Quartieri di Matera e La seconda volta: differenze tra le pagine

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{{Film
{{Voce principale|Matera#La città moderna}}
|titoloitaliano = La seconda volta
I '''Quartieri di [[Matera]]''' sono i rioni sorti nella città in seguito alla [[Legge]] n. 619 del [[17 maggio]] [[1952]] ed altre leggi successive, con le quali veniva disposto lo sfollamento dei [[Sassi di Matera]] e la costruzione di nuovi rioni nella cosiddetta ''città del piano'' dove furono inizialmente trasferiti gli abitanti dei Sassi, e dove in seguito ha avuto luogo l'espansione demografica della città.
|titolooriginale =
|nomepaese = [[Italia]]
|nomepaese2 = [[Francia]]
|annoproduzione = [[1995]]
|titoloalfabetico = Seconda volta (La)
|durata = 80 min
|tipocolore = colore
|tipoaudio = sonoro
|nomegenere = drammatico
|nomeregista = [[Mimmo Calopresti]]
|nomesoggetto = Tratti dall'omonimo romanzo di Francesco Bruni
|nomesceneggiatore = [[Francesco Bruni (sceneggiatore)|Francesco Bruni]], [[Mimmo Calopresti]], [[Heidrun Schleef]]
|nomeattori =
*[[Valeria Bruni Tedeschi]]: Lisa Venturi
*[[Nanni Moretti]]: Alberto Sajevo
*[[Valeria Milillo]]: Francesca
*[[Roberto De Francesco]]: Enrico
*[[Marina Confalone]]: Adele
*[[Antonio Petrocelli]]: Ronchi
*[[Orsetta De Rossi]]: Raffaella
*[[Simona Caramelli]]: Sonia
*[[Nello Mascia]]: dottore
|nomefotografo = [[Alessandro Pesci]]
|nomemontaggio = [[Claudio Cormio]]
|nomemusicista = [[Franco Piersanti]]
|nomescenografo = [[Giuseppe M.Gaudino]]
|nomepremi = *2 [[David di Donatello 1996]]: [[David di Donatello per la migliore attrice protagonista|migliore attrice protagonista]] ([[Valeria Bruni Tedeschi]]) e [[David di Donatello per la migliore attrice non protagonista|migliore attrice non protagonista]] ([[Marina Confalone]])
}}
'''''La seconda volta''''' è un film del [[1995]] diretto da [[Mimmo Calopresti]], interpretato da [[Valeria Bruni Tedeschi]] e [[Nanni Moretti]].
 
È stato presentato in concorso al [[Festival di Cannes 1996]].
==I primi quartieri del dopo Sassi==
[[File:View of Matera.jpg|thumb|400px|right|Panoramica della zona nord della città dalla collina di Serra Rifusa]]
Negli anni immediatamente successivi allo sgombero degli antichi rioni Sassi la città di Matera divenne un autentico laboratorio, dove intervennero esponenti prestigiosi dell'[[urbanistica]] italiana, insieme all'Istituto Nazionale di Urbanistica presieduto da [[Adriano Olivetti]], per progettare e creare quartieri che riprendessero il più possibile i modelli di vita sociale dei Sassi. I quartieri nati a partire da quella data, caratterizzati da ampia dotazione di spazi pubblici, di servizi e da una buona qualità del disegno urbano, sono i seguenti:
* '''Rione Serra Venerdì''', il primo in ordine di tempo. Fu progettato, come anche il '''rione Platani''', dall'architetto [[Luigi Piccinato]], autore anche del primo [[Piano Regolatore Generale]] della città. Quartiere popolare, situato in una zona divenuta ormai semicentrale su una collina con numerosi spazi verdi tra cui anche una pineta destinata a parco; ha nei suoi dintorni diversi impianti sportivi, tra cui il ''Campo scuola'' di atletica leggera del [[CONI]], il [[PalaSassi]] e la piscina comunale, ed infine i campi del ''Circolo tennis'', oltre a numerosi edifici scolastici.
* '''[[La Martella|Borgo La Martella]]''', sorto a valle ad alcuni chilometri di distanza dalla città. Dopo una prima ipotesi dell'architetto materano Ettore Stella, interrotta dalla sua prematura scomparsa, il progetto fu affidato al gruppo dell'architetto romano [[Ludovico Quaroni]]. Di grande interesse la Chiesa del borgo, progettata dallo stesso architetto Quaroni. Alla fine degli [[anni 1990|anni novanta]] il borgo ha in parte cambiato volto a seguito della nascita del complesso residenziale ''Ecopolis''. Vi si trova inoltre il secondo campo sportivo calcistico cittadino, e nei pressi del borgo vi è la zona industriale di Matera.
[[File:Spine Bianche Matera.jpg|thumb|280px|left|Abitazioni e parco giochi al rione Spine Bianche]]
* '''Rione Spine Bianche''', come il borgo precedente, è opera di grande importanza della corrente [[Neorealismo architettonico|Neorealista]] del [[Razionalismo italiano]], e fu progettato dal gruppo guidato dall'architetto [[Carlo Aymonino]]. Alcuni edifici come la cosiddetta ''Casa di Matera''<ref>{{cita web|url=http://www.regione.basilicata.it/ufficiostampa/FPArticoliPDF/171239.pdf|titolo=L'urbanistica sgualcita|accesso=09-04-2009}}</ref>, che si affaccia sulla piazza della chiesa, furono progettati dall'architetto [[Giancarlo De Carlo]]. Chiamato anche dai materani ''Bottiglione'' (dal nome di un'impresa costruttrice), il quartiere fu costruito interamente in cotto, con linee esterne di straordinaria semplicità, ed al centro sorge la Parrocchia di [[San Pio X]], i servizi ed alcune scuole. Vi si trova anche una statua di [[Alcide De Gasperi]], all'epoca capo del Governo che firmò la prima legge per lo sfollamento ed il risanamento dei Sassi.
* '''Rione Villalongo''', sorto per iniziativa dell'[[INA-Casa]] nella zona settentrionale della città, nei pressi dell'uscita sulla strada statale in direzione di [[Altamura]]. Vi si trova una delle principali stazioni cittadine delle [[Ferrovie Appulo Lucane]].
* '''Rione Lanera''', in posizione elevata su una delle colline più alte della città lungo la circonvallazione ovest e nei pressi della collina del castello, fu progettato dall'ing. Marcello Fabbri e dall'arch. Coppa. Parrocchia del quartiere è la Chiesa di [[Sant'Antonio da Padova]], sorta insieme al complesso del Villaggio del fanciullo, ed inoltre nel quartiere sorge il vecchio [[Ospedale di Matera|Ospedale civile]] (che oggi in parte ospita gli uffici della Regione Basilicata), trasferitosi in un'area più a sud della città nei primi [[anni 2000|anni duemila]]. Vi si trova anche il secondo palazzetto dello sport cittadino.
* '''Rione Agna''', nato inizialmente come borgo rurale all'estrema periferia sud e poi congiuntosi al resto della città ed al '''rione Cappuccini''', con case ad un piano circondate da terreni coltivabili, fu progettato dal [[Genio civile]]. Ruolo centrale di tutto il comprensorio è svolto dalla Parrocchia dedicata a [[Sant'Agnese]] ed a [[San Luigi Maria Grignion da Montfort|San Luigi da Montfort]]. Nel corso dei decenni successivi la zona abitata si è allargata sempre più, comprendendo le contrade circostanti di '''San Francesco''' e '''La Specchia''', divenute zone residenziali, e '''Le Piane''', quartiere recente costituito da edilizia in parte privata ed in parte popolare.
* '''Rione Piccianello''', quartiere popolare sorto già negli [[anni 1930|anni trenta]], sito nei pressi dello [[Stadio "XXI Settembre" di Matera|Stadio XXI Settembre]] e porta di ingresso della città dal lato est, acquista la sua massima visibilità in occasione della festa patronale della [[Madonna della Bruna]], in quanto la processione della Madonna sul carro in cartapesta parte proprio dalla Chiesa parrocchiale del quartiere dedicata alla [[Santissima Annunziata]]. Vi ha sede uno dei due mercati ortofrutticoli cittadini (l'altro si trova in pieno centro).
* '''Borgo Venusio''', anch'esso come il Borgo La Martella situato a qualche chilometro dalla città e nato come borgo rurale. Progettato dall'architetto Piccinato lungo la strada statale in direzione di Altamura, oggi è in fase di grande stravolgimento, ospitando il più grande centro commerciale della città e nuovi complessi residenziali ed alberghieri.
 
==I quartieriTrama moderni==
{{W|film|gennaio 2010}}
A partire dai primi [[anni 1970|anni settanta]] cominciarono a nascere nuove zone di espansione. Tale espansione ha allungato notevolmente la pianta della città, che oggi appare stretta e lunga e sviluppata sull'asse nord-sud, in quanto ad est vi è l'ostacolo naturale della [[Gravina (geologia)|Gravina]], mentre ad ovest vi sono i versanti più scoscesi delle colline che degradano verso la [[valle del Bradano]]. I quartieri sorti in questi anni sono:
Alberto Sajevo, professore universitario, un giorno incontra per caso Lisa, la terrorista che dodici anni prima tentò invano di ucciderlo sparandogli un colpo alla testa; condannata a trent’anni, Lisa gode ora di un regime di semilibertà potendo uscire dal penitenziario e dovendo rientrare ogni sera.
* '''Rione San Giacomo''', situato nella zona settentrionale della città, è attualmente il più popoloso. Al suo interno vi sono l'omonima Parrocchia di [[San Giacomo]], un centro commerciale, ed il sabato si svolge il mercato settimanale cittadino delle merci.
* '''Rione Serra Rifusa''', all'estrema periferia nord dell'abitato, ai piedi dell'omonima collina dove sorgono numerose villette, mentre è in fase di attuazione il Parco del quartiere. Vi si trova anche una tensostruttura comunale.
* '''Rione Pini''', sorto su una collina a ridosso del centro storico con pini maestosi dai quali prende il nome, è uno dei più panoramici della città con una spettacolare vista da un lato sui Sassi e sulla Gravina, e dal lato opposto verso la valle del Bradano. Quartiere in parte di edilizia popolare, nella sua zona più vecchia, ed in parte privata.
* '''Matera 2000''', nacque nella seconda metà degli [[anni 1990|anni novanta]] alla periferia nord, oltre il rione San Giacomo. Vi è un importante centro commerciale, mentre alla sua estremità vi sono nuove zone di espansione residenziale ai margini della collina di Serra Rifusa, denominate '''Aquarium''', '''L'Arco''' e '''Parco Giada'''.
Capitolo a parte meritano due aree sorte nell'ultimo decennio, che hanno parzialmente modificato la precedente linea evolutiva regolare dell'urbanistica della città, in quanto sono state caratterizzate da edifici sproporzionati in altezza. Queste sono:
[[Immagine:Zona 33 Matera.JPG|thumb|right|200px|Il Grattacielo di Matera, caratteristica della Zona 33 e della nuova [[Matera]]]]
* '''Centro direzionale''', in pieno centro cittadino, alle spalle del palazzo comunale e del Tribunale. Ospita uffici, negozi ed abitazioni, e come detto si differenzia dal resto della città per la notevole crescita in altezza degli edifici, oltre alla riduzione degli spazi verdi comuni. È previsto un parco per far fronte almeno parzialmente a tale mancanza.
* '''Zona 33 di Via La Martella'''. Ha le stesse caratteristiche del centro direzionale, tranne che per il fatto che si trova alla periferia ovest dell'abitato, lungo la strada che proviene dall'omonimo borgo e nei pressi della zona PAIP, area artigianale di Matera. Al suo centro vi è il cosiddetto ''grattacielo di Via La Martella'', un palazzo di 13 piani più tre sotterranei, identificato con il nome di "Grattacielo" dai Materani essendo il più alto della città. Il palazzo si trova a 340 [[Metri sul livello del mare|m s.l.m.]] ed è un simbolo della fagocitazione della città nuova a discapito degli agri rurali che giungevano fin dentro la città stessa.
 
Il professore, appena ripresosi dopo le obbligate sedute di riabilitazione cui lo costringe la pallottola che ancora porta conficcata nel cranio, comincia per curiosità e forse per rivalsa a seguirla, riuscendo infine a parlarci e a conquistare la sua amicizia. Dapprima la ragazza non lo riconosce e lo scambia per un corteggiatore; tuttavia quando il professore svela la propria identità il confronto si inasprisce fino allo scontro.
==Note==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
==Voci correlate==
*{{Imdb|film|0114374}}
* [[Matera]]
* [[Quartiere]]
 
{{Portale|Basilicatacinema}}
==Collegamenti esterni==
*[http://www.comune.matera.it Sito Istituzionale del Comune di Matera]
 
[[Categoria:Film drammatici|Seconda volta, La]]
{{Matera}}
 
{{Portale|Basilicata}}
[[en:The Second Time (film)]]
[[Categoria:Matera]]