Roberto II di Fiandra e Maya: differenze tra le pagine

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{{Nota disambigua|descrizione=altri significati di ''Maya''|titolo=[[Maya (disambigua)]]}}
{{Bio
{{Storia del Messico}}
|Nome = Roberto II di
[[Immagine:Mayamap.png|thumb|375px|La Mesoamerica, in evidenza l'area maya]]
|Cognome = Fiandra
|PostCognomeVirgola = detto '''Roberto di Gerusalemme''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Robertus Hierosolimitanus'') o '''Roberto il crociato''' dopo aver preso parte alla [[prima crociata]]
|ForzaOrdinamento = Roberto 02 delle Fiandre
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = circa [[1065]]
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 5 ottobre
|AnnoMorte = 1111
|Categorie = no
|FineIncipit = fu [[Conti delle Fiandre|conte delle Fiandre]] dal [[1093]] fino alla sua morte
}}
 
Il termine '''Maya''' può riferirsi sia alla cultura archeologica sia ai popoli moderni che vivono nel sud del [[Messico]] e nella parte settentrionale dell'[[America Centrale]] e facenti parte della famiglia linguistica maya.
==Biografia==
===Gioventù===
 
==La cultura maya==
Roberto II, era il figlio primogenito di [[Roberto I delle Fiandre]] e di [[Geltrude d'Olanda]]. Suo padre, sperando di attribuire la Contea delle Fiandre al ramo cadetto (la cosiddetta branca baldovinita), prese ad associarlo al governo della Contea intorno al [[1077]]. Dal [[1085]] al [[1091]] egli fu quindi reggente della Contea mentre suo padre era lontano per un pellegrinaggio in [[Terrasanta]].
{{vedi anche|Storia dei Maya}}
La civiltà maya fiorì nella zona del Centroamerica che si estende attualmente dal sud del [[Messico]] (penisola dello [[Yucatan]]) fino all’[[Honduras]] e [[El Salvador]] passando per [[Guatemala]] e [[Belize]]. Gli archeologi dividono questa vasta area in due regioni: una a sud denominata “terre alte”, costituite dal sistema montuoso presente sul territorio guatemalteco, e una regione a nord o “terre basse”, che comprendono la foresta tropicale del Guatemala e Belize del nord e le zone più aride della penisola dello Yucatan.
 
La cultura maya si suddivide in tre periodi storici:<br>
===La partecipazione di Roberto II alla prima crociata===
* Il ''Periodo Preclassico '' ([[1800 a.C.]]-[[250]] d.C.)
[[Immagine:Dorylee2.jpg|thumb|right|250px|La [[battaglia di Dorileo]].]]
* Il ''Periodo Classico'' ([[250]] d.C.-[[987]] d.C.)
Dopo esser diventato conte delle Fiandre a pieno titolo, nel [[1093]], egli entrò a far parte della spedizione della [[prima crociata]], lanciata da [[papa Urbano II]] nel [[1095]]. Roberto, prima di avventurarsi nella crociata, istituì un consiglio di reggenza per le Fiandre e seguì poi nell'impresa [[Goffredo di Buglione]], [[duca della Bassa Lorena]]. Dopo aver raggiunto [[Costantinopoli]], i [[crociati]] furono obbligati a far giuramento di fedeltà all'[[imperatore bizantino]] [[Alessio I Comneno]], promettendo poi di restituire all'[[Impero bizantino]] ogni terra che sarebbe stata riconquistata. Roberto, il cui padre aveva servito anch'egli sotto l'imperatore Alessio durante il suo pellegrinaggio nel [[1080]], non ebbe alcun problema a prestare questo giuramento, a differenza di molti altri comandanti della crociata; inoltre gli altri comandanti non sembravano nemmeno intenzionati ad andare a far la crociata tanto presto, infatti non sembravano volersi smuovere dalla stupenda capitale bizantina.
* Il ''Periodo Postclassico'' ([[987]] d.C.-[[1530]] d.C.)
[[Immagine:SiegeofAntioch.jpeg|thumb|right|250px|L'[[assedio di Antiochia]].]]
Quando finalmente i crociati sbarcarono in [[Asia Minore]], nel [[1097]], si diressero verso la città di [[Nicea]], la più importante città dell'Asia Minore, che era caduta nel [[1077]] nelle mani dei [[Turchi]] [[selgiuchidi]]. Quindi il [[14 maggio]] posero l'[[Assedio di Nicea (1097)|assedio alla città]] e ad esso prese parte ovviamente anche Roberto. L'assedio ebbe successo infine grazie ai [[bizantini]], che riuscirono con la [[diplomazia bizantina|diplomazia]] a strappare la città ai Turchi. I crociati non apprezzarono ciò, considerando il gesto dei bizantini come un tradimento e a questo punto l'esercito crociato si divise in due gruppi: Roberto si rimise subito in marcia insieme a [[Stefano di Blois]], [[Boemondo di Taranto]], [[Roberto II di Normandia]], [[Tatikios]], [[Manuele Boutoumites]] e [[Tzitas]], con un giorno di vantaggio rispetto al resto dei crociati.
L'esercito di cui faceva parte Roberto fu circondato dai [[Selgiuchidi]], comandati dal [[sultano]] [[Qilij Arslan I]] e la [[battaglia di Dorileo|battaglia]] fu inevitabile ([[30 giugno]] [[1097]]). Il giorno seguente il secondo esercito, comandato da Raimondo di Tolosa, Goffredo di Buglione e Ugo di Vermandois, sopraggiunse e ruppe l'accerchiamento; i due eserciti si unirono, con Roberto e Raimondo che tenevano il centro dello spiegamento. Il risultato finale della battaglia fu la sconfitta dei Turchi, grazie alla quale i crociati poterono continuare la loro marcia verso la terra Santa.
 
==La scrittura==
Verso la fine del [[1097]], Roberto, insieme ai crociati, arrivò ad [[Antiochia]], che era caduta in mano ai Selgiuchidi nel [[1085]]. L'[[assedio di Antiochia|assedio]] iniziò il [[20 ottobre]] dello stesso anno e durò molti mesi. In [[dicembre]], Roberto e Boemondo lasciarono brevemente l'esercito per razziare il territorio circostante e rifornire così l'esercito di viveri. Per caso il loro piccolo esercito si scontrò con i turchi guidati da [[Duqaq I|Duqaq ibn Tutush]] di Damasco. Il [[30 dicembre]] i due riuscirono a sconfiggere l'esercito turco che era stato inviato per alleviare l'assedio su Antiochia. La città d'Antiochia fu tradita da una guardia [[Armeni|armena]] corrotta da Boemondo e Roberto fu uno tra i primi a entrare nella città; ma appena pochi giorni dopo che i crociati avevano preso Antiochia, furono a loro volta assediati da [[Kerbogha]] di Mossul. Il [[28 giugno]] [[1098]] i crociati si diressero contro l'esercito turco, sapendo che avrebbero ingaggiato battaglia; Roberto e Ugo di Vermandois comandavano le prime sei formazioni dell'esercito crociato. Roberto, insieme a Boemondo, Raimondo e Goffredo, occuparono nuovamente la cittadella, ma presto Boemondo rivendicò la città per se stesso. Anche Raimondo rivendicava per sé la città, ma Boemondo, che godeva del sostegno di Roberto e di altri nobili, potè divenire signore d'Antiochia.
Quella dei Maya è l'unica civiltà precolombiana che abbia lasciato numerose ed estese iscrizioni. La scrittura maya era una scrittura [[Lingua maya|logosillabica]], nella quale cioè ciascun simbolo, o [[grafema]], poteva sia rappresentare una parola o comunque avere un significato a sé stante, sia indicare foneticamente una [[sillaba]]. L'inizio dell'uso di una lingua scritta da parte dei Maya si può far risalire all'inizio dell'era cristiana. Una grande quantità di iscrizioni maya sono incise su [[stele]], e contengono riferimenti alle date principali della loro storia. La comprensione di questi testi era peraltro limitata alla [[casta]] [[sacerdote|sacerdotale]] e ai dignitari d'alto rango.
[[Immagine:The Battle of Ascalon.jpg|right|250px|thumb|La [[battaglia di Ascalona]], in un'incisione del [[1881]].]]
Questa controversia ritardò ancor di più il proseguimento della crociata. Raimondo sì allontanò da Antiochia per attaccare [[Assedio di Ma'arrat al-Nu'man|Ma'arrat al-Nu'man]], che fu conquistata; anche Roberto prese parte a questo assedio. Raimondo quindi cercò di corrompere Roberto e gli altri comandanti per farsi così nominare signore di Antiochia al posto di Boemondo. A Roberto furono offerti 6.000 [[Solido (moneta)|solidi]], ma ogni tentativo di corromperlo fu vano perché Roberto sì rifiutò di accettare. Raimondo continuò a dirigersi verso [[Gerusalemme]] nel [[gennaio]] del [[1099]], ma Roberto e Goffredo rimasero ad Antiochia fino a [[febbraio]] e raggiunsero l'esercito di Raimondo durante l'[[assedio di Arqa]].
Nel mese di [[giugno]], Roberto e [[Gastone IV di Bearn]] comandarono l'avanguardia a [[Battaglia di Ramla|Ramla]]; poi Roberto con [[Tancredi, principe di Galilea|Tancredi d'Altavilla]] guidò una spedizione in [[Samaria]] per trovare della legna per costruire le macchine d'assedio per l'[[assedio di Gerusalemme]].
Quando Gerusalemme fu conquistata, il [[15 luglio]], Goffredo, grazie al sostegno di Roberto e degli altri nobili, fu nominato "Difensore del Santo Sepolcro" a scapito dell'altro pretendente, Raimondo.
 
==Il tempo==
Il [[9 agosto]] marciò insieme a Goffredo per affrontare i [[Fatimidi]] comandati dal loro [[vizir]] [[al-Afdal Shahanshah]], che era giunto per tentare di liberare Gerusalemme dai crociati: in questo conflitto, che avvenne ad [[battaglia di Ascalona|Ascalona]] e che si concluse con la vittoria dei crociati, Roberto faceva parte dell'ala centrale. Tuttavia Goffredo e Raimondo litigarono sul possesso di [[Ascalona]] (unica città fatimide in grado di essere vettovagliata dal [[Il Cairo|Cairo]] via mare) e persino Roberto non sostenne Goffredo in questa controversia. Malgrado questo grave errore strategico la vittoria consentì la costituzione del [[Regno di Gerusalemme]].
La [[cronologia]] dei maya era calcolata da un punto fisso del passato , proprio come il [[cristianesimo|cristiano]] parte dalla nascita di [[Gesù]], il [[Grecia antica|greco]] dai primi [[giochi olimpici]] e il [[impero romano|romano]] dalla [[fondazione di Roma]]. Il loro [[calendario]] viene ancorato a una data ([[Calendario maya#Il Lungo computo|il Lungo computo]]), tradotta come 3114 a.C., forse correlata a un ipotetico evento come una nuova creazione del mondo dopo qualche immane catastrofe. Dai primi secoli dell'era cristiana, i loro sacerdoti [[astronomo|astronomi]] predissero le [[eclisse|eclissi]] con grande precisione e stabilirono accuratamente il corso di [[Venere (astronomia)|Venere]].
 
===Il ritorno verso le Fiandre=calendario==
{{vedi anche|Calendario maya}}
Il giorno era il '''''[[k'in]]'''''; 20 ''kin'' costituivano un '''''[[uinal]]'''''; 18 ''uinal'' l''''''[[Calendario maya#Il ciclo Haab|haab]]''''', cioè l'anno di 360 giorni, più un 19° brevissimo, di soli 5 giorni '''''uayeb''''', ed erano 5 giorni che portavano male e durante i quali la gente se ne stava chiusa in casa facendo i debiti scongiuri. I 18 ''uinal'' avevano ciascuno il proprio nome, così come i 20 ''kin'', e ognuno era indicato con un proprio [[glifo]].<br />
Vi era inoltre un calendario secondario concatenato al precedente che serviva a scopi rituali e divinatori composto da 260 giorni, 13 mesi di 20 giorni.<br/>
Il secolo durava 52 anni. 20 anni di 360 giorni rappresentavano un '''''[[K'atun]]''''', ciclo destinato a ripetersi senza variazioni significative, ed è il ''katun'' ad essere rappresentato nelle [[stele|steli]] che sono erette nelle città più importanti all'inizio o al termine di un ciclo significativo di 20 anni.<br />
I ritmi dell'eterno fluire di giorni, mesi e stagioni è un miracolo che spinge i maya ad attribuire ad ogni [[Alba (giorno)|alba]] e ogni [[tramonto]] una sacralità profonda.<br />
Ogni gesto, ogni attività umana si modella sui segni che il giorno porta con sé, sugli umori del [[sole]] che torna ogni alba dal regno degli [[inferno|inferi]] per raggiungere il cielo.
 
==La matematica==
Alla fine dell'[[agosto]] [[1099]], Roberto tornò a casa, insieme a [[Roberto II di Normandia|Roberto di Normandia]] e a Raimondo. Sulla via di ritorno Roberto, conquistò la città di [[Latakia]], che restituì all'impero bizantino, come aveva promesso anni prima all'imperatore bizantino. Raimondo rimase lì, mentre i due Roberto proseguirono il loro viaggio verso casa, dirigendosi intanto verso Costantinopoli, Roberto, fu accolto da Alessio, che gli chiese se voleva rimanere al suo servizio, ma Roberto non accettò, perché voleva ritornare in patria ma, per la fedeltà mostrata, l'imperatore gli donò una preziosa reliquia, il braccio di [[San Giorgio]]: reliquia che fu poi collocata da Roberto nella chiesa di Anchin nelle Fiandre.
[[Immagine:maya.svg|thumb|left|Numeri maya]]
{{Vedi anche|Sistema di numerazione maya}}
I Maya utilizzavano un [[sistema di numerazione]] a base vigesimale (tipo di numerazione avente per base il numero 20). Un punto "." rappresentava l'unità, mentre una barretta "_" veniva utilizzata per rappresentare il 5; al numero venti entrava in campo lo zero. Il numero zero era concepito come posizione vuota : 0. 1,2,3,5,6,12,15,20
 
Per la civiltà maya la matematica faceva parte della sfera religiosa e rappresentava forme di conoscenza e di controllo delle energie sacre emanate principalmente dagli astri, considerate divinità o epifanie dell'essenza divina.
Dopo esser tornato nelle sue amate Fiandre, Roberto costruì un monastero dedicato a [[Sant'Andrea]] a [[Betferkerke]], vicino a [[Bruges]]. Gli abitanti delle Fiandre dettero due soprannomi a Roberto, uno era Roberto di Gerusalemme e l'altro Roberto il Crociato. Questi soprannomi gli furono dati a causa della sua partecipazione alle crociate e a causa del bottino portato con sé.
 
<br clear=all>
===Guerra contro il Sacro Romano Impero===
 
==Fonti e temi della cultura maya==
Durante la sua assenza, l'imperatore del [[Sacro Romano Impero]], [[Enrico IV del Sacro Romano Impero|Enrico IV]] aveva cercato di impossessarsi delle Fiandre. Roberto rispose alle ostilità sostenendo la rivolta del Comune di [[Cambrai]], che era contro l'imperatore e il suo alleato, il [[vescovo Gaulcher]], sequestrò un certo numero di castelli imperiali. La pace fu ristabilita nel [[1102]] e Roberto rese quindi omaggio all'imperatore ma, dopo il [[1105]], il nuovo imperatore, [[Enrico V del Sacro Romano Impero|Enrico V]], marciò sulle Fiandre, con l'aiuto di [[Baldovino III di Hainaut|Baldovino III]], [[conte di Hainaut]] e di un esercito olandese. Roberto fermò i suoi nemici al di fuori di [[Douai]] e riuscì così a firmare una nuova pace, in cui l'imperatore riconobbe a Roberto sia la città di Douai, sia quella di Cambrai.
[[File:Chicanna ornamentos.jpg|thumb|Chicanna, [[Campeche]].]]
La scrittura maya, costituita da segni [[ideografia|ideografico]]-[[fonetica|fonetici]], è stata in parte decifrata dagli studiosi, ma ciò non è bastato fino ad oggi per interpretare tutte le numerose iscrizioni dipinte e scolpite su monumenti, suppellettili e codici.
Tra i testi scritti più importanti che ci tramandano alcuni importanti miti, leggende e avvenimenti storici dei [[Maya Quiché]] è il [[Popol Vuh]], letteralmente collezione di foglie scritte, è una raccolta di documenti scritti scoperta agli inizi del 700 da un frate [[domenicani|domenicano]], questo si fece consegnare dagli indiani l'originale, lo trascrisse e lo tradusse poi in spagnolo. Popol Vuh è diviso in quattro parti, le prime tre dedicate alle vicende mitiche, il quarto alle vicende storiche [[Quiché]]. Quest'opera venne scritta circa nel 1550 da un ignoto o da ignoti autori come opera di salvataggio del prezioso documento della sua antica cultura. Si narra della nascita del mondo, degli avi, il Creatore (formatore) del mondo, madre e padre della vita, si parla della cultura maya e della sua visione del mondo; infatti è considerata come la ''[[bibbia]] maya''.
 
==Architettura==
===Guerra contro l'Inghilterra e morte===
[[Immagine:GiorcesTulum2.jpg|right|330px|thumb|[[Tulum]]]]
Nell'[[urbanistica]] generale maya troviamo nel centro delle città i [[monumento|monumenti]] civici e religiosi, i [[tempio|templi]], le residenze di corte e i luoghi d'incontro; alla periferia si sparpagliavano i villaggi e le case dei contadini. [[Tikal]] fu una delle più grandi ma sicuramente non la più antica, se si pensa a centri come El Mirador e ai centri preclassici presenti nell'attuale Belize o anche a Kaminaljuyu in Guatemala. Il suo centro civico e religioso aveva una superficie di circa 2 [[Km²]], i centri minori erano distribuiti per un raggio di 2 o 3 [[miglia]]. La dominavano 5 templi a [[piramide (architettura)|piramide]]; il più alto misurava 75 metri. Poi c'era [[Copán]], creduta per molto tempo l'[[Alessandria]] del mondo maya a causa di una erronea lettura di un altare presente nel sito, che fu creduto rappresentasse una riunione di scienziati e degli astronomi, mentre poi venne riconosciuto come l'elenco dei sovrani della città, [[Chichén Itzá]], città sacra dello [[Yucatán]] alla quale i pellegrini si avvicinavano con reverenza, aveva un grande pozzo naturale, sede dei sacrifici umani. All'ombra delle città si trovavano i campi di [[mais]], tutto ciò che facevano, tutto ciò in cui credevano i maya, era messo in relazione con il mais.
I templi e i sacrifici avevano il compito di assicurare abbondanti raccolti; l'elaborata [[teologia]] era uno strumento di propiziazione del potere, ma anche dei frutti della semina; il calendario era suddiviso in funzione dei lavori da compiere nei campi. Nelle città maya nei giorni di festa vi affluiva tutto il [[contadino|contado]] che assisteva ai [[rito|riti]], sfilava in [[processione]], impiantava le bancarelle, giocava alla palla, pagava le tasse e poi se ne tornava alle proprie comode capanne nell'[[hinterland]]. Tornando al discorso riguardante l'architettura maya, essa sembra sia stata del tutto autoctona; ma parecchi studiosi suppongono che possa essere stata influenzata da qualche contatto con la civiltà asiatica, il materiale abbondava.
La [[pietra]] calcarea veniva estratta ancora fresca dal terreno, la si trattava nelle [[fornace|fornaci]] per ricavare la [[calcina]]. Gli stucchi servivano per correggere gli errori di costruzione. Anche se i blocchi di [[pietra]] erano finemente tagliati e selezionati. Tratti caratteristici dell'architettura maya furono il tetto sporgente, la volta e l'arco (volta a [[mensola]], arco finto). Frequenti nell'architettura maya sono i grandi mascheroni in stucco che rappresentano generalmente le divinità, che derivano probabilmente dalle maschere di uomo-[[giaguaro]] degli [[Olmechi]]. La maestosità dell'architettura serviva per impressionare la folla dei fedeli.
 
==La pittura==
Nel [[1103]] sì alleò con il [[re d'Inghilterra]] [[Enrico I d'Inghilterra|Enrico I]], offrendo 1.000 cavalieri in cambio di un tributo annuale, ma quando Enrico I si rifiutò di pagare, Roberto sì alleò con [[Luigi VI di Francia]] e attaccò insieme a lui la [[Normandia]], che era in mano agli inglesi. Ma mentre il re francese stava attaccando gli inglesi, [[Tebaldo II di Champagne]] condusse una rivolta insieme ai baroni francesi contro Luigi VI. Roberto condusse quindi un esercito contro [[Meaux]] ma vicino alla città fu mortalmente ferito, cadde dal suo cavallo e morì annegato, il [[5 ottobre]] [[1111]].
 
Al pari di molte civiltà del passato, i maya come altri popoli dell'America Centrale erano soliti caratterizzare sculture ed edifici mediante il colore, sia che questi ultimi avessero pareti lisce o fossero decorati a rilievo. Decorazione [[policromia|policrome]] all'interno di [[tomba|tombe]] di templi e palazzi come in [[rosso]] indio puro, [[azzurro]] di fondo.
==Famiglia==
Temi: musicisti, danzatori, servitori con parasoli ricoperti di piume, personaggi con maschere di animali acquatici, sacerdoti e maestri di cerimonie, i signori e i nobili detentori del potere delle città, donne che si acconciano e si struccano, processioni di [[cortigiano|cortigiani]], mascheroni di divinità, battaglie, il trapasso dalla vita alla morte, celebrazioni della vittoria, rituali scene di violenza e [[sacrificio umano|sacrifici umani]], serpenti, giaguari. Una delle più spiccate doti artistiche dei maya è dunque, senza dubbio, l'inclinazione particolare per il disegno, una sensibilità sotto molti aspetti a quella dell'arte asiatica. La scultura si sviluppò senza influenze esterne nel periodo classico tra 550-900 d.C., e fu molto fiorente.
Roberto II sposò [[Clementia di Borgogna]], sorella del [[papa Callisto II]], da questo matrimonio nacquero tre figli, ma solo il primogenito sopravvisse fino all'età adulta. Divenne conte di Fiandra col nome di [[Baldovino VII di Fiandra]].
 
==BibliografiaArti minori==
*Steven Runciman, ''A History of the Crusades, vol. I: The First Crusade'', Cambridge University Press, 1951.
 
La sensibilità artistica di un popolo si riflette sempre fedelmente nella produzione di quelle che vengono chiamate arti minori. Esempio nella ceramica, vasi in [[onice]] e [[alabastro]], sculture in legno, osso e pietra. La maggior produzione di statuette in ceramica proviene dall'isola di [[Jaina]], sono una serie di personaggi molti dei quali intenti ad attività quotidiane come la [[tessitura]] con il caratteristico [[telaio]] appeso per una estremità della cintura. Vi sono rappresentati sacerdoti o capi militari, sacerdotesse scrivani, [[magia|maghi]], [[stregoneria|stregoni]], [[giullare|giullari]] e [[buffone|buffoni]], ballerini, attori, giocatori di palla, suonatori, mercanti, servi, storpi e vecchi che amoreggiano.
{{Box successione|immagine=Armoiries comte de Flandres.png|carica=[[Conti delle Fiandre|Conte delle Fiandre]]|periodo = [[1093]] - [[1111]]|precedente= [[Roberto I delle Fiandre|Roberto I]] |successivo=[[Baldovino VII delle Fiandre|Baldovino VII]]}}
S'avverte in queste figurine la preoccupazione costante di riprodurre fedelmente i dettagli dell'abbigliamento e degli ornamenti del corpo cercando di rappresentare il più realisticamente gli atteggiamenti più significativi, il carattere e i sentimenti.
 
==L'aldilà e gli dei==
 
[[Immagine:Mayan mask.jpg|left|thumb|200px|Una maschera in [[Giada (minerale)|giada]] dei Maya]]I Maya, come ovunque i loro contemporanei, diedero una spiegazione all'origine del mondo. C'erano stati parecchi mondi: ognuno era perito in un [[diluvio universale|diluvio]] e si attendeva un altro diluvio. L'universo maya, come quello contemporaneo cristiano, era travagliato dalla perenne lotta fra le potenze del male e del bene. Il bene portava la [[pioggia]], la fertilità e l'abbondanza; il male portava la [[siccità]], gli [[uragano|uragani]] e le [[guerra|guerre]]. Sopra la terra esistevano 13 cieli di [[beatitudine]] e dietro di essi 9 d'[[inferno]]. Nel [[paradiso]] finale non esistevano più né dolore né povertà, né pesanti carichi da sopportare.
Nell'inferno finale c'erano fame, freddo e miseria. I Maya credevano in una copiosa rosa di divinità che sembra avesse origine da un culto più antico, la fede in un supremo [[Dio]] creatore. Ma questo Dio era troppo remoto dalla vita, cosicché i Maya inventarono degli intermediari, in grado di curare ogni aspetto e fase della vita: il figlio di un ''dio vero'' divenne il capitano della [[corte]] degli Dei con gli uomini dovevano trattare. C'erano gli dei del mais e della morte, c'era un dio onnipresente della stella del nord che vigilava sui viaggi dei mercanti. A parecchie divinità era attribuito il compito di vegliare sulla guerra, sul sacrificio umano e sulla morte violenta. C'era poi il dio del vento e le dee che presiedevano alle inondazioni, alla gravidanza e alla tessitura; c'era anche la dea dei suicidi, tenuta in alta considerazione poiché i suicidi erano favoriti nella rapida ascesa al più alto dei cieli. Altre divinità avevano una speciale [[giurisdizione]] sui periodi [[cronologia|cronologici]] in cui era diviso il [[tempo]], altre ancora erano riservate a ciascun giorno separatamente, e, per buona misura, ogni [[numerale]] aveva il suo dio. C'era un dio per ogni emergenza, un dio per ogni necessità, un dio per ogni periodo di tempo. Il dio a cui il semplice coltivatore di mais si rivolgeva con la più sincera devozione era [[Chac]], il dio della pioggia, la cui benevolenza arrecava vita e felicità, la cui ira era portatrice di morte.
 
===Le divinità maya===
[[Immagine:GiorcesTulum3.jpg|right|250px|thumb|Tulum, Quintana Roo.]]
Quelle che possiamo definire come le divinità della religione maya, sono rappresentazioni plastiche di esseri sovrannaturali composte in tratti altamente [[stilizzazione|stilizzati]] di svariati animali ed elementi vegetali, talvolta combinati con forme umane. Gli dei per i maya erano capaci di manifestarsi, a seconda delle circostanze, sia attraverso fenomeni naturali e tramite animali, sia nei [[simulacro|simulacri]] eretti dagli uomini che permettevano la materializzazione delle energie sacre durante i rituali, al fine di ricevere le offerte degli uomini. Li veneravano per ciò che rappresentavano e il significato glielo avevano dato loro per questo non potevano essere [[idolo|idoli]]. Erano entità imperfette che nascevano e morivano, quindi bisognose d'essere alimentate per sopravvivere. Per i maya non esistono esseri immutabili, di conseguenza gli dei erano costantemente soggetti a cambiamenti in una iconografia vastissima. Per distinguerli però vi sono elementi [[simbolismo|simbolici]] costanti nel tempo. Tra le divinità più rappresentate v'è il [[Drago]] che simboleggia : il creatore del mondo, l'energia sacra suprema presente nell'intero cosmo.
Sotto forma di [[serpente]]-[[uccello]] (il 1° simboleggia la terra ed è un [[serpente a sonagli]], il 2° è il [[quetzal]] e simboleggia l'[[incarnazione]] del cielo).
Inoltre è in relazione con il sole, l'acqua, il sangue,
e il mais; s'arricchisce con elementi del [[giaguaro]], del [[caimano]] e del [[Cervus elaphus|cervo]] per dare vita al Drago Celeste. Diviene Drago bicefalo, serpente piumato e alato, serpente bicefalo, mascherone serpentiforme. Nel Postclassico Kukulcàn assunse il nome di [[Quetzalcoatl]] e venne rappresentato come serpente piumato o con sembianze di uomo-uccello-serpente; o come un anziano dagli occhi serpentiformi, grandi, rotondi o quadrangolari, bocca con un solo dente, o con tratti femminili.
Quest'ultimo è il dio D.
 
Il Sole è la deità suprema, asse intorno al quale si sviluppava la vita, generatore del tempo, l'origine del divenire ingenerale 4 stagioni e la quadruplicità del cosmo.
È il signore numero quattro e il glifo che gli corrisponde consiste in un fiore con quattro petali.
È luce (ossia vita, giorno, ordine, bene) quando sorge, è giaguaro quando è il tramonto.
Ha grandi occhi quadrangolari e strabici, dente limato, lingua sporgente, zanne spiraliformi agli angoli della bocca e presenta una forma a 8 sulla fronte rappresentante il corpo di un serpente.
Rappresenta gli animali sacri = giaguaro, cervo, colibrì, aquila, gazza, ara.<br/>
Il dio [[Chaac]] (o Chac) è una variante del dio drago e presenta un naso cascante, pupille a forma di spirale, zanne ricurve e serpentine, impugna un'ascia o una torcia (da lui dipende la pioggia o la siccità). Nello Yucatán lo troviamo sotto forma di mascherone geometrico.<br/>
Dio K e Dio del Mais da essi esce dagli occhi una serie di foglie della suddetta pianta, privo di tratti animali e la testa che termina in una pannocchia.
Signore del numero otto, senza attributi zoomorfi visto che l'uomo nasce da un impasto di granoturco.<br/>
Vi sono varie dee: la dea lunare forza propizia della fertilità, la dea della pittura, della tessitura.
Quando è giovane la dea della luna rappresenta la medicina e il parto, quando è vecchia la terra, vegetazione e tessitura.
{{Vedi anche|Religione maya|Mitologia maya|Astrologia maya}}
 
==Siti archeologici==
{{vedi anche|Siti archeologici maya}}
 
[[Immagine:GuatemalaWeavings79.jpg|thumb|375px|Tessuti tipici dei Maya contemporanei (vedi [[Arte maya]])]]
 
==Le popolazioni di lingua maya==
 
{{quote|Non siamo un mito del passato, rovine nella giungla o negli zoo. Siamo persone e vogliamo essere rispettate, non essere vittime dell'intolleranza e del razzismo.|[[Rigoberta Menchú Tum|Rigoberta Menchú]]}}
 
Si stima che vi siano 6 milioni di Maya viventi in questa regione all'inizio del XXI secolo; alcuni sono abbastanza integrati nella cultura moderna delle nazioni nelle quali risiedono, altri conservano uno stile di vita differente e più legato alle proprie tradizioni, spesso parlando i linguaggi maya.
 
Le più vaste popolazioni maya sono negli stati messicani di [[Yucatán]], [[Campeche]], [[Quintana Roo]], [[Tabasco (stato)|Tabasco]] e [[Chiapas]], nonché nelle nazioni centroamericane di [[Belize]], [[Guatemala]] e a occidente in [[Honduras]] e in [[El Salvador]].
 
===Yucatán===
Il gruppo più vasto di Maya moderni si trova nello stato messicano dello Yucatán. Il nome Yucatán si narra derivi da Yectean, esclamazione che significa più o meno "non ho capito". Così rispondevano le popolazioni cui gli spagnoli chiedevano il nome della propria terra: Yectean, non ho capito.
Comunemente si identificano come "Maya", senza nominare alcuna tribù (diversamente da quelli che vivono negli altopiani occidentali del Guatemala) e parlano una lingua che gli antropologi definiscono "maya yucateco", ma è chiamato semplicemente "maya" da chi lo parla e dagli altri yucatechi; parlano comunque anche lo spagnolo. Specialmente nelle regioni occidentali, anche quelli che parlano maya in casa spesso si definiscono meticci, il che mostra una certa assimilazione alla cultura dominante messicana.
 
Storicamente, la popolazione della metà occidentale della penisola era meno integrata con la cultura ispanica e meno assoggettati ai coloni rispetto agli abitanti della metà orientale.
 
Vi fu una grande rivolta dei maya yucatechi, nel XIX secolo, che fu una delle più riuscite rivolte moderne degli Indios. Essa portò tra l'altro alla temporanea esistenza di uno stato maya di [[Chan Santa Cruz]], riconosciuto come nazione indipendente dall'Impero Britannico.
 
Lo sviluppo del turismo nel [[Mar dei Caraibi]] ha incoraggiato uno spostamento demografico da altre regioni del Messico. Questo fenomeno però, secondo molti critici, è stato motivato almeno in parte dal desiderio del governo centrale messicano di diminuire l'identità maya della regione a favore di una generica "messicanità".
 
Questo processo ha creato forti scompensi nella identità culturale dei discendenti del popolo maya.
 
===Chiapas===
Il Chiapas fu lo stato del Messico meno toccato dalle riforme della [[Rivoluzione messicana]]. Molti Maya qui supportano l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale ([[EZLN]]).
 
I maggiori gruppi etnici chiapanechi sono [[tzotzil]] e i [[tzeltal]], che si trovano sugli altopiani; i [[tojolabal]],i [[ch'ol]], i [[lacandoni]].
 
===Guatemala===
In Guatemala le popolazioni maya più vaste e più legate alle antiche tradizioni si trovano negli altopiani occidentali.
 
In questo stato la politica seguita dai coloni spagnoli è stata quella di mantenere le popolazioni indigene separate e sottomesse e continua ancor oggi nel XXI secolo. Questo ha portato alla conservazione di molti costumi tradizionali, unico stile di vita possibile per i Maya.
 
Continua ancor oggi una notevole identificazione con le tribù, che spesso corrispondono agli stati-nazione precolombiani. Molte persone indossano tutt'oggi abiti che distinguono i gruppi locali specifici da tutti gli altri. I vestiti delle donne tendono a essere più tradizionali rispetto a quelli maschili, poiché gli uomini hanno avuto una maggior interazione con la cultura ispanica e maggiori rapporti commerciali.
 
Fra i popoli maya degli altopiani vi sono i [[quiché]], i [[mam (popolo)|mam]], i [[pocomam]], i [[caqchikel]], gli [[ixil]], i [[kekchi]], i [[tzutuhil]], i [[jacaltechi]].
 
==Temi nei Videogiochi==
* Nel Videogioco [[Tomb Raider: Underworld]], l'archeologa [[Lara Croft]], parte in missione per il Messico (indagando sulla leggenda del martello di Thor), e sul suo cammino trova un sito maya, dove è situato un [[Calendario maya]] composto, infatti, di 360 giorni e che nei restanti 5, secondo la mitologia, si aprissero le porte dell' inferno.
 
==Voci correlate==
* [[PrimaAbaco Crociatamaya]]
* [[Aztechi]]
*[[Goffredo di Buglione]]
* [[Civiltà precolombiane]]
* [[Classificazione dei nativi americani]]
* [[Lingua maya]]
* [[Mitologia maya]]
* [[Nativi americani]]
* [[Storia dei Maya]]
* [[Fine del mondo]]
* [[21 dicembre 2012]]
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore=J. Eric S. Thompson|titolo=La civiltà Maya|editore=Einaudi|anno=2006|id= ISBN 8806177648 }}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.sapere.it/tca/minisite/storia/civilta_precolombiane/id9.html Il mondo dei Maya]
* [http://www.yurileveratto.com/it/articolo.php?Id=44 L'origine dei Maya]
 
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[[ar:مايا]]
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