Provincia di Frosinone e Defibrillazione: differenze tra le pagine
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La '''defibrillazione''' è una tecnica di tipo [[medicina|medico]] usata in caso di ritmo cardiaco non emodinamicamente adatto.
Le indicazioni sono
*''assolute'': [[tachicardia sopraventricolare]] e [[tachicardia ventricolare|ventricolare]], [[flutter ventricolare|flutter]] o [[fibrillazione ventricolare]].
*''relative'': fallimento di una [[nodo del seno|sinusalizzazione]] farmacologica nella [[fibrillazione atriale|fibrillazione]] o nel [[flutter atriale]].
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[[Immagine:Defrib.svg|200px|thumb|Schema semplificato del circuito di un defibrillatore]]
Durante la scarica elettrica (''[[elettrochoc]]'') il [[sistema di conduzione del cuore]] viene ripolarizzato in toto, così che si produce all'[[elettrocardiogramma|ECG]] una fase di plateau refrattaria.<br>
La [[depolarizzazione]] avverrà quindi a livello del [[pacemaker]] fisiologico, il [[nodo del seno|nodo senoatriale]], che restaurerà il ritmo naturale.
La scarica viene somministrata dall'apparecchio in maniera sincrona ([[cardioversione]]), questo significa 0,02 secondi dopo l'[[onda R]], per evitare che avvenga durante la fase vulnerabile dell'[[onda T]] (braccio ascendente).
La dose d'energia necessaria è legata a dei protocolli internazionali.
Di solito più è alta l'energia (il massimo è di 360 Joule) più è efficace la scarica di defibrillazione.
Nei bimbi al di sotto degli 8 anni o 35 KG di peso si usano delle piastre a limitazione energetica, affinché la scarica stessa non lesioni il cuore.
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Prima di trattare una fibrillazione atriale risalente a più di 48h, bisogna sottoporre il paziente a una [[terapia anticoagulante]] almeno 4 settimane prima, da continuare anche successivamente all'elettrochoc, per evitare una [[tromboembolia]] arteriosa sistemica e in particolar modo cerebrale.
== Primo soccorso ==
Oltre ai [[Defibrillatore manuale|defibrillatori manuali]], esistono dei [[Defibrillatore semiautomatico|defibrillatori semiautomatici]] che permettono a personale non qualificato di praticare una defibrillazione precoce.
Venga tenuto presente che le possibilità di salvare una persona in arresto cardio-respiratorio, con il conseguente danneggiamento dell'organo più importante, ossia il [[cervello]], calano del 10% ogni minuto perso.
Per fare un esempio: agendo su un paziente in arresto cardiaco, dopo due minuti dal momento che il cuore si è fermato, la vittima ha l'80% di possibilità di salvarsi. Dopo tre minuti il 70% e così via.
Va ricordato inoltre che lo scopo fondamentale di un BLS ([[Basic Life Support]]), supporto base di vita, è quello di mantenere con il massaggio e con la ventilazione bocca-bocca, bocca-naso (nel caso si incontrassero problemi nella bocca come rottura della mandibola gravi ostruzioni ecc) o una respirazione tramite pallone dotato di mascherina, un afflusso costante e sufficientemente buono di sangue al cervello.
Dopo 4 minuti di assenza di ossigeno al cervello si va incontro a danni cerebrali in molti casi reversibili, dai 6 minuti di [[ipossia]] in poi i danni diventano irreversibili e possono provocare deficit motori, lessici, o influire pesantemente sullo stato della coscienza stessa della persona, le vittime in stato vegetativo ne sono un esempio.
Una defibrillazione non va mai effettuata se il paziente si trova in una situazione dove vi è acqua in abbondanza, per esempio se si trova sopra una pozza, o se la vittima risulta bagnata.
Un corpo bagnato provoca una dispersione della carica in zone dove non serve attenuando di molto l'effetto sul cuore, in questi casi si deve trasportare la vittima (sempre se il suo spostamento non generi un pericolo) in un luogo asciutto, se necessario dobbiamo spogliare il malcapitato tentando di asciugarlo quanto meglio sia possibile.
== Cenni storici ==
Nel lontano [[1947]] il [[chirurgo]] [[statunitense]] [[Claude S.Beck]] realizzò il prototipo sperimentale di defibrillatore, presso i laboratori della [[Università di Cleveland]] e riuscì a salvare la vita ad un ragazzo colpito da una fibrillazione ventricolare.<ref name="Defr">"La defibrillazione", di Mickey S.Eisenberg, pubbl. su "Le Scienze", num.360, agosto 1998, pag.70-75</ref> La sua apparecchiatura era pesante, ingombrante e poco mobile, funzionava in [[corrente alternata]] e necessitava l'utilizzo di un [[trasformatore]] per aumentare la [[Tensione elettrica|tensione]] fino a 1000 [[volt]]. I medici applicarono gli [[elettrodi]] direttamente sui ventricoli. Da quel momento il dispositivo venne diffuso in tutte le sale operatorie di tutto il mondo.
Nel [[1956]] [[Paul M.Zoll]] della ''Harvard Medical School'', evidenziò che la defibrillazione potesse riuscire anche con il torace chiuso. Quattro anni dopo, sempre negli Stati Uniti, vennero introdotti i primi dispositivi funzionanti con la [[corrente continua]], che sembrarono immediatamente persino più efficaci, in quanto causavano meno complicazioni (blocchi e ritmi). Nel [[1966]], in [[Irlanda del Nord]], due intraprendenti medici cardiologi idearono la prima unità mobile di terapia intensiva, utilizzante un dispositivo alimentato da due batterie da 12 volt.<ref name="Defr"/>
Fino agli [[Anni 1970|anni settanta]] l'apparecchiatura erano manuali, ossia l'operatore doveva interpretare lo stato del paziente, tramite un [[oscilloscopio]] ed impostare lo shock.<br>
Nel decennio successivo, furono inventati i defibrillatori intelligenti, muniti di un programma capace di operare in automatico e di istruire l'operatore, grazie ad un sistema di [[sintesi vocale]]. Questa innovazione ha consentito un utilizzo su larga scala (oltre 250 mila solo negli Stati Uniti nel [[1998]]) di queste apparecchiature.
Negli [[Anni 1980|anni ottanta]] furono introdotti i primi esemplari di defibrillatori impiantabili all'interno del corpo umano, del peso di 300 [[grammi]] e grandi come una [[Radio (apparecchio)|radiolina]] portatile, inseriti in una tasca della pelle [[addome|addominale]].<ref name="Defr"/> In caso di fibrillazione l'apparecchio era in grado di effettuare una scarica di 34 [[joule]]. L'evoluzione [[tecnologia|tecnologica]] permanente ha consentito una continua miglioria di questi dispositivi.
== Note ==
<references/>
==Altri progetti==
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{{portale|medicina|primo soccorso}}
[[Categoria:Procedure di primo soccorso]]
[[Categoria:Procedure in medicina d'urgenza]]
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[[en:Defibrillation]]
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