Torino e Vespinae: differenze tra le pagine

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{{S|artropodi}}
{{Coord|45|4|0|N|7|42|0|E|type:city(908263)|display=title}}
{{Tassobox
{{Nota disambigua|descrizione=altri significati|titolo=[[Torino (disambigua)]]}}
|colore= pink
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|nome= Vespinae
|nomeComune = Torino
|stato=
|portale= Torino
|immagine=[[Immagine:Hornet-vespa.jpg|250px]]
|linkBandiera = Torino-Bandiera.png
|didascalia= un calabrone ''[[Vespa crabro]]''
|linkStemma = Torino-Stemma.png
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|panorama = Torino-panoramadaicappuccini.jpg
| regno=[[Animalia]]
|siglaRegione = PMN
| sottoregno=[[Eumetazoa]]
|siglaProvincia = TO
| ramo= [[Bilateria]]
|latitudineGradi = 45
| phylum=[[Arthropoda]]
|latitudineMinuti = 4
| subphylum=[[Tracheata]]
|latitudineSecondi = 0
| superclasse=[[Hexapoda]]
|longitudineGradi = 7
|classe=[[Insecta]]
|longitudineMinuti = 42
|sottoclasse=[[Pterygota]]{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Coorte (tassonomia)|Coorte]]|nome=[[Endopterygota]]}}
|longitudineSecondi = 0
|superordine=[[Oligoneoptera]]{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Sezione (tassonomia)|Sezione]]|nome=[[Hymenopteroidea]]}}
|mappaX = 31
| ordine = [[Hymenoptera]]
|mappaY = 70
| sottordine = [[Apocrita]]{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Sezione (tassonomia)|Sezione]]|nome=[[Aculeata]]}}
|altitudine = 239
|superfamiglia=[[Vespoidea]]
|superficie = 130,17
|famiglia= [[Vespidae]]
|abitanti = 909.193
|sottofamiglia= '''Vespinae'''
|anno = 31/11/2008 (fonte [[Istat]])
<!-- ALTRO -->
|densita = 8.827,1
|sinonimi=
|comuniLimitrofi = [[Baldissero Torinese]], [[Beinasco]], [[Borgaro Torinese]], [[Collegno]], [[Grugliasco]], [[Moncalieri]], [[Nichelino]], [[Orbassano]], [[Pecetto Torinese]], [[Pino Torinese]], [[Rivoli]], [[San Mauro Torinese]], [[Settimo Torinese]], [[Venaria Reale]]
|nomicomuni=
|cap = 10100, 10121-10156
|suddivisione=Generi
|prefisso = [[011 (prefisso)|011]]
|suddivisione_testo=
|istat = 001272
*''[[Dolichovespula]]''
|fiscale = L219
*''[[Provespa]]''
|zonaSismica = 4
*''[[Vespa (genere)|Vespa]]''
|gradiGiorno = 2617
*''[[Vespula]]''
|nomeAbitanti = torinesi
|patrono = [[San Giovanni Battista]]
|festivo = [[24 giugno]]
|sito = http://www.comune.torino.it/
}}
'''Torino''' (''Turin'' in [[lingua piemontese|piemontese]]) è una [[città]] [[Italia|italiana]] di 909.193 [[abitanti]], [[capoluogo]] della [[Provincia di Torino]] e della [[Piemonte|Regione Piemonte]].
 
La sottofamiglia '''Vespinae''' contiene la maggior parte delle vespe sociali, incluso i veri calabroni (il genere ''[[Vespa (genere)|Vespa]]'') e i generi ''[[Dolichovespula]]'' e ''[[Vespula]]''.
Quarto [[comune italiano]] per [[popolazione]] dopo [[Roma]], [[Milano]] e [[Napoli]], è il terzo polo economico del Paese dopo [[Roma]] e [[Milano]] seguito da [[Napoli]] e [[Genova]].<ref name="Mov Ec">Censis, "La ricchezza del territorio italiano", Tab. 1 [http://209.85.135.104/search?q=cache:6T3dzdweJa0J:www.regione.basilicata.it/dipattivitaproduttive/default.cfm%3Ffuseaction%3Dlinkdoc%26doc%3D519%26link%3D527+%22La+ricchezza+del+territorio+italiano%22&hl=it&ct=clnk&cd=5&client=firefox-a]</ref>
 
Fa parte di questa sottofamiglia inoltre il genere ''[[Provespa]]'' un piccolo e poco noto gruppo di vespe notturne dell'Asia sud-orientale.
Prima [[capitale (città)|capitale]] d'[[Italia]] dal [[1861]] al [[1865]], è uno dei maggiori centri [[università|universitari]], [[cultura|culturali]], [[turismo|turistici]] e [[scienza|scientifici]] del [[Italia|Paese]]. Il suo [[agglomerato urbano]] conta 1.745.221 abitanti,<ref>[http://www.urbanaudit.org/CityProfiles.aspx Urban Audit 2004]</ref> mentre l'[[Area metropolitana di Torino|area metropolitana diffusa]] arriva a circa 2.000.000 (il 3,4% della popolazione italiana<ref>[http://www.censis.it/ CENSIS, Rapporto annuale 2008, p. 22; l'OCSE parla di 2.200.000 abitanti]</ref>).
 
Elementi del gruppo si ritrovano in tutti i continenti ad eccezione dell'[[Antartide]].
Torino, città [[Roma antica|romana]] e [[Barocco|barocca]], ospita uno dei più grandi patrimoni artistici di tutta Italia ed è stata, ai primi del [['900]], la culla del [[Futurismo]]. È stata sede, nel [[2006]], della [[XX Giochi olimpici invernali|ventesima edizione]] dei [[Giochi olimpici invernali]].
 
==Sistematica==
== Evoluzione demografica ==
Generi compresi nella sottofamiglia Vespinae:
[[Immagine:Pomodoro.JPG|thumb|right|250px|<center>La scultura di [[Giò Pomodoro]] è situata alla porta di ingresso sud-est della città.]]
*''[[Dolichovespula]]'' <span style="font-variant: small-caps">Rohwer</span>, 1916
[[Immagine:Torino.jpg|thumb|right|300px|<center>Vista della città dal [[Monte dei Cappuccini]].]]
*''[[Provespa]]''
{{Demografia/Torino}}
*''[[Vespa (genere)|Vespa]]'' <span style="font-variant: small-caps">Linnaeus</span>, 1758
Dal [[censimento del 1971]], quando la città ha raggiunto il suo apice, la popolazione del Comune di Torino è diminuita, secondo una tendenza simile a quella di tutte le principali [[metropoli]] italiane.
*''[[Vespula]]'' <span style="font-variant: small-caps">Thomson</span>, 1869
Ciò non dipende soltanto dal ritorno di molti immigrati del [[Mezzogiorno]] nelle loro regioni di origine (compensato in parte dal movimento inverso di altri immigrati, anche provenienti da [[Paesi extracomunitari]]), che restano più di 200 mila, ma dagli spostamenti avvenuti da Torino verso l'[[area metropolitana di Torino|area metropolitana]], determinando così l'espansione dei comuni della seconda e della [[prima cintura]]: questi ultimi, infatti, sono ormai uniti al capoluogo in un unico agglomerato di 1,7 milioni di abitanti.
{{Portale|artropodi}}
 
[[Categoria:Vespidae]]
Considerando i dati [[Istat]] aggiornati al 31/07/2008, la popolazione della città è di 910.293 abitanti, evidenziando un sensibile aumento rispetto al censimento del 2001. Il saldo positivo è dovuto in maniera rilevante alle migrazioni da altre parti d'Italia e, soprattutto, da Paesi dell'[[Europa orientale|Est]], del [[Maghreb]] e dell'[[Africa subsahariana|Africa sub-sahariana]].
{{Link AdQ|ja}}
 
[[ca:Vespí]]
I cittadini stranieri residenti a Torino sono 115.800, pari al 13% della popolazione. I gruppi principali sono costituiti da Romeni (47.800), Marocchini (17.700), Peruviani (7.100), Albanesi (5.400) e Cinesi (4.500)<ref>[http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE%20TORINO/03/91114961.pdf "La Stampa", 12 marzo 2009, p. 47]</ref>.
[[en:Vespinae]]
 
[[es:Vespinae]]
È da rilevare l'invecchiamento della popolazione: gli under 18 costituiscono il 14,5% degli abitanti di Torino e gli over 65 il 30,12%.
[[fr:Vespinae]]
 
[[is:Vespinae]]
== Geografia fisica ==
[[ja:スズメバチ]]
Torino sorge nella pianura approssimativamente delimitata dai fiumi [[Stura di Lanzo]], [[Sangone]] e [[Po]] (che attraversa la città da sud verso nord).
[[ko:말벌아과]]
La città è anche bagnata dalla [[Dora Riparia]], che scorre vicinissima al suo [[Centro storico di Torino|centro storico]].
[[no:Vespinae]]
Il Po accentua la divisione tra la parte collinare della città e la parte di Torino collocata in pianura compresa tra i 280 e i 220 metri s.l.m. che scende andando da ovest verso est.
[[pl:Szerszeniowe]]
Nelle giornate invernali particolarmente limpide suggestiva è la cinta creata dalle [[Alpi]] che, vicinissime, contornano tutta la parte Nord-Ovest della città con le loro cime innevate.
[[zh:胡蜂亞科]]
 
=== Clima ===
[[Immagine:Mg-k Torino Alpi.jpg|300 px|left|thumb|Torino con le [[Alpi]]]]
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Torino Centro|Stazione meteorologica di Torino Caselle|Stazione meteorologica di Torino Bric della Croce}}
Torino ha un clima temperato sub-continentale, con inverni freddi e relativamente asciutti ed estati calde e talvolta afose per la scarsa ventosità della pianura Padana occidentale. Al contrario dell'immagine di una città grigia e nebbiosa, fenomeno peraltro sempre meno frequente, è da rilevare che negli ultimi anni gli inverni sono stati secchi e con pochi giorni di neve e non particolarmente freddi (in particolare il "falso inverno" 2006/07, stagione anomala - a dire il vero - in tutta Europa).
L'osservatorio dell'Ufficio Idrografico del Po, attivo fino al 2006 nel centro cittadino (presso Porta Susa, a 32 m sul suolo e 277 m di quota), ha rilevato nel trentennio 1961-1990 una temperatura media di +1,7 °C in Gennaio e di +23,6 °C in Luglio (vedi sopra, "Stazione meteorologica di Torino Centro"). Va osservato che l'isola di calore, un fenomeno comune a tutte le città, rende l'area urbana di Torino più calda della campagna circostante: nella media annua la differenza è di 1,9 °C ed è maggiore nelle temperature minime (di 2,8 °C più elevate in città rispetto alla campagna) che nelle massime (città più calda di 1,0 °C). L'escursione termica annua di 20,9 °C è abbastanza ampia, tipica delle aree di pianura lontane dal mare, mentre l'escursione termica diurna è compresa tra poco più di 6 °C da Novembre a Gennaio e gli oltre 9 °C dei mesi estivi, i più soleggiati. Tuttavia l'arrivo del [[föhn]] (o favonio), il vento da ovest e nordovest secco e caldo tipico di Torino, che si riscalda per compressione nel discendere dall'arco alpino, può causare in inverno rialzi termici anche di 20 °C in poche ore.
 
I periodi più piovosi sono il trimestre da Aprile a Giugno e il mese di Ottobre. Il minimo più accentuato e duraturo delle precipitazioni è situato in inverno, ed è seguito dal minimo secondario di Luglio. Le precipitazioni della tarda estate, che sulla carta sembrano rappresentare un ulteriore minimo secondario, sono molto variabili a seconda degli anni. Precipitazioni prolungate, specie in primavera ed autunno, sono causate da correnti sinottiche tra S ed E, legate a depressioni stazionanti sul Mediterraneo occidentale (tipicamente il golfo di Genova) o sul vicino Atlantico: la catena alpina ostacola le masse d'aria provenienti dal mare, e fa sì che le piogge si scarichino tutte sui primi versanti montani e sulla pianura adiacente. Tali configurazioni possono apportare oltre 100 mm di pioggia in 24 ore: 139 mm caddero su Torino durante l'alluvione del 5 novembre 1994. I temporali, in media circa 20 per anno di cui 2 con grandine, si verificano quasi esclusivamente nei mesi da Aprile a Ottobre e causano piogge meno durevoli ma ancora più intense: il 1° Luglio 1987 caddero 60 mm in un'ora. Il 13 Settembre 2008 l'osservatorio meteorologico di Caselle (14 km a N di Torino) ha registrato una pioggia temporalesca di 220 mm in 6 ore, intensità senza precedenti noti nella pianura Torinese. La quantità di precipitazione annua (833 mm) si è conservata sostanzialmente immutata da metà Ottocento ad oggi.
 
Durante l'inverno vi sono in media 5 giorni di neve, per un'altezza cumulata di 28 cm l'anno. In passato la quantità di neve era molto maggiore: la media annua era di 60 cm nell'Ottocento e di 46 cm nel periodo 1901-1960. La riduzione della nevosità è l'effetto più vistoso dell'aumento di temperatura di 1,3 °C nella media annua e di 2,3 °C nella media invernale registrato in città tra il 1800 e il 2007. Il riscaldamento del clima si è ulteriormente intensificato durante gli ultimi vent'anni, comportando una diminuzione delle giornate nebbiose e stagioni eccezionalmente anomale quali l'estate del 2003 e l'inverno del 2007. Nella torrida estate del 2003 (aggravata per di più da una primavera siccitosa) le stazioni meteorologiche cittadine poste a 2 m sul suolo hanno rilevato l'11 Agosto temperature massime comprese tra 40,3 °C e 41,6 °C, senza precedenti dall'inizio delle rilevazioni termometriche cittadine (anno 1753). Il mitissimo inverno del 2006-2007 è trascorso senza neve e quasi senza gelate: solo 6 giorni hanno fatto registrare una temperatura minima inferiore a 0 °C. Va ricordato inoltre che durante lo stesso inverno, il 19 Gennaio, accadde un fenomeno assolutamente unico: a causa del passaggio della coda dell'uragano Kyrill (lo stesso che provocò vittime in Benelux) scese su tutta la pianura piemontese tra Torino e Cuneo un favonio così caldo da provocare inusitate (per il mese di Gennaio) temperature massime di 26-27 gradi.
 
Di ben altro sapore gli inverni dei decenni passati: il 12 Febbraio del 1956 la colonnina di mercurio fece registrare una minima di -21,6°, tuttora il record del freddo per il capoluogo piemontese. Altri inverni molto rigidi si verificarono a cavallo tra gli anni '60 ed '80: nel Gennaio del 1985 la temperatura sfiorò i -14°. Le ultime grandi nevicate risalgono al biennio 1986 e 1987, quando su Torino caddero oltre 50 cm di neve (quasi 90 sulla collina torinese). L'ultimo, recentissimo, inverno ( 2008/9 ), a dire il vero ha fatto registrare una nuova inversione di tendenza, con ben 11 episodi nevosi occorsi tra la fine di novembre e gli inizi di febbraio.
<ref>Un'approfondita monografia sul clima e sulle vicende meteorologiche di Torino è stata pubblicata recentemente (Di Napoli - Mercalli, 2008).</ref> Nel XXI secolo, invece, il freddo più intenso e duraturo è giunto nel Dicembre del 2001, con un valore minimo di -9,7 °C il giorno 18.
* [[Classificazione climatica]]: zona E
* Classificazione secondo il sistema climatico di W. Köppen: clima Cfa.
 
{{ClimaAnnuale
| nome = Torino Centro (Uff. Idrografico)
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 5
| tempmax02 = 7
| tempmax03 = 13
| tempmax04 = 17
| tempmax05 = 21
| tempmax06 = 25
| tempmax07 = 28
| tempmax08 = 27
| tempmax09 = 23
| tempmax10 = 17
| tempmax11 = 11
| tempmax12 = 7
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = -3
| tempmin02 = -2
| tempmin03 = 2
| tempmin04 = 6
| tempmin05 = 10
| tempmin06 = 14
| tempmin07 = 16
| tempmin08 = 16
| tempmin09 = 13
| tempmin10 = 7
| tempmin11 = 2
| tempmin12 = -2
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 41
| pioggia02 = 53
| pioggia03 = 77
| pioggia04 = 104
| pioggia05 = 120
| pioggia06 = 98
| pioggia07 = 67
| pioggia08 = 80
| pioggia09 = 70
| pioggia10 = 89
| pioggia11 = 76
| pioggia12 = 42
<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornipioggia01 = 4
| giornipioggia02 = 5
| giornipioggia03 = 6
| giornipioggia04 = 8
| giornipioggia05 = 10
| giornipioggia06 = 9
| giornipioggia07 = 5
| giornipioggia08 = 7
| giornipioggia09 = 5
| giornipioggia10 = 6
| giornipioggia11 = 6
| giornipioggia12 = 4
<!-- Eliofania (numero anche con minuti, misurato in ore), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| sole01 = 4
| sole02 = 4
| sole03 = 5
| sole04 = 6
| sole05 = 6
| sole06 = 7
| sole07 = 8
| sole08 = 7
| sole09 = 6
| sole10 = 5
| sole11 = 4
| sole12 = 4
}}
 
== Storia ==
[[Immagine:PalazzoMadamaNotte.jpg|290 px|right|thumb|[[Palazzo Madama (Torino)|Palazzo Madama]]]]
[[Immagine:Palazzo madama retro.jpg||230 px|right|thumb|Retro Piazza Castello]]
 
 
 
{{Vedi anche|Storia di Torino}}
I più antichi insediamenti dell'area dell'attuale di Torino risalgono al [[III secolo a.C.]], e si rifanno a piccoli villaggi di tribù celto-ligure appartenenti al gruppo dei ''[[Salassi]]''. Secondo alcune fonti uno di questi insediamenti (Taurasia (?)) avrebbe ostacolato la marcia di [[Annibale]] nel suo attacco a Roma attraverso le [[Alpi]], resistendogli per ben tre giorni.<br/>
L'origine vera e propria della città può essere comunque fatta risalire al ''castrum'' costruito durante le guerre galliche di [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]]. Nel [[29]] fu eretta a colonia con il nome di ''[[Nomi latini delle città italiane|Augusta Julia Taurinorum]]'', da cui deriverà poi il nome moderno.
 
Dopo la caduta dell'[[Impero Romano]] Torino passò sotto il controllo degli [[Ostrogoti]], dei [[Longobardi]], e dei [[Franchi]] di [[Carlo Magno]] ([[773]]).
 
Nel [[940]] fu fondata la [[Marca di Torino]], controllata dalla cosiddetta ''dinastia arduinica'' che, attraverso il matrimonio tra la sua ultima discendente, [[Adelaide di Susa]], con il figlio di [[Umberto Biancamano]] (fondatore della casa [[Savoia]]) portò la città sotto l'influenza della dinastia savoiarda.
 
[[Immagine:Torino-portapalatina01.jpg||230 px|left|thumb|Porta Palatina]]
 
Dopo alterne vicende che videro, nei secoli seguenti, anche l'elezione della città a ''libero comune'', Torino venne inglobata definitivamente nei possedimenti dei Savoia che nel frattempo avevano ottenuto l'elevazione al rango di duchi.
 
Nel [[XVI secolo]], dopo una prima fase di occupazione da parte dell'esercito francese la città divenne capitale del [[ducato di Savoia]], che precedentemente aveva gravitato su [[Chambéry]] e venne dotata di mura moderne e di una cittadella pentagonale.
 
Il [[XVII secolo]] vide la città, e il ducato, ingrandirsi con l'acquisizione, da parte di quest'ultimo di [[Asti]], del [[Monferrato]] e di uno sbocco sul mare, mentre la città usciva dal perimetro delle mura romane.
 
Nel [[1713]] i duchi di Savoia ottennero il titolo di re, prima di [[Regno di Sicilia|Sicilia]] e poi di [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Sardegna]] e Torino divenne la capitale del regno.
 
Il [[Congresso di Vienna]] e la [[Restaurazione]] diedero al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Piemonte]] [[Genova]] e tutta la [[Liguria]], gettando, anche se involontariamente, le basi del processo che porterà, in poco più di cinquant'anni, all'unità d'[[Italia]].
 
Dal [[1861]] al [[1865]] Torino fu la prima capitale del nuovo Stato unitario, per passare poi questo titolo a [[Firenze]] e, dal [[1870]], a [[Roma]].
Nel [[1943]], durante la [[seconda guerra mondiale]], da Torino ebbe inizio una ondata di scioperi nella grande industria che coinvolse quasi tutto il nord Italia e segnò la ripresa del movimento [[antifascismo|antifascista]]. Torino fu ripetutamente bombardata dagli Alleati:il primo attacco ebbe luogo l'11 giugno 1940, gli ultimi nel 1945 (la massima intensità fu raggiunta nel 1943).
 
Dopo il secondo dopoguerra Torino fu il simbolo della crescita economica dell'Italia, tanto che riuscì ad attirare migliaia di emigranti dal Sud dell'Italia per via delle richieste di manodopera negli stabilimenti automobilistici. Nel 1974 la città raggiunse gli 1,2 milioni di abitanti. Il numero di immigrati fu tanto consistente che l'allora sindaco [[Diego Novelli]] definì Torino "la terza città [[Mezzogiorno|meridionale]] d'Italia per popolazione dopo Napoli e Palermo".
 
===Stemma===
[[File:Torino-Gonfalone.png|right|150px|thumb|Il gonfalone della città]]
{{Vedi anche|Stemma di Torino}}
Lo [[stemma]] della Città di Torino, approvato dallo stato con decreto del [[11 agosto]] [[1931]], è costituito da uno [[scudo svizzero]] azzurro a cui è sovrapposto un toro rampante d'oro, con le corna d'argento e con la corona comitale a nove perle.
 
===Onorificenze===
La città di Torino è la quinta tra le ventisette [[città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"]] per le azioni patriottiche che ebbero luogo nella città nel periodo del [[Risorgimento]].
{{Onorificenze
|immagine=Benemerito del Risorgimento BAR.svg
|nome_onorificenza=Città benemerita del Risorgimento nazionale
|collegamento_onorificenza=città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"
|motivazione=Per commemorare le benemerenze civili e politiche della cittadinanza torinese nei mirabili fatti che iniziarono e compirono l'opera gloriosa della libertà e dell'unità della Nazione.<ref>Onorificenze della Presidenza della Repubblica [http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=18385&iddecorato=17971]</ref>
|luogo=
}}
 
Tra le [[Città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]] essendo stata insignita della [[medaglia d'oro al valor militare]] il [[29 maggio]] [[1959]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]].
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza=valor militare
|motivazione=Capitale e cuore di una regione guerriera non piegò sotto l'urto ferrigno e per diciannove mesi oppose invitta resistenza all'oppressore sdegnando le lusinghe e ribellandosi alle minacce. Rifiutò compromessi, tregue e accordi indegni che avrebbero offuscato la limpidezza delle sue nobili tradizioni e si eresse, con la stessa fierezza dei padri, nuovo baluardo alla continuità e all'intangibilità della Patria. Centro pulsante di vitale linfa, alimentò le sue formazioni partigiane che, senza distinzione di parte, nel piano, sui monti e per le valli opposero i petti dei giovani figli alle dilaganti orde che non riuscirono a portare il ludibrio nelle contrade, nelle case, nelle officine, ove lavoro e onore erano atavico vessillo d'onesta fede e di sacro amore di Patria. Tutto il suo popolo in armi, dopo aver fieramente rifiutato, nonostante minaccia di nuovi massacri e distruzioni, il libero passo al nemico in ritirata, unito in un supremo sforzo che fece di tutti i cuori, un solo cuore pulsante del più nobile ardore, travolgeva ed abbatteva per sempre la tracotanza nazifascista. 11 impiccati, 271 fucilati, 12.000 arrestati, 20.000 deportati, 132 caduti e 611 feriti in fatti d'arme, sono il sublime contributo di sangue e di martirio sacro patrimonio alle generazioni future che ha infiorato la dura e radiosa via della redenzione e della libertà.<ref>Onorificenze della Presidenza della Repubblica [http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=18875&iddecorato=17971]</ref>
|luogo=8 settembre 1943 - 25 aprile 1945
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[Immagine:Turin piazza san carlo 2009.JPG|left|300px|thumb|Il famoso [[Caval ëd Brons]], in [[Piazza San Carlo (Torino)|Piazza San Carlo]]]]
[[Immagine:Castello valentino - fronte.jpg|right|250px|thumb|[[Castello del Valentino]]]]
[[Immagine:13TorinoGranMadreDio.JPG|200 px|right|thumb|La Gran Madre di Dio, chiesa neoclassica sulla collina torinese, di fronte a [[piazza Vittorio Veneto (Torino)|Piazza Vittorio Veneto]].]]
Tra i monumenti di Torino più noti anche all'estero sono da citare l'ottocentesca [[Mole Antonelliana]], simbolo incontrastato della città ospitante il [[Museo Nazionale del Cinema]] (il principale d'Europa), il [[Palazzo Reale di Torino|Palazzo Reale]] (antica dimora dei duchi e in seguito dei re che governarono la città), la rinascimentale [[Duomo di Torino|Cattedrale di San Giovanni Battista]] del [[XV secolo]] (celebre in quanto custode della [[Sacra Sindone]]), il [[Museo delle antichità egizie di Torino|Museo Egizio]] ({{citazione necessaria|il secondo più importante al mondo dopo quello del [[Cairo]]}}), la [[Galleria Sabauda]] (significativa raccolta di dipinti), [[Palazzo Carignano]] (progettato da [[Guarino Guarini|Guarini]], sede del primo [[Parlamento italiano]]) e l'imponente [[Palazzo Madama (Torino)|Palazzo Madama]].
Quest'ultimo in particolare merita attenzione in quanto situato nel vero centro metaforico e geografico della città; le sue porzioni più antiche risalgono addirittura all'epoca romana (si tratta di due delle sue 4 torri, ora inglobate nella facciata).
Fu trasformato in castello nel [[medioevo]] con l'aggiunta di due ulteriori torri e rimaneggiato più volte: in particolare all'inizio del [[XVIII secolo|Settecento]] quando venne dotato di una nuova splendida facciata ad opera di [[Filippo Juvarra]].
 
La città di Torino e i suoi dintorni inoltre sono abbellite dalle numerose [[Residenze sabaude in Piemonte|residenze sabaude]], [[Patrimonio dell'umanità]] dell'[[UNESCO]], come la [[Palazzina di caccia di Stupinigi]], i [[castello|castelli]] del [[Castello del Valentino|Valentino]], di [[Castello di Aglié|Aglié]], di [[Castello di Racconigi|Racconigi]], di [[Castello di Rivoli|Rivoli]] e di [[Castello di Moncalieri|Moncalieri]], la [[Villa della Regina]] e la [[Reggia di Venaria]].
 
Un importante discorso merita il quartiere di [[Cit Turin]] per i numerosi edifici costruiti in stile [[Liberty]], che fanno di Torino, insieme a Milano, la capitale italiana di questo stile.
 
===I portici monumentali ===
Una caratteristica di Torino è costituita dai portici che si sviluppano per oltre 18 km dei quali circa 12 sono interconnessi. I primi portici risalgono già al Medioevo ma è partire dal [[XVII secolo]] che si cominciano a costruire i portici monumentali tuttora presenti. La prima testimonianza è l'ordinanza di [[Carlo Emanuele I]] del [[16 giugno]] [[1606]] in merito alla costruzione di piazza Castello secondo il progetto di [[Ascanio Vitozzi]] che comprendeva portici attorno a tutta la piazza. Anche nel progetto di [[Piazza San Carlo (Torino)|piazza San Carlo]] di [[Amedeo di Castellamonte]] di qualche anno successivo erano previsti portici tutt'attorno. Negli stessi anni [[Filippo Juvarra]] costruì i portici di porta Palazzo.
Nel [[1765]] [[Benedetto Alfieri]] ebbe l'incarico di rifare i portici di [[piazza Palazzo di Città]] mentre nel corso del [[XIX secolo]] si aggiunsero quelli dell'attuale [[piazza Vittorio Veneto (Torino)|piazza Vittorio Veneto]], [[piazza Carlo Felice]] e [[Piazza Statuto (Torino)|piazza Statuto]]. Ancora vennero congiunte le due stazioni ferroviari di [[Stazione di Torino Porta Nuova|Porta Nuova]] e Porta Susa con un percorso porticato attraverso [[corso Vittorio Emanuele II (Torino)|Corso Vittorio Emanuele II]], corso Vinzaglio, vie Sacchi, [[via Nizza|Nizza]], Pietro Micca e Cernaia.
 
Il portico che unisce [[Piazza Castello (Torino)|piazza Castello]] con piazza Vittorio Veneto attraverso [[via Po (Torino)|via Po]] sul lato sinistro prosegue anche nell'attraversamento delle vie per permettere al re di giungere fino al [[Po]] senza bagnarsi anche in caso di pioggia.
 
=== Monumenti principali di Torino ===
 
[[Immagine:Stupinigi.jpg|right|250px|thumb|[[Stupinigi]]]]
[[Immagine:Villa La Tesoriera Torino.jpg|right|250 px|thumb|La Tesoriera]]
[[Immagine:Gran madre torino.jpg||250 px|right|thumb|[[Gran Madre di Dio]] e [[Monte dei Cappuccini]] by Night]]
[[Immagine:Mg-k Basilica Superga2.jpg|right|250 px|thumb|[[Basilica di Superga]]]]
[[Immagine:PalazzoRealeNotteTorino.jpg||250 px|right|thumb|[[Palazzo Reale di Torino]]]]
[[Immagine:Palazzocarignano.JPG||250 px|right|thumb|[[Palazzo Carignano]]]]
[[Immagine:CastellomedievaleTorino2.JPG||250 px|right|thumb|[[Borgo medioevale di Torino]]]]
[[Immagine:BibliotecaNazionaleTorino.JPG||250 px|right|thumb|[[Biblioteca Nazionale di Torino]]]]
 
 
 
* Il [[Castello del Valentino]] ed il Giardino Botanico
* Il [[Borgo Medievale di Torino|Borgo Medievale]] del [[Parco del Valentino]]
* La [[Mole Antonelliana]] col [[Museo Nazionale del Cinema]]
* Il [[Palazzo Reale di Torino|Palazzo Reale]]
* I [[Giardini Reali di Torino|Giardini Reali]]
* La [[Basilica di Superga]]
* Il [[Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja]]
* Il Palazzo dell'Accademia delle Scienze, sede del [[Museo delle antichità egizie di Torino|Museo Egizio]]
* Le [[Porte Palatine]]
* Il [[Palazzo Adami di Bergolo]]
* Il [[Palazzo Agliaudi Baroni di Tavigliano]], via Bogino, 31
* Il [[Palazzo Albertengo di Monasterolo]], via San Francesco da Paola, 41
* Il [[Palazzo Amico di Castellalfero]]
* Il [[Palazzo Amoretti di Osasio, poi Provana e Rignon]], Corso Orbassano, 202
* Il [[Palazzo Argentero di Bersezio]], via Alfieri, 7
* Il [[Palazzo Argentero di Bersezio]], via Giolitti, 24
* Il [[Palazzo Armano di Grosso]], via Del Carmine, 4
* Il [[Palazzo Asinari di San Marzano]]
* Il [[Palazzo Audifredi di Mortigliengo]]
* Il [[Palazzo Barbaroux, già Turinetti di Priero]], via Giolitti, 1
* Il [[Palazzo Biandrate Aldobrandino di San Giorgio, poi Coardi di Carpenetto]], via delle Orfane 6
* Il [[Palazzo Birago di Borgaro]], via Carlo Alberto, 16
* Il [[Palazzo Birago di Borgaro]], via Conte Verde, 12
* Il [[Palazzo Birago di Vische]], via Vanchiglia, 4 - 8
* Il [[Palazzo Bricherasio]]
* Il [[Palazzo Carignano]]
* Il [[Palazzo Cavour]]
* Il [[Palazzo Chiablese]]
* Il [[Palazzo Cisterna]]
* Il [[Palazzo Barolo|Palazzo Falletti di Barolo]], via delle Orfane, 7
* Il [[Palazzo Lascaris]]
* Il [[Palazzo Romagnano]], via dei Mercanti,9
* Il [[Palazzo Saluzzo di Paesana]]
* Il [[Palazzo San Martino di Brosso e Parella, poi Caissotti di Chiusano, poi del Carretto di Bagnasco]], via Carlo Alberto 30-32
* Il [[Palazzo San Martino di San Germano]], piazza Castello, 19 - 21
* Il [[Palazzo Scaglia di Verrua]], poi San Martino della Motta,poi Balbo Bertone, via Garibaldi 31-33
* Il [[Palazzo del Senato Sabaudo]]
* Il [[Palazzo Solaro del Borgo]]
* Il [[Palazzo Valperga, poi Galleani di Canelli]], via Alfieri, 6-8
* Il [[Palazzo dell'Università (Torino)|Palazzo dell'Università]]
* Il [[Palazzo di Città (Torino)|Palazzo di Città]]
* Il [[Palazzo Lancia]]
* Il [[Collegio delle Province]]
* La [[Casa Scaccabarozzi]]
* La [[Villa La Tesoriera|Villa della Tesoriera]]
* La [[Villa della Regina]]
* La [[Villa Abegg]], già Vigna di Madama Reale
* La [[Villa Paradiso]], già Boas
* La [[Villa Scott]], uno dei massimi esempi di architettura [[liberty]], nota per essere stata la villa di [[Profondo Rosso (film 1975)|Profondo Rosso]]
* Il [[Duomo di Torino|Duomo di San Giovanni]] e la [[Cappella del Guarini di Torino|Cappella della Sacra Sindone]]
* La [[Basilica del Corpus Domini]]
* Il [[Santuario di Maria Ausiliatrice]]
* Il [[Santuario della Consolata]]
* La [[Chiesa di San Carlo (Torino)|Chiesa di San Carlo Borromeo]]
* La [[Chiesa di Santa Cristina]], adiacente e "gemella" della Chiesa di San Carlo
* La [[Chiesa di San Filippo Neri (Torino)|Chiesa di San Filippo Neri]]
* La [[Chiesa di San Lorenzo (Torino)|Chiesa di San Lorenzo]]
* La [[Chiesa dei Santi Martiri]]
* La [[Chiesa della Gran Madre (Torino)|Chiesa della Gran Madre]]
* La [[Chiesa di San Lorenzo (Torino)|Chiesa di San Lorenzo]]
* La [[Chiesa di Santa Maria di Piazza]]
* La [[Chiesa di San Francesco d'Assisi]]
* La [[Chiesa di San Francesco da Paola]]
* La [[Chiesa di san Domenico (Torino)|Chiesa di San Domenico]]
* La [[Chiesa della Madonna del Carmine]]
* La [[Chiesa della Santissima Trinità]]
* La [[Chiesa di Santa Teresa]]
* La [[Chiesa di San Dalmazzo]]
* La [[Chiesa di San Tommaso]]
* La [[Chiesa di Sant'Agostino]]
* La [[Chiesa di San Massimo]]
* La [[Chiesa di Santa Chiara]]
* La [[Chiesa della Visitazione]] di Via XX Settembre
* La [[Chiesa di Santa Zita]]
* Il [[Convento dei Cappuccini (Torino)|Convento dei Cappuccini]], ospitante il [[Museo nazionale della montagna]]
* Il [[Tempio Valdese]]
* Il [[Sinagoga di Torino|Tempio Israelitico]]
* Il [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio]]
* Il [[Teatro Carignano]]
* L'[[Armeria Reale]]
* La [[Galleria Sabauda]], detta anche Pinacoteca Reale
* La [[Pinacoteca dell'Accademia Albertina]]
* La [[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea|Galleria d'Arte Moderna (GAM)]]
* La [[Biblioteca Reale di Torino|Biblioteca Reale]]
* La [[Biblioteca Nazionale di Torino|Biblioteca Nazionale]]
* Il [[Museo dell'automobile Carlo Biscaretti|Museo dell'automobile]]
* Il [[Museo storico nazionale dell'artiglieria]]
* Il [[Museo Pietro Micca]]
* Il [[Museo nazionale del Risorgimento italiano]]
* Il [[Museo della Sindone]]
* Il [[Museo di Antichità]]
* Il [[Museo di Arti Decorative - Fondazione Pietro Accorsi]]
* Il [[Museo Regionale di Scienze Naturali]]
* Il [[Lingotto]]
* La [[Cittadella di Torino|Cittadella]]
* La [[Cavallerizza Reale]]
* Il [[Cisternone]]
* Il [[Cimitero Monumentale (Torino)|Cimitero Monumentale]]
 
===Residenze sabaude in Piemonte===
[[Immagine:ScalonePalazzoMadamaTorino.JPG||200 px|right|thumb|Scalone interno [[Palazzo Madama di Torino]]]]
* [[Palazzo Reale di Torino]]
* [[Palazzo Carignano]]
* [[Villa della Regina]]
* [[Palazzina di caccia di Stupinigi]], [[Nichelino]]
* [[Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja]]
* [[Castello del Valentino]]
* [[Castello di Moncalieri]]
* [[Borgo Castello nel parco de La Mandria]], [[Venaria Reale]]
* [[Reggia di Venaria Reale]]
* [[Castello di Rivoli]]
* [[Castello Reale di Racconigi]]
* [[La Certosa Reale di Collegno]]
* [[Castello di Collegno]]
* [[Castello di Pollenzo]], [[Bra]]
* [[Castello ducale di Agliè]]
* [[Castello di Govone]]
* [[Reggia di Valcasotto]]
 
===Monumenti nei dintorni della città===
[[Immagine:SantaRitaClock.jpg|150px|thumb|right|Facciata della chiesa di [[Santa Rita (Torino)]].]]
 
* [[Sacra di San Michele]]
* [[Sant'Antonio di Ranverso|Abbazia di Sant'Antonio di Ranverso]]
* [[Sacro Monte di Belmonte]]
* [[Forte di Fenestrelle]]
* [[Forte di Exilles]]
 
===Circoscrizioni===
La Città di Torino è suddivisa in 10 [[Circoscrizione comunale|Circoscrizioni]] a loro volta comprendenti più quartieri storici:
* Circoscrizione 1 (80.316 ab. e 7 km²): [[Centro storico di Torino|Centro]] - [[Crocetta (Torino)|Crocetta]]
* Circoscrizione 2 (104.485 ab. 7 km²): [[Santa Rita (Torino)|Santa Rita]] - [[Mirafiori Nord]]
* Circoscrizione 3 (130.788 ab. e 9 km²): [[Borgo San Paolo]] - [[Cenisia]] - [[Pozzo Strada]] - [[Cit Turin]] - [[Borgata Lesna]]
* Circoscrizione 4 (96.271 ab. 9 km²): [[San Donato (Torino)|San Donato]] - [[Campidoglio (Torino)|Campidoglio]] - [[Parella (Torino)|Parella]]
* Circoscrizione 5 (123.624 ab. e 16 km²): [[Borgata Vittoria]] - [[Madonna di Campagna (Torino)|Madonna di Campagna]] - [[Lucento]] - [[Vallette]]
* Circoscrizione 6 (105.421 ab. e 25 km²): [[Barriera di Milano]] - [[Regio Parco]] - [[Barca (Torino)|Barca]] - [[Bertolla]] - [[Falchera]] - [[Rebaudengo]] - [[Villaretto]]
* Circoscrizione 7 (87.853 ab. e 23 km²): [[Aurora (Torino)|Aurora]] - [[Vanchiglia]] - [[Sassi (Torino)|Sassi]] - [[Madonna del Pilone (Torino)|Madonna del Pilone]]
* Circoscrizione 8 (58.289 ab. e 16 km²): [[San Salvario]] - [[Cavoretto]] - [[Borgo Po]]
* Circoscrizione 9 (76.268 ab. e 7 km²): [[Nizza Millefonti (Torino)|Nizza Millefonti]] - [[Lingotto (Torino)|Lingotto]] - [[Filadelfia (Torino)|Filadelfia]]
* Circoscrizione 10 (39.279 ab. 11 km²): [[Mirafiori Sud]]
{{cassetto
|larghezza=100%
|colore=000000
|coloresfondo=white
|allineamento=destra
|titolo=Codici di avviamento postale
|testo=I codici di avviamento postale di Torino suddivisi per quartieri e zone (il CAP generico è 10100).
 
<div class="rad toccolours itwiki_template_avviso" style="margin-bottom:.5em">
<center>[[Immagine:Nuvola apps important blue.svg|30px]]Questo [[:categoria:liste|elenco]] è incompleto, se puoi aiutalo.[[Immagine:Crystal Clear action edit.png|20px]]</center></div>
 
* 10121 [[Torino Centro|Centro]]
* 10122 [[Torino Centro|Centro]]
* 10123 [[Torino Centro|Centro]]
* 10124 [[Torino Centro|Centro]]
* 10125 [[San Salvario (Torino)|San Salvario]]
* 10126 [[San Salvario (Torino)|San Salvario]]
* 10127 [[Lingotto (Torino)|Lingotto]]
* 10128 [[Crocetta (Torino)|Crocetta]]
* 10129 [[Crocetta (Torino)|Crocetta]]
* 10135 [[Mirafiori]]
* 10136 [[Santa Rita]]
* 10138 [[Cenisia (Torino)|Cenisia]]
* 10139 [[Pozzo Strada]]
* 10141 [[Borgo San Paolo]] - [[Corso Rosselli(Torino)]]
* 10142 [[Pozzo Strada]] - Zona Aeronautica
* 10145 [[Borgata Vittoria|Borgo Vittoria]]
* 10146 [[Parella]]
* 10149 [[Lucento]] - [[Madonna di Campagna]]
* 10152 [[Aurora (Torino)|Aurora]]
* 10153 [[Torino semicentro|LungoDora Firenze]]
}}
 
== Economia ==
[[Immagine:ScalaLingotto.jpg|left|200px|Kaart]]
[[Immagine:Fiat-new-500-front.jpg|right|200px|thumb|Fiat 500 (2007)]]
La città di Torino, come la sua [[area metropolitana di Torino|area metropolitana]], è il terzo polo economico italiano, dopo Roma e Milano. Se nel 2004 il capoluogo piemontese produceva un PIL di 25.439 milioni di euro (pari al 2,2% del dato nazionale) l'area metropolitana complessiva raggiungeva i 44.146 milioni di euro (pari al 3,8% del PIL italiano) <ref>Dati Censis 2004 sulla ricchezza prodotta dalle aree metropolitane italiane|[http://www.censis.it/]</ref>. Il reddito pro capite si attestava a 29.400,00 euro nel capoluogo e a 27.300,00 euro considerando l'intera area metropolitana.
Secondo il Ministero dell'Economia e delle Finanze ne risultava un reddito imponibile di 12.455 milioni di euro, confermando il terzo posto di Torino nella produzione nazionale di ricchezza <ref>Ministero dell'Economia e delle Finanze. Dati relativi al reddito imponibile per l'addizionale IRPEF, stilata per Comuni|[http://www.finanze.gov.it/dipartimentopolitichefiscali/fiscalitalocale/distribuz_addirpef/lista.htm?r=1&pagina=piemonte.htm&anno=2007&pr=TO]</ref>.
 
Torino, con la sua provincia, è inoltre ai vertici dell'[[export]] italiano, piazzandosi al secondo posto tra le province italiane per valore delle esportazioni, con una quota del 5,2% sul totale nazionale<ref>[http://www.mincomes.it/opuscolo/aggiornamento_parteI/ultimoagg/province_export.pdf Ministero del Commercio internazionale - Direzione generale per le Politiche di internazionalizzazione (Osservatorio economico), dati 2006]</ref>.
 
Nota per la produzione metalmeccanica dovuta alla fabbrica automobilistica [[FIAT]] e al suo indotto, per la produzione della cioccolata e dolciaria in genere, la città ha dato anche i natali a importanti aziende italiane.
Infatti, oltre alla [[Fiat]], sono state fondate a Torino, altre aziende (oggi per la maggior parte con sede in altre città italiane), come la compagnia telefonica [[Società Idroelettrica Piemontese|SIP]] poi diventata [[Telecom Italia]], la [[Seat Pagine Gialle]], la [[EIAR]] poi diventata [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]], la [[Lavazza]], la [[Azimut Yachts]], la [[Cirio]], la [[Società Assicuratrice Industriale]], la [[Reale Mutua Assicurazioni]], la [[Toro Assicurazioni]], la [[Lancia (industria)|Lancia]], la [[Italdesign]] (Giorgetto Giugiaro), la [[Ghia]], l'[[Italgas]], la [[Bertone]], la [[Pininfarina]], la [[Caffarel]] (prima fabbrica di cioccolato al mondo fondata nel [[1826]]), la [[Carpano]] (azienda inventrice del celebre [[vermouth]]), la [[Martini & Rossi]], l'[[Aurora]], la [[Borbonese]], la [[Brooksfield]], la [[Fisico]], l'[[Invicta]], la [[Kappa (abbigliamento)|Kappa]], la [[Superga (azienda)|Superga]],la [[De Fonseca]] e molte importanti banche a livello nazionale come l'[[Istituto Bancario San Paolo di Torino]] (ora [[Intesa Sanpaolo]]) e la Cassa di Risparmio di Torino (ora gruppo [[Unicredit]]).
 
Nella Provincia di Torino erano registrate nel 2006 ben 231.645 imprese (112.255 nel capoluogo), che rappresentano poco meno del 50% di tutte quelle del Piemonte e il 4% del totale italiano, con una crescita costante negli ultimi anni, soprattutto nell'edilizia, nel turismo e nei servizi. Ben 21.987 erano gli imprenditori stranieri, soprattutto extra-comunitari<ref>Dati forniti dalla Camera di Commercio di Torino|[http://www.to.camcom.it/Page/t08/view_html?idp=6599]</ref>.
 
Ultimamente la città ha attraversato una lunga fase di riconversione industriale, sia per la crisi della [[FIAT]], sia per la tendenza delle manifatture dei Paesi avanzati a trasferire le loro produzioni nei Paesi in via di sviluppo. Dagli anni '80 Torino ha visto il peso dell'industria ridursi a favore del terziario, pur rimanendo uno dei principali centri industriali italiani ed europei. La crescita del PIL italiano del 2006 è stata infatti determinata per una buona parte dalla ripresa delle esportazioni di autoveicoli del Gruppo FIAT, che ha trascinato con sé la ripresa dell'indotto automobilistico (oltre agli stabilimenti e uffici della [[FIAT]], [[Iveco]] e [[Lancia (industria)|Lancia]], nell'area torinese sono presenti Pininfarina, Bertone e Giugiaro) e del settore delle assicurazioni. Anche [[General Motors]], pur rompendo l'alleanza commerciale e produttiva con FIAT, ha deciso di mantenere a Torino un'importante base di ricerca per la sperimentazione dei motori diesel. Il settore della componentistica per auto è in crescita e proprio il ridimensionamento delle forniture alla FIAT ha agito da volano per l'ammodernamento produttivo e l'espansione verso i mercati esteri, con una rete di oltre 350 aziende. La Camera di Commercio di Torino ne ha selezionate 145 e, grazie al progetto ''From Concept to Car'', dal 2002 mira a promuovere le eccellenze del settore in tutto il mondo <ref>Dal Centro Estro della Camera di Commercio di Torino, sezione dedicata al progetto ''From Concept to Car''|[http://www.centroestero.org/Page/t07/view_html?idp=949]</ref>.
 
Il ruolo bancario e assicurativo è tuttora forte. A Torino si trova la sede legale del nuovo gruppo bancario [[Intesa Sanpaolo]], il secondo gruppo del Paese per capitalizzazione, così come la sede della [[Compagnia di San Paolo]], della [[Fondazione CRT]] e la divisione Private Banking di [[Unicredit]]. Inoltre, qui hanno sede anche la [[Reale Mutua Assicurazioni]], la [[Toro Assicurazioni]] e parte degli uffici di [[Fondiaria Sai]], i cui vertici hanno espresso il desiderio di potenziare il centro direzionale torinese con la costruzione di un grattacielo nella zona di Porta Susa.
 
Negli ultimi anni vi è stato un boom del settore informatico ed elettronico. Alla già preesistente attività di ricerca del Politecnico, dell'Istituto Mario Boella, dell'Istituto Galileo Ferraris e del Centro di Ricerche FIAT, si è affiancata l'attività del distretto informatico [[Torino Wireless]], che appartiene alla rete dei distretti italiani riconosciuti dal Ministero dell'Università e della Ricerca. Nato per coordinare tutte le attività di ricerca e di produzione del settore ICT dell'area torinese. Attualmente nell'ICT sono impegnate circa 6000 aziende, molte delle quali sono concentrate in città presso l'''Environment Park'' e il [[Virtual Reality & Multi Media Park]]. Il raddoppio del Politecnico e la riconversione di una parte della superficie occupata dalla fabbrica di [[Fiat Mirafiori|Mirafiori]], quest'ultima operazione sostenuta dal progetto [[Torino Nuova Economia]] <ref>Sito di Torino Nuova Economia|[http://www.tne.to.it/]</ref>, provvederanno a ospitare i laboratori di ricerca delle aziende private. Di recente sono state attratte a Torino importanti attività di ricerca di note aziende della comunicazione, come Motorola Technology Center e Telecom Italia Lab <ref>Dal sito di Torino Wireless|[http://www.torinowireless.it/index.php?IDpage=3&lang=ita]</ref>, a cui si dovrebbero aggiungere quelle di Microsoft presso i nuovi spazi del Politecnico.
 
L'evento olimpico del 2006 ha contribuito notevolmente a porre fine al ristagno economico, ma non è stato l'unico fattore. Anche la riconversione di vaste aree urbane, che prima erano occupate dalle fabbriche e che ora sono state adibite ad usi residenziali, ha dato un impulso determinante alla crescita economica. Grandi opere pubbliche come quelle per il [[Passante ferroviario di Torino]] e per la metropolitana, hanno ridisegnato (e stanno ridisegnando) il volto della città.
 
Nel 2008 l'area torinese ha registrato una presenza di 5,3 milioni di turisti<ref>[http://rassegnastampa.comune.torino.it/orazionet/Rassegne/COMUNE%20TORINO/04/92179203.pdf "La Stampa", 1 aprile 2009, p. 70]</ref>.
 
Patria prima del [[cinema italiano]] al quale è anche dedicato uno spettacolare museo all'interno della [[Mole Antonelliana]], è diventata da circa un decennio un'apprezzata quinta per l'ambientazione e la produzione di film, pubblicità e video musicali. Dov'è nato il cinema in Italia, presso gli ex stabilimenti cinematografici FERT, si trovano i [[LUMIQ STUDIOS]], in cui si realizzano produzioni per cinema, televisione e pubblicità ad alto contenuto tecnologico; inoltre è da poco entrato in funzione il Cineporto, una struttura polifunzionale dedicata alle produzioni cinematografiche unica in Europa.
 
== Amministrazione ==
[[File:Torino - Bandiera ufficiale04.jpg|right|200px|thumb|Bandiera ufficiale di Torino, risalente all'assedio del 1706]]
{{Vedi anche|Amministrazione di Torino}}
{{ComuniAmministrazione
|NomeSindaco=[[Sergio Chiamparino]]
|DataElezione=30/05/2006
|mandato=2
|partito=
|TelefonoComune=011 4423010 - 011 4423014
|EmailComune=urp@comune.torino.it
}}
 
===Gemellaggi===
Torino è gemellata<ref>[http://www.comune.torino.it/relint/index.shtml Città gemellate]</ref> con:
{| border="0"
|-
|valign="top"|
 
* {{Bandiera|EUR}} [[Europa]]
** {{Bandiera|FRA}} [[Chambéry]], [[Francia]]
** {{Bandiera|GER}} [[Colonia (Germania)|Colonia]], [[Germania]]
** {{Bandiera|LUX}} [[Esch-sur-Alzette]], [[Lussemburgo]]
** {{Bandiera|SCO}} [[Glasgow]], [[Scozia]]
** {{Bandiera|BEL}} [[Liegi]], [[Belgio]]
** {{Bandiera|FRA}} [[Lilla]], [[Francia]]
** {{Bandiera|NED}} [[Rotterdam]], [[Paesi Bassi]]
|valign="top"|
* [[America]]
** {{Bandiera|BRA}} [[Campo Grande (Mato Grosso do Sul)|Campo Grande]], [[Brasile]]
** {{Bandiera|ARG}} [[Córdoba (Argentina)|Córdoba]], [[Argentina]]
** {{Bandiera|USA}} [[Detroit]], [[Stati Uniti d'America]]
** {{Bandiera|GTM}} [[Quetzaltenango]], [[Guatemala]]
** {{Bandiera|USA}} [[Salt Lake City]], [[Stati Uniti d'America]]
** {{Bandiera|COL}} [[Bogotá]], [[Colombia]]
|valign="top"|
* [[Asia]]
** {{Bandiera|PSE}} [[Gaza]], [[Autorità Nazionale Palestinese]]
** {{Bandiera|ISR}} [[Haifa]], [[Israele]]
** {{Bandiera|JPN}} [[Nagoya]], [[Giappone]]
** {{Bandiera|CHN}} [[Shenyang]], [[Cina]]
**{{Bandiera|Russia|bordo}} [[Volgograd]], [[Russia]]
|}
{| border="0"
|-
|valign="top"|
Torino ha accordi di collaborazione con:
* {{Bandiera|ROU}} [[Bacău]], [[Romania]]
* {{Bandiera|ESP}} [[Barcellona]], [[Spagna]]
* {{Bandiera|FRA}} [[Lione]], [[Francia]]
* {{Bandiera|FRA}} [[Cannes]], [[Francia]]
* {{Bandiera|KOR}} [[Gwangju]], [[Corea del Sud]]
* {{Bandiera|CHN}} [[Harbin]], [[Cina]]
* {{Bandiera|CHN}} [[Shenzhen]], [[Cina]]
* {{Bandiera|CAN}} [[Vancouver]], [[Canada]]
* {{Bandiera|CZE}} [[Zlin]], [[Repubblica Ceca]]
* {{Bandiera|SEN}} [[Louga]], [[Senegal]]
 
|}
 
== Infrastrutture e trasporti==
=== Aeroporti ===
==== Aeroporti di Torino ====
[[Immagine:Torino-Caselle.jpg|right|thumb|Aeroporto Torinese di Caselle]]
* [[Aeroporto di Torino-Caselle|Torino Sandro Pertini]] Torino è servita dall'Aeroporto internazionale Sandro Pertini ([[Codice aeroportuale IATA|Codice IATA]]: TRN - [[Codice aeroportuale ICAO|Codice ICAO]]: LIMF) situato a [[Caselle Torinese]] e collegato direttamente alla città tramite la ferrovia Torino-[[Lanzo Torinese]], e dal [[Raccordo Autostradale RA10]] che si connette alla Tangenziale Nord ed a Corso Grosseto, uno dei maggiori assi di scorrimento interno.
I treni da e per Caselle partono ogni mezz'ora da [[Torino Dora]], dalle 5.13 alle 23.13 nei giorni feriali (fino alle 20.13 nei giorni festivi), e impiegano venti minuti per raggiungere l'aeroporto; il percorso torinese è sotterraneo. Un ulteriore collegamento è costituito dai bus della [[Sadem]], che partono dalla stazione [[Porta Nuova]] ogni 30/45 minuti (a seconda della fascia oraria) verso l'aeroporto, tutti i giorni dalle 5.15 alle 23.15, impiegando 40 minuti.
L'aeroporto è stato aperto nel [[1953]] per sostituire come scalo aereo cittadino l'aeroporto Aeritalia, ed ha subito nel tempo due radicali ricostruzioni dei terminal. Per i [[XX Giochi olimpici invernali|Giochi olimpici invernali]] del [[2006]], l'attuale struttura ha subìto dei lavori di ampliamento.
Nel [[2007]] l'aeroporto ha registrato un movimento di oltre 3,5 milioni di passeggeri. <br />
Nel dicembre del 2007 un gruppo di appassionati e/o professionisti dell'aviazione hanno costituito l'associazione ''Fly Torino - Associazione di cultura aeronautica a sostegno dello sviluppo dell'aeroporto internazionale "S. Pertini" di Torino Caselle''.
 
* [[Torino Aeritalia]] Inaugurato nel [[1916]], ([[Codice aeroportuale ICAO|Codice ICAO]]: LIMA). Situato in corso Marche è tuttora attivo ma, dopo la costruzione dell'aeroporto di Caselle, è rimasto in uso come struttura di aviazione generale e da turismo, affiancata ad una scuola di volo per aerei ed elicotteri, e più recentemente, alla sede dei velivoli di elisoccorso e [[Protezione Civile]].
 
==== Aeroporti dismessi ====
* [[Torino Mirafiori]] Il primo scalo aereo della città fu quello di [[Mirafiori Sud|Mirafiori]], costruito a scopi militari nel [[1910]] e divenuto negli anni successivi il più importante d'Italia. Dopo la dismissione, l'area è stata convertita a [[Parco Colonnetti|parco pubblico]] intitolato a [[Gustavo Colonnetti]].
* [[Torino Piossasco]] Aeroporto Cerrina (Codice [[ICAO]]:LILT)
 
==== Collegamenti autostradali ====
Torino è un importante nodo [[autostrada]]le. Su di essa convergono 5 autostrade ed 1 raccordo autostradale:
* [[A4]] Torino - [[Milano]] - [[Venezia]]- [[Trieste]]
* [[A5]] Torino - [[Ivrea]] - [[Aosta]]
* [[A6]] Torino - [[Savona]]
* [[A21]] Torino - [[Piacenza]] - [[Brescia]]
* [[A32]] Torino - [[Bardonecchia]] - [[Traforo stradale del Frejus]]
* [[A55]] Torino - [[Pinerolo]]
* [[RA10]] Torino - [[Caselle Torinese]] - Aeroporto di [[Torino Caselle]]
 
==== Tangenziali e raccordi di penetrazione ====
Le periferie nord, ovest e sud sono costeggiate da un sistema tangenziale di complessivi 57,5 km chiamato [[A55]] costituito da:
* [[Tangenziale Nord]] per 20,24 km, che parte dal raccordo con la [[A4]] in territorio di [[Settimo Torinese]]. Continua costeggiando il quartiere di [[Falchera (Torino)|Falchera]], tagliando l'area urbana di [[Venaria Reale]] e [[Collegno]], costeggiando il comune di [[Rivoli]] e finendo con l'immettersi nella [[A32]];
** La tangenziale nord comprende il raccordo di penetrazione di [[Corso Regina Margherita]] pari a 0,83 km.
* [[Tangenziale Sud]] per 25,86 km, che taglia l'area urbana di Rivoli all'altezza di [[Corso Francia]] nela frazione di [[Cascine Vica]], per poi scendere a Sud di Torino passando per i comuni di [[Grugliasco]], [[Nichelino]] e [[Moncalieri]], terminando il suo percorso nel comune di [[Santena]] connettendosi alla [[A21]].
** La tangenziale sud comprende i raccordi di penetrazione urbana a [[Corso Trieste]] di [[Moncalieri]] per 6,18 km e quello a [[Corso Orbassano]] a Torino per 1,33 km.
 
Il sistema autostradale urbano di Torino comprende inoltre il raccordo alla [[Autostrada A4 (Italia)|A4 Torino-Milano]] ed alla [[SS 11|S.S.11]] di 3,13 km.
 
==== Proposte per lo sviluppo del sistema tangenziale ====
{{...}}
 
=== Collegamenti ferroviari ===
[[Immagine:Turin Europe train map.gif|300px|thumb|right|Distanze ferroviarie da Torino delle principali città dell'[[Europa occidentale]], nel [[2006]]. La linea di demarcazione arancione delimita le regioni raggiungibili entro 10 ore.]]
 
Torino è il terzo nodo ferroviario italiano. La rete ferroviaria all'interno dei suoi confini è costituita principalmente da linee ferroviaria [[RFI]], ma anche da linee locali [[GTT]].
 
La tratta urbana di competenza [[GTT]] è quella che parte da [[Torino Dora]] sino alla periferia Nord al confine con il comune di [[Venaria Reale]] (direzione [[Caselle Torinese]] - Aeroporto [[Sandro Pertini]] - [[Ceres]]).
 
Le linee ferroviarie principali che si dipartono da Torino sono quelle verso [[Genova]] (via [[Asti]] e [[Alessandria]]), verso [[Milano]] (via [[Novara]] e [[Vercelli]]) e verso la [[Francia]] (via [[Modane]] e il [[Traforo ferroviario del Frejus]]). Ci sono poi linee minori verso [[Aosta]], [[Cuneo]], [[Savona]], [[Pinerolo]], [[Chieri]], [[Lanzo Torinese]] e [[Rivarolo Canavese]].
 
==== Passante ferroviario ====
{{Vedi anche|Passante ferroviario di Torino}}
 
===== Stazioni principali =====
* [[Torino Porta Nuova]] è la stazione viaggiatori di testa, la più importante del nodo ferroviario torinese e terza stazione nazionale (con 192.000 transiti giornalieri e 70 milioni di frequentatori l'anno) dopo Roma e Milano<ref>[http://www.grandistazioni.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=3ae94cb9ff09a110VgnVCM1000003f16f90aRCRD dati sito Società Grandi Stazioni S.p.A.]</ref>.
* [[Torino Porta Susa]] seconda stazione di Torino per numero di passaggi giornalieri. Questa stazione è inserita sul [[Passante ferroviario di Torino]] attualmente soggetto a quadruplicamento. In questo contesto, detta stazione sarà dismessa una volta terminata la realizzazione della costruenda Nuova Porta Susa qualche centinaio di metri più a Sud, destinata a diventare la stazione TAV di Torino nonché il nodo principale della città.[[Immagine:DSC03085.JPG|thumb|right|250px|L'attuale [[Stazione di Torino Porta Susa|stazione di Porta Susa]] verrà dismessa una volta terminati i lavori del Passante Ferroviario di Torino e la costruzione del nuovo fabbricato viaggiatori qualche decina di metri più a sud]]
* [[Torino Lingotto]] è la terza stazione di Torino, dove fermano principalmente i treni diretti in Liguria o più in generale, al Sud Italia. La stazione è oggetto di studio al fine di raccordarla meglio al complesso del [[Lingotto]] e alla costruenda linea di [[Linea 1 (metropolitana di Torino)|M1]].
* [[Torino Dora]]. In passato diramazione per la linea [[Ferrovia Torino-Ceres|Torino-Ceres]], è costituita attualmente da due stazioni distinte.
** La [[Stazione di Torino Dora GTT|prima]] è attualmente la stazione di testa [[GTT]] della Torino - Ceres. Dal 2006 non è più raccordata al [[Passante ferroviario di Torino|Passante ferroviario]] in seguito alla decisione di fare passare sotto il letto del fiume [[Dora]] il quadruplicamento dello stesso.
** La seconda è la "vecchia" [[Torino Dora]] situata sul Passante. Detta stazione sarà ricostruita in sotterranea contestualmente al quadruplicamento ed interramento del Passante in quel punto.
* [[Torino Stura]] è situata nel quartiere della [[Falchera (Torino)|Falchera]] e attualmente in ricostruzione nell'ambito del progetto del quadruplicamento del [[Passante ferroviario]] nonché della riorganizzazione viabile del quartiere.
* [[Torino Madonna di Campagna]] è una stazione interrata nel quartiere [[Madonna di Campagna (Torino)|Madonna di Campagna]] a Torino, dove fermano i treni della linea [[Ferrovia Torino-Ceres|Torino-Ceres]].
 
Nell'ambito del quadruplicamento ed interramento del [[Passante ferroviario]], [[RFI]] ha progettato sul territorio di Torino due nuove stazioni per il traffico locale:
* [[Stazione di Torino Rebaudengo]], in costruzione sotto il [[Parco Sempione]], oltre ad essere supporto della periferia Nord, sarà il nuovo crocevia per la linea ferroviaria [[Ferrovia Torino-Ceres|Torino-Ceres]] attraverso un nuovo raccordo sotterraneo con [[Torino Madonna di Campagna]] sotto [[Corso Grosseto]]
* [[Torino Zappata]], già realizzata al rustico, si pone in mezzo al crocevia [[Quadrivio Zappata]], ideale punto di scambio tra tutte le linee passanti torinesi.
 
===== Scali merci =====
* [[Torino Orbassano]] è situato a sud-ovest della città nel comune di [[Orbassano]]. Rappresenta lo scalo merci della città. È collegato a binario morto tramite il [[Bivio Pronda]] alla linea [[Ferrovia del Frejus|Torino-Modane]]. A conferma della sua centralità sono stati costruiti al suo fianco l'[[Interporto]] di Torino e recentemente i nuovi [[Mercati Generali]]. Lo scalo è ultimamente entrato nello studio del raccordo di Torino con l'ipotetica linea [[AV]] [[Torino-Lione]]. In caso di raccordo presso lo scalo, lo scalo stesso acquisterebbe una centralità sulla stessa linea.
 
=== Trasporti urbani ===
{{Vedi anche|Trasporti a Torino}}
La rete di trasporti di Torino è gestita da [[GTT]], Gruppo Torinese Trasporti, azienda nata nel 2003 dalla fusione di [[ATM (Torino)|ATM]] e [[SATTI]].
 
==== La metropolitana ====
{{Vedi anche|Metropolitana di Torino|Progetti per gli sviluppi urbanistici di Torino}}
[[Immagine:Metro Turin Italy XVIII Dicembre station.JPG|right|thumb|Metro a Torino]]
 
A Torino la prima metropolitana automatica d’[[Italia]]
Veicoli leggeri, frequenti e senza conducente per ridurre al minimo i tempi d’attesa e adattare il servizio alle esigenze delle diverse fasce orarie.
23 treni VAL208-Torino viaggiano sotto corso Francia e corso [[Vittorio Emanuele II]]; 9,6 km da percorrere in 15 minuti, collegando il parcheggio di interscambio di Fermi (Collegno) al “cuore” di Torino e alle stazioni ferroviarie di Porta Susa e di Porta Nuova.
 
Il [[4 febbraio]] [[2006]], in concomitanza con l'inizio dei [[XX Giochi olimpici invernali]] è stata inaugurata la linea 1 della metropolitana sul percorso Fermi ([[Collegno]])-XVIII dicembre ([[Stazione di Torino Porta Susa|Porta Susa]]), per un totale di 11 stazioni e 7,5 km di percorso. Il tempo medio di percorrenza tra le stazioni XVIII Dicembre e Collegno è di circa 11 minuti e la frequenza massima di passaggio è circa ogni 2 minuti nelle ore di punta, con una media di circa 40 km/h.
 
Dal [[5 ottobre]] [[2007]] la linea è arrivata fino a [[Stazione di Torino Porta Nuova|Porta Nuova]], portando le stazioni a 14 (15 contando anche la futura Porta Susa) e il percorso complessivo a 9,6 km.
 
== Sviluppi urbanistici ==
{{Vedi anche|Progetti per gli sviluppi urbanistici di Torino}}
 
== Infrastrutture di rilievo ==
 
=== Costruzioni più alte della città di Torino (escluse ciminiere) ===
[[Immagine:Molle.jpg||230 px|left|thumb|Mole Antonelliana]]
[[Immagine:Grey (1).JPG|300px|thumb|right|Le Torri di Vittorio alla [[Falchera (Torino)|Falchera]] sorgono all'uscita dell'autostrada A4 Torino-Milano]]
La tendenza nella città di Torino, cosi come nella maggior parte delle città italiane ed europee, è quella di non disporre di edifici o costruzioni particolarmente alti.
 
Esistono tuttavia progetti già approvati che daranno a Torino una sorta di skyline più significativa (illustrate nella sezione ''Sviluppo Urbanistico'').
 
Ad oggi, tuttavia, i 10 edifici più alti della città sono i seguenti:
* [[Mole Antonelliana]] - [[Torino Centro]] - 168 mt
''Escludendo da una classifica delle costruzioni più alte le ciminiere industriali, è attualmente l'edificio più alto d'Italia''
* [[Torre Littoria (Torino)|Torre Littoria]] - [[Torino Centro]] - 109 mt
* [[Chiesa di Santa Zita]] - [[San Donato (Torino)|San Donato]] - 83 mt
* [[Basilica di Superga]] - [[Madonna del Pilone]] - 75 mt
* [[Grattacielo del CTO]] - [[Nizza Millefonti (Torino)|Nizza Millefonti]] - 75 mt
* [[Grattacielo RAI]] - [[Torino Centro]] - 72 mt
* [[Torri Corso Mortara]] (3) - [[Borgata Vittoria]] - [[Spina 3]] - 70 mt (ciascuna)
* [[Torri Di Vittorio]] (2) - [[Falchera (Torino)|Falchera]] - 70 mt (ciascuna)
* [[Arco olimpico di Torino|Arco Olimpico]] - [[Lingotto (Torino)|Lingotto]] - 69 mt
* [[La Torre (Torino)|La Torre]] - [[San Donato (Torino)|San Donato]] - 68 mt
 
{{Vedi anche|Costruzioni più alte della città di Torino}}
 
=== Impianti sportivi e/o di intrattenimento ===
[[Immagine:Stadio Olimpico di Torino.jpg||240 px|right|thumb|Stadio Olimpico]]
[[Immagine:Torino-stadioghiaccio01.jpg||240 px|right|thumb|Ice Stadium]]
[[Immagine:Elisa PalaOlimpico.jpg||240 px|right|thumb|PalaOlimpico concerto]]
Grazie alla solida tradizione sportiva della città, Torino dispone di impianti sportivi e di intrattenimento all'avanguardia. Il parco impianti è stato recentemente implementato grazie all'avere ospitato i XX Giochi Olimpici Invernali.
 
Di seguito, gli impianti ordinati per capienza, con a fianco il quartiere che li ospita:
[[Immagine:Stadio delle Alpi 2.JPG||300 px|left|thumb|Stadio Delle Alpi]]
* [[Stadio Delle Alpi]] - [[Vallette]] - 69.041 pp. (posti numerati)
Costruito in occasione dei [[Campionati mondiali di calcio]] di [[Italia 90]], ha ospitato le gare interne dei club calcistici [[Juventus]] e [[Torino Football Club 1906|Torino]] fino alla stagione sportiva 2005/06.
Ha ospitato anche una tappa del [[Golden Gala]] nel [[1991]], e numerosi concerti rock. È attualmente in concessione alla [[Juventus Football Club|Juventus]] che, dopo i vari iter burocratici, ha avuto l'autorizzazione all'inizio dei lavori per la ristrutturazione, cominciati nel mese di [[novembre 2008]], anche a fini commerciali, riducendo la capienza dello stadio a circa 40.000 posti. Dopo l'unica data italiana della "reunion" dei [[The Police]] (2 ottobre 2007), ha ospitato gli ultimi due concerti della tournée [[5 e 6 ottobre 2008]] di [[Vasco Rossi]].
* [[Stadio Olimpico (Torino)|Stadio Olimpico]] - [[Santa Rita]] - 27.168 pp. (posti numerati)
Ultimato nel [[1933]] in pieno ventennio fascista, venne inaugurato ospitando i Giochi Littoriali dell'anno XI ed intitolato a [[Benito Mussolini|Mussolini]]. Arrivò ad ospitare fino a 70.000 spettatori in piedi. Dismesso nel [[1990]] in seguito alla costruzione dello stadio Delle Alpi, è stato ristrutturato nel [[2005]] dal Comune di Torino per ospitare le cerimonie di apertura e chiusura di [[XX Giochi olimpici invernali|Torino 2006]]. Dalla stagione 2006/07 le squadre cittadine di calcio, [[Juventus Football Club|Juventus]] e [[Torino Football Club|Torino]], svolgono in questo stadio le loro partite interne. I lavori eseguiti fanno di questo stadio un impianto modello in Italia in quanto a rispetto delle norme di sicurezza vigenti. Fu una delle sedi del [[Campionato mondiale di calcio 1934]], il primo disputato in [[Italia]] ed [[Europa]], e dei [[XX Giochi Olimpici Invernali]].
* [[Palasport Olimpico]] - [[Santa Rita]] - 12.332 pp. (posti numerati)
Inaugurato nel 2005, è stato il palazzo dello sport centrale di [[XX Giochi olimpici invernali|Torino 2006]], e attualmente è l'arena coperta più capiente d'Italia. Impianto polivalente, ha già ospitato oltre alle manifestazioni sportive delle Olimpiadi anche diversi concerti rock, manifestazioni culturali, spettacoli, conventions.
* [[Stadio Primo Nebiolo]] - [[Pozzo Strada]] - 10.000 pp ca. (posti non numerati)
Già "stadio Ruffini", è immerso nell'omonimo parco. Lo stadio è utilizzato per gare di calcio ed atletica. Ospita regolarmente ogni anno il Meeting [[IAAF]] Internazionale Città Di Torino - [[Primo Nebiolo]]. Recentemente ristrutturato nel 2000 coprendo la Tribuna Centrale e intitolato a [[Primo Nebiolo]].
* [[Mazda Palace (Torino)|Mazda Palace]] - [[Vallette]] - 10.000 pp. ca. (posti non numerati)
Impianto polivalente degli anni 90 costruito di fianco allo stadio Delle Alpi. Adatto a manifestazioni concertistiche ma non ad eventi sportivi.
* [[Palavela]] - [[Nizza Millefonti (Torino)|Nizza Millefonti]] - 9.386 pp. (posti numerati)
Uno degli edifici simbolo del distretto di [[Italia '61]], è stato ristrutturato in occasione di [[XX Giochi olimpici invernali|Torino 2006]] non senza critiche. Il nuovo Palavela snatura l'originaria concezione delle vetrate a cascata sotto le tre vele di cemento, sostituendole con un meno originale parallelepipedo. L'impianto non ha ancora una destinazione d'uso dopo-Olimpiadi e resta destinato a Palaghiaccio ospitando saltuariamente competizioni e spettacoli di pattinaggio di velocità e di figura.
* [[Palaruffini]] - [[Pozzo Strada]] - 4.500 pp. (posti numerati)
Costruito negli anni 60 richiama, in piccolo, le strutture del [[Palaeur]] di [[Roma]]. È anch'esso immerso nell'omonimo parco. Recentemente ristrutturato e riaperto nel [[2005]]
* [[Palasport Tazzoli]] - [[Mirafiori Nord]] - 3.000 pp. (posti numerati)
Altro gioiellino di [[XX Giochi olimpici invernali|Torino 2006]], sostituisce la storica pista di pattinaggio [[Rolling]] di [[Corso Tazzoli]]. Già originariamente concepito per diventare il nuovo ed unico Palasport del Ghiaccio di Torino.
 
== Ambiente, verde urbano e parchi cittadini ==
 
A scapito dei molti pregiudizi sulla città grigia e industriale, basti considerare che Torino è la città italiana con più verde pubblico per abitante. Su una superficie cittadina di 130 km², vi sono infatti ben 18,2 km² di aree verdi: il che vuol dire che ogni abitante del Comune di Torino dispone di circa 18,5 mq di verde. In città sono presenti 60.000 alberi lungo le strade e 100.000 alberi nei parchi <ref>Dati del Comune di Torino sul verde pubblico|[http://www.comune.torino.it/verdepubblico/patriverde/numeri.shtml]</ref>.
 
È inoltre la prima città italiana con più di 500.000 abitanti per quanto riguarda la quota di [[raccolta differenziata]] dei rifiuti, giunta nel [[2007]] al 40,7%<ref>[http://www.amiat.it/images/File/webnovembre07.pdf Risultati di Raccolta Differenziata a Torino al 30 NOVEMBRE 2007 - AMIAT]</ref>.
 
=== I parchi ===
[[Immagine:Parco del Valentino.jpg||280 px|right|thumb|Borgo e Rocca Medioevale nei pressi del parco del Valentino]]
[[Immagine:View of the Po from Turin.jpg|left|200px|Kaart]]
[[Immagine:Torino-Parco del Valentino-Borgo medioevale.jpg|left|200px|Kaart]]
Torino dispone di ben 51 parchi nella sua area urbana. Ricordiamo di seguito i 10 parchi più significativi:
* [[Parco della Pellerina]] - mq 837.220 (è il più grande parco pubblico urbano d'Italia <ref>Città di Torino - Verde Pubblico|[http://www.comune.torino.it/verdepubblico/patrimonioverde/parchi-giardini/pellerina/pellerina.shtml#cenni]</ref>)
* [[Parco della Panoramica]]- mq 820.000
* [[Parco del Meisino]] - mq 450.000
* [[Parco della Maddalena]] - mq 450.000
* [[Parco Colletta]] - mq 448.000
* [[Parco della Rimembranza]] - mq 442.000
* [[Parco Colonnetti]] - mq 385.800
* [[Parco del Valentino]] - mq 421.000, il principale, centrale e più frequentato dei parchi della città
* [[Giardini Reali di Torino|Giardini Reali]]
* [[Parco naturale della Collina di Superga]] - mq 7.458.500
* [[Parco Cavour]] - mq 186.990
 
I parchi più grandi e frequentati della città sono:
il Parco del Valentino, il Parco della Pellerina, il Parco della Colletta, il Parco Rignon e il più recente Parco Colonnetti.
Attorno alla città, ad anello, vi sono il Parco della Mandria e il Parco della Reggia di Stupinigi, antiche riserve di caccia dei Savoia, e quelli situati sulla collina torinese. Molti parchi, più piccoli, sono presenti nei vari quartieri: in essi sono presenti 240 aree gioco. Il sindaco [[Amedeo Peyron (sindaco)|Amedeo Peyron]] realizzò, agli inizi degli anni sessanta, il primo giardino in Italia dotato di giochi per bambini. Secondo un rapporto di Legambiente del 2007, Torino è la prima città italiana per strutture e politiche dedicate all'infanzia <ref>Ecosistema bambino. Rapporto di Legambiente|[http://www.legambientepiemonte.it/doc/05-01-07%20com%20st%20ecosistema%20bambino%202007.pdf]</ref>.
 
=== I viali alberati ===
I viali alberati sono una caratteristica di Torino: essi rappresentano un prototipo che precede persino i grandi ''boulevards'' parigini. Se questi ultimi risalgono alla sistemazione urbanistica degli anni sessanta del XIX secolo, ad opera di [[Barone Haussmann|Haussmann]], l'ideazione di quelli torinesi risale al 1808, secondo un piano generale che riprende i viali seicenteschi che collegavano tra loro le residenze sabaude <ref> Servizio telematico pubblico della Città di Torino|[http://www.comune.torino.it/canaleturismo/it/curiosare/portici.htm]</ref>. I viali alberati a Torino hanno complessivamente una lunghezza di 320 km.
 
== Mercati ==
A Torino sono presenti ben 49 mercati rionali <ref>Turismo Turino|[http://www.turismotorino.org/index.php?id=95&navCmd=reset]</ref>. Sebbene non sia la città che ne ospita il maggior numero, il record è tuttavia costituito dal fatto che essi sono aperti tutti i giorni e che inoltre sono fissi, dislocati in ogni quartiere del Comune.
Il mercato più famoso è [[Porta Palazzo]], che è anche il mercato all'aperto più grande d'Europa, seguito, come dimensioni, dal mercato di Corso Racconigi.
Ogni sabato e la seconda domenica di ogni mese si tiene il ''[[Balon]]'', un grande mercato all'aperto dell'usato e di oggetti di antiquariato.
 
== Enogastronomia ==
La cucina tipica torinese è una cucina ricca ed elaborata, nonostante questo è profondamente radicata nel territorio. Infatti essa nasce da un connubio fra la sua origine contadina e le esigenze raffinate della Corte sabauda, entrambe aperte, oltretutto, alle influenze della cucina francese.
Inoltre, la grande ondata di immigrati degli anni sessanta e settanta, provenienti dalle regioni del Mezzogiorno, ha portato a Torino le tradizioni culinarie del Sud, così come il più recente fenomeno migratorio dai Paesi extracomunitari ha, invece, determinato l'apertura di numerosi ristoranti etnici. I più diffusi in città sono i ristoranti cinesi, indiani e mediorientali (soprattutto le gastronomie arabe e turche), ma vi sono locali che propongono la cucina spagnola, messicana, argentina, brasiliana, libanese, etiope e giapponese.
 
Tra i ristoranti più famosi spicca il [[Ristorante Del Cambio]], fondato nel 1757 e frequentato da Cavour, ma anche da [[Giacomo Casanova]], che lo menziona nelle sue ''Memorie''. Cinque ristoranti della città (compreso il suo agglomerato) posseggono una stella assegnata dalla [[Guida Michelin]]: essi sono il ''Vintage 1997'', la ''Locanda Mongreno'', il ristorante ''l'Birichin'', ''La Barrique'' e il ''Combal.Zero'', quest'ultimo situato a [[Rivoli]] all'interno del [[Museo di Arte Contemporanea]].
 
A livello enogastronomico si possono anche notare famose enoteche in città come [[RossoRubino]] (con degustazione) o la Casa Del Barolo.
Di recente è stato aperto ''Eataly'', presso gli ex stabilimenti della Carpano, davanti al Lingotto, il primo supermercato italiano di prodotti tipici e di qualità.
 
{{cassetto
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|titolo=Piatti tipici della cucina torinese
|testo=
* '''Antipasti'''
** Cacciatorini ''(salamini di piccole dimensioni)''
** Vitel Tonné
** Acciughe al verde ''(acciughe sottolio con salsa verde)''
** Tomini al verde
** Lingua al verde
** Flan di verdure
* '''Primi piatti'''
** Agnolotti ''(pasta all'uovo rettangolare ripiena di carne, condita con il sugo d'arrosto o con burro e salvia)''
** Agnolotti al Plin ''(ossia ''al pizzicotto'', di taglio più piccolo degli agnolotti normali)''
** Tajarin ''(taglatelle sottili all'uovo, condite come gli agnolotti, o servite al ragù)''
* '''Secondi'''
** Fritto misto alla piemontese ''(originale combinazione di carni, interiora, frutta e dolci fritti)''
** Bollito misto alla piemontese ''(si serve con la salsa verde, la salsa rossa e una mostarda d'uva)''
** Bagna càuda ''(salsa a base di acciughe e aglio, in cui si intingono verdure crude o scottate)''
** Brasato al Barolo ''(stracotto di manzo, dopo che questo è stato lasciato marinare, secondo la ricetta tradizionale, per otto giorni nel Barolo)''
** Cacciagione in ''civet'' ''(ossia cotta col vino rosso, spezie e funghi)''
** Finanziera ''(reste, bargigli, granelli, fegatini di pollo, filetti di manzo, fesa e animelle di vitello vengano cotti con funghi sottolio e sottaceti, burro e Marsala)''
* '''Contorni'''
** Funghi trifolati in padella ''(meglio se sono porcini)''
** Spinaci al burro
** Zucchine in carpione ''(in agrodolce con cipolle, aceto, zucchero e salvia)''
* '''Panetteria'''
** Biòve ''(il tipico pane torinese, di forma tonda)''
** Grissia ''(altra tipica forma di pane, di farina di grano duro)''
** [[Grissini]] ''(stirati o arrotolati, questi ultimi sono anche chiamati ''Rubatà''. Furono inventati nel 1668 a Torino dal panettiere Antonio Brunero per il piccolo duca Vittorio Amedeo di Savoia)''
* '''Dolci'''
** Amaretti
** Marrons glacés
** Torta alle nocciole
** Bonèt ''(budino con amaretti e cacao)''
** Panna cotta
** Baci di dama
** Savoiardi
** Bicerìn
** Zabajone ''(inventato a Torino dal francescano Pasquale de Baylon nel XVI secolo, il quale fu poi fatto santo: dall'espressione "San Baylon" viene poi il nome di questa miscela di tuorli, zucchero, cannella e marsala o moscato, cotta al bagnomaria)"
** Coppa di Torino ''(si tratta di una fetta di pan di Spagna imbevuta di rhum e posta sul fondo di una grande coppa di cristallo da spumante. Sopra si sistemano uno strato di crema pasticciera, una di marrons glacés sminuzzati e infine uno di panna montata. Sulla sommità viene posta una ciliegina.)''
*Piatti Completi
**[[Bagna càuda]]
}}
 
=== L'aperitivo ===
[[Immagine:Martini glass 2.JPG|left|111px|Kaart]]
{{citazione necessaria|Torino è considerata una delle città natali della tradizione dell'[[aperitivo]].}}
A Torino l'aperitivo è un rito a cui dedicare pochi minuti come diverse ore, tanto da poter diventare il sostituto di una cena vera e propria. I buffet possono infatti comprendere assaggi di pietanze fredde (come le verdure per una [[bagna càuda]]) o calde.
Il rito dell'aperitivo è esploso negli ultimi anni in questa forma ormai comune in tutto il Nord Italia, tuttavia nel capoluogo subalpino è in uso da molto tempo. In primo luogo è un'abitudine tradizionale piemontese la cosiddetta ''marenda sinòira'', ossia il pasto del tardo pomeriggio a base di salumi e formaggi, consumato durante le partite a carte o al ritorno da un'escursione in montagna, accanto a del vino rosso.
In secondo luogo è da ricordare che il [[vermouth]] fu inventato a Torino nel 1786 da [[Antonio Benedetto Carpano]] e tale bevanda fu resa nota a livello internazionale dalla [[Martini & Rossi]], un'altra ditta torinese.
Inoltre non tutti sanno che {{citazione necessaria|il primo tramezzino in Italia fu quello del bar Mulassano, nel 1925, importato come altre cose da Parigi}}.
 
=== Locali storici ===
Dall'associazione dei locali storici italiani, Torino risulta essere la seconda città in Italia ad ospitarne di più, dopo Milano <ref>Sito dell'Associazione dei Locali storici d'Italia [http://www.localistorici.it/hitlist.lasso]</ref>. Infatti sono presenti ben 14 tra ristoranti, alberghi e, soprattutto, caffè.
I caffè torinesi sono ben diversi dai bar, e questo tratto accomuna Torino con Parigi, la grande città a cui la capitale sabauda si è sempre riferita come un modello da imitare. Pare che a determinare già nell'Ottocento la diffusione dei caffè, oltre alla passione subalpina per le golosità e la tradizione del cioccolato, sia stato l'arrivo improvviso di intellettuali da tutta Italia, che trovavano nella Torino di Carlo Alberto e di Cavour un rifugio dalle persecuzioni a cui erano soggetti nei loro Stati per le loro idee politiche, e il punto di riferimento per la lotta all'unità italiana. Nei caffè essi potevano incontrarsi, leggere i quotidiani, riscaldarsi e gustare le prelibatezze locali.
Oltre ai personaggi del Risorgimento, come Cavour, Rattazzi e D'Azeglio, nel '900 alcuni di essi saranno frequentati da scrittori (come Guido Gozzano e Cesare Pavese), industriali (come il senatore Agnelli ed Emilio Lavazza) e pittori (come Felice Casorati).
 
{{cassetto
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|titolo=Locali storici
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* Caffé
** [[Caffé Mulassano]] (1907)
** Caffè e Pasticceria [[Baratti e Milano]] (1875)
** [[Caffé Platti]] (1875)
** Ristorante [[Caffé Torino]] (1903)
** [[Caffé San Carlo]] (1822)
** Caffè [[Al Bicerin]] (1763)
** [[Caffé gelateria Fiorio]] (1780)
* Pasticcerie
** Pasticceria confetteria Abrate (1866)
** Confetteria Avvignano (1883)
** Pasticceria [[Pfatish]] Gustavo (1921)
** Pasticceria confetteria Stratta (1836)
* Ristoranti
** Ristorante Caffè Del Cambio (1757)
* Alberghi
** Grand Hotel Sitea (1925)
** Hotel Turin Palace (1872)
}}
 
===Il cioccolato===
[[Immagine:Bottiglia di Bicerin.jpg|170 px|right|thumb|Bottiglia di [[bicerin]], tipico prodotto torinese]]
Torino è un importante centro europeo per la produzione di cioccolato. Fu a Torino, infatti, che alla fine del [[XVIII secolo]] fu inventato il sistema per rendere il cioccolato solido, dato che fino ad allora veniva consumato esclusivamente come bevanda calda. In tal modo iniziò una vera e propria produzione industriale che da Torino si diffuse in tutta Europa, a tal punto che gli stessi Svizzeri vennero nella capitale del Regno Sabaudo per imparare il mestiere.
 
Tipico cioccolatino simbolo di Torino è il [[Gianduiotto]], inventato dalla [[Caffarel]] (allora situata in via Balbis, nel quartiere [[San Donato (Torino)|San Donato]] di Torino) nel 1852.
 
Le più importanti cioccolaterie della città sono [[Peyrano]], [[Streglio]], [[Baratti e Milano]], [[Guido Gobino]], [[Pfatish]], [[Venchi]] e [[Stratta]].
 
Un altro tipico prodotto torinese a base di cioccolato è il [[bicerin]], una bevanda a base di cioccolato, caffè e panna, inventata secondo la tradizione al caffè [[Al bicerin]], uno dei più antichi caffè della città.
Oggi è prodotto, sempre a Torino, un liquore chiamato Bicerin (vedi foto), a base di crema di gianduia.
 
A Torino a marzo si tiene per le vie e piazze della città [[CioccolaTò]]: una fiera del cioccolato in cui prendono parte sia i produttori locali sia le multinazionali del settore.
 
=== Il gelato ===
 
In città sono presenti molte gelaterie artigianali, alcune delle quali negli anni hanno fatto la storia del gelato. Tra queste l'Antica Cremeria di via Po.
 
A Torino è stato inventato dal produttore Pepino il gelato ''Pinguino'', {{cn|del quale [[Benito Mussolini|Mussolini]] era così goloso da farselo spedire a [[Roma]].}}
 
== Cultura ==
===Università===
Il polo universitario torinese è uno dei principali in Italia. Nei due principali atenei, l'[[Università degli Studi di Torino]] e il [[Politecnico di Torino|Politecnico]], risultavano iscritti, nel [[2006]], quasi 100.000 studenti.
 
I principali istituti di studi superiori, oltre all'Università e al Politecnico, sono l'[[Accademia Albertina di Belle Arti]], la [[Scuola di Applicazione e Istituto di Studi militari dell'Esercito]], l'[[International University College of Turin]] e la [[St. John International University]].
 
A Torino ha inoltre sede uno dei cinque campus europei della prestigiosa business school [[ESCP Europe]], famosa per il suo Master in Management (classificato nel 2008 dal Financial Times come il secondo migliore al mondo, la selezione per accedervi è draconiana).
Gli altri campus europei di questa Grande École sono: [[Parigi]], [[Londra]], [[Berlino]] e [[Madrid]].
 
===Istruzione superiore===
{| border="0"
|-
|valign="top"|
* [[Istituto Sociale dei padri gesuiti]]
* [[Collegio Sacra Famiglia]]
* [[Collegio San Giuseppe]]
* [[Liceo Artistico Primo]]
* [[Liceo Artistico Cottini]]
* [[Liceo classico Camillo Benso Conte di Cavour]]
* [[Liceo classico Massimo D'Azeglio (Torino)|Liceo classico Massimo D'Azeglio]]
* [[Liceo classico Vittorio Alfieri]]
* [[Liceo classico Vincenzo Gioberti]]
* [[Liceo Scientifico Giordano Bruno]]
* [[Liceo Scientifico e I.T.I. Edoardo Agnelli]]
* [[Liceo Scientifico Galileo Ferraris]]
* [[Liceo Scientifico Carlo Cattaneo]]
* [[Liceo Scientifico Alessandro Volta]]
* [[Liceo Socio Psicopedagogico Domenico Berti]]
|valign="top"|
* [[Liceo Scientifico Piero Gobetti]]
* [[Liceo Scientifico Gino Segrè]]
* [[Liceo Scientifico Niccolò Copernico]] http://www.copernico.to.it
* [[Liceo Scientifico Ettore Majorana]]
* [[Liceo Scientifico Albert Einstein]]
* [[Liceo Salesiano Valsalice]]
* [[Liceo Internazionale Europeo Statale "A. Spinelli"]]
* [[I.T.I.S. Amedeo Avogadro]]
* [[I.T.I.S. Giuseppe Peano]]
* [[I.T.I.S Giovanni Giolitti]]
* [[I.T.S.G. Guarino Guarini]]
* [[I.I.S Primo Levi]]
* [[Liceo Classico Europeo e Scientifico Internazionale "Umberto I"]]
* [[Istituto Tecnico bodoni paravia]]
 
|}
 
=== Sedi dell'ONU ===
La città è sede di importanti centri dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] <ref>Dal sito di ONU ITALIA|[http://www.onuitalia.it/torino.php]</ref>, ospitati in un unico campus nella zona sud di Torino.
Essi sono:
* l'[[UNICRI]] (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute): fondato nel 1968 a Roma, ma trasferito a Torino nel 2000, si occupa di prevenzione del crimine e giustizia criminale
* l'[[ITCILO]] per la formazione dei funzionari dell'[[Organizzazione Internazionale del Lavoro]], l'organizzazione che si occupa della giustizia sociale e dei diritti del lavoro
* l'[[UNSTAFF COLLEGE]] o [[UNSSC]] campus che si occupa della formazione dei funzionari dell'ONU.
 
=== Accademie e istituti di ricerca ===
A Torino hanno sede importanti cenacoli e istituti di ricerca scientifica e tecnologica, che sono la testimonianza di una tradizione culturale improntata sulla sperimentazione e l'innovazione, tanto che la città viene anche definita la ''città-laboratorio'' .
In essa, infatti si trovano:
* l'[[Accademia delle Scienze di Torino|Accademia delle Scienze]]
* l'[[I.N.RI.M. - Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica]], di cui fa parte l'[[Istituto elettrotecnico nazionale]] [[Galileo Ferraris]]
* il [[Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica RAI]] di corso Giambone
* l'[[Accademia di medicina di Torino]]
 
Un polo importante per la ricerca tecnologica è inoltre il [[Centro Ricerche FIAT]], che si trova ad [[Orbassano]], a poca distanza dal capoluogo.
 
=== Il pensiero scientifico ===
Sotto la Mole sono nati o hanno operato illustri scienziati. Nel XVIII secolo sono nati a Torino il matematico [[Joseph-Louis Lagrange]] e [[Amedeo Avogadro]]. Nel secolo successivo operano in città [[Ascanio Sobrero]], che nel [[1846]] sintetizza la [[nitroglicerina]] e Cesare Lombroso, lo psichiatra e antropologo famoso per la sua opera ''[[L'uomo delinquente]]'', scritta nel [[1876]]. Lombroso fonda, inoltre, a Torino, il [[Museo di antropologia criminale]]. Sempre nell'800 sono attivi [[Galileo Ferraris]] e [[Giancarlo Vallauri]], ingegneri ed elettrotecnici.
La tradizione di ricerca prosegue anche nel '900. Tra gli studiosi più illustri vi sono il matematico [[Giuseppe Peano]] e il biologo e medico [[Giuseppe Levi]], che nell'ateneo torinese è stato titolare della cattedra di [[istologia]] e il primo in Italia a dedicarsi alla cultura ''in vitro'' dei tessuti. Suoi allievi sono tre futuri [[premio Nobel|premi Nobel]]: [[Salvador Luria]], [[Renato Dulbecco]] e [[Rita Levi-Montalcini]].
 
=== Filosofi ===
Nell'ateneo torinese, fondato nel [[1404]] dal duca [[Amedeo VIII]], si segnala la laurea di [[Erasmo da Rotterdam]], nel 1506.
Tuttavia, è solo a partire dal XIX secolo che nel capoluogo si avviano contatti con le principali scuole europee. Prevale l'impostazione idealistica e, segnatamente, hegeliana.
Il pensiero positivistico è influenzato dai numerosi scienziati attivi in quel periodo a Torino, come [[Cesare Lombroso]]. Alla fine dell'800 è di passaggio [[Friedrich Nietzsche]], che rimane affascinato dalla città a tal punto da trasferirvisi. Qui il filosofo compone ''[[Ecce homo]]'', ''[[L'anticristo]]'', ''[[Il crepuscolo degli idoli]]'' e i manoscritti che saranno raccolti ne ''[[La volontà di potenza]]'', e qui manifesta il [[3 gennaio]] [[1889]] la prima [[crisi]] di [[follia]] in [[pubblico]]: mentre si trova in [[piazza]] [[Carlo Alberto]], vedendo un cavallo adibito al traino di una [[carrozza]] [[flagellazione|fustigato]] a [[sangue]] dal cocchiere, abbraccia l'[[animale]] e inizia a piangere, per poi buttarsi a terra urlando in preda a spasmi.
Tra le due guerre mondiali insegnano all'università di Torino due insegnanti: [[Augusto Guzzo]] e [[Nicola Abbagnano]]. Il primo è influenzato dal pensiero gentiliano, il secondo dall'esistenzialismo di Heidegger. Successivamente Abbagnano correggerà l'impostazione iniziale con l'apporto del pensiero pragmatistico di [[John Dewey]] e della cultura scientifica, donde il nome della corrente di [[neoilluminismo]]. Per sua iniziativa avrà luogo in città il [[Centro di Studi metodologici di Torino]].
[[Luigi Pareyson]], allievo di Guzzo, fonderà a Torino la prima cattedra italiana di [[estetica]]. Suoi allievi sono [[Gianni Vattimo]], [[Giuseppe Riconda]], [[Umberto Eco]] e [[Sergio Givone]].
Dalla scuola di Abbagnano, invece, provengono [[Carlo Augusto Viano]], [[Ludovico Geymonat]], [[Pietro Rossi (filosofo)|Pietro Rossi]].
Hanno insegnato a Torino anche [[Pietro Chiodi]], [[Augusto Del Noce]], [[Vittorio Mathieu]] e [[Giorgio Colli]]. Quest'ultimo, assieme al suo allievo [[Mazzino Montinari]], condusse la prima [[edizione critica]] delle opere di Nietzsche.
 
=== La cultura politica ===
Con il [[Risorgimento]], la città di Torino diventa la patria della lotta per l'unificazione italiana. Dapprima tale disegno fu perseguito, in funzione antimazziniana, da parte di un gruppo di moderati piemontesi di ispirazione cattolica e fedeli alla monarchia: tra questi vi furono [[Vincenzo Gioberti]], [[Cesare Balbo]] e [[Massimo D'Azeglio]], convinti che all'unità d'Italia si dovesse giungere attraverso una federazione guidata dal Papa e sostenuta dall'esercito di [[Carlo Alberto]]. Tale era il programma dei [[neoguelfismo|neoguelfi]], frustrato da lì a pochi anni dal comportamento di [[Pio IX]].
A riprendere una parte delle loro idee, ma in direzione chiaramente liberale e progressista, è stato [[Camillo Benso]] conte di [[Cavour (TO)|Cavour]] il quale, sebbene rifiutasse la visione insurrezionale e democratica di [[Mazzini]], era fautore di un programma di riforme economiche e sociali che portassero prima il Piemonte e poi l'Italia, attraverso l'alleanza dei gruppi dirigenti della Penisola, ai livelli delle nazioni più avanzate. Al programma neoguelfo di Gioberti, Cavour oppose la formula «libera Chiesa in libero Stato» e alla passività verso gli eventi europei di Balbo egli, una volta diventato capo del governo, si mosse verso un sistema di alleanze con [[Napoleone III]] e l'[[Inghilterra]] guidata da governi liberali. Nonostante non ritenesse di giungere alla realizzazione del suo programma attraverso la partecipazione del popolo, tuttavia Cavour incoraggiò la libertà di associazione, le società di mutuo soccorso e l'istruzione popolare. Inoltre, egli contribuì a trasformare lo [[Statuto albertino]], attraverso la prassi, in una [[Costituzione]] parlamentare.
L'operato di Cavour richiamò da altre parti d'Italia alcuni ex mazziniani, delusi dalle fallite insurrezioni, che trovarono rifugio a Torino. Tra questi vi furono [[Francesco De Sanctis]] e [[Niccolò Tommaseo]], che proprio a Torino compose il primo ''[[Dizionario della Lingua Italiana (Tommaseo)|Dizionario della lingua italiana]]''.
 
Un rinnovamento del pensiero liberale si ebbe con il nuovo secolo, a causa di un'accresciuta partecipazione delle masse nella vita politica e della crescita del movimento operaio, ad opera di [[Piero Gobetti]]. Questi, negli anni venti, aveva fondato a Torino la rivista ''[[La Rivoluzione liberale]]'' e, successivamente, ''[[Il Baretti]]'', in cui aveva collaborato anche [[Eugenio Montale]], di cui Gobetti era stato il primo editore della raccolta [[Ossi di seppia]]. Oltre a Montale, Gobetti riuniva attorno alla riviste una generazione di giovani torinesi, come [[Leone Ginzburg]], [[Franco Antonicelli]], [[Lionello Venturi]], [[Felice Casorati]], [[Carlo Levi]], [[Augusto Monti]], [[Giacomo Debenedetti]], [[Natalino Sapegno]] e [[Mario Fubini]].
Gobetti condannava la classe dirigente liberale che aveva portato al fascismo, pur ritenendosi erede del pensiero sia di Cavour che di [[Carlo Cattaneo]]. Tuttavia, Gobetti individuava nel proletariato e non nella borghesia il motore del rinnovamento morale e politico della nazione.
 
Sempre a Torino, subito dopo la [[Prima guerra mondiale]], [[Antonio Gramsci]], [[Palmiro Togliatti]], [[Angelo Tasca]] e [[Umberto Terracini]] avevano dato vita alla rivista ''[[L'ordine nuovo]]'', che avrebbe costituito il nucleo di quello che nel [[1921]] sarebbe diventato il [[Partito Comunista Italiano]]. Tale rivista condannava la linea riformistica dei socialisti, individuando nei Consigli di fabbrica e nell'esperienza sovietica la linea di lotta politica.
 
Fondamentale per la cultura politica italiana è stato l'apporto di numerosi intellettuali torinesi nel secondo dopoguerra, tra gli altri il gruppo di studenti e professori che militò nelle file di ''[[Giustizia e Libertà]]'' e del [[Partito d'Azione]], eredi del pensiero gobettiano (tra gli altri, [[Cesare Pavese]], [[Massimo Mila]], [[Natalia Ginzburg]], [[Alessandro Galante Garrone]], [[Vittorio Foa]] e [[Norberto Bobbio]]).
 
Tra le associazioni preposte allo studio del pensiero storico e politico, che hanno sede a Torino, sono da menzionare: la [[Fondazione Gramsci]], il [[Centro studi Piero Gobetti]], l'[[Istituto Gaetano Salvemini]], il [[Centro Pannunzio]], la [[Fondazione Rosselli]], la [[Fondazione Luigi Einaudi]] e la [[Fondazione Luigi Firpo - Centro di Studi sul Pensiero Politico]].
 
=== Artisti ===
[[Immagine:Torino-Palazzo Carignano-jpg.jpg|290 px|right|thumb|Facciata ottocentesca di Palazzo Carignano, uno degli edifici più famosi della città]]
Rimasto un borgo per lungo tempo, nel 1559 il duca [[Emanuele Filiberto]] di Savoia ne fa la capitale dei suoi domini. Nel periodo barocco Torino diventa una corte importante e i duchi hanno l'ambizione di trasformare la città in una splendida capitale. Per questo motivo operano in città degli artisti di grande levatura, soprattutto architetti e urbanisti, come [[Carlo di Castellamonte]] e il figlio [[Amedeo di Castellamonte|Amedeo]], che riprendono il tracciato del ''castrum'' romano per la nuova capitale e costruiscono splendidi edifici, [[Guarino Guarini]] e, nel XVIII secolo, [[Filippo Juvarra]] e [[Benedetto Alfieri]].
 
Per quanto riguarda la pittura e le arti figurative, Torino diventa un punto di riferimento soprattutto nel Novecento. Negli anni venti opera il pittore [[Felice Casorati (pittore)|Felice Casorati]], il quale ispira una serie di allievi, denominati [[Il gruppo dei sei di Torino]], tra cui [[Carlo Levi]], [[Enrico Paulucci]], [[Gigi Chessa]], [[Francesco Menzio]], [[Nicola Galante]] e [[Jessie Boswell]].
In questo ambiente si formano due importanti artisti: lo scultore [[Umberto Mastroianni]] e l'architetto [[Carlo Mollino]].
 
Tra gli anni sessanta e settanta Torino diviene il centro internazionale dell'[[arte povera]], per la presenza in città di artisti come [[Alighiero Boetti]], [[Mario Merz]], [[Giuseppe Penone]], [[Piero Gilardi]] e [[Michelangelo Pistoletto]].
In quegli anni è forte l'influenza artistica di un noto ''designer'', [[Armando Testa]], il fondatore dell'omonima agenzia pubblicitaria.
Attualmente operano in città artisti affermati, come [[Ugo Nespolo]] e [[Carol Rama]].
 
=== Scrittori ===
Luogo angusto e provinciale per molti secoli, Torino ha iniziato ad attrarre scrittori solo dopo l'insediamento della corte del Ducato di Savoia.
Il più noto del XVII secolo è il padre del [[marinismo]], [[Giambattista Marino]], che nel [[1608]] si trasferì presso la corte di [[Carlo Emanuele I]]; il suo non fu questo un soggiorno fortunato, perché subì un tentativo di assassinio da parte di un suo rivale, [[Gaspare Murtola]], e in seguito fu messo in carcere per un anno a causa di maldicenze che aveva detto e scritto contro il duca, e forse per questo motivo nel [[1615]] lasciò Torino e si trasferì in [[Francia]].
Sempre nell'epoca barocca operano a Torino [[Emanuele Tesauro]] e [[Alessandro Tassoni]]; nel secolo successivo, invece, vive per parecchi anni il poeta astigiano [[Vittorio Alfieri]].
Diversa è la situazione nell'800, soprattutto da quando la città diventa un punto di riferimento per la l'unificazione italiana e, successivamente, la capitale del Regno d'Italia. Infatti, in quegli anni vi soggiornano Tommaseo, Settembrini e [[Giovanni Prati]].
Decaduta dal ruolo di capitale, ma già avviatasi verso l'industrializzazione, a Torino vivono e lavorano, dall'inizio del Novecento agli anni che precedono l'avvento del [[fascismo]], [[Guido Gozzano]], [[Edmondo De Amicis]] ed [[Emilio Salgari]]. Tra le due guerre hanno molta risonanza internazionale i romanzi di Dino Segre, conosciuto con lo pseudonimo di [[Pitigrilli]].
Torino riveste un ruolo molto importante a partire dal Secondo Dopoguerra: a fare da catalizzatore è la casa editrice fondata da [[Giulio Einaudi]], che coinvolge [[Cesare Pavese]], [[Italo Calvino]], [[Vitaliano Brancati]], [[Primo Levi]], [[Natalia Ginzburg]], [[Fernanda Pivano]], [[Beppe Fenoglio]], [[Carlo Fruttero]] e [[Franco Lucentini]].
Negli anni più recenti si segnalano [[Giovanni Arpino]], [[Nico Orengo]], [[Giuseppe Culicchia]], [[Margherita Oggero]], [[Laura Mancinelli]], [[Alessandra Montrucchio]], [[Alessandro Perissinotto]], [[Guido Quarzo]], [[Piero Soria]] e [[Alessandro Baricco]].
Alessandro Baricco è stato anche tra i fondatori della [[Scuola Holden]], dedicata all'insegnamento delle tecniche della scrittura. Nel teatro spicca la figura di Antonio Tarantino, autore già ampiamente riconosciuto in Italia, Portogallo, Francia e Germania.
 
==== Romanzi ambientati a Torino ====
* ''[[Professione di fede del Vicario savoiardo]]'', IV parte de ''[[Emilio o dell'educazione|L'Émile]]'', [[Jean-Jacques Rousseau]], 1762
* ''[[Le Confessioni]]'', [[J.J. Rousseau]],
* ''[[Il Romitorio di Sant'Ida]]'', [[Ludovico di Breme]], 1815
* ''[[Cuore (romanzo)|Cuore]]'', [[Edmondo De Amicis]], 1888
* ''[[Il compagno]]'', [[Cesare Pavese]], 1947
* ''[[La bella estate]]'', [[Cesare Pavese]], 1949
* ''[[Lessico famigliare]]'', [[Natalia Ginzburg]], 1963
* ''[[La giornata di uno scrutatore]]'', [[Italo Calvino]], 1963
* ''[[Le due città (romanzo)|Le due città]]'', [[Mario Soldati]], 1964
* ''[[La nuvola di smog]]'', [[Italo Calvino]], 1965
* ''[[Vogliamo tutto]]'', [[Nanni Balestrini]], 1971
* ''[[La donna della domenica]]'', [[Fruttero & Lucentini]], 1972
* ''[[La chiave a stella]]'', [[Primo Levi]], 1978
* ''[[A che punto è la notte]]'', [[Fruttero & Lucentini]], 1979
* ''[[Tutti giù per terra]]'', [[Giuseppe Culicchia]], 1994
* ''[[Torino lungo Dora Napoli]]'', [[Bruno Gambarotta]], 1995
* ''[[La fratellanza della Sacra Sindone]]'', [[Julia Navarro]] 2004
* ''[[Donne informate sui fatti]]'', [[Carlo Fruttero]], 2006
* ''[[La solitudine dei numeri primi]]'', [[Paolo Giordano]], 2007/08
 
=== Editoria ===
Torino ha una storica tradizione in campo editoriale. Nel capoluogo piemontese sono nate importanti case editrici come:
* [[Utet]]
* [[Società Editrice Internazionale]] (SEI)
* [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]
* [[Bollati Boringhieri]]
* [[Finanze & Lavoro]]
* [[Rosenberg & Sellier]]
* [[Claudiana]]
* [[EDT (editore)]]
* [[Lattes Editori]]
* [[Lindau]]
* [[Loescher]]
* [[Paravia]]
* [[Giappichelli]]
* [[Marco Valerio]]
* [[Il Capitello]]
* [[Centro Scientifico Torinese]]
* [[Umberto Allemandi]].
* [[Elledici]].
* [[Comunicando]].
* [[Codice]].
 
La concentrazione di case editrici in città è superiore alla media nazionale e tutt'oggi il 50 per cento delle case editrici scolastiche e universitarie italiane ha sede a Torino, con un'incidenza del 30 per cento del mercato librario scolastico nazionale.
A Torino è concentrato oltre il 90 per cento della produzione editoriale nazionale a [[edizioni a grandi lettere]] per [[ipovisione|ipovedenti]]. Torino è anche luogo di sperimentazione tipografica.
 
Dal 1988 a Torino si organizza la [[Fiera Internazionale del Libro di Torino|Fiera internazionale del libro]].
 
=== Periodici ===
Sede in passato di importanti quotidiani (come la [[Gazzetta del Popolo]] e [[Stampa Sera]], fra i principali, ma anche il [[Corriere di Torino]]), adesso hanno sede nel capoluogo piemontese:
* [[La Stampa]]
* [[La Padania]]
* [[Tuttosport]]
* [[CronacaQui]]
* [[TorinoCronaca]]
In città hanno anche sede le redazioni locali de [[La Repubblica]] e [[Il Giornale]].
Vi si pubblicano anche le edizioni locali di alcuni free press quotidiani quali Epolis, Metro, City e Leggo, il settimanale Però, il mensile Torino Magazine e il bimestrale Extratorino.
Il Comune di Torino, dal 2004, pubblica il periodico CITTAGORA' <ref>CITTAGORA'|[http://www.cittagora.it]</ref>.
 
=== Musei ===
{{Vedi anche|Musei di Torino}}
[[Immagine:Palazzo Bricherasio Torino.JPG|270 px|thumb|right|Palazzo Bricherasio, consueta sede di mostre temporanee]]
[[Immagine:Museo del Risorgimento italiano.JPG||250 px|right|thumb|Palazzo Carignano, museo del risorgimento italiano]]
 
Torino, dal [[2009]] inclusa nella prestigiosa MICHELIN Guide Main Cities of Europe, è sicuramente la città italiana con il maggior numero di musei artistici, storici e scientifici. Vi sono quattro musei nazionali:
([[Museo Nazionale del Cinema|Museo del cinema]], [[Museo dell'automobile Carlo Biscaretti di Ruffia|Museo dell'Automobile]], [[Museo Nazionale della Montagna|Museo della Montagna]], il [[Museo Nazionale del Risorgimento Italiano|Museo del Risorgimento]]) e numerosi altri musei di rilevanza nazionale e internazionale, come il [[Museo Egizio di Torino|Museo Egizio]], la [[Fondazione Italiana per la Fotografia]], l'[[Armeria Reale]].
 
Alcuni musei sono stati ampliati e rinnovati negli ultimi anni (ad esempio il Museo del Cinema e il Museo Egizio) o sono in corso di rinnovamento: tra questi, il Museo dell'automobile, i cui spazi espositivi verranno raddoppiati, e il [[Museo di anatomia]], il [[Museo di antropologia ed etnografia]], e il [[Museo di antropologia criminale]] [[Cesare Lombroso]], che verranno unificati in un unico [[Museo dell'Uomo]], all'interno del "[[Palazzo degli Istituti Anatomici]]" di [[corso Massimo d'Azeglio]].
 
Molto importanti sono le collezioni artistiche della città: vi si trovano infatti opere di [[Leonardo da Vinci]], [[Antonello da Messina]], [[Beato Angelico]], [[Andrea Mantegna]], ma anche di [[Jan van Eyck|Van Eyck]], [[Rembrandt]], [[Antoon van Dyck|Van Dyck]].
 
Per l'arte figurativa è da citare la [[Galleria Sabauda (Torino)|Galleria Sabauda]] (una delle più importanti pinacoteche d'Italia), che ospita dipinti per un periodo che va dal XII al XVIII secolo; per l'arte moderna e contemporanea vi sono la [[GAM - Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea]], (il secondo museo di arte moderna in Italia, con 5.000 dipinti e 400 sculture), il [[Museo Civico d'Arte Antica di Torino | Museo Civico d'Arte Antica]] di [[Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja|Palazzo Madama]], la [[Fondazione Sandretto Rebaudengo]] contenente esposizioni degli artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo e la [[Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli]] e la [[Fondazione Merz]]. Considerando che la vicina [[Rivoli]] ospita nell'omonimo castello il [[Museo di Arte Contemporanea]], Torino può essere considerata come il più importante polo museale italiano per l'[[arte contemporanea]].
 
[[Immagine:Museo Egizio di Torino-631 o.jpg|200 px|thumb|left|Lo statuario del museo egizio]]
Un discorso a parte merita il [[Museo Egizio di Torino|Museo Egizio]], {{citazione necessaria|il più importante d'Europa, in quanto custode della seconda collezione di arte egizia del mondo per vastità e importanza dopo quella del museo del [[Cairo]]}}.
 
Le collezioni di arte antica, la cui raccolta fu iniziata dal re [[Carlo Felice]] agli inizi dell'800, si trovano nel [[Museo di Antichità]].
 
Inoltre, l'apertura del [[Museo d'arte orientale (Torino)|MAO - Museo d'Arte Orientale]] nel dicembre 2008 ha permesso di ospitare ricche collezioni provenienti dal [[Vicino Oriente]], dall'[[India]], dalla [[Cina]] e dal [[Giappone]], oltre che dall'[[Asia Centrale]].
 
La [[Fondazione Accorsi]] è una ricca collezione privata, ora aperta al pubblico, di opere collezionistiche. Mostre temporanee di rilievo si tengono a [[Palazzo Bricherasio]] e a [[Palazzo Madama]].
 
Importanti sono poi dal punto di vista storico il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, presso [[Palazzo Carignano]], e il Museo Nazionale della Montagna, presso il Monte dei Cappuccini, sulla riva destra del Po. Testimonianze della storia di Torino sono a disposizione presso l'[[Istituto Storico della Resistenza di Torino|Istituto Storico della Resistenza]].
 
Per quanto riguarda le scienze, è sicuramente da ricordare il [[Museo Regionale di Scienze Naturali]], tra i maggiori in Italia dello specifico settore.
 
Tra le curiosità, infine, è la preparazione un [[Museo del cioccolato]] che sarà allestito nel quartiere storico di [[Porta Palazzo]].
 
In città ha sede inoltre un festival dedicato all'arte e alla cultura digitale:
* [[Share Festival]]
 
=== Biblioteche ===
La città ospita alcune importanti [[biblioteca|biblioteche]]: la [[Biblioteca nazionale universitaria]] e la [[Biblioteca Reale]] di proprietà dello Stato, la [[Biblioteca Civica Centrale]] e molte collezioni specializzate come la [[Biblioteca Internazionale di Cinema e Fotografia "Mario Gromo"]], la [[Biblioteca Nazionale del Club Alpino Italiano]], la Biblioteca della Fondazione [[Luigi Einaudi]] e le biblioteche d'arte della [[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea]] e dell'[[Accademia Albertina di Belle Arti]].
 
La rete delle biblioteche civiche comprende, oltre alla Civica centrale, altre 23 istituzioni analoghe (17 biblioteche civiche diffuse sul territorio, 2 biblioteche situate presso le carceri e 4 punti di lettura).
 
A queste si aggiungono le biblioteche, centrali e dipartimentali, delle università: l'Università degli Studi ne dispone di 50, tra cui spicca la Biblioteca Interdipartimentale di Scienze Religiose [[Erik Peterson]], il Politecnico di 17. La consultazione dei volumi è libera per tutti, ma il prestito è riservato ai soli iscritti alle varie Facoltà.
 
=== Teatri ===
* [[Cavallerizza Reale]]
* [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio]]
* [[Teatro Alfieri]]
* [[Teatro Carignano]]
* [[Teatro Stabile di Torino]] ''(che in realtà è una Fondazione che produce od ospita spettacoli in vari teatri cittadini)''
* [[Teatro Agnelli]]
* [[Teatro Adua]] (non più in attività)
* [[Alfa Teatro]]
* [[Teatro Araldo]]
* [[Teatro Erba]]
* [[Teatro Cardinal Massaia]]
* [[Teatro Colosseo]]
* [[Teatro Gioiello]]
* [[Teatro Juvarra]]
* [[Teatro Nuovo (Torino)|Teatro Nuovo]]
* [[Teatro Gobetti]]
 
=== Cinematografia ===
[[Immagine:Torino12.jpg|thumb|250 px|right|La Mole ospita il Museo Nazionale del Cinema]]
Torino è la città italiana in cui fu per prima stabilita l'industria [[cinema]]tografica, in ragione della storica vicinanza geografica e culturale con la [[Francia]] dei [[fratelli Lumière]]. Proprio nel capoluogo piemontese, nel [[marzo]] [[1896]], gli inventori del cinematografo esibirono la prima proiezione di un film mai avvenuta in Italia e, nel [[novembre]], in [[via Po]], la prima davanti a un pubblico pagante<ref>[http://www.cinemaniaci.it/modules.php?name=News&file=article&sid=38 "Le proiezioni cinematografiche a Torino" - di Pierluigi Capra]</ref>.
 
I primi studi cinematografici italiani aprono a Torino dal [[1907]] - [[Giovanni Pastrone]] vi girò uno dei primi [[kolossal]] della storia del cinema, ''[[Cabiria]]'', nel [[1914]] -.
 
Le produzioni delle principali case, come l'[[Ambrosio]], l'[[Italia film]], l'[[Aquila (casa di produzione)|Aquila]] e gli [[studi Fert]],<ref>Servizio TorinoPlus del Comune di Torino|[http://www.comune.torino.it/torinoplus/italiano/portrait/novecento.html]</ref> proseguono fino al 1937, anno di inaugurazione di Cinecittà a Roma.
 
La vocazione cinematografica di Torino, però, non cessa. Nel [[1956]] viene aperto il [[Museo Nazionale del Cinema]], dapprima ospitato a [[Palazzo Chiablese]] e poi, dal [[2000]], nell'imponente sede della [[Mole Antonelliana]]. Negli [[Anni Ottanta]] un gruppo di professori universitari e critici cinematografici torinesi dà luogo, con il sostegno degli enti locali, alla rassegna cinematografica [[Festival Cinema Giovani]], che dal [[1997]] assume la denominazione di [[Torino Film Festival]] conquistandosi un punto di riferimento a livello internazionale specialmente per il cinema sperimentale e giovanile, secondo in Italia soltanto allo storico [[Festival di Venezia]].
 
Sempre a Torino si svolgono il [[Torino GLBT Film Festival - Da Sodoma a Hollywood]], il [[Festival Internazionale Cinema delle Donne]], il [[Sottodiciotto Film Festival]] legato ai temi dell'adolescenza, [[CinemAmbiente]] e [[VIEW Conference]] (in precedenza ''Virtuality''), manifestazione interamente dedicata alla realtà virtuale.
 
Oggi Torino è tra le principali sedi di realizzazioni cinematografiche e televisive in Italia, grazie al ruolo della [[Torino Film Commission]] che vi riporta la produzione di molti lungometraggi, sceneggiati e spot.
 
Nel [[2002]] vengono riaperti gli [[studi Fert]] con la nuova denominazione di [[Virtual Reality & Multi Media Park]] e la [[Lumiq Studios]] inizia la sua attività.
 
Sono nati a Torino il primo ''[[cinema d'essai]]'' italiano (il Romano nella [[Galleria Subalpina]], nel [[1971]]), la principale associazione cinematografica nazionale (l'[[Aiace (associazione)|Aiace]]) e la prima [[multisala]] del Paese (l'[[Eliseo]], nel [[1983]]).
 
{{cassetto
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|titolo=Film girati a Torino
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Elenco dei principali film girati in toto o in parte a Torino:
* ''[[Cabiria]]'', [[Giovanni Pastrone]], 1914
* ''[[Maciste all'inferno (film 1925)|Maciste all'inferno]]'', [[Guido Brignone]], 1925
* ''[[Cuore (romanzo)|Cuore]]'', [[Duilio Coletti]], 1947
* ''[[Guerra e pace]]'', [[King Vidor]], 1956
* ''[[I compagni]]'', [[Mario Monicelli]], 1963
* ''[[Un colpo all'italiana]]'', [[Peter Collison]], 1969
* ''[[Il gatto a nove code]]'', [[Dario Argento]], 1971
* ''[[Quattro mosche di velluto grigio]]'', Dario Argento, 1971
* ''[[Torino nera]]'', [[Carlo Lizzani]], 1972
* ''[[Mimì metallurgico ferito nell'onore]]'', [[Lina Wertmuller]], 1972
* ''[[Trevico-Torino: viaggio nel Fiat-nam]]'', [[Ettore Scola]], 1973
* ''[[Profumo di donna]]'', [[Dino Risi]], 1974
* ''[[Profondo rosso]]'', Dario Argento, 1975
* ''[[La donna della domenica]]'', [[Luigi Comencini]], 1975
* ''[[Torino violenta]]'', [[Carlo Ausino]], 1977
* ''[[Tony: l'altra faccia della Torino violenta]]'', Carlo Ausino, 1980
* ''[[La ragazza di via Millelire]]'', Gianni Serra, 1980
* ''[[Razza selvaggia]]'', [[Pasquale Squitieri]], 1980
* ''[[Al bar dello sport]]'', [[Francesco Massaro]], 1983
* ''[[I ragazzi di Torino sognano Tokyo e vanno a Berlino]]'', [[Vincenzo Badolisani]] 1985
* ''[[Hannah e le sue sorelle]]'', [[Woddy allen ]] 1986
* ''[[La seconda volta]]'', [[Mimmo Calopresti]], 1995
* ''[[Tutti giù per terra (film)|Tutti giù per terra]]'', [[Davide Ferrario]], 1996
* ''[[Così ridevano]]'', [[Gianni Amelio]], 1998
* ''[[Preferisco il rumore del mare]]'', Mimmo Calopresti, 1999
* ''[[Una lunga, lunga, lunga notte d'amore]]'', [[Luciano Emmer]], 2000
* ''[[Tandem]]'', [[Lucio Pellegrini]], 2000
* ''[[Torino boys]]'', [[Manetti Bros]], 2000
* ''[[Non ho sonno]]'', Dario Argento, 2001
* ''[[I giorni di Nietzsche a Torino]]'', [[Julio Bressane]], 2001
* ''[[I vestiti nuovi dell'imperatore]]'', [[Alan Taylor]], 2001
* ''[[Santa Maradona]]'', [[Marco Ponti]], 2001
* ''[[Heaven]]'', [[Tom Tykwer]], 2002
* ''[[Dopo mezzanotte]]'', [[Davide Ferrario]], 2003
* ''[[La meglio gioventù]]'', [[Marco Tullio Giordana]], 2003
* ''[[A/R Andata + Ritorno]]'', Marco Ponti, 2004
* ''[[Se devo essere sincera]]'', Davide Ferrario, 2004
* ''[[I giorni dell'abbandono ]]'', Giuliano Montaldo ,2005
* ''[[Il mercante di pietre]]'', [[Renzo Martinelli]], 2006
* ''[[La terza madre]]'', Dario Argento, 2006
* ''[[7 km da Gerusalemme]]'', Claudio Malaponti, 2007
* ''[[Seta]]'', François Girard, 2007
* ''[[The Bourne Ultimatum - Il ritorno dello sciacallo]], Paul Greengrass, 2007
* ''[[Mio fratello è figlio unico ]], Daniele Luchetti,2007
* ''[[Signorina Effe]],Wilma Labate, 2007
* ''[[Sanguepazzo]]'', Marco Tullio Giordana, 2008
* ''[[Tutta colpa di Giuda ]]'',Davide Ferraio , 2008
* ''[[L'uomo che ama]]'',Davide Ferraio , 2008
* ''[[Solo un padre]]'',Luca Luccini , 2008
* ''[[Colpo d'occhio]]'',Sergio Rubini , 2008
* ''[[I demoni di San Pietroburgo]]'',Giuliano Montaldo,2008
* ''[[Il Divo]]'',Paolo Sorrentino,2008
* ''[[Giallo]]'',Dario Argento, 2009
* ''[[Imago Mortis]]'',Stefano Bessoni, 2009
* ''[[Vincere]]'',Marco Bellocchio ,2009
* ''[[L'ultimo crodino ]]'',Umberto Spinazzola, 2009
* ''[[Il resto della notte ]]'',rancesco Munzi, 2009
 
 
}}
 
==== ''Soap opera'' ====
* [[Cuori rubati (soap opera)|Cuori rubati]]
* [[Centovetrine]]
* [[Vivere (soap opera)|Vivere]]
* [[Il Bene e il male]]
* [[Elisa di rivombrosa]]
 
== Musica ==
A Torino vi è una ricca offerta musicale. Viene eseguita dal vivo ogni tipo di musica e, oltre ai principali teatri e sale da concerto per la musica classica, dopo le recenti olimpiadi sono aumentati i Palazzetti dove avvengono concerti ed esibizioni di musica leggera. Tra questi, i più frequentati sono:
* il [[PalaRuffini]], conosciuto anche come ''Palazzetto dello Sport''
* il [[Mazda Palace (Torino)|Mazda Palace]]
* il [[Palasport Olimpico]], detto anche ''PalaIsozaki'' dal nome del suo ideatore, l'architetto [[Arata Isozaki]]
 
=== Teatri e sale da concerto ===
I concerti di musica sinfonica e operistica si tengono principalmente in tre luoghi:
* [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio]]
* [[Auditorium RAI "Arturo Toscanini"]]
* [[Auditorium "Giovanni Agnelli" del Lingotto]]
 
=== Orchestre e cori ===
In città hanno sede ben 3 orchestre sinfoniche di caratura nazionale ed internazionale:
* l'[[Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI]], considerata tradizionalmente la migliore orchestra sinfonica in Italia;
* l'Orchestra Sinfonica del [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio]];
* l'[[Orchestra Filarmonica di Torino]].
 
Hanno sede inoltre numerosi cori, tra i quali:
* [[Accademia Corale "Stefano Tempia"]]
* [[Coro dell'Università degli Studi di Torino]], <small>diretto dal M° [[Sergio Pasteris]]</small>
* [http://www.unicantores.org Coro ''Universi Cantores''], <small>diretto dal M° [http://www.myspace.com/clsclassic Carmelo Luca Sambataro]</small>
* [[Torino Vocalensemble]], <small>diretto dal M° [[Carlo Pavese]]</small>
* [[La bottega musicale]]
* [[Coro Sette Torri]]
* [[Sunshine Gospel Choir]]
e tra i cori di voci bianche, il miglior considerato della regione:
* I [[Piccoli Cantori di Torino]], <small>diretto dal M° [[Carlo Pavese]]</small>
 
=== Festival e associazioni musicali ===
A Torino si svolgono ogni anno rassegne di ogni genere musicale. Sono da menzionare [[settembre Musica]], che si propone di promuovere la commistione di musica colta e popolare, il [[Traffic Festival]], che invece riunisce cantanti della scena pop-rock e dance italiana e mondiale e [[Club To Club]] Festival Internazionale di Musica e Arti Elettroniche che si è imposto nello scenario contemporaneo come uno dei più importanti e innovativi festival europei dedicati alla musica elettronica e alle forme d’arte che con essa interagiscono. Il festival e ensemble [[Antidogma]], che promuovono la musica colta contemporanea.
Tra le associazioni usicali che hanno sede a Torino sono da segnalare l'[[Unione musicale]] e il [[Folk club]].
[[Sistema musica]] è l'associazione che il Comune di Torino, il Conservatorio e le orchestre cittadine hanno fondato per promuovere la fruizione della musica nella città.
L'[[Accademia corale Stefano Tempia]], fondata nel 1875, è la più antica associazione musicale del Piemonte e la più antica accademia corale italiana.
 
=== Il jazz sotto la Mole ===
Già a partire dagli anni trenta, nel capoluogo piemontese si sviluppa l'interesse per il [[jazz]]. Nel 1935, per l'iniziativa di uno studioso della musica, Alfredo Antonino, [[Louis Armstrong]] tiene a Torino ben due concerti, le uniche date italiane della sua tournée europea. Gli appassionati di jazz e i musicisti erano costretti alla quasi clandestinità a causa dell'ostracismo del regime fascista verso questo genere musicale proveniente da oltreoceano. Le jam-sessions si svolgevano in un locale chiamato ''Taverna Sobrero''.
Negli anni successivi al secondo dopoguerra, nei vari club della città erano attivi complessi e piccole orchestre, come quelli che facevano riferimento al sassofonista [[Gianni Basso]] e al pianista [[Piero Angela]], quest'ultimo poi diventato più celebre come giornalista e divulgatore scientifico. Suggestioni swing ebbe pure a musica di un cantante torinese dell'epoca, [[Fred Buscaglione]].
Negli anni sessanta, a Torino, inizia la sua carriera [[Enrico Rava]], che in città conosce [[Gato Barbieri]]. Nel 1978 nasce il [[Centro Jazz]].
 
Attualmente sono diversi i locali dove è possibile ascoltare musica jazz dal vivo, come ''Il magazzino di Gilgamesh'', ''Le ginestre'' e ''Capolinea 8''.
 
=== Gruppi musicali e cantanti ===
[[Ernesto Bonino]], [[Fred Buscaglione]], [[Carlo Pierangeli]], [[Tonina Torrielli]], [[Fausto Amodei]], i [[I Brutos|Brutos]], [[Stella Dizzy]], [[Luciano Fineschi]], [[Quartetto Hohner]], [[Domenico Serengay]], [[Gipo Farassino]], [[Roberto Balocco]], [[Rita Pavone]], [[Franco Tozzi]], [[Riz Samaritano]], [[Mariolino Barberis]], [[Vanna Brosio]], [[I Ragazzi del Sole]], [[Silvana Aliotta|Silva Grissi]], [[Ettore Bruno|Gerry Bruno]], [[Mini Molly]], [[Pierfranco Colonna]], [[Volti '70]], [[Francesco Anselmo]], [[Franco De Gemini]], gli [[Alluminogeni]], i [[Circus 2000]], [[Valerio Liboni]], [[La Strana Società]], [[Mario Scotti]], [[Silvana Aliotta]], [[Raffaella De Vita]], [[Gilda (cantante)|Gilda]], [[Grazia Vitale]], [[Andrea Giordano]], i [[Living Life]], [[Umberto Tozzi]], [[Enzo Maolucci]], gli [[Arti e Mestieri]], [[Venegoni & Co]], [[Beppe Crovella]], [[Gigi Venegoni]], [[Silvano Borgatta]], [[Marco Bonino]], [[Carlo Credi]], i [[Righeira]], i [[No Strange]], i [[Truzzi Broders]], gli [[Africa Unite]], [[Mau Mau (gruppo musicale)|Loschi Dezi]], [[Motel Connection]], gli [[Statuto (gruppo musicale)|Statuto]], i [[Powerillusi]], [[Camaleunti]], [[Marco Carena]], [[Persiana Jones]], [[Nadar Solo]], [[Negazione]], [[Angeli]], [[Sergio "moses" Moschetto]], [[Linea 77]], [[Perturbazione (gruppo musicale)|Perturbazione]], [[Sushi Complesso)|Sushi]], [[Mau Mau (gruppo musicale)|Mau Mau]], [[Eiffel 65]], [[Gabry Ponte]], [[Mao (cantante)|Mao]], [[Giuliano Palma & the Bluebeaters]], [[Macs Cabi]], i [[Subsonica]], [[Gigi D'Agostino]], gli [[Amici di Roland]], [[Stiliti]], [[Highlord]], [[Monica Motor Motel]], [[Snatch]], [[The Rootscall]], [[Heart on Fire]], [[Frankie|Frankie HI-NRG Mc]],[[Seal]], [[Orchestra di Ritmi Moderni Arturo Piazza]], [[Arturocontromano]], gli [[Scat]], gli[[Arsenico]].
 
=== Etichette discografiche ===
*[[Emanuela Record]]
*[[Kansas (casa discografica)|Kansas]]
*[[DKF Folklore]]
*[[Mu Records]]
*[[Drums (casa discografica)|Drums]]
*[[Shirak Records]]
*[[Toast Records]]
*[[Dracma Records]]
*[[Electromantic Music]]
*[[Mescal (casa discografica)|Mescal]]
*[[Casasonica]]
*[[Bliss Corporation]]
 
=== Torino nelle canzoni ===
 
*''Black City'' dei [[OneMic]] (2005)
*''Ciao Turin'' di [[Sergio Ponalini]] & i [[Radio Boys]] ([[1949]])
*''Passeggiando per il centro di Torino'' del [[Quartetto Cetra]] ([[1954]])
*''La mia città'' di [[Gipo Farassino]] ([[1967]])
*''She was waitin' for her mother at the Station in Torino and you know I love you baby but it's getting too heavy too laugh'' di [[Shawn Phillips]] ([[1970]])
*''Torino che non è New York'' di [[Enzo Maolucci]] ([[1978]])
*''Torino'' di [[Antonello Venditti]] ([[1982]])
*''Qui non c'è il mare'' degli [[Statuto (gruppo musicale)|Statuto]] (1991)
*''Quella di Torino'' dei [[Powerillusi]] (1996)
*''Il cielo su Torino'' dei [[Subsonica]]
*''Cantieri su Torino'' dei [[Fratelli Sberlicchio]]
*''Too much of metro'' dei [[Fratelli Sberlicchio]]
*''Meglio di uno specchio'' dei [[Massimo Volume]]
*''Le canson dla piòla ''(Roberto Balocco)
*''Un'auto targata To'' di [[Lucio Dalla]]
*''Tanco del murazzo'' di [[Vinicio Capossela]]
 
=== Attori e attrici torinesi ===
 
[[Riccardo Miniggio]], [[Wilma Aris]], [[Domenico Serengay]], [[Raffaella De Vita]], [[Caterina Boratto]], [[Erminio Macario]], [[Margherita Fumero]], [[Stefania Rocca]], [[Luciana Littizzetto]], [[Gabriel Garko]], [[Beppe Braida]], [[Valeria Solarino]], [[Valeria Bruni Tedeschi]], [[Piero Chiambretti]], Roberto Alpi, [[Luca Argentero]]
 
== Emittenti ==
Torino è la sede del terzo Centro di Produzione Televisiva [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]], dopo quelli di [[Roma]] e [[Milano]]. Assieme a queste due sedi, il centro di Torino è stato anche il primo dell'azienda televisiva, da quando ha iniziato i suoi programmi nel 1954.
Torino, inoltre, già ospitava il centro di direzione dell'[[EIAR]] dal 1927, prima che si trasformasse in RAI.
 
Altre emittenti, a diffusione regionale, sono [[Quartarete TV]], [[GRP]], [[Telestudio]], [[Videogruppo]], [[Rete7 Piemonte]] e la tv della Diocesi [[Telesubalpina-Telesu]].
 
Le principali emittenti radiofoniche cittadine sono [[Radio Flash Orizzonte|Radio Flash]], [[Radio GRP]], [[Radio Centro 95]], [[Radio Manila]], [[Radio Veronica One]] e [[Radio 2000 Blackout]].
 
== Sport ==
 
===Arti marziali===
Nella città è presente la Federazione italiana judo lotta karate arti marziali (FIJLKAM). Il Comitato regionale piemontese del settore judo si trova in via Giordano Bruno 191. Torino vanta 21 società di judo.
 
===Baseball===
Nella città sono presenti due società la [[Grizzlies Torino 48]] militanti il campionato di [[campionato italiano di baseball|serie C1]] e la [[Juve 98 BC]] militante il campionato di [[campionato italiano di baseball|serie B]]. Lo stadio di baseball di Torino "Passo Buole" ospiterà nel [[2009]] alcune partite delle fasi finali del prossimo [[Campionato mondiale di baseball|mondiale di Baseball]] organizzato dalla [[IBAF]].
 
===Calcio===
Torino è la città che diede i natali al campionato di calcio in Italia: il primo campionato, disputato l'[[8 maggio]] [[1898]] allo [[Stadio Motovelodromo Umberto I]] della capitale sabauda, si svolse infatti nel capoluogo subalpino fra 4 squadre, fra le quali ben 3 torinesi. Complessivamente le squadre torinesi hanno conquistato 34 scudetti, come le società di [[Milano]], (più 2 revocati e 1 non assegnato) e 14 Coppe Italia, il che ne fa la città più vincente d'Italia.
 
Lo [[Stadio delle Alpi]] ha ospitato le gare interne del [[Torino Football Club 1906|Torino FC 1906]] e della [[Juventus Football Club|Juventus FC]] sino alla stagione calcistica 2005/2006; dalla stagione successiva le partite di campionato di [[Serie A]] e [[Serie B]] si sono giocate allo [[Stadio Olimpico di Torino|Stadio Olimpico]] (già Stadio Comunale) inaugurato nel febbraio 2006 per i [[Giochi olimpici invernali]] [[2006]].
 
La [[Juventus Football Club|Juventus FC]], fondata nel [[1897]], è la società calcistica più vittoriosa e celebre d'[[Italia]] <ref>{{it}} Articolo [http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_981535443/Juventus_Football_Club.html Enciclopedia Encarta (versione online): Juventus Football Club] - ''it.encarta.msn.com''.</ref> ed una delle più titolate e prestigiose al [[mondo]] <ref>{{lingue|en|fr|es|de}} Articolo [http://www.fifa.com/worldfootball/clubfootball/news/newsid=107733.html#juventus+building+bridges+serie+b "Juventus facce nuovi ponti"] - ''www.fifa.com''; 20 novembre 2006.</ref><ref>{{Cita news|lingua=fr|url=http://www.lefigaro.fr/sport/2009/02/19/02001-20090219ARTFIG00451-juventus-de-turin-l-histoire-d-une-renaissance-.php|titolo=Juventus de Turin, l'histoire d'une renaissance|pubblicazione=[[Le Figaro]]|giorno=27|mese=02|anno=2009|accesso=17/7/2009}}</ref>. Famosa in tutto il mondo col sopranome di ''Vecchia Signora'', la Juventus è il club con il più alto numero di sostenitori nella Penisola <ref name="tifosi juventini">{{lingue|it|en|zh}} [http://www.juventus.com/site/ita/CLUB_obiettiviestrategie.asp Juventus Football Club S.p.A: Obiettivi e Strategie] - ''www.juventus.com''.</ref> e fra i maggiori a livello internazionale <ref name="tifosi juventini">{{lingue|it|en|zh}} [http://www.juventus.com/site/ita/CLUB_obiettiviestrategie.asp Juventus Football Club S.p.A: Obiettivi e Strategie] - ''www.juventus.com''.</ref>. Attualmente la [[Statistiche_dei_trofei_internazionali_di_calcio#Classifica_dei_club_pi.C3.B9_titolati_nelle_coppe_internazionali|sesta squadra]] più titolata al [[mondo]] - terza in [[Europa]] - a livello di [[Statistiche_dei_trofei_internazionali_di_calcio|trofei internazionali vinti e riconosciuti dalla FIFA]] <ref name="livello internazionale">Con 11 trofei in bacheca la Juventus è - insieme al [[Liverpool F.C.|Liverpool]] - la terza squadra europea [[Statistiche_dei_trofei_internazionali_di_calcio#Classifica_dei_club_pi.C3.B9_titolati_nelle_coppe_internazionali|per numero di titoli ufficiali vinti a livello internazionale]] (alle spalle di [[Associazione Calcio Milan|Milan]] con 18 trofei vinti e [[Real Madrid]] con 15 trofei). Nel mondo è la sesta squadra col maggior numero di trofei internazionali ufficiali riconosciuti da ciascuna delle [[FIFA#Confederazioni|sei confederazioni regionali di calcio]] ([[UEFA]], [[CONMEBOL]], [[Confédération Africaine de Football|CAF]]; [[CONCACAF]], [[Asian Football Confederation|AFC]] ed [[Oceania Football Confederation|OFC]]) e la [[FIFA|Federazione Internazionale delle Associazioni Calcistiche]] ''ex aequo'' con il [[São Paulo Futebol Clube|São Paulo]] e la compagine inglese (alle spalle solo del [[Club Atlético Boca Juniors|Boca Juniors]], con 18 trofei vinti, l'[[Club Atlético Independiente|Independiente]], con 15 trofei, le due squadre europee prima indicate e l'[[Al Ahly|Al-Ahly SC]], squadra che vanta 14 trofei internazionali). Vedi anche l'articolo "[[Statistiche dei trofei internazionali di calcio]]".</ref> e l'unica società calcistica a livello planetario <ref name="trofei">{{lingue|en|fr|de|es|it|pt|ru|jp|kr}} [http://it.uefa.com/footballEurope/Club=50139/domestic.html Calcio Europa: Juventus FC] - ''www.uefa.com''.</ref> ad avere vinto tutti i tornei e coppe ufficiali a livello internazionale <ref name="competizioni europee">{{lingue|en|fr|de|es|it|pt|ru|jp|kr}} [http://it.uefa.com/competitions/clubfootball/index.html Competizioni calcistiche riconoscute dall'Unione delle Federazioni Calcistiche Europee] - ''www.uefa.com'', dicembre [[2006]].</ref> partecipa nella massima serie del [[campionato italiano di calcio|campionato italiano]].
 
Il [[Torino Football Club 1906|Torino FC 1906]], nato dalla fusione del [[Football Club Torinese|Foot-Ball Club Torinese]] - una squadra molto importante al tempo del calcio pionieristico - con alcuni soci dissidenti della Juventus, è storicamente, uno dei club più prestigiosi del calcio italiano. Dopo anni travagliati da seri problemi economici, è recentemente retrocesso in [[Serie B]]. Disputa insieme alla ''Vecchia Signora'' il derby più antico del Paese: il ''[[Derby della Mole]]''.
 
La storia calcistica cittadina è segnata da due tragici episodi, tuttora particolarmente sentiti dalle tifoserie locali.
 
Il [[4 maggio]] [[1949]] l'intera squadra di calcio del [[Grande Torino]], allora la più forte d'Italia, perì tragicamente in un incidente aereo schiantandosi sul retro della [[Basilica di Superga]] di ritorno da un'amichevole giocata a [[Lisbona]]. Simbolo indiscusso di quella squadra era [[Valentino Mazzola]], padre di [[Ferruccio Mazzola|Ferruccio]] e [[Sandro Mazzola]], entrambi affermati calciatori.
 
Il [[29 maggio]] [[1985]], prima dello svolgimento della finale di [[Coppa dei Campioni (calcio)|Coppa dei Campioni]] allo stadio [[Stadio Re Baldovino di Bruxelles|Heysel]] di [[Bruxelles]], nella quale dovevano sfidarsi la [[Juventus Football Club|Juventus FC]] ed il [[Liverpool Football Club|Liverpool]], in seguito ad alcuni tafferugli ed al cedimento di parte delle tribune, morirono 39 tifosi, di cui 32 italiani.
 
====Calcio a 5====
* [[Torino Calcio a Cinque]]
 
====Calcio femminile====
* [[Torino Calcio Femminile]]
* [[Juventus femminile]]
 
===Ciclismo===
A marzo a Torino si svolge la [[Milano-Torino]], ''classica'' del ciclismo di circa 200 km. Fino al 2004 la corsa, insieme al [[Giro del Piemonte]], tradizionalmente chiudeva la stagione agonistica; a seguito di una modifica dei calendari, ora la apre. Si tratta della competizione più antica d'Italia, la cui prima edizione risale al [[1876]]. Attualmente la corsa è organizzata dal quotidiano [[La Gazzetta dello Sport]].
 
Il [[27 maggio]] [[2005]] la 18ª tappa del [[Giro d'Italia 2005]], una cronometro individuale, si è conclusa a Torino con la vittoria di [[Ivan Basso]].
 
===Canottaggio e pallanuoto===
A Torino venne inoltre fondata la [[Fédération Internationale des Sociétés d'Aviron]] (FISA, la federazione internazionale di canottaggio) il [[25 giugno]] [[1892]].
Numerose sono le società canottieri, tra cui si possono ricordare la più antica, la [[Reale Società Canottieri Cerea]], la [[Società Canottieri Esperia-Torino]], la [[Società Canottieri Armida]], oltre alla [[Canottieri Caprera]].
 
Negli anni 80, Torino aveva una forte squadra di pallanuoto che poi ha subito la stessa sorte della pallavolo e del basket.
 
La pallanuoto torinese ritorna ad alti livelli nel 2007 quando la squadra [[Torino 81]], allenata da Bruno Bodrone, viene promossa in serie A2. In questa categoria la società torinese ha disputato un ottimo campionato nella stagione 2007-2008.
 
===Football americano===
* [[Giaguari Torino]]
* [[Blacks Rivoli]]
 
===Hockey===
'''Hockey su prato:'''
*[[CUS Torino Hockey]]
 
'''Hockey su ghiaccio:'''
* [[Hockey Club Torino]]
* [[Hockey Club All Stars Piemonte]] serie A2
* [[Ice Hockey Club Draghi Torino]]
 
'''Hockey in-linea:'''
* [[H.C. Draghi Torino]]
* [[Real Torino Hockey Club]]
 
===Hit Ball===
Torino è la città natale dell'[[Hit ball]], sport ideato nel 1986 e attualmente in espansione sul territorio nazionale.
 
===Korfball===
* [[G.S. Mondo Sport]]
 
===Pallamano===
* [[Città Giardino Pallamano Torino]] serie B
* [[G.P.B. Regio Parco Torino]] storica rivale del città giardino, negli anni passati si è sempre distinta nel settore giovanile, raggiungendo il torneo nazionale (a cui partecipano le squadre vincitrici nel campionato della propria regione).
 
===Pallavolo e pallacanestro===
Nel passato grande importanza hanno avuto le squadre di pallavolo del [[CUS Torino]], vincitrice di 4 campionati italiani e della Coppa dei Campioni nel 1980, e dell'[[Auxilium Pallacanestro Torino]].
Attualmente Torino non ha squadre professionistiche nella massima divisione di questi due sport, ma esiste un progetto per riportare almeno il volley ai massimi livelli.
Al [[Palavela]] di Torino dal 10 al 13 aprile 2008 si sono disputate le finali di [[pallacanestro]] della [[ULEB Cup]],evento che si è ripetuto anche nel marzo [[2009]] con l'[[Eurocup]].
 
===Rugby===
La prima partita in assoluto di [[rugby]] venne disputata a Torino nel [[1910]] tra il Racing Club de Paris e il Servette di Ginevra. La [[Reale Società Ginnastica Torino|Ginnastica Torino]] vinse il titolo italiano nel [[1947]] e il [[Cus Torino Rugby]] fu vice-campione italiano nel [[1957]]. Attualmente l'unico club torinese di rugby è il Cus Torino (che ha stretto un accordo di collaborazione con il [[Volvera R.F.C.]]), che milita in serie C e ha il proprio impianto al Centro Sportivo "Albonico" di [[Grugliasco]], in strada del Barocchio.
La [[Reale Società Ginnastica Torino|Ginnastica Torino]] abbandonò la [[Federazione Italiana Rugby]] nel corso del campionato 1949-50, per dare origine a una federazione di [[rugby a 13]] che vivacchiò per alcuni anni.
Negli anni '70 il [[Rugby Torino]], sponsorizzato dalla [[Ambrosetti]], disputò alcuni campionati in serie A.
 
===Altri sport===
Nel [[2006]] si sono svolte a Torino anche le [[Olimpiadi degli scacchi]], i [[Campionati mondiali universitari di golf]] arrivati all'undicesima edizione, i [[Campionati mondiali di scherma]] e i [[Mondiali assoluti di nuoto pinnato]].
Sono stati inoltre assegnati alla città piemontese i Campionati Europei "[[Torino 2008]]" di [[tiro con l'arco]], i Campionati Europei di [[ginnastica ritmica]] del [[2008]], i [[Campionati europei di atletica leggera indoor]] del [[2009]] e i [[Campionati del mondo di pattinaggio artistico]] del [[2010]].
 
A Torino esistono forti tradizioni in sport minori quali [[tiro con l'arco]], le bocce e pallone elastico.
 
=== XX Giochi olimpici invernali ===
[[Immagine:Braciere Olimpico.jpg|170 px|right|thumb|Il braciere olimpico di Torino 2006]]
{{vedi anche|XX Giochi olimpici invernali}}
Torino è stata la sede dei XX Giochi olimpici invernali, svoltesi nel febbraio del [[2006]] ([[10 febbraio|10]] - [[26 febbraio]]), e che sono stati seguiti a marzo dalle [[IX Giochi Paralimpici invernali|Paralimpiadi]]. Nel [[gennaio]] [[2007]] è stata la volta delle [[Universiadi]] invernali.
 
=== Altre manifestazioni sportive ===
Oltre all'olimpiadi invernali del 2006, di recente a Torino si sono svolte le seguenti iniziative sportive:
* [[Universiadi invernali 2007]]
* [[Centenario del Toro 1906-2006]]
* Campionati Europei e del Mediterraneo di [[Tiro con l'arco]], denominati "[[Torino 2008]]
 
È stata proposta dal [[CONI]] ad ospitare le prime [[olimpiadi giovanili]], che si terranno nel 2010 e vedranno la partecipazione di atleti fra i 14 ed i 18 anni.
 
*"World Air Games Torino 2009": dal 6 al 13 giugno 2009 si sono tenuti a Torino i [[World Air Games]] (WAG), coordinati dal locale comitato organizzatore<ref> [http://www.wag2009.com Pagina sull'evento "World Air Games Torino 2009"].</ref>.
*Campionati mondiali di pattinaggio di figura: dal 21 al 28 marzo 2010 il [[Palazzo a vela|Palavela]] di Torino ospiterà i [[Campionati mondiali di pattinaggio di figura]] ISU<ref> [http://www.torino2010.org/ Pagina sui campionati mondiali di pattinaggio di figura].</ref>.
*Campionati mondiali di pallavolo maschile: dal 24 settembre al 10 ottobre 2010 l'Italia ospiterà i mondiali di pallavolo maschile. Torino, col [[Palasport Olimpico]], farà parte delle sedi di gara<ref>[http://www.volley2010.com/home.aspx Pagina sui campionati mondiali di pallavolo maschile].</ref>.
 
== Eventi a Torino ==
[[Immagine:Mg-k Torino Cappuccini.jpg|300 px|left|thumb|Luci d'artista: Monte dei Cappuccini]]
[[Immagine:Regno dei fiori.jpg|190 px|right|thumb|Luci d'artista a Torino: "Regno dei fiori" di Nicola De Maria]]
[[Immagine:Luì e l'arte di andare nel bosco.jpg|240 px|right|thumb|Luci d'artista a Torino: "Luì e l'arte di andare nel bosco" di Luigi Mainolfi]]
 
* "Luci d'Artista": diverse installazioni luminose di artisti contemporanei nei principali luoghi di Torino, per addobbare la città durante il periodo di Natale e oltre.
* "ARTissima": fiera dedicata all'arte contemporanea che si tiene al Lingotto verso novembre.
* "[[Fiera Internazionale del Libro|Fiera internazionale del libro]]": fiera dell'editoria in Italia, che si tiene ogni maggio al Lingotto
* "Share Festival": evento internazionale di arti e culture digitali che si tiene in gennaio all'Accademia Albertina.
* "Festival internazionale Terra Madre": festival biennale fondato nel [[2004]] da [[Slow Food]] presso l'Oval [[Lingotto]] sui temi dei modelli di produzione agro-alimentare sostenibili e della salvaguardia della biodiversità, della qualità organolettica ma anche del rispetto dell'ambiente e delle persone. Contemporaneamente si svolgono, sempre al Lingotto, il "Salone del gusto" e il "Salone del vino".
* "[[Settembre Musica]]": rassegna musicale che si tiene ogni anno a settembre in vari luoghi, unendo concerti di musica classica, jazz, etnica e pop. Fondata nel [[1978]], dal [[2007]] si svolge in gemellaggio con [[Milano]]
* "Club to Club": festival internazionale di musica e arti elettroniche che dal [[2006]] coinvolge, con la sezione "Club Europa", un’importante città europea, con scambio di pubblico, artisti, iniziative.
* "Biennale Democrazia", manifestazione prevista ogni due anni nel mese di aprile a partire dal [[2009]], dedicata alla riflessione e al confronto sui temi della democrazia, della cultura politica, dello sviluppo e dell'ambiente.
 
=== Eventi recenti ===
[[Immagine:Torino-Fiera libro 2006-DSCF6977.JPG|left|200px|Kaart]]
*Biennale dei leoni 2006 (15 luglio - 30 settembre): mostra itinerante che celebra il legame con la città di [[Lione]]. Disseminate per le vie e le piazze cittadine, le opere di 69 artisti di diversi paesi che raffigurano il toro e il leone, simboli delle due città.
 
*Torino Capitale Mondiale del Libro: Dopo [[Alessandria d'Egitto]], [[Madrid]], [[Nuova Delhi]], [[Anversa]] e [[Montreal]], l'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]] ha conferito a Torino, con l'appoggio di Roma, il titolo di [[Torino Capitale Mondiale del Libro|capitale mondiale del libro]] per il periodo che andava dal [[23 aprile]] [[2006]] al [[22 aprile]] [[2007]]. Il riconoscimento ha premiato l'attività di promozione della lettura svolta dalla città attraverso la [[Fiera Internazionale del Libro|Fiera internazionale del libro]].
 
*Torino 2008 World Design Capital: la città nel [[2008]] è stata "capitale mondiale del [[design]]". Il titolo è stato conferito a [[Copenaghen]] dall'"International council of societies of industrial design". In tale occasione si è svolto al Lingotto (30 giugno - 2 luglio) il "XXIII congresso mondiale degli architetti", accompagnato dalla mostra "Architetture sensibili, inaugurata il 26 luglio nel [[Castello di Rivara]].
 
*European Athletics Indoor Championships 2009: dal 6 all'8 marzo 2009 ha ospitato i [[Campionati europei di atletica leggera indoor]]<ref> [http://www.torino2009.org/ITA/home.aspx Pagina sull'evento]</ref>.
 
===Eventi prossimi ===
*"2011 - Italia 150": il Comitato "Italia 150" prepara il programma "Esperienza Italia" per la realizzazione di un grande evento internazionale per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia con mostre, esposizioni, spettacoli e dibattiti tra il 17 marzo e il 20 novembre [[2011]]<ref>[http://www.italia150.it Pagina del comitato "Italia 150"]</ref>. L'evento sarà l'occasione per riflettere sul passato, dibattere il presente ma soprattutto guardare al futuro dell'Italia. Il Comitato è Presieduto a turno dal Sindaco di Torino, dal Presidente della Provincia, dal Presidente della Regione.
 
== Torinesi eminenti o famosi ==
{{Vedi anche|Personalità legate a Torino}}
=== Personaggi illustri viventi nati a Torino ===
*[[Salvatore Accardo]] (1941), violinista e direttore d'orchestra
*[[Robert Acquafresca]] (1987), calciatore
*[[Giuliano Amato]] (1938), giurista e politico
*[[Piero Angela]] (1928), giornalista, divulgatore scientifico e scrittore
*[[Lorenzo Ariaudo]] (1989), calciatore
*[[Carla Bruni]] (1967), modella e cantante
*[[Flavio Bucci]] (1947), attore
*[[Carlo De Benedetti]] (1934), imprenditore ed editore
*[[Ludovico Einaudi]] (1955), compositore e pianista
*[[Antonella Elia]] (1965), conduttrice televisiva, attrice e showgirl
*[[Massimo Giletti]] (1962), conduttore televisivo, attore
*[[Paolo Giordano (scrittore)|Paolo Giordano]], (1982) scrittore
*[[Claudio Marchisio]] (1986), calciatore
*[[Rita Levi Montalcini]] (1909), scienziata italiana premio Nobel per la medicina
*[[Luciana Littizzetto]] (1964), cabarettista, doppiatrice, scrittrice ed attrice
*[[Alba Parietti]] (1961), attrice e conduttrice
*[[Mauro Rodella]] (1963), nuotatore
*[[Beppe Scienza]] (1950), matematico e saggista
*[[Bruno Segre]] (1918), avvocato, giornalista, e politico
*[[Umberto Tozzi]] (1952), cantante
*[[Marco Travaglio]] (1964), giornalista e scrittore
*[[Mauro Zambuto]] (1918), attore e doppiatore
*[[Sebastian Giovinco]] (1987), calciatore
*[[Carlo Maria Martini]] (1927), cardinale
 
=== Personaggi del passato nati a Torino ===
*[[Gianni Agnelli]] (1921 - 2003), imprenditore ed industriale
*[[Susanna Agnelli]] (1922 - 2009), imprenditrice e politica
*[[Ferruccio Amendola]] (1930 - 2001), attore e doppiatore
*[[Cesare Balbo]] (1789 - 1853), politico e scrittore
*[[Camillo Benso Conte di Cavour|Camillo Benso]], conosciuto come ''Cavour'' (1810 - 1861), politico e statista
*[[Norberto Bobbio]] (1909 - 2004), filosofo e storico
*[[Manlio Brosio]] (1897 - 1980), politico e diplomatico
*[[Valentino Brosio]] (1903 - 1999), scrittore
*[[Fred Buscaglione]] (1921 - 1960), cantante ed attore
*[[Carlo Emanuele II di Savoia]] (1634 - 1675), nobile
*[[Carlo Emanuele III di Savoia]] (1701 - 1773), nobile
*[[Carlo Felice di Savoia]] (1765 - 1831), nobile
*[[Edmo Fenoglio]] (1928 - 1996), regista televisivo
*[[Vittorio Foa]] (1910 - 2008), politico, giornalista e scrittore
*[[Giulio Gedda]] (1899 - ), compositore
*[[Vincenzo Gioberti]] (1801 - 1852), politico e filosofo
*[[Piero Gobetti]] (1901 - 1926), politico, giornalista ed antifascista
*[[Ildebrando Goiran]] (1882 - 1943), ammiraglio
*[[Guido Gozzano]] (1883 - 1913), poeta
*[[Carlo Levi]] (1902 - 1975), scrittore e pittore
*[[Primo Levi]] (1919 - 1987), scrittore
*[[Giacinta Pezzana]] (1841 - 1919), attrice
*[[Vittorio Pozzo]] (1886 - 1968), allenatore
*[[Umberto I di Savoia]] (1844 - 1900), re d'Italia
*[[Leone Sinigaglia]] (1868 - 1944), compositore
*[[Mario Soldati]] (1906 - 1999), sceneggiatore, romanziere e regista
*[[Italia Vitaliani]] (1866 - 1938), attrice
*[[Vittorio Amedeo I di Savoia]] (1587 - 1637), nobile
*[[Vittorio Amedeo II di Savoia]] (1666 - 1732), nobile
*[[Vittorio Amedeo III di Savoia]] (1726 - 1796), nobile
*[[Vittorio Emanuele II di Savoia]] (1820 - 1878), re d'Italia
 
== Torino città magica ==
{{e|contiene superstizioni e stupidaggini senza fondamento. Non sono citate fonti. A mio parere il paragrafo è da eliminare|Piemonte|giugno 2009}}
[[Immagine:16TorinoGranMadreDio.JPG|left|250px|Kaart|thumb|Statua della Fede posta a lato della chiesa della gran Madre]]
La città è anche conosciuta per la tradizione di magia e occultismo. Effettivamente, Torino non è soltanto la sede della [[Sindone]] e dei santi sociali del XIX secolo, come [[Giovanni Bosco]] o [[Giuseppe Benedetto Cottolengo]]. A Torino ha soggiornato, nel 1556, [[Nostradamus]], e qui ha vissuto un singolare personaggio come [[Gustavo Adolfo Rol]].
Gli esperti di occultismo sostengono che Torino è il vertice di due triangoli magici: il primo, quello bianco, con [[Lione]] e [[Praga]], mentre il secondo, quello nero, assieme a [[Londra]] e [[San Francisco]].
[[Immagine:Brogi, Carlo (1850-1925) - n. 8106 - Torino - Piazza dello Statuto - Monumento del Frejus - Ideato dal Conte di Panissera.jpg|right|180px|Kaart|thumb|La Fontana del Frejus di Piazza Statuto]]
Da un punto di vista strettamente storico, l'origine di questa tradizione va ricercata nel [[Risorgimento]] e nella massiccia campagna di discredito organizzata dalla Curia Romana, contraria all'unità nazionale, contro la città. In questo clima di contrapposizione circoli massonici, associazioni teosofiche, furono tollerate e sostenute dallo stato e dalla corte. Libertà di pensiero e un certo spirito anticlericale furono poi rinfocolati, dopo l'unità d'Italia, dal progressismo positivistico e dal nascente movimento operaio. Simboli massonici sono presenti in molti palazzi e in alcune tombe del Cimitero monumentale di Torino. Da qualche tempo vi sono in città dei tour operator che organizzano anche visite guidate sui misteri di Torino.
 
Per gli esoteristi la magia positiva di Torino nasce dal cuore bianco di piazza Castello, dal duomo che custodisce la [[Sacra Sindone]] alla Grande Madre di Dio, fino alla [[Mole Antonelliana]] che indica il cielo.
Ai lati della scalinata che conduce all’ingresso della chiesa della Gran Madre troviamo le due statue raffiguranti la Fede e la Religione, dove lo sguardo della statua della Fede indicherebbe il nascondiglio del [[Santo Graal]].
 
La Fontana del [[Frejus]] di Piazza Statuto fu ideata dal conte Marcello Panissera per ricordare l'inaugurazione dell’omonimo traforo.
Indicata dagli esoteristi il cuore nero della città per due motivi: perché si trova ad occidente e quindi in posizione infausta per il tramonto del sole e perché qui vi era la "vallis occisorum", luogo di uccisione e di sepoltura.
Infatti ospitava il patibolo che rimase per secoli rimase in piazza Statuto, venne poi spostato dai francesi nell'incrocio tra corso Regina Margherita e Via Cigna.
La tradizione racconta che l'angelo che sovrasta l'obelisco sia [[Lucifero]], in effetti l’angelo più bello.
 
== Torino di notte ==
[[Immagine:Esperia-Torino.jpg|260 px|left|thumb|Discoteca sul po e monte dei cappuccini con Luci d'artista]]
Da qualche anno Torino sta scoprendo una nuova vocazione come luogo di divertimento per giovani e meno giovani. Alcune sue aree sono state strappate al degrado e sono diventate meta preferita per le sere e le nottate torinesi.
 
Il lungo Po, chiamato [[Murazzi (Torino)|Murazzi]], è il luogo preferito per la ''movida'' estiva. Vi si possono trovare numerosi locali: ristoranti, disco-pub, librerie, che dall'aperitivo fino a notte fonda offrono la possibilità di divertirsi ed incontrarsi.
 
Un altro luogo centrale è il [[Torino Centro|Quadrilatero Romano]], l'area centrale più antica della città, dove sono sorti numerose [[osteria|osterie]], vinerie, ristoranti che propongono il meglio dell'enogastronomia cittadina. Esso è considerabile il quartiere "artistico" della città, vista l'elevata presenza di artisti (residenti e non) e di boutiques di moda giovanile che propongono abiti sartoriali o vintage.
 
Altra zona nata come luogo di ''loisir'', è [[Borgo Dora (Torino)|Borgo Dora]]. Quartiere posto a ridosso di [[Porta Palazzo (Torino)|Porta Palazzo]], il più grande mercato scoperto d'Europa, esso è infatti il luogo delle mille contraddizioni: è il centro della nuova immigrazione araba; qui aveva sede l'[[Arsenale]] militare, ora diventato Arsenale della Pace, sede del [[Sermig]]; vi è presente il grande complesso fondato dal [[Giuseppe Benedetto Cottolengo|Cottolengo]], la [[Piccola Casa della Divina Provvidenza]]. Fra le piccole vie recuperate dal degrado si possono trovare antiche botteghe di artigiani, antiquari, osterie, pub. In via del Fiocchetto è inoltre presente il Centro di cultura italo-araba Dar Al-Hikma, sede di convegni, con bar, ristorante e [[bagno turco]]. [[Borgo Dora]] è anche la sede delle [[notte bianca|notti bianche]] torinesi.
 
Anche il quartiere di [[San Salvario]], nonostante sia noto alle cronache per problemi di ordine pubblico, è un multietnico quartiere che al [[melting pot]] unisce una vivace vita notturna, con locali etnici, ristoranti, pub e rumerie.
 
Un ultimo luogo è certamente il [[Parco del Valentino]] chiamato affettuosamente dai torinesi "Valentino" in cui si trovano diversi locali per ogni gusto, tutti immersi nel verde.
 
== Curiosità ==
{{curiosità}}
* Non vi sono dubbi sul fatto che la via più antica di Torino sia l'attuale via Garibaldi (già Via della Dora Grossa), che infatti ricalca fedelmente il [[decumano]] dell'antico [[castrum]] romano. In questa curiosa classifica, il secondo posto (ma solo per poche ore di differenza) è da assegnare all'asse via Porte Palatine-Via San Tommaso, che invece rappresentano il [[Cardine (storia romana)|cardo]] dell'accampamento romano.
* È opinione comune collegare la città di Torino ai due maggiori fiumi che la attraversano: il [[Po]] e la [[Dora Riparia]], ma in realtà al momento della fondazione, e fino al XVI secolo, entrambi i fiumi scorrevano al di fuori della cinta muraria cittadina.
* Il cimitero di San Pietro in Vincoli è situato molto vicino alla antica piazza della forca. Per questa ragione viene popolarmente chiamato, con una buona dose di humor nero, "Sanpè d'còi" (San Pietro dei colli). È tuttavia errata la tradizione orale che lo indica come il "cimitero degli impiccati". I condannati erano sepolti in fosse comuni fuori dalla cinta muraria cittadina: la localizzazione del cimitero è da indicarsi a circa 200 metri da San Pietro in Vincoli, nella direzione del fiume Dora.
* La Piazza dove era situata anticamente la forca, (lungo Corso Regina Margherita), popolarmente viene chiamata "Rondò d'la forca" (Rotonda della forca), ma in realtà il comune non gli ha mai assegnato alcun nome.
* Se il centro città è considerato generalmente una zona prestigiosa dove vivere, le vie adiacenti a via Barbaroux sono state considerate per secoli "luoghi disdicevoli per un gentiluomo": così si riferisce a queste zone la scrittrice del XIX secolo [[Carolina Invernizio]]. Infatti questa centralissima via ha versato per secoli in uno stato di forte degrado, diventando uno dei luoghi storici della malavita torinese. Fino agli anni '80 del XX secolo non era raro imbattersi in qualche prostituta che, pazientemente, attendeva i clienti davanti alla porta di casa.
* A causa delle imponenti opere di pianificazione urbana effettuate a partire dal [[XVII secolo]], rispetto alla maggior parte delle città italiane, Torino ha conservato pochissimi monumenti medioevali o rinascimentali. Fra questi i più importanti sono il [[Duomo di Torino|Duomo]] (del XV secolo), il [[Palazzo Scaglia di Verrua]] (del XV secolo) e soprattutto la [[Chiesa di san Domenico (Torino)|chiesa di San Domenico]], situata nell'omonima via e che rappresenta l'unico monumento autenticamente medioevale dell'intera città.
* La struttura urbanistica della città, caratterizzata da enormi viali alberati e grandi piazze, ha un'origine particolare: fino al [[1620]] Torino era una città completamente racchiusa all'interno della cinta muraria militare, formata, quindi, da vie anguste che ricalcavano i vicoli dell'antica città romana. Questa morfologia favoriva, durante le frequenti sommosse, la creazione di barricate, impedendo al contempo l'uso della cavalleria per sedare i moti. Quando [[Carlo Emanuele I]] decretò l'espansione e la ristrutturazione urbanistica della città, tenne conto di queste esigenze: sventrò il centro città, ampliando e arricchendo coi classici portici le vie principali, ristrutturò ed ampliò le principali piazze e, soprattutto, creò gli enormi viali alberati che avevano sia una funzione estetica, ma anche e soprattutto una funzione militare, rendendo impossibile la formazione di barricate da parte dei rivoltosi e permettendo, in ogni caso, l'uso di cariche di cavalleria nel caso di moti.
* Molte vie di Torino hanno cambiato nome nel corso degli anni in seguito ad avvenimenti storici: ad esempio l'attuale via Verdi fino a 90 anni fa era "Via della Zecca". Davvero curiosa è però la storia di [[Piazza Vittorio Veneto (Torino)|Piazza Vittorio Veneto]]: quando fu necessario scegliere una piazza da dedicare alla [[battaglia di Vittorio Veneto]], la scelta cadde su questa piazza in quanto, essendo al tempo già dedicata a [[Vittorio Emanuele I]] era popolarmente chiamata "Piazza Vittorio". Visto che era presente un "Vittorio" in entrambi i nomi, in questo modo non sarebbe stato necessario cambiare il soprannome e le abitudini dei torinesi.
* Diverse vie o piazze del centro città sono note con soprannomi o abbreviazioni: Piazza [[Carlo Alberto]] è nota come "la Piazzetta", Piazza [[Carlo Emanuele II di Savoia|Carlo Emanuele II]] è nota come "Piazza Carlina"; Piazza Vittorio Veneto, come detto, è nota come "Piazza Vittorio", mentre Corso [[Vittorio Emanuele II]] è detto "Corso Vittorio". Corso [[Massimo D'Azeglio]] è detto "Corso Massimo". Piazza della Repubblica è da sempre più nota con il nome di [[Porta Palazzo (Torino)|Porta Palazzo]] o anche di Porta Pila; [[Corso Regina Margherita (Torino)|corso Regina Margherita]] è noto come "Corso Regina", così come Corso [[Duca degli Abruzzi]] è noto come "Corso Duca" e Corso [[Galileo Ferraris]] è noto come "Corso Galfer" (così come l'omonimo Liceo Scientifico in Corso Montevecchio, adiacente il [[Politecnico di Torino]] e l'Istituto Tecnico [[Germano Sommeiller|Sommeiller]]). Piazza Borgo Dora è universalmente nota come "[[Balon|Balòn]]" (Pallone), nome ereditato dalla presenza, nel passato, della sede del campo di [[pallone elastico]]. Il mercato delle pulci e dell'antiquariato che ivi si svolge ogni sabato mattina e, in versione ingrandita, la seconda domenica del mese ha lo stesso nome. I Giardini Martini curiosamente sono molto più noti come "Piazza Benefica". Allo stesso modo fino a qualche anno fa non era raro trovare un vecchietto che, riferendosi a Corso Matteotti, lo chiamasse "Corso Oporto" o parlasse di via Garibaldi riferendovisi col vecchio toponimo "Corso di Dora Grossa".
* Ancora diverso il caso di ''Piazzetta [[Cerignola]]'': l'incrocio fra via Foroni e via Candia per decenni è stato chiamato in questo modo dalla numerosa comunità pugliese della zona. Recentemente il comune ha accolto le istanze degli abitanti della zona ed ha modificato il nome dell'incrocio, senza tuttavia cambiare il nome delle vie che lo compongono. Questo porta alla situazione un po' bizzarra per cui metà della piazzetta si chiama ora ''Piazzetta Cerignola'', mentre l'altra metà mantiene il vecchio toponimo ''Piazzetta Foroni''.
* Nella toponomastica della zona più antica della città esistono alcune minuscole piazzette che spesso nemmeno appaiono nelle mappe: l'incrocio fra via Barbaroux e Vicolo Santa Maria si chiama col ''pomposo'' nome di ''Piazzetta dell'Università dei maestri minusieri''; in realtà si tratta di uno spazio di poche decine di metri quadri che comprende un unico numero civico. Minuscola anche ''Piazzetta della Madonna degli Angeli'', che si "apre" (per modo di dire) all'incrocio fra via Carlo Alberto e via Cavour.
* Caratteristici nei parchi cittadini e nelle varie vie i ''[[toret]]'': fontanelle a forma di toro.
* Torino è l'unica città italiana citata nel titolo di una canzone americana con il nome non tradotto: per la precisione, il cantautore texano [[Shawn Phillips]] nel suo album del [[1970]] ''[[Second Contribution]]'' apre il lato A con un brano dal titolo lunghissimo, ''She was waitin' for her mother at the Station in Torino and you know I love you baby but it's getting too heavy too laugh'' (cioè ''Stava aspettando sua madre alla stazione di Torino e tu sai che ti amo tesoro ma sta diventando troppo duro ridere''). Qualcuno afferma: "In realtà questa notizia è falsa, infatti Eric Clapton ha dedicato una canzone ad una donna italiana, la nota Lory Del Santo, intitolata "Lady from Verona". Verona quindi è anche una città citata nel titolo di una canzone americana", ma visto che il nome della città veneta non è provvisto di traduzione inglese, mentre Torino sì (Torino: Turin) l´affermazione è vera.
* Torino vanta essere una delle città europee più verdi, se non la maggiore tra esse. Se i viali fossero messi tutti in fila, si avrebbe una linea lunga più di 400km.
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=AA.VV.|titolo=Andare a tempo. Il caso Torino: una ricerca sui tempi della città|editore=Franco Angeli|anno=2007|id=}}
* {{cita libro|cognome=AA.VV.|titolo=Capitali del nord-ovest. La politica economica delle città italiane|editore=Franco Angeli|anno=2007|id=}}
* {{cita libro|cognome=AA.VV|titolo=Storia di Torino (9 Voll.)|editore=Einaudi|anno=1997 - 1999|id=}}
* {{cita libro|cognome=Babando|nome=Bruno|titolo=I ragazzi dello zoo di Torino. Piccolo bestiario di città in gabbia|editore=Marco Valerio|anno=2008|id=}}
* {{cita libro|cognome=Babando|nome=Bruno|titolo=Torino provincia di Milano. Da capitale a dependance della Madonnina?|editore=Marco Valerio|anno=2007|id=}}
* {{cita libro|cognome=Bobbio|nome=Norberto|titolo=Trent'anni di storia della cultura a Torino (1920-1950)|città=Roma|editore=Einaudi|anno=2002|id=}}
* {{cita libro|cognome=Cazzullo|nome=Aldo|coautori=Vittorio Messori|titolo=Il mistero di Torino. Due ipotesi su una capitale incompresa|editore=Mondadori|anno=2005|id=}}
* {{cita libro|cognome=Cazzullo|nome=Aldo|coautori=Sergio Chiamparino|titolo=Semplicemente sindaco|città=Milano|editore=Cairo Editore|anno=2006|id=}}
* {{cita libro|cognome=Culicchia|nome=Giuseppe|titolo=Torino è casa mia|città=Milano|editore=Laterza|anno=2006|id=}}
* {{cita libro|cognome=Dembech|nome=Giuditta|titolo=Torino città magica|editore=Ariete Multimedia|anno=1995|id=}}
* {{cita libro|cognome=Di Napoli|nome=Gennaro|coautori=Luca Mercalli|titolo=Il clima di Torino|città=Torino|editore=Società Meteorologica Subalpina|anno=2008|id=}}
* {{cita libro|cognome=[[Enrico Martino (fotografo)|Martino]]|nome=[[Enrico Martino (fotografo)|Enrico]]|titolo=Gente chiamata Torino|editore=[[EGA Editore]]|anno=1996|id=}}
* {{cita libro|cognome=Viano|nome=Carlo Augusto|titolo=Stagioni filosofiche. La filosofia del Novecento tra Torino e l'Italia|editore=Il Mulino|anno=2007|id=}}
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Voci correlate ==
* [[Amministrazione di Torino]]
* [[Area metropolitana di Torino]]
* [[Centro di Studi metodologici di Torino]]
* [[CioccolaTò]]
* [[Docks Torino Dora]]
* [[Fiera Internazionale del Libro]]
* [[Hit ball]]
* [[Juventus Football Club]]
* [[Lingotto]]
* [[Musei di Torino]]
* [[Passante ferroviario di Torino]]
* [[Personalità legate a Torino]]
* [[Piemonte]]
* [[Settembre Musica]]
* [[Spina 3]]
* [[Storia di Torino]]
* [[Torino Football Club 1906]]
* [[Torino Film Festival]]
* [[Torino 2008]]
* [[World Air Games]]
* [[XX Giochi olimpici invernali]]
<!--== Città gemellate ==
* [[Campo Grande]]
* [[Cordoba]]
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* [[Gaza]]
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* [[Nagoya]]
* [[Quetzaltenango]]
* [[Salt Lake City]]
* [[Shenyang]]
* [[Chambery]]
* [[Colonia]]
* [[Esch Sur Alzette]]
* [[Glasgow]]
* [[Liegi]]
* [[Lille]]
* [[Rotterdam]]
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== Collegamenti esterni ==
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