Spedizione in Sicilia e Engelbert Humperdinck (cantante): differenze tra le pagine

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{{Artista musicale
{{vaglio}}
|nome =Engelbert Humperdinck
{{Conflitto
|nome alfa=
|nome del conflitto=Spedizione Siciliana
|tipo artista =cantante
|parte_di= della [[Guerra del Peloponneso]]
|strumento=[[pianoforte]]
|immagine=[[Immagine:SizilienExpedition.png|350px]]
|nazione =Gran Bretagna
|didascalia=Mappa della spedizione ateniese in Sicilia
|genere =Pop
|data=415 - 413 a.C.
|genere2=Adult contemporary
|luogo=Siracusa
|anno inizio attività =1956
|casus=Segesta chiese l'aiuto di Atene contro Siracusa
|anno fine attività =in attività
|mutamenti_territoriali= nessuno
|etichetta=[[Decca Records]]
|esito=disfatta ateniese
|numero totale album pubblicati =Vedi: [[#Discografia|Discografia]]
|schieramento1=[[Siracusa]], [[Sparta]]
|immagine=Eh.jpg|Engelbert Humperdinck poses after giving a concert in a Belgian café, named "Club nr. 1", october 1966
|schieramento2=[[Atene]], [[Katane]]
|dimensione immagine=250
|comandante1=[[Gilippo]], [[Ermocrate]]
|didascalia=Engelbert Humperdinck (a destra in alto) nel [[1966]] al "Club nr. 1" ([[Belgio]])
|comandante2=[[Nicia]] e [[Lamaco]], poi [[Demostene (generale)|Demostene]] ed [[Eurimedonte]]
|url= [http://www.engelbert.com/ Engelbert Humperdinck Engelbert.com]
|effettivi1= 15.000 tra opliti, arcieri e cavalieri
}}
|effettivi2= '''Prima spedizione:''' 30.000 uomini di cui 5000 opliti, 1300 arcieri e 300 cavalli. 134 triremi e 130 navi da trasporto. <br>'''Seconda spedizione:''' 73 triremi, 5000 opliti, 3000 arcieri, per un totale di 15.000 uomini.
{{Bio
|perdite1= non si hanno cifre precise
|Nome = Engelbert
|perdite2= su 50.000 uomini solo 7000 superstiti poi fatti schiavi a Siracusa
|Cognome = Humperdinck
|note=[[Alcibiade]] dapprima al comando della spedizione ateniese passò nei ranghi delle forze spartane in difesa di Siracusa.
|PostCognomeVirgola=[[elenco di pseudonimi famosi|nome d'arte]] di '''Arnold George Dorsey'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Chennai
|GiornoMeseNascita = 2 maggio
|AnnoNascita = 1936
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = cantante
|Attività2=pianista
|Epoca =
|Nazionalità = britannico
|NazionalitàNaturalizzato = statunitense
|PostNazionalità = , specializzato in repertorio [[pop (musica)|pop]] ed [[easy listening]]. È attivo dal [[1956]] ed ha fama internazionale
}}
 
Amico di [[Elvis Presley]], ha avuto un'ottima carriera anche in [[USA]] dove diversi suoi singoli si sono piazzati nelle ''charts'', le classifiche di vendita.
La '''spedizione in [[Sicilia]]''' è una spedizione militare ateniese in Sicilia avvenuta tra il [[415 a.C.|415]] e il [[413 a.C.]] durante la [[Guerra del Peloponneso]]. Essa è stata considerata come una delle più imponenti spedizioni militari dell'antichità il cui esito finale pero fu una completa sconfitta delle forze Ateniesi: i pochi superstiti furono imprigionati nelle [[latomia|latomie]] siracusane dove vi morirono. Con questa sconfitta Atene inizio il suo declino militare e politico.
 
== Casus belli Biografia==
Ha toccato l'àpice della popolarità fra gli [[anni 1960|anni sessanta]] e gli [[anni 1970|anni settanta]], dopo che - guarito da una grave forma di [[tubercolosi]] - decise di adottare come nome d'arte quello del compositore tedesco [[Engelbert Humperdinck]].
Nel [[421 a.C.]] si conclude la prima fase della [[Guerra del Peloponneso]], grazie alla [[Pace di Nicia]] che decretava una pace di 50 anni tra Sparta e Atene. In realtà la pace era da considerarsi una pausa tra le due parti, per consentire il riarmo e la successiva prosecuzione della guerra.
<br>Sicché tra la città siciliana di [[Selinunte]], alleata di Siracusa (di cui ottenne subito appoggio) e [[Segesta]] alleata di Atene sorse nel [[416 a.C.]] una guerra per problemi di confine che in breve tempo divenne a favore di Selinunte. Segesta, città calcidica, a quel punto cercò aiuto ad Atene contro lo strapotere di Siracusa e delle colonie alleate. Il rischio infatti era che una vittoria su Segesta potesse determinare l'egemonia della città di [[Aretusa]] sull'intera Sicilia. Siracusa infatti manteneva il potere su [[Leontinoi]], [[Catania]] e le altre colonie della [[Sicilia orientale]]. Un intervento di Atene contro Siracusa avrebbe ridimensionato lo strapotere della città nell'isola e avrebbe indebolito anche l'appoggio a [[Sparta]] la quale era rifornita dalle derrate alimentari provenienti da Siracusa.
<br>Questa strategia portava la firma di [[Alcibiade]], allievo di [[Socrate]] e demagogo bellicista dotato di talento strategico. Infatti l'idea di aprire un fronte parallelo di guerra contro Sparta si affacciava per la prima volta nella storia, idea successivamente adottata dai [[romani]] nella [[Seconda guerra punica]] e da altri popoli fino all’[[età moderna]].
 
Nato in una famiglia numerosa (dieci fratelli) da un ufficiale della [[British Army]], Mervyn Dorsey, e dalla moglie Olive, all'età di dieci anni si trasferì con i suoi a [[Leicester]], in [[Inghilterra]]. Un anno dopo iniziò ad interessarsi alla [[musica]] e ad imparare a suonare il [[sassofono]].
== I preparativi ==
[[Immagine:Athens Acropolis.jpg|thumb|300px|Acropoli di Atene]]
=== Ad Atene ===
Dopo la richiesta di aiuto, furono inviati degli emissari a Segesta. Gli emissari furono ben accolti, mostrando loro tutte le ricchezze della città e offrendo persino un compenso per il loro arrivo<ref>«La stagione seguente, all'aprirsi della primavera, l'ambasceria ateniese fece ritorno dalla Sicilia; e al suo seguito tornarono i Segestani, recando con sé sessanta talenti di argento non coniato, che rappresentavano il soldo di un mese per gli equipaggi di quelle sessanta navi di cui avevano in proposito di sollecitare l'invio. L'assemblea si raccolse subito in Atene, e poté udire dalla bocca dei Segestani e degli ambasciatori della propria città, tra il cumulo delle altre affascinanti fandonie, questa di particolare spicco: che quanto a finanze nei tesori dei santuari e in quello statale giacevano depositi ingenti subito disponibili.» ''Tucidide, Guerra del Peloponneso VI libro''.</ref>. Tornati quindi ad Atene, raccontarono delle ricchezze di Segesta, valido motivo per andare in soccorso della stessa. Si avviarono quindi una serie di assemblee per decidere o meno l'intervento in soccorso della colonia. Nel corso della prima assemblea furono votati i capi spedizione: [[Alcibiade]], [[Nicia]] e [[Lamaco]].
 
===Carriera===
Alcibiade, sostenitore della spedizione, pensava di affamare Sparta bloccando l’invio del grano siciliano minacciando Siracusa. Siracusa infatti doveva essere conquistata dopo un assedio strettissimo, sia per terra che per mare. Il suo sostegno alla spedizione, non era legato solo ad una precisa strategia, ma anche per ottenere maggiori consensi politici in patria.
Nei primi anni cinquanta iniziò a lavorare come apprendita in uno studio di ingegnereria alternando questa attività con il suonare in nightclub. Intorno ai diciassette anni fu convinto da amici a partecipare ad una gara canora in cui imitava l'attore [[Jerry Lewis]]. Dal quel momento venne chiamato dagli amici Gerry Dorsey, nome che mantenne come pseudonimo per una decina di anni circa<ref name="ReferenceA">Stark, Herbert Alick. Hostages To India: OR The Life Story of the Anglo Indian Race. Third Edition. London: The Simon Wallenberg Press: Vol 2: Anglo Indian Heritage Books </ref>.
<br>Nicia invece era più cauto, ma soprattutto era il più contrariato nei confronti della spedizione<ref>Diodoro Siculo (13, 27, 3) riferisce che Nicia era [[prosseno]] di Siracusa e intratteneva rapporti politici e di ospitalità con i personaggi più ragguardevoli della città siciliana. Per questa ragione, nonché per la poca convinzione nel voler dividere il comando della spedizione col rivale Alcibiade, Nicia era tra i più contrari alla spedizione.</ref>. Egli considerava il piano pieno di rischi poiche si sarebbe ampliato il teatro di guerra in una terra lontana, potendo contare sull’alleanza di poche città, prima fra tutte [[Catania]]<ref>A dimostrazione di una non chiara alleanza con queste città, Nicia nel secondo discorso afferma: «Se si prescinde da Nasso e da Katane, che spero si schiereranno al nostro fianco per l’affinità di stirpe con i Leontini [...]» (Tucidide 6, 20, 3)</ref>. Inoltre i rifornimenti dell’armata, a totale carico dei siciliani, determinavano un problema di non poco conto; un’armata così potente avrebbe potuto essere impiegata in guerre più vicine alla madrepatria: specialmente dopo che la [[Persia]] aveva iniziato apertamente a finanziare Sparta <ref>http://www.andromaca.altervista.org/la%20spedizione%20in%20Sicilia.htm</ref>. L'opinione di Lamaco, il più bellicoso tra i due era invece del tutto a favore della spedizione.
 
La sua carriera venne interrotta a metà anni cinquanta per il servizio militare nella British Army Royal Corps of Signals.
Nell'assemblea in cui si discusse in maniera approfondita l'opportunità o meno di avviare la spedizione. Nicia cautamente considerava l'intervento assai pericoloso, a causa della distanza dalla patria e per il rischio di non poter reggere un altro fronte di guerra. Alcibiade invece sostenenva l'opportunità di intervenire, per poter magari piegare Siracusa e conquistare persino l'intera Sicilia. L'assemblea in effetti sembrava molto favorevole alla guerra. A quel punto Nicia suggerì soltanto di inviare un grande contingente in grado di far da sé, senza rischiare future richieste d'aiuto:
 
Nel [[1958]] ebbe dalla [[Decca Records]] l'opportunità di [[studio di registrazione|incidere]] il suo primo [[disco singolo]], ''I'll Never Fall in Love Again'', che non ebbe particolare successo ma consentì al cantante di essere scritturato dalla [[casa discografica]] per i successivi dieci anni durante i quali avrebbe inciso dischi di maggiore o minore successo.
{{quote|[Siracusa e Selinunte] dispongono di numerose divisioni oplitiche, ranghi completi di arcieri e lanciatori di giavellotto una marina poderosa di triremi, un'infinità di gente pronta ad armarle. Depositi finanziari robusti: privati, cui s'aggiungono le riserve auree dei santuari specie a Selinunte. A Siracusa inoltre affluiscono i tributi di popolazioni barbare in suo potere. Sul piano strategico vantano su di noi questa supremazia significativa: un nerbo potente di cavalli nel loro organico. Poi possono contare su raccolti propri di grano, senza preoccuparsi d'importarne...|[[Tucidide]], ''La Guerra del Peloponneso'', Libro VI}}
Egli propose di schierare 100 [[trireme|triremi]] mentre la [[fanteria]] pesante non doveva essere inferiore a 5.000 [[oplita|opliti]], tra Ateniesi e alleati, meglio poi se si poteva disporne di più. Dovevano poi esserci dei reparti muniti di arceri ateniesi e di Creta, frombolieri ecc. La decisione di muovere guerra e armare al meglio la spedizione fu comunque presa, disponendo di una spedizione doppia rispetto quella inizialmente considerata.
 
Contestualmente, Dorsey (questo era ancora il suo nome pubblico) continuò a suonare in nightclubs fino al [[1961]], quando si ammalò di [[tubercolosi]]. Una volta guarito dalla malattia tornò a suonare nei nightclub fino al [[1965]] quando entrò nel ''team'' del [[manager]] ed amico Gordon Mills, lo stesso che curava a quel tempo gli interessi del cantante [[Tom Jones (cantante)|Tom Jones]].<ref name="ReferenceA"/>.
=== A Siracusa ===
Nella città aretusea giungevano le prime notizie di un attacco ateniese. Per questa ragione fu convocato un consiglio in cui, tra scettici e timorosi di un attacco, si dibatterono le azioni da intraprendere. [[Ermocrate]] suggerì di preparare la città ad un eventuale attacco e di cercare alleanze tra i [[Cartaginesi]], i [[Siculi]], i [[Lacedemoni]], i [[Corinto|Corinzi]] e persino in [[Italia]]. Inoltre suggeriva l'invio di unità navali per contrastare già da [[Taranto]] le prime flotte ateniesi in arrivo.
<br>[[Atenagora di Siracusa|Atenagora]] invece era scettico nei riguardi della possibile spedizione perché Siracusa era considerata molto potente militarmente e sia perché gli ateniesi avrebbero commesso l'errore militare di aprire un altro fronte nella guerra del Peloponneso: per questa ragione qualcuno accusò Ermocrate di allarmismo e di voler persino rovesciare la [[repubblica]] di Siracusa. Tuttavia al termine della riunione il consiglio decise di valutare le forze in campo e di allertare le truppe<ref>In realtà sono attestate trattative diplomatiche fra Ateniesi e Siracusani in un passo dell’''[[Erissia (Platone)|Erissia]]'' opera dello [[pseudo-Platone]] e nell'orazione ''La pace con i Lacedemoni'' di [[Andocide]], opere ritenute però ritenute poco attendibili a causa della dubbia paternità dell’una e per la presenza di imprecisioni nell’altra</ref>.
 
===Il successo===
== Lo scandalo delle Erme ==
Nel luglio [[1966]] Humperdink (che nel frattempo, su consiglio di Mills, aveva assunto il nuovo [[pseudonimo]] rifacendosi al nome dell'autore dell'[[opera lirica]] ispirata alla fiaba ''[[Hansel e Gretel]]''), registrò il primo successo internazionale partecipando in [[Belgio]] assieme ad altri quattro colleghi britannici all'annuale Knokke song contest. In ottobre si esibì poi a [[Mechelen]]. In quel periodo, Humperdinck salì ai primi posti nelle classifiche discografiche belghe con il brano inciso sei mesi prima ''Release Me''. La televisione belga registrò un [[video clip]] del cantante che esegue la caqnzone ''Dommage Dommage'' nel porto di [[Zeebrugge]]<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=q6yPObnNPIE YouTube - Engelbert - ''Dommage Dommage'']</ref>.
{{vedi anche|mutilazione delle Erme}}
{{Campagnabox Guerra del Peloponneso}}
Mentre fervevano i preparativi per la partenza della spedizione nella notte tra il 20 e il [[21 maggio]] del 415 a.C. furono mutilate le [[erma|Erme]] della città. Questo sfregio fece molto clamore nel [[popolo]], ed esso fu considerato come un atto di [[sventura]]; alcuni nemici di Alcibiade invece lo consideravano come un atto di sobillazione contro il governo democratico in base ad elementi che riguardavano più che altro il suo carattere scapestrato e libertino. Con buona probabilità queste accuse erano enfatizzate dai nemici politici di Alcibiade che lo consideravano una promessa assai pericolosa. Lo Stato quindi promosse una taglia per scovare i colpevoli.
<br>Sentitosi accusare, Alcibiade propose di farsi giudicare subito da un [[tribunale]], in modo da liberarsi da ogni accusa prima della partenza. Ma fu deciso invece di rinviare la decisione e permettere comunque al comandante di partire.
 
Forte di un nuovo contratto fatto stipulare da Mills con la Decca Records, Humperdinck reincise nel [[1967]] una nuova ''[[cover]]'' di ''Release Me'' in stile di [[ballata (musica)|ballata acustica]] arricchita da cori. In tale versione il brano raggiunse la Top ten in USA e il primo posto in Gran Bretagna davanti alla canzone dei [[The Beatles|Beatles]] ''[[Strawberry Fields Forever]]''. Rimase per cinquantasei settimane nelle Top 50 single chart<ref>{{cite web|url=http://www.chartstats.com/songinfo.php?id=4510|title='Release Me'|publisher=ChartStats|accessdate=2008-09-23}}</ref>.
== La spedizione ==
 
Sebbene quel 1967 fosse un anno consacrato alla [[musica psichedelica]] del nascente [[flower power]] sostenuta dai Beatles e in USA dai [[The Byrds]], il successo di un brano ''pop'' come ''Release Me'' non sorprese più di tanto, considerando il fatto che lo stesso [[Frank Sinatra]] aveva raggiunto appena un anno prima la vetta delle classifiche e lo stesso aveva fatto un altro cantante di genere [[adult contemporary music]] come Tom Jones. Ad ogni buon conto, ''Release Me'' fu venduta, nel periodo di maggiore popolarità, ad una media di 85 mila copie/giorno restando per anni la sua canzone più conosciuta.
=== Alleati e nemici ===
Con l'avvio della spedizione lo scenario strategico era divenuto questo:
*''Alleate di Atene:'' [[Lega di Delo]], [[Segesta]], [[Katane]], [[Agrigento]] e [[Naxos]]
*''Alleate di Siracusa:'' [[Sparta]], [[Corinto]], [[Himera]], [[Selinunte]] e [[Gela]];
*''Neutrali:'' [[Camarina]] e [[Messene]].
 
===Stile "Easygoing"===
=== L'inizio della spedizione ===
Lo stile ''easygoing'' del canto assieme al ''[[look]]'' ''casual'' e al portamento distinto, spesso rapportati al messaggio più virile, se non rude, di Tom Jones, hanno garantito nel tempo a Humperdinck un largo seguito specialmente fra il pubblico maturo femminile.
La spedizione ateniese partì nel giugno del [[415 a.C.]] dal [[Pireo]] con una forza di 30.000 uomini, 6400 truppe da sbarco e ben 134 [[trireme|triremi]].
[[Immagine:Model of a greek trireme.jpg|thumb|350px|Una trireme greca]]
{{quote|Disponevano in tutto di centotrentaquattro triremi, oltre a due navi di Rodi a cinquanta remi (tra esse cento erano attiche, di cui sessanta unità veloci; il rimanente per trasporto truppe; il resto della flotta apparteneva a Chio e agli altri alleati). In tutto gli opliti erano cinquemilacento (tra cui millecento ateniesi forniti dalle classi di leva cittadine, settecento erano teti imbarcati come combattenti sulle navi; gli altri partecipavano in qualità di alleati: parte tributari, parte Argivi, cinquecento, parte milizie di Mantinea, che con le truppe mercenarie assommavano a duecentocinquanta). Complessivamente gli arcieri erano quattrocentottanta (tra cui ottanta provenienti da Creta); c'erano poi settecento frombolieri di Rodi, centoventi fuoriusciti di Megara con armatura agile. Seguiva da ultimo un solo bastimento per trasporto di truppe a cavallo, con trenta cavalieri a bordo.|[[Tucidide]], ''La Guerra del Peloponneso'', Libro VI}}
Gli ateniesi possedevano una salda tradizione marinara che le avrebbe garantito il dominio sui mari, tuttavia rispetto ai reparti siracusani erano sforniti di cavalleria. Per questa ragione le truppe risultavano a terra più vulnerabili: anche per questa ragione i generali della spedizione cercarono di acquistare cavalli tra le colonie per rafforzare il loro esercito. Di contrasto l'esercito siracusano era male organizzato e istruito da generali poco efficaci: il successivo arrivo di [[Gilippo]], infatti, avrebbe mutato le sorti della guerra.
 
A ''Release Me'' hanno fatto seguito due altre ballate piazzatesi ai primi posti in classifica, ''There Goes My Everything'' e ''The Last Waltz'', che gli fecero acquisire una fama da [[crooner]] che lui peraltro non sempre apprezzò. "Se non sei un vero crooner", disse in un'intgervista a Rick Sherwood del ''[[The Hollywood Reporter]]'', "non puoi desiderare di essere definito tale". Convinto di non avere la cifra del ''crooner'', era consapevole di essere semplicemente un buon cantante del suo tempo, con un proprio stile definito.
La spedizione si radunarò a [[Corfù]] per prendere il largo verso il [[mare Ionio]]; secondo Tucidide essa fu tra le più vaste che la città di Atene vide. Tuttavia la spedizione in viaggio verso la Sicilia non incontrò grande accoglienza tra le città della [[Magna Grecia]]. Le città non erano disposte ad offrire truppe, e in alcuni casi come [[Taranto]] e [[Locri]], non ebbero neanche supporto logistico. Solo [[Reggio Calabria]] consentì loro di sostare presso le coste e di allestire un campo. Ma la città, pur concedendo ristoro si dichiarò neutrale.
<br>A Reggio i tre capi si consultarono per decidere quali azioni adottare. Purtroppo emersero subito le divergenze tra i capi della spedizione. Nicia pensava di mantenere strettamente gli ordini imposti difendendo Selinunte tramite appoggio militare: un impegno breve e limitato. Lamaco invece pensava di attaccare direttamente Siracusa, considerando l'effetto sorpresa e la concreta possibilita di far capitolare la citta, liberando finalmente le citta della Sicilia da quella presenza scomoda. Alcibiade infine, intendeva cercare l'appoggio economico e militare delle citta siciliane, acquistando anche dei cavalli che avrebbero rafforzato gli schieramenti dell'esercito. Cosi fu scelto il piano di Alcibiade, trovando dopo varie titubanze l'unica citta che concesse appoggio logistico: [[Catania]]; le altre rifiutarono, temendo future ritorsioni di Siracusa<ref>Tucidide (6,51,2;7,14,2 e 57,11) e da Diodoro Siculo (13,4,4-5)</ref>. Nel frattempo giunse la notizia che non c'era alcun tesoro a Segesta, e che i segestani avevano ingannato la delegazione. Sicché l'unico obiettivo possibile erano i tesori di Siracusa. Anche il comando della spedizione era piuttosto confuso sul daffarsi: Nicia pensava a quel punto di attenersi soltanto all'obiettivo principale, aiutare Segesta. Alcibiade pensava di aizzare le popolazioni limitrofe contro Siracusa e poi attacarla, infine Lamaco suggeriva un attacco immediato.
 
Altre sue canzoni di successo sono in seguito state ''Am I That Easy to Forget'', ''A Man Without Love'', ''From Here To Eternity'', ''Les Bicyclettes de Belsize'', ''The Way It Used To Be'', ''A Place In The Sun'', ''I'm A Better Man'' e ''Winter World of Love'', tutte distribuite prima che gli anni sessanta declinassero nei settanta.
== La guerra ==
 
Nel decennio successivo il cantante ha pubblicato diversi album di successo: ''The Last Waltz'', ''The Way It Used To Be'', ''A Man Without Love'' e l'[[eponimo]] ''Engelbert Humperdinck''.
Con l'arrivo di un'imbarcazione da Atene, la ''Salaminia'', che invitava Alcibiade a far ritorno in patria per essere processato: le sorti della spedizione da questo momento sarebbero inevitabilmente mutate. Egli avendo compreso d'essere caduto in una congiura che l'avrebbe condotto alla morte, seguì dapprima l'imbarcazione in rotta verso la [[Grecia]], per poi allontanarsi da essa quando era giunto con la sua imbarcazione all'altezza di [[Locri]], prendendo così asilo a [[Sparta]]. Con questa fuga il tribunale di Atene emanò l'immediata condanna a morte per lo stesso.
 
Meno fortuna ha avuto con la [[televisione]]: un suo programma di scarso successo fu interrotto dopo sei mesi di trasmissione.
La partenza di Alcibiade determinò il doppio comando delle truppe, la una parte quelle di Nicia e dall'altra quelle di Lamaco. In un primo momento le forze ateniesi (mantenendo la base militare su Catania) si mossero verso Segesta, veleggiando lungo la costa tirrenica della Sicilia. Cercarono dapprima rifugio ad [[Himera]] senza ricevere consensi, quindi conquistarono [[Iccara]] facendo schiavi chi abitanti. A quel punto una parte delle truppe di terra tornò verso Catania e un'altra verso Segesta.
 
==Discografia==
=== La battaglia di Siracusa ===
===Album===
[[Immagine:Hop2.jpg|thumb|300px|Soldato Olplita]]
*''Release Me'' (1967) UK #6
{{vedi anche|battaglia di Siracusa}}
*''The Last Waltz'' (1967) UK #3
La battaglia su Siracusa cominciò con uno stratagemma ateniese: attesero la potente cavalleria siracusana verso Catania per poi sbarcare senza resistenze a sud della città dal [[Porto Grande di Siracusa]] nei pressi del [[Tempio di Zeus (Siracusa)|tempio di Zeus]], dove edificarono anche un accampamento.
*''Man Without Love'' (1968) UK #3
*''Engelbert'' (1969) UK #3
*''Engelbert Humperdinck'' (1969) UK #5
*''We Made It Happen'' (1970) UK #17
*''Sweetheart'' (1971)
*''Another Time, Another Place'' (1971) UK #48
*''Live at the Riviera Las Vegas'' (1972) UK #45
*''In Time'' (1972)
*''Engelbert King of Hearts'' (1973)
*''My Love'' (1973)
*''Engelbert Humperdinck - His Greatest Hits'' (1974) UK #1
*''engelbert humperdinck live in Japan(2lp)'' (1975)
*''After the Lovin''' (1976)
*''Miracles By Engelbert Humperdinck'' (1977)
*''christmas tyme'' (1977)
*''Last of the Romantics'' (1978)
*''This Moment in Time'' (1979)
*''love's only love'' (1980)
*''retrospective'' (1980)
*''Live in Concert All of Me'' (1980)
*''A Merry Christmas With Engelbert Humperdinck'' (1980)
*''Don't You Love Me Anymore'' (1981)
*''You and Your Lover'' (1983)
*''A Lovely Way To Spend An Evening (2lp)'' (1985)
*''Träumen Mit Engelbert'' (1986)
*''remember-i love you'' (1987)
*''in love'' (1988)
*''Ich denk an Dich'' ''(Star Of Bethlehem)'' (1989)
*''zartlichkeiten'' (1990)
*''Coming Home'' (1991)
*''Hello Out There'' (1992)
*''Yours'' (1993)
*''Yours Quiereme Mucho'' (1993)
*''Love Unchained'' (1995)
*''After Dark'' (1996)
*''A Little In Love'' (1998)
*''The Dance Album'' (2000) UK #48
*''Always Hear The Harmony: The Gospel Sessions'' (2002)
*''Definition of Love'' (2003)
*''Engelbert Live'' (2003)
*''His Greatest Love Songs'' (2004) UK #4 - nuova registrazione di Ted Carfrae
*''Let There Be Love'' (2005)
*''Totally Amazing'' (2006)
*''Greatest Hits and More'' (2007)
*''The Winding Road'' (2007)
*''Legacy Of Love'' (2009)
 
=== Singoli nelle "chart" USA ===
{{quote|I Siracusani schierarono per intero le divisioni di opliti su uno spessore di sedici file: erano sul terreno le forze siracusane al completo e gli alleati presenti (innanzitutto i Selinuntini, con il nerbo più consistente, poi i cavalieri di Gela, duecento uomini in tutto, e la cavalleria di Camarina, circa venti uomini con il rinforzo di una cinquantina d'arcieri). La cavalleria siracusana fu spostata all'appoggio del fianco destro: agivano non meno di milleduecento armati a cavallo. Al loro fianco i lanciatori di giavellotto. Nel campo ateniese dove ci si accingeva per primi alla fase d'attacco, Nicia passando in rivista i contingenti dei diversi paesi, poi rivolto all'intero esercito arringò gli uomini con esortazioni...|Tucidide, La Guerra del Peloponneso, VI libro.}}
*''Release Me (And Let Me Love Again)'' - #4, 1967
*''There Goes My Everything'' - #20, 1967
*''The Last Waltz'' - #25, 1967
*''Am I That Easy To Forget'' - #18, 1968 (#1 Adult Contemporary - per una settimana)
*''A Man Without Love (Quando M'Innamoro)'' - #19, 1968
*''Les Bicyclettes De Belsize'' - #31, 1968
*''The Way It Used To Be'' - #42, 1969
*''I'm A Better Man'' - #38, 1969
*''Winter World Of Love'' - #16, 1970
*''My Marie'' - #43, 1970
*''Sweetheart'' - #47, 1970
*''When There's No You'' - #45, 1971 (#1 Adult Contemporary - per una settimana
*''Another Time, Another Place'' - #43, 1971
*''After The Lovin'' - #8, 1977 (#1 Adult Contemporary - per due settimane - [[disco d'oro]])
 
==Note==
Nel primo scontro tra i due eserciti, i siracusani ebbero la peggio perdendo 260 uomini circa, mentre gli ateniesi 50. In breve tempo la cavalleria fece ritorno tra le mura della citta, rafforzando nuovamente l'esercito aretuseo. I infatti siracusani pur possedendo un esercito meno esperto di quello ateniese, possedevano il vantaggio della rapidità di spostamenti tramite la cavalleria. <br>Giunse così la pausa invernale che fermò i combattimenti, facendo ritirare parte delle truppe ateniesi a Catania. I siracusani quindi ne approfittarono per ripristinare l'esercito dopo le perdite subite, erigere bastioni di difesa e cercare alleati in soccorso. Per questa ragione furono mandati ambasciatori a [[Corinto]] e Sparta (ottobre-novembre [[415 a.C.]]). Mentre i Corinzi decisero di correre in soccorso dei Siracusani, gli spartani avevano soltanto intenzione d’inviare solo degli ambasciatori a Siracusa per impedirle di accordarsi con gli Ateniesi<ref>(Tucidide, 6, 73, 2; 88, 8 e 10)</ref> <ref>L’atteggiamento spartano si spiega a causa della condotta avuta da Siracusa nel [[431 a.C.]] allo scoppio del [[Guerra del Peloponneso|conflitto peloponnesiaco]], in quanto a fronte di una richiesta di aiuto militare, la città ritenne opportuno non concedere né uomini né finanziamenti.</ref>. Tuttavia scoperta la presena di Alcibiade nella citta spartana, riuscirono ad avere preziosi consigli dall'ex generale ateniese per affrontare al meglio i nemici. Altri ambasciatori furono poi inviati a [[Camarina]], dove Ermocrate parlò ai Camarinesi esortandoli all'aiuto.
<references/>
<br>Nel frattempo gli ateniesi tentarono un assalto contro Messene, senza tuttavia riuscire nell'intento. Gli ateniesi così poterono solo a ripiegare a [[Naxos]]. La guerra ormai assumeva una crescente importanza anche per il nuovo ruolo assunto da Alcibiade, il quale passato tra le file degli Spartani, suggeriva l'invio di truppe per difendere strenuamente la Sicilia dagli invasori: caduta Siracusa infatti, il dominio ateniese si sarebbe inevitabilmente allargato anche alla regione del Peloponneso. Tuttavia fu deciso cautamente di inviare a supporto di Siracusa l'esperto generale Gilippo, che avrebbe poi ribaltato le sorti del conflitto.
 
==Collegamenti esterni==
Giunta la primavera arrivarono anche i rinforzi ateniesi i quali trovarono sistemazione nel vicino porto di [[Thapsos]], i quali permisero la ripresa di nuovi attacchi. Iniziarono con [[Megara Iblea]], incendiando campi e aggredendo i borghi vicini. Siracusa ormai temeva un [[assedio]], per questa ragione fu designato un gruppo di 600 opliti comandati da [[Diomilo]], pronti ad interventi rapidi sul fronte dell'Epipoli (lato nord della città). Ma nel primo scontro con gli ateniesi i siracusani persero meta del gruppo designato assieme al loro comandante. Gli ateniesi a quel punto si stanziarono sul borgo di Labdalo, nell'altopiano dell'epipoli, dove ormai potevano controllare i movimenti della citta. Avanzando a ridosso della citta, verso tiche, gli ateniesi eressero un primo muro difensivo che avrebbe tagliato la citta sino al mare, impedendole qualsiasi comunicazione con l'esterno. L'assedio determinò subito l'isolamento politico ma anche fisico della città. Fu quindi tagliata l'acqua degli acquedotti e ogni forma di rifornimento.
*{{en}} [http://allmusic.com/cg/amg.dll?p=amg&sql=11:e9fxlf3e5cqu Allmusic]
<br>Per contrastare la costruzione del muro, i siracusani attaccarono subito, senza riuscire a vincere l'organizzata cavalleria ateniese. Cosi rinunciando a nuovi attacchi frontali, i siracusani costruirono un muro di sbarramento che arrestasse la costruzione della difesa ateniese. Ma al primo attacco ateniese, il muro fu abbattuto, costringendo i siracusani a costruirne un secondo che fu nuovamente conquistato. A quel punto un contrattacco siracusano consentì la riconquista della posizione tramite l'accerchiamento delle 300 truppe ateniesi comandate dal generale [[Lamaco]], il quale morì in quella circostanza. Al comando ateniese così rimase solo Nicia, che dopo aver subito la distruzione di 300 metri di muro appena conquistato riuscì a capovolgere la situazione e a riprendere la sua costruzione addirittura creando un doppio muro. Superate quindi le resistenze del contramuro, gli ateniesi ormeggiarono tutta la loro flotta nel porto della città, completando del tutto l'accerchiamento (era l'estate del [[414 a.C.]])<ref>[http://free.imd.it/Colapesce/Cola-Pelle/assediosiracusa.htm Il primo intervento subacqueo della storia]</ref>.
*{{en}} [http://www.thebiographychannel.co.uk/biography_home/331:0/Engelbert_Humperdinck.htm/ The Biography Channel]
*{{en}} [http://music.yahoo.com/ar-251990-bio--Engelbert-Humperdinck/ Yahoo!]
*{{en}} [http://www.starpulse.com/Music/Humperdinck,_Engelbert/ Starpulse]
*{{en}}[http://www.livedaily.com/artists/bio/1491.html/ Live Daily]
*{{en}}[http://www.e-fansite.com/engelbert Sito amatoriale]
{{mvideo|Engelbert Humperdinck}}
 
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Successivamente grazie ad uno degli attacchi frontali degli ateniesi da nord, i siracusani furono distratti da un incedio di amamenti appiccato dagli stessi invasori. In questo modo una parte della flotta ateniese poté veleggiare da Thapsos al Porto grande di Siracusa e ormeggiare senza troppe resistenze al suo interno: le manovre di assedio alla città avevano inizio.
 
=== L'assedio ===
[[Immagine:SyrakusBelagerung.jpg|thumb|450px]]
Gli ateniesi iniziarono la costruzione di un muro difensivo che avrebbe isolato completamente la città dal resto dell'isola. Esso fu iniziato dalle sponge del porto grande per avanzare sino alle alture dell'epipoli e di acradina. Ma i siracusani, consci dell'accerchiamento mortale, cominciarono a costruire un contromuro che avrebbe impedito l'avanzamento delle fortificazioni avversarie. Questo creò una serie di scontri armati con cui gli ateniesi abbatterono parte del contromuro, ma i siracusani ne issarono un'altro che fu nuovamente conquistato.
 
== L'intervento spartano e il rovesciamento della guerra==
L'assedio divenne presto drammatico per Siracusa, dopo aver sostituito i comandanti: a causa della loro incapacità a difendere la città. Non vedendo alcuna alternativa se non quella di dover soccombere, fu deciso di far intraprendere ad Alcibiade le prime trattative con Nicia.
 
Nel frattempo il comandante Spartano [[Gilippo]], veleggiava con le sue navi verso Siracusa. Approdato dappriva nella città siciliana di [[Himera]], riuscì ad aggregare un esercito di 2000 opliti composto da unità di Himera, [[Selinunte]] e [[Gela]].
<br>L'arrivo dei rinforzi fu provvidenziale, dopo i primi scontri iniziati dal lato nord, lasciato sguarnito dagli ateniesi. Il sostegno delle nuove truppe ridestò subito gli animi di tutti i cittadini, invogliandoli a prendere le armi e a riprendere la difesa della città. Gilippo, così prese il comando delle truppe siracusane predisponendo una serie di manovre offensive atte a rallentare la costruzione del muro ateniese. Ripresero così a costruire un contromuro in epipoli che creò subito nuovi scontri. Nel primo scontro gli ateniesi ebbero la meglio poiché la lotta avvenne tra gli spazi ristretti delle due mura contrapposte, quella ateniere e quella siracusana, dove la potente cavalleria di Gilippo non poteva intervenire. Ma nel secondo scontro grazie alla cavalleria i siracusani ottennero un clamoroso successo dimostrando una grande supremazia via terra.
<br>I siracusani chiesero comunque ulteriori soccorsi alle città vicine, che inviarono alcune navi in aiuto. Stessa cosa fece Nicia, stretto da terra e da mare inviò un messaggio in patria spiegando la drammatica situazione del suo esercito, privo ormai dei rifornimenti, dei ricambi e sbloccato all'interno del porto con tutta la flotta.
 
== Il soccorso ateniese ==
[[Immagine:ECLISSI03032007.jpg|thumb|350px|left]]
A fronte del drammatico appello, Atene inviò una nuova spedizione in soccorso di Nicia comandata da [[Eurimedonte]] e [[Demostene (generale)|Demostene]]<ref>In realtà a Demostene venne anche impartito l’ordine di unirsi a Caricle e di prendere parte alle operazioni militari sulle coste della [[Laconia]]; (Tucidide 7, 20, 2)</ref> con: 73 triremi, 5000 opliti, 3000 arcieri, per un totale di 15.000 uomini. I rinforzi giunsero a Siracusa nel giugno del [[413 a.C.]].
 
Fu Demostene ad assumere il comando ateniese, essendo Nicia infermo assieme a molti soldati a causa di una pestilenza scoppiata tra le truppe. Pronti al contrattacco, gli ateniesi furono sorpresi da un [[eclissi di luna]] avvenuto il [[27 agosto]] del [[413 a.C.]], che generò sconforto tra le truppe nonché il rifiuto di combattere: esso infatti era ritenuto un evento infausto, anche per questa ragione l'assalto fu necessariamente rinviato<ref>Questo è il commento che [[Leopardi]] fa dell'episodio nella sua ''Storia dell'Astronomia'': «Questo generale ateniese assediava con poco felice esito Siracusa. Per salvar la sua armata risolvé di scioglier l'assedio e di abbandonare la Sicilia. A mezza notte, mentre si è sul punto di far vela, la luna si ecclissa totalmente. Nicia, così superiore ai pregiudizi come fortunato, si spaventa, si confonde, consulta gl'indovini. Questi decidono che fa duopo differir la partenza di tre giorni [...]. Si ubbidisce all'autorevole decisione: ma i nemici mostrano ben tosto che quei lunatici interpreti hanno errato nel loro calcolo. La sventura presagita dalla ecclissi arriva prima del tempo destinato alla partenza: i nemici escono dalla città, attaccano gli Ateniesi, li sconfiggono, fanno prigionieri i loro due generali, Nicia e Demostene, e li condannano a morte dopo aver distrutto tutto il loro esercito.»</ref>.
 
== La seconda battaglia di Siracusa ==
 
=== La battaglia navale nel porto grande ===
[[Immagine:Fine della spedizione ateniese.jpg|thumb|450px]]
Seppur condizionati nel morale dall'arrivo di una così imponente flotta ateniese, i siracusani tentarono di attaccate gli ateniesi, questa volta provando a chiudere le imbarcazioni all'interno del porto grande di Siracusa. Con lo schieramento delle triremi all'imboccatura del porto e la presenza di altre navi all'interno, la flotta ateniese fu completamente bloccata. Ma gli ateniesi, convinti che l'unica salvezza fosse quella di forzare il blocco per mare, decisero di caricare tutti i soldati nelle imbarcazioni, lanciandosi al contrattacco.
 
Il [[10 settembre]] del [[413 a.C.]], approfittando di un giorno di festa siracusano dedicato ad Ercole il quale avrebbe distratto i soldati, fu deciso di cominciare l'azione. Per forzare il blocco navale sorse una caotica battaglia marittima condotta entro spazi ristrettissimi di manovra e una grande quantità di imbarcazioni coinvolte. Ma la marina ateniese, impossibilitata nei movimenti fu annientata dagli assalti dei soldati da nave a nave. Sicché oltre all'affondamento e all'incagliamento di molte navi, si registrò anche la morte di Eurimedonte.
 
 
=== La fuga mortale via terra ===
Avendo compresa l'impossibilità di salvarsi via mare per la distruzione dell'intera flotta, gli ateniesi decisero di fuggire verso l'entroterra abbandonando gli accampamenti e i feriti. Sbarcate in massa le truppe, si diressero a piedi, marciando soprattutto di notte per non essere intercettati, in direzione nord verso [[Catania]]. Ma la cavalleria di Gilippo dopo averli intercettati, li costrinse a cambiare direzione verso sud in direzione di [[Gela]].
<br>Stanchi, demoralizzati e privi di viveri, i soldati furono decimati dalle continue imboscate. Inoltre la lunga fila creatasi determinò la divisione in due gruppi diversi, quella più avanti comandata da Nicia costituita da truppe scelte e molto disciplinate e quella più arretrata da Demostene composta da truppe scarsamente addestrate e indisciplinate. Questa imprudenza sarà fatale per i superstiti.
 
Dopo aver attaccato e vinto un presidio siracusano sul guado del fiume [[Cacipari]], le armate ateniesi oltrepassarono anche il fiume [[Erineo]]. La retroguardia di Demostene quindi venne ben presto circondata dalla cavalleria siracusana costringendoli alla resa. Mentre l’avanguardia ateniese, composta da circa 8.000 opliti pesantemente armati raggiunsero le alte, ripide e franose sponde del fiume [[Asinaro]]. I Siracusani e gli Spartani all'inseguimento degli Ateniesi bersagliavano con dardi e giavellotti i superstiti facendo aumentare il caos tra le file di quest'ultimi. Accalcati sulle rive del fiume, senza aver organizzato alcuna protezione di coda. Gli ateniesi tentarono in più occasioni l’attraversamento del fiume, colti ormai dal panico e dalla sete<ref>[http://www.liberliber.it/biblioteca/c/carubia/autori_classici_greci_in_sicilia/html/testi/tucidide.htm Parti della battaglia sull'Assinaro descritta da Tucidide]</ref>. Con questi elementi la mattanza orchestrata dai Siracusani ebbe successo. Gli Ateniesi divennero così un facile bersaglio per gli arcieri o successivamente uccisi dalla [[dissenteria]] (le acque del fiume essendo putride ne erano un facile veicolo).
{{quote|Durante la notte, Nicia e Demostene, tenuto conto delle condizioni pietose in cui si trovavano le truppe per la mancanza di vettovaglie e per il gran numero dei feriti a seguito dei ripetuti attacchi nemici, decisero di accendere fuochi quanti più fosse possibile e di battere in ritirata con l'esercito, non per la via che avevano deciso precedentemente, ma in senso contrario a quello dove c'era il blocco dei Siracusani, cioè verso il mare. La direzione generale di questa strada non portava le truppe a Catania, ma dalla parte opposta della Sicilia, verso Camarina e Gela e altre città, greche e barbare. Accesi dunque molti fuochi, marciavano di notte. Ed ecco che fra le truppe si diffuse un grande panico, come suole accadere in genere agli eserciti, specialmente se numerosi, quando marciano di notte in terra ostile e col nemico alle costole. Le truppe di Nicia, in testa alla colonna, restavano salde e perciò si avvantaggiarono di molto, mentre quelle di Demostene, che costituivano il grosso, più della metà dell'esercito, s'erano sparpagliate e avanzavano in disordine. All'alba, tuttavia, giungono in vicinanza del mare, e imboccano la strada detta di Eloro, con l'intento di guadagnare il fiume Cacipari e quindi, lungo il fiume, di inoltrarsi nell'interno.|Tucidide, ''La guerra del Peloponneso'' Libro VII}}
 
== La disfatta ateniese ==
[[Immagine:Latomia cappuccini.JPG|left|thumb|350px|La [[latomia dei Cappuccini]]]]
I superstiti quindi furono fatti prigionieri, finendo i loro giorni nelle cave di pietra siracusane oggi conosciute sotto il nome di [[Latomia|latomie]] come il famoso [[Orecchio di Dionisio]], costretti ai lavori forzati sino alla morte o venduti come schiavi. Le latomie non lasciarono scampo alcuno per i prigionieri, uccidendo giornalmente un quantitativo spaventoso di uomini.
<br>I generali Demostene e Nicia vennero giustiziati a Siracusa dopo un breve processo, mentre i restanti sottufficiali vennero venduti come schiavi. Solo pochi sbandati riuscirono a raggiungere Gela e [[Lentini]] confondendosi con la folla. Dei 50.000 uomini inviati da Atene, ne sopravvissero solo 7000, ma in pochissimi tornarono in patria per raccontare l'[[ecatombe]] dell'armata ateniese<ref>Plutarco racconta un aneddoto nella ''vita di Nicia'' secondo cui i prigionieri ateniesi in grado di recitare una ''tirata'' di [[Euripide]] venissero rilasciati dai soldati siracusani, segno che l'autore greco era molto amato a Siracusa.</ref>.
 
{{quote|Questo riuscì l'evento bellico più denso di conseguenze per i Greci, in tutto l'arco della guerra e, almeno secondo il mio giudizio, il più grandioso in assoluto tra i fatti della storia greca registrati dalla tradizione: quello che garantì il maggior trionfo alla potenza vincitrice e inflisse agli sconfitti la ferita più mortale. Disastrose disfatte, su tutti i fronti; tormenti di ogni sorte, acuiti allo spasimo. Fu insomma una distruzione radicale: è proprio questa la parola; e vi scomparve l'esercito, si dissolse la marina, e nulla si riuscì a salvare. E pochi della folla partita un giorno fecero ritorno a casa. Ecco, furono questi gli avvenimenti sul suolo della Sicilia.|Tucidide, VII, 87}}
 
== Le ragioni della sconfitta ==
{{s|sezione}}
Molti storici hanno dibattuto sulle ragioni di una sconfitta di tali proporzioni. Certamente bisogna considerare la sottovalutazione dei rischi e...
*Obiettivi confusi
*Comandanti incapaci di prendere decisioni e discordi sulla tattica da adottare in battaglia
*Campo di battaglia molto distante dalla madrepatria
*Sottovalutazione dei rischi
 
== Le conseguenze politiche ==
[[Immagine:Pelop krieg1.png|thumb|400px|Le alleanze nella Guerra del Peloponneso]]
La disfatta di Atene ebbe una grande eco in patria. Lo choc della perdita fu grande, costringendo Atene a ricostruire nuovamente un suo esercito. La città stato aveva dato fondo a tutte le sue risorse, sia in termini di armamento, che di denaro, per cercare la vittoria ma da questa disfatta non si riebbe più.
<br>La conseguenza politica invece causò la rinuncia di Atene a ulteriori mire espansionistiche nel Mediterraneo. Fu allora che i Cartaginesi cercarono di approfittare di questa situazione per riprendere le loro conquiste in Sicilia. Inoltre venne a mancare anche la sua credibilità nonché la sua fama di protettrice delle città della [[Ionia]], già assoggettate dalla [[Persia]], che Atene aveva affrancato al termine della [[Seconda guerra persiana]]. Di queste città, i re persiani, desideravano ardentemente riannettere ai propri possedimenti. Per tal motivo, Sparta venne finanziata dalla Persia, proprio per rimuovere l’ostacolo rappresentato da Atene per la corte persiana<ref>http://www.homolaicus.com/storia/antica/grecia/grecia_classica/33.htm</ref>. Determinando successivamente l'ingresso dell'[[impero Persiano]] come alleato di Sparta e di Siracusa, in cambio del dominio sulla [[Ionia]]: una flotta da guerra Persiana fu quindi affiancata agli Spartani. Inoltre le citta rimaste neutrali, durante gli scontri optarono per un'alleanza con Sparta, considerando imminente la vittoria di quest'ultima su Atene. La disfatta ateniese rappresentò un colpo mortale inferto alle casse della [[Lega di Delo]], all’arsenale e – soprattutto – alla sua credibilità politica, determinando tra gli alleati ulteriori ribellioni all'unita stessa delle citta.
 
Si puo certamente dire che la disfatta ateniese, oltre ad aver trasformato il regime democratico in un'[[oligarchia]], anticipa quella che sara la successiva occupazione di Atene da parte degli Spartani nel [[404 a.C.]]
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
;Fonti primarie
*[[Tucidide]] nei libri VI e VII della [[Guerra del Peloponneso (Tucidide)|Guerra del Peloponneso]].
*[[Plutarco]] nelle ''Vite'' di ''[http://books.google.it/books?id=w3wQAAAAIAAJ&pg=PA364&dq=plutarco+nicia&as_brr=1#PPA359,M1 Nicia]'' e ''Alcibiade''
*[[Diodoro Siculo]] nella ''Bibliotheca historica''.
;Fonti secondarie
*D. Musti, ''Storia Greca'', Roma-Bari 2002 (11a edizione).
*[http://download.sns.it/labarcheo/elima2003/Piccirilli.pdf ''Il disastro ateniese in Sicilia'' di Luigi Piccirilli] 9
*[http://download.sns.it/labarcheo/Erice_Terze_Giornate/Piccirilli.pdf ''La tradizione extratucididea relativa alla spedizione ateniese in Sicilia del 415-413'' di Luigi Piccirilli]
*Serafino Privitera, ''Storia di Siracusa'' edizioni EDIPRINT. ISBN 8872310490
*Sebastiano Amato, ''Dall'Olympieion al fiume Assinaro. La seconda campagna ateniese contro Siracusa (415-413 a. C.)'' parte I - Editore Micheli (2005) ISBN 8889453028
*Sebastiano Amato, ''Dall'Olympieion al fiume Assinaro. La seconda campagna ateniese contro Siracusa (415-413 a. C.)'' parte II - Editore Micheli (2006) ISBN 8889453036
*TROJA ITALICO L.,''La disfatta degli ateniesi. L'origine del declino dei greci in Sicilia.'' Firenze Libri Atheneum 2004. ISBN 887255232X
;Documentarii
*''L'assedio di Siracusa, 413 a.C.'' da History Channel
 
== Voci correlate ==
*[[Asinaro]]
*[[Pace di Nicia]]
 
== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
*[http://www.filosofico.net/tucpeloponneso.htm testo integrale delle Guerre del Peloponneso]
*[http://www.youtube.com/watch?v=QDMWpvHMU-s La spedizione su youtube]
*[http://www.icsm.it/articoli/daicsm/antica/siracusa.html Ritorno a Siracusa]
*{{en}}[http://www.livius.org/su-sz/syracuse/siege.html L'assedio di Siracusa]
*{{en}}[http://www.livius.org/pb-pem/peloponnesian_war/sicilian_expedition.html Sicilian expedition]
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[[Categoria:Storia di Siracusa]]
 
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