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{{coord|40.843333|14.241240|display=title}}
{{Infobox edifici religiosi
|NomeEdificio = Certosa di San Martino
|Immagine = Sanmartino.jpg
|Didascalia = La Certosa di San Martino
|Larghezza = 250px
|Città = [[Napoli]]
|Città = [[File:CoA Città di Napoli.svg|22 px]] [[Napoli]]
|Regione = [[File:Regione-Campania-Stemma.svg|18 px]] [[Campania]]
|Stato = [[File:Flag of Italy.svg|22 px]] [[Italia]]
|Diocesi = [[arcidiocesi di Napoli|Napoli]]
|AnnoConsacr = [[1368]]
|Architetto =
|StileArchitett = [[architettura barocca]]
|InizioCostr =
|FineCostr =
|Website =
|Note = <!-- Note -->
}}
[[File:Certosa di San Martino.jpg|240px|thumb|right|Colonnato del chiostro principale]]
[[File:Maschio Angioino e San Martino visti dal traghetto.JPG|240px|thumb|La certosa e Castel Sant'Elmo con due torri di Castel Nuovo visti dal molo Beverello]]
La '''Certosa di San Martino''' è tra i maggiori complessi monumentali di [[Napoli]]; costituisce, in assoluto, uno dei più riusciti esempi di architettura e [[arte barocca]] insieme alla [[Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro]]. Essa è situata sulla collina del [[Vomero]], accanto a [[Castel Sant'Elmo]]. Nel dicembre [[2010]] il decreto n. 851 del Ministero per i Beni Culturali emesso su proposta della Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici di Napoli e provincia, ha dichiarato la collina su cui sorge la certosa “monumento nazionale”, entrando a far parte del patrimonio culturale italiano come una statua, un castello, una reggia. <ref> [http://www.lapilli.eu/cultura/itinerari/1975-la-vigna-di-san-martino-diventa-monumento.html www.lapilli.ue] </ref>
Dal [[1866]] la certosa ospita il [[Museo di San Martino]].
== Storia ==
Nel [[1325]], sulla sommità del colle, Carlo duca di Calabria, primogenito di [[Roberto d'Angiò]], fece erigere il monastero. I certosini entrarono nel monastero nel [[1337]], e la chiesa nel [[1368]] fu consacrata sotto il regno di [[Giovanna d'Angiò]]. Alla fine del [[XVI secolo]] la Certosa subì rimaneggiamenti e ampliamenti in stile [[Manierismo|tardomanierista]] e [[barocco]]. I lavori vennero affidati dal [[1589]] al [[1609]] al [[Giovanni Antonio Dosio|Dosio]]; Dal [[1618]] al [[1625]] la direzione del cantiere passò a [[Giovan Giacomo di Conforto]]; [[1623]] al [[1656]] passò a [[Cosimo Fanzago]] che lasciò la sua impronta artistica. Nella prima metà del [[XVIII secolo]] i lavori passarono al [[Nicola Tagliacozzi Canale|Tagliacozzi Canale]] e al [[Domenico Antonio Vaccaro|Vaccaro]]. Nel [[1799]] i certosini vennero cacciati per giacobinismo, ritornarono nel [[1804]] e dopo un po' vennero di nuovo espulsi; nel [[1836]] vennero di nuovo riammessi e infine espulsi definitivamente nel [[1866]].
== La piazza, il cortile d'onore e la chiesa ==
Sul piazzale c'è la ''chiesa delle donne'' opera del [[Giovanni Antonio Dosio|Dosio]], e ornata da stucchi nel [[XVII secolo]]. A destra è l'ingesso, nell'androne è situato uno stemma angioino. Dall'ingresso si accede al cortile d'onore realizzato sempre dal [[Giovanni Antonio Dosio|Dosio]].
Sulla sinistra prospetta la chiesa trecentesca rimaneggiata dal [[Giovanni Antonio Dosio|Dosio]] (che riadattò il [[pronao]] da cinque arcate a tre arcate ricavandone due cappelle) e da [[Cosimo Fanzago]] (che costrui una [[serliana]] per mascherare la [[facciata]] precedente); la parte superiore e le pareti sono del [[Nicola Tagliacozzi Canale|Tagliacozzi Canale]].
Nello spazio tra la serliana e la facciata ci sono gli affreschi di [[Micco Spadaro]], [[Giovanni Baglione]] e [[Belisario Corenzio]].
=== L'interno della chiesa ===
La chiesa, a [[navata]] unica con quattro cappelle (due di esse sono comunicanti con le prime di destra e di sinistra), presenta un alto livello di decorazione a cavallo tra il [[XVI secolo]] e il [[XVIII secolo]].
[[Cosimo Fanzago]] è l'autore delle transenne delle cappelle e della decorazione delle cappelle di [[Bruno di Colonia|San Bruno]] e del [[San Giovanni Battista|Battista]]; sempre del Fanzago sono i festoni di frutta sui pilastri e quattro putti marmorei sulle arcate delle cappelle.
[[File:Napoli s Martino chiesa 1040974.JPG|thumb|220px|right|Interno della chiesa delle Donne (Cosimo Fanzago)]]
[[File:Guido Reni 001.jpg|thumb|right|220px|''Adorazione dei pastori'' (1635 circa)]]
[[File:Sammartino.jpg|right|thumb|220px|La balaustrata dell'altare maggiore (G. Sanmartino su disegno di Tagliacozzi Canale)]]
Il pavimento marmoreo della navata è di frà [[Bonaventura Presti]] che riutilizzò alcuni marmi intarsiati dal Fanzago.
Ai lati del portale d'ingresso ci sono due statue del medesimo Fanzago, che tuttavia furono terminate da [[Alessandro Rondone]]; sempre nei pressi del portale sono collocate due tele di [[Jusepe de Ribera]] e sopra il portale una ''Deposizione'' di [[Massimo Stanzione]].
La [[Volta (architettura)|volta]] è arricchita da un ciclo pittorico di [[Giovanni Lanfranco]] che maschera le strutture a crociera della copertura.
==== Cappelle di destra ====
# Cappella di Sant'Ugo: vi sono affreschi dello [[Massimo Stanzione|Stanzione]], di [[Andrea Vaccaro]] e di [[Belisario Corenzio]] e sculture di [[Matteo Bottigliero]]. A destra si accede alla Cappella del Rosario, decorata da [[Domenico Antonio Vaccaro]], dove si trova pure una tela di [[Battistello Caracciolo]].
# Cappella del Battista: decorata dal [[Cosimo Fanzago|Fanzago]], si presenta con dipinti di [[Carlo Maratta]], di [[Paolo De Matteis]] e dello Stanzione, e con sculture di [[Lorenzo Vaccaro]], terminate dal figlio Domenico Antonio.
# Cappella di San Martino: c'è una decorazione del [[XVII secolo|Seicento]] trasformata da [[Nicola Tagliacozzi Canale]] nel [[XVIII secolo|Settecento]]. La cappella è arricchita con statue di [[Giuseppe Sanmartino]], affreschi di [[Paolo Finoglio]], mentre le due tele laterali sono opera di [[Francesco Solimena]].
==== Cappelle di sinistra ====
# Cappella di San Gennaro: decorata con [[marmi commessi]] del primo Seicento, presenta affreschi e tele di [[Battistello Caracciolo]], ed altorilievi e statue di [[Domenico Antonio Vaccaro]]. A destra si accede alla Cappella di San Giuseppe, decorata dal medesimo Domenico Vaccaro.
# Cappella di San Bruno: decorazione [[Cosimo Fanzago|fanzaghiana]] e pittorica dello [[Massimo Stanzione|Stanzione]] e statue di [[Lorenzo Vaccaro]] (terminate dal figlio Domenico Antonio). Sempre di Lorenzo Vaccaro sono il pavimento e due angioletti marmorei.
# Cappella dell'Assunta: presenta una decorazione secententesca completata da [[Nicola Tagliacozzi Canale]]; sull' altare e alle pareti dipinti di [[Francesco De Mura]], nella volta affreschi di [[Battistello Caracciolo]], statue di [[Giuseppe Sanmartino]]. A destra si accede alla Cappella di San Nicola con affreschi di [[Belisario Corenzio]] e una tela di [[Pacecco De Rosa]].
==== Presbiterio e abside ====
Nel presbiterio, antistante all'altare, c'è la [[Parapetto|balaustra]] in pietre dure realizzata su disegno del [[Nicola Tagliacozzi Canale|Tagliacozzi Canale]]. L'altare invece è realizzato su disegno di [[Francesco Solimena]].
L'[[abside]] vanta un pavimento marmoreo del [[Cosimo Fanzago|Fanzago]] ed un grandioso [[Coro (architettura)|coro]] ligneo del [[1629]]. Nella parete di fondo sono disposte statue di [[Pietro Bernini]] e [[Giovanni Battista Caccini]] e una ''Natività'' di [[Guido Reni]]. Gli affreschi della [[Volta (architettura)|volta]] sono del [[Cavalier d'Arpino]] e di [[Giovanni Lanfranco]]. Nella parete destra vi sono affreschi dello [[Massimo Stanzione|Stanzione]], di [[Carletto Caliari]]; in quella di sinistra invece gli affreschi sono di [[Jusepe de Ribera]] e di [[Battistello Caracciolo]].
==== Sala Capitolare ====
Nella Sala Capitolare sono presenti affreschi di [[Belisario Corenzio]], [[Paolo Finoglio]], [[Battistello Caracciolo]], [[Massimo Stanzione]] e [[Francesco De Mura]].
==== Coro dei Conversi ====
Vi sono vedute della certosa gotica e arazzi, e un lavamano di [[Cosimo Fanzago]].
==== Cappella della Maddalena ====
La cappella è affrescata con prospettive e sull'altare è collocata una tela di [[Andrea Vaccaro]].
==== Sagrestia e Cappella del Tesoro ====
La [[sagrestia]] è decorata con affreschi del [[Cavalier d'Arpino]] e di [[Massimo Stanzione]]. Agli affreschi posti nel passaggio alla cappella lavorarono [[Massimo Stanzione]], [[Luca Giordano]], [[Paolo De Matteis]] e [[Micco Spadaro]].
La Cappella del Tesoro è affrescata da [[Jusepe de Ribera]] e da [[Luca Giordano]].
== I chiostri ==
{{Vedi anche|Chiostri di San Martino}}
[[File:Particolare Certosa San Martino napoli.jpg|thumb|right|220px|Particolare della volta della Certosa]]
# Chiostro dei procuratori: disegnato dal [[Giovanni Antonio Dosio|Dosio]] con [[puteale]] al centro. Ad esso è collegato il corridoio che porta al refettorio del [[XVIII secolo]] disegnato da [[Nicola Tagliacozzi Canale]].
# Chiostro Grande: progettato dal [[Giovanni Antonio Dosio|Dosio]], fu rifatto dal [[Cosimo Fanzago|Fanzago]] che realizzò le mezze [[Lesena|lesene]] agli angoli dell'[[ambulacro]]; i busti sulle sette porte sone dello stesso Fanzago, tranne due che sono opera di [[Domenico Antonio Vaccaro]]. La balaustra del cimiterino dei monaci è di [[Cosimo Fanzago]] che realizzò un motivo con teschi ed ossa. Al centro un [[puteale]] del [[Giovanni Antonio Dosio|Dosio]].
== Il museo ==
{{vedi anche|Museo di San Martino}}
All'interno della certosa è situato il [[Museo di San Martino]], dove sono conservate diverse opere che vanno dalla Napoli Borbonica fino al periodo postunitario.
Ad esempio, numerose tavole di artisti quali [[José de Ribera]], [[Luca Giordano]], [[Francesco De Mura]] e [[Battistello Caracciolo]], nonché importanti tavole risalenti al periodo risorgimentale di Napoli e tavole della [[scuola di Posillipo]].
Di notevole interesse sono anche le porcellane di Capodimonte e l'arte presepiale che il museo ospita.
Nella certosa sono collocate, infine, diverse sculture di [[Pietro Bernini]], come ''la Madonna col Bambino e San Giovannino'' ed una tavola, recentemente acquistata dallo Stato italiano, di rilevanza storica per quanto concerne l'evoluzione urbanistica della città: la ''[[Tavola Strozzi]]''.
==Galleria fotografica==
<gallery>
File:San Martino al Vomero - Ingresso (seconda metà dell'800).jpg|Ingresso (seconda metà del XIX secolo)
File:A View of Certosa di San Martino with the Castel Sant' Elmo, Naples by Thomas Jones.jpg|Veduta
File:Sommer, Giorgio (1834-1914) - Napoli - Chiesa di San Martino.jpg|Chiesa
File:Napoli s Martino Parlatorio 1050083.JPG|Parlatorio
File:Napoli s Martino QDP Pietro Bernini Madonna Bambino e s Giovannino 1050006.JPG|''Madonna col Bambino e San Giovannino'' (Pietro Bernini)
File:Gabriele Carelli.jpg|La chiesa vista dal chiostro
File:Micco Spadaro - Rendimento di Grazie dopo la peste.jpg|Micco Spadaro, ''Rendimento di Grazie dopo la peste''
File:Napoli s Martino QDP trompe-l'oeil 1050029.JPG|Trompe-l'oeil
</gallery>
==Note==
<references />
== Voci correlate ==
* [[Napoli]]
* [[Chiese di Napoli]]
* [[Chiostri di Napoli]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Certosa di San Martino (Naples)}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.napoligrafia.it/monumenti/chiese/maggiori/certosa/certosa01.htm La Certosa di San Martino su Napoligrafia]
{{portale|architettura|cattolicesimo|Musei|Napoli}}
[[Categoria:Conventi di Napoli|San Martino]]
[[Categoria:Chiese di Napoli|Martino, Certosa di San]]
[[Categoria:Musei di Napoli]]
[[Categoria:Monumenti nazionali italiani|Certosa di San Martino]]
[[Categoria:Certose|Martino]]
[[cs:Certosa di San Martino]]
[[en:Certosa di San Martino]]
[[fr:Chartreuse San Martino]]
[[hu:Certosa di San Martino]]
[[th:สำนักสงฆ์คาร์ทูเซียนแห่งซานมาร์ตีโน]]
[[zh:圣玛蒂诺修道院]]
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