Architettura italiana e Diocesi di Grenoble-Vienne: differenze tra le pagine

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{{diocesi della chiesa cattolica
[[File:IMG 0558RD.jpg|thumb|250px|[[Pantheon (Roma)|Pantheon]], Roma]]
|immagine=Cathédrale Notre-Dame Grenoble.JPG
[[File:Pompeii Basilica.jpg|250px|thumb|[[Foro_di_Pompei#La_basilica|Basilica del Foro di Pompei]]]]
|nome=[[Diocesi]] di [[Grenoble]]-[[Vienne (Francia)|Vienne]]
|latino=Dioecesis Gratianopolitana-Viennensis Allobrogorum
|titolo=[[vescovo]]
|titolare=[[Guy André Marie de Kérimel]]
|emeriti=Louis Jean Dufaux
|vicario=
|stato=Francia
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|eretta=[[IV secolo]]
|stemma=
|mappa=
|mappacollocazione=Isère-Position.png
|mappaprovincia=Province-ecc-france.jpg
|suffraganeadi=[[arcidiocesi di Lione]]
|regione=[[Regione ecclesiastica Centre-Est|Centre-Est]]
|battezzati=707.000
|popolazione=1.156.000
|proporzione=61,2
|sacerdotisecolari=202
|sacerdotiregolari=52
|sacerdoti=254
|battezzatipersacerdote=2.783
|diaconi=33
|religiosi=83
|religiose=220
|vicariati=
|parrocchie=48
|superficie=7.467
|indirizzo=11 Place des Tilleuls, 38028 Grenoble CEDEX 1, Francia
|telefono=4.38.38.00
|fax=4.38.38.00.39
|sito=www.diocese-grenoble-vienne.fr/
|email=
|anno=2007
}}
[[Immagine:Cathedrale.vienne38.01.jpeg|thumb|280px|La concattedrale di san Maurizio a Vienne]]
[[Immagine:Panorama LaSalette.jpg|thumb|280px|Il santuario mariano di La Salette]]
 
La '''diocesi di Grenoble-Vienne''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Gratianopolitana-Viennensis Allobrogorum'') è una sede della [[Chiesa cattolica]] suffraganea dell'[[arcidiocesi di Lione]] appartenente alla [[regione ecclesiastica]] [[regione ecclesiastica Centre-Est|Centre-Est]]. Nel [[2006]] contava 707.000 battezzati su 1.156.000 abitanti. È attualmente retta dal [[vescovo]] [[Guy André Marie de Kérimel]].
L<nowiki>'</nowiki>'''architettura italiana''' sviluppò caratteri omogenei sotto l'[[Impero romano]]. Influenzata dall'[[architettura greca]] (che aveva lasciato segni importanti nella [[Magna Grecia]], nei templi di [[Agrigento]], [[Selinunte]] e [[Paestum]]) e da quella [[Arte_etrusca#L.27architettura_etrusca|etrusca]] (che suscitò le attenzioni di [[Marco Vitruvio Pollione]]), quella [[Architettura romana|romana]] assunse caratteri propri, risultando, rispetto alle precedenti, maggiormente legata allo spazio interno e ad un forte [[Plasticità (arte)|plasticismo]] derivato dall'uso di [[arco (architettura)|archi]], [[volta (architettura)|volte]] e [[cupola|cupole]].<ref>N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, ''Dizionario di architettura'', Torino, Einaudi, 1981, voce ''Romana, architettura''.</ref>
 
==Territorio==
Esempi importanti, nei quali spesso si registra anche l'impiego dell'innovativo [[calcestruzzo]], sono da ricercare nelle [[Terme romane|strutture termali]] ([[Terme di Caracalla]], [[Terme di Diocleziano]] ed altre), negli [[Anfiteatro|anfiteatri]] ([[Colosseo]], [[Arena di Verona]]), nei [[Teatro (architettura)|teatri]] ([[Teatro di Marcello]]), nelle [[Basilica civile|basiliche]] (come la [[Basilica di Massenzio]]) e nei [[Tempio romano|templi]] (tra i quali emerge il [[Pantheon (Roma)|Pantheon]]).
La diocesi comprende il [[dipartimento francese]] dell'[[Isère]].
 
Sede vescovile è la città di [[Grenoble]], dove si trova la [[cattedrale]] di Nostra Signora. A [[Vienne (Francia)|Vienne]] nel [[Delfinato]] si trova l'antica cattedrale di san Maurizio.
==Architettura paleocristiana e bizantina==
[[File:Ravenna BW 3.JPG|thumb|250px|[[Basilica di Sant'Apollinare in Classe|Sant'Apollinare in Classe]], Ravenna]]
{{vedi anche|architettura paleocristiana|architettura bizantina}}
 
I principali siti di [[pellegrinaggio]] nella diocesi sono: Notre-Dame de Parménie, rifondata nel [[XVII secolo]] per opera di una pastorella; [[Notre-Dame-de-l'Osier]], a [[Vinay]], che risale al [[1649]] e soprattutto il celebre santuario di Nostra Signora de [[La Salette]], che deve le sue origini all'apparizione della Vergine, il [[19 settembre]] [[1846]] a Maximin Giraud e a Mélanie Calvat.
In epoca paleocristiana, con la diffusione del [[Cristianesimo]], le [[Chiesa (architettura)|chiese]] italiane ripresero i modelli delle basiliche romane, con una [[navata]] centrale affiancata da corridoi laterali. È questo lo schema a cui sono riconducibili le basiliche di [[basilica di Santa Sabina|Santa Sabina]], [[Basilica di Santa Maria Maggiore|Santa Maria Maggiore]] e le antiche basiliche di [[Antica basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro in Vaticano]] e [[Basilica di San Paolo fuori le mura|San Paolo fuori le mura]] a [[Roma]]. Nella medesima città si costruirono impianti [[Pianta centrale|centralizzati]], come il [[Battistero lateranense]] e [[Mausoleo di Santa Costanza|Santa Costanza]].
 
Il territorio è suddiviso in 48 parrocchie.
Anche a [[Ravenna]], capitale dell'Impero dal [[404]], le chiese più grandi furono costruite secondo lo schema basilicale ([[Basilica di Sant'Apollinare in Classe|Sant'Apollinare in Classe]], [[Basilica di Sant'Apollinare Nuovo|Sant'Apollinare Nuovo]]), ma originali furono anche i contribuiti allo sviluppo della pianta centrale ([[Basilica di San Vitale (Ravenna)|San Vitale]], [[Mausoleo di Galla Placidia]], [[Battistero Neoniano|Battistero degli Ortodossi]], [[Battistero degli Ariani]], [[Mausoleo di Teodorico]]). Fuori dai due principali centri dell'Impero, occorre segnalare la [[Chiesa di San Salvatore (Spoleto)|chiesa di San Salvatore]] a [[Spoleto]] e la [[Basilica di San Lorenzo (Milano)|basilica di San Lorenzo]] a [[Milano]].
 
==Storia==
==Architettura proto-medievale==
{{vedi anche|architettura longobarda|architettura preromanica}}
 
La diocesi di Vienne fu eretta nel [[III secolo]].
Il passaggio dall'architettura paleocristiana a quella proto-medievale in Italia non è particolarmente evidente.<ref>''Ibidem'', voce ''Italia''.</ref>
Ad esempio, le basiliche romane di [[Basilica di Santa Maria in Domnica|Santa Maria in Domnica]], [[Basilica di Sant'Agnese fuori le mura|Sant'Agnese fuori le mura]], [[Basilica di Santa Maria in Cosmedin|Santa Maria in Cosmedin]] e [[basilica di Santa Prassede|Santa Prassede]] rimandano ancora a modelli paleocristiani, così come, seppur con alcune innovazioni, l'[[Abbazia di Pomposa]], la [[Chiesa di San Salvatore (Brescia)|chiesa di San Salvatore]] a [[Brescia]] e il [[Tempietto longobardo]] di [[Cividale del Friuli]] (quest'ultimo però sorprende per la concezione planimetrica).
 
Fu elevata ad arcidiocesi nel [[445]].
==Architettura romanica==
[[File:Pisa Duomo.jpg|thumb|250px|[[Cattedrale di Pisa]]]]
[[File:Stilocattolica.jpg|thumb|250px|[[Cattolica di Stilo]]]]
{{Vedi anche|architettura romanica in Italia}}
 
Fu soppressa il [[29 novembre]] [[1801]] e il suo territorio fu incorporato a quello delle diocesi di Grenoble e Valence.
Le innovazioni planimetriche introdotte in [[Francia]] e [[Germania]] durante il periodo romanico non raggiunsero immediatamente l'Italia, dove, tra i secoli [[XI secolo|XI]] e [[XII secolo|XII]] si proseguì nella costruzione di impianti basilicali, solitamente privi di [[transetto]]. Tuttavia, [[Deambulatorio|ambulacri]] e cappelle radiali fecero la loro comparsa nell'[[abbazia di Sant'Antimo]] e ad [[Aversa]].
La diocesi di Grenoble è stata eretta nel [[IV secolo]]. Era originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di Vienne.
 
Il primo vescovo conosciuto di Grenoble, Donnino, prese parte al [[Concilio di Aquileia]] nel [[381]].
Nella seconda metà dell'XI secolo si registra la costruzione della [[Abbazia di Montecassino|chiesa abbaziale di Montecassino]], dotata di un transetto non sporgente dal corpo dell'edificio e di [[abside|absidi]] al termine di ciascuna delle tre navate. L'edificio più importante dell'Italia meridionale è però da ricercare nella [[Basilica di San Nicola (Bari)|basilica di San Nicola]] a [[Bari]] ([[1087]]), che presenta un transetto, sostegni alternati lungo la navata e due torri in facciata secondo l'uso [[Normanni|normanno]].
 
A metà del [[V secolo]] San Cerato è ricordato dalla leggenda come un oppositore dell'[[arianesimo]].
Nell'Italia centro-settentrionale invece si svilupparono le gallerie ad arcatelle (come nel [[Duomo di Modena]], con transetto non sporgente, tre absidi e [[Ghirlandina|campanile]] isolato), che trovarono notevoli applicazioni nel [[Romanico pisano]] ([[Duomo di Pisa|Duomo]] e [[Torre pendente di Pisa|campanile]] di [[Pisa]], [[Duomo di Lucca|Duomo]] e [[chiesa di San Michele in Foro]] a [[Lucca]], [[Duomo di Pistoia]] e altre chiese toscane, ma condizionò anche l'architettura [[Sardegna|sarda]] e [[Corsica|corsa]]). Invece, in [[Lombardia]], la [[basilica di Sant'Ambrogio]] è ricordata per la sua copertura con [[volta a crociera|volte a crociera]] e [[Costolone|costoloni]] tra le più antiche d'[[Europa]].<ref>R. De Fusco, ''Mille anni d'architettura in Europa'', Bari 1999, p.51.</ref>
Di matrice germanica sono, a [[Como]], la [[basilica di Sant'Abbondio]] (priva di transetto) e la [[Chiesa di San Fedele (Como)|chiesa di San Fedele]] (ispirata alle piante trilobate di [[Colonia (Germania)|Colonia]]). Ancora alla Germania rimanda la pianta della [[Cattedrale di Parma]], con transetto sporgente e una sola abside terminale.<ref>N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, ''Dizionario di architettura'', Torino, Einaudi, 1981, voce Italia''.</ref>
 
I [[Ordine di San Benedetto|benedettini]] e gli [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniani]] fondarono ben presto numerosi monasteri nella diocesi, come quello di [[Vizille]] risalente al [[994]], ma un pieno sviluppo della vita monastica si ebbe durante l'episcopato di Sant'Ugo. L'abbazia di Saint-Martin de Miséré, da cui trassero origine molti monasteri agostiniani e la scuola del priorato di Villard Benoît a [[Pontcharra]] furono importanti durante il [[XII secolo|XII]] e il [[XIII secolo]]. Ma la forma peculiare del monachesimo nel [[Delfinato]], fin dai tempi di Sant'Ugo, fu quella dei [[Ordine Certosino|certosini]] fondati da [[san Bruno di Colonia]] nel [[1084]].
Sempre in Italia settentrionale, le principali cattedrali furono caratterizzate dalla presenza di imponenti [[Battistero|battisteri]] esterni (come il [[Battistero di Cremona]] e il [[Battistero di Parma]]), anche se il battistero più celebre si trova nell'Italia centrale, a [[Battistero di Pisa|Pisa]].
 
Dalla prima metà del XIII secolo la branca francese dei [[Valdesi]] fece del Delfinato il suo centro principale. Da qui proveniva [[Guillaume Farel]], il più abile predicatore riformato francese. Pierre de Sébiville, un [[Ordine dei Frati Minori|francescano]] apostata, introdusse il protestantesimo a Grenoble nel [[1522]]. La diocesi fu segnata duramente dalle guerre di religione, specialmente nel [[1562]], quando il crudele barone des Andrets agì come luogotenente generale in Delfinato del [[principe di Condé]].
Diversamente, a [[Firenze]] furono favoriti i motivi architettonici dell'età romana, dando avvio a quello che la critica ha definito stile protorinascimentale ([[basilica di San Miniato al Monte]], [[battistero di San Giovanni (Firenze)|Battistero di San Giovanni]], [[Chiesa dei Santi Apostoli (Firenze)|chiesa dei Santi Apostoli]], [[Badia Fiesolana]] a [[Fiesole]]). Analogo interesse per l'antichità si ritrova a Roma e nei suoi dintorni (facciate del [[Duomo di Civita Castellana]] e di [[Basilica di San Lorenzo fuori le mura|San Lorenzo fuori le mura]] dei [[Vassalletto]]).
 
I due soggiorni a Grenoble nel [[1598]] e nel [[1600]] del [[Compagnia di Gesù|gesuita]] Pierre Cotton, successivamente confessore di [[Enrico IV di Francia]], riuscirono a suscitare notevoli conversioni dal [[protestantesimo]]; in memoria di ciò Constable de Lesdiguières, che si era lui stesso convertito nel [[1622]], favorì la fondazione a Grenoble di una casa di gesuiti. Nel [[1651]] i gesuiti istituirono un collegio presso la residenza. Fu comunque durante l'episcopato di Pierre Scarron (1620-1667) che il cattolicesimo nel Delfinato poté dirsi ristabilito.
A [[Venezia]] l'architettura romanica si fuse con quella bizantina nella [[Basilica di San Marco (Venezia)|basilica di San Marco]], a pianta centrale con cinque cupole. Il tema della cupola si ritrova anche nelle [[Marche]] e nel Mezzogiorno, ed in particolare in alcune chiese del [[Romanico pugliese]] ([[Duomo di Molfetta]]), mentre il tema della croce inscritta compare a [[Stilo]] ([[Cattolica di Stilo]]), [[Otranto]] e [[Trani]].
 
[[Papa Pio VI]], condotto prigioniero in Francia, passò due giorni a Grenoble nel [[1799]]. Anche [[Papa Pio VII|Pio VII]] fu tenuto al confino nella prefettura di Grenoble dal [[21 luglio]] al [[2 agosto]] [[1808]]. Al vescovo Simon fu impedito di fargli visita.
In [[Sicilia]] gli elementi bizantini si unirono a quelli normanni e [[saraceni]], riscontrabili in alcune chiese [[Palermo|palermitane]] ([[Chiesa di San Cataldo (Palermo)|San Cataldo]] ed altre) e nelle cattedrali di [[Duomo di Cefalù|Cefalù]] e [[Duomo di Monreale|Monreale]].
 
Il [[18 agosto]] [[1779]] cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Chambéry (oggi [[arcidiocesi di Chambéry, Saint-Jean de Maurienne e Tarantasia]]).
Nell'architettura civile invece fecero la loro comparsa numerose [[Casatorre|torri]] gentilizie; sono celebri quelle di [[San Gimignano]] e [[Bologna]].
 
In forza del [[Concordato]] del [[1801]] la diocesi di Grenoble entrò a far parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Lione]].
==Architettura gotica==
[[File:Kathedrale Siena Fassade.jpg|thumb|200px|[[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Siena)|Duomo di Siena]]]]
{{Vedi anche|Gotico italiano}}
 
Il [[15 dicembre]] [[2006]] ha assunto la presente denominazione di diocesi di Grenoble-Vienne.
L'architettura gotica fu introdotta in Italia dai [[Ordine Cistercense|cistercensi]], ad esempio nell'[[Abbazia di Fossanova]] e a [[Abbazia di San Galgano|San Galgano]]. Nella [[Basilica di Sant'Andrea (Vercelli)|basilica di Sant'Andrea]] a [[Vercelli]] si riscontra una transazione dal Romanico italiano al [[Gotico francese]], ma il più originale edificio protogotico è la [[basilica di San Francesco]] ad [[Assisi]], ispirato alla [[cattedrale di Angers]].
 
==Cronotassi dei vescovi==
Alla fine del [[XIII secolo]] risalgono le grandi chiese fiorentine di [[Basilica di Santa Maria Novella|Santa Maria Novella]] ([[1279]]), [[Cattedrale di Santa Maria del Fiore|Santa Maria del Fiore]] (iniziata da [[Arnolfo di Cambio]] nel [[1296]]) e [[Basilica di Santa Croce|Santa Croce]] (probabilmente dal [[1294]]-[[1295|95]]), ariose ed energiche composizioni nelle quali emerge il carattere più italiano dello stile gotico. A questo modello è orientata la [[basilica di San Petronio]] a [[Bologna]] (dal [[1390]]), mentre una maggiore contaminazione dei gusti francesi è riscontrabile nel [[Duomo di Milano]] (dal [[1386]], ma la costruzione terminò solo diversi secoli più tardi).
* Donnino † ([[381]] - ?)
* Diogéne † (fine del [[IV secolo]])
* Amicus † ([[V secolo]])
* Sébastien † (circa [[420]])
* Vitalien † (circa [[439]] - ?)
* San Cerato † ([[441]] - [[450]])
* Viventius † ([[463]] ? - [[478]])
* Victor † ([[515]] - circa [[530]])
* Ursolus † ([[538]])
* Siagrius I † ([[552]] - circa [[570]])
* Isice I † ([[573]] - [[601]] o [[608]])
* Siagrius II † ([[614]] - [[626]])
* Clair † ([[650]])
* Ferréol † (circa [[653]] - circa [[664]])
* Bóson † ([[664]] - ?)
* Isice II † (circa [[690]] ?)
* Austrebert † (circa [[699]])
* Ramnou † ([[707]])
* Ragnomar † ([[726]])
* Austoric † ([[742]] ?)
* Corbus † ([[743]] - ?)
* Léopert † (circa [[760]] ?)
* Adalhard † (circa [[804]])
* Radou † ([[825]])
* Supert † ([[829]])
* Evrard †
* Adalulf † (circa [[840]])
* Ebbon † ([[855]] - dopo l'[[860]])
* Bernaire † ([[869]] - ?)
* Isaac † ([[888]] - [[922]])
* Alquier † ([[944]] - [[949]])
* Isarn † (circa [[949]] - circa [[990]])
* Humbert D`Albon † (circa [[990]] - circa [[1025]])
* Mallen † (circa [[1025]] - [[1035]])
* Artaud † (circa [[1036]] - [[1058]])
* Humbert II † ([[1058]])
* Pons † (circa [[1070]] - [[1076]])
* [[Sant'Ugo di Grenoble]] † ([[1080]] - [[1º aprile]] [[1132]] deceduto)
* Hugues II † ([[1132]] - [[1148]])
* Nöel † ([[1150]])
* Othmar de Sassenage † ([[1150]] - [[1151]])
* Geoffroy † ([[1151]] - dopo il [[1163]])
* Jean de Sassenage † ([[1164]] - [[1220]])
* Guillaume I † ([[1220]])
* Pierre I † ([[1221]] - [[1223]])
* Soffroy † ([[1223]] - circa [[1237]])
* Pierre II † ([[1237]] - [[1250]])
* Falcon † (circa [[1250]] - [[1266]])
* Guillaume de Sassenage † ([[1266]] - [[1302]] o [[1303]])
* Guillaume de Royn † ([[1303]] - [[1337]])
* Jean de Chissé † ([[1337]] - [[1350]])
* Rodolphe de Chissé † ([[1350]] - [[1380]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Chambéry, Saint-Jean de Maurienne e Tarantasia|Tarantasia]])
* François de Conzié † ([[1380]] - [[1388]] nominato arcivescovo di Arles)
* Aymon de Chissé, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B]] † ([[1388]] - [[1427]] nominato vescovo di [[diocesi di Nizza|Nizza]])
* Aymon de Chissé II † ([[1427]] - [[1450]])
* Siboud Allemand de Séchilienne † ([[1450]] - [[1476]])
* Laurent Allemand de Laval † ([[1476]] - [[1482]] nominato vescovo di Orange)
* Jost de Silenen † ([[1482]] - [[1484]])
* Laurent Allemand de Laval † ([[1484]] - [[1518]] dimesso) (per la seconda volta)
* Laurent Allemand II de Laval † ([[1518]] - [[1561]])
* François D`Avançon, O.S.B † ([[1562]] - [[1575]])
* François Fléhard † ([[1575]] - [[1606]] deceduto)
* Jean de La Croix de Chevrières † ([[1607]] - [[1619]])
* Alphonse de La Croix de Chevrières † ([[1619]] - [[1620]] dimesso)
* Pierre Scarron † ([[1620]] - [[1667]] deceduto)
** ''Sede vacante (1667-1671)''
* Etienne Le Camus † ([[1671]] - [[1707]] deceduto)
* Ennemond Montmartin † ([[1707]] - [[1719]] deceduto)
* Paul de Chaulnes † ([[1720]] - [[1725]] deceduto)
* Jean de Caulet † ([[1726]] - [[27 settembre]] [[1771]] deceduto)
* Jean de Cairol de Madaillan † ([[16 dicembre]] [[1771]] - [[1779]] dimesso)
* Marie-Anne-Hippolyte Hay de Bonteville † ([[13 dicembre]] [[1779]] - [[6 ottobre]] [[1788]] deceduto)
* Henri-Charles du Lau d'Alleman † ([[30 marzo]] [[1789]] - [[4 aprile]] [[1802]] deceduto)
* Claude Simon † ([[5 luglio]] [[1802]] - [[3 ottobre]] [[1825]] deceduto)
* Philibert de Bruillard † ([[28 dicembre]] [[1825]] - ottobre [[1852]] ritirato)
* Jacques-Marie-Achille Ginoulhiac † ([[9 dicembre]] [[1852]] - [[2 marzo]] [[1870]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Lione|Lione]])
* Pierre-Antoine-Justin Paulinier † ([[5 marzo]] [[1870]] - [[3 agosto]] [[1875]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Besançon|Besançon]])
* Amand-Joseph Fava † ([[3 agosto]] [[1875]] - [[17 ottobre]] [[1899]] deceduto)
* Paul-Emile-Marie-Joseph Henry † ([[7 dicembre]] [[1899]] - [[8 luglio]] [[1911]] deceduto)
* [[Louis-Joseph Maurin]] † ([[1º settembre]] [[1911]] - [[1º dicembre]] [[1916]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Lione|Lione]])
* Alexandre Caillot † ([[22 marzo]] [[1917]] - [[5 gennaio]] [[1957]] deceduto)
* André-Jacques Fougerat † ([[5 gennaio]] [[1957]] succeduto - [[19 settembre]] [[1969]] dimesso)
* Gabriel-Marie-Joseph Matagrin † ([[19 settembre]] [[1969]] - [[26 settembre]] [[1989]] dimesso)
* Louis Jean Dufaux ([[26 settembre]] [[1989]] succeduto - [[10 giugno]] [[2006]] ritirato)
* Guy André Marie de Kérimel, succeduto il [[10 giugno]] [[2006]]
 
==Statistiche==
[[File:Castel del Monte Mai08.jpg|thumb|250px|left|[[Castel del Monte]], Andria]]
La diocesi al termine dell'anno 2006 su una popolazione di 1.156.000 persone contava 707.000 battezzati, corrispondenti al 61,2% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
|-
| 1949 || 400.000 || 700.000 || 57,1 || 655 || 575 || 80 || 610 || || 100 || 400 || 599
|-
| 1970 || 780.000 || 849.683 || 91,8 || 695 || 538 || 157 || 1.122 || || 214 || 1.408 || 600
|-
| 1980 || 706.000 || 876.000 || 80,6 || 489 || 405 || 84 || 1.443 || 5 || 100 || 800 || 575
|-
| 1990 || 760.000 || 963.000 || 78,9 || 402 || 322 || 80 || 1.890 || 8 || 92 || 887 || 588
|-
| 1999 || 804.000 || 1.020.000 || 78,8 || 350 || 267 || 83 || 2.297 || 26 || 121 || 832 || 588
|-
| 2000 || 800.000 || 1.015.753 || 78,8 || 358 || 271 || 87 || 2.234 || 25 || 119 || 820 || 189
|-
| 2001 || 800.000 || 1.015.753 || 78,8 || 302 || 225 || 77 || 2.649 || 24 || 109 || 820 || 189
|-
| 2002 || 700.000 || 1.080.700 || 64,8 || 289 || 210 || 79 || 2.422 || 24 || 109 || 220 || 189
|-
| 2003 || 800.000 || 1.145.598 || 69,8 || 295 || 218 || 77 || 2.711 || 24 || 93 || 800 || 189
|-
| 2004 || 700.000 || 1.145.598 || 61,1 || 284 || 207 || 77 || 2.464 || 29 || 108 || 220 || 146
|-
| 2006 || 707.000 || 1.156.000 || 61,2 || 254 || 202 || 52 || 2.783 || 33 || 83 || 220 || 48
|}
 
==Fonti==
A [[Napoli]] la dominazione [[Angiò|angioina]] coincise con la costruzione di imponenti impianti gotici: la [[basilica di San Lorenzo Maggiore]] (con abside percorsa da ambulacro), la [[Chiesa di San Domenico Maggiore (Napoli)|chiesa di San Domenico Maggiore]], il [[Basilica di Santa Chiara (Napoli)|monastero di Santa Chiara]] (ricostruito in gran parte dopo la [[seconda guerra mondiale]] eliminando le superfetazioni barocche) e il [[Cattedrale di Napoli|Duomo]] (per il quale furono chiamati architetti di estrazione francese).
*[[Annuario pontificio]] del 2007 e precedenti, riportati su [http://www.catholic-hierarchy.org www.catholic-hierarchy.org] alla pagina [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dgren.html]
*[http://www.diocese-grenoble-vienne.fr/ Sito ufficiale] della diocesi
* [http://www.gcatholic.com/dioceses/diocese/gren0.htm Scheda della diocesi] su [http://www.gcatholic.com/ www.gcatholic.com]
{{Portale|diocesi}}
 
[[Categoria:Diocesi cattoliche in Francia|Grenoble]]
A Venezia si segnalano la [[Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari|chiesa dei Frari]] e la [[Basilica dei Santi Giovanni e Paolo (Venezia)|basilica dei Santi Giovanni e Paolo]], entrambe trecentesche. Il contributo di Roma invece fu scarso, tanto che l'unica chiesa gotica di rilievo è [[Basilica di Santa Maria sopra Minerva|Santa Maria sopra Minerva]].
[[Categoria:Grenoble]]
 
[[de:Bistum Grenoble-Vienne]]
Notevoli sono pure le facciate delle cattedrali di [[Duomo di Orvieto|Orvieto]] e di [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (Siena)|Siena]], realizzate tra la fine del Duecento e l'inizio del [[XIV secolo|Trecento]].
[[en:Roman Catholic Diocese of Grenoble-Vienne]]
Tra le torri, il più bel [[campanile]] gotico è quello del Duomo di Firenze (il cosiddetto [[Campanile di Giotto]]).<ref>''Ibidem''.</ref>
[[fr:Diocèse de Grenoble]]
 
All'influenza francese sono riconducibili alcuni castelli, tra i quali spicca il celebre [[Castel del Monte]] ([[1240]] circa), dove la struttura gotica si fonde con le reminiscenze dei modelli tardo-antichi romani, che conferiscono al complesso un aspetto ordinato e regolare.<ref>''Ibidem''.</ref>
 
Tra il XIII e il XIV secolo vennero poi costruiti numerosi edifici civili, come i palazzi pubblici di Firenze ([[Palazzo Vecchio]]), [[Siena]] ([[Palazzo comunale (Siena)|Palazzo Pubblico]]), Venezia ([[Palazzo Ducale (Venezia)|Palazzo Ducale]]), [[Perugia]] ([[Palazzo dei Priori (Perugia)|Palazzo dei Priori]]) e [[Gubbio]] ([[Palazzo dei Consoli]]); a questi si sommano diversi palazzi trecenteschi a Firenze e Siena, nonché le case d'inizio [[XV secolo|Quattrocento]] di Venezia (come la [[Ca' d'Oro]]).
 
==Architettura rinascimentale e manierista==
[[File:Montepulciano - Madonna di San Biagio.JPG|thumb|250px|[[Chiesa di San Biagio (Montepulciano)|San Biagio]], Montepulciano]]
[[File:Villa Rotonda side(2).jpg|thumb|250px|[[Villa Almerico Capra detta la Rotonda|Villa Capra]], Vicenza]]
{{Vedi anche|architettura rinascimentale|architettura manierista}}
 
L'architettura rinascimentale si sviluppò a Firenze, dove, durante il periodo [[romanico fiorentino|romanico]], si era mantenuta una certa continuità con le forme chiare e regolari dell'architettura classica. Il punto di svolta, che segna il passaggio dall'architettura gotica e quella rinascimentale, coincide con la realizzazione della [[cupola del Brunelleschi|cupola del Duomo di Firenze]], eseguita da [[Filippo Brunelleschi]] tra il [[1420]] ed il [[1436]].<ref>R. De Fusco, ''Mille anni d'architettura in Europa'', cit., p. 158.</ref> Tuttavia, la prima opera pienamente rinascimentale è lo [[Spedale degli Innocenti]]<ref>N. Pevsner, ''Storia dell'architettura europea'', Bari 1998, p. 107.</ref> costruito dal medesimo Brunelleschi a partire dal [[1419]]. A questo fecero seguito le basiliche di [[Basilica di San Lorenzo (Firenze)|San Lorenzo]] e [[Basilica di Santo Spirito|Santo Spirito]], la [[Sagrestia Vecchia]] e la [[Cappella Pazzi|Cappella dei Pazzi]], opere nelle quali lo stile brunelleschiano diede origine a decorazioni in [[pietra serena]] applicate su impianti derivati dall'unione di forme geometriche elementari (quadrato e cerchio). L'arte del Brunelleschi fu d'ispirazione per diversi architetti del secolo, come [[Michelozzo]], [[Filarete]], [[Giuliano da Maiano]] e [[Giuliano da Sangallo]]; in particolare, quest'ultimo fissò i principi dell'arte fortificatoria detta ''[[fortificazione alla moderna]]'', della quale è considerato il fondatore insieme col fratello [[Antonio da Sangallo il Vecchio]] e [[Francesco di Giorgio Martini]].
 
Alcuni anni dopo l'esordio di Brunelleschi si registra l'attività di [[Leon Battista Alberti]], che a Firenze eseguì il [[Palazzo Rucellai]] e la facciata di [[Santa Maria Novella]]. L'Alberti, profondamente influenzato dall'architettura romana, lavorò anche a [[Rimini]] ([[Tempio Malatestiano]]) e [[Mantova]] ([[Chiesa di San Sebastiano (Mantova)|San Sebastiano]] e [[Basilica di Sant'Andrea (Mantova)|Sant'Andrea]]). Un suo allievo, [[Bernardo Rossellino]], si occupò del riassetto della cittadina di [[Pienza]], una delle prime trasformazioni architettoniche ed urbanistiche della storia del Rinascimento.<ref>P. Murray, ''Architettura del Rinascimento'', Martellago, Electa, 2000, p. 36.</ref>
 
Il pieno Rinascimento invece fu essenzialmente romano, grazie all'opera di [[Bramante]], [[Raffaello Sanzio]] e [[Michelangelo Buonarroti]]. Al primo si deve soprattutto il progetto per la ricostruzione della [[basilica di San Pietro in Vaticano]], con una [[croce greca]] derivata dagli studi di [[Leonardo da Vinci]] sugli edifici a pianta centrale, ma che, a sua volta, condizionò Antonio da Sangallo il Vecchio nella concezione della [[Chiesa di San Biagio (Montepulciano)|chiesa di San Biagio]] a [[Montepulciano]]. Raffaello fu attivo nella costruzione di alcuni palazzi e nel progetto di [[Villa Madama]]. Michelangelo invece intervenne nel progetto della basilica vaticana apportando notevoli cambiamenti, realizzò la [[piazza del Campidoglio]] e ultimò il [[Palazzo Farnese (Roma)|Palazzo Farnese]] avviato da [[Antonio da Sangallo il Giovane]].
 
Il Rinascimento del XVI secolo è chiuso da alcune opere di [[Andrea Palladio]], che influenzarono notevolmente l'architettura europea ([[Palladianesimo|Palladianesimo e Neopalladianesimo]]): tra queste si ricordano la [[Basilica Palladiana]], il [[Palazzo Chiericati]] e la [[Villa Almerico Capra detta la Rotonda|Villa Capra]] (tra le prime costruzioni profane dell'era moderna ad avere come facciata un fronte di un tempio classico)<ref>R. De Fusco, ''Mille anni d'architettura in Europa'', cit., p. 235.</ref>, a [[Vicenza]], nonché la [[basilica di San Giorgio Maggiore]] e la [[chiesa del Redentore]] a Venezia.
 
Il Manierismo, preannunciato da [[Baldassarre Peruzzi]] in alcune opere romane ([[Villa Farnesina]] e [[Palazzo Massimo alle Colonne]]), vide nel citato Michelangelo ([[Sagrestia Nuova]], [[Biblioteca Medicea Laurenziana]], a Firenze, [[Porta Pia]] a Roma) e [[Giulio Romano]] ([[Palazzo Te]] e [[Casa di Giulio Romano|sua residenza]] a Mantova) i due principali esponenti.<ref>P. Murray, ''Architettura del Rinascimento'', cit., p. 90.</ref>
Altri artisti da ricordare sono [[Bartolomeo Ammannati]] (cortile di [[Palazzo Pitti]]), [[Bernardo Buontalenti]] ([[Grotta del Buontalenti|Grotta Grande]] nel [[Giardino di Boboli]]), [[Giorgio Vasari]] ([[Galleria degli Uffizi]]), [[Jacopo Sansovino]] ([[Biblioteca Nazionale Marciana]], Venezia) e soprattutto [[Jacopo Barozzi da Vignola]], che con la sua [[chiesa del Gesù]] a Roma indirizzò l'architettura verso il Barocco.<ref>C. Norberg - Schulz, ''Architettura Barocca'', Martellago (Venezia) 1998, p. 13.</ref>
 
==Architettura barocca==
[[File:Sant Ivo Sapienza.jpg|thumb|200px|[[Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza|Sant'Ivo alla Sapienza]], Roma]]
{{Vedi anche|Architettura barocca|Barocco napoletano|Barocco leccese|Barocco siciliano}}
Lo stile barocco, legato alla [[Controriforma]], fu prodotto a Roma ed esercitò la sua influenza in tutto il mondo cattolico. Le prime opere sono da ricercare nei lavori di [[Carlo Maderno]] (facciata di [[Chiesa di Santa Susanna alle Terme di Diocleziano|Santa Susanna]], [[basilica di Sant'Andrea della Valle]] e facciata e navata di San Pietro in Vaticano), [[Martino Longhi il Giovane]] (facciata della [[chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Trevi]]) ed altri, nei quali si evidenzia il tentativo di rafforzare l'asse centrale delle facciate mediante l'uso graduale di pilastri, semicolonne e colonne.
 
A questi subentrarono [[Gian Lorenzo Bernini]], [[Francesco Borromini]] e [[Pietro da Cortona]], che contribuirono ad evolvere ulteriormente lo stile verso una concezione basata più sulla trasformazione delle forme (ellissi, spirali, curve policentriche) piuttosto che sull'applicazione di elementi decorativi. Gran parte dei loro contributi sono riferibili a edifici religiosi ([[chiesa di Sant'Andrea al Quirinale]], [[Collegiata di Santa Maria Assunta (Ariccia)|chiesa dell'Assunta]] ad [[Ariccia]] per Bernini; [[chiesa di Sant'Agnese in Agone]], [[Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane|San Carlo alle Quattro Fontane]], [[Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza|Sant'Ivo alla Sapienza]] per Borromini; [[chiesa dei Santi Luca e Martina]] e [[Chiesa di Santa Maria della Pace (Roma)|Santa Maria della Pace]] per Pietro da Cortona), tuttavia non mancano fabbriche civili (come il [[Palazzo Barberini]], di Bernini e Borromini, il [[Palazzo Montecitorio]] di Bernini e [[Carlo Fontana]], il [[Palazzo Chigi-Odescalchi]] ancora di Bernini e la galleria prospettica di [[Palazzo Spada]] del Borromini).
 
[[File:Noto, palazzo ducezio 00.JPG|thumb|250px|left|Palazzo Ducezio, Noto]]
 
Notevole importanza rivestono anche le trasformazioni urbanistiche di Roma, tese a collegare i principali edifici religiosi della città per mezzo di grandi assi stradali rettilinei e alla formazione di vaste piazze ([[Piazza del Popolo (Roma)|piazza del Popolo]], [[piazza Navona]], [[piazza San Pietro]]).
 
Lo stile barocco si diffuse ben presto oltre i confini della città, raggiungendo [[Torino]] (ampliamento della città di [[Carlo di Castellamonte|Carlo]] e [[Amedeo di Castellamonte]], [[Cappella della Sacra Sindone]], [[Chiesa di San Lorenzo (Torino)|chiesa di San Lorenzo]] e [[Palazzo Carignano]] di [[Guarino Guarini]]), Milano ([[Chiesa di San Giuseppe (Milano)|chiesa di San Giuseppe]] di [[Francesco Maria Richini]]), Venezia ([[basilica di Santa Maria della Salute]] di [[Baldassare Longhena]], a pianta ottagonale unita ad un santuario delimitato da due absidi), Napoli (dove furono attivi [[Francesco Grimaldi]], [[Cosimo Fanzago]], [[Ferdinando Sanfelice]] dei quali si ricordano rispettivamente la [[Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro|Cappella di San Gennaro]], la [[chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone]] e il [[Palazzo dello Spagnolo]]), la [[Puglia]] ([[Basilica di Santa Croce (Lecce)|basilica di Santa Croce]] a [[Lecce]], con decorazioni derivate dal [[plateresco]] spagnolo) e quindi, dopo il terremoto del [[1693]], la Sicilia ([[Cattedrale di Sant'Agata]] a [[Catania]], [[Duomo di San Giorgio]] a [[Ragusa]], [[Chiesa di San Domenico (Noto)|chiesa di San Domenico]] a [[Noto]] ecc.).
La [[Toscana]] invece restò legata ai gusti tardo-manieristi ([[Cappelle medicee|Cappella dei Principi]], a pianta ottagonale, ornata con ricchissimi intarsi creati con pietre semipreziose) e la produzione più propriamente barocca è databile al principio del [[XVIII secolo]].
 
==Architettura tardobarocca e rococò==
[[File:Reggia Caserta parco 03-09-08 f01.jpg|thumb|250px|[[Reggia di Caserta]]]]
{{Vedi anche|Architettura del Settecento}}
 
Al Settecento risale la più originale produzione di tutta l'architettura barocca e [[rococò]]: la [[Palazzina di caccia di Stupinigi]].<ref>R. De Fusco, Mille anni d'architettura in Europa, cit., p. 443.</ref> Caratterizzata da una pianta assai articolata riconducibile ad una croce di Sant'Andrea, fu progettata da [[Filippo Juvarra]], che edificò pure la [[basilica di Superga]], presso Torino.
 
In [[Veneto]] si verificò un riavvicinamento ai temi palladiani, evidente nella [[Villa Pisani (Stra)|Villa Pisani]] di [[Stra]] ([[1721]]) e nel [[Chiesa di San Simeon Piccolo|San Simeon Piccolo]] di Venezia (terminata nel [[1738]]).
 
A Roma, l'estremo capitolo della stagione barocca trova le sue realizzazioni più significative in alcuni importanti interventi urbanistici come [[piazza di Spagna]] e la [[Fontana di Trevi]], mentre la facciata di [[Basilica di San Giovanni in Laterano|San Giovanni in Laterano]], di [[Alessandro Galilei]], si avvicina a temi più severamente classici.
 
Invece, nel [[Regno di Napoli]], sotto [[Luigi Vanvitelli]], fu avviata la costruzione della [[Reggia di Caserta]] (dal [[1752]]), un vasto complesso nel quale, alle grandiose scenografie di stampo barocco dell'interno e dei giardini, si contrappone un involcro edilizio più misurato, che pertanto sembra anticipare i temi del Neoclassicismo. Il gigantismo della Reggia riecheggia nella mole del [[Real Albergo dei Poveri]], costruito nei medesimi anni da [[Ferdinando Fuga]].
 
==Architettura dell'Ottocento==
[[File:Possagno Canova-Tempel.png|thumb|250px|[[Tempio Canoviano]], Possagno]]
{{Vedi anche|Architettura dell'Ottocento|architettura neoclassica|Stile Impero|architettura neorinascimentale|architettura neobarocca|architettura neogotica|architettura neoromanica}}
 
L'architettura neoclassica, anche nella sua variante neogreca, venne prodotta in numerose opere di valore. L'influenza del Neoclassicismo francese è evidente nella facciata del [[Teatro San Carlo]] di Napoli (di [[Antonio Niccolini]]); nella medesima città, all'inizio dell'Ottocento fu cominciata la costruzione della grande [[Basilica di San Francesco di Paola (Napoli)|basilica di San Francesco]], la più importante chiesa italiana dell'epoca<ref>R. Middleton, D. Watkin, ''Architettura dell'Ottocento'', Martellago (Venezia), Electa, 2001, p. 292.</ref>, ispirata al collaudato tema del Pantheon di Roma.
 
Altri capolavori neoclassici sono il [[Caffè Pedrocchi]] di [[Padova]] (di [[Giuseppe Jappelli]]), il [[Tempio Canoviano]] a [[Possagno]] (attribuito, non senza incertezze, a [[Gian Antonio Selva]]), il [[Teatro Carlo Felice]] di [[Genova]] ([[Carlo Barabino]], ma ricostruito nel [[XX secolo|Novecento]]), il [[Cisternone (Livorno)|Cisternone]] di [[Livorno]] ([[Pasquale Poccianti]]) e la sistemazione di piazza del Popolo a Roma curata da [[Giuseppe Valadier]].<ref>N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, ''Dizionario di architettura'', Torino, Einaudi, 1981, voce ''Italia''.</ref>
Inoltre, meritano di essere ricordati gli interventi promossi a [[Trieste]] ([[Teatro Verdi (Trieste)|Teatro Verdi]], [[Chiesa di Sant'Antonio (Trieste)|chiesa di Sant'Antonio]]), Milano ([[Palazzo Belgioioso (Milano)|Palazzo Belgioioso]], [[Villa Reale (Milano)|Villa Reale]], [[Arco della Pace]] e [[Chiesa di San Carlo al Corso (Milano)|chiesa di San Carlo al Corso]]) e Palermo (l'[[Eclettismo|eclettica]] [[Palazzina Cinese]], Gymnasium dell'[[Orto botanico di Palermo]]).
 
Ad un tardo Neoclassicismo guarda ancora [[Alessandro Antonelli]] nella progettazione degli involucri esterni della [[basilica di San Gaudenzio]] a [[Novara]] e della [[Mole Antonelliana]] di Torino.
 
Quindi, la seconda metà dell'Ottocento portò all'affermazione dei gusti neorinascimentali ([[Galleria Vittorio Emanuele II]] a Milano e [[Galleria Umberto I]] a Napoli, ove furono applicati elementi in [[Architettura del ferro|ferro]]) e, più raramente, neobarocchi ([[Palazzo di Giustizia (Roma)|Palazzo di Giustizia]] di Roma), mentre il neogotico fu lo stile impiegato ad esempio nelle facciate delle grandi chiese fiorentine.
Tardi echi dello Stile Impero confluirono nel controverso [[Vittoriano|Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II]] di Roma.
L'eclettismo di matrice neoromanica fu promosso da [[Camillo Boito]], al quale si devono pure numerosi restauri di monumenti medievali.
 
==Architettura del Novecento==
[[File:Casadelfascio.jpg|thumb|250px|[[Casa del Fascio (Como)|Casa del Fascio]], Como]]
[[File:Chiaesaautostrada202.jpg|250px|thumb|[[Chiesa dell'Autostrada del Sole]], presso Firenze]]
[[File:Jubilee Church Rome.JPG|250px|thumb|[[Chiesa di Dio Padre Misericordioso]], Roma]]
{{vedi anche|Architettura del Novecento|Art Nouveau|Movimento Moderno|Razionalismo italiano}}
 
L'Art Nouveau ebbe in [[Giuseppe Sommaruga]] ed [[Ernesto Basile]] due dei principali e più originali esponenti (rispettivamente [[Palazzo Castiglioni]] a Milano, ampliamento di Palazzo Montecitorio a Roma). Tuttavia, il linguaggio totalmente nuovo si preannunciò con i progetti di [[Antonio Sant'Elia]] ([[Futurismo]]). Il razionalismo si manifestò nel [[Gruppo 7 e MIAR]] ([[1926]]), ma dopo lo scioglimento del gruppo emerse nelle figure isolate di [[Giuseppe Terragni]] ([[Casa del Fascio (Como)|Casa del Fascio]] a Como), [[Adalberto Libera]] ([[Villa Malaparte]] a [[Capri]]) e [[Giovanni Michelucci]] ([[stazione di Firenze Santa Maria Novella]], in collaborazione). Durante il periodo fascista ebbe maggiore fortuna il cosiddetto ''Novecento'' ([[Gio Ponti]], [[Pietro Aschieri]], [[Giovanni Muzio]]), da cui derivò, sulla scia della riscoperta della Roma imperiale, il ''Neoclassicismo semplificato'' di [[Marcello Piacentini]], autore peraltro di diverse trasformazioni urbanistiche in diverse località italiane e ricordato per la contestata [[via della Conciliazione]] a Roma.
 
Il secondo dopoguerra fu caratterizzato da diversi talenti ([[Luigi Moretti (architetto)|Luigi Moretti]], [[Carlo Scarpa]], [[Franco Albini]], Gio Ponti ed altri), ma fu privo di una direzione unitaria.<ref>''Ibidem''.</ref>
[[Pier Luigi Nervi]], con le sue ardite strutture in cemento armato, acquisì una fama internazionale e fu d'esempio per [[Riccardo Morandi]] e [[Sergio Musmeci]]. In una stagione animata da interessanti dibattiti portati avanti da critici quali [[Bruno Zevi]], prevalse il razionalismo, che trova nella testata della [[Stazione di Roma Termini]] una delle opere paradigmatiche. Al [[Neorealismo architettonico|Neorealismo]] di Michelucci (autore di numerose chiese toscane), [[Carlo Aymonino]], [[Mario Ridolfi]] ed altri ([[INA-Casa|quartieri INA-Casa]]) fece seguito il [[Neoliberty]] (riscontrabile nei primi lavori di [[Vittorio Gregotti]]) e il [[Brutalismo]] ([[Torre Velasca]] di Milano del gruppo [[BBPR]], [[edificio residenziale di via Piagentina]] a Firenze, di [[Leonardo Savioli]], opere di [[Giancarlo De Carlo]]). Il [[Architettura postmoderna|Postmoderno]], anticipato da [[Paolo Portoghesi]] intorno al [[1960]], trovò la sua consacrazione nel Teatro del Mondo costruito da [[Aldo Rossi]] per la [[Biennale di Venezia]] del [[1980]].
 
[[Le Corbusier]] (progetto per un ospedale a Venezia) e [[Frank Lloyd Wright]] (progetto di una casa sul [[Canal Grande]], ancora a Venezia) non costruirono niente in Italia, mentre vi riuscirono [[Alvar Aalto]] ([[Chiesa di Santa Maria Assunta (Riola di Vergato)|chiesa dell'Assunta]] a [[Riola di Vergato]]), [[Kenzō Tange]] (torri della Fiera di Bologna, piano del [[Centro Direzionale di Napoli]]) e [[Oscar Niemeyer]] (sede della [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] a [[Segrate]]).
 
Tra i principali architetti attivi in Italia tra la fine del [[XX secolo|Novecento]] e l'inizio del [[XXI secolo]] si ricordano [[Renzo Piano]] ([[Stadio San Nicola]] a Bari, ristrutturazione del [[Porto antico di Genova]], [[Auditorium Parco della Musica]] a Roma, [[chiesa di Padre Pio]] a San Giovanni Rotondo ecc.), [[Massimiliano Fuksas]] ([[Grattacielo della Regione Piemonte]], Centro congressi all'[[Europa (quartiere di Roma)|EUR]]), [[Gae Aulenti]] ([[Stazione Museo (metropolitana di Napoli)|Stazione Museo]] della [[metropolitana di Napoli]]), lo svizzero [[Mario Botta]] ([[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto]], ristrutturazione del [[Teatro alla Scala]] a Milano), [[Zaha Hadid]] ([[MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo|Museo nazionale delle arti del XXI secolo]] a Roma, grattacielo "[[CityLife#Lo_Storto|Lo Storto]]" a Milano), [[Richard Meier]] ([[chiesa di Dio Padre Misericordioso]] e [[Ara Pacis|teca dell'Ara Pacis]], a Roma), [[Norman Foster]] ([[stazione di Firenze Belfiore]]), [[Daniel Libeskind]] (grattacielo "[[CityLife#Il_Curvo|Il Curvo]]" a Milano) e [[Arata Isozaki]] ([[Palasport Olimpico]] di Torino, con [[Pier Paolo Maggiora]] e Marco Brizio, grattacielo "[[CityLife#Il_Dritto|Il Dritto]]" a Milano).
 
==Note==
<references/>
 
==Altre immagini==
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File:Paestum2.jpg|[[Tempio di Hera (Paestum, detto "di Nettuno")|Tempio di Nettuno]], Paestum
File:Colosseum in Rome, Italy - April 2007.jpg|[[Colosseo]], Roma
File:Milano Lorenzomaggiore.01.JPG|[[Basilica di San Lorenzo (Milano)|Basilica di San Lorenzo]], Milano
File:Cividale, tempietto longobardo 01.JPG|[[Tempietto longobardo]], Cividale del Friuli
File:Cattedralebitonto.JPG|[[Cattedrale di Bitonto]]
File:Duomo Firenze Apr 2008.jpg|Interno di [[Cattedrale di Santa Maria del Fiore|Santa Maria del Fiore]], Firenze
File:Palazzo Te Mantova 2.jpg|[[Palazzo Te]], Mantova
File:Wenecja Santa Maria della Salute.JPG|[[Basilica di Santa Maria della Salute|Santa Maria della Salute]], Venezia
File:Roma-scalinatà trinità dei monti.jpg|[[Piazza di Spagna]], Roma
File:Palazzina cinese 0001.JPG|[[Palazzina Cinese]], Palermo
File:Napoli-galleria umberto.jpg|[[Galleria Umberto I]], Napoli
File:Pirellone.JPG|[[Grattacielo Pirelli]], Milano
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==Bibliografia==
* [[Giulio Carlo Argan|G.C. Argan]], ''L'architettura barocca in Italia'', Milano, 1957.
* G.C. Argan, ''L'architettura protocristiana, preromanica e romanica'', 1936.
* G.C. Argan, ''L'arte italiana 1770-1970'', Firenze, [[Sansoni]], 1970.
* [[Leonardo Benevolo|L. Benevolo]], ''Storia dell'architettura del Rinascimento'', Bari 1968.
* Renato De Fusco, ''Mille anni d'architettura in Europa'', Bari, [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], 1999. ISBN 9788842042952
* L. Grodecki, ''Architettura Gotica'', Martellanego (Venezia) 1998.
* H.R. Hitchcock, ''L'architettura dell'Ottocento e del Novecento'', Torino, Einaudi, 1971.
* H.E. Kubach, ''Architettura Romanica'', Electa, Martellago (Venezia) 1998.
* Emilio Lavagnino, ''L'arte moderna dai neoclassicisti ai contemporanei'', Torino, [[UTET]], 1956.
* C. Maltese, ''Storia dell'arte italiana 1785-1943'', Torino, Einaudi, 1960.
* C. Meeks, ''Italian Architecture 1750 - 1914'', New Haven - London, 1966.
* Robin Middleton, David Watkin, ''Architettura dell'Ottocento'', Martellago (Venezia), [[Electa]], 2001. ISBN 88-435-2465-8
* Werner Muller, Gunter Vogel, ''Atlante d'architettura. Storia dell'architettura dalle origini all'età contemporanea. Tavole e testi'', Rozzano (Milano), [[Hoepli (casa editrice)|Hoepli]], 1997. ISBN 88-203-1977-2
* P. Murray, ''Architettura del Rinascimento'', Martellago, Electa, 2000. ISBN 8843524666
* [[Christian Norberg-Schulz|C. Norberg-Schulz]], ''Architettura Barocca'', Martellago (Venezia), Electa, 1998. ISBN 8843524615
* C. Norberg-Schulz, ''Architettura Tardobarocca'', Milano, 1980.
* [[Nikolaus Pevsner]], ''Storia dell'architettura europea'', Bari, Laterza, 1998. ISBN 88-420-3930-6
* Nikolaus Pevsner, John Fleming, Hugh Honour, ''Dizionario di architettura'', Torino, Einaudi, 2005. ISBN 9788806180553
* [[Manfredo Tafuri|M. Tafuri]], ''L'architettura del Manierismo nel Cinquecento'', Roma 1966.
* V. Vercelloni, ''Dizionario enciclopedico di architettura e urbanistica'', Roma, 1969.
* David Watkin, ''Storia dell'architettura occidentale'', Bologna, 1990.
 
==Voci correlate==
*[[Italia]]
*[[Storia dell'architettura]]
 
==Altri progetti==
{{ip|commons=Category:Architecture of Italy}}
 
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[[Categoria:Architetture d'Italia| ]]