Cercospora beticola e Battaglia di Ain el-Gazala: differenze tra le pagine

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{{Conflitto
{{Tassobox
|nome del conflitto=Battaglia di al Gazala
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|parte_di=della [[seconda guerra mondiale]]
|nome=Cercospora beticola
|immagine=[[Immagine:Valentine tank Mk3 desert.jpg|300 px]]
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|didascalia=I carri ''Valentine'' furono grandi protagonisti della battaglia
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|guerra=[[Seconda guerra mondiale]]
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|luogo=[[Ain el Gazala]], [[Libia]]
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|data=[[26 maggio]] - [[21 giugno]] [[1942]]
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|esito=vittoria dell'Asse
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|schieramento1=[[Immagine:Flag of Germany 1933.svg|20px]] [[Germania nazista|Germania]] <br> [[Immagine:Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg|20px]] [[Italia fascista|Italia]]
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|schieramento2={{Bandiera|Regno Unito}}[[Regno Unito]] <br> [[Immagine:Flag of Free France 1940-1944.svg|20px]] [[Francia Libera]] <br> {{Bandiera|Australia}}[[Australia]] <br> {{Bandiera|Nuova Zelanda}}[[Nuova Zelanda]] <br>
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[[Immagine:Flag_of_South_Africa_1928-1994.svg|20px]] [[Sud Africa]] <br> [[Immagine:Flag_of_Imperial_India.svg|20px]] [[India]]
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|comandante1=[[Immagine:Flag of Germany 1933.svg|20px]] [[Erwin Rommel]]
<!-- PER LE PIANTE -->
|comandante2={{Bandiera|Regno Unito}} [[Claude Auchinleck]] <br> {{Bandiera|Regno Unito}} [[Neil Ritchie]]
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|effettivi1=80.000 uomini<br>564 carri armati
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|perdite1=32.000 tra morti, feriti e dispersi<br>114 carri distrutti
<!-- PER GLI ALTRI ESSERI VIVENTI -->
|perdite2=98.000 tra morti, feriti e dispersi<br>540 carri distrutti}}
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{{Campagnabox Fronte del Mediterraneo (Seconda guerra mondiale)}}
|phylum=[[Ascomycota]]
{{campagnabox Campagna del Nord Africa}}
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La '''battaglia di al Gazala''' rappresentò il massimo successo dell'[[Potenze dell'Asse|Asse]] in [[Campagna del Nord Africa|Africa]] nel corso della [[Seconda Guerra Mondiale]] e portò alla conquista di [[Tobruk]] ed all'inseguimento dell' ''VIII Armata'' britannica fino ad [[El Alamein]].
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<!-- PER TUTTI -->
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<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
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<!-- ALTRO -->
|sinonimi=''Cercosporina beticola'' (Sacc.) K. Nakata, <br/>
T. Nakajima, K. Katimoto, (1915)
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|suddivisione_testo=
}}
 
== Ordini di battaglia ==
=== Forze dell'Asse ===
* Armata Corazzata Afrika (gen. Rommel)
** ''Deutsche Afrika Korps (DAK)'' (gen. Nehring)
***[[21. Panzer-Division (Wehrmacht)|''21. Panzerdivision'']] (Divisione corazzata) (gen. von Bismarck)
*** ''[[15. Panzer-Division (Wehrmacht)|15. Panzerdivision]]'' (gen. von Vaerst)
***[[90. leichte Infanterie-Division (Wehrmacht)|''90. Leichtedivision'']] (Divisione leggera, cioè di fanteria meccanizzata) (gen. Kleemann)
*** ''15. Liechteinfanterie brigade'' (Brigata di fanteria leggera)<ref name="nota_15"> È un'unità che non compare nell'organico del DAK, probabilmente un ''Kampfgruppe'' costituito unicamente in vista di questa operazione.
</ref>
** XX Corpo d'armata
***[[132ª Divisione Corazzata Ariete (Italia)|''132° Divisione corazzata "Ariete"'']]
*** ''101ª Divisione motorizzata "Trieste"''
** X Corpo d'armata
*** ''27ª Divisione di fanteria "Brescia"''
*** ''17ª Divisione di fanteria "Pavia"''
** XXI Corpo d'armata
*** ''102ª Divisione motorizzata "Trento"''
*** ''60ª Divisione di fanteria "Sabratha"''
 
=== Forze Britanniche ===
La '''''Cercospora beticola''''' Sacc. [[1876]] è un fungo fitopatogeno che può colpire tutte le tipologie di [[barbabietola]] coltivata, causando la malattia nota come cercosporiosi della bietola. E’ considerata la più pericolosa malattia fogliare della bietola, portando a cali di resa del 25 – 50% nelle cultivar da [[zucchero]].
Comandante supremo delle forze alleate in Medio Oriente Gen. C. Auchinleck
*Guarnigione di Tobruk
** ''2° Divisione Sudafricana'' (Gen. Klopper)
** ''1° Divisione Neozelandese''
* 8° Armata (gen. Ritchie)
**''5° Divisione indiana''
** ''XIII Corpo d'armata'' (Gen. Gott)
*** ''1° Divisione Sudafricana'' (gen. Pienaar)
*** ''50° Divisione fanteria "Tyne and Tees"'' (gen. Ramsden)
*** ''4° Divisione Indiana''
** ''XXX Corpo d'armata'' (Gen. Norrie)
*** ''1° Armoured Division'' (Divisione corazzata)
*** ''7° Armoured Divisione "Desert Rats"'' (Gen. Messervy)
*** ''22° Guards Brigade'' (Brigata Guardie - corazzata)
*** ''1° Brigata Francia Libera'' (Gen. Koenig)
 
=== Carri armati ===
==Ospiti==
''Cercospora beticola'' colpisce numerose specie del genere ''[[Beta (piante)|Beta]]'', tra le quali tutte le tipologie coltivate di bietola e numerose altre specie della famiglia [[Chenopodiaceae]], in particolare i generi ''[[Spinacia]]'', ''[[Atriplex]]'', ''[[Amaranthus]]'', ''[[Chenopodium]]'' e ''[[Plantago]]''.
 
Le forze corazzate italo-tedesche comprendevano
==Sintomatologia ed identificazione==
* 50 [[Panzer II (carro armato)|PzKpfw II]]
Possono essere colpiti tutti gli organi verdi della pianta (foglie, piccioli, scapi fiorali).
* 223 [[Panzer III (carro armato)|PzKpfw III H]] (armati di cannone 5 cm KwK 39 L/42)
In genere i primi sintomi compaiono verso metà giugno. Sulle [[foglie]] più vecchie compaiono piccole macchie tondeggianti prima decolorate, successivamente leggermente imbrunite e poi rossastre con un’area centrale più chiara e diametro di 2-3 mm. In questa fase, l’alone violetto attorno ad un’area più chiara sono caratteristici per l’identificazione delle infezioni da ''Cercospora beticola''. Se le condizioni ambientali sono favorevoli, queste macchie possono confluire, portando la foglia al disseccamento. Nella fase avanzata di attacco rimane un unico ciuffo centrale di foglie, circondato da foglie disseccate, imbrunite e appiattite al [[terreno]]. La perdita dell’apparato fogliare viene in genere compensato dall’emissione di nuove foglie, determinando però un ritardo nell’accrescimento nelle piante giovani e nelle piante vecchie un’esaurimento delle riserve immagazzinate con riduzione del contenuto zuccherino nelle [[radici]].
* 19 [[Panzer III (carro armato)|PzKpfw III J]] (Armati di cannone 5 cm KwK 39 L/60)
* 40 [[Panzer IV (carro armato)|PzKPfw IV E]] (armati di cannone 7.5 cm KwK L/24)
* 4 [[Panzer IV (carro armato)|PzKpfw IV F2]] (armati di cannone 7.5 cm KwK 40 L/43)<ref name="nota_Pz4"> Questi carri non furono impegnati in battaglia, dato che non erano arrivate nel teatro le munizioni per il cannone.
</ref>
* 228 [[M13/40 (carro armato)|M 13/40]] e [[Semovente 75/18 (semovente)|Semovente 75/18]]
 
Le forze corazzate britanniche comprendevano
La cercosporiosi della bietola è distinguibile dalle altre malattie fogliari della bietola (''[[Alternaria]]'', ''[[Phoma]]'', batteriosi) per le piccole dimensione delle macchie e per la presenza di un’area nerastra centrale, visibile più agevolmente con l’aiuto di una lente.
* 166 [[Valentine (carro armato)|Valentine]]
* 110 [[Matilda II (carro armato)|Matilda]]
* 167 [[M3 Lee/Grant (carro armato)|M3 Grant]]
* 257 [[Crusader (carro armato)|Crusader]]
* 149 [[M3 Stuart (carro armato)|M3 Honey]]
 
== L'antefatto ==
All'osservazione [[Microscopio|microscopica]], ''Cercospora beticola'' presenta [[Glossario micologico#Conidioforo|conidiofori]] tozzi, geniculati, brunastri nella parte basale e ialini in cima. In genere misurano 10 - 100um x 3 - 5.5 μm. Tali conidiofori, impiantati su stromi sottostomatici, producono [[Glossario micologico#conidio|conidi]] ialini, lungi 70 – 120 μm e larghi 3-4 μm, dotati di base rastremata e apice acuminato. Il numero dei [[Glossario micologico#Setti|setti]] dei conidi varia da 8 a 15. Le [[Glossario micologico#ifa|ife]] sono settate, con diametro di 2 – 4 μm.
 
Nel novembre 1941, in seguito all'[[Operazione Crusader]], le forze italiane erano state respinte da [[Tobruk]] e da tutta la Cirenaica, fino alla linea di el Agheila, che rappresentava il confine con la Tripolitania. Nel gennaio 1942, approfittando dell'arrivo di una spedizione di carri armati, [[Erwin Rommel|Rommel]] attaccò le posizioni britanniche, respingendo la ''1° Divisione corazzata'' e la ''4° Divisione Indiana'' fino a pochi chilometri da al Gazala, circa 65 km da Tobruk. Qui le due armate si fronteggiarono. L<nowiki>'</nowiki>''8° armata'' costruì una serie di caposaldi (box), ognuno dei quali era difeso da una brigata e protetto sul fronte rivolto verso il nemico da un sistema di campi minati. I caposaldi si estendevano dalla costa fino a circa 70 km all'interno, al bivio della pista di [[Bir Hakeim]]. I caposaldi erano presidiati, partendo dalla costa, dalla ''1° Divisione sudafricana'', dalla ''50° Divisione'' ed infine dalla ''1° Brigata Francia Libera'', che difendeva appunto Bir Hakeim. Le divisioni corazzate britanniche erano schierate dietro ai box della fanteria, la ''1° Armoured division'' a nord, nei pressi di [[el Adem]] e la ''7° Armoured division'' a sud, per contrastare eventuali aggiramenti di Bir Hakeim. Le forze dell'Asse erano schierate di fronte all' ''8° Armata'', con le divisioni ''Sabratha'', ''Trento'', ''Brescia'' e ''Pavia'' dal mare verso l'interno.
[[Categoria:Micologia]]
[[Categoria:Avversità della barbabietola]]
 
La situazione ricordava molto la guerra di trincea della [[Prima Guerra Mondiale]], con le forze di fanteria schierate su posizioni fortificate e facilmente difendibili, mentre ogni aggiramento appariva rischioso, dato che sembrava impossibile fornire l'appoggio logistico richiesto ad un'operazione a livello divisione attraverso il deserto a sud di Bir Hakeim. Cullandosi in questa convinzione le forze britanniche stavano raccogliendo le forze per sferrare un'offensiva in estate, ritenendo che, avendo loro già la superiorità numerica, le forze italo-tedesche non avrebbero tentato mosse offensive.
[[en:Cercospora beticola]]
 
Il parere di Rommel era completamente diverso. Sapeva benissimo che i rifornimenti che affluivano al nemico erano molto superiori a quelli che poteva sperare di ricevere, quindi, se non avesse attaccato subito, in seguito si sarebbe trovato in condizioni nettamente peggiori. Il suo piano era relativamente semplice, ed era articolato in tre fasi:
# Azioni diversive in prossimità della costa (attacco di fanterie contro la ''1° Divisione sudafricana'')
# Operazione con il DAK a sud di Bir Hakeim, per prendere i box sul rovescio
# La divisione ''Trieste'' doveva attaccare Bir Hakeim, per tenere impegnata al ''1° Brigata Francia Libera'' e garantire così la logistica del DAK
# La divisione ''Ariete'' avrebbe operato in coordinamento con il DAK, salvo essere distaccata in appoggio alla ''Trieste''
 
Fu così che, in inferiorità numerica sia per gli uomini sia per i carri, Rommel a fine maggio diede il via alla battaglia più critica della sua carriera.
 
== Le forze in campo ==
Come si può vedere l<nowiki>'</nowiki>''8° armata'' aveva una superiorità in carri di circa 3:2, inoltre questa superiorità, oltre che quantitativa, era anche qualitativa, per la presenza dei Grant (armati con un canone da 75 mm in casamatta ed uno da 37 mm in torretta), che erano superiori sia ai PzKpfw III H che ai PzKpfw IV E, quindi gli unici carri che potevano contrastarli validamente erano i (19) PzKpfw III J ed i Semoventi 75/18. Per quanto riguarda l'artiglieria controcarri, i britannici avevano l'ottimo pezzo da [[6 libbre |6 pdr (57 mm)]] (112), mentre le forze dell'Asse potevano contrapporre gli [[8,8 cm FlaK|88]] (48), alcuni Skoda 76 mm, i [[5 cm PaK 38|50 mm]] tedeschi ed i [[47/32 Mod 35 (cannone controcarri)|47 mm]] italiani.
 
Confrontando le forze come grandi unità, si vede che l'Asse aveva in totale 9 divisioni, mentre l<nowiki>'</nowiki>''8° armata'' ne aveva altrettante (escludendo la ''2° Divisone Sudafricana'', di guarnigione a Tobruk), tuttavia, mentre le divisioni tedesche e britanniche erano su 3 reggimenti, le divisioni italiane di fanteria erano "binarie" (cioè su 2 reggimenti) e totalmente immobili (prive di una componente organica di trasporti). Questo comportava che in termini di reggimenti le forze britanniche erano superiori a quelle italo-tedesche, e che, praticamente, le divisioni italiane di fanteria non avrebbero potuto avere un peso significativo nella battaglia così come concepita da Rommel.
 
== La battaglia ==
 
=== Lo scontro fra le forze corazzate ===
[[Immagine:Ain-el-gazala-1.png|thumb|300px|Combattimenti del 26 e 27 maggio 1942]]
La battaglia iniziò il pomeriggio del [[26 maggio]], quando unità della ''15° Leichtbrigade'' e della divisione ''Trento'' attaccarono in prossimità della costa le difese della ''1° Divisione Sudafricana'', contrastate, ancora più che delle forze britanniche, da una violntissima tempesta di [[kamshin]] (il vento del deserto). Richtie non si lasciò ingannare, e già prima del calare della notte la ricognizione aerea britannica aveva individuato il grosso delle forze dell'Asse di fronte alla [[Ridotta Segnali]]. Fu immediatamente allarmata la ''7° Divisione corazzata'' ed il comando del ''XXX Corpo'' inviò la ''3° Brigata Motorizzata Indiana'' a sud di Bir Hakeim per permettere a questa di schierarsi. La brigata, sorpresa in piena crisi di schieramento, fu sopraffatta dalla ''21° Panzer'' e dall<nowiki>'</nowiki>''Ariete'', che aprirono la strada al resto del ''DAK'', ma perdendo circa 50 carri nel combattimento.
 
Dopo lo scontro con la divisione indiana la ''21° Panzer'' deviò verso nord, mentre più ad est prendeva posizione la ''4° Brigata Corazzata (7° Divisione)''. Gli squadroni B e C del ''3° Royal Tanks (4° brigata Corazzata)'' (che avevano carri Grant) ben presto incontrarono la ''15° Panzer'' che copriva il fianco destro della 21°, e, per la prima volta da quando erano in Africa, i tedeschi si trovarono in svantaggio tecnico di fronte agli inglesi. Lo scontro fu durissimo, anche se durò solo 15 minuti, con la perdita di circa il 50% degli effettivi dei due squadroni del ''3° Royal Tanks'', e comunque con i carri superstiti privi di munizioni, mentre nel deserto restavano i relitti di almeno 30 carri tedeschi.
 
Ancora più ad est la [[90ª leichte Infanteriedivision (Wehrmacht)|''90° Leichtedivision'']] impegnava la ''7° Brigata Motorizzata (7° Divisione Corazzata)'', riuscendo a catturare (momentaneamente, dato che il giorno successivo riuscì a fuggire) lo stesso comandante della ''7° Divisione Corazzata''. I supersiti della ''4° Brigata Motorizzata Indiana'' e della ''7° Brigata Motorizzata'' si ritirarono su [[Bir el Gobi]], tenuta dalla ''29° Brigata Indiana''. In pratica nel corso della mattinata l'ala sinistra del ''XXX Corpo'' era stata respinta su tutta la linea.
 
Nel corso del pomeriggio, dopo un attacco inefficace della ''22° Brigata Corazzata'' (''1° Divisione Corazzata'') la ''2° Brigata Corazzata'' (''1° Divisione Corazzata'') e il ''44° Royal Tanks'' attaccarono le forze del DAK rispettivamente da est e da ovest, provocando perdite nei reggimenti di fanteria motorizzata della ''15°'' e della ''21° Panzerdivision''.
 
Intanto l<nowiki>'</nowiki>''Ariete'' era poco a nord di Bir Hakeim, mentre la ''Trieste'', ancora più a nord, aveva perso la strada e si trovava nei campi minati che erano stati posti fra il box della ''150° Brigata'' (la più meridionale di quelle dalla ''50° Divisione'') e Bir Hakeim.
 
[[Immagine:Ain-el-gazala-2.png|thumb|300px|left|Combattimenti del 28 e 29 maggio 1942]]
Il giorno [[28 maggio]] le forze tedesche erano schierate sul retro del fronte britannico dalla scarpata costiera a Bir Hakeim, la preoccupazione maggiore nel campo dell'Asse era data dalla ''15° Panzerdivision'', che si trovava nel centro dello schieramento, ma era completamente priva di rifornimenti. L<nowiki>'</nowiki>''Ariete'', all'estremità meridionale dello schieramento, stava impegnando le forze britanniche per cercare di aprire a sud di Bir Hakeim una strada per i rifornimenti. Le forze britanniche assunsero per tutta la mattinata uno schieramento difensivo, mentre la [[90ª leichte Infanteriedivision (Wehrmacht)|''90° Leichtedivison'']] ripiegava verso ovest, trovandosi in una posizione troppo esposta, scontrandosi con la ''4° Brigata Corazzata'' (''7° Divisione Corazzata''). Nel pomeriggio le forze corazzate britanniche si diressero su Bir el Harmat per chiudere la via ai rifornimenti provenienti da sud. L<nowiki>'</nowiki>''Ariete'', quindi fu attaccata dal ''10° reggimento ussari'' (''1° Divisione Corazzata''), ma, con l'aiuto di un gruppo di 88 tedeschi distrusse completamente lo squadrone di Grant del reggimento, costringendolo a ripiegare. Intanto la ''Trieste'' era riuscita a sbucare ad est dei campi minati a sud del box della ''150° Brigata'' (''50° Divisione'') aprendo quindi una via, sia pure estremamente impervia, per i rifornimenti del DAK, che da quel momento non dovevano più passare a sud di Bir Hakeim.
 
Tentativi di attacco frontale contro le posizioni della ''50° Divisione'', effettuati dalle fanterie della ''Sabratha'' non diedero risultati apprezzabili.
 
=== La ritirata dell'Asse ===
[[Immagine:Ain-el-gazala-3.png|thumb|300px|Combattimenti dal 30 maggio al 2 giugno 1942]]
Anche Rommel si rese conto della difficoltà della posizione in cui si trovava, quindi iniziò a concentare le sue truppe, cercando di organizzarle su una linea più difendibile, fra la Cresta di Sidra a nord e la Cresta di Aslagh a sud, questa zona, denominata ''the Caudron'' (Il Calderone) era abbastanza vicina al punto dove era sboccata la ''Trieste'', ma si trovava totalmente nella zona di influenza della ''150° Brigata''. Nel corso del [[29 maggio]] la ''21° Panzerdivision'' abbandonò le posizioni sulla scarpata costiera e l<nowiki>'</nowiki>''Ariete'' si diresse verso nord, lasciando al suo posto la ''90° Leichtedivision''. Quindi, quando le forze corazzate britanniche cercarono di riprendere contatto da ovest con la ''150° Brigata'' si trovarono di fronte tutte le forze mobili italo-tedesche. La battaglia durò per tutta la giornata, con perdite gravissime da entrambe le parti. A sera il DAK si trovava con la ''150° Brigata'' ad ovest, dentro le sue posizioni fortificate, e le forze corazzate britanniche a est e sud, praticamente circondato e quasi privo di rifornimenti, a questo punto sembrava che l'unica soluzione consistesse in una resa onorevole.
 
Invece Auchinleck, ritenendo Rommel ormai battuto, decideva di tentare un'azione decisiva, destinata a eliminare definitivamente le forze dell'Asse dalla Cirenaica, mandando tutto il ''XXX corpo'' in una marcia a sud di Bir Hakeim, per poi puntare direttamente a nord per spazzare via le fanterie italiane, mentre il ''XIII Corpo'' impegnava direttamente le forze del Calderone. Tuttavia, prima di dare il via a questa azione, doveva riorganizzare le sue forze, quindi per tutto il [[30 maggio]] esercitò una pressione molto limitata sulle forze dell'Asse.
 
Rommel, avendo ricevuto qualche rifornimento, sia pure insufficiente a ripianare le scorte, il [[31 maggio]] lanciò un attacco sul box della ''150° Brigata'', centrato su villaggio di Sidi Mufta. Gli attacchi si susseguirono per due giorni di seguito, finché la ''150° Brigata'' non dovette cedere, avendo completamente esaurito le munizioni.
 
Mentre tutte le forze disponibili per Rommel si lanciavano sugli sfortunati fanti inglesi, i quartier generali britannici facevano piani sempre più complessi, sempre nell'ipotesi che Rommel non fosse più in grado di esercitare una pressione offensiva. Quando le truppe britanniche furono pronte ad appoggiare la ''150° Brigata'' erano passati 2 giorni, ma il [[1 giugno|1° giugno]] si era arreso anche il ''Reggimento Green Howards'', e la ''150° Brigata'' non esiseteva più. Comunque, nel corso della notte successiva, le forze britanniche tentarono un attacco da nord e da est sul Calderone, attacco che praticamente fu fermato alle prime difficoltà, senza che provocasse danni alle forze dell'Asse.
 
=== L'attacco al Calderone ===
[[Immagine:Ain-el-gazala-4.png|thumb|300px|left|Combattimenti dal 3 al 6 giugno 1942]]
Già il [[2 giugno]] la ''21° Panzerdivision'' (che aveva partecipato attivamente agli attacchi contro la ''150° Brigata'') tentava una manovra verso nord per impegnare le forze restanti della ''50° Divisione'', ma il suo tentativo fu frustrato più da una tempesta di kamshin che dall'intervento di un reggimento di carri britannico. Il piano britannico, tuttavia, inizialmente non fu scosso dalla nuova vitalità del DAK, e Auchilek e Richtie pensarono di impegnare le forze a est della breccia, che ormai aera aperta nello schieramento britannico, usando il ''XIII Corpo'' per attaccare a nord le divisioni italiane di fanteria, mentre il ''XXX Corpo'' sarebbe stato spostato a sud per sfruttare il successo dell'altro corpo e tenere a bada le forze mobili dell'Asse. Questo piano (operazione Limerick) fu immediatamente scartato sia da Gott sia da Norrie (comandanti dei due corpi britannici), se non altro perché avrebbe lasciato i rifornimenti dell<nowiki>'</nowiki>''8° Armata'' a portata di mano delle forze mobili italo-tedesche. A questo punto l'unica opzione che restava aperta alle forze britanniche era attaccare direttamente il Calderone per cacciare via Rommel (operazione Aberdeen). Il ''XXX Corpo'' aveva il compito di entrare da est (Aslagh Ridge) nella zona tenuta dall<nowiki>'</nowiki>''Ariete'', usando le fanterie per la prima ondata, quindi effettuando un attacco notturno, mentre il ''XIII Corpo'' avrebbe effettuato un attacco diversivo a nord da Sidra Ridge, tenendosi comunque pronto a sfruttare il successo del ''XXX Corpo''. Uno dei punti più critici di questo piano, cioè l'appoggio che le divsioni corazzate del DAK avrebbero dato all<nowiki>'</nowiki>''Ariete'' fu totalmente sottovalutato, pensando che la ''15° Panzerdivision'' fosse impegnata contro il box di Bir Hakeim, compito che, invece era stato lasciato alle fanterie (''90° Leicthedivision'' e ''Trieste'').
 
L'operazione Aberdeen iniziò alle 2.50 del [[5 giugno]] (una settimana dopo la ritirata di Rommel nel Calderone e quattro giorni dopo l'annientamento della ''150° Brigata''), ma sbagliando la posizione delle linee italiane, che erano arretrate rispetto a quanto indicato, quindi con un preparazione di artiglieria estremamente spettacolare, ma nociva solo per la sabbia del deserto. In compenso, quando all'alba i carri britannici (''22° Armoured Brigade'') superarono la cresta Aslagh trovarono i carristi dell<nowiki>'</nowiki>''Ariete'' pronti ad accoglierli, supportati da un ''Pakschrimm'' (linea difensiva realizzata con artiglierie anticarro) comprendente gran parte delle artiglierie italo-tedesche. Di fronte a quella tempesta di fuoco, in cui i carri italo-tedeschi usavano le postazioni di artiglieria come perno di manovra, costringendo quindi i carri britannici a offrire il fianco<ref name="nota_arm"> Generalmente i carri armati hanno la massima protezione di fronte, mentre (soprattutto per risparmiare peso) hanno una protezione laterale e posteriore più ridotta, quindi tatticamente è conveniente cercare ai colpire un carro di fianco (anche perché, mostrando una superficie maggiore, è inquadrabile più facilmente). Per dare un'idea delle differenze, si riportano questi dati per alcuni carri presenti a al Gazala: (''Carro'' - ''Spessore corazza anteriore/laterale in mm'') PzKpfw III J - 50/30, M13/40 - 30/25, Grant - 50/38, Matilda II - 78/60.
</ref> o ai pezzi anticarro o ai carri armati dell'Asse, la ''22° Armoured Brigade'' non poté fare altro che ritirasi verso nord est, lasciando il campo di battaglia in mano al nemico. L'attacco condotto da nord (Sidra Ridge) non ebbe mglior successo, anzi le perdite britanniche in carri furono ancora più gravi, anche perché il ''42° Reggimento Royal Tanks'' finì sui campi minati "amici" della ''69° Brigata''. Alla fine, dei settanta carri partiti, ne rimanevano solo una dozzina. A questo punto l'operazione Aberdeen era virtualmente fallita.
 
Nel pomeriggio Rommel non perse tempo a sferrare un contrattacco, attaccando verso est (''21° Panzerdivision'' con l'appoggio dell<nowiki>'</nowiki>''Ariete'') e verso sud (''15° Panzerdivision''). Questo ultimo attacco, totalmente inatteso, ebbe un successo spettacolare, disperdendo addirittura i comandi delle divisioni corazzate britanniche. Gran parte delle fanterie rimase isolata, sotto il fuoco dei carri tedeschi. La sera del giorno successivo la sacca era stata completamente occupata. Intanto la dispersione dei comandi di divisione aveva lasciato il comando del ''XXX Corpo'' completamente all'oscuro di quanto stava succedendo. Quando Norrie tentò di riprendere l'attacco, le brigate corazzate britanniche erano troppo malconce per essere efficienti, quindi da quel momento Richtie rinunciò all'idea di cacciare Rommel dal Calderone.
 
=== L'assedio di Bir Hakeim ===
{{Vedi anche|Battaglia di Bir Hakeim}}
Appena annientata la ''150° Brigata'', non dovendosi più preoccupare dei rifornimenti, il [[2 giugno]] Rommel inviò la ''90° Leichtedivision'' e la ''Trieste'' ad attaccare Bir Hakeim. La caduta di Bir Hakeim avrebbe completamente aperto il fianco sinistro delle forze britanniche, permettendo a Rommel di operare in profondità contro Tobruk ed il confine egiziano. L'attacco contro la ''1° Brigata Francia Libera'' inziò la mattina del [[3 giugno]], con scarsi risultati sia per il fuoco francese sia per i campi minati che circondavano il box. A sera, essendo informato di movimenti di corazzati nelle vicinanze (erano le truppe che il giorno successivo avrebbero attaccato Rommel nel Calderone), Kleemann ordinò ai suoi uomini di assumere una posizione difensiva. Nella notte un convoglio rifornì i francesi di munizioni (5000 colpi, per la maggior parte perforanti, per i cannoni da 75 mm) ed acqua. Contnui attacchi della [[Desert Air Force]] bloccarono Kleemann da nuovi tentativi di attacco, ma a partire dal [[7 giugno]] la [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] tornò ad occuparsi di Bir Hakeim. Dal 2 al 10 giugno su Bir Hakeim furono persi 77 aerei dalla [[Royal Air Force|RAF]] e 58 aerei dalla Luftwaffe. Lo stesso giorno (7 giugno) Rommel inviò un ''Kampfgruppe'' (gruppo da combattimento) prelevando elementi ed artiglieria dalla ''15° Panzerdivision'' e l'[[8 giugno]] si recò egli stesso a Bir Hakeim mostrando così chiaramente dove considerava il centro della battaglia in quel momento. Il giorno [[9 giugno]] le forze tedesche penetrarono nella prima linea difensiva francese (quota 186). A questo punto Koenig chiese l'autorizzazione a ritirarsi, e Richtie lo informò che doveva tenere la posizione ancora per 24 ore, in modo che la ''7° Armoured Division'' potesse organizzarsi per effettuare un attacco diversivo. Koening si spostò al comando del suo corpo per organizzare la ritirata, lasciando il comando al suo secondo Amilakvari, che guidò coraggiosamente la resistenza francese per tutto il [[10 giugno]]. A partire dalle 23.30, sotto la protezione degli attacchi diversivi britannici, 2700 uomini (su 3600 che si trovavano a Bir Hakeim all'inizio dei combattimenti) si ritirarono dietro le linee britanniche.
 
=== La decisione ===
[[Immagine:Ain-el-gazala-5.png|thumb|300px|Combattimenti dal 10 al 12 giugno 1942]]
Mentre Rommel combatteva attorno a Bir Hakeim, gruppi di autoblindo britanniche, partendo dalle posizioni della ''50° Divisione'' avevano attaccato le truppe italiane di fronte, tentando di tagliare la strada che portava i rifornimenti alla forze mobili italo-tedesche. Intanto Richtie pensava di usare la ''1° Divisione Sudafricana'' (attestata in prossimità della costa) per accerchiare da nord le forze italiane, isolando così il DAK. Tuttavia, scendendo da Auchinleck ai vari gradi della scala gerarchica, il progetto subì una serie di "dimagrimenti" successivi, tanto che il [[7 giugno]] nel previsto accerchiamento furono impiegate 9 compagnie (meno di un reggimento) con risultati assolutamente insignificanti. La caduta di Bir Hakeim convinse i comandi britannici a rinunciare anche alle operazioni con autoblinde.
La battaglia, anche se l<nowiki>'</nowiki> ''8° Armata'' non era ancora sconfitta, era diventata pesante per le forze britanniche, dato che avevano perso gran parte della loro superiorità in forze corazzate (disponevano di 330 carri, contro 221 carri di Rommel), mentre conservavano intatta la maggior parte delle loro fanterie. Tuttavia, a questo proposito, sorgeva un problema: qiualsiasi ridislocazione delle fanterie avrebbe richiesto l'abbandono delle posizioni protette tenute in quel momento e l'impiego di un numero notevole di veicoli, che rischiavano di diventare un facile bersaglio per le forze corazzate.
La situazione tattica ora vedeva un grosso saliente britannico fra Gazala ed el Adem, occupato dal ''XIII Corpo'', mentre le forze corazzate erano concentrate verso la base del saliente (el Adem), ma inquadrate in molti reparti di scarsa forza (tutti quelli che erano stati già lanciati contro il DAK ed avevano subito perdite più o meno rilevanti). A sud delle forze corazzate britanniche il box di Kinghtsbridge, dove era un importante bivio, bloccava i tentativi di Rommel verso est. L'abbandono del saliente sarebbe stato vantaggioso per ridurre la lunghezza del fronte (che, adesso, era diventata un dato critico per i britannici), ma avrebbe abbandonato in mano italo-tedesca gli aeroporti del nord della Cirenaica, esponendo quindi i convogli diretti a [[Malta]] alle attenzioni dell<nowiki>'</nowiki>''XI Luftflotte'', oltre ai rischi del movimento di fanterie detti sopra.
 
Tuttavia Auchinleck e Richtie non ebbero il tempo di elaborare piani: l'[[11 giugno]] Rommel ordinò alla ''90° Leichtedivision'' di occupare la cresta a sud di el Adem (il principale centro di riformìnimenti britannico), mentre la ''15° Panzerdivision'' doveva occupare l'aeroporto di el Adem. La ''21° Panzerdivision'' e l<nowiki>'</nowiki>''Ariete'' avrebbero dovuto puntare su Knightsbridge, per attirare in quella direzione le forze corazzate britanniche. Solo la mattina del [[12 giugno]] Norrie si rese conto che le forze mobili dell'Asse erano adesso disperse su un vasto arco, quindi potevano essere attaccate senza rischiare di trovarsi in inferiorità numerica. Il bersaglio era la ''15° Panzerdivision'' (la più settentrionale), quindi raccolse una forza con una cinquantina di Grant, una sessantina di Honey e 25 Crusader per lanciarla contro il fianco della divisione tedesca. Per contrastare le forze dell'Asse dirette a Knightsbridge restavano 27 Grant, 5 Honey, 34 Crusader e 63 Matilda. Il comandante della ''7° Armoured Division'' voleva invece operare verso sud, per questo si mosse per andare a discutere il piano con Norrie, ma, avendo incontrato reparti tedeschi da ricognizione, fu costretto a restare tutta la notte nascosto in un ''bir'' (pozzo). Dall'altra parte von Värst, immaginando la possibilità di un attacco, si era arrestato e posto a difesa appena avvistate le pattuglie esploranti britanniche. Le forze corazzate che fronteggiavano la ''15° Panzerdivision'' rimasero per tutto il giorno in attesa di ordini da Messervy, che, nella sua precaria situazione, non era in grado di darne. Appena capita la situazione Norrie passò il comando delle forse residue della ''7° Armoured Division'' al gen. Lumdsen, che subito mandò la maggior parte delle forze che coprivano Knightsbridge a rinforzare la ''2°'' e la ''4° Armoured Brigade'' (le forze che fronteggiavano la ''15° Panzerdivision''). Rommel, appena comprese le intenzioni nemiche, ordinò a von Bismarck di attaccare Kinightsbridge ed a von Värst di impegnare le forze che aveva di fronte. I britannici, presi in piena crisi di comando, dovettero cedere sia di fronte a Knightsbridge, sia di fronte ad el Adem, ritirandosi su una poszione difensiva che, partendo da Kinightsbridge, si estendeva verso nord-est. Il grosso difetto di questa posizione difensiva era che ormai era stata aggirata dalla ''15° Panzerdivision''. A sera la situazione era stata stabilizzata, ma le perdite di carri britanniche erano tali che Rommel aveva raggiunto la tanto agognata superiorità di forze corazzate. Nel corso della notte Auchinleck in persona si recò a parlare con Norrie, ma, anziché ordinare una ritirata che avrebbe potuto ancora avere successo, i due comandanti pensarono che Rommel non avesse più la capacità di portare avanti l'offensiva, quindi predisposero una serie di bombardamenti sulle forze dell'Asse da parte della Desert Air Force e la creazione di una linea di difesa fra il box della ''69° Brigata'' (''50° Divisione''), che era immediatamente a nord di quello della sfortunata ''150° Brigata'', e Acroma.
 
[[Immagine:Ain-el-gazala-6.png|thumb|300px|left|Combattimenti dal 13 al 16 giugno 1942]]
Il [[13 giugno]] Rommel <!-- che, evidentemente, non sapeva di non avere più forze per sostenere un'offensiva - POV --> ordinò alla ''21° Panzerdivision'' di attaccare la cresta Rigel (che copriva l'accesso ad Acroma) da ovest, mentre la ''15° Panzerdivision'' ne avrebbe dovuto occupare una diramazione orientale. La ''90° Leichtedivision'' avrebbe dovuto attaccare el Adem. Gli attacchi della ''15°'' e della ''21° Panzerdivision'' non furono molto decisi, ma furono sufficienti a respingere i difensori dalla Cresta Rigel, quindi la ''2°'' e la ''22° Armoured Brigade'' furono mandate a contrastare la ''21° Panzerdivision''. Tuttavia, un attacco rinnovato da parte della ''15° Panzerdivision'' lasciò un unico passaggio per le forze chiuse nel box di Kinghtsbridge, che dovette essere evacuato nel corso della notte. I 70 carri superstiti dell<nowiki></nowiki>''8° Armata'' furono concentrati presso Acroma, e le forze dell'Asse occuparono tutta la cresta Rigel. La ritirata della ''90° Leichtedivision'' da el Adem non ebbe peso dopo questa svolta drammatica della battaglia.
 
Dato che Auchinleck voleva evitare ad ogni costo che Tobruk venisse nuovamente assediata, quindi doveva restare una linea di difesa continua che dalla città portasse al confine egiziano, i britannici decisero di ritrarsi verso la frontiera egiziana. La condizione essenziale per tenere questa linea di difesa era che le forze britanniche conservassero el Adem (ad est di Tobruk).Il piano, già elaborato in precedenza, aveva il nome di Freeborn. Mentre le forze del ''XIII Corpo'' di Gott si sarebbero ritirate verso la frontiera, le forze residue del ''XXX corpo'' avrebbero coperto Tobruk, con l'aiuto della ''10° Divisione Indiana'', per il tempo necessario all'evacuazione della base logistica. Alle 7 di mattina del [[14 giugno]] Gott diramò gli ordini per la ritirata delle sue forze. Tuttavia, per tutto il corso della giornata, ci fu un continuo scambio di telegrammi fra Richtie e Auchinleck (tornato al Cairo), in cui quest'ultimo non concordava sulla ritirata fino alla froniera egiziana, ma chiedeva di resistere sulla linea Acroma-el Adem-Bir el Gobi. Il [[14 giugno]] a notte inziarono le operazioni di ritirata delle divisioni di Gott. Mentre la ''1° Divisione Sudafricana'' si sarebbe ritirata lungo la via Balbia, la ''50° Divisione'' (che era ridotta due sole brigate, per la perdita della ''150° Brigata'') avrebbe dovuto aprirsi una strada attraverso le fanterie italiane per ritrarsi a sud di Bir Hakeim. I carri avevano il compito di difendere Acroma e la scarpata che sovrastava la via Balbia, concentrandosi poi a el Adem, appena la coda della divisione sudafricana avesse superato il perimetro esterno delle difese di Tobruk. Le forze di Rommel erano completamente esauste, quindi non furono in grado di opporsi efficacemente alle forze corazzate britanniche, che, nonostante fossero costrette a ritrarsi in alcuni punti, riuscirono complessivamente a tenere la linea. Tuttavia fra le brigate della ''1° Divisione Sudafricana'' si era creato un notevole spazio e il gen. Lumsden, non vedendo passare altre unità, a mezzanotte e dieci iniziò a ritirare le forze corazzate. Invece la ritirata della ''50° Divisione'' avvenne senza grosse difficoltà fino al confine egiziano, sebbene la divisione fosse stata costretta a lasciare tutto l'equipaggiamento pesante per permettere il trasporto di tutti gli uomini.
 
Solo al mattino del [[15 giugno]] le forze del DAK raggiunsero il ciglione che sovrastava la via Balbia, ma ormai praticamente la ''1° Divisione Sudafricana'' era passata e si stava dirigendo verso Tobruk. Rommel inviò la ''21° Panzerdivision'' su el Adem e la ''15° Panzerdivision'' a rastrellare le forze rimaste a ovest di Acroma. Nel corso della giornata cadevano le difese di el Adem e la ''21° Panzerdivision'' si spingeva oltre la linea di difesa prevsita da Auchinleck.
 
Il [[16 giugno]], mentre la ''21° Panzerdivision'' attaccava uno per uno i piccoli caposaldi che costituivano la linea britannica, apparve chiaro che l'unico sistema di salvare almeno le fanterie era quello di ritirare le truppe britanniche fino alla frontiera egiziana, comprese quelle del box di el Adem. Il giorno dopo Tobruk veniva circondata dalle forze dell'Asse.
 
=== La caduta di Tobruk ===
A questo punto Rommel si trovò davanti a due scelte:
# mantenere la pressione sulle truppe britanniche che si stavano ritirando verso il confine egiziano
# attaccare Tobruk per cercare di occupare la piazzaforte prima che potesse organizzarsi a difesa.
 
[[Immagine:Tobruk_fall_1942.png|thumb|300px|Combattimenti del 20 giugno 1942]]
La prima scelta gli avrebbe permesso di annientare l<nowiki>'</nowiki>''8° Armata'', ponendo virtualmente fine alla campagna di Libia, ma col rischio di lasciare una posizione forte (Tobruk) nelle sue retrovie, posizione che gli aveva già procurato grossi problemi [[Operazione Crusader|in precedenza]]. D'altra parte l'occupazione di Tobruk gli avrebbe accorciato di qulache centinaio di chilometri le linee di rifornimento, che, in quel momento, partivano da [[Tripoli]] e [[Bengasi]]. La scelta di Rommel cadde sulla sicurezza (probabilmente tenendo conto che le sue truppe erano stremate, come si era ben visto negli ultimi giorni), quindi la decisione fu l'investimento della piazzaforte libica.
 
Geograficamente la posizione di Tobruk è dominata da due ciglioni: Solaro e Pilastrino, il primo inizia immediatamente a sud della via Balbia, ad ovest dell'abitato di Tobruk, arrivando fino al porto. Il secondo converge sul primo a circa 11 km dal porto e digrada verso sud-est, passando poco a nord del bivio della via per el Adem (King's Corss). I ciglioni sono separati da un altopiano privo di rilievi, ma che verso oriente si frastaglia in una serie di ''uadi'' (letti di fiumi secchi). L'unico rilievo oltre ai due ciglioni è la collina di Ras el Medaur, circa 10 km a est di Acroma. Le prime opere difensive erano state costruite dagli italiani, e comprendevano un anello distante circa 29 km dall'abitato con opere difensive, fossati anticarro e reticolati di filo spinato. Nel [[1941]] le truppe australiane avevano costruito una seconda linea di difesa (Blue Line) circa 3 km all'interno di quella originale, con numerosi campi minati inetrposti fra le due linee. Tuttavia era da sei mesi, cioè dall'Operazione Crusader, che le difese erano state lasciate senza manutenzione. Le truppe che guarnivano questa linea erano in gran parte inesperte, e non addestrate ad operare in coordinazione con gli altri battaglioni dell'unità, con il grosso concentrato nella metà occidentale del perimetro. In compenso il gen. Gott trovò la guarnigione "elegante e ordinata, come se fosse pronta a sfilare in parata".
 
Gli ordini per il comandante del presidio (gen. Klopper) erano di tentare di tenere aperta una via di comunicazione terrestre con le altre truppe dell'armata, cosa che avrebbe comportato un atteggiamento offensivo della gurnigione, ormai quasi isolata (pomeriggio del 16 giugno) anche dal lato di Belhamed-el Duda.
 
Il giorno [[18 giugno]] Rommel emise gli ordini di investimento del perimetro fortificato. Sotto la protezione di una serie di attacchi aerei di [[Junkers Ju 87 Stuka|Ju 87 Stuka]] nel settore sud-orientale le unità del genio avrebbero aperto una serie di passaggi sui fossati anticarro e nei campi minati, attraverso questi varchi sarebbero penetrate la ''15° Panzerdivision'' sulla sinistra e la ''21° Panzerdivision'' sulla desta, mentre il ''XX Corpo'' (italiano) sarebbe stato a sinistra della ''15° Panzerdivision'' con obiettivo il forte Pilastrino. Il ''XXI Corpo'' avrebbe effettuato una serie di attacchi diversivi ad occidente ed il ''X Corpo'' sarebbe stato dietro al DAK per le operazioni di rastrellamento. L'attacco sarebbe inziato alle 5.20 del [[20 giugno]].
 
Il giorno stabilito inziarono gli attacchi, e ben presto l<nowiki>'</nowiki>''11° Divisione Indiana'', che era quella che avrebbe dovuto sostenere l'attacco più pesante, fu costretta a cedere terreno. I contrattacchi con i pochi carri disponibili nel perimetro difensivo non ebbero successo, ben presto i carri tedeshi ebbero ragione dell'artiglieria e dei carri britannici ed alle 14 era stata aperta una stretta breccia, e le divisioni tedesche erano oltre King's Cross. Dietro un ordine diretto di Rommel la ''21° Panzerdivision'' puntò direttamente sulla città. Alle 17.45 le imbarcazioni presenti nel porto inziarono ad abbandonarlo, mentre venivano attuate una serie di demolizioni per rallentare l'avanzata della ''21° Panzerdivision''. L'ultima imbarcazione abbandonò il porto di Tobruk alle ore 20. Intanto la ''15° Panzerdivision'' impegnava le truppe che difendevano il perimetro e disperdeva i vari comandi, compreso quello della ''2° Divisione Sudafricana''. La difesa organizzata era ormai finita, dato che il gen. Klopper aveva ordinato di distruggere le radio ed i cifrari. A sera, data l'area di sforndamento estremamente limitata, sarebbe stato comunque possibile effettuare un contrattacco per tagliare le comunicazioni delle forze dell'Asse con i loro comandi, ma da parte britannica non esistevano più né i comandi né gli strumenti di comando per effettuare qualsiasi azione. Al mattino successivo fu alzata la bandiera bianca ed inziarono i parlamentari per la resa. Alle 16 era finita ogni resistenza a Tobruk.
 
== Le conseguenze ==
La battaglia di al Gazala e la caduta di Tobruk ebbero conseguenze disastrose per le forze britanniche in Nord Africa. Mentre il DAK con i rifornimenti (soprattutto di carburante e viveri, ma anche di veicoli) aveva un'indipendenza logistica di cui non aveva mai goduto (e non ne avrebbe più goduto per tutto il resto della campagna), l<nowiki>'</nowiki>''8° Armata'' si trovava improvvisamente a centinaia di chilometri di distanza dalle sue basi logistiche, praticamente senza veicoli e con gli uomini stanchi e, peggio ancora, demoralizzati.
 
Il giorno [[21 giugno]] la ''90° Leichtdivision'' era già a [[Bardia]] (sul confine egiziano) ed il giorno successivo Rommel varcò il confine con l'Egitto occupando [[Sidi Barrani]], il [[29 giugno]] occupò il campo fortificato di [[Marsa Matruh]] ed il [[1º luglio]] arrivava di fronte ad [[El Alamein]]. A questo punto l'avanzata italo-tedesca si fermò, e non riprenderà mai più.
 
Tuttavia, molto più importanti delle conseguenze a breve termine furono quelle a ''lungo termine'', infatti Rommel, in netto disaccordo con tutti ([[Albert Kesselring|Kesselring]], comandante delle forze tedesche in Mediterraneo, lo Stato Maggiore italiano e l'[[Oberkommando des Heeres|OKH]] di Berlino), ma sostenuto da [[Benito Mussolini|Mussolini]] e soprattutto da [[Adolf Hitler|Hitler]], chiese che le truppe destinate all'[[Operazione Herkules|esigenza C3]] (l'invasiome di [[Malta]]) fossero trasferite in Africa per tentare l'occupazione di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] e del [[Canale di Suez]]. Il trasferimento sul fronte africano di queste truppe, e la conseguente sospensione dell'operazione C3, mentre non evitarono la secca sconfitta di El Alamein, impedirono di tagliare i rifornimenti britannici nel Mediterraneo, cosa che avrebbe messo in totale crisi logistica l<nowiki>'</nowiki>''8° Armata'', che avrebbe potuto essere rifornita solamente dalla rotta del [[Capo di Buona Speranza|Capo]].
 
== Stima delle perdite ==
Una stima delle perdite nel corso di tutta la battaglia è estremamente difficile, anche perché, soprattutto nella caotica ritirata verso El Alamein, non fu possbibile tenere una contabilità precisa degli uomini presenti nei vari battaglioni (ammesso che esistessero ancora). Il dato riportato più frequentemente, e su cui concordano diversi autori, è che, con la caduta di Tobruk, gli italo-tedeschi catturarono circa 25000 prigionieri britannici. Le perdite italo tedesche, invece, sono fatte assommare a 3360 uomini (15% delle forze impegnate), di cui circa il 10% ufficiali. Dal punto di vista di materiale, le forze corazzate britanniche erano ridotte a 185 carri, mentre quelle dell'Asse entrarono in Egitto con 50 carri.
 
== Valutazione tattica della battaglia ==
Mentre una valutazione dell'impiego delle forze corazzate è riportata in una voce diversa ([[Impiego dei carri armati nella seconda guerra mondiale#Gazala - Nord Africa - 1942|Impiego dei carri armati nella seconda guerra mondiale]]), la valutazione generale del comportamento tattico nel corso della battaglia mostra chiaramente un'organizzazione di comando completamente diversa fra l'Asse (e soprattutto le forze tedesche) ed i britannici. Il punto cruciale della battaglia fu il periodo fra il 29 maggio ed il 1° giugno, in cui tutte le forze mobili dell'Asse erano chiuse nel Calderone ed i britannci, che ancora avevano la superiorità numerica in termini di carri armati, avrebbero potuto schiacciarle fra il ''XXX Corpo'' e la ''150° Brigata'', prima che queste avessero la possibilità di ricevere rifornimenti. Invece nei comandi dell<nowiki>'</nowiki>''8° Armata'' si discuteva di piani più o meno realizzabili, considerando già battuto un nemico che, invece, stava distruggendo una delle grandi unità che si trovava di fronte. Considerando questa scarsa reattività del comando britannico l'azione di Rommel (anche se, in alcune circostanze, come l'invio il 27 maggio a nord della ''21° Panzerdivision'', considerando già sconfitte le forze mobili britanniche, eccessivamente ottimistica) fu sempre immediatamente reattiva alle varie azioni del nemico.
 
Un altro punto di debolezza dei britannici fu il loro rifiuto costante di operare con le forze concentrate, cercando sempre operazioni coordinate su punti diversi dello schieramento avversario. Questo punto fu dovuto soprattutto alla volontà di non offrire bersagli paganti alla Luftwaffe, ma, considerando che il dominio dell'aria era conteso, se non tenuto dai britannici che avevano gli aeroporti più vicini al campo di battaglia, lasciare un simile vantaggio a Rommel era già stato dannoso in diverse altre occasioni ([[Operazione Battleaxe]]). Rommel invece fu sempre in grado di diluire le sue forze per ingannare il nemico sul punto di attacco principale o di concentrarle per resistere agli attacchi condotti con forze superiori. In sostanza Rommel seppe sfruttare la ''mobilità'' delle sue forze molto meglio di quanto abbiano fatto i comandanti britannici.
 
== Bibliografia ==
*Yves Buffetaut - ''La Guerre du Desert - Bir Hakeim'' - Histoire & collections - Paris (1992)
*Michael Carver - ''Tobruk'' - Edizioni Accademia (traduzione di Mario Lamberti)
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Seconda Guerra Mondiale]]
* [[Erwin Rommel]]
* [[Impiego dei carri armati nella seconda guerra mondiale#Gazala - Nord Africa - 1942|Impiego dei carri armati nella Battaglia di Gazala]]
* [[Afrika Korps|DAK]]
 
{{colonialismo italiano}}
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[[Categoria:Campagna del Nord Africa|Gazala]]
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[[tr:Gazala Muharebesi]]
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[[zh:加查拉戰役]]