Cengio e Diocesi di Grenoble-Vienne: differenze tra le pagine

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{{diocesi della chiesa cattolica
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|immagine=Cathédrale Notre-Dame Grenoble.JPG
|nomeComune = Cengio
|nome=[[Diocesi]] di [[Grenoble]]-[[Vienne (Francia)|Vienne]]
|panorama = Cengio-IMG_0887.JPG
|latino=Dioecesis Gratianopolitana-Viennensis Allobrogorum
|linkStemma = Cengio-Stemma.png
|titolo=[[vescovo]]
|siglaRegione = LIG
|titolare=[[Guy André Marie de Kérimel]]
|siglaProvincia = SV
|emeriti=Louis Jean Dufaux
|latitudineGradi = 44
|vicario=
|latitudineMinuti = 23
|stato=Francia
|latitudineSecondi = 0
|ritoliturgico=[[rito romano|romano]]
|longitudineGradi = 8
|eretta=[[IV secolo]]
|longitudineMinuti = 13
|stemma=
|longitudineSecondi = 0
|mappa=
|altitudine = 409
|mappacollocazione=Isère-Position.png
|superficie = 18,79
|mappaprovincia=Province-ecc-france.jpg
|abitanti = 3.777
|suffraganeadi=[[arcidiocesi di Lione]]
|anno = 31-12-2007 (fonte Istat)
|regione=[[Regione ecclesiastica Centre-Est|Centre-Est]]
|densita = 201
|battezzati=707.000
|frazioni = Bormida (Capoluogo), Brignoletta, Cengio Alto, Costa, Genepro, Rocchetta , Vignali
|popolazione=1.156.000
|comuniLimitrofi = [[Cairo Montenotte]], [[Cosseria]], [[Millesimo]], [[Montezemolo]] (CN), [[Roccavignale]], [[Saliceto]] (CN)
|proporzione=61,2
|cap = 17056
|sacerdotisecolari=202
|prefisso = [[019]]
|sacerdotiregolari=52
|istat = 009023
|sacerdoti=254
|fiscale = C463
|battezzatipersacerdote=2.783
|gradiGiorno = 2421
|diaconi=33
|zonaSismica = 4
|religiosi=83
|nomeAbitanti = cengesi
|religiose=220
|patrono = [[Santa Caterina da Siena]]
|vicariati=
|festivo = [[29 aprile]]
|parrocchie=48
|sito =
|superficie=7.467
|indirizzo=11 Place des Tilleuls, 38028 Grenoble CEDEX 1, Francia
|telefono=4.38.38.00
|fax=4.38.38.00.39
|sito=www.diocese-grenoble-vienne.fr/
|email=
|anno=2007
}}
[[Immagine:Cathedrale.vienne38.01.jpeg|thumb|280px|La concattedrale di san Maurizio a Vienne]]
'''Cengio''' (''Cengë'' in [[Lingua ligure|ligure]]) è un [[comune italiano]] di 3.777 abitanti<ref>[http://demo.istat.it/pop2007/index.html Dato Istat al 31/12/2007]</ref> della [[provincia di Savona]] in [[Liguria]].
[[Immagine:Panorama LaSalette.jpg|thumb|280px|Il santuario mariano di La Salette]]
 
La '''diocesi di Grenoble-Vienne''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Gratianopolitana-Viennensis Allobrogorum'') è una sede della [[Chiesa cattolica]] suffraganea dell'[[arcidiocesi di Lione]] appartenente alla [[regione ecclesiastica]] [[regione ecclesiastica Centre-Est|Centre-Est]]. Nel [[2006]] contava 707.000 battezzati su 1.156.000 abitanti. È attualmente retta dal [[vescovo]] [[Guy André Marie de Kérimel]].
== Geografia fisica ==
Il [[comune sparso]] di Cengio è situato in [[val Bormida]], sul versante settentrionale dell'[[Appennino Ligure]] adiacente al [[colle di Cadibona]], in un insieme di borgate sugli opposti versanti della [[Bormida di Millesimo]]. Il territorio è delimitato in alcuni punti da terrazze rocciose, dette "cenge", da cui deriverebbe il [[toponimo]] del borgo medievale.
 
==Territorio==
Il suo territorio comunale fa parte della [[Comunità Montana Alta Val Bormida]]. Dista da [[Savona]] circa 27&nbsp;km e 84&nbsp;km da [[Genova]].
La diocesi comprende il [[dipartimento francese]] dell'[[Isère]].
 
Sede vescovile è la città di [[Grenoble]], dove si trova la [[cattedrale]] di Nostra Signora. A [[Vienne (Francia)|Vienne]] nel [[Delfinato]] si trova l'antica cattedrale di san Maurizio.
== Storia ==
Citato in alcuni documenti come ''Cinglo'' e ''Cinglum'', il borgo venne compreso nella [[Aleramici|Marca degli Aleramici]] nel [[X secolo]] e verso il [[1142]] fu ereditato dall'aleramico [[Enrico I Del Carretto]] e dai suoi discendenti, che vi eressero due castelli nel [[XII secolo]] a Cengio Alto e Rocchetta Cengio, entrambi distrutti nei secoli successivi. Possesso quindi del [[Marchesato di Clavesana]] e del [[Marchesato di Ceva]], sarà nel [[1268]] che il feudo entrò nelle proprietà del marchese [[Corrado Del Carretto]]. Negli anni successivi fu sempre assoggettato al vassallaggio della famiglia dei [[Del Carretto]], ma nelle proprietà del [[Marchesato del Monferrato]] e della [[Visconti|Signoria Viscontea]].
 
I principali siti di [[pellegrinaggio]] nella diocesi sono: Notre-Dame de Parménie, rifondata nel [[XVII secolo]] per opera di una pastorella; [[Notre-Dame-de-l'Osier]], a [[Vinay]], che risale al [[1649]] e soprattutto il celebre santuario di Nostra Signora de [[La Salette]], che deve le sue origini all'apparizione della Vergine, il [[19 settembre]] [[1846]] a Maximin Giraud e a Mélanie Calvat.
Nel corso delle guerre [[Francia|franco]]-[[Spagna|spagnole]] del [[XVII secolo|Seicento]] Cengio acquisì un importante ruolo strategico: se i franco-[[piemonte]]si fossero riusciti a impadronirsene, avrebbero potuto utilizzare Cengio come base da cui minacciare di interrompere il collegamento fra [[Milano]] e [[Madrid]] lungo la valle della [[Bormida di Spigno]]. Dal [[1638]] gli spagnoli finanziarono la costruzione di fortificazioni moderne a Cengio tramite l'imposizione di dazi nel Finalese. Nel [[1648]] gli scontri bellici portarono alla devastazione del paese e alla distruzione del castello.
 
Il territorio è suddiviso in 48 parrocchie.
Il [[18 novembre]] del [[1738]], a seguito della [[Pace di Vienna (1738)|Pace di Vienna]], fu annesso al [[Regno di Sardegna]] e subì la sorte di altri borghi e località della [[val Bormida]] partecipando agli scontri [[Napoleone Bonaparte|napoleonici]] del [[1796]] e quindi la successiva unione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] nel [[1861]].
 
==Storia==
Nel [[1929]], il comune di Rocchetta Cengio viene unito a quello di Cengio.
 
La diocesi di Vienne fu eretta nel [[III secolo]].
=== Simboli ===
[[Immagine:Cengio-Stemma.png|border|left|150px]]
 
Fu elevata ad arcidiocesi nel [[445]].
Lo stemma ufficiale e il gonfalone sono stati approvati con l'apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n° 1919 datato al [[23 gennaio]] del [[1986]].<ref>Tratto dallo [http://autonomie.interno.it/statuti/statuti/cengio.pdf Statuto Comunale]</ref> <br style="clear:left;"/>
 
Fu soppressa il [[29 novembre]] [[1801]] e il suo territorio fu incorporato a quello delle diocesi di Grenoble e Valence.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Cengio-IMG 0883.JPG|thumb|La chiesa parrocchiale di San Giuseppe]]
La diocesi di Grenoble è stata eretta nel [[IV secolo]]. Era originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di Vienne.
=== Architetture religiose ===
* Chiesa parrocchiale di [[San Giuseppe]]. Eretta nel [[1955]] in stile [[romanico]]. Pochi anni fa è stato costruito un [[mosaico]] dietro l'[[altare]] con al centro la statua di ''San Giuseppe''.
 
Il primo vescovo conosciuto di Grenoble, Donnino, prese parte al [[Concilio di Aquileia]] nel [[381]].
* Chiesa parrocchiale di [[Santa Barbara]] e [[San Giovanni Battista]].
 
A metà del [[V secolo]] San Cerato è ricordato dalla leggenda come un oppositore dell'[[arianesimo]].
* Chiesa parrocchiale di [[San Nicola di Bari]] nella borgata di Rocchetta Cengio. Citata per la prima volta nel [[1205]] quale ''Ecclesia Rochetale sub Cingio'', una sua parziale ricostruzione avvenne del [[XVIII secolo]]. Conserva al suo interno un [[organo (musica)|organo]] del [[1830]].
 
I [[Ordine di San Benedetto|benedettini]] e gli [[Ordine di Sant'Agostino|agostiniani]] fondarono ben presto numerosi monasteri nella diocesi, come quello di [[Vizille]] risalente al [[994]], ma un pieno sviluppo della vita monastica si ebbe durante l'episcopato di Sant'Ugo. L'abbazia di Saint-Martin de Miséré, da cui trassero origine molti monasteri agostiniani e la scuola del priorato di Villard Benoît a [[Pontcharra]] furono importanti durante il [[XII secolo|XII]] e il [[XIII secolo]]. Ma la forma peculiare del monachesimo nel [[Delfinato]], fin dai tempi di Sant'Ugo, fu quella dei [[Ordine Certosino|certosini]] fondati da [[san Bruno di Colonia]] nel [[1084]].
* Antica chiesa parrocchiale e santuario della [[Natività|Natività di Maria Vergine]] in Cengio Alto del [[1662]]. Edificata in stile [[barocco]] piemontese, con [[portico]] e [[portale (architettura)|portale]] in pietra del [[1807]], è affiancata dal quadrato [[campanile]]. Attualmente è in fase di restauro la cappella interna della Madonna Addolorata. Recentemente è stato completato il recupero totale della cappella Madonna del Rosario.
 
Dalla prima metà del XIII secolo la branca francese dei [[Valdesi]] fece del Delfinato il suo centro principale. Da qui proveniva [[Guillaume Farel]], il più abile predicatore riformato francese. Pierre de Sébiville, un [[Ordine dei Frati Minori|francescano]] apostata, introdusse il protestantesimo a Grenoble nel [[1522]]. La diocesi fu segnata duramente dalle guerre di religione, specialmente nel [[1562]], quando il crudele barone des Andrets agì come luogotenente generale in Delfinato del [[principe di Condé]].
* Chiesa di Santa Caterina in località Cengio Bormida del XVIII secolo.
 
I due soggiorni a Grenoble nel [[1598]] e nel [[1600]] del [[Compagnia di Gesù|gesuita]] Pierre Cotton, successivamente confessore di [[Enrico IV di Francia]], riuscirono a suscitare notevoli conversioni dal [[protestantesimo]]; in memoria di ciò Constable de Lesdiguières, che si era lui stesso convertito nel [[1622]], favorì la fondazione a Grenoble di una casa di gesuiti. Nel [[1651]] i gesuiti istituirono un collegio presso la residenza. Fu comunque durante l'episcopato di Pierre Scarron (1620-1667) che il cattolicesimo nel Delfinato poté dirsi ristabilito.
* Cappelle di [[San Rocco]], [[Filippo apostolo|San Filippo]], Santi [[Giovanni Nepomuceno]] e [[Vincenzo Ferrer]], [[Teresa di Lisieux|Santa Teresa]] (privata), San Rocco in Rocchetta, Madonnina, Santa Maria degli Angeli.
 
[[Papa Pio VI]], condotto prigioniero in Francia, passò due giorni a Grenoble nel [[1799]]. Anche [[Papa Pio VII|Pio VII]] fu tenuto al confino nella prefettura di Grenoble dal [[21 luglio]] al [[2 agosto]] [[1808]]. Al vescovo Simon fu impedito di fargli visita.
=== Architetture civili ===
* Palazzo Rosso. Ex edificio del dopolavoro [[ACNA]], ora è un importante centro del paese: è la sede locale della Snamprogetti, ospita gli uffici del Commissario delegato per l'ACNA e gli uffici locali della [[provincia di Savona]]. Importante sede anche in campo culturale con il grande corridoio centrale ospitante mostre e l'ex sala cinema per lo svolgersi di conferenze. Qui sono state girate, nell'aprile [[2009]], alcune scene del [[cortometraggio]] della classe 1° secondaria di Cengio.
 
Il [[18 agosto]] [[1779]] cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Chambéry (oggi [[arcidiocesi di Chambéry, Saint-Jean de Maurienne e Tarantasia]]).
* Il municipio. Un tempo era di solo un piano, due piani la parte centrale, con una piccola torre. Ora è stato alzato: nell'ala centrale ospita il Comune, alla sinistra il poliambulatorio e alla destra la SOMS e il gruppo bocciofilo.
 
In forza del [[Concordato]] del [[1801]] la diocesi di Grenoble entrò a far parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Lione]].
=== Architetture militari ===
[[File:Cengio-IMG 0884.JPG|thumb|Scorcio della piazza principale]]
* Castello di Cengio Alto. Imponente costruzione del [[Medioevo]], fu eretto dai [[Marchesato di Clavesana|marchesi di Clavesana]] nel [[XII secolo]] e ampliato in seguito dai [[Del Carretto]]. Distrutto dall'esercito [[Spagna|spagnolo]] nel [[1648]], ad oggi restano poche rovine.
 
Il [[15 dicembre]] [[2006]] ha assunto la presente denominazione di diocesi di Grenoble-Vienne.
* Torre Saracena. Sita a Rocchetta Cengio e simbolo della cittadina, fu edificata nel [[XIII secolo]]. Nel corso degli eventi bellici della seconda metà del [[XVII secolo]] fu quasi completamente distrutta, lasciando ad oggi solo un muro e pochi resti dei merletti.
 
==Cronotassi dei vescovi==
=== Aree naturali ===
* Donnino † ([[381]] - ?)
* Area Naturalistica Attrezzata Rio Parasacco. Recentemente rinnovata con tre nuovi sentieri, quest'area è dotata di ogni genere di comodità, rimanendo immersi nella natura: Percorso Vita, Percorso Naturalistico Attrezzato, sentieri immersi nel verde, Area Pic-Nic e campetto da calcio.
* Diogéne † (fine del [[IV secolo]])
* Amicus † ([[V secolo]])
* Sébastien † (circa [[420]])
* Vitalien † (circa [[439]] - ?)
* San Cerato † ([[441]] - [[450]])
* Viventius † ([[463]] ? - [[478]])
* Victor † ([[515]] - circa [[530]])
* Ursolus † ([[538]])
* Siagrius I † ([[552]] - circa [[570]])
* Isice I † ([[573]] - [[601]] o [[608]])
* Siagrius II † ([[614]] - [[626]])
* Clair † ([[650]])
* Ferréol † (circa [[653]] - circa [[664]])
* Bóson † ([[664]] - ?)
* Isice II † (circa [[690]] ?)
* Austrebert † (circa [[699]])
* Ramnou † ([[707]])
* Ragnomar † ([[726]])
* Austoric † ([[742]] ?)
* Corbus † ([[743]] - ?)
* Léopert † (circa [[760]] ?)
* Adalhard † (circa [[804]])
* Radou † ([[825]])
* Supert † ([[829]])
* Evrard †
* Adalulf † (circa [[840]])
* Ebbon † ([[855]] - dopo l'[[860]])
* Bernaire † ([[869]] - ?)
* Isaac † ([[888]] - [[922]])
* Alquier † ([[944]] - [[949]])
* Isarn † (circa [[949]] - circa [[990]])
* Humbert D`Albon † (circa [[990]] - circa [[1025]])
* Mallen † (circa [[1025]] - [[1035]])
* Artaud † (circa [[1036]] - [[1058]])
* Humbert II † ([[1058]])
* Pons † (circa [[1070]] - [[1076]])
* [[Sant'Ugo di Grenoble]] † ([[1080]] - [[1º aprile]] [[1132]] deceduto)
* Hugues II † ([[1132]] - [[1148]])
* Nöel † ([[1150]])
* Othmar de Sassenage † ([[1150]] - [[1151]])
* Geoffroy † ([[1151]] - dopo il [[1163]])
* Jean de Sassenage † ([[1164]] - [[1220]])
* Guillaume I † ([[1220]])
* Pierre I † ([[1221]] - [[1223]])
* Soffroy † ([[1223]] - circa [[1237]])
* Pierre II † ([[1237]] - [[1250]])
* Falcon † (circa [[1250]] - [[1266]])
* Guillaume de Sassenage † ([[1266]] - [[1302]] o [[1303]])
* Guillaume de Royn † ([[1303]] - [[1337]])
* Jean de Chissé † ([[1337]] - [[1350]])
* Rodolphe de Chissé † ([[1350]] - [[1380]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Chambéry, Saint-Jean de Maurienne e Tarantasia|Tarantasia]])
* François de Conzié † ([[1380]] - [[1388]] nominato arcivescovo di Arles)
* Aymon de Chissé, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B]] † ([[1388]] - [[1427]] nominato vescovo di [[diocesi di Nizza|Nizza]])
* Aymon de Chissé II † ([[1427]] - [[1450]])
* Siboud Allemand de Séchilienne † ([[1450]] - [[1476]])
* Laurent Allemand de Laval † ([[1476]] - [[1482]] nominato vescovo di Orange)
* Jost de Silenen † ([[1482]] - [[1484]])
* Laurent Allemand de Laval † ([[1484]] - [[1518]] dimesso) (per la seconda volta)
* Laurent Allemand II de Laval † ([[1518]] - [[1561]])
* François D`Avançon, O.S.B † ([[1562]] - [[1575]])
* François Fléhard † ([[1575]] - [[1606]] deceduto)
* Jean de La Croix de Chevrières † ([[1607]] - [[1619]])
* Alphonse de La Croix de Chevrières † ([[1619]] - [[1620]] dimesso)
* Pierre Scarron † ([[1620]] - [[1667]] deceduto)
** ''Sede vacante (1667-1671)''
* Etienne Le Camus † ([[1671]] - [[1707]] deceduto)
* Ennemond Montmartin † ([[1707]] - [[1719]] deceduto)
* Paul de Chaulnes † ([[1720]] - [[1725]] deceduto)
* Jean de Caulet † ([[1726]] - [[27 settembre]] [[1771]] deceduto)
* Jean de Cairol de Madaillan † ([[16 dicembre]] [[1771]] - [[1779]] dimesso)
* Marie-Anne-Hippolyte Hay de Bonteville † ([[13 dicembre]] [[1779]] - [[6 ottobre]] [[1788]] deceduto)
* Henri-Charles du Lau d'Alleman † ([[30 marzo]] [[1789]] - [[4 aprile]] [[1802]] deceduto)
* Claude Simon † ([[5 luglio]] [[1802]] - [[3 ottobre]] [[1825]] deceduto)
* Philibert de Bruillard † ([[28 dicembre]] [[1825]] - ottobre [[1852]] ritirato)
* Jacques-Marie-Achille Ginoulhiac † ([[9 dicembre]] [[1852]] - [[2 marzo]] [[1870]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Lione|Lione]])
* Pierre-Antoine-Justin Paulinier † ([[5 marzo]] [[1870]] - [[3 agosto]] [[1875]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Besançon|Besançon]])
* Amand-Joseph Fava † ([[3 agosto]] [[1875]] - [[17 ottobre]] [[1899]] deceduto)
* Paul-Emile-Marie-Joseph Henry † ([[7 dicembre]] [[1899]] - [[8 luglio]] [[1911]] deceduto)
* [[Louis-Joseph Maurin]] † ([[1º settembre]] [[1911]] - [[1º dicembre]] [[1916]] nominato arcivescovo di [[arcidiocesi di Lione|Lione]])
* Alexandre Caillot † ([[22 marzo]] [[1917]] - [[5 gennaio]] [[1957]] deceduto)
* André-Jacques Fougerat † ([[5 gennaio]] [[1957]] succeduto - [[19 settembre]] [[1969]] dimesso)
* Gabriel-Marie-Joseph Matagrin † ([[19 settembre]] [[1969]] - [[26 settembre]] [[1989]] dimesso)
* Louis Jean Dufaux ([[26 settembre]] [[1989]] succeduto - [[10 giugno]] [[2006]] ritirato)
* Guy André Marie de Kérimel, succeduto il [[10 giugno]] [[2006]]
 
==Statistiche==
* Nuovo percorso ciclo-pedonale collegante il centro di Cengio, la sua frazione Vignali, [[Roccavignale]] e [[Millesimo]].
La diocesi al termine dell'anno 2006 su una popolazione di 1.156.000 persone contava 707.000 battezzati, corrispondenti al 61,2% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
|-
| 1949 || 400.000 || 700.000 || 57,1 || 655 || 575 || 80 || 610 || || 100 || 400 || 599
|-
| 1970 || 780.000 || 849.683 || 91,8 || 695 || 538 || 157 || 1.122 || || 214 || 1.408 || 600
|-
| 1980 || 706.000 || 876.000 || 80,6 || 489 || 405 || 84 || 1.443 || 5 || 100 || 800 || 575
|-
| 1990 || 760.000 || 963.000 || 78,9 || 402 || 322 || 80 || 1.890 || 8 || 92 || 887 || 588
|-
| 1999 || 804.000 || 1.020.000 || 78,8 || 350 || 267 || 83 || 2.297 || 26 || 121 || 832 || 588
|-
| 2000 || 800.000 || 1.015.753 || 78,8 || 358 || 271 || 87 || 2.234 || 25 || 119 || 820 || 189
|-
| 2001 || 800.000 || 1.015.753 || 78,8 || 302 || 225 || 77 || 2.649 || 24 || 109 || 820 || 189
|-
| 2002 || 700.000 || 1.080.700 || 64,8 || 289 || 210 || 79 || 2.422 || 24 || 109 || 220 || 189
|-
| 2003 || 800.000 || 1.145.598 || 69,8 || 295 || 218 || 77 || 2.711 || 24 || 93 || 800 || 189
|-
| 2004 || 700.000 || 1.145.598 || 61,1 || 284 || 207 || 77 || 2.464 || 29 || 108 || 220 || 146
|-
| 2006 || 707.000 || 1.156.000 || 61,2 || 254 || 202 || 52 || 2.783 || 33 || 83 || 220 || 48
|}
 
== Società Fonti==
*[[Annuario pontificio]] del 2007 e precedenti, riportati su [http://www.catholic-hierarchy.org www.catholic-hierarchy.org] alla pagina [http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/dgren.html]
=== Evoluzione demografica ===
*[http://www.diocese-grenoble-vienne.fr/ Sito ufficiale] della diocesi
{{Demografia/Cengio}}
* [http://www.gcatholic.com/dioceses/diocese/gren0.htm Scheda della diocesi] su [http://www.gcatholic.com/ www.gcatholic.com]
{{Portale|diocesi}}
 
[[Categoria:Diocesi cattoliche in Francia|Grenoble]]
Da pochi abitanti, la popolazione cengese ha avuto una grande crescita demografica negli [[Anni 1970|anni settanta]]-[[Anni 1980|ottanta]]-[[Anni 1990|novanta]] del [[XX secolo]], durante il periodo di piena attività dell'[[ACNA]]. Ora la popolazione va via via diminuendo, anche a causa della chiusura di questa industria che dava lavoro a gran parte dei valbormidesi.
[[Categoria:Grenoble]]
 
[[de:Bistum Grenoble-Vienne]]
=== Enti e Associazioni ===
[[en:Roman Catholic Diocese of Grenoble-Vienne]]
Il Comune di Cengio ha dato inizio al progetto ''C.C.R.'' ([[Consiglio Comunale dei Ragazzi]]) che consiste nella creazione di un organo comunale formato da soli ragazzi che esprimono le loro idee e le propongono al [[consiglio comunale]] per migliorare il paese, e per renderlo a "misura di ragazzo".
[[fr:Diocèse de Grenoble]]
 
Il ruolo più importante è quello del sindaco, che rappresenta i ragazzi di Cengio, e il vicesindaco, suo vice. Subito dopo viene il segretario verbalizzante che ha il compito di gestire la riunione e creare i verbali, il capogruppo con il compito di portavoce del Consiglio, e i vari assessorati con il compito di gestire un determinato argomento.
 
== Cultura ==
=== Eventi ===
* Festa patronale della [[Natività di Maria]] nella frazione di Cengio Alto (Chiesa) la seconda domenica del mese di [[settembre]].
* Fiera patronale di [[Santa Caterina]] il [[1 maggio]], in concomitanza con la festa della Santa il [[30 aprile]].
* Festa di [[San Rocco]] in frazione Brignoletta.
* Sagra di [[Santa Barbara]] a dicembre, in località Genepro, in concomitanza con la festa patronale (normalmente, la domenica successiva).
* "Cengio in Festa" organizzata dalla Pro Loco e le varie castagnate che vengono organizzate ogni autunno nelle domeniche di ottobre.
* "Zuccainpiazza" che si tiene in piazza IV novembre, dedicata alla [[zucca di Rocchetta]].
 
== Economia ==
Nella zona si pratica la coltivazione dei [[cereali]] e altri prodotti naturali e la produzione di [[liquore|liquori]] biologici.
 
Nel territorio ha operato tra il [[1882]] e il [[1999]] lo stabilimento [[chimica|chimico]] dell'[[ACNA]] in cui si producevano [[vernice|vernici]], [[colorante|coloranti]] e [[pigmento|pigmenti]]. Ora il sito in cui un tempo sorgeva lo stabilimento è in fase di bonifica e, una volta finita, potrebbe ospitare il [[Porto di Savona|retroporto di Savona]] o altri usi privati. Della vecchia ACNA resterà solo il torrione antincendio, simbolo dello stabilimento, la portineria e il biologico. Inoltre l'ACNA contiene un laboratorio universitario che segue costantemente la bonifica.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
[[File:Cengio-IMG 0888.JPG|thumb|right|250px|Il municipio]]
Cengio è situata lungo la [[Strada Statale 339 di Cengio|Strada Provinciale 339 di Cengio]] la quale collega il comune con [[Millesimo]] e [[Saliceto]] in [[provincia di Cuneo]]. Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto il casello autostradale di [[Millesimo]] sull'[[Autostrada A6 (Italia)|Autostrada A6]] è l'uscita consigliata per raggiungere la destinazione.
 
=== Ferrovie ===
Cengio è dotata di una stazione ferroviaria, recentemente ristrutturata per allargare la strada, sulla linea ferroviaria [[Ferrovia Torino-Fossano-Savona|Torino-Fossano-Savona]].
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmministrazione
|NomeSindaco= Ezio Billia
|DataElezione= 07/06/2009
|mandato= 2
|partito= [[Lista civica]] "Cengio c'è"
|TelefonoComune=019 554035
|EmailComune= tributi.cengio@libero.it
}}
=== Amministrazioni precedenti ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2004]]
|[[2009]]
|Ezio Billia
|[[Lista civica]] "Cengio c'è"
|[[Sindaco]]|
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|[[2009]]
|''in carica''
|Ezio Billia
|[[Lista civica]] "Cengio c'è"
|[[Sindaco]]|
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{{-}}{{-}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Comunità Montana Alta Val Bormida]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.comune.cengio.sv.it Sito Ufficiale del Comune di Cengio]
* [http://www.cm-altavalbormida.it Comunità Montana Alta Val Bormida]
* [http://cengioalto.135.it Sito di Cengio Alto]
 
{{Provincia di Savona}}
{{Portale|Liguria}}
 
[[Categoria:Comuni della provincia di Savona]]
[[Categoria:Comuni della Liguria]]
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
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