Regno armeno di Cilicia e Lactarius: differenze tra le pagine

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{{Tassobox
{{Stato Storico
|colore=lightblue
|nomeCorrente = Regno armeno di Cilicia
|nome=Lactarius
|nomeCompleto =
|immagine=[[Immagine:Lactarius deliciosus.jpg|300px]]
|nomeUfficiale = Կիլիկիոյ Հայկական Թագաւորութիւն
|didascalia=''Lactarius deliciosus''
|portale = armenia
|regno=[[Fungi]]
|linkStemma = Armoiries Héthoumides.svg
|divisione=[[Basidiomycota]]
|linkBandiera = Armenian kingdom of Cilicia Flag.jpg
|classe=[[Basidiomycetes]]
|linkLocalizzazione = Cilician Armenia-en it.svg
|ordine=[[Russulales]]
|linkMappa =
|famiglia=[[Russulaceae]]
|paginaStemma =
|genere='''Lactarius'''
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|lingua ufficiale = [[Lingua armena|armeno]], [[Lingua latina|latino]], [[Lingua francese|francese]]
|lingua =
|capitale principale = [[Kozan|Sis]]
|altre capitali =
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|dipendenti da =
|forma di stato = [[feudalesimo|feudale]]
|governo = [[monarchia]]
|titolo capi di stato = Principi delle montagne / Re
|elenco capi di stato = [[Elenco dei monarchi del regno armeno di Cilicia|Vedi elenco]]
|titolo capi di governo =
|elenco capi di governo =
|organi deliberativi =
|inizio = 1080
|primo capo di stato = [[Ruben I d'Armenia]]
|stato precedente = [[File:Flag of the Byzantine Empire.svg|25px|border]][[Impero bizantino]]
|evento iniziale = Ribellione contro l'[[Impero bizantino]].
|fine = 1375
|ultimo capo di stato = [[Leone V d'Armenia]]
|stato successivo = [[Mamelucchi]][[File:Mameluke Flag.svg|25px|border]]
|evento finale = invasione da parte dei [[Mamelucchi]]
|area geografica = [[Anatolia]]
|territorio originale =
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|religioni preminenti =
|religione di stato = [[Chiesa apostolica armena]]
|altre religioni =
|classi sociali =
}}
 
'''Lactarius''' [[Christian Hendrik Persoon|Pers.]] [as 'Lactaria'] [nom. cons.], Tentamen Dispositionis Methodicae Fungorum 63 (1797).
Il '''Regno Armeno di Cilicia''' (in [[lingua armena|armeno]] Կիլիկիոյ Հայկական Թագաւորութիւն), noto anche come ''Armenia Minor'' o ''Piccola Armenia'' (da non confondere con il ''[[Regno d'Armenia]]'' o ''Armenia maggiore'' dell'antichità), fu creato durante il [[Medioevo]] dagli esuli armeni che fuggivano dall'invasione dei [[Selgiuchidi]] della loro [[Armenia|madrepatria]] <ref>{{Cita | Poghosyan |pp. 406-428| AAS }}</ref>.
Era situato sul [[golfo di Alessandretta]] del [[Mar Mediterraneo]], in quella che oggi è la [[Turchia]] meridionale.
Il regno rimase una entità autonoma dal [[1078]] al [[1375]].
{{TOCleft}}
Il regno di [[Cilicia]] venne fondato dalla dinastia [[Rupenide]], un ramo collaterale della dinastia [[Bagratide]] che in tempi diversi salì sui troni di Armenia e [[Georgia]].
 
Al genere '''Lactarius''' appartengono [[funghi]] che, al taglio, presentano la secrezione di un lattice di colore variabile, dal bianco candido all'aranciato oppure al rosso intenso. <br/>
La capitale del regno era [[Kozan|Sis]], e per lungo tempo la Cilicia rimase alleata dei Crociati e si promosse come caposaldo e baluardo della Cristianità in Oriente. Essa ebbe anche la funzione di fulcro della cultura e della identità nazionale armena quando l'Armenia rimase sotto la dominazione di potenze straniere.
Il gambo è gessoso ed ha una struttura granulare non fibrosa.
 
[[Immagine:Orangebrauner Milchling.jpeg|350px]]
Il re [[Leone II d'Armenia]] contribuì a coltivare l'economia ed il [[commercio]] della Cilicia mentre crescevano le relazioni con i mercanti europei<ref>{{Cita | Bournoutian |p. 99 | Bournoutian }}</ref>.
Le città ed i castelli più importanti del regno comprendevano il porto di [[Corico (Cilicia)|Corico]], [[Lampron]], [[Partzepert]], [[Vahka]], [[Hromgla]], [[Tarso (Asia Minore)|Tarso]], [[Anazarbe]], [[Til Hamdoun]], [[Mamistra]] e il porto di [[Laiazzo]] che serviva come terminal occidentale verso oriente.
[[Storia di Pisa|Pisani]] [[Repubblica di Genova|Genovesi]] e [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] stabilirono colonie a Laiazzo attraverso trattati con le Cilicia armena nel [[XIII secolo]]<ref name="Abulafia">{{Cita | Abulafia |p. 440 | Abulafia }}</ref>.
[[Marco Polo]], per esempio, partì per il suo viaggio in [[Cina]] da Laiazzo nel [[1271]]<ref name="Abulafia"/>.
 
==Specie Storiadi Lactarius==
La [[specie tipo]] del genere è il ''[[Lactarius piperatus]]'' (L.) Pers. (1797).
 
Si elencano di seguito altre specie appartenenti al genere '''Lactarius''':
=== Primi legami tra Armenia e Cilicia ===
 
* ''[[Lactarius blennius]]'' (Fr.) Fr. (1838)
Per un beve periodo nel [[I secolo a.C.]] il potente regno d'Armenia riuscì a conquistare una vasta regione nel [[Levante (geografia)|Levante]], inclusa l'area della Cilicia.
* ''[[Lactarius camphoratus]]'' Fr.
Nell'[[83 a.C.]], dopo un sanguinoso conflitto per il trono della Siria, governata dai [[Seleucidi]], l'aristocrazia ellenica siriana decise di scegliere il sovrano armeno [[Tigrane II|Tigrane il Grande]] come protettore del regno e gli offrì la corona di [[Siria]]<ref> {{Cita | Gevork || Gevork }} </ref>.
* ''[[Lactarius circellatus]]'' Fr.
* ''[[Lactarius controversus]]'' (Pers.) Pers. (1800)
* ''[[Lactarius deliciosus]]'' (L.) Gray (1821)
* ''[[Lactarius glyciosmus]]'' (Fr.) Fr. (1838)
* ''[[Lactarius helvus]]'' Fr.
* ''[[Lactarius plumbeus]]'' (Bull.) Gray (1821)
* ''[[Lactarius pubescens]]'' Fr. (1838)
* ''[[Lactarius pusillus]]'' Bres.
* ''[[Lactarius rufus]]'' (Scop.) Fr. (1838)
* ''[[Lactarius salmonicolor]]'' R. Heim & Leclair (1953)
* ''[[Lactarius sepiaceus]]'' McNabb (1971)
* ''[[Lactarius subdulcis]]'' (Bull.) Fr. (1821)
* ''[[Lactarius torminosus]]'' (Schaeff.) Gray (1821)
* ''[[Lactarius vellereus]]'' (Fr.) Fr. (1838)
* ''[[Lactarius zonarius]]'' (Bull.) Fr. (1838)
 
[[Immagine:Lactarius salmonicolor dsc05255 nevit.jpg|right|thumb|300px|''[[Lactarius salmonicolor]]'' cucinati alla griglia]]
In seguito Tigrane conquistò i [[Fenici]] e la [[Cilicia]], ponendo praticamente fine all'[[impero seleucide]], sebbene sembra che alcune città recalcitranti abbiano riconosciuto il giovanissimo re-ombra [[Seleuco VII]] come legittimo sovrano, durante il suo regno.
 
==Commestibilità delle specie==
Il confine meridionale dei suoi domini arrivò fino a [[San Giovanni d'Acri|Ptolemais]] (moderna [[Akko]]).
'''Discreta'''.
Alla massima estensione il suo impero andava dai [[Monti del Ponto]] (nell'attuale nord-est della Turchia) alla [[Mesopotamia]] e dal [[Mar Caspio]] al [[Mediterraneo]]; le truppe di Tigrane potrebbero essere giunte fino ad [[Ecbàtana]].
 
===Note===
Molti degli abitanti delle città conquistate furono trasferiti nella sua nuova [[Area metropolitana|metropoli]] di [[Tigranocerta]].
# Dal colore del lattice è possibile valutare la commestibilità dei Lattari: quelli con lattice bianco al taglio possono provocare disturbi gastro-intestinali, mentre sono quasi tutti commestibili quelli con lattice color rosso oppure arancione.
# In alcune regioni d' Italia vengono consumate alcune specie tossiche (o leggermente tossiche) dopo cottura prolungata. Altre volte singoli esemplari di queste specie vengono cucinati nel misto come condimento (per via del sapore piccante). Tale pratica è comunque da scoraggiare nel modo più assoluto, perché può comportare rischi per la salute.
 
==Commons==
Egli prese il titolo di [[re dei re]] che, secondo le loro monete, all'epoca non veniva assunto neppure dai re dei [[Parti]].
{{interprogetto|commons=Lactarius}}
 
{{micologia}}
Dal tempo della sua conquista, si pensa siano rimasti alcuni insediamenti armeni nella regione della Cilicia.
{{Portale|micologia}}
 
[[Categoria:Russulaceae]]
=== Immigrazione armena nella Cilicia Bizantina ===
 
[[bg:Млечница (род)]]
La Cilicia venne presa agli [[Arabi]] dall'Imperatore [[Bizantino]] [[Niceforo II di Bisanzio|Niceforo II Foca]] intorno al [[965]]. Dopo aver espulso tutti i Musulmani dalla regione, incoraggiò i Cristiani dall'Armenia e dalla Siria a trasferirsi nella regione.
[[da:Mælkehat]]
 
[[de:Milchlinge]]
L'[[Imperatore bizantino|imperatore]] [[Basilio II]] ([[976]]-[[1025]]) tentò di espandersi verso oriente nel [[Vaspurakan]] armeno e verso sud nella Siria tenuta dagli arabi.
[[en:Lactarius]]
In conseguenza delle campagne militari bizantine gli armeni si diffusero nella [[Cappadocia (regione)|Cappadocia]] e verso est dalla Cilicia nelle aree montagnose della Siria settentrionale e della Mesopotamia<ref name=Stewart/>.
[[et:Riisikas]]
 
[[fi:Rouskut]]
L'immigrazione degli armeni nel territorio fu incrementata dalla formale annessione dell'[[Armenia Maggiore]] nell'[[Impero Bizantino]] nel [[1045]] e dalla conquista [[selgiuchide]] 19 anni dopo; che produssero due nuove ondate migratorie<ref name=Stewart/>.
[[fr:Lactaire]]
 
[[ja:チチタケ属]]
Dopo la caduta dell'Armenia dei Bagratidi e durante i secoli seguenti, la nazione armena non fu in grado di ristabilire se stessa e la sua sovranità, ma rimase sotto il governo di tribù turche.
[[lt:Piengrybis]]
 
[[nl:Melkzwam]]
=== Fondazione del potere armeno in Cilicia ===
[[no:Risker]]
 
[[pl:Mleczaj]]
[[File:Armoiries Héthoumides.svg|thumb|150px|Blasone del Regno armeno di Cilicia che [[Leone II d'Armenia]], della dinastia dei [[Rupenidi]], ricevetta da [[Papa Celestino III]].]]
[[ru:Млечник (род грибов)]]
 
[[sl:Mlečnica]]
Gli armeni giunti in Cilicia servirono in vari modi per l'Impero di Bisanzio; essi divennero ufficiali militari e governatori, e gli fu dato il controllo di importanti città sulla frontiera orientale dell'[[Impero bizantino]].
[[sv:Riskor]]
Quando il potere imperiale subì una forte scossa e si indebolì, nel caos degli anni che seguirono la [[battaglia di Manzicerta]], alcuni di essi colsero l'opportunità di appropriarsi del potere come signori autonomi, mentre altri rimasero, almeno nominalmente, leali all'Impero.
[[tr:Lactarius]]
 
[[uk:Хрящ-молочник]]
Tra questi primi signori della guerra armeni, quello di maggior successo fu [[Philaretus Brachamius]], un ex generale di [[Romano IV Diogene]] che, tra il [[1078]] e il [[1085]], istituì un principato che si estendeva da [[Malatya|Melitene]] a nord fino ad [[Antiochia]] a sud e dalla Cilicia ad occidente fino ad Edessa ad oriente.
Egli invitò molti nobili armeni a stabilirsi nei suoi territori, e diede loro terre e castelli<ref name=Stewart/>.
La nazione creata da Philaretus cominciò a crollare già prima della sua morte nel [[1090]]<ref>{{Cita | Runciman | p. 195 | Runciman }}</ref> e subito dopo quel che rimaneva si frantumò in signorie locali.
 
Uno di questi principi fu Ruben, che aveva stretti legami con [[Gagik II]], l'ultimo re armeno della [[dinastia Bagratide]].
Egli sapeva che non avrebbe mai potuto restaurare l regno Bagratide, così si ribello contro l'[[Impero bizantino]] in Cilicia.
Con lui si mobilitarono molti altri nobili e possidenti armeni.
Così, nel [[1080]] , le fondamenta del principato armeno indipendente di Cilicia, e del futuro regno, furono gettate sotto la guida di Ruben e dei suoi discendenti (che saranno chiamati [[Rupenidi]])<ref name=Badmoutioun />.
 
Alla fine dell'[[XI secolo]], quando morì di Ruben nel [[1095]], esistevano diversi importanti principati armeni in Cilicia<ref>{{Cita | Runciman | pp. 195-201 | Runciman }}</ref>:
 
*[[Lampron]] e Babaron, sul lato sud delle [[Porte della Cilicia]], erano controllate dell'ex generale bizantino, [[Oshin di Lampron|Oshin]], fondatore dell'importante dinastia degli [[Hetumidi]].
 
*A nord-est si trovava il principato di [[Costantino I d'Armenia]], figlio del [[Ruben I d'Armenia|principe Roupen I]]. Il suo potere era garantito dalle due fortezze di Partzapert e [[Feke|Vahka]].
 
*Più a nord-est e fuori dei confini della Cilicia, c'era il principato di [[Kahramanmaraş|Maraş]], governato da Tatoul, un ex ufficiale bizantino.
 
*A est di Maraş, l'armeno [[Gogh Vasil]] (Basilio il Ladro) controllava le fortezze di Raban e [[Kaysun]] come vassallo dei [[Selgiuchidi]].
 
*A nord di esse, lungo il corso superiore dell'Eufrate, si trovava il principato di Melitene (la moderna [[Malatya]]), comandato da [[Gabriele di Melitene|Gabriele]], ex ufficiale di Philaretos, sottoposto alla sovranità dei Selgiuchidi.
 
*Infine, oltre Melitene, c'era [[Edessa (Mesopotamia)|Edessa]], governata da [[Thoros di Edessa|Thoros]], un altro ex ufficiale di Philaretos e genero di Gabriele.
 
Con l'eccezione di Ghog Vasil e Costantino, questi signori armeni non erano vicini alla maggior parte dei loro compatrioti armeni ed erano sgraditi ai [[Chiesa ortodossa siriaca|Cristiani siriaci]] perché essi erano di fede [[Chiesa greco-ortodossa|greco-ortodossa]] o detenevano titoli ufficiali conferiti dal'[[Imperatore bizantino]]<ref>{{Cita | Runciman | p. 196 | Runciman }}</ref>.
 
=== La Prima Crociata e il principato dei [[Rupenidi]] ===
 
[[File:BaudouinDeBoulogneAndThe_Armenians.jpg|thumb|190px|[[Baldovino I di Gerusalemme|Baldovino di Boulogne]] riceve l'omaggio degli armeni ad Edessa.]]
 
Durante il regno di [[Costantino I d'Armenia|Costantino I]] i [[Crociati]] invasero l'Anatolia ed il Medio Oriente.
 
Con l'avvento della [[Prima Crociata]] gli armeni del regno di Cilicia guadagnarono dei potenti alleati tra i [[cristiani]].
Grazie al loro aiuto essi riuscirono ad assicurare la Cilicia dalla minaccia turca, sia attraverso varie azioni militari sia con la fondazione di [[stati crociati]] ad [[Antiochia]] ed Edessa<ref name=Badmoutioun />.
 
Gli armeni diedero anche aiuto ai crociati:
{{quote|Tra le buone azioni del popolo armeno verso la chiesa e il mondo cristiano, si dovrebbe sottolineare in particolare che, nei momenti in cui principi e guerrieri cristiani andarono a riprendere la Terra Santa, nessun popolo o nazione è venuto in loro aiuto con lo stesso entusiasmo, gioia e fede degli armeni, che hanno fornito ai crociati cavalli, rifornimenti e e guide.
Gli Armeni hanno assistito questi guerrieri con asoluto coraggio e lealtà nel corso delle sante guerre. |[[Papa Gregorio XIII]], ''Ecclesia Romana, 1584''}}
 
Per i successivi due secoli armeni e crociati furono in parte alleati e in parte avversari.
 
Nell'area sorse un primo abbozzo di governo centralizzato con l'ascesa della dinastia dei [[Rupenidi]] che, durante il [[XII secolo]] furono quanto più si avvicinava ad una dinastia ereditaria e sovrana, e si scontrarono con i Bizantini per il controllo della regione.
 
Il principe [[Leone I d'Armenia|Leone I]] integrò le città costiere della Cilicia nel principato, consolidando così il primato commerciale armeno nella regione.
Alla fine, nel [[1137]], fu sconfitto dall'Imperatore [[Giovanni II Comneno]], che considerava ancora la Cilicia una provincia bizantina, ed imprigionato con diversi membri della famiglia, morì in prigione tre anni dopo.
 
Il figlio e successore di Leone, [[Thoros II d'Armenia|Thoros II]] fu anch'egli catturato e imprigionato dai Bizantini ma riuscì a fuggire nel [[1141]] tornando a guidare la battaglia dinastica. Dopo i primi successi fu costretto nel [[1151]] a giurare fedeltà all'imperatore [[Manuele I Comneno]].
 
Tuttavia i principi rupenidi continuarono a governare sulla Cilicia che frattanto era diventata così importate che, nel [[1151]], il capo della Chiesa armena trasferì la sua sede a [[Hromgla]]<ref name=Stewart>{{Cita | Stewart | pp. 33-34 | Stewart }}</ref>.
 
[[File:ShepherdByzempire1265.jpg|thumb|left||Il regno d'Armenia insieme ad altri stati dell'Impero Bizantino nel [[1265]], dall'''Atlante Storico'' di William R. Shepherd.]]
 
=== Il Regno d'Armenia ===
 
[[File:Fortressarmenians5.jpg|thumb|300px|Fortezza di [[Corico (Cilicia)|Corico]] nella [[Cilicia]] Armena, costruita attorno al [[XIII secolo]].]]
 
[[Leone II d'Armenia|Leone]], il primo re della Cilicia armena, aveva iniziato a governare come Principe Leone II nel [[1187]], e divenne una delle più importanti figure della nazione armena in Cilicia.
 
Durante il suo regno dovette fronteggiare i governanti di [[Sultanato di Iconio|Iconio]], [[Aleppo]] e [[Damasco]]; nel fare ciò egli conquistò nuove terre raddoppiando i possedimenti della Cilicia sulla costa del [[Mediterraneo]].
Fece anche grandi sforzi per aumentare la forza militare della nazione<ref name=Badmoutioun />.
 
All’epoca il [[Saladino]] dall’Egitto aveva fortemente indebolito gli [[Stati crociati]], costringendo gli europei a lanciare un’altra [[Crociata]].
Il principe Leone II approfittò della situazione per migliorare le relazioni con gli europei.
Grazie all’appoggio che diede al [[Sacro Romano Imperatore]] ([[Federico Barbarossa]] ed a suo figlio [[Enrico VI del Sacro Romano Impero|Enrico VI]]) riuscì ad elevare il principato allo status di regno.
Nel [[1198]] il principe Leone II riuscì ad assicurarsi la corona, divenendo il primo re della Cilicia armena come re [[Leone II d'Armenia|Leone I]] <ref name=Badmoutioun />.
<!-- [[Immagine:Kilikia Cavalry.jpg|thumb|left|[[Cavalleria medievale|Cavaliere]] della Cilicia armena.]] -->
 
[[File:DisasterOfMari1266.JPG|thumb|left|I [[Mamelucchi]] sconfiggono gli armeni nel [[Battaglia di Mari|disastro di Mari]], [[1266]]. Miniatura dal “[[Milione]]”, [[XIV secolo]].]]
 
La corona passò alla dinastia rivale degli [[Hetumidi]] attraverso la figlia di Leone, [[Isabella d'Armenia|Zabel]]; nel [[1225]], mentre lei era regina, il suo primo marito fu avvelenato da [[Costantino di Barbaron]] che nel [[1226]] costrinse Zabel a sposare suo figlio [[Aitone I d'Armenia|Aitone I]], che divenne co-regnante e poi re alla morte di Zabel.
 
Durante il regno di Aitone I e Zabel l'[[Impero mongolo]], nella sua rapida espansione dall'Asia, raggiunse il [[Medio Oriente]]. I [[mongoli]] conquistarono rapidamente il territorio dell’[[Armenia Maggiore]], la [[Mesopotamia]], la [[Siria]] ed avanzarono verso l’[[Egitto]].
La conquista mongola fu disastrosa per gli armeni che abitavano ancora l’[[Armenia Maggiore]] ma non per quelli in Cilicia che non furono mai attaccati dai mongoli poiché Aitone I nel [[1247]] inviò suo fratello [[Sempad il Connestabile|Sempad]] alla Corte mongola per negoziare e si alleò o si sottomise all’[[Ilkhanato]]
<ref>Claude Mutafian in ''Le Royaume Arménien de Cilicie'' descrive "l’alleanza mongola" stretta con il re della Cilicia armena ed i crociati di Antiochia ("il re d’Armenia decise di impegnarsi nell’alleanza con i Mongoli, un’intelligenza che mancò ai baroni latini, con l’eccezione di Antiochia") e la "collaborazione cristiano-mongola". ({{Cita | Mutafian | p. 55 | Mutafian }}).</ref>
<ref>Claude Lebedel in ''Les Croisades'' descrive l’alleanza dei cristiani di Antiochia e Tripoli con i Mongoli: (nel [[1260]]) "i baroni cristiani rifiutarono un’alleanza con i Mongoli, ad eccezione degli armeni e del Principe di Antiochia e Tripoli".({{Cita | Lebedel | | Lebedel }}).</ref>
<ref>[[Amin Maalouf]] in '' Le crociate viste dagli arabi'' è ampio e specifico sull’alleanza: "Gli armeni, nella persona del loro re, si schierarono con i Mongoli, così come il principe Boemondo, suo genero. I cristiani di Acri invece adottarono una posizione di neutralità favorevole ai musulmani" (p. 261), "Boemondo d’Antiochia ed Hethum d’Armenia, principali alleati dei Mongoli" (p.265), "Hulagu (…) aveva ancora abbastanza forze per impedire la punizione dei suoi alleati [Boemondo ed Hetum]" (p. 267). ({{Cita | Maalouf | i numeri di pagina indicati si riferiscono all’edizione francese | Maalouf }})</ref>.
 
==== Campagne con i mongoli ====
 
[[File:Coin06of.jpg|thumb|290px|Moneta del Regno armeno di Cilicia, circa 1080-1375.]]
 
Le forze di Hethum ed i cristiani di [[Boemondo VI d'Antiochio|Boemondo VI]] [[Principato d'Antiochia|d’Antiochia]] combatterono insieme ai mongoli sotto il comando di [[Hülegü]], nella conquista della Siria musulmana e la cattura di [[Aleppo]] e [[Damasco]] nel [[1259]]-[[1260]]<ref>"Il re d’Armenia ed il Principe d’Antiochia andarono all’accampamento militare dei Tartari, e tutti si lanciarono alla conquista di Damasco". Le Templier de Tyr. ({{Cita | Grousset | p. 586 | Grousset }})</ref>.
 
Hetum tentò anche di convertire i mongoli alla cristianità,ma invano<ref name=Badmoutioun />.
 
Nel [[1266]] il capo Mamelucco [[Baybars]] intimò ad Hetum I di abbandonare la sua alleanza con i mongoli, di accettare la sovranità dei Mamelucchi e di restituire loro i territori e le fortezze che Hetum aveva acquisito grazie alla sua sottomissione ai mongoli.
A seguito di queste minacce Hethum I si recò presso la corte mongola dell’[[Ilkhanato]], in [[Persia]], per ottenere aiuto militare.
Durante la sua assenza, però, i Mamelucchi mossero sulla Cilicia armena, guidati da [[Mansur II]] e da [[Qalawun]], sconfissero gli armeni nella [[battaglia di Mari]], uccisero il il figlio di Hetum, Thoros e catturarono l'altro figlio di Hetum, Leone, insieme a decine di migliaia di soldati armeni.
Per riscattare il figlio, Hetum dovette pagare ai Memelucchi una forte somma di denaro e consegnare loro molte fortezze.
 
Poco dopo il grande [[Terremoto in Cilicia del 1268|terremoto del 1268]] devastò ulteriormente il paese, che era già stato messo a ferro e a fuoco dai Mamelucchi.
 
Nel [[1269]], Hethum I abdicò in favore di suo figlio [[Leone III d'Armenia|Leone III]], che fu costretto a pagare un forte tributo annuale ai Mamelucchi.
Nonostante tale pagamento i Mamelucchi continuarono ad attaccare la Cilicia ogni pochi anni.
 
==== Tregua con i Mamelucchi (1281-1295) ====
 
[[File:LeonIIQueenGueraneAndTheirFiveChildren1272.jpg|thumb|Re [[Leone III d'Armenia|Leone III]] con la regina [[Keran di Lampron|Keran]] e cinque dei loro figli, 1272.]]
 
Nel [[1281]], dopo la sconfitta di mongoli ed armeni comandati da Möngke Temur ad opera dei Mamelucchi nella [[seconda battaglia di Homs]], gli armeni furono costretti ad una tregua dai [[Mamelucchi]].
Inoltre, nel [[1285]], a seguito di una potente offensiva di [[Qalawun]], gli armeni dovettero firmare una tregua di 10 anni, che lasciò molte fortezze armene ai Mamelucchi, proibì loro di costruire fortificazioni difensive e li obbligò a commerciare con i Mamelucchi, eludendo così l’embargo commerciale imposto dal [[Papa]]<ref>{{Cita | Luisetto| pp. 128-129| Luisetto }}</ref>.
 
Comunque i Mamelucchi continuarono in numerose occasioni a razziare la Cilicia armena, che fu invasa nel [[1292]] da [[Khalil]], il [[Sultano]] [[mamelucco]] d’[[Egitto]] - lo stesso che l’anno precedente aveva conquistato il [[Regno di Gerusalemme]] - [[Hromgla]] fu saccheggiata e la [[Santa Sede]] della [[Chiesa apostolica armena|chiesa Armena]] dovette essere spostata a Sis.
 
Hetum fu costretto ad abbandonare [[Besni]], [[Marash]] e [[Till Hamdoun]] ai [[musulmani]].
Nel [[1293]] egli abdicò in favore di suo fratello [[Teodoro III d'Armenia|Teodoro III]] ed entrò nel monastero di [[Mamistra]].
 
==== Campagna con i Mongoli (1299-1303) ====
<!-- {{see also|Armeno-Mongol alliance}} -->
 
[[File:BattleOfHoms1299.JPG|thumb|left|Vittoria dei Mongoli (sinistra) sui Mamelucchi (destra) alla [[Battaglia di Wadi al-Khazandar]] del [[1299]].]]
 
Nell'estate del [[1299]], il nipote di Hetum I, il re [[Hetum II d'Armenia]], trovandosi nuovamente a fronteggiare una minaccia di attacco dai Mamelucchi, inviò una richiesta di aiuto al khan mongolo di Persia, [[Mahmud Ghazan|Ghâzân]], che in risposta mosse con le sue forze verso la Siria ed inviò lettere al re di Cipro ed ai capi dei [[Cavalieri templari]], [[Ospitalieri]] e [[Cavalieri Teutonici|Teutonici]], invitandoli a raggiungerlo per unirsi al suo attacco ai Mamelucchi in Siria.
 
I Mongoli riuscirono a conquistare la città di [[Aleppo]], dove furono raggiunti da re Hetum, le cui forze comprendevano alcuni Templari ed Ospitalieri dal Regno armeno di Cilicia, che parteciparono al resto dell'offensiva<ref >Egli fu presto raggiunto da re Hethum, le cui forze sembra comprendessero Ospitalieri e Templari dal regno d'Armenia che parteciparono al resto della campagna.({{Cita | Demurger | p. 93 | Demurger }})</ref>.
Gli alleati sconfissero i Mamelucchi nella [[battaglia di Wadi al-Khazandar]], <!-- Note: Demurger says that this was the Second Battle of Homs --> il 23 o 24 dicembre del [[1299]]<ref >{{Cita | Demurger | p. 93 | Demurger }}</ref>.
 
Il grosso dell'esercito mongolo dovette ritirarsi, probabilmente perché avevano bisogno di foraggio per i cavalli.
In loro assenza i Mamelucchi egiziani si riorganizzarono e ripresero l'area nel maggio [[1300]].
 
[[File:GhazanAndKingOfArmenia1303.JPG|thumb|Ghazan ordina al re d'Armenia [[Hetum II d'Armenia|Hetum II]] di accompagnare Kutlushka nell'attacco a Damasco del 1303<ref>{{Cita | Mutafian | pp. 74-75 | Mutafian }}</ref>.]]
 
Nel [[1303]] i Mongoli tentarono di conquistare di nuovo la Siria, questa volta con maggiori forze (circa 80.000) insieme agli armeni, ma essi furono sconfitti ad Homs il [[30 marzo]] [[1303]] e nella decisiva [[Battaglia di Shaqhab]], a sud di Damasco, il [[21 aprile]] [[1303]]<ref>{{Cita | Demurger | p. 109 | Demurger }}</ref>.
Questa è considerata l'ultima grande invasione mongola della Siria<ref>{{Cita | Nicolle | p. 80 | Nicolle }}</ref>.
 
Quando il capo dei Mongoli, Ghazan, morì il [[10 maggio]] [[1304]], i sogni di una rapida riconquista della [[Terra Santa]] furono distrutti.
Hetum II abdicò in favore di suo nipote [[Leone IV d'Armenia|Leone IV]] e si fece monaco [[francescano]].
 
Nel [[1307]], mentre stavano visitando l'accampamento di Bilarghu, vicino ad [[Anazarbe]], Hetum II, suo nipote Leone IV ed il loro intero entourage furono assassinati dallo stesso [[Bilarghu]], rappresentante Mongolo nella Cilicia armena, recentemente convertito all'Islam<ref>{{cita libro
| cognome = Stewart
| nome= Angus
|wkautore=
|coautori=
|curatore=
|altri=
|titolo= Journal of the Royal Asiatic Society
|dataoriginale=
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|capitolo= The Assassination of King Het'um II: The Conversion of The Ilkhans and the Armenians
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}}
</ref>.
 
==== Declino sotto la dinasita dei Lusignano ====
 
[[File:Constantin5Armenie.jpg|thumb|left|250px|[[Costantino V d'Armenia]] sul suo trono con gli [[Ospitalieri]]. <br/><small>Dipinto nel [[1844]] da [[Henri Delaborde]]: {{lang|fr|''Les chevaliers de Saint-Jean-de-Jerusalem rétablissant la religion en Arménie''}}.</small> ]]
 
Gli [[Hetumidi]] regnarono in Cilicia fino all’assassinio di [[Leone V d'Armenia|Leone V]] nel [[1341]].
Nonostante l’alleanza con il cristiano [[Regno di Cipro]], Leone V non potè resistere agli attacchi dei [[Mamelucchi]] egiziani<ref>{{Cita | Mahé | p. 77| Mahé }}</ref>.
 
Nel [[1341]], suo cugino [[Costantino IV d'Armenia|Guido di Lusignano]] divenne re.
La casata dei [[Lusignano]] era di origine francese, ed aveva già dei possedimenti nell’area, l’Isola di [[Cipro]].
C’erano sempre state strette relazioni tra i Lusignano di Cipro e gli armeni.
Tuttavia, quando i Lusignano presero il potere, tentarono di imporre il Cattolicesimo e lo stile di vita europeo.
Tutto ciò fu in larga misura accettato dalla elite armena, mentre i contadini si opposero ai cambiamenti.
Alla fine ciò condusse ad una guerra civile<ref name=Badmoutioun />.
 
Alla fine del XIV secolo la Cilicia venne invasa dai [[Mamelucchi]], la caduta della capitale Sis nell'aprile [[1375]] sentenziò la fine del regno ed il suo ultimo sovrano, [[Leone VI d'Armenia|Leone VI]] poté avere salva la vita e fuggire in esilio a Parigi dove morì nel [[1393]] dopo aver inutilmente tentato di promuovere un’altra Crociata.
Il titolo di sovrano del Regno Armeno di Cilicia fu rivendicato da suo cugino [[Giacomo I di Cipro]] che lo unì ai titoli di re di Cipro e di Gerusalemme<ref name=Badmoutioun />.
 
Così terminò l’ultima entità armena pienamente indipendente del Medioevo, dopo tre secoli di sovranità e prosperità.
 
=== Riavvicinamento religioso con Roma ===
 
<!-- {{main|Roman Catholicism in Asia}} -->
Nel [[1198]] [[Gregorio VI di Cilicia|Grigor VI Apirat]], il [[Lista dei Catholicoi armeni di Cilicia|Catholicos]] armeno di [[Kozan|Sis]], proclamò l'Unione tra [[Roma]] e la [[Chiesa apostolica armena|Chiesa armena]]; ma non seguirono fatti poiché il clero e la popolazione locale si opposero fortemente.
 
La [[Chiesa cattolica]] inviò numerose missioni nella Cilicia armena per favorire il riavvicinamento, con scarsi risultati.
I [[Francescani]] furono incaricati per queste missioni; [[Giovanni da Montecorvino]] si recò prsonalmente in Cilicia nel [[1288]]<ref>{{Cita | Luisetto| p. 98| Luisetto }}</ref>.
Il re armeno [[Aitone II d'Armenia|Aitone II]], alla sua abdicazione, divenne egli stesso monaco francescano.
Lo storico armeno [[Nerses Balients]] fu francescano e membro del movimento "Unitario" a favore dell'unificazione con la Chiesa latina.
 
Nel [[1441]], lungo tempo dopo la caduta del regno, il Catholicos armeno di Sis [[Gregorio IX di Cicilia|Grigor IX Mousabegian]] proclamò nuovamente l'unione delle chiese armena e latina, al [[Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze|Concilio di Firenze]], ma fu contrastato da uno scisma degli armeni, guidato da [[Kirakos I Virapetsi]], che stabilì il seggio del catholicos a [[Echmiadzin]] marginalizzando Sis<ref>{{Cita | Mahé | pp. 71-72| Mahé }}</ref>.
 
=== Cultura e società ===
 
[[File:Thomas by roslin.jpg|thumb|180px|Miniatura realizzata da [[Toros Roslin]] nel [[XIII secolo]].]]
 
<!-- [[Immagine:Toros Roslin Manrankar.jpg|thumb|180px|An [[Armenian illuminated manuscript|illuminated manuscript]] of [[John the Apostle]] by [[Toros Roslin]] completed in 1268.]] -->
I contatti con i [[crociati]] provenienti dall’Europa occidentale, soprattutto dalla Francia, portarono importanti nuove influenze nella cultura armena.
La nobiltà della Cilicia adottò con entusiasmo molti aspetti della vita europea occidentale, inclusa la [[Cavalleria medievale|cavalleria]], la moda nell’abbigliamento e l’uso di nomi francesi cristiani.
L’influenza linguistica fu così grande che due nuove lettere (Ֆ ֆ = "f" e Օ օ = "o") furono aggiunte all’alfabeto armeno.
La struttura della società della Cilicia divenne più simile al [[feudalesimo]] occidentale che al tradizionale [[nakharar]] armeno, nel quale il re era solo ''[[primus inter pares]]'' tra la nobiltà.
 
In altre aree ci fu più ostilità alle nuove tendenze; soprattutto la maggior parte della comune popolazione armena guardava con sfavore alla conversione al [[Chiesa cattolica|cattolicesimo]] o all’[[Chiesa greco-ortodossa|ortodossia greca]].
 
Il periodo della Cilicia produsse anche alcuni importanti esempi di arte armena, in particolare le [[miniature]] di [[Toros Roslin]], che fu attivo in [[Hromgla]] nel [[XIII secolo]]<ref>{{Cita | Hovannisian | pp. 289-290| Hovannisian }}</ref>.
 
== Dispersione degli armeni di Cilicia ==
 
I Mamelucchi egiziani che avevano conquistato la Cilicia non furono in grado di mantenerne il possesso; tribù turche penetrarono nella regione e vi si stabilirono, anticipando la conquista della Cilicia da parte di [[Tamerlano]].
Di conseguenza 30.000 ricchi armeni lasciarono la Cilicia e si trasferirono a Cipro, che rimase sotto un governo francese fino al [[1489]].
Solo gli armeni più umili rimasero in Cilicia, conservarondo così la presenza armena nella regione fino al [[Genocidio armeno]] del [[1915]].
I loro discendenti si dispersero nella [[Diaspora armena]], ed il [[Sacro Seggio di Cilicia]] si trova ora ad [[Antilyas]], in [[Libano]]<ref name=Badmoutioun> {{Cita | Kurdoghlian | pp. 29-56| Kurdo }}</ref>.
 
== Note ==
 
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
 
*{{cita libro
| cognome=Grousset
| nome=René
|wkautore=René Grousset
| capitolo = 1188-1291 L'anarchie franque
|altri=Vol. III
| titolo=Histoire des croisades et du royaume franc de Jérusalem
| editore = Perrin
| città = [[Parigi]]
| annooriginale = 1936
| anno = 2006
| lingua = francese
| id = ISBN 2-262-02569-X
| cid = Grousset}}
 
*{{cita libro
|cognome=Kurkjian
|nome=Vahan M.
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|capitolo= Chapter XXVII - The Barony of Cilician Armenia
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|titolo=A History of Armenia
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|anno=1958
}}
 
*{{cita libro
| cognome=Toumanoff
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| capitolo =Armenia and Georgia
| titolo=Cambridge Medieval History, vol. IV
| editore=Cambridge University Press
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| anno= 1966
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}}
 
*{{cita libro
| cognome =Hovannisian
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|altri= Volume I
| titolo = The Armenian People from Ancient to Modern Times
| capitolo= From Antiquity to the Fourteenth Century
| editore = Palgrave Macmillan
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| lingua= [[Lingua inglese|inglese]]
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*{{cita libro
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|nome=Thomas Sherrer Ross
|titolo=The Cilician Kingdom of Armenia
|anno=1978
|editore=Scottish Academic Press
|città=[[Edinburgo]]
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|lingua=inglese
}}
<!-- *Boase T.S.R., ''The Cilician kingdom of Armenia'', New York : St. Martin's Press, (1978) ISBN 0-312-13895-4 -->
 
*{{cita libro
|cognome= Poghosyan
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|titolo= Soviet Armenian Encyclopedia
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*{{cita libro
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| editore=Cambridge University Press
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| lingua= inglese
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}}
 
*{{cita libro
| cognome = Kurdoghlian
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| altri= Volume II
| editore = Hradaragoutioun Azkayin Oussoumnagan Khorhourti
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}}
 
*{{cita libro
| cognome = Abulafia
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}}
 
*{{cita libro
| cognome = Gahzarian
| nome = Jacob G.
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*{{cita libro
| cognome = Stewart
| nome = Angus Donald
| titolo = The Armenian kingdom and the Mamluks : war and diplomacy during the reigns of Het'um II (1289-1307)
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| città = [[Leida]]
| anno= 2001
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| lingua= [[Lingua inglese|inglese]]
| cid = Stewart
}}
 
*{{cita libro
| cognome = Nicolle
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|titolo= The Crusades
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}}
 
*{{cita libro
| cognome=Maalouf
| nome=Amin
|wkautore= Amin Maalouf
| titolo=Le crociate viste dagli arabi
| editore=Società Editrice Internazionale
|altri=(titolo originale: ''Les croisades vues par les Arabes'', [[Parigi]], Jean Claude Lattes, [[1983]])
| città= Torino
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*{{cita libro
| cognome = Bournoutian
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|titolo= A Concise History of the Armenian People: From Ancient Times to the Present
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}}
 
*{{cita libro
| cognome = Mutafian
| nome= Claude
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|titolo= Le Royaume Arménien de Cilicie, XIIe-XIVe siècle
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|citazione =
|cid=Mutafian
}}
 
*{{cita libro
| cognome=Lebedel
| nome=Claude
| titolo=Les Croisades, Origines et consequences
| editore=Ouest-France
| città=[[Rennes]]
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*{{cita libro
| cognome = Demurger
| nome = Alain
| titolo = The Last Templar: The Tragedy of Jacques de Molay, Last Grand Master of the Temple
| editore = Profile Books
| città= Londra
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| lingua = [[Lingua inglese|inglese]]
| cid = Demurger
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*{{cita libro
| cognome = Mahé
| nome = Jean-Pierre ''et'' Annie
| titolo = L'Arménie à l'épreuve des siècles
| editore = Gallimard
| città= Parigi
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| lingua= [[Lingua francese|francese]]
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*{{cita libro
| cognome = Luisetto
| nome = Frédéric
| titolo =Arméniens et autres chrétiens d'Orient sous la domination mongole : L'Ilkhanat de Ghâzân 1295-1304
| editore = Librairie orientaliste Paul Geuthner
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| lingua= [[Lingua francese|francese]]
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}}
 
== Voci correlate ==
 
*[[Armenia minore]]
 
* [[Elenco dei monarchi del regno armeno di Cilicia]]
 
* [[Cilicia]]
 
* [[Crociate]]
 
* [[Stati crociati]]
 
== Collegamenti esterni ==
 
*{{cita web |url=http://www.armenianhistory.info/cilician.htm
|cognome=Babayan
|nome=Yuri
|titolo=Chapter VI: ARMENIAN KINGDOM IN CILICIA (FROM 1080 TO 1375)
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|editore=www.ArmenianHistory.info
|lingua=en
|id=Babayan
}}
 
*{{cita web |url=http://www.hyeetch.nareg.com.au/armenians/prominent_p5.html
|cognome=Gevork
|nome=Nazaryan
|titolo=King Tigran II - The Great (140-54 BC.)
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}}
 
*{{cita web |url=http://www.rbedrosian.com/hsrces.html
|cognome=Bedrosian
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|titolo=Armenian Historical Sources - of the 5-15th Centuries
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}}
 
{{Portale|Crociate|Armenia}}
 
[[Categoria:Stati crociati]]
[[Categoria:Storia dell'Armenia]]
[[Categoria:Cilicia]]
[[Categoria:Regni asiatici scomparsi]]
 
[[an:Reino de l'Armenia Chica]]
[[ar:مملكة أرمينيا الصغرى]]
[[ca:Regne d'Armènia Menor]]
[[cs:Arménské království v Kilíkii]]
[[de:Armenisches Königreich von Kilikien]]
[[en:Armenian Kingdom of Cilicia]]
[[eo:Armena reĝlando en Kilikio]]
[[es:Reino armenio de Cilicia]]
[[fr:Royaume de Petite-Arménie]]
[[he:ממלכת קיליקיה הארמנית]]
[[hy:Կիլիկիայի Հայկական Թագավորություն]]
[[ja:キリキア・アルメニア王国]]
[[ka:კილიკიის სომხეთის სახელმწიფო]]
[[nl:Cilicisch Armenië]]
[[no:Det armenske kongedømmet Kilikia]]
[[pl:Armenia Mała]]
[[pt:Reino Arménio da Cilícia]]
[[ru:Киликийское царство]]
[[simple:Armenian Kingdom of Cilicia]]
[[th:ราชอาณาจักรซิลิเซีย]]
[[uk:Кілікійське царство]]