Julius Wayland e Rosetta Tofano: differenze tra le pagine

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{{Bio
[[File:Julius Wayland.jpg|thumb|right|180px|Julius Wayland]]
|Nome = Rosetta
'''Julius Wayland''' ([[Versailles (Indiana)|Versailles]], [[Indiana]], [[26 aprile]] [[1854]] - [[Girard]], [[Kansas]], [[10 novembre]] [[1912]]) è stato un [[politico]] e un [[giornalista]] [[socialista]] [[statunitense]].
|Cognome = Tofano
|PostCognomeVirgola = nom d'arte di '''Rosa Cavallari'''
|Sesso = F
|LuogoNascita = Milano
|GiornoMeseNascita = 5 marzo
|AnnoNascita = 1902
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 7 aprile
|AnnoMorte = 1960
|Attività = costumista
|Attività2 = attrice
|Nazionalità = italiana
}}
 
== Biografia ==
Suo padre e quattro dei suoi fratelli morirono per un’epidemia di [[colera]] quando Julius aveva solo quattro mesi, così che, cresciuto nella miseria, ancora bambino dovette trovarsi un lavoro.
 
Nata a Milano la Cavallari segue gli studi di scenografia e costume, iniziando a lavorare in teatro, dove nel 1920 incontra [[Sergio Tofano]] che sposerà poco dopo.
Fu apprendista tipografo nel giornale «Versailles Gazette», del quale divenne comproprietario nel [[1872]] e unico proprietario nel [[1874]]. Le sue idee socialiste, propagandate nel suo quotidiano, provocarono reazioni violente nella cittadina di Versailles, tanto che Wayland rischiò addirittura il linciaggio e dovette chiudere il giornale.
 
Continua il suo lavoro di scenografa anche per i lavori cinematografici del marito come il film [[Cenerentola e il signor Bonaventura]], svolge in teatro anche l'attività di attrice, sempre accanto al marito, dalla loro unione nasce un figlio [[Gilberto Tofano]] futuro regista teatrale e televisivo.
Trasferitosi a [[Pueblo (Colorado)|Pueblo]], nel [[Colorado]], nel [[1893]] vi pubblicò il suo nuovo giornale socialista, «The Coming Nation», che ottenne subito un grande successo. Grazie alle sue notevoli disponibilità finanziarie, decise di mettere in pratica le sue idee, ispirate ai modelli utopistici degli [[Robert Owen|Owen]] e dei [[Charles Fourier|Fourier]]: comprati 800 ettari di terreno nel [[Tennessee]], vi fondò la comunità di lavoro «John Ruskin»: gli operai godevano di alti salari e avevano a disposizione, nel tempo libero, di una scuola, di librerie, di sale di riunione, di piscine.
 
I suoi lavori nel cinema sono ridotti a 9 pellicole dal [[1933]] al [[1943]], debutta diretta da [[Carlo Ludovico Bragaglia]].
I contrasti sulla conduzione della comunità convinsero però Wayland ad abbandonare l’impresa e il giornale: nel [[1895]] si trasferì nel [[Missouri]], e il [[31 agosto]] fondò a [[Kansas City]] il nuovo settimanale socialista «Appeal to Reason» dove, oltre ad articoli di attualità, di satira e di critica sociale, si pubblicavano estratti di opere socialiste di [[Karl Marx|Marx]], [[Friedrich Engels|Engels]], [[John Ruskin|Ruskin]], [[Tom Paine|Paine]], [[Edward Bellamy|Bellamy]]. Trasferì presto la redazione del giornale a Girard, nel [[Kansas]], associando all’impresa editoriale il radicale [[Fred Warren]] che ottenne la collaborazione di scrittori e personalità della sinistra politica come [[Mary Harris Jones]], [[Jack London]], [[Upton Sinclair]] – che vi pubblicò, tra l'altro, il racconto ''The Jungle'' - [[Helen Keller]], [[Eugene Debs]]: la rivista divenne una delle più diffuse degli ''States'' e questo non poteva piacere ai notabili della politica conservatrice.
 
Nel dopoguerra affetta da una grave forma di depressione muore suicida il 7 aprile del 1960.
Nel [[1905]] Fred Warren scrisse sulla rivista un articolo in cui accusava l’ex-governatore repubblicano del Kentucky, [[William Sylvester Taylor]], protetto dalle autorità e fatto fuggire nell’Indiana, di essere il mandante dell’omicidio del politico democratico [[William Goebel]], offrendo una ricompensa di 1.000 dollari a chi lo avesse catturato e portato nel Kentucky. Per tutta risposta Warren fu arrestato e condannato a sei mesi di lavori forzati per induzione al reato di rapimento, mentre William Taylor e altri quattro complici, questi ultimi già condannati per il delitto, venivano amnistiati dal governatore [[Augustus Everett Willson|Willson]].
 
==Filmografia==
Nel [[1911]] Wayland e Warren ebbero un’altra denuncia per pubblicazione di materiale pornografico, avendo denunciato la corruzione e gli scandali sessuali che avvenivano nel carcere di [[Leavenworth]]. Ma l’attacco più violento doveva essere portato nel [[1912]] dalle colonne del giornale «Los Angeles Times», che sostenne che Wayland aveva sedotto una minorenne, poi morta nel tentativo di abortire.
 
*''[[O la borsa o la vita]]'' , regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] ([[1933]])
Julius Wayland non resse alla depressione provocatagli dalla morte della moglie e dalla continua campagna diffamatoria cui era soggetto, e si suicidò il 10 novembre 1912. I figli ottennero dal tribunale il riconoscimento della falsità delle accuse e la condanna del «Los Angeles Time» per diffamazione.
*''[[Papà per una notte]]'' , regia di [[Mario Bonnard]] ([[1939]])
*''[[Un mare di guai]]'' , regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] ([[1939]])
*''[[Pazza di gioia]]'' , regia di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] ([[1940]])
*''[[Giù il sipario]]'' , regia di [[Raffaello Matarazzo]] ([[1940]])
*''[[La granduchessa si diverte]]'' , regia di [[Giacomo Gentilomo]] ([[1940]])
*''[[Cenerentola e il signor Bonaventura]]'' , regia di [[Sergio Tofano]] ([[1941]]), anche costumi
*''[[San'Elena piccola isola]]'' , regia di [[Renato Simoni]]
 
== Bibliografia ==
*Richard Trahair, R. C. S. Trahair, ''Utopias and Utopians: An Historical Dictionary'', Greenwood Press, 1999 ISBN 0313294655
 
*Dizionario Bolaffi del cinema Torino 1979
{{Portale|biografie}}
*Le attrici, Gremere editore Roma 2003
 
{{Portale|biografie|cinema}}
[[Categoria:Giornalisti]]
[[Categoria:Politici statunitensi]]
 
[[en:Julius Wayland]]