Natale e Chazemais: differenze tra le pagine

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{{Comune francese
{{Nota disambigua|descrizione=il nome proprio|titolo=[[Natale (nome)]]}}
|nomecomune= Chazemais
{{infoFestività
|nomefrancese= Chazemais
|nome= Natale
|nomeregione= [[Alvernia]]
|tipologia= religiosa
|nomedipartimento= [[Allier]]
|immagine =[[File:Giotto di Bondone 010.jpg|center|200px]]
|arrondissement= [[Arrondissement di Montluçon|Montluçon]]
|data= [[25 dicembre]] (per cattolici, ortodossi e protestanti);
|cantone= [[Cantone di Huriel|Huriel]]
|celebrata in= Tutto il mondo cristiano
|latitudine_d= 46.483333
|religione= [[Cristianesimo]]
|longitudine_d= 2.533333
|avvenimento celebrato= [[Nascita di Gesù]]
|altitudine=
|feste correlate= [[Immacolata concezione]], [[Santo Stefano]]
|superficie= 28,64
|data d'istituzione= [[III secolo]]
|abitanti= 387
|tradizioni religiose= Veglia, [[Presepe]], [[Albero di Natale]]
|anno= 1999
|tradizioni profane= [[Babbo Natale]]
|densita= 13,51
|tradizioni culinarie=[[pandoro]], [[panettone]], [[panforte]], ''[[dolci natalizi|altri]]''
|insee= 03072
|chiamata anche=Natività del Signore, Natale di Gesù
|cap= 03370
|sito=
}}
Il '''Natale''' è la [[festività]] [[Cristianesimo|cristiana]] che celebra la [[nascita di Gesù]], per i Cristiani [[figlio di Dio]] e della [[Vergine Maria]]. Cade il [[25 dicembre]] (il [[7 gennaio]] nelle Chiese orientali, per lo slittamento del [[calendario giuliano]]).
 
'''Chazemais''' è un comune [[Francia|francese]] di 387 abitanti situato nel dipartimento dell'[[Allier]] della regione dell'[[Alvernia]].
Il termine italiano Natale deriva dal [[lingua latina|latino]] ''natalis'' che significa "natalizio", "relativo alla nascita".
 
Già nel [[calendario romano]] il termine ''[[Natale romano|Natalis]]'' veniva impiegato per molte festività, come il ''[[natale di Roma|Natalis Romae]]'' ([[21 aprile]]) che commemorava la nascita dell'[[Roma|Urbe]], e il ''[[Sol Invictus|Dies Natalis Solis Invicti]]'', la festa dedicata alla nascita del Sole ([[Mitra (divinità)|Mitra]]), anch'essa il 25 dicembre, introdotta da [[Aureliano]] nel [[273]] d.C., soppiantata progressivamente durante il [[III secolo]]<ref>vedi Enciclopedia Treccani, voce Natale</ref> dalla ricorrenza cristiana.
Il Natale è anche chiamato '''Natale di Gesù''' o '''Natività del Signore''' e preceduto talvolta dall'aggettivo ''santissimo'' (spesso abbreviato in ''Ss.'').
 
Secondo il [[anno liturgico|calendario liturgico]] cristiano è una [[solennità]] di livello pari all'[[Epifania]], [[Ascensione]] e [[Pentecoste]] e inferiore alla [[Pasqua]] (la festività più importante in assoluto) e certamente la più popolarmente sentita, soprattutto a partire dagli ultimi due secoli, da quando cioè è diventata la festa in cui ci si scambia i regali e quindi è il periodo più importante per il commercio e l’industria di consumo ed in più si sta insieme in famiglia.
 
==Evoluzione demografica==
== Il significato cristiano del Natale ==
{{Demografia/Chazemais}}
 
Il Natale, pur non essendo la principale festa cristiana in quanto essa è la Pasqua, è pur sempre quella più sentita a livello familiare e popolare e rappresenta la consapevolezza di essere chiamati a ''riconoscere nel Bambino di Betlemme il Figlio di Dio''.
 
{{Dipartimento Allier}}
=== La nascita di Gesù ===
[[Categoria:Comuni del dipartimento dell'Allier]]
 
[[Categoria:Comuni della regione dell'Alvernia]]
{{vedi anche|Nascita di Gesù}}
La festa del Natale è la celebrazione della nascita[http://www.poesie.reportonline.it/poesie-di-natale/la-nascita-di-gesu-bambino.html] di [[Gesù]]. Secondo il [[Vangelo di Luca]][http://www.reportonline.it/2009072419804/cultura/un-capitolo-per-il-qvangeloq-di-jose-saramago.html], egli nacque da [[Maria, madre di Gesù|Maria]] a [[Betlemme]], dove lei e suo marito [[Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Giuseppe]] si recarono per partecipare al [[censimento]] della popolazione organizzato dai [[Impero romano|Romani]].
 
[[ceb:Chazemais]]
Per i suoi [[discepolo|discepoli]] la nascita o [[natività]] di Cristo è stata preceduta da diverse [[profezia|profezie]] secondo cui il [[messia]] sarebbe nato dalla casa di [[Davide (Bibbia)|Davide]] per [[remissione|redimere]] il mondo dal [[peccato]].
[[en:Chazemais]]
 
[[es:Chazemais]]
=== La data di nascita di Gesù ===
[[fr:Chazemais]]
{{vedi anche|Data di nascita di Gesù}}
[[nl:Chazemais]]
La data di nascita di [[Cristo]] non è riportata nei [[Vangeli]]. Fin dai primi secoli, i cristiani svilupparono diverse [[tradizioni]], basate su ragionamenti teologici. Questi fissavano il giorno della nascita in date diverse, tanto che il [[filosofo]] [[Clemente Alessandrino]] ([[150]] - [[215]] a.c.) annotava in un suo scritto: ''Non si contentano di sapere in che anno è nato il Signore, ma con curiosità troppo spinta vanno a cercarne anche il giorno'' (''Stromata'', I,21,146.)
[[pl:Chazemais]]
 
[[pt:Chazemais]]
È necessario notare, comunque, che la data del [[25 dicembre]] sia errata, in quanto [[Inverno|periodo invernale]], in netto contrasto con le abitudini dei pastori betleemiti dell'epoca. Difatti è inverosimile che dei [[pastori]] potessero pascere il [[gregge]] in un periodo così inidoneo. Generalmente si considera più fondata l'[[ipotesi]] secondo cui il periodo della nascita si aggiri tra i primi di [[settembre]]. Nella stessa [[Bibbia]] Gesù indicò: ''Non è fondamentale ricordare il giorno della sua nascita, quanto quello del passaggio del pane e del vino'' (''Commemorazione'').
[[sr:Шазме]]
 
[[vi:Chazemais]]
=== [[Liturgia]] cristiana ===
[[vo:Chazemais]]
 
Nella [[Chiesa latina]] il giorno di Natale è caratterizzato da quattro [[messa|messe]]: la ''vespertina della vigilia'', ''ad noctem'' (cioè la messa della notte), ''in aurora'', ''in die'' (nel giorno).
 
Come tutte le solennità, ha una durata maggiore rispetto agli altri giorni del calendario liturgico, infatti, le solennità si fanno iniziare ai [[vespri]] del giorno prima - se esso non ha la precedenza stabilita dalle apposite norme - facendo così saltare i vespri propri del giorno precedente.
 
Il tempo liturgico del Natale si conta a partire dai primi vespri del [[24 dicembre]], per terminare con la domenica del Battesimo di Gesù, mentre il periodo precedente al Natale comprende le quattro settimane d'Avvento.
 
== Storia ==
In questa sezione si dà conto dei dati storici conosciuti sull'origine della festa del Natale.
 
=== I primi secoli del Cristianesimo ===
Il Natale non è presente tra i primi elenchi di festività cristiane di [[Sant'Ireneo]] e [[Quinto Settimio Fiorente Tertulliano|Tertulliano]]
<ref name="CE">[[Catholic Encyclopedia]]: voce [http://www.newadvent.org/cathen/03724b.htm Christmas]; queste informazioni, riferite a inizio [[XX secolo]], potrebbero essere obsolete o superate da più recenti ricerche.</ref>;
[[Origene]], probabilmente alludendo ai ''Natalitia'' imperiali dichiara
<ref>Lev. Hom. viii in Migne, P.G., XII, 495</ref>
che ''nelle scritture solo i peccatori, e non i santi, celebrano la loro nascita''<ref name="CE"/>.
Arnobio <ref>VII, 32 in P.L., V, 1264</ref> ridicolizza la celebrazione dei "compleanni" degli dei.
 
Le chiese cristiane celebravano piuttosto la festa dell'[[Epifania]] (dal greco ἐπιφάνεια (''epiphàneja''): manifestazione, comparsa, apparizione, nascita), che commemora la visita dei [[Re Magi]] a Gesù.
 
Il processo attraverso il quale il 25 dicembre divenne la ricorrenza della nascita di Gesù per tutta la cristianità, incominciò solo nel [[III secolo]] e durò fino al successivo e differì temporalmente secondo le diocesi.
 
=== Celebrazioni in Alessandria d'Egitto ===
Le prime evidenze di una celebrazione provengono da [[Alessandria d'Egitto]], circa [[200|200 d.C.]], quando [[Clemente di Alessandria]]<ref>Strom., I, xxi in P.G., VIII, 888</ref> disse che certi [[teologia|teologi]] egiziani, "molto curiosi", definirono non solo l'anno, ma anche il giorno della [[nascita di Gesù]] il 25 Pachon, corrispondente al [[20 maggio]] del ventottesimo anno di [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]] ma fecero questo non perché ritenessero che il [[Cristo]] fosse nato quel giorno ma solo perché quel mese era il nono del loro calendario <ref>Chron., II, 397, n.</ref>.
Altri scelsero le date del 24 o 25 Pharmuthi ([[19 aprile|19]] o [[20 aprile]])<ref name="CE"/>.
 
Un testo del [[243]], ''De paschae computus'', attribuito a [[Cipriano]] ma probabilmente apocrifo<ref>P.L., IV, 963 sqq.</ref>, dichiara che la nascita di Cristo fu il [[28 marzo]] perché fu in quel giorno che il [[sole]] fu creato<ref name="CE"/>.
 
Clemente dichiara anche che i Balisilidiani celebravano l'Epifania e con essa, probabilmente, anche la nascita di Gesù, il 15 l'11 Tybi ([[10 gennaio|10]] o [[6 gennaio]])<ref name="CE"/>.
 
In un qualche momento la doppia commemorazione di Epifania e Natività deve essere diventata comune, sia perché l'apparizione dei pastori era considerata una delle manifestazioni della gloria di Cristo, sia forse a causa di una discrepanza del [[vangelo di Luca]] {{passo biblico|Luca|3,22}} presente in vari codici, tra cui il [[codice Bezae]], in cui le parole di [[Dio]] sono rese ''houios mou ho agapetos, ego semeron gegenneka se'' ("tu sei il mio figlio prediletto, in questo giorno ti ho generato") al posto di ''en soi eudokesa'' ("in te mi sono compiaciuto").
 
[[Abraham Ecchelensis]] ([[1600]]-[[1664]]) <ref>Labbe, II, 402</ref> riferisce della presenza di un ''dies Nativitatis et Epiphaniae'' da una costituzione della [[chiesa di Alessandria]] al tempo del [[Concilio di Nicea]].
 
[[Epifanio]] riferisce di una cerimonia dai tratti gnostici ad Alessandria in cui, la notte tra il 5 e il 6 gennaio, un disco solare inquartato (oggi noto come "croce celtica") detto Korê era portato in processione attorno a una cripta, al canto ''Oggi a quest'ora Korê ha dato vita all'Eterno''<ref>Hær., li, ed. Dindorf, 1860, II, 483</ref>.
 
Giovanni Cassiano ([[360]]-[[435]]) scrive tra il [[418]] e il [[427]] che i monasteri egiziani ancora ''osservano gli antichi costumi''<ref>Giovanni Cassiano, ''Collations'' (X, 2 in P.L., XLIX, 820)</ref>.
 
Il 29 Choiak (11 agosto) e 1 gennaio [[433]] [[Paolo di Emesa]] predica presso Cirillo di Alessandria, e i suoi sermoni
<ref>si veda Mansi, IV, 293; appendice agli Act. Conc. Eph.</ref>
mostrano che la celebrazione del Natale il mese di dicembre era già fermamente stabilita, e i calendari provano la sua permanenza; per cui la festa si era diffusa in Egitto tra il [[427]] e il [[433]]<ref name="CE"/>.
 
=== Celebrazioni a Cipro, Armenia e Anatolia ===
A [[Cipro]], alla fine del [[IV secolo]], Epifanio dichiara contro gli [[Alogi]]<ref>Epifanio, ''Haer.'', li, 16, 24 in P. G., XLI, 919, 931</ref> che Cristo era nato il [[6 gennaio]] ed era stato battezzato l'[[8 novembre]].
 
[[Efrem il Siro]] (i cui inni si riferiscono all'[[Epifania]] e non al Natale) prova che la [[Mesopotamia]] ancora festeggiava la nascita tredici giorni dopo il solstizio d'inverno, ovvero il 6 gennaio.
 
Contemporaneamente in [[Armenia]] la data di dicembre era ignorata, e tuttora gli Armeni celebrano il Natale il [[6 gennaio]]<ref>Cf. Euthymius, "Pan. Dogm.", 23 in P.G., CXXX, 1175; Niceph., "Hist. Eccl,", XVIII, 53 in P.G., CXLVII, 440; Isaac, Catholicos of Armenia in eleventh or twelfth century, "Adv. Armenos", I, xii, 5 in P.G., CXXII, 1193; Neale, "Holy Eastern Church", Introd., p. 796</ref>.
 
In [[Anatolia]], i sermoni di [[Gregorio di Nissa]] su [[Basilio Magno]] (morto prima del 1 gennaio [[379]])
e i due seguenti durante la festa di [[santo Stefano]]<ref>P.G., XLVI, 788; cf, 701, 721</ref>, provano che nel [[380]] il Natale era già celebrato il 25 dicembre<ref>Usener, in ''Religionsgeschichtliche Untersuchungen'', Bonn, 1889, 247-250, data invece i sermoni al [[383]]</ref>.
 
Nel [[V secolo]] [[Asterio di Amaseia]] e [[Anfilochio di Iconio]], contemporanei di Basile e Gregorio, mostrano che nelle loro [[diocesi]] le feste dell'Epifania e del Natale erano separate <ref>P.G., XL, 337 XXXIX, 36</ref>.
 
=== Celebrazioni a Gerusalemme ===
Nel [[385]] [[Egeria (pellegrina)|Egeria]] scrive di essere rimasta profondamente impressionata dalla festa della Natività di [[Gerusalemme]], che aveva aspetti prettamente natalizi; il vescovo si recava di notte a [[Betlemme]], tornando a Gerusalemme il giorno della celebrazione.
La presentazione di Gesù al tempio era celebrata quattordici giorni dopo.
Ma questo calcolo inizia dal 6 gennaio, e la festa continuava per gli otto giorni dopo quella data
<ref>Peregr. Sylv., ed. Geyer, pp. 75 sq. e p. 101</ref>;
successivamente menziona solo le due feste maggiori dell'Epifania e della Pasqua.
Per cui il 25 dicembre nel 385 non era osservato a Gerusalemme.
 
[[Giovanni di Nikiu]] per convincere gli armeni a osservare la data del 25 dicembre fa notizia di una corrispondenza tra [[Cirillo di Gerusalemme]] e [[papa Giulio I]]<ref>vedi P.L., VIII, 964 sqq.</ref> in cui
Cirillo dichiara che il suo clero non può, nella singola festa della nascita e del battesimo, effettuare una doppia processione tra Betlemme e il Giordano e chiede a Giulio di stabilire la vera data della Natività ''dai documenti del censimento portati a Roma da [[Tito (storia romana)|Tito]]''; Giulio stabilisce il 25 dicembre.
 
In un altro documento<ref>Cotelier, Patr. Apost., I, 316, ed. 1724</ref> si riferisce che Giulio scrisse a [[Giovenale di Gerusalemme]] (circa [[425]]-[[458]]), aggiungendo che [[Gregorio Nazianzeno]] a [[Costantinopoli]] era stato criticato per aver dimezzato le festività, ma Giulio morì nel [[352]] e la testimonianza di [[Egeria (pellegrina)|Egeria]] rende questi ultimi due documenti di origine dubbia<ref name="CE"/>.
 
[[Sofronio Eusebio Girolamo]], scrivendo nel [[411]]<ref>Ezech., P.L., XXV, 18</ref>, rimprovera ai palestinesi di mantenere la celebrazione della nascita di Cristo nella festa della Manifestazione.
 
[[Cosmas Indicopleustes]] suggerisce <ref>P.G., LXXXVIII, 197</ref> che anche alla metà del VI secolo la [[chiesa di Gerusalemme]] riteneva, basandosi sul passo evangelico di Luca, che il giorno del battesimo fosse il giorno della nascita di Gesù in quanto essere divino.
La commemorazione di Davide e Giacomo l'Apostolo si svolgeva il [[25 dicembre]].
 
Il 25 dicembre 432 Paolo di Emesa pronunciava a Cirillo di Alessandria un discorso sul Natale.
 
=== Celebrazioni ad Antiochia ===
Ad [[Antiochia]], dopo una lunga resistenza, la festa del 25 dicembre venne accolta nel 386 grazie all'opera di san [[Giovanni Crisostomo]].
 
Durante la festa di san Filogonio del 386<ref>La Catholic Encyclopedia riporta che l'anno fu il 386 ma nota che Clinton ritiene fosse il 387 e Usener il 388 (''Religionsgeschichtl. Untersuch.'', pp. 227-240), ma queste datazioni sono contestate da Kellner, ''Heortologie, Freiburg'', 1906, p. 97, n. 3.</ref> San Giovanni Crisostomo predicò un importante sermone: in reazione ad alcuni riti e feste ebraiche invitò la [[chiesa di Antiochia]] a celebrare la nascita di Cristo il [[25 dicembre]] quando già parte della comunità la celebrava in quel giorno da almeno dieci anni; dichiarò che in occidente la festa era già celebrata e che egli desiderava introdurla, che questa era osservata dalla [[Tracia]] a [[Cadice]] e che la sua miracolosamente rapida diffusione era un segno della sua genuinità.
 
Per giustificare la decisione interpretò gli episodi evangelici dicendo che il sacerdote Zaccaria entrò nel [[Tempio di Gerusalemme|Tempio]] ricevendo l'annuncio del concepimento di [[Giovanni Battista]] in settembre; il vangelo data quindi il concepimento di Gesù dopo sei mesi, ovvero in marzo, per cui la nascita sarebbe avvenuta in dicembre.
 
Infine il Crisostomo dichiarò di sapere che i rapporti del censimento della [[Sacra Famiglia]] erano ancora a Roma
e quindi Roma doveva aver celebrato il Natale il 25 dicembre per un tempo abbastanza lungo da consentire al Crisostomo di riportare con certezza la tradizione romana<ref>P.G., XLVIII, 752, XLIX, 351</ref>. Il riferimento agli archivi romani è antico almeno quanto [[Giustino di Nablus]]<ref>Apol., I, 34, 35</ref> e Tertulliano<ref>''Contro Marcione'', IV, 7, 19</ref>. Papa Giulio I, nella falsificazione cirillina citata in precedenza, afferma di aver calcolato la data basandosi su [[Flavio Giuseppe]], sulla base della stessa considerazione non provata riguardante Zaccaria<ref name="CE"/>.
 
=== Celebrazioni a Costantinopoli ===
Nel [[379]]/[[380]] Gregorio Nazianzeno si fa iniziatore (in lingua greca: ''exarchos'') presso la Chiesa di Costantinopoli della nuova festa, proposta in tre sue omelie<ref>see Hom. xxxviii in P.G., XXXVI</ref> predicate in tre giorni successivi<ref>Usener, op. cit., p. 253</ref> nella cappella privata chiamata Anastasia; dopo il suo esilio nel [[381]], la festa scomparve<ref name="CE"/>.
 
Secondo Giovanni di Nikiu, Onorio, presente durante una delle sue visite, si accordò con Arcadio perché fosse osservata la festa nella stessa data di Roma.
Kellner colloca questa visita nel [[395]]; Baumstark<ref>Oriens Chr., 1902, 441-446</ref> tra il 398 e il 402; l'ultima data si basa su una lettera di [[Giacomo di Edessa]] citata da George di Beeltân, che dichiara che il Natale fu portato a Costantinopoli da Arcadio e Crisostomo dall'[[Italia]] dove ''secondo la tradizione'' si era tenuta fin dai tempi apostolici.
Crisostomo fu vescovo tra il 398 e il 402, e quindi la festa sarebbe stata introdotta in questo periodo da Crisostomo vescovo allo stesso modo in cui era stata introdotta ad Antiochia da Crisostomo presbitero;
però Lübeck<ref>Lübeck, ''Hist. Jahrbuch.'', XXVIII, I, 1907, pp. 109-118</ref> prova che le evidenze su cui si basa la tesi di Baumstark non sono valide.
 
Più importante, ma solo poco meglio accreditata<ref name="CE"/>, è la tesi di Erbes'<ref>Zeitschrift f. Kirchengesch., XXVI, 1905, 20-31</ref> che la festa sia stata introdotta da [[Costantino I]] tra il [[330]] e il [[335]]; esattamente nel [[330]] secondo l'opinione di alcuni storici {{citazione necessaria}}, e probabilmente consigliato della madre [[Sant'Elena Imperatrice|Elena]] e dai vescovi del [[Concilio di Nicea]] {{citazione necessaria}}.
 
=== Celebrazioni a Roma ===
Riguardo alla [[Chiesa di Roma]], la più antica<ref name="CE"/> fonte sulla celebrazione del Natale è il ''[[Cronografo del 354]]''<ref>P. L., XIII, 675; riportato per intero in J. Strzygowski, ''Kalenderbilder des Chron. von Jahre 354'', [[Berlino]], [[1888]]</ref> compilato nel [[354]], che contiene importanti tre date:
* Nel calendario civile il 25 dicembre è indicato come ''Natalis Invicti''.
* Nella ''[[Depositio Martyrum]]'', una lista di martiri romani o di altra origine universalmente venerati, il 25 dicembre è indicato come ''VIII kal. ian. natus Christus in Betleem Iudeae''.
* In corrispondenza del [[22 febbraio]], ''VIII kal. mart.'' è menzionata la cattedra di [[Pietro apostolo|San Pietro]].
 
Nella lista dei consoli sono indicati i giorni di nascita e di morte di Cristo e le date di ingresso a Roma e di martirio dei santi Pietro e [[Paolo di Tarso|Paolo]].
 
Una citazione significativa è:
{{quote|durante il consolato di Cesare (Augusto) e Paolo nostro signore Gesù Cristo nacque otto giorni prima delle calende di Gennaio [ovvero il [[25 dicembre]] ] un venerdì, il quattordicesimo giorno della Luna||Chr. Caesare et Paulo sat. XIII. hoc. cons. Dns. ihs. XPC natus est VIII Kal. ian. d. ven. luna XV|lingua=la}}
Queste indicazioni però sembrango scorrette e possono essere delle successive aggiunte al testo, per cui anche se la ''Depositio Martyrum'' è datata al [[336]] è probabile che questa indicazione debba essere datata al 354, anche se la presenza in un calendario ufficiale lascia supporre che siano esistite delle celebrazioni popolari precedenti.
 
Sul finire del IV secolo la festività passò a Milano e per poi diffondersi nella altre diocesi del nord: Torino, Ravenna, ecc.
 
== Ipotesi sull'origine della data del Natale ==
Sul fatto che il Natale venga festeggiato il 25 dicembre vi sono diverse ipotesi che possono essere raggruppate in due categorie: la prima che la data sia stata scelta in base a considerazioni simboliche interne al [[Cristianesimo]], la seconda che sia derivata dall'influsso di festività celebrate in altre religioni praticate contemporaneamente al Cristianesimo di allora. Le due categorie di ipotesi possono coesistere.
 
Questo primo gruppo di ipotesi spiega la data del 25 dicembre come "interna" al Cristianesimo, senza apporti da altre religioni, derivante da ipotesi cristiane sulla [[data di nascita di Gesù]].
 
* Un'ipotesi afferma che la data del Natale si fonda sulla data della morte di [[Gesù]] o [[Venerdì Santo]]. Dato che la data esatta della morte di Gesù nei [[Vangeli]] ricorre tra il [[25 marzo]] e il [[6 aprile]] del nostro calendario, per calcolare la data di nascita di [[Gesù]], hanno seguito l'antica idea che i [[profeta|profeti]] del [[Vecchio Testamento]] morirono a una "era integrale", corrispondente all'anniversario della loro nascita.{{citazione necessaria}} Secondo questa ipotesi Gesù morì nell'anniversario della sua [[Incarnazione]] o concezione, così la sua data di nascita avrebbe dovuto cadere nove mesi dopo la data del [[Venerdì Santo]], il 25 dicembre o 6 gennaio.{{citazione necessaria}}
 
* Il sorgere del sole e la luce sono simboli usati nel Cristianesimo e nella [[Bibbia]]. Per esempio nel vangelo di Luca, Zaccaria, il padre di Giovanni Battista, descrive la futura nascita di Cristo, come "verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge". Il Natale, nel periodo dell'anno in cui il giorno comincia a allungarsi, potrebbe essere legato a questo simbolismo.{{citazione necessaria}}
 
* Un'ipotesi piuttosto recente asserisce che la data del Natale corrisponda, entro certi limiti, alla vera data di nascita di [[Gesù]]. Si tratta di un'ipotesi basata sull'analisi dei testi presenti nella biblioteca [[esseni|essena]] di [[Qumran]] e su alcune informazioni fornite dal [[Vangelo secondo Luca]]. Secondo Luca, [[San Giovanni Battista]] fu concepito sei mesi prima di [[Gesù]] (e quindici mesi prima del Natale), e l'annuncio del suo concepimento fu dato al padre [[San Zaccaria]] mentre questi officiava il culto nel [[Tempio di Gerusalemme]]. Dai [[rotoli di Qumran]] si è potuto ricostruire il calendario dei turni che le vari classi sacerdotali seguivano per tali offici, ed è stato possibile stabilire che il turno della classe di Abia (a cui apparteneva [[San Zaccaria|Zaccaria]]) cadeva due volte l'anno. Uno dei due turni corrispondeva all'ultima settimana di settembre, ossia proprio quindici mesi prima della settimana del Natale<ref>Lo studio di un professore dell’Università ebraica di Gerusalemme cancella ogni dubbio su un enigma millenario, [[Vittorio Messori]], [[Corriere della Sera]], [[9 luglio]] [[2003]]</ref>.
 
Il secondo gruppo di ipotesi spiega la data del 25 dicembre come "esterna" al Cristianesimo, come un tentativo di assorbimento di culti precedenti al Cristianesimo con la sovrapposizione di festività cristiane a feste di altre religioni antiche.
 
* C'è chi afferma che la nascita del Cristo derivi dalla tradizione e dalla festa [[Ebraismo|ebraica]] della luce, la [[Hanukkah]], che cade il venticinquesimo giorno di [[Kislev]] e all'inizio del [[Tevet]]. Il mese di Kislev è comunemente accettato come coincidente con dicembre. Sotto l'antico [[Calendario Giuliano]], per scelta popolare, la nascita di Cristo venne fissata al [[5 a.C.]], il venticinquesimo giorno di Kislev. In questo senso il Cristianesimo avrebbe ripetuto quanto già fatto per le principali festività cristiane come [[Pasqua]] o [[Pentecoste]], che sono derivate dalle corrispondenti festività ebraiche.{{citazione necessaria}}
 
* La festa si sovrappone quasi perfettamente alle celebrazioni per il solstizio d'inverno (tipiche del nord Europa) e alle feste dei saturnali romani (dal 17 al 23 dicembre). Secondo alcuni studi recenti, a partire da quelli di Thomas Talley sul Natale e sulla diffusione del culto del ''Dies natalis solis invicti'', l'ipotesi che la festa liturgica del Natale sia sorta per sostituire la festa pagana si è ridimensionata a favore di una origine autonoma avvenuta all'interno delle comunità cristiane dell'africa donatista <ref>[http://www.christianismus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=39 Le origini della festa di Natale]</ref>.
 
== Natale secolare ==
{{vedi anche|Natale nel folklore}}
Nel corso dell'ultimo secolo, con il progressivo [[secolarismo|secolarizzarsi]] dell'[[Occidente]] ed in particolar modo dell'[[Europa Settentrionale]] il Natale ha continuato a rappresentare un giorno di festa per i non-cristiani, assumendo significati diversi da quello religioso. Generalmente è vissuto come festa legata alla famiglia, ai regali e a [[Babbo Natale]].
 
Lo stesso cambiamento dello spirito Natalizio lo si ritrova in quei Paesi dove i cristiani sono piccole minoranze, ma il Natale è stato importato come festa pubblica di tipo secolare-culturale. Tale è in [[India]], [[Pakistan]], [[Cina]] e [[Taiwan]], [[Giappone]] e [[Malesia]].
 
== Note ==
<div class="references-small" style="-moz-column-count: 2; column-count: 2;">
<references/>
</div>
 
== Bibliografia ==
{{catholic encyclopedia|Christmas}}
*{{cita libro||titolo=Catechismo della Chiesa Cattolica|annooriginale=1992|editore=Libreria Editrice Vaticana|città=Città del Vaticano|cid=Catechismo|id=ISBN 8820918889}}
 
== Voci correlate ==
* [[Albero di Natale]]
* [[Il Natale nell'arte e nei media]]
* [[Chanukah]]
* [[Canto di Natale]] ([[1843]]), celebre racconto di [[Charles Dickens]]
* [[Presepe]]
* [[Sol Invictus]], festività romana
* [[Tregua di Natale]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|q_preposizione=riguardanti il|commons=Christmas|commons_preposizione=riguardanti il|s=Categoria:Canti natalizi|s_oggetto=canzoni popolari dedicate|s_preposizione=al}}
 
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Dmoz|World/Italiano/Società/Festività/Natale/}}
 
 
{{Portale|cristianesimo|festività}}
 
{{Natale}}
{{Anno liturgico della Chiesa cattolica}}
 
{{Link AdQ|en}}
{{Link AdQ|es}}
{{Link AdQ|hr}}
{{Link AdQ|id}}
{{Link AdQ|ml}}
 
[[Categoria:Natale| ]]
[[Categoria:Periodo natalizio]]
[[Categoria:Festività cattoliche]]
[[Categoria:Festività ortodosse]]
 
{{Link AdQ|kn}}
 
[[af:Kersfees]]
[[als:Weihnachten]]
[[an:Nabidat]]
[[ang:Crīstesmæsse]]
[[ar:عيد الميلاد]]
[[arc:ܥܐܕܐ ܕܒܝܬ ܝܠܕܐ]]
[[arz:عيد الميلاد]]
[[az:Milad]]
[[bar:Weihnåchtn]]
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[[be-x-old:Божае Нараджэньне]]
[[bg:Рождество Христово]]
[[bn:বড়দিন]]
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[[br:Nedeleg]]
[[bs:Božić]]
[[ca:Nadal]]
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[[co:Natale]]
[[cs:Vánoce]]
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[[cy:Nadolig]]
[[da:Jul]]
[[de:Weihnachten]]
[[diq:Gağand]]
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