire pesantemente i responsabili del fatto.
Ladislao comunque falli la sua prima impresa di conquistare Roma, ma non la seconda nel 1408 in quest’occasione Velletri dovette arrendersi ma il Re fu Magnanimo e riconobbe alla città i suoi statuti .
Comunque il re di Napoli si arrogava a se il diritto di nominare il podestà che di sua volta controllava le elezioni degli alti magistrati.
Ancora dopo vari viscissitudini Ladislao torno a Roma per la terza volta, nel 1413 e ancora fu magnanimo con Velletri concedendole ampia clemenza.
Nel 1433 papa [[Eugenio IV]] per una lite con i Colonna distrusse il Castello di [[Lariano]], con L’aiuto di 800 soldati Veliterni, i suoi abitanti furono ospitati da Velletri che avrà anche in dono il territorio di Lariano che resterà parte di Velletri fino al 1967.
Nel 1452 nascerà [[Antonio Mancinelli]] stimato letterato dell’epoca.
Tra il 1461-1483 divenne vescovo della città il francese Guillaume d'Estouteville, che farà costruire tra le tante opere il Palazzo vescovile.
Velletri in questo periodo sarà anche protagonista dei fatti della [[Guerra di Ferrara]], infatti nel 1482 presso Velletri si terra una importante battaglia tra gli eserciti di [[Sisto IV]] e Ferdinando re di Napoli.
L’esercito Napoletano con l’aiuto dei Colonna e dei Savelli marciava contro Roma, l’esercito pontifico gli andò incontro guidato da Roberto Malatesta, i pontifici richiesero a Velletri 500 uomini tra cui 250 Balestrieri che come già detto erano considerato tra i migliori della zona.
La battaglia fu vinta dai pontefici e a Velletri per ringraziamento dell’aiuto gli furono consegnati alcuni beni dei Savelli dei territori limitrofi e delle artiglierie turche, oltre a delle insegne di questi ultimi come vessilli della vittoria, queste sono ancora esposte oggi nei musei di Velletri.
Qualche decennio più tardi tramite l'allora vescovo di Velletri Giuliano Della Rovere, il futuro grande [[papa Giulio II]], nel comune arriverà il re di Francia [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]], siamo all’incirca nel 1495.
Velletri per quest’arrivo preparo una grande accoglienza fatta di archi di trionfo fatti di fiori, vino che fuori usciva dalle fontane al posto dell’acqua.
Il Re di Francia però era accompagnato da il giovane Cesare Borgia, che in realtà era suo prigioniero politico, quest’ultimo tramite l’appoggio di alcuni nobili di Velletri durante la notte riuscì a guadagnarsi la fuga a dispetto dei soldati francesi, quando Carlo lo venne a sapere, ordino ai suoi soldati di distruggere e saccheggiare la città per punizione appena lui fosse partito, solo l’intervento di Giuliano Della Rovere che si dice si butto ai piedi del letto del re appena coricatosi, riuscì a Salvare la Città dalla catastrofe.
Comunque come altri vescovi quando più avanti Giuliano Della Rovere divenne papa, si ricordo di Velletri facendola abbellire di alcune opere d’arte e urbanistiche.
Ormai arrivati nel 1500 il comune, si avvia alla sua fine, infatti da qui a poco il papato sopprimerà ogni forma d’indipendenza nei suoi territori soprattutto nel Lazio.
Comunque nel 1512 a Velletri esisteva ancora una forma d’indipendenza, tanto che fu cambiato ancora il sistema governativo tolti, i “nove buoni uomini” furono insidiati i “priori” anche loro in numero di nove, anche loro erano eletti dal popolo ogni sei mesi e governavano a tre per bimestre, erano aiutati da alcuni ufficiali.
Poi c’era il sindaco che durava in carica un anno e vigilavo sull’ordine e l’igiene della città e si occupava di far eseguire le sentenze.
Ancora esistevano le figura del cormelano o depositario che era addetto alle finanze del comune, dei maestri di strada che si occupavano della sicurezza urbanistica e i Grascieri che si occupavo dell’alimentazione.
Esistevano anche figure per la tutela, diremmo oggi, delle fasce deboli; come il medico e il procuratore (difensore legale) dei poveri.
Infine una delle figure più importanti il cancelliere questo era scelto dai priori con l’aiuto del consiglio minore che assisteva i responsabili della cosa pubblica.
Intorno al 1514 [[Raffaello]] passa per Velletri e ispirato da una contadina del luogo, dipinge la “[[Madonna della seggiola]]”.
Arrivati nel 1526 Velletri è ancora coinvolta nella guerre altrui, stavolta tra [[Carlo V del Sacro Romano Impero]] e [[Francesco I di Francia]], la città in questo periodo fortifica ancora di più le mura tanto che viene costruita Porta Napoletana ancora oggi esistente. Rimanendo fedele al Papa, questi, gli ordina di attaccare e saccheggiare la vicina Marino dei filo-imperiali Colonna . Ma è nel 1527 che Velletri viene sconquassata dalla guerra quando Roma viene saccheggiata dai Lanzichenecchi nel famoso [[Sacco di Roma]], infatti, i germanici oltre alla città del Papa saccheggiarono anche le campagna limitrofe.
Il [[papa Clemente VII]] in questo periodo si era rinchiuso in castel sant'angelo e per Velletri non c’era altro che assoggettarsi a Carlo V che designò i Colonna come sui fiduciari, cosi che Velletri dovette accettare anche se per un breve periodo dei nobile come fiduciari; anche se bisogna sottolineare come in questo periodo ormai l'era dei comuni era finita e di certo Velletri non poteva combattere contro Carlo Quinto. Una delle preoccupazione maggiori era pero che il Colonna poteva avere dei motti di vendetta verso Velletri per il saccheggio di Marino dell’anno precedente, per fortuna non ci furono vendette e con la pace di Barcellona tra il Papa e Carlo si sperava si chiudesse un periodo di guerre; ma purtroppo per Velletri ormai il comune e il libero governo era finito. Infatti in questo periodo stava nascendo lo stato pontificio come lo conosciamo oggi, i Papi sentivano il bisogno di riorganizzare lo [[Stato Pontificio]] dopo i vari scismi e la perdita di autorità, cosi soppressero i vari governi autonomi soprattutto nel Lazio, tra cui quello di Velletri.
Nel 1553 viene instaurata la figura del Vescovo “protettore governatore” e a Velletri fu disegnato Giovanni Pietro Caraffa futuro [[Paolo IV]], Velletri avrà alcuni moti di ribellione e saranno bruciati i libri con le nuove leggi ma alla fine la città si piegherà a questo nuovo ordinamento, che chiuderà uno dei periodi più importanti e gloriosi, ma anche travagliati, della sua storia.
 
===Sotto loFase Statoluminosa Pontificio===
{{vedi anche|Fase luce dipendente}}
Velletri perse lo ''status'' di libero comune piegandosi al diretto dominio dello [[Stato della Chiesa ]] nel [[XVI secolo]].
[[File:Reazioni luce-dipendenti.png|thumb|right|290px|Le reazioni della [[fase luce dipendente]] della fotosintesi clorofilliana.]]
 
Il processo fotosintetico si svolge all'interno dei [[cloroplasti]]. All'interno di questi si trova un sistema di membrane che formano pile di sacchetti appiattiti ([[tilacoidi]]), dette grani, e delle lamelle di collegamento dei grani (lamelle intergrana). All'interno di queste membrane troviamo delle molecole di [[clorofilla]], aggregate a formare i cosiddetti [[fotosistema|fotosistemi]]. Si possono distinguere il fotosistema I e il fotosistema II. I fotosistemi sono un insieme di molecole di pigmenti in cui l’energia viene convogliata verso una molecola di clorofilla "a" trappola. Nel fotosistema I la molecola trappola viene eccitata da una lunghezza d’onda di 700 nm, il fotosistema II da 680 nm.
Nel [[1744]], fu teatro di una battaglia tra gli Austriaci di [[Maria Teresa d'Asburgo]] e i borbonici di [[Carlo di Borbone, re di Napoli|Carlo di Borbone]], che aveva posto il suo quartier generale a Velletri e che rischiò di rimanere ucciso nella battaglia, che fu molto dura e si protrasse fin dentro le mura cittadine; alla fine rimasero sul campo 2700 Austriaci, 4000 Napoletani e anche 1148 Veliterni coinvolti negli scontri (''vedi'' "[[Battaglia di Velletri (1744)|Battaglia di Velletri]]").
Nel 1798, nell'ambito dei fatti connessi alla Prima Repubblica Romana, anche Velletri si costituì Repubblica gemellata alla Romana (vedi [[Rivoluzione Francese nei Castelli Romani e a Velletri]])
Nel [[1832]], per ordine di [[Gregorio XVI]], Velletri divenne capoluogo della provincia di Marittima.
 
Il fotosistema I è formato da un ''LHC'' (complesso che cattura la luce) costituito da circa 70 molecole di clorofilla ''a'' e ''b'' e da 13 diversi tipi di catene polipeptidiche, e da un centro di reazione che comprende circa 130 molecole di clorofilla ''a'' e P<sub>700</sub>, un particolare tipo di clorofilla che ha il massimo assorbimento della luce a 700nm.
===Il periodo risorgimentale & l'Unità d'Italia===
Nel [[1849]], vi si svolse una battaglia in cui [[Giuseppe Garibaldi]] in persona sconfisse i [[Borboni]] per la causa della [[Repubblica romana]].
Velletri fu testimone anche della campagna dell'[[Agro Romano]] per la liberazione di Roma del [[1867]]. Nozie su www.museomentana.it
 
Il fotosistema II è anch'esso composto da un ''LHC'', formato da circa 200 molecole di clorofilla ''a'' e ''b'', nonché da diverse catene polipeptidiche, e da un centro di reazione formato da circa 50 molecole di clorofilla ''a'' e di P<sub>680</sub>, che ha il massimo assorbimento della luce solare a 680nm.
Nel [[1870]] Velletri fu annessa al [[Regno d'Italia]], tramite [[plebiscito]], ma perse lo status di [[capoluogo]]. Il [[19 maggio]] [[1875]] [[Giuseppe Garibaldi]] tornerà a Velletri invitato dai cittadini che gli renderanno omaggio con la consegna della cittadinanza onoraria, in questa circostanza l'eroe dei due mondi disse che "andava superbo di appartenere alla cittadinanza di Velletri" e in varie lettere di corrispondenza con la città l'eroe italiano dichiarerà di considerare il nobile paese come una seconda terra natia; suo figlio [[Menotti Garibaldi]] si stabilirà a Velletri ricoprendo anche cariche politiche dal [[1880]] al [[1901]] circa, con grandi risultati per la città come la nascita della cantina sperimentale del vino e lo spostamento della guardia forestale da Cori a Velletri.
 
Tutte queste molecole sono in grado di catturare l'energia luminosa, ma solo quelle di [[clorofilla|clorofilla ''a'']] sono in grado di passare ad uno stato eccitato che attiva la reazione fotosintetica. Le molecole che hanno solo funzione di captazione sono dette molecole [[antenna]]; quelle che attivano il processo fotosintetico sono definite [[centri di reazione]]. La "[[fase luminosa]]" è dominata dalla clorofilla ''a'', le cui molecole assorbono selettivamente luce nelle porzioni rossa e blu-violetta dello spettro visibile, attraverso una serie di altri pigmenti coadiuvanti. L'energia catturata dalle molecole di clorofilla consente la promozione di elettroni da orbitali atomici a energia minore ad orbitali ad energia maggiore. Questi vengono subito sostituiti mediante idrolisi di molecole d'[[acqua]] (che, da H<sub>2</sub>O, si scinde in due [[protoni]], due [[elettroni]] ed un ossigeno grazie alla [[fotolisi]], operata dai due fotosistemi). Gli elettroni liberati dalla clorofilla del fotosistema II vengono immessi in una catena di trasporto costituita dal citocromo B6f, durante la quale perdono energia, passando ad un livello energetico inferiore. L'energia persa viene utilizzata per pompare protoni dallo stroma all'interno dello spazio del tilacoide, creando un [[gradiente protonico]]. Infine gli elettroni giungono al fotosistema I, che a sua volta, per effetto della luce, ha perso altri elettroni. Gli elettroni persi dal fotosistema I vengono trasferiti alle [[ferredossina]], che riduce NADP<sup>+</sup> in [[NADPH]]. Tramite la [[proteina di membrana]] [[ATPasi trasportante H+ tra due settori|ATP-sintetasi]] situata sulla membrana del [[tilacoide]] (strati membranosi interni al [[cloroplasto]] o, nel caso dei batteri autotrofi, distribuiti nel [[citoplasma]]), gli ioni H<sup>+</sup> liberatisi dall'idrolisi dell'acqua passano dallo spazio del tilacoide allo stroma, cioè verso gradiente, sintetizzando ATP a partire da gruppi liberi di fosfato e ADP. Si può formare una molecola di ATP ogni due elettroni persi dai fotosistemi.
Alla morte di Giuseppe Garibaldi nel [[1882]], Velletri proclamerà tre giorni di lutto per la perdita dell'eroe nazionale e cittadino onorario.
 
=== Fase di fissazione del carbonio ===
===Storia recente===
{{vedi anche|fase di fissazione del carbonio|ciclo di Calvin}}
Nella [[seconda guerra mondiale]] la città si troverà al centro della ritirata tedesca e l'avanzata americana da [[Napoli]], per questo subirà duri bombardamenti che la distrussero per l'ottanta per cento, facendo perdere purtroppo alla città la sua antichissima impronta e costringendo la popolazione ad una ricostruzione con dubbi risultati architettonici ed artistici, la città potrà consolarsi in parte ricevendo la medaglia d'argento al valore civile.
La ''[[fase di fissazione del carbonio]]'' o ''[[ciclo di Calvin]]'' (chiamata anche ''fase al buio'' o ''fase luce indipendente'') comporta l'organicazione della CO<sub>2</sub>, ossia la sua incorporazione in composti organici e la riduzione del composto ottenuto grazie al ATP ricavato dalla fase luminosa.
 
In questo ciclo è presente un composto organico fisso, il [[ribulosio-bifosfato]], o RuBP, che viene trasformato durante la reazione fino a tornare al suo stato iniziale. Le 12 molecole di ribulosio bifosfato presenti nel ciclo di Calvin reagiscono con l'acqua e l'anidride carbonica subendo una serie di trasformazioni ad opera dell'enzima [[ribulosio-bifosfato carbossilasi]] o [[rubisco]]. Alla fine del processo, oltre alle 12 RuBP nuovamente sintetizzate, si originano 2 molecole di [[gliceraldeide 3-fosfato]], che vengono espulse dal ciclo come prodotto netto della fissazione. Per essere attivato, il ciclo di Calvin necessita di energia chimica e supporto mediante l'[[idrolisi]] di 18 [[Adenosina trifosfato|ATP]] in [[Adenosina difosfato|ADP]] e dell'ossidazione di 12 NADPH in NADP<sup>+</sup> e ioni liberi di idrogeno H<sup>+</sup> (che sono protoni). L'ATP e la NADPH consumate durante il ciclo di Calvin vengono prelevate da quelle prodotte durante la fase luminosa, e, una volta ossidate, tornano a far parte del pool disponibile per la riduzione. Complessivamente, nel ciclo di Calvin vengono consumate 6 molecole di CO<sub>2</sub>, 6 di acqua, 18 di ATP e 12 di NADPH per formare 2 gliceraldeide 3-fosfato (abbreviato in G3P), 18 gruppi liberi di [[fosfato]], 18 ADP, 12 protoni, 12 NADP<sup>+</sup>.
La Velletri di oggi ha perso la sua antica importanza ma rimane un centro di rilievo nella provincia di Roma e anche nel Lazio, potendo contare su vari servizi, come le molte scuole con vari indirizzi scolastici che richiamano studenti anche dalle province vicine come [[Latina]] e [[Frosinone]], poi Velletri è anche sede del palazzo di giustizia, dispone di una stazione dei [[Carabinieri]], della [[Polizia di Stato]], della [[Guardia di Finanza]] e della [[Guardia Forestale]] ed è sede della scuola Marescialli e Brigadieri dell'Arma dei Carabinieri "[[Salvo D'Acquisto]]", inoltre qui si trova anche il poligono di tiro militare\civile [[Vittorio Emanuele III]] il secondo più grande per affluenza del Lazio.
Nel 2005 Velletri ha visto per la quattordicesima volta un suo vescovo salire alla soglia di Pietro, si tratta di Joseph Alois Ratzinger divenuto [[Papa Benedetto XVI]]. Il quale, in data [[23 settembre]] [[2007]], è tornato a far visita alla sua ex-diocesi. In quest’occasione volendo continuando il rapporto di affetto che la città e i suoi vescovi divenuti Papi hanno sempre avuto, ha regalato alla cittadinanza una colonna bronzea che l’era, stata a sua volta regalata da cento comuni della sua natia [[Baviera]], la città a sua volta ha regalato a Benedetto XVI una copia della ''[[Crux Veliterna]]'' o Croce di Velletri che nella lontana metà del 1200 [[Papa Alessandro IV]] aveva regalato a Velletri avendola avuta anche lui a sua volta come regalo da [[Federico II di Svevia]].
Questa Croce venne Rubata nel [[1983]] e fu ritrovata e riconsegnata alla città nel [[1996]], proprio quando l’allora Joseph Alois Ratzinger era titolare della [[Sede suburbicaria di Velletri-Segni]].
 
===Il= mottoSintesi di glucosio ====
''Est mihi libertas papalis et imperialis'' (''E' a me la libertà dal Papa e dall'Imperatore'')
 
Le due molecole di gliceraldeide 3-fosfato formatesi durante il ciclo di Calvin vengono utilizzate per sintetizzare [[glucosio]], in un processo perfettamente inverso alla [[glicolisi]], o per formare [[lipidi]] quali [[acidi grassi]] oppure [[amminoacidi]] (aggiungendo un [[gruppo amminico]] nella struttura). I prodotti finali della fotosintesi, quindi, svolgono un ruolo di fondamentale importanza nei processi dell'[[anabolismo]] degli organismi autotrofi]].
Anticamente libero comune, ottenne inizialmente la garanzia dell'indipendenza dal generale Belisario per conto dell'Imperatore, e si formò la prima parte del motto (''Est mihi libertas imperialis''), e poi dal Pontefice nell'VIII secolo (e si aggiunse il ''papalis'').
 
== Voci correlate ==
==Luoghi d'interesse==
* [[Ciclo del carbonio]]
Fra i monumenti più importanti si ricordano la chiesa di Santa Maria del Trivio, costruita nel [[1622]], che sorge a fianco della trecentesca torre del Trivio, e la cattedrale di San Clemente, che oggi appare in forma seicentesca, frutto della ricostruzione di una chiesa del XIII secolo a sua volta sorta su un antico tempio di Marte del [[IV secolo a.C.]], la chiesa conserva ancora delle tracce dell'antico tempio al suo interno.
* [[Cloroplasto]]
* [[Fase luce dipendente]]
* [[Ciclo di Calvin]]
*[[Fotobiologia]]
 
{{portale|biologia|chimica}}
Tra gli edifici civili si nota il Palazzo Comunale (anch'esso venne semidistrutto dai bombardamenti), iniziato nel [[1573]] e terminato in buona parte nel [[1590]], sede del Museo civico archeologico che raccoglie materiali dal [[VI secolo a.C.]] alla tarda età imperiale, museo che fu fondato dal cardinale [[Stefano Borgia]], che nacque a Velletri il [[3 dicembre]] [[1731]], appartenente alla grande famiglia dei Borgia, famiglia che influenzò la storia della città di Velletri per secoli. Stefano Borgia era un intellettuale di fama europea e mecenate, tanto che il museo che creò a Velletri fu famoso in tutta Europa e fu visitato anche da [[Johann Wolfgang von Goethe]] che ne decantò la bellezza nel suo libro ''Italienische Reise'' (Il viaggio in Italia), oggi la maggior parte delle opere di questo museo sono lontane da Velletri.
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[[Categoria:Fisiologia vegetale]]
Altri monumenti giunti fino ad oggi sono porta Napoletana, la vecchia porta di ingresso sud alla città costruita nel [[1500]] da muratori lombardi, senza contare i resti di varie ville romane sparse per la campagna veliterna purtroppo tenute in uno stato di abbandono, ville appartenute anche a imperatori romani come Augusto, [[Ottone]], [[Tiberio Claudio Nerone]], Caligola, [[Marco Cocceio Nerva]], oppure quella di [[Caio Mario Arpinate]]; è bello notare come le zone della campagna Veliterna dove esistevano queste ville e dove sono le rovine portino ancora i nomi di quei grandi imperatori come: contrada San Cesario da Augusto, Colle Ottone da Ottone, Contrada Tivera da Tiberio, Colle Nerva da Nerva, oppure via Piazza Mario da Caio Mario Arpinate, ma anche [[Tarquinio il Superbo]] possedeva una villa gia nel 500 a.C., la campagna veliterna nei secoli ha anche restituito antiche vestigia romane, molte purtroppo lontane da Velletri e sparse nei musei italiani e d'Europa, un esempio per tutte la famosa Pallade Veliterna, oggi al [[Louvre]] di [[Parigi]], altre conservate nel Museo civico archeologico comunale, come il famoso Sarcofago di Velletri, pezzo unico al mondo per le sue caratteristiche.
[[Categoria:Metabolismo]]
La Pallade, riportata sul lato delle vecchie 100 lire, sembra che sia stata spostata a Parigi da Napoleone in persona insieme a tante altre opere italiane.
 
[[af:Fotosintese]]
==Evoluzione demografica==
[[ar:تمثيل ضوئي]]
{{Demografia/Velletri}}
[[az:Fotosintez]]
 
[[bg:Фотосинтеза]]
== Economia ==
[[bs:Fotosinteza]]
L'economia di Velletri si basa prevalentemente sulla produzione di [[vino]] e sul commercio dei prodotti della circostante [[regione]] agricola.
[[ca:Fotosíntesi]]
 
[[cs:Fotosyntéza]]
== Città Gemellate ==
[[cy:Ffotosynthesis]]
[[Esch-sur-Alzette]](Lux), [[Puteaux]](F), [[Muedling]](A), [[St. Gilles]](B), [[Offenbach am Main]](D), [[Tower Hamlets]](UK), [[Tilburg]](NL), [[Zemun]](Serbia).
[[da:Fotosyntese]]
 
[[de:Photosynthese]]
== Amministrazione ==
[[el:Φωτοσύνθεση]]
* Sindaco: Stefano Trotta (commissario prefettizio), dal 06/2007.
[[en:Photosynthesis]]
* Comune: Centralino 06 96.15.81
[[eo:Fotosintezo]]
* [[Classificazione climatica]]: zona D, 1544 GR/G
[[es:Fotosíntesis]]
 
[[et:Fotosüntees]]
== Collegamenti esterni ==
[[eu:Fotosintesi]]
 
[[fa:نورساخت]]
*[http://www.fuoriroma.net Blog di discussione sulle principali mete nei dintorni di Roma]
[[fi:Yhteyttäminen]]
*http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/altro/Velletri.html
[[fr:Photosynthèse]]
*http://www.comune.velletri.rm.it/
[[fy:Fotosynteze]]
*http://www.comuni-italiani.it/058/111/
[[gl:Fotosíntese]]
*http://www.pcr.it/comuni/velletri.htm
[[he:פוטוסינתזה]]
*http://digilander.libero.it/mediterraneus/cittaromana.htm
[[hi:प्रकाश-संश्लेषण]]
*http://www.romeartlover.it/Velletri.html
[[hr:Fotosinteza]]
*http://laziosegreto.blogspot.com/feeds/posts/default
[[hu:Fotoszintézis]]
*http://www.webgif.com/bonfa/tuttovelletri/pagine/storia.asp
[[ia:Photosynthese]]
 
[[id:Fotosintesis]]
==Personaggi nati a Velletri==
[[is:Ljóstillífun]]
* [[Antonio Mancinelli]]
[[ja:光合成]]
* [[Stefano Borgia]]
[[jv:Fotosintesis]]
* [[Xavier Leroux]]
[[ka:ფოტოსინთეზი]]
* [[Ettore Novelli]]
[[kn:ದ್ಯುತಿಸಂಶ್ಲೇಷಣೆ]]
* [[Renzo Giovampietro]]
[[ko:광합성]]
 
[[la:Photosynthesis]]
==Voci correlate==
[[lt:Fotosintezė]]
* [[Battaglia di Velletri]]
[[lv:Fotosintēze]]
* [[Rivoluzione Francese nei Castelli Romani e a Velletri]]
[[mk:Фотосинтеза]]
 
[[ml:പ്രകാശസംശ്ലേഷണം]]
{{Castelli Romani}}
[[mn:Фотосинтез]]
{{Provincia di Roma}}
[[mr:प्रकाशसंश्लेषण]]
 
[[ms:Fotosintesis]]
== Bibliografia ==
[[nds:Photosynthees]]
* Velester, Velitrae, Velletri: Storia di una citta millenaria; di Antonio Venditti; editrici Vela
[[nl:Fotosynthese]]
* La meravigliosa storia di Velletri; Ferdando De Mei
[[nn:Fotosyntese]]
* Velletri storia di una città Ferrigna e piantagrane; Marcello di Falco
[[no:Fotosyntese]]
 
[[oc:Fotosintèsi]]
== Galleria fotografica ==
[[pam:Photosynthesis]]
<gallery>
[[pl:Fotosynteza]]
Image:Velletri1.jpg
[[pt:Fotossíntese]]
Image:Velletri3.jpg|Porta Napoletana
[[qu:Inti wayllay]]
Image:Velletri2.jpg
[[ro:Fotosinteză]]
</gallery>
[[ru:Фотосинтез]]
 
[[sh:Fotosinteza]]
[[Categoria:Comuni della provincia di Roma]]
[[simple:Photosynthesis]]
[[Categoria:Comuni del Lazio]]
[[sk:Fotosyntéza]]
[[Categoria:Comuni italiani]]
[[sl:Fotosinteza]]
[[Categoria:Castelli Romani]]
[[sq:Fotosinteza]]
[[Categoria:Città romane in Italia]]
[[sr:Фотосинтеза]]
 
[[arsu:فيليتريPotosintésis]]
[[casv:VelletriFotosyntes]]
[[desw:VelletriUsanisinuru]]
[[ta:ஒளிச்சேர்க்கை]]
[[en:Velletri]]
[[te:కిరణజన్య సంయోగ క్రియ]]
[[eo:Velletri]]
[[th:การสังเคราะห์ด้วยแสง]]
[[fr:Velletri]]
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[[plvi:VelletriQuang hợp]]
[[ptwar:VelletriPhotosynthesis]]
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[[zh-min-nan:Kng-ha̍p-sêng]]
[[zh-yue:光合作用]]