Monachesimo colombaniano e Discussioni utente:79.53.72.142: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Trebbia (discussione | contributi)
 
Nuova pagina: == Discussione:Italia 1 == Non si cambiano i messaggi degli altri utenti, a meno che non hai il loro consenso, chiaro.--~~~~
 
Riga 1:
[[Immagine:San Colombano.jpg|right|thumb|240px|Immagine del Santo irlandese della vetrata della cripta dell'Abbazia di Bobbio dove riposano le sue spoglie]]
 
== Discussione:Italia 1 ==
L''''Ordine di San Colombano''', denominato anche come '''Ordine Colombaniano''', è un [[Monachesimo|ordine monastico]] osservante la ''Regola di San Colombano'' dettata attorno al [[591]] da [[San Colombano]] e che conferì al monachesimo [[Civiltà occidentale|occidentale]] di rito celtico-irlandese la sua forma definitiva. A [[Bobbio]] il santo irlandese fondò nel [[614]] l'[[Abbazia di San Colombano]] che divenne abbazia matrice di tutti i monasteri colombaniani italiani ed europei. Caratteristica dei monaci era l'abito talare di lana bianca con il sole giallo sul petto. Essi introdussero attraverso il ''Paenitentiale'' l'uso della [[confessione]] privata in sostituzione di quella pubblica per il sacramento della [[Penitenza (sacramento)|penitenza]]. L'ordine fu definitivamente sciolto nel [[1448]]. Molti monasteri divennero direttamente benedettini, quello di Bobbio fu preso dalla congregazione di Santa Giustina di Padova.
Non si cambiano i messaggi degli altri utenti, a meno che non hai il loro consenso, chiaro.--[[Utente:DaniDF1995|<span style="color:orange">'''DaniDF'''</span>]][[Discussioni utente:DaniDF1995|<span style="color:#FFCC00"><sup>'''1995'''</sup></span>]] 08:31, 4 ott 2009 (CEST)
 
==Storia==
{{Vedi anche|Monachesimo irlandese}}
L' l'[[Irlanda]] fu la prima area esterna all'[[Impero romano]] nella quale venne adottato il [[monachesimo]], in una forma strettamente collegata alle tradizionali relazioni di [[clan]]; inoltre non essendo mai stata conquistata dai romani ed essendo unita ed in pace, si svilupparono centri di cultura, [[scrittorium]] e biblioteche con opere provenienti da tutto il mondo e che si salvarono dalla distruzione seguita alla caduta dell'impero romano e dalle infinite guerre barbariche. L'Irlanda aveva una sua scrittura unica e corsiva che venne introdotta in tutta Europa dai monaci colombaniani con i loro centri di srittura e miniatura su pergamena.
 
La diffusione del [[cristianesimo]] nell'isola era avvenuta nel corso del [[V secolo]], principalmente ad opera di [[san Patrizio]] ([[431]]-[[432]]), su incarico di [[papa Celestino I]]. Secondo alcune tradizioni, tuttavia, san Patrizio sarebbe stato preceduto da un [[san Palladio]], primo vescovo degli Irlandesi<ref>[http://www.newadvent.org/cathen/11424a.htm Notizie su san Palladio, primo vescovo di Irlanda] sulla ''Catholic encyclopedia'', in inglese.</ref>.
 
In seguito [[San Finnian di Clonard]], si ritirò in una piccola cella nella contea di [[Meath]], raccogliendo progressivamente intorno a sè numerosi seguaci e fondando intorno al [[520]] il monastero di [[Abbazia di Clonard|Clonard]]. L'abbazia fu il primo grande centro monastico dell'Irlanda, dove si formarono i suoi "[[Dodici apostoli d'Irlanda|dodici apostoli]]", che a loro volta fondarono altri monasteri:
*[[Brendano di Birr|san Brendano di Birri]] fu il fondatore nel [[540]] del monastero di [[Birr (Irlanda)|Birr]], nella contea di [[Offaly]];
*[[san Ciarán di Clonmacnoise]] fu il fondatore nel [[545]] del [[monastero di Clonmacnoise]], ancora nella stessa contea;
*[[san Columba di Terryglass]] fu il fondatore nel [[548]] del monastero di Terryglass, nella contea di [[Tipperary]];
*[[san Columba di Iona]], evangelizzatore della [[Scozia]], in precedenza fondò l'[[abbazia di Durrow]] nel [[553]], sempre nella contea di Offaly, quella [[Abbazia di Kells|di Kells]], nella contea di [[Meath]], probabilmente nel [[554]] e infine un altro monastero a [[Derry]];
*[[Brendano di Clonfert|san Brendano di Clonfert]], protagonista della leggenda della ''[[Navigatio sancti Brendani]]'', fu il fondatore nel [[559]] del monastero di Clonfert, nella contea di [[Galway]];
*[[san Cainnech]] compagno di San Colomba in Scozia, fondò in Irlanda l'abbazia di [[Aghaboe]] nella contea di [[Laois]];
*[[san Ciarán di Saighir]] fu il fondatore del monastero di Seir Kieran (o Saighir), nella contea di Offaly;
*[[san Mobhi]] fondò il monastero di [[Glasnevin]];
*[[san Senan]] fondò un monastero nell'isola di Scatttery (''Inis Cathaigh''), alla foce del fiume [[Shannon]] e l'abbazia dell'isola [[Inishmore]];
 
Anche altri monasteri vennero fondati in Irlanda nel corso del [[VI secolo]]:
*[[san Finnian di Moville]] fu il fondatore, intorno al [[540]] del monastero di Druim Fionn e di una famosa scuola monastica a [[Moville]].
*[[san Comgall]] fondò nel [[559]] l'abbazia di [[Bangor]], nella contea di [[Down]] in [[Irlanda del Nord]], che divenne anch'essa una famosa scuola monastica e dove si formò [[San Colombano]].
 
Il [[monachesimo irlandese]] fu un fenomeno di grande importanza per la diffusione del [[cristianesimo]] nell'[[Inghilterra]] [[anglosassone]] e nei regni [[merovingi]] nel [[VI secolo|VI]] e [[VII secolo]].
 
Le missioni irlandesi in Europa iniziarono con quella di [[san Columba di Iona]], o Colum Cille, co-[[patrono]] d'Irlanda e uno dei [[dodici apostoli d'Irlanda]], il quale si recò [[missionario]] in [[Scozia]], con dodici compagni, con il proposito di convertire altrettanti pagani di quella regione.
[[Sant'Aidano]] fondò nel [[635]] il monastero di [[Lindisfarne]] in [[Northumbria]] e negli anni seguenti i missionari irlandesi convertirono la maggior parte dell'Inghilterra anglosassone: l'ultimo re anglosassone pagano, [[Penda di Mercia]], morì nel [[655]].
 
Dal [[590]] [[San Colombano]] fu attivo nei territori [[merovingi]], fondando numerosi monasteri tutti di regola colombaniana.
 
Per primi fondò nella [[Franca Contea]], nel [[591]]-[[592]] il monastero di San Martino ad Annegray, sul sito di un'antica fortezza romana, poi quello di San Pietro a [[monastero di Luxeuil|Luxeuil]], a circa 8 miglia a sud-est, nell'odierna [[Luxeuil-les-Bains]], dove si stabilì nel [[593]] e infine quello di San Pancrazio a [[Monastero di Fontaines|Fontaines]], vicino ai primi due. Dopo essere entrato in contrasto con l'episcopato locale e con i re [[Burgundia|burgundi]] fu costretto a ripartire e riprese a viaggiare. Nel [[611]] fondò a [[Bregenz]] sul [[lago di Costanza]] il [[Monastero di Bregenz|monastero di Sant'Aurelia]].
 
[[Immagine:Basilica di San Colombano - Bobbio.jpg|right|thumb|240px|L'[[Abbazia di San Colombano]] a [[Bobbio]]]]
 
Decise in seguito di recarsi a [[Roma]] per ottenere l'approvazione della propria regola da [[papa Bonifacio IV]], ma lungo la strada il suo compagno [[San Gallo (santo)|san Gallo]] fu costretto a fermarsi per una malattia e fondò nel [[613]] l'[[abbazia di San Gallo]]. Colombano arrivò quindi fino a [[Bobbio]] dove nel [[614]] fondò l'[[abbazia di San Colombano]] e dove morì il [[23 novembre]] del [[615]].
 
La regola monastica stabilita da san Colombano fu approvata da un concilio a [[Mâcon]] nel [[627]], ma venne in seguito affiancata da quella [[Ordine benedettino|benedettina]], più moderata a partire dal [[643]], difatti a Bobbio furono ospitati i monaci benedettini e poi negli altri monasteri ''colombaniani'' italiani ed europei, successivamenti per mitigare l'austera regola venne scelta quella benedettina per la vita cenobitica pur rimanendo inalterato l'ordine e la parte di regola dedita allo studio alla scienza e all'insegnamento.
Molti monasteri colombaniani esteri furono tra il IX secolo ed il X secolo tolti ed assegnati ai benedettini sotto l'autorità dei vescovi locali perdendo quindi la loro autonomia.
 
Successivamente ciò avverrà anche in Italia tranne a [[Bobbio]] dove opererà l'ordine di San Colombano fino allo scioglimento da parte del papa [[Niccolò V]] il [[30 settembre]] del [[1448]], dopo tale data subentreranno anche li i monaci benedettini, anche se dopo il processo di Cremona l'autorità abbaziale dovrà dipendere dal vescovo di Bobbio e non rimanere autonoma.
Nel corso del [[VII secolo]] i discepoli di san Colombano continuarono a fondare monasteri. Uno dei suoi compagni, [[san Deicolo]] (o san Deisle), fondò nel [[610]] a [[Lure (Haute-Saône)|Lure]], ancora nella [[Franca Contea]], l'[[abbazia di Lure]]. Un monaco di Luxeuil, [[Amé di Remiremont|sant'Amé]] fondò, insieme a [[san Romarico]] un duplice monastero, maschile e femminile a [[Remiremont]] nel [[620]]. Nel [[654]] [[san Filiberto]] fondò secondo la regola di san Colombano l'[[abbazia di Jumièges]] in [[Normandia]], e nel [[675]] un'altra a [[abbazia di Noirmoutier|Noirmoutier]] su un'isola presso la costa della [[Vandea]].
 
Nel [[664]] il [[sinodo di Whitby]] aveva riunito il [[cristianesimo celtico]] con la [[Chiesa cattolica]] romana e da allora fu scelta la Regola di San Colombano come unica regola per tutti i monasteri di regola irlandese oltre a quelli fondati direttamente da Colombano e dai sui seguaci. Dal [[698]] fino a [[Carlo Magno]] lo sforzo missionario venne compiuto in Europa da missioni prevalentemente anglosassoni.
 
Altri monaci tuttavia partirono dall'[[Irlanda]] e fondarono monasteri colombaniani nell'[[Europa]] continentale: [[san Disibod]], arrivato sul continente nel [[640]], fondò il [[monastero di Disibodenberg]]. E intorno alla metà del VII secolo [[san Feuillen]] fondò il monastero di [[Fosses-la-Ville]], presso [[Namur]], nel [[Belgio]]. Ancora nell'[[VIII secolo]] [[san Pirmino]] nel [[724]] fondò l'[[Isola di Reichenau|abbazia di Reichenau]] sull'omonima isola del [[lago di Costanza]].
 
In [[Germania]] le fondazioni monastiche di origine irlandese colombaniana, divenuti in seguito [[Ordine benedettino|benedettini]], agli inizi del [[XIII secolo]] si riunirono in una vasta congregazione, approvata nel [[1215]] da [[papa Innocenzo III]], il cui [[abate]] generale era quello a capo del [[monastero di San Giacomo]] (detto anche "Monastero scoto") di [[Ratisbona]], fondato da monaci irlandesi colombaniani nel [[1090]] circa. Il più antico di essi era stato comunque il [[monastero di Säckingen]], su un'isola sul [[Reno]] presso [[Basilea]] in [[Svizzera]], fondato da [[san Fridolino]] in data incerta, ma attestato dall[[878]].
Tra i monaci irlandesi colombaniani insediati nell'[[Europa centrale]] furono importanti [[Teologia|teologi]] prima [[Giovanni Scoto Eriugena]] ([[815]]-[[877]]) e poi [[Mariano Scoto]] (([[1028]] –[[1082]] or [[1083]])
 
Nell'[[XI secolo|XI]] e [[XII secolo]] si ebbe uno sviluppo delle fondazioni monastiche irlandesi, riservate ai monaci scoti. Mariano, Giovanni e Candido fondarono intorno al [[1072]] un monastero a [[Ratisbona]], già ricostruito a partire dal [[1090]]. Diversi di questi monasteri vennero fondati tra il [[XII secolo|XII]] e il [[XIII secolo]] direttamente da monaci provenienti da Ratisbona.
 
Nel [[XIV secolo|XIV]] e [[XV secolo]] molti antichi monasteri irlandesi erano in declino, sia per carenza di disciplina religiosa o per difficoltà economiche, sia per mancanza di monaci scoti: per questo motivo a volte i conventi vennero ripopolati con monaci di altra origine, mentre altri furono soppressi. In conseguenza della [[Riforma]] protestante in Scozia, molti benedettini scozzesi si rifugiarono presso i monasteri irlandesi in Germania. Questi però non riuscirono a sopravvivere a lungo e nel [[1862]] [[papa Pio IX]] soppresse l'ultimo monastero irlandese in Germania.
 
I monaci Colombaniani non rimasero chiusi nei loro [[monastero|monasteri]], ma si dedicarono attivamente alla diffusione del messaggio [[Cristianesimo|cristiano]] e, anche con il sostegno di [[Papa Gregorio I|papa Gregorio Magno]] ([[590]]-[[604]]), si diffusero grazie allo stesso [[San Colombano]] dall'[[Irlanda]] in [[Francia]] a partire dal [[590]] e poi anche in [[Germania]], [[Austria]] e [[Svizzera]], e finalmente in [[Italia]] a partire dal [[610]] specie con la fondazione a [[Bobbio]] della potente [[Abbazia di San Colombano]] avvenuta nel [[614]] e poi si diffuse in tutta l'[[Europa]]. Di particolare importanza fu l'opera di evangelizzazione svolta in tutta Europa nel [[VII secolo|VII]] e [[VIII secolo]]. A partire dal [[643]], dopo la distruzione di [[Montecassino]] e la persecuzione da parte dei [[Longobardi]], furono ospitati i Benedettini.
 
Molto conosciuto è il ruolo che svolsero in campo culturale: per quanto la regola colombaniana non imponga direttamente e in modo coercitivo ore dedicate allo studio, ne accenna l'importanza. Da qui iniziò il processo di produzione di manoscritti negli ''scriptoria'', che sarebbe diventato in qualche modo precipuo durante il corso del medioevo. Alla produzione di codici, denominati poi ''codici bobiensi'' o di Bobbio, di argomento religioso affiancarono il paziente lavoro di copiatura di testi antichi, anche scientifici,letterari, storici, medici ed artistici, fino a raggiungere tutto lo scibile umano. Tra l'altro il loro elevato livello culturale e la loro capillare diffusione sul territorio europeo e del nord Italia diede modo fin da San Colombano di affidare proprio ai colombaniani il compito di organizzare un sistema di [[istruzione]] elevato e dedicato a tutti ma specie a letterati, storici e cultori.
 
l'[[11 giugno]] [[2008]] il papa ha omaggiato il Santo e ne ha ricordato la figura assieme alla città di Bobbio, citandolo come protettore dell'Europa nell'udienza generale del mercoledi in Piazza San Pietro<ref>[http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2008/documents/hf_ben-xvi_aud_20080611_it.html Discorso su San Colombano].</ref>.
 
L'Osservatore Romano è uscito con in prima pagina il discorso e la foto del Santo.
 
==Regola colombaniana==
La Regola di San Colombano si compone di più parti:
 
*la ''Regula monachorum'', che si compone di 10 capitoli:
# obbedienza,
# silenzio,
#digiuno,
#disprezzo dei beni terreni,
#ripudio della vanità,
#castità,
#preghiera,
#discrezione,
#mortificazione di superbia e orgoglio,
#buon esempio;
 
*la ''Regula cenobialis'', formata da una lunga serie di capitoli penitenziali relativi alle colpe dei monaci;
 
*il ''Paenitentiale'', che vuole aiutare il monaco ma anche l'uomo nella conquista della dignità, secondo il ''Sermone della Montagna'', con una difesa dei deboli e degli umili contro chi esalta il vigore fisico intellettuale e politico; egli scrisse: ''senza dignità non c'e' libertà, e senza libertà non c'e' dignità''.
 
Essa fu approvata al ''Concilio di [[Mâcon]]'' nel [[627]], grazie anche all'opera dell'abate di Luxeuil [[San Eustasio]].
 
La regola monastica stabilita da san Colombano venne in seguito affiancata da quella [[Ordine benedettino|benedettina]], più moderata a partire dal [[643]], difatti a Bobbio furono ospitati i monaci benedettini e poi negli altri monasteri ''colombaniani'' italiani ed europei, successivamenti per miticare l'austera regola venne scelta quella benedettina per la vita cenobitica pur rimanendo inalterato l'ordine e la parte di regola dedita allo studio alla scienza e all'insegnamento.
 
Nel [[664]] il [[sinodo di Whitby]] aveva riunito il [[cristianesimo celtico]] con la [[Chiesa cattolica]] romana e da allora fu scelta la ''Regola di San Colombano'' come unica regola per tutti i monasteri di regola irlandese oltre a quelli fondati direttamente da Colombano e dai sui seguaci.
 
==Architettura ed organizzazione monastica==
===Caratteristiche del monachesimo irlandese===
Inizialmente i monasteri colombaniani dovettero essere costituiti semplicemente da capanne in legno, costruite dagli stessi monaci, raccolte intorno ad una chiesa, circondati da una palizzata. Solo in seguito furono costruiti in muratura. I monaci provvedevano essi stessi al proprio sostentamento e conducevano una vita dura, fatta di lavoro manuale, studio, preghiera e pratiche di mortificazione. Ogni monastero aveva la sua regola e i monaci erano tenuti all'obbedienza nei confronti dell'abate.
 
I monasteri vennero fondati a partire da una donazione di terre ad un religioso proveniente da una nobile famiglia locale, il quale ne diveniva abate. Il monastero diveniva quindi il centro spirituale della comunità e del clan. Gli abati che gli succedevano erano generalmente membri della medesima famiglia del fondatore, mantenendo dunque le terre monastiche nell'ambito della sua giurisdizione, secondo la tradizione irlandese, che prevedeva il trasferimento del possesso fondiario solo all'interno della medesima famiglia.
 
Un altra usanza tipica e che discendeva da San Patrizio e dagli abati irlandesi era quella che un anziano illustre maestro monaco lascasse il suo monastero con 12 giovani monaci intraprendenti e fondasse un nuovo monastero; San Colombano seguì questa usanza fondando centinaia di monasteri e chiese in tutta Europa fino in Italia.
 
Furono anche centri culturali e di insegnamento anche per i laici. Furono centri di diffusione per la lingua latina e tramandarono le locali tradizioni celtiche, elaborando la scrittura per la lingua irlandese e introducendo melodie e strumenti celtici nel [[canto gregoriano]], secondo la tradizione dei [[Bardo|bardi]] . Uno dei principali lavori dei monaci consisteva nella copiatura dei [[Manoscritto|manoscritti]] e vi si sviluppò lo [[Arte insulare#Manoscritti insulari|stile insulare]] nella [[Miniatura|decorazione miniata]].
 
Nella società irlandese, priva di una vera organizzazione urbana, anche la figura del [[vescovo]], legato alla città ebbe un'importanza minore. Secondo la tradizione [[Cristianesimo|cristiana]] egli svolgeva infatti un importante ruolo religioso, ma in Irlanda era spesso residente nel monastero e subordinato o pari grado all'abate. La diocesi monastica corrispondeva al territorio del clan.
 
La vita monastica si svolgeva in comunità, sebbene l'[[eremitaggio]] fosse considerato la forma più alta di monachesimo. Nelle vite dei santi irlandesi e colombaniani, come in quella di San Colombano, si fa spesso menzione di monaci e persino di abati che si recavano a qualche distanza dal monastero a cui appartenevano per vivervi in isolamento.
 
Le regole monastiche si basavano sulla preghiera, la povertà e l'obbedienza. I monaci apprendevano la [[lingua latina]], che era la lingua ufficiale della [[Chiesa cattolica|Chiesa]] e leggevano testi di autori sia pagani che cristiani, facendo dei monasteri degli importanti centri culturali. Entro la fine del [[VII secolo]] le scuole monastiche irlandesi accolsero studenti provenienti dall'[[Inghilterra]] e dal resto dell'[[Europa]].
 
San Colombano nella Regola menziona gli ambienti ed i ruoli chiave dell'organizzazione monastica con grande esattezza: l'[[oratorio]], il [[dormitorio]], il [[refettorio]], la [[cucina]], i [[magazzino|magazzini]], l'[[infermeria]], il [[noviziato]], gli ambienti per gli ospiti e indirettamente, il [[capitolo]], l'[[abate]], il [[priore]], l'[[infermiere]] ecc.
 
Alla fine l'aspetto generale del cenobio risultò essere quello di una sorta di [[città]] con case divise da strade ed edifici, soprattutto nei grandi monasteri, divisi in gruppi. L'edificio della [[chiesa (architettura)|chiesa]] forma il nucleo e rappresenta il centro religioso della comunità. Perseguendo l'indipendenza dal mondo esterno, inoltre, i monaci si dotarono di [[mulino|mulini]], [[forno|forni]], [[stalla|stalle]], [[cantina|cantine]] e dei laboratori artigiani necessari per eseguire riparazioni e quant'altro fosse richiesto per soddisfare le esigenze della loro comunità.
 
===Chiesa===
In altezza la chiesa di norma domina materialmente il resto dell'abbazia, inoltre è sempre molto ricca dimostrando la grande importanza che l'ufficio divino deve avere nella vita del monaco. La sua dimensione e ricchezza esprime anche la prosperità del monastero e spesso vi sono seppelliti i benefattori della comunità e conservate le [[reliquia|reliquie]] dei [[santi]].
 
Per la sua costruzione i monaci si rifecero soprattutto alle [[basilica romana|basiliche romane]], molto diffuse in [[Italia]]: una [[navata]] centrale e due laterali illuminate da una fila di finestre sulle pareti, terminanti in un [[abside (architettura)|abside]] semicircolare.
 
===Chiostro===
Il [[chiostro]] (dal [[lingua latina|latino]] ''claustrum'', luogo chiuso), è stilisticamente ripreso dall'[[atrium]] delle [[villa romana|ville romane]] ed è il luogo deputato alla [[meditazione]] (per questo vi vige la ''regola del silenzio'') servendo ai religiosi da deambulatorio e riparo. È sempre circondato da portici sostenuti da [[colonna|colonne]] e [[Pilastro|pilastri]] ed è posizionato centralmente alle varie costruzioni del monastero di cui viene così a formare l'ossatura, infatti su di esso si affacciano gli edifici più importanti, come la chiesa, il capitolo per le riunioni della comunità monastica, il dormitorio (poi sostituito dalle celle), il refettorio.
 
===Biblioteca===
Le [[biblioteca|biblioteche]] colombaniane hanno svolto l'importantissima funzione di preservare, dopo la caduta dell'[[Impero Romano]], le conoscenze antiche raccogliendo dalle rovine quello che veniva recuperato.
 
Grazie soprattutto agli ''scriptoria'' che codificarono e copiarono manoscritti su pergamena tutte le opere dello scibile umano.
 
Anche ai giorni nostri la biblioteca di un monastero ha grande importanza, dato che la lettura e lo studio fanno parte integrante della vita monastica. Sono inoltre aperte e frequentate anche da studiosi esterni, che spesso solo lì possono reperire i documenti di cui necessitano.
 
===Dormitorio e celle===
Il dormitorio era la camerata comune dove, secondo la Regola, una [[lampada]] era mantenuta sempre accesa. Quando i monaci erano tanti, erano divisi tra più dormitori.
 
Con gli anni si passò dalla camerata comune alle celle. Dapprima si praticarono delle divisioni di legno per isolare il monaco dalle inevitabili distrazioni di una sala comune, incompatibili con le esigenze dell'attività intellettuale (studio). In seguito la stanza fu chiusa da una porta e, in tal modo, si giunse al tipo di costruzione attuale divenuto di uso generale.
 
===Refettorio===
Il refettorio era la sala comune dove i monaci si riunivano per consumare i loro pasti. Originariamente costruito sul piano del [[triclinium]] romano, terminava in un'abside. I tavoli erano (e sono tuttora) normalmente disposti su tre lati lungo le pareti, lasciando il centro libero per gli inservienti. Vicino al refettorio c'era sempre una fontana dove si ci poteva/doveva lavare prima e dopo i pasti.
 
Per evitare che fosse solo un'occasione per appagare le proprie esigenza fisiologiche e rendere il tempo lì trascorso in un atto profondamente religioso, durante tutto il pasto un monaco a turno è incaricato di leggere brani tratti dalla [[Bibbia|Sacra Scrittura]], per questa ragione vi vige ''regola del silenzio''. Turni settimanali sono adottati anche per avvicendare i monaci nel servire gli altri in cucina.
 
===Cimitero===
Alla loro morte, i monaci erano seppelliti nel cimitero interno al monastero.
 
Nei secoli passati, quando le difficoltà delle comunicazioni rendevano enormi le distanze, i monaci avevano trovato il mezzo di annunziarsi scambievolmente la morte di un confratello e assicurare così i reciproci suffragi: d'abbazia in abbazia, di provincia in provincia, peregrinava un religioso che portava con sé la lista dei morti dove erano annotati i defunti dell'anno con un breve ''[[curriculum vitae]]''.
 
Questo uso ha perduto la sua ragion d'essere ma ancora oggi, quotidianamente ed all'[[ora prima]], i monaci ricordano i religiosi ed i benefattori defunti e, una volta al mese, tutta la comunità va a benedire le salme che riposano nei sepolcri.
 
L'onore di essere sepolti tra i monaci era un privilegio che la comunità talvolta poteva concedere a [[vescovo|vescovi]], re e benefattori.
 
===Foresteria===
Le comunità monastiche sempre ed ovunque hanno accordato una generosa ospitalità a tutti con spirito di servizio. Per questa ragione i monasteri costruiti lungo vie molto trafficate specie dai pellegrini erano particolarmente attrezzati allo scopo e molto apprezzati. Spesso accoglievano anche ospiti di riguardo come re, principi e vescovi in viaggio insieme alle loro corti ed accompagnatori. Le infermerie erano collegate a queste ali del monastero per curare anche gli ospiti che ne avessero bisogno.
 
Gli edifici adibiti all'ospitalità erano spesso suddivisi in aree distinte in funzione del censo di chi dovevano accogliere: ospiti importanti, altri monaci o pellegrini e poveri viaggiatori. Erano, inoltre, posizionati dove meno interferivano con la ''privacy'' del monastero ed avevano anche una cappella perché gli estranei non erano ammessi nella chiesa utilizzata da monaci e monache.
 
===Infermeria e giardino dei semplici===
L'infermeria era un edificio separato dedicato ad ospitare i monaci malati o deboli che erano affidati ad un monaco-medico. Era dotata di un [[orto]] per la coltivazioni delle erbe medicinali, il ''[[giardino dei semplici]]''. Spesso erano poste vicino al dormitorio.
 
===Cucine===
La cucina (dove i monaci servivano in turni settimanali) era naturalmente situata vicino al refettorio. Nei monasteri più grandi c'erano più cucine: per i monaci, i novizi e gli ospiti.
 
===Scuole===
Molti monasteri avevano scuole esterne per gli [[oblati]], ragazzi destinati dai loro genitori alla vita monastica. In anni recenti alcuni hanno istituito anche scuole e [[collegio|collegi]] aperti a giovani che non hanno la chiamata religiosa.
 
===Azienda agricola e celle monastiche===
Le aziende agricole sono intese dalla regola da un lato come un'occasione di lavoro, dall'altro come un mezzo di sostentamento che assicurava al monastero l'autonomia alimentare.
 
Pur mantenendosi ben curata ed ordinata, oggi non ha più l'importanza dei secoli passati, quando la terra costituiva l'elemento quasi esclusivo della ricchezza monastica. Oggi la funzione della tenuta monastica, dove pure essa esiste, è quella di permettere al monastero di trarne, almeno in parte, i prodotti necessari al proprio sostentamento.
 
===Magazzini e laboratori===
Nessun monastero era completo senza le sue dispense per conservare il cibo. C'erano, inoltre, granai, cantine e altri locali di servizio; tutto posto, insieme agli edifici delle fattorie, sotto la tutela del monaco cellaio.
 
Molti monasteri possedevano mulini per macinare il [[grano]].
 
===Appartamenti dell'abate===
A partire dal [[tardo Medioevo]] separati erano anche gli appartamenti del capo della comunità: l'[[abate]].
 
===Organizzazione monastica===
Per assicurare il buon funzionamento del monastero, soprattutto nei monasteri più grandi, l'abate si avvaleva di una serie di collaboratori che a lui rendevano conto per lo svolgimento di molte mansioni.
 
====L'abate====
L'autorità massima del monastero è nelle mani dell'abate che può avere alle sue dirette dipendenze un ''[[priore]]'' ed un ''sotto-priore''. Nei grossi monasteri, l'amministrazione ''spiccia'' è a carica di diversi altri monaci.
 
====Il priore====
Il ''priore'' è il vice dell'abate che, tra l'altro, lo sostituisce durante le sue assenze. Se necessario può essere coadiuvato da un ''sotto-priore''.
 
====Il sagrestano====
Il ''sagrestano'' è incaricato di curare la Chiesa insieme con il suo arredo ed i paramenti sacri. Oltre a mantenere tutto in ordine e pulito e preparare la chiesa per le funzioni (ad es. accendendo le candele), tra le altre sue responsabilità c'è anche l'illuminazione interna al monastero e per questo sovrintendeva alla costruzione di candele e del cotone necessario per i malati.
 
Al fine di non lasciare la chiesa incustodita, mangiava e dormiva in appositi locali nei suoi pressi.
 
Il suo assistente principale era il ''revestarius'' che si occupava dei paramenti sacri e degli arredi dell'altare. Un altro era il ''tesoriere'' incaricato di reliquari, vasi sacri ecc.
 
====L'infermiere====
L'''infermiere'' doveva curare amorevolmente deboli e malati e, quando necessario, era esentato dalla partecipazione alle funzioni comuni. Dormiva sempre nell'infermeria, anche quando non c'erano malati, così da essere sempre reperibile in caso di emergenza.
 
==L'organizzazione dell'Ordine ==
I monaci colombaniani erano organizzati in abbazie e monasteri canonicamente autonomi retti da un [[abate]].
 
==Lo studio ed il lavoro==
Grazie ai monaci Colombaniani assieme ai Benedettini, la cura del lavoro manuale ed intellettuale creò nel [[Medioevo]] una sinergia unica ed irripetibile: studiando i testi antichi recuperarono nozioni ormai dimenticate in campo scientifico ed agricolo che misero a frutto nei loro monasteri e, per imitazione, si diffusero anche fuori.
 
Ad esempio, la rinascita medioevale dell'interesse per la ''[[letteratura medica]]'' e la coltivazione di ''[[erbe medicinali]]'' per uso terapeutico. Agli insegnamenti del passato loro aggiunsero la pratica della medicina come dovere etico del cristiano. D'altra parte nella Regola si impone che almeno due monaci in ogni convento siano (dovevano essere) addetti alla cura degli infermi negli stessi locali del convento in una zona non frequentata dai frati. Tra i compiti assegnati ai monaci-medici c'è (c'era) anche il reperimento e lo studio delle opere mediche a disposizione nel convento per poter conseguire l'abilità necessaria per la loro attività.
 
Per quanto riguarda l'''agricoltura'', introdussero la ''[[Rotazione delle colture|rotazione triennale]]'' (il primo riferimento storico è stato rintracciato in un documento del [[763]] conservato nel [[Monastero di San Gallo (Svizzera)|Monastero di San Gallo]] in [[Svizzera]]) che consentì di migliorare la resa dei campi, trasformando i monasteri in avviate aziende agricole.
 
Il progresso tecnico e scientifico era ulteriormente avvantaggiato dalla circolazione delle conoscenze da un monastero all'altro attuato attraverso lo scambio dei testi ricopiati dagli [[amanuensi]].
 
Per tutte queste ragioni i monasteri colombaniani come per i benedettini vennero a svolgere un ruolo centrale nella società medioevale accogliendo personalità di primo piano. Così il numero crebbe insieme a quello dei monaci tanto che in quell'epoca non erano rari i monasteri che ospitavano oltre 900 individui ai quali occorre ancora aggiungere i numerosi dipendenti laici e le loro famiglie che vivevano nei paraggi. Considerando, inoltre, che i monasteri Benedettini erano sempre edificati in aree isolate e disabitate, essi spesso mettevano a frutto terreni abbandonati o boschivi da altri ignorati contribuendo ulteriormente alla crescita economia.
 
==Colombaniani e Colombaniane celebri==
*[[San Colombano]] 1° abate di Bobbio e Luxeuill
*[[San Eustasio]] 2° abate di Luxeuill
*[[San Gallo (santo)]] monaco e priore del monastero di [[San Gallo]]
*[[Sant'Attala]] 2° abate di Bobbio
*[[San Bertulfo abate|San Bertulfo]] 3° abate di Bobbio
*[[San Bobuleno abate|San Bobuleno]] 4° abate di Bobbio e primo [[Abate mitrato]]
*[[San Cumiano abate|San Cumiano]]'' gia vescovo in [[Scozia]] e 5° abate di Bobbio
*[[Wala abate|Wala]]'' abate di Bobbio
*[[Ebbone abate|Ebbone]]'' arcivescovo di [[Reims]] e abate di Bobbio
*[[Gerberto di Aurillac]]'' abate di Bobbio, arcivescovo di [[Reims]] e futuro [[papa Silvestro II]]
*[[Sant'Allo]] santo monaco di Bobbio
*[[Giona (di Bobbio)]] monaco di Bobbio, bibiografo di San Colombano e di altri santi e dell'ordine
*Santa Fara badessa francese.
 
==Abbazie monasteri e chiese nel mondo==
Italia:
*[[Abbazia di San Colombano]] di [[Bobbio]]
*[[Eremo di San Colombano]]
 
Altri monasteri colombaniani in Europa:
*...
 
==Bibiografia==
* Giona di Bobbio. ''La vita di San Colombano''. Bobbio, VII secolo.
* Carlo Guido Mor. ''San Colombano e la politica ecclesiastica di Agilulfo''. Piacenza, [[1933]].
* ''Dio è corazza dei forti. Testi del cristianesimo celtico (VI-X sec.)''. Rimini, Il Cerchio, [[1998]].
* M.Stokes. ''Six Months in the Appennines in Search of the Irish Saints in Italy''. Ed.Belland Covent. London 1892.
* Abbè Martin. ''Saint Colomban''. Libr.V.Lecoffre, Paris 1905.
* T.Concannon. ''The life of St.Columban''. Catholic T.Society of Ireland. Dublino 1915.
* A.Maestri. ''Il culto di San Colombano in Italia''. Archivio storico di Lodi. 1939 e segg.
* ''Archivum Bobiense'' Rivista annuale degli Archivi storici Bobiensi (1979-2008). Bobbio
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Cenobitismo]]
* [[Erbe medicinali]]
* [[Monachesimo]]
* [[Monachesimo irlandese]]
* [[Ordini monastici]]
* [[Società di San Colombano per le Missioni Estere]]
* [[Bobbio]]
* [[Luxeuil-les-Bains|Luxeuil]]
 
== Collegamenti esterni ==
 
{{portale|cattolicesimo}}
 
 
[[Categoria:Ordini monastici cattolici maschili|Colombano, Ordine di San]]