Piazza Armerina e Institut polytechnique des sciences avancées: differenze tra le pagine

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{{Università
{{Comune <!-- per la compilazione vedi Aiuto:Comune -->
|nome= Institut Polytechnique des Sciences Avancées
|nomeComune = Piazza Armerina
|immagine=
|panorama = Piazza Armerina vue.jpg
|latino=
|linkBandiera = Flag of Piazza Armerina2.jpg
|motto=
|linkStemma = Piazza Armerina-Stemma.png
|fondazione= 1961
|siglaRegione = SIC
|tipo= privata
|siglaProvincia = EN
|facoltà=
|latitudineGradi = 37
|rettore=
|latitudineMinuti = 23
|studenti= 850
|latitudineSecondi = 0
|staff=
|longitudineGradi = 14
|data=
|longitudineMinuti = 22
|città= Ivry-sur-Seine
|longitudineSecondi = 0
|città2=Tolosa
|altitudine = 721
|affiliazioni= [[Aerospace Valley]]
|superficie = 302
|sport=
|abitanti = 20.766
|soprannome=
|anno = 05-2007 ISTAT
|densita nazione= 70FRA
|sito= www.ipsa.fr
|frazioni = Azzolina, Farrugio, Floristella, Grottacalda, Leano, Polleri, Santa Croce, Serrafina
|comuniLimitrofi = [[Aidone]], [[Assoro]], [[Barrafranca]], [[Caltagirone]] (CT), [[Enna]], [[Mazzarino]] (CL), [[Mirabella Imbaccari]] (CT), [[Pietraperzia]], [[Raddusa]] (CT), [[San Cono (Italia)|San Cono]] (CT), [[San Michele di Ganzaria]] (CT), [[Mineo]] (CT), [[Valguarnera Caropepe]]
|cap = 94015
|prefisso = [[0935]]
|istat = 086014
|fiscale = G580
|nomeAbitanti = Piazzesi
|patrono = [[Maria santissima delle Vittorie]]
|festivo = [[3 maggio]], [[15 agosto]]
|zonaSismica = 2
|sito = http://www.comune.piazzaarmerina.en.it/
}}
L<nowiki>'</nowiki>'''Institut Polytechnique des Sciences Avancées''' è un'[[università]] privata [[Francia|francese]] d'[[Ingegneria aerospaziale]] istituita nel [[1971]], situata a [[Ivry-sur-Seine]] e [[Toulouse]].
'''Piazza Armerina''' (''Ciazza'' nella parlata locale [[Gallo-italico di Sicilia|Gallo-italica]], ''Chiazza'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è un [[comune italiano]] di 20.766 abitanti della [[provincia di Enna]] in [[Sicilia]].
== Didattica ==
 
Si possono raggiungere i seguenti diplomi:
Già comune in [[provincia di Caltanissetta]], quando la [[provincia di Enna]] non era ancora stata istituite, poi entrata a far parte di quest'ultima provincia, è patrimonio dell'[[UNESCO]] dal 1997 per la sua [[Villa del Casale]].
* Expert en ingénierie des systèmes aéronautiques et spatiaux.
{{Mappa comune Italia|Piazza Armerina||EN}}
== Geografia ==
===Territorio===
Piazza Armerina sorge nell'entroterra del Golfo di Gela, su un'altura dei [[monti Erei]] [[sud|meridionali]], nella [[Sicilia centrale]], a quasi 700 m d'[[altitudine]]. La città, tra i maggiori punti di riferimento della provincia, è incastonata tra fitti ed estesi [[bosco|boschi]] misti con predominanza di [[eucaliptus]], che si estendono ai suoi piedi a [[nord]] come a sud. Il territorio comunale della città rientra tra i [[primi 100 comuni italiani per superficie]], piazzandosi al 37º posto con un'estensione di 302&nbsp;km², che ne fanno il secondo centro della provincia alle spalle del [[Enna|capoluogo]], ed il settimo della regione. Il suo punto più alto è di 877 m sul [[livello del mare]], mentre quello più basso si colloca a quota 225 m, determinando una notevole escursione altimetrica che si registra tra il centro urbano e le località sottostanti, tra cui numerose sono le [[enclave|enclavi]], ritagliate nei territori dei comuni limitrofi. Qualora dovesse formarsi la provincia di Gela, potrebbe rientrarvi anche Piazza Armerina.
 
====Natura==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Institut Polytechnique des Sciences Avancées }}
La città è circondata, oltre che dalle foreste del [[parco della Ronza]], e dagli altri boschi, da altri siti dalla prospera [[natura]], quali ad esempio il [[lago d'Olivo]], bacino artificiale creato a scopi irrigui, o il sito archeologico di [[Montagna di Marzo]], avvolto anch'esso nel verde. Senza contare che in un raggio limitato, nei pressi di [[Enna]], si apre il [[lago di Pergusa]], incorniciato dall'incantevole [[Riserva Naturale Speciale Lago di Pergusa|riserva omonima]] ad alta naturalità, o altresì la [[Riserva naturale orientata Rossomanno Grottascura Bellia]], parte della quale ricade proprio in territorio armerino. Quest'ultima riserva abbraccia il [[bosco di Rossomanno]], che prende nome dall'[[monte Rossomanno|omonimo monte]], una fitta selva i cui sentieri sono stati recentemente tracciati di nuovo per favorire le attività [[escursionismo|escursionistiche]] e di [[trekking]].
 
===Clima===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Piazza Armerina}}
L'altitudine di bassa [[montagna]], e le coordinate geografiche (37°23'13"20 N di [[latitudine]]) concorrono a fare di Piazza una località a [[clima mediterraneo]], non foss'altro che per la collocazione interna e la capillarità del refrigerante [[foresta|manto forestale]], fattori che concorrono a determinare un tipico [[clima della Sicilia centrale]], caratteristico di quasi tutta la provincia ennese. Quest'ultimo si distingue dal [[clima mediterraneo]] per gli influssi continentali dovuti alla lontananza dal mare, e al contempo dall'altitudine non di pianura, certamente mitigati, tuttavia, dalla bassa latitudine. In virtù di ciò, Piazza Armerina è inclusa nella fascia climatica D, immediatamente precedente a quella in cui è inserita Enna: ciò significa che l'accensione degli [[termosifone|impianti di riscaldamento]] è normalmente consentita per 12 ore giornaliere (2 meno che nel capoluogo), dal [[15 ottobre]] al [[15 aprile]].
{{ClimaAnnuale
| nome = PIAZZA ARMERINA
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 10.1
| tempmax02 = 11.3
| tempmax03 = 13.6
| tempmax04 = 16.4
| tempmax05 = 22.4
| tempmax06 = 27.8
| tempmax07 = 31.4
| tempmax08 = 31.8
| tempmax09 = 26.9
| tempmax10 = 20.9
| tempmax11 = 15.7
| tempmax12 = 11.4
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 3.5
| tempmin02 = 3.6
| tempmin03 = 5.2
| tempmin04 = 6.8
| tempmin05 = 10.8
| tempmin06 = 14.7
| tempmin07 = 17.3
| tempmin08 = 17.6
| tempmin09 = 15.0
| tempmin10 = 11.5
| tempmin11 = 8.2
| tempmin12 = 5.3
}}
 
===Trasporti===
Nel settore dei [[trasporto|trasporti]], la città si appoggia alla vicina [[Enna]] soprattutto per i collegamenti [[ferrovia]]ri, essendo oggi sprovvista di una propria [[stazione ferroviaria|stazione]], e nelle [[autobus|autolinee]], trovandosi proprio nel capoluogo il più vicino terminal per collegamenti su gomma a livello regionale, nazionale ed internazionale, gestiti dalle compagnie [[SAIS Autolinee S.p.A.]] ed [[Etna Trasporti]], ambedue ennesi. Ma effettuano fermata o partenza proprio a Piazza Armerina autobus diretti alle più importanti città dell'isola.
 
Piazza Armerina è comunque ben servita dal punto di vista della [[strada|rete stradale]]: per chi proviene dal capoluogo di provincia occorre percorrere la [[Strada Statale 561 Pergusina]] per [[Pergusa]], poco dopo imboccare la strada scorrevole denominata ''SP Turistica'', servendo infatti i due maggiori siti archeologici della [[provincia di Enna]] e quindi imboccare la Strada Statale 117 Bis Centrale Sicula. Per chi proviene da Palermo o da [[Catania]] percorrere l'A19 Palermo-Catania e uscire allo svincolo di Mulinello, raggiunta la SS192 della Valle del [[Dittaino]] imboccare la scorrevole "Nord-Sud" che continua nella già citata SS117 Bis. Da sud, invece, ci si rifà sempre alla ''SS117 bis'', che collega Piazza Armerina a [[Gela]]. Da Caltanissetta si dovrà raggiungere tramite la scorrevole Pietraperzia e proseguire per [[Barrafranca]], nei pressi della quale si continuerà lungo la "SP15".
 
Fino agli [[anni 1960|anni sessanta]] Piazza Armerina era collegata mediante la [[ferrovia Dittaino-Piazza Armerina-Caltagirone]] (a scartamento ridotto) a Caltagirone, da cui era possibile raggiungere via ferrovia anche [[Siracusa]] e [[Ragusa]] mediante coincidenza alla stazione FS di [[Vizzini]] con i trenini della [[Ferrovia Siracusa Ragusa Vizzini]] (anch'essa soppressa) e, tramite la [[Stazione di Dittaino]], alla linea ferroviaria principale FS per Enna, Palermo e Catania. Tale linea serviva molti comuni della zona sud della [[provincia di Enna]] ed era molto trafficata (nel tratto fino a Dittaino) soprattutto in funzione dell'attività mineraria importante delle grandi miniere di Floristella e Grottacalda (quando ancora il traffico su strada era inconsistente o inadeguato). Piazza Armerina era dotata di una stazione ferroviaria e di un [[Deposito Locomotive]] nel quale stazionavano le [[Locomotiva Gruppo R370]] e le [[Automotrice FS RALn 60|Automotrici RALn.60]]. Oggi la stazione di riferimento è quella [[Stazione di Enna|di Enna]], per il traffico passeggeri, e di [[Stazione di Dittaino|Dittaino]] per il traffico merci.
 
===Simboli===
 
Descrizione dello stemma:
[[File:Piazza Armerina stemma.gif|left|100px]]
 
{{Quote|Stemma d'argento, al palo di rosso. Ornamenti esteriori da città.|[http://www.comune.piazzaarmerina.en.it/ Comune di Piazza Armerina]}}<br style="clear:left;"/>
 
Descrizione del gonfalone:
[[File:Piazza Armerina-Gonfalone.png|left|100px]]
 
{{Quote|Drappo di rosso riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in oro, recante la denominazione della città. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto rosso, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma civico e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri ricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro.|[http://www.comune.piazzaarmerina.en.it/ Comune di Piazza Armerina]}}<br style="clear:left;"/>
 
Descrizione della bandiera:
[[File:Flag of Piazza Armerina2.jpg|left|200px]]
 
{{Quote|Stemma d’argento al palo rosso con ornamenti di città su campo rettangolare diviso a “trinciato” con il triangolo inferiore grigio chiaro e quello superiore rosso, e in basso la dicitura “Urbs Opulentissima”..|[http://www.comune.piazzaarmerina.en.it/ Comune di Piazza Armerina]}}<br style="clear:left;"/>
 
===Onorificenze===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di città.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città
|motivazione = [[Decreto del presidente della Repubblica|D.P.R.]]
|luogo =
}}
 
==Popolazione e demografia==
L'evoluzione [[demografia|demografica]] di Piazza Armerina dall'[[Unità d'Italia]] ad oggi ha seguito andamenti estremamente altalenanti. Nel [[1861]], infatti, fu censita una [[popolazione]] di 21.716 anime, addirittura leggermente superiore a quella attuale, dato per cui l'allora Piazza rappresentava il centro più grosso dell'odierna [[provincia di Enna]]. Seguì tuttavia una recessione, i cui effetti rimasero visibili fino all'inizio del [[Novecento]], allorché Piazza raggiunse i 24.000 ab. e, in linea tra l'altro con l'andamento demografico nettamente positivo delle altre città della provincia, si avviò a superare quota 30.000 segnando il picco storico di oltre 38.000 ab. nel [[1921]], anno in cui oltrepassava [[Enna]] di 5.000 anime e [[Caltagirone]] di 2.000. Il decremento che si ebbe nel decennio a venire fu imponente, a causa dell'elevazione di Enna e Ragusa a Capoluogo di Provincia (1927), ad opera di Mussolini, punendo le Città di Piazza Armerina, Gela, Modica, Caltagirone. La città subi una mortificazione proseguita negli anni con il depauperamento delle risorse e dei servizi da parte del nuovo Capoluogo al che nel [[1931]] la città si attestò a 25.000 unità, destinate a rasentare quota 21.000 nel [[1981]], periodo di vera crisi, innescata dalla chiusura delle ultime miniere attive. Oggi, il trend appare lievemente negativo, in minor misura tuttavia rispetto ad altri centri della [[Sicilia interna]]. Esistono, ciononostante, concrete possibilità di crescita, legate essenzialmente al restauro della [[Villa del Casale]] e al [[turismo]].
 
{{Demografia/Piazza Armerina}}
 
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = Villa Romana del Casale
|nomeInglese = Villa Romana del Casale
|immagine = Villa-del-Casale-plan-color-bjs-1.jpg
|anno = 1997
|tipologia = Architettonico, artistico
|criterio = C (i) (ii) (iii)
|pericolo = Nessuna indicazione
|link = 832
}}
 
==Storia==
{{S|Sicilia|storia}}
[[Immagine:Villa Del Casale 33.jpg|thumb|250px|left|Un pavimento della [[Villa del Casale]]]]
{{cn|Si presume che la prima civiltà ad insediarsi nel territorio armerino sia stata quella greca, ad opera della città di Gela, sono infatti presenti siti (Montagna di Marzo, Monte Ragone) tracce di quel periodo}}. Sulla storia di "Piazza" si sa con certezza solo dalla dominazione [[Normanni|normanna]] in poi, in riferimento alla ricostruzione della città nel [[1163]] ad opera di [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo II]]. Per il periodo precedente alla fondazione precedente a tale data diverse sono le ipotesi. Alcuni autori del [[XVII secolo|Seicento]] favoleggiarono di un villaggio chiamato ''Plutia'' di origine romana, ma nessuna fonte classica ha mai riportato tale località. Tuttavia secondo diversi musulmani esisteva una città che essi, arabofoni, traslitteravano 'Iblâtasah o 'Iblâtanah, abitata da comunità islamiche, che dovette sorgere su un villaggio preesistente che le cronache medievali (come il Fazello) indicavano più tardi come ''Casalis Saracenorum''. Tale villaggio potrebbe essere la ''Ibla Elatson'' o ''Ibla Elatton'' ([[Ibla]] minore) riportata da [[Idrisi]]<ref>Edrisi, in [[Michele Amari|M. Amari]] (a cura di), ''Biblioteca arabo-sicula'', Torino, Loescher, 1880, p. 102, ristampa Catania, 1982.</ref> che corrisponderebbe alla ''Ibla Geleate'' (ibla Gelese) descritta da [[Tucidide]] (per [[Pausania]] ''Ibla Gereate'', per [[Stefano Bizantino]] ''Ibla Era o Minore'')<ref>Cfr. Litterio Villari, ''Hybla Deinceps Platia'', Roma, 2000, p. 11</ref>.
 
== Cultura ==
La cittadina è nota per far parte dei cosiddetti "comuni lombardi" di Sicilia, il cui vernacolo (appartenente al gruppo cosiddetto "[[gallo-italico di Sicilia]]") ha poco a che fare con gli idiomi indigeni e molto invece con quelli delle regioni settentrionali [[piemonte]]si, specie delle zone del [[Monferrato]].
 
Il fatto è spiegabile storicamente per essere stata distrutta la precedente cittadina di Piazza - edificata dal re normanno [[Ruggero II di Sicilia]] su un precedente insediamento islamico (chiamato 'Iblâtasah<ref>Litterio Villari, ''op. cit.'', pp. 29-30.</ref>) - da re [[Guglielmo I di Sicilia]] per punirla della sua ribellione capeggiata da [[Ruggero Sclavo]], figlio illegittimo dell'aleramico [[Simone del Vasto|Simone]], conte di Policastro, che in pratica aveva trucidato la popolazione araba.
 
Successivamente fu ricostruita, nel [[1163]] più in alto da [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo II]] sul colle Armerino e ripopolata con genti provenienti dalle aree "[[longobardi|longobarde]]" settentrionali. Scavi recenti, condotti dall'università [[La Sapienza]] di [[Roma]] hanno messo in luce, nei dintorni della [[Villa del Casale|Villa Romana del Casale]] l'impianto di un villaggio di epoca medievale, presumibilmente riferibile alla città distrutta da [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo il Malo]].
 
===Dialetto===
{{Vedi anche|Gallo-italico di Sicilia}}
Il dialetto è stato scritto per la prima volta dal sig. [[Remigio Roccella]] da Piazza in un saggio di poesie originali stampate in Piazza stessa ''Poesie e prose nella lingua parlata piazzese''<ref name="rivista europea">[http://books.google.com/books?id=QowNAAAAQAAJ&printsec=frontcover&dq=la+rivista+europea+anno+iv.+volume+i&cd=2#v=onepage&q=&f=false La rivista europea, Anno IV, Volume I - pg. 172]</ref>. Ha pure provveduto a stilare un ''Vocabolario della lingua parlata in Piazza Armerina''<ref>Caltagirone, [[1875]] e successiva riedizione di Forni, Bologna, [[1970]].</ref> ma si possono ricordare anche i contributi di Litterio Villari<ref>Idem, ''Storia della città di Piazza Armerina - L'antica Ibla Erea'', Piacenza, La Tribuna, [[1973]].</ref>.
 
{{Quote|Come una barca senza capitano, come senza tirelle un bambino, come una chiesa senza cappellano, così è ridotta l'infelice Piazza. Non vi è più alcuno che le dà la mano, son morti Massimian, Francesco e Nino, l'hanno abbandonato alle mani d'un sagrestano, che sottrae dalle ampolle l'acqua e il vino. O Piazza, Piazza, sconsolata e stanca, due o tre farisei e un uomo vile t'hanno condotto all'orlo del precipizio. Se tarda ancor l'autorità civile a darti ajuto, e resti abbandonata, infelice, morirai di consunzione!|Roccella, ''A Ciazza'' (A Piazza), [[sonetto]]|Com nna barca senza cap'tangh, com senza di tranti 'mp'c'ríngh, com na crésgia senza cap'llangh, p' tali e quali é Ciazza lu sc'ntìngh. Non ggh' è ciù nudd, ch' ggh' stenn a mangh, murinu Massimiángh e Ciccu e Ningh, l' ana ddasciàt ai mai d' 'nsagr'stangh, ch' di 'mpulini scurza l' egua e u vingh. O Ciazza, Ciazza, scunsulada e stanca, döi o tréi far'séi e n' om viu, t' ana purtàit 'ntaggh d' ddavanca. S' tarda ciù l' Autor'tà c'vìu, a dett ajùt e cadi a banna manca, sc'ntina mur'rài d' mau s'ttìu.|lingua=scn}}
 
{{cn|A proposito delle origini piemontesi (anzi “monferrine”) di Piazza Armerina potrebbe riscontrarsi non solo l'uso del dialetto gallo-siculo con le altre notizie storiche variamente confermate ma anche una qualche aneddotica analogia tra un lemma del quale riparleremo e la leggenda che, sulla etimologia del nome [[Monferrato]] (in piemontese "mònfrà"), narra come nel 961, l'allora Conte [[Aleramo del Monferrato|Aleramo]] dovesse cavalcare con il proprio cavallo un giorno intero per delineare i confini del futuro suo feudo (che diventerà marchesato) che avrebbe ricevuto in premio da [[Ottone I del Sacro Romano Impero|Ottone I]] per i suoi servigi. In quel giorno sembra che il cavallo di Aleramo perdesse un ferro e il cavaliere, non avendo niente di meglio per rimediare, usasse, lì per lì, un mattone trovato per terra e, con questo legato allo zoccolo del suo destriero, in guisa di ferratura, al fine di riprendere il suo viaggio. In piemontese il mattone viene chiamato usualmente "mòn" e da lì a "mònfrà" (ferrato con mattone) e quindi "Monferrato", il passo sarebbe breve! Ma ci sarebbe di più; risulta infatti che le origini di una particolare etimologia siciliana che indica il mattone siano appannaggio esclusivo di Piazza Armerina e dintorni: in quei luoghi il mattone da costruzione viene usualmente chiamato “zucculettu” che, tradotto in italiano, può suonare più o meno come “piccolo zoccolo”: ecco ritornato lo zoccolo del cavallo di Aleramo e, in qualche modo, riconfermate le origini piemontesi di Piazza Armerina}}. Una descrizione del poeta dialettale [[Gaetano Marino Albanese]]: {{Quote|Per le vie di Piazza Armerina si vede non di rado un giovane di mediocre altezza, mingherlino, pallido, seguito da qualche amico e da ragazzi curiosi, che si compiace di regalare qualche sua poesia stampata su fogli volanti. Bravo ebanista, fornito di un facile estro poetico, ma senza cultura. Possiede invece una buona dose di buon senso e molte nozioni apprese nell'osservazione attenta della sua vita, anche della lontana America. Nei versi il Marino riflette la sua abituale piacevolezza comica della conversazione, in una forma raramente stentata, che ritrae dalla viva bocca del popolo. Preferisce per lo più versi brevi riuniti in quartine. Certo dal Marino non possiamo aspettarci un verso sempre corretto, rime simmetriche, né l'esatta grafia delle varie gradazioni vocali e delle consonanti, ch'egli, come ogni altro dilettante, raddoppia sulla falsa riga del dialetto siciliano|Filippo Piazza<ref>Filippo Piazza, ''Le colonie e i dialetti Lombardo-Siculi - Saggi di studi Neolatini'', Cav. Vincenzo Giannotta Editore Catania, 1921, p. 102.</ref>}}
 
==Università==
 
Dall'anno accademico [[2001]]-[[2002]] all'anno accademico 2007-2008 la città ha ospitato la sede distaccata del corso di Laurea triennale in [[Formazione di Operatori Turistici]], facente capo alla Facoltà di [[Scienze della Formazione]] dell'[[Università degli studi di Catania]], nei locali dell'ex prefettura, già centrale elettrica nell'[[XIX secolo|Ottocento]].
Dall'anno accademico 2009-2010 è attivo il Corso di Laurea in Archeologia del Mediterraneo dell'Università degli Studi Kore di Enna che ha sede nel prestigioso ex convento di S. Anna a pochi passi dalla Cattedrale. Il Comune ha anche una convenzione con la Cattedra di Archeologia Classica dell'Università di Roma - la Sapienza che ogni anno organizza una missione di scavo bimestrale presso la Villa romana del Casale alla quale partecipano studenti italiani e spagnoli. Dal 2011 un'analoga missione di scavo verrà condotta dalla University of Virginia (USA).
 
==Personalità legate a Piazza Armerina==
 
* [[Angerio da Sant'Eufemia]], ([[XI secolo]]-[[1124]]), vescovo e signore di [[Catania]]
* [[Artale II Alagona]], ([[XIV secolo]]), signore
* Giovanni Suriano, ([[XIV secolo]]), nominato Castellano di Piazza e Gran Priore del Cenobio di S. Andrea e Pari del regno, da Martino I d'Aragona Re di Sicilia, successivamente all'esilio di Artale Alagona - [[1396]], (Storia dei Gran Priori in Sicilia - Castelli di Sicilia)
* [[Antonio Il Verso]], ([[1565]]-[[1621]]), compositore e madrigalista
* [[Prospero Intorcetta]] ([[1626]]-[[1696]]), gesuita, primo in Europa a tradurre le opere di [[Confucio]]
* [[Paolo Maura]], ([[1638]]-[[1711]]), poeta
* [[Gaetano Maria Giuseppe Benedetto Placido Vincenzo Trigona e Parisi]], ([[1767]]-[[1837]]), cardinale
* [[Antonino Cascino]] ([[1862]]-[[1917]]), generale della I guerra mondiale
* [[Giovanni Tebaldini]], ([[1864]]-[[1952]]), organista e compositore
* [[Gaetano Fuardo]] ([[1878]]-[[1962]]), ingegnere e inventore
* [[Salvatore Principato]] ([[1892]]-[[1944]]), partigiano
* [[Andrea Lo Jacono]] ([[1911]]-[[2001]]), alto funzionario statale e primo Presidente del [[Tribunale Amministrativo Regionale|Tar]] del Piemonte
* [[Sebastiano Rosso]], ([[1912]]-[[1994]]), vescovo
* [[Gino Vinicio Gentili]], ([[1914]]-[[2006]]), archeologo
* [[Ignazio Nigrelli]] ([[1926]]-[[2000]]), storico, saggista e ambientalista
* [[Vincenzo Cirrincione]], ([[1926]]-[[2002]]), vescovo
* [[Boris Giuliano|Giorgio Boris Giuliano]], ([[1930]]-[[1979]]), investigatore di polizia assassinato a [[Palermo]] dal mafioso [[Leoluca Bagarella]]
 
== Economia ==
 
Piazza Armerina vive principalmente di [[turismo]], [[settore terziario]] ed [[agricoltura]].
 
===Turismo===
 
Presente in tutti i pacchetti turistici della Sicilia, Piazza Armerina è una delle mete più richieste ed apprezzate del [[turismo]] isolano, distinguendosi come famosa località per le visite [[archeologia|archeologiche]] e culturali. Ogni anno, sono circa 600.000 i visitatori - provenienti da tutto il mondo - che si recano presso la [[Villa romana del Casale]], patrimonio dell'umanità tutelato dall'[[UNESCO]], nonché rientrante tra i siti d'[[arte romana]] più fruiti in assoluto. La città ed il suo [[centro storico]] sono tuttavia spesso trascurati dal turismo di massa, che si cerca di captare migliorando la ricettività e restaurando i [[monumento|monumenti]] più significativi, tra cui ''Palazzo Trigona'', che da anni attende l'adattamento a [[museo|museo archeologico]], e operando la vendita a gestori privati dei principali beni culturali presenti, nell'auspicio di una più competitiva gestione.
 
===Appuntamenti===
 
L'evento più importante è il [[Palio dei Normanni]], che si svolge dal 12 al 14 di agosto.
 
Esso è la rievocazione, in costume, di un episodio svoltosi a Piazza Armerina nel [[XII secolo]] abbinato ad una giostra cavalleresca sullo stile della [[Quintana (torneo)|quintana]]. Ha una durata di tre giorni e si svolge tutti gli anni.
 
== Amministrazione ==
 
<!-- per inserire i dati amministrativi del Comune bisogna modificare i parametri di questa tabella -->
<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template ComuniAmministrazione-->
<!--se non si sa cosa scrivere in una riga, mettere lo spazio vuoto ( )-->
<!--NON inserire ritorni a capo e NON modificare il numero delle righe-->
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Carmelo Fausto Nigrelli <!--scrivere qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
|DataElezione= 30/06/2008 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|partito=[[centrosinistra]]
}}
 
==Galleria fotografica==
<gallery>
File:Panorama Piazza Armerina.JPG|Panorama
File:Piazza Armerina duomo.jpg|Cattedrale
File:Piazza Armerina Chiesa S Stefano.jpg|Chiesa di S.Stefano
</gallery>
 
==Note==
{{references|2}}
 
==Bibliografia==
 
* Gaetano Masuzzo, ''Cronologia civile ed ecclesiastica di Piazza e dintorni - Palazzi, chiese, conventi, ordini religiosi, confraternite, alberi genealogici, uomini illustri e avvenimenti memorabili di una delle più belle cittadine del centro Sicilia'', Edizioni NovaGraf, 94010 Assoro, 2008 ISBN 978-88-88881-51-5
 
== Voci correlate ==
 
* [[Villa del Casale]]
* [[Diocesi di Piazza Armerina]]
* [[Stazione di Piazza Armerina]]
* [[Teatro Garibaldi (Piazza Armerina)]]
 
== Altri progetti ==
 
{{interprogetto|commons=Piazza Armerina|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.comuneipsa.piazzaarmerina.en.itfr Sito Ufficialeufficiale dell'Institut Polytechnique des delSciences comuneAvancées]
*[http://www.villaromanadelcasale.it Villa Romana del Casale] Contenuti, immagini e informazioni utili.
*[http://www.itispiazza.it/galloitalico/ Il dialetto piazzese, un galloitalico di Sicilia]
 
{{Patrimoni Unesco|Italia}}
{{Provincia di Enna}}
 
{{Portale|Sicilia}}
 
{{portale|ingegneria}}
{{Piazza Armerina}}
 
[[Categoria:ComunitàScuole Gallo-Italiche della Siciliafrancesi]]
[[Categoria:ComuniUniversità dellain provincia di EnnaFrancia]]
[[Categoria:Piazza ArmerinaTolosa]]
 
[[ca:Institut polytechnique des sciences avancées]]
[[ar:بياتسا أرميرينا]]
[[da:Institut polytechnique des sciences avancées]]
[[ca:Piazza Armerina]]
[[en:Institut Polytechnique des Sciences Avancées]]
[[de:Piazza Armerina]]
[[es:Institut polytechnique des sciences avancées]]
[[en:Piazza Armerina]]
[[fi:Institut Polytechnique des Sciences Avancées]]
[[eo:Piazza Armerina]]
[[fr:Institut polytechnique des sciences avancées]]
[[es:Piazza Armerina]]
[[nl:Institut Polytechnique des Sciences Avancées]]
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