Patrizio (titolo) e Playlist: The Very Best of Backstreet Boys: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Associazioni e ordini cavallereschi
 
Nessun oggetto della modifica
 
Riga 1:
{{infuturo|album musicali}}
{{Stemma
{{S|album musicali}}
|immagine = Crown of Italian patrician.svg
{{Album <!-- per la compilazione vedi Template:Album -->
|nome =
|titolo = Playlist: The Very Best of the Backstreet Boys
|testo = Corona per il titolo nobiliare di ''patrizio''.
|artista = Backstreet Boys
|blasonatura =
|tipo album = Raccolta
|giornomese = 26 gennaio
|anno = 2010
|postdata =
|etichetta = Sony
|produttore =
|durata =
|genere = Pop
|registrato = [[1995]]-[[2007]]
|numero di dischi = 1
|numero di tracce = 14
|note =
|numero dischi di platino =
|numero dischi d'oro =
|precedente = [[This Is Us]] <br />([[:Categoria:Album del 2009|2009]])
|successivo = /
}}
'''''Playlist: The Very Best of the Backstreet Boys''''' è una raccolta di brani rimasterizzati e di registrazioni originali del gruppo musicale [[musica pop|pop]] [[Backstreet Boys]]. L'album sarà pubblicato il [[26 gennaio]] [[2010]]. Un file [[PDF]] incluso nel CD conterrà fotografie, testi delle canzoni e molto altro ancora.<ref> http://www.cduniverse.com/search/xx/music/artist/Backstreet+Boys/a/Backstreet+Boys.htm </ref>
 
==Tracce==
'''Patrizio''' è un titolo nobiliare.
#''[[Quit Playin' Games (With My Heart)]]''
 
#''[[As Long As You Love Me]]''
== Il titolo di patrizio ==
#''[[Everybody (Backstreet's Back)]]'' (Extended Version)
A partire dall'[[VIII secolo]] il titolo di patrizio venne utilizzato per indicare quella classe nobiliare che governava su di un comune, quindi un [[municipio]], o su una repubblica aristocratica.
#''[[I'll Never Break Your Heart]]''
 
#''[[All I Have to Give]]''
Tale titolo fu ritenuto molto importante, tant'è vero che pur essendo un titolo non rilasciato dall'autorità reale o di un principe o di un sovrano in generale, fu adottato da molti nobili aventi titoli nobiliari molto più alti.
#''[[I Want It That Way]]''
 
#''[[Show Me the Meaning of Being Lonely]]''
In età moderna, dopo il XII secolo, si formarono diversi [[Patriziati]] in alcune [[Università]] (gli antichi Municipi) in Italia. Questi patriziati moderni gestivano autonomamente il governo della città che di conseguenza non aveva un signore feudale. Per tale motivo l'appartenenza di una famiglia ad un [[patriziato civico]] dava a questa famiglia un grande prestigio e ancora oggi, pur essendo quello di patrizio, come si è detto, un titolo tra i più bassi nella scala gerarchica nobiliare, viene considerato uno dei più prestigiosi in quanto, fra l'altro, indice di sicura antichità della famiglia che lo porta.
#''[[Shape of My Heart]]''
 
#''[[More Than That]]''
Questo perché mentre gli altri titoli nobiliari venivano concessi per brevetto, cioè per ''Diploma di Nobilitazione'' o per ''Lettere Patenti'' da parte dell'autorità Imperiale, Papale, Reale, Ducale o Principesca; quindi come venivano dati potevano essere anche negati alla famiglia per varie motivazioni. Il titolo di Patrizio invece non era altro che l'ufficializzazione della nobiltà patrizia che risiedeva in una specifica famiglia, cioè quelle famiglie che pur non avendo un titolo nobiliare ricoprivano cariche di governo cittadino o repubblicano o militari; quindi con l'ascrizione nel Libro D'Oro del patriziato venivano nobilitati in modo ufficiale.
#''[[Drowning]]''
 
#''[[Larger Than Life]]''
Questo titolo prima di essere dichiarato tale, era una qualità, qualifica e prerogativa che era radicata in una specifica famiglia, quindi quando la si individuava, per mezzo dell'ascrizione al patriziato le veniva ufficializzata la condizione nobiliare di cui godevano.
#''[[Incomplete]]''
Dato che la ''nobiltà patrizia'' è una qualità che risiede in una famiglia e la si tramanda con i ''geni'', era l'unica nobiltà che non poteva essere negata dall'autorità sovrana, cioè Imperiale, Papale, Reale, Ducale, Principesca.
#''[[Just Want You to Know]]''
 
#''[[Inconsolable]]''
Tale nobiltà Patrizia poteva essere riconosciuta soltanto dal patriziato della città o repubblica nella quale la famiglia risiedeva, in quanto il patriziato era sovrano.
 
Il titolo di ''Patrizio'' venne utilizzato anche dai ''Bizantini'', infatti essi a questo titolo davano molta importanza, in quanto rappresentava la dignità (cioè titolo) suprema dell'amministrazione dell'''Impero Bizantino''.
 
Inizialmente la voce di Patrizio stava ad indicare qualità e prerogativa nobiliare della famiglia, quindi chi era ascritto al patriziato doveva dire di essere ascritto ad un seggio patrizio, o aggregato al patriziato, o ascritto al libro d'Oro del Patriziato e non dire di avere il titolo patrizio di una determinata città.
Però col tempo tale qualifica diventò un vero e proprio titolo nobiliare, che ha avuto origine dall'antica Roma.
 
In altre città invece oltre al patriziato ed alla nobiltà civica, trovavamo anche la nobiltà generica che pur unita in un collegio nobiliare non era ascritta a nessun Seggio Nobiliare.
 
Oggi il titolo ''patriziale'' è superiore al titolo di Nobile Civico, ed inferiore al titolo di signore e consignore.
 
==Il patriziato in Italia==
In Italia Meridionale vi furono relativamente poche [[città demaniali]] che poterono avere il diritto e il privilegio di autogovernarsi senza subire il "giogo" di un signore feudale. Tra queste vi furono anche centri oggi ormai piccoli e periferici, come per esempio [[Amantea]] in Calabria o [[Giovinazzo]] in Puglia, ma che anticamente godevano di un prestigio e di un potere affatto trascurabili.
 
Con la voce patriziale, in senso generico, oggi si sta ad indicare anche l'intera nobiltà italiana, cioè qualsiasi titolato.
 
Simile al patriziato erano le [[piazze nobili]], ovvero quei Comuni che avevano diritto ad autogovernarsi ma attraverso l'istituzione di una [[nobiltà civica]]. In questo secondo caso venivano dette [[piazze aperte]] distinguendosi dalle [[piazze chiuse]] rappresentate appunto dai [[patriziati]].
 
La principale differenza tra [[patriziato]] e [[nobiltà civica]] e quindi tra [[piazza chiusa]] e [[piazza aperta]] era rappresentata dal fatto che le ''Piazze Chiuse'' avevano appunto il diritto (indicato nel nome) di accogliere al proprio interno nuove famiglie ''per solo ed esclusivo potere decisionale delle famiglie già iscritte'' senza neppure dover chiedere l'approvazione del sovrano.
 
Nel nord Italia, nella stessa città potevamo trovare sia il patriziato che la nobiltà civica, ai patrizi venivano riservate le più alte cariche della città, come l'Anzianato, l'essere gonfaloniere ed altre cariche; mentre ai nobili civici venivano date cariche inferiori come quella di giudice ed altre cariche ritenute non di governo. Quindi al nord la situazione era ben diversa da come lo era al sud.
 
===Repubbliche marinare===
I patriziati più importanti d'Italia furono quelli delle quattro [[repubbliche marinare]], cioè: [[Amalfi]], [[Pisa]], [[Genova]] e [[Venezia]].
Le modalità di trasmissione dei titoli patriziali in queste quattro republiche :
 
*''patrizio di Amalfi'' (m)
*''nobile patrizio di Pisa'' (mf)
*''patrizio genovese'' (m)
*''patrizio veneziano'' (mf)
 
La lettera (m) sta ad indicare che il titolo patriziale va dato ai maschi, mentre le lettere (mf) indicano che il titolo patriziale va dato a maschi e femmine.
 
Questi quattro patriziati, pur essendo in teoria posti agli ultimi gradini della scala nobiliare, furono equiparati alla più alta nobiltà (cioè nella scala araldica vennero posti come importanza allo stesso livello del titolo di ''Duca'' non sovrano e di ''Principe'' non sovrano) perché il sovrano delle repubbliche marinare (quindi il conte, il prefetto ed il duca per Amalfi; il console, il signore e il podestà per Pisa; il console, il podestà, il capitano del popolo ed il doge per Genova; il doge per Venezia) veniva eletto all'interno del proprio patriziato. Pertanto tutti i patrizi erano potenzialmente dei [[monarca|sovrani]].
 
====Venezia====
Ai ''patrizi veneziani'' venivano date le seguenti qualifiche nobiliari: N.U. o N.H. che stavano ad indicare nobil uomo o nobil homo, con N.D. si stava ad indicare la nobil donna.
Queste qualifiche spettano soltanto ai ''patrizi veneziani''.
 
I patrizi veneziani utilizzavano una corona patriziale formata da cerchio anch'esso tempestato di gemme preziose, sostenenti otto fioroni d'oro (cinque visibili) alternati da otto perle (quattro visibili).
 
===Pisa===
Il 31 Luglio del 1750, il granduca di Toscana, Francesco Stefano di Lorena, ordinò da Vienna, la legge per il regolamento della nobiltà e cittadinanza, che venne pubblicata in Firenze il primo ottobre dello stesso anno.
Vennero definite ''Nobili Patrize'', quelle famiglie che possedevano o avevano posseduto dei feudi nobili, che avevano una nobiltà superiore ai 200 anni, quindi nobiltà generosa, che erano appartenenti all'Ordine dei Cavalieri di S.Stefano, e i cui antenati avessero ricoperto le più alte cariche come ''l'anzianato''; mentre ''nobili'',erano quelle famiglie che appartenevano all'Ordine di S.Stefano, ma non avevano una nobiltà superiore a 200 anni.
 
 
====Genova====
Ai ''patrizi genovesi'' venivano date delle qualifiche nobiliari in base alla carica di governo che ricoprivano, queste qualifiche erano: ''Magnifico'', ''Illustrissimo'' ed ''Eccellentissimo''.
Il ''Magnifico'' veniva indicato scrivendo per esteso la qualifica nobiliare, ''L'Illustrissimo'' con le lettere D.D. maiuscole, mentre ''L'Eccellentissimo'' con la lettera D. maiuscola.
 
I patrizi genovesi utilizzavano una corona patriziale formata da cerchio tempestato di gemme preziose sostenente quattro fioroni d'oro (tre visibili) alternati da quattro perle in oro (due visibili).
 
===Roma===
A Roma c'erano i nobili patrizi coscritti, i nobili patrizi romani e i nobili romani; i primi venivano chiamati ''coscritti'' perché in tutta Roma dovevano esserci sessanta famiglie patrizie a numero chiuso quindi coscritte, questo titolo andava dato soltando ai capi famiglia delle medesime; il titolo di ''nobile patrizio romano'' veniva dato al resto della famiglia patrizia coscritta e veniva dato a quei casati che pur appartenenti al ceto patrizio romano, non figuravano tra le coscritte; in fine ci fu il titolo di Nobile Romano che fu conferito a quelle famiglie nobili romane non ascritte al patriziato.
 
===Regno di Napoli===
Nel [[Regno di Napoli]] esisteva il ceto patrizio e la nobiltà civica; nel medesimo regno il titolo di patrizio e di nobile civico, avevano la stessa importanza e quindi erano posti allo stesso livello. La differenza stava nel fatto che il patriziato costituiva piazza (seggio o tocco) chiusa; la nobiltà civica piazza aperta. Dopo l'unità d'Italia la consulta araldica non tenne conto che nel Regno di Napoli, a differenza del resto d'Italia i due titoli erano equiparati e quindi pose il titolo di patrizio sopra quello di nobile civico.
Il patriziato più importante di tale regno fu quello napoletano, quindi il titolo di patrizio napoletano (napolitano).
 
===Sicilia===
In Sicilia il titolo di patrizio, venne utilizzato per indicare la più alta carica municipale; cioè in alcune citta come Catania, Messina, Caltagirone, ecc..; il governo municipale era formato da sei senatori nobili, un Capitano di Giustizia e da un patrizio di città che prendeva il titolo di: esempio (patrizio di Catania, patrizio di Messina, patrizio di Caltagirone,ecc).
 
==San Marino==
Il titolo patriziale venne usato anche nella Repubblica di San Marino.
 
I patrizi di San Marino utilizzavano le seguenti corone patriziali: cerchio d'oro tempestato di gemme preziose sostenente quattro fioroni d'oro (tre visibili) e quattro perle d'oro (due visibili); oppure cerchio in oro cordonato ai margini sostenente quattro punte di lancia in oro (tre visibili) e quattro globetti in oro (due visibili); venivano usate altre due corone, una era sormontata da dodici perle d'oro sostenute da punte (sette visibili) simile alla corona tollerata di barone, soltanto che le punte si piegavano verso la parte interna della corona; un'alta era sormontata da otto perle d'oro sostenute da punte (cinque visibili) simile alla corona tollerata di nobile, anche in questo caso le punte con su le perle erano piegate verso l'interno della corona.
 
==Impero bizantino==
Nell'[[impero bizantino]] al tempo dell'imperatore [[Giustiniano I di Bisanzio|Giustiniano]] il titolo di patrizio ([[lingua greca|greco]] πατρίκιος) era al vertice della gerarchia nobiliare, escludendo le dignità riservati ai membri della famiglia imperiale.<ref>''Imperatori di Bisanzio'', pag. 120</ref> In [[Dinastia dei Macedoni|epoca macedone]] era una «dignità per insegne» (quindi slegata da incarichi effettivi) e (tolti i primi tre titoli di [[Cesare (titolo)|Cesare]], [[Nobilissimus]] e [[Curopalate]] riservati di norma ai componenti della famiglia imperiale) veniva come quarta, la precedevano, andando dal basso verso l'alto, quelle di [[antipato]], [[magistro]] e di «patrizia con cintura» (''zoste patrikia''), quest'ultima era l'unica dignità femminile di corte.<ref>''Imperatori di Bisanzio'', pag. 123</ref>
 
==Le insegne==
La corona di normale di patrizio era formata da un cerchio in oro tempestato di gemme preziose, ma veniva usata anche un'altra corona di foggia all'antica che era formata da un cerchio d'oro sormontato da quattro fioroni d'oro, alternate da quattro perle in d'oro; questa corona però dalla consulta araldica del [[Regno d'Italia]], venne sostituita da una corona d'oro sostenenti quattro punte di lancia alternate da quattro globetti simili a perle, perché quella di foggia all'antica era molto simile alla corona marchionale.
 
La corona normale di patrizio, cioè quella formata da semplice vera d'oro,cioè solo cerchio; fu inventata per accomunare tramite una corona tutti i patrizi italiani; visto che in italia al titolo di patrizio venivano da regione a regione, attribuite corone araldiche diverse.
 
La nuova corona ''normale di patrizio'' era formata da otto fioroni ed alternata da otto perle (visibili quattro fioroni e cinque perle) quindi era simile a quella di ''patrizio veneto'' e per distinguerla i fioroni di questa nuova corona vennero realizzati in modo diverso rispetto a quella veneziana e quando la si blasonava frontalmente venivano posti quattro fioroni e cinque perle.
 
==Principali famiglie patrizie italiane==
''Adorno, Doria, Fieschi, Fregoso, Spinola, Grimaldi'', Patrizi Genovesi; ''Giustinian, Querini , Venier'', Patrizi Veneziani; ''Serlupi, Crescenzi, Ottoboni, Borghese, Rospigliosi, Boncompagni, Ruspoli, Passarini, Massarini'', Patrizi Romani.
 
==Curiosità==
I titoli di ''Patrizio Veneto'' e ''Patrizio Genovese'', oltre ad essere equipararti alla più alta nobiltà, nella gerarchia nobiliare, vennero ad essere di un rango pari a quello di [[Principe del sangue|Principi del sangue]] (stante anche l'eguale possibilità di assurgere al rango regale di Doge).
 
 
== Diritto ==
 
=== Italia ===
La [[Repubblica Italiana]] non riconosce i [[nobiltà|titoli nobiliari]] , pertanto, dopo l'entrata in vigore della [[Costituzione italiana]] nel [[1948]], il titolo di patrizio, come gli altri titoli nobiliari, non ha effetti civili né riconoscimenti giuridici.
 
== Associazioni e ordini cavallereschi ==
 
=== Italia ===
 
Esistono in Italia numerose organizzazioni che continuano a riconoscere i titoli nobiliari, pur essendo questi -come detto- privi di valore giuridico: l'associazione [[Corpo della Nobiltà Italiana]], che rivendica una continuità ideale con la [[Consulta Araldica|Consulta araldica]]<ref>Enrico Genta, ''Titoli nobiliari'', in AA.VV., ''"Enciclopedia del diritto"'', Varese 1992, vol. XLIV, pag. 680</ref> e alcuni ordini cavallereschi richiedenti prove nobiliari per l'ammissione negli stessi come l'[[Ordine costantiniano di San Giorgio (Napoli)]]<ref>[http://www.cnicg.net/biblio/show.asp?id=92 Schede Bibliografiche-Borella A., Annuario della Nobiltà Italiana] e [http://www.collegio-araldico.it/italiano/librodoro.htm Libro d'Oro della Nobiltà Italiana].</ref>
 
=== Sovrano Militare Ordine di Malta ===
Il [[Sovrano Militare Ordine di Malta]] riconosce la nobiltà di famiglie italiane per la ricezione nelle categorie di cavalieri richiedenti prove nobiliari.<ref>[http://www.cnicg.net/biblio/show.asp?id=92 Schede Bibliografiche-Borella A., Annuario della Nobiltà Italiana] e [http://www.collegio-araldico.it/italiano/librodoro.htm Libro d'Oro della Nobiltà Italiana].</ref>
 
L'ammissione nell'Ordine di Malta in una categoria nobiliare è una indiretta forma di riconoscimento di nobiltà, tanto che un tempo la nobiltà, gli stemmi e le genealogie già approvate erano ammesse, ai fini del riconoscimento, dalla [[Consulta Araldica]] senza bisogno di ulteriore documentazione.<ref>Pier Felice degli Uberti ''"La storia della tua famiglia"'' Milano 1995 pag. 127</ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Collegamenti esterni==
==Bibliografia==
*[http://www.legacyrecordings.com/artists/backstreet-boys Legacy Recordings - Backstreet Boys]
* E. Genta, ''Titoli nobiliari'', in AA.VV., "Enciclopedia del diritto", Varese 1992, vol. XLIV, pag. 674-684.
* [[Giorgio Ravegnani]], ''Imperatori di Bisanzio'', il Mulino, Bologna, 2008, ISBN 88-15-12174-5
 
{{Portale|Storia di famiglia|Bisanzio}}
{{Araldica}}
 
{{portale|Musica}}
[[Categoria:Titoli nobiliari]]
[[Categoria:Cariche bizantine]]
 
[[en:Playlist: The Very Best of the Backstreet Boys]]
[[el:Πατρίκιος (τίτλος)]]
[[en:Patricianship]]
[[nl:Patriciaat]]