François Joseph Lefebvre e La Sirenetta - La più bella favola di Andersen: differenze tra le pagine

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{{Bio
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|Nome = François Joseph
{{fumetto e animazione
|Cognome = Lefebvre
|tipo = anime
|PostCognomeVirgola = duca di Danzica e [[maresciallo dell'Impero]]
|Sessosottotipo = Mfilm
|paese = Giappone
|LuogoNascita = Rouffach
|lingua originale = giapponese
|GiornoMeseNascita = 25 ottobre
|titolo italiano = La Sirenetta, la più bella favola di Andersen
|AnnoNascita = 1755
|titolo = アンデルセン童話 にんぎょ姫
|LuogoMorte = Parigi
|titolo traslitterato = Andersen Douwa - Ningyo Hime
|GiornoMeseMorte = 14 settembre
|titolo pronuncia =
|AnnoMorte = 1820
|regista = Tomoharu Katsumata
|Attività = generale
|autore = Hans Christian Andersen
|Epoca = 1700
|autore nota = (Fiaba "[[La sirenetta]]")
|Epoca2 = 1800
|testi = <!--soggettista-->
|Nazionalità = francese
|sceneggiatore = Mieko Koyamauchi
|Immagine = Marechal-lefebvre.jpg
|sceneggiatore 2 = Yuko Oyabu
}}
|regista episodi =
|disegnatore =
|disegnatore nota =
|character design = Shingo Araki
|mecha design =
|animatore = Reiko Okuyama
|direttore artistico = Kosei Makino
|direttore artistico 2 = Mataji Urata
|musica = Takekuni Hirayoshi
|studio = Toei Animation
|genere = fiaba
|genere 2 = sentimentale
|genere 3 = drammatico
|temi = <!--elenco puntato-->
|episodi = 1
|episodi totali = 1
|durata episodi = 68 min
|rete =
|data inizio = [[21 marzo]] [[1975]]
|data fine =
|censura =
|rete Italia =
|rete Italia nota =
|data inizio Italia =
|data fine Italia =
|episodi Italia = 1
|episodi totali Italia = 1
|durata episodi Italia =
|censura Italia =
|testi italiani = <!--dialoghista-->
|doppiatore italiano = Rosalinda Galli
|doppiatore italiano nota = (Marina)
|doppiatore italiano 2 = Giorgio Locuratolo
|doppiatore italiano 2 nota = (Principe)
|doppiatore italiano 3 = Gianna Spagnulo
|doppiatore italiano 3 nota = (Marina, canto)
|doppiatore italiano 4 = Fabrizio Mazzotta
|doppiatore italiano 4 nota = (Fritz)
|doppiatore italiano 5 = Anna Teresa Eugeni
|doppiatore italiano 5 nota = (La Strega del Mare)
|doppiatore italiano 6 = Laura Boccanera
|doppiatore italiano 6 nota = (La Principessa di Swamee, Marina nel secondo doppiaggio)
|posizione serie =
|precedente =
|successivo =
|immagine = La Sirenetta (anime).png
|didascalia = La morte della sirenetta Marina
}} è un film [[anime]] prodotto dalla [[Toei Animation]] nel 1975 per la regia di [[Tomoharu Katsumata]], fedele versione animata della celeberrima fiaba ''[[La sirenetta]]'' dello scrittore danese [[Hans Christian Andersen]], pubblicata per la prima volta nel [[1836]].
 
== Trama ==
Era figlio di un mugnaio, connestabile della città.
Marina è la bellissima principessa sirena che vive con la sua famiglia nel suo palazzo sul fondo dell'oceano. A quindici anni le sirene diventano adulte, così anche lei, raggiunta quell'età, ha finalmente il permesso di nuotare fino alla superficie del mare per vedere il mondo esterno. Improvvisamente viene colta da una terribile tempesta: vedendo una nave in balia delle onde, lotta per salvare la vita ad un bellissimo principe che sta per annegare e se ne innamora perdutamente.
== Biografia ==
Il giovane François venne avviato alla vita ecclesiastica dallo zio abate, ma ben presto egli ne rivelò le scarse attitudini, per poi arruolarsi a diciassette anni nel reggimento delle Guardie francesi.
 
Dal quel giorno Marina non fa altro che pensare al principe, è talmente innamorata di lui che ora il suo desiderio più grande è vivere con lui sulla terra. Quando un giorno scopre che il principe vive sulla foce del fiume Filgio, Marina pensa di andare da lui ma poi si chiede come avrebbe fatto a vivere con lui senza rischiare di rivelare l'esistenza del suo popolo poiché con la coda non avrebbe potuto scendere a terra. Capisce che per stare con il principe deve diventare anche lei un essere umano e c' era solo una persona che avrebbe potuto aiutarla: la perfida e potente strega del mare. Quella stessa notte Marina accompagnata dal suo amico Fritz, il delfino esce dal palazzo e si dirige verso la tana della strega.
Nel [[1782]] divenne sergente e l'anno successivo si sposò con una lavandaia, Catherine Hubscher, che rimase sua fedele compagna per tutta la vita.
 
Una volta lì Marina e Friz dovettero prima di tutto superare la tremanda foresta che c' era all'entrata della tana e dopo essere sfuggiti a due dei tremendi mostri della strega i due riuscirono ad arrivare alla sua tana ma quest'ultima fece entrare solo Marina e quando Marina si trovò davanti la strega rimase terorrizata dal quel tremendo mostro. Nonostante lo spavento iniziale Marina si riprese ma prima che potesse dire una sola parol,a la strega le disse che non doveva dire niente, sapeva già quello che voleva, e le disse che l'avrebbe aiutata ma solo a tre condizioni. Per prima cosa una volta diventata umana non sarebbe più potuta tornare ad essere una sirena e questo voleva dire che non avrebbe più rivisto né suo padre né sua nonna e neppure le sue cinque sorelle, poi la strega continuò dicendo che doveva far sì che il principe avrebbe dovuto dichiararle il suo amore, perché nel caso in cui lui avesse sposato un'altra donna, all'alba del giorno dopo le nozze, la sua vita avrebbe avuto termine, il suo cuore si sarebbe sperzato e il suo corpo si sarebbe dissolto in spuma di mare. La strega concluse che in cambio delle gambe avrebbe dovuto darle la sua bellissima e preziosa voce. Marina si fece coraggio ed accettò tutte e tre le condizioni, così ottenne la pozione che avrebbe compiuto il miracolo, ma rimase priva di voce.
Nel [[1789]] il reggimento delle Guardie francesi partecipò alla [[presa della Bastiglia]] ed è noto che Lefevbre simpatizzò sin dall'inizio per la [[Rivoluzione francese|rivoluzione]] pur non sopportando i [[giacobinismo|giacobini]] radicali; nello stesso anno il reggimento fu sciolto ed egli passò nel ''Battaillon des Filles-Saint-Thomas'' con il grado di sottotenente.
Come comandante di una compagnia di granatieri si guadagnò il rispetto e l'affetto dei suoi uomini e il [[1º gennaio]] [[1792]] divenne capitano del 13º battaglione di fanteria leggera dell'Armata della Mosella.
 
Dopo aver ottenuto la pozione Marina uscì dalla tana della strega e Fritz che l'aspettava fuori e aveva sentito tutto, fu molto triste al pensiero che l'amica avesse rinuciato alla sua bellissima voce. Anche Marina era un po' triste e si direse verso la foce del fiume Filgio ma prima torno a casa,ma non avendo il coraggio di entrare si fermò all'entrata e disse addio per sempre a suo padre a sua nonna e alle sue cinque sorelle, poi disse addio a Fritz ma lui le disse che voleva accompaganarla ma lei gli disse che era meglio salutarsi lì perché se l'avesse accompagnata sarebbe stato ancora più difficile separasi. Stringendo al cuore la bottiglia che conteneva la pozione Marina si diresse verso la foce del fiume Filgio e una volta lì era ormai quasi l'alba. Marina aprì la bottiglia e bevve tutto d'un fiato la pozione perché la strega gli aveva anche detto che se non avesse bevuto la pozione prima dell'alba non avrebbe più fatto effetto, ma non appena inghiottì la pozione Marina sentì subito un gran dolore. Stava così male che sembrava che stesse per morire ma alla fine proprio mentre il sole sorgeva all'orizzonte la pozione fece il suo effetto, Marina divenne umana ma per il dolore che aveva provato durante la trasformazione Marina svenne. Intanto al castello il principe si svegliò si affacciò alla finestra e mentre guardava il panorama vide Marina svenuta sulla spiaggia. Il principe preocupato corse da lei e cominciò a muoverla per svegliarla finché Marina non si riprese e divenne molto felice appena vide il principe e rimase sorpresa quando vide le sue nuove gambe, ma non appena tentò di camminare cadde a terra. Allora il principe chiamò due suoi servitori che portarono Marina al castello dove venne curata e vestita con gli abiti del principe perché in quel castello non c'erano vestiti da donna. Appena Marina si trovò da sola con il principe tentò di dirgli che era la donna che lo aveva salvato, ma purtroppo, essendo priva di voce a causa del patto con la strega, non riuscì a farsi capire dal principe.
Lo scoppio della guerra della [[Prima Coalizione]] accelerò la sua carriera, tanto che nel [[1794]] divenne generale di divisione; l'anno successivo venne promosso a generale di brigata in «...riconoscimento del talento e del coraggio dimostrati» durante i combattimenti intorno a Kaiserslautern. Prima che l'anno fosse finito, Lefebvre divenne generale di divisione ''ad interim'', distinguendosi a [[Geisberg]] e [[battaglia di Wissembourg|Wissembourg]].
 
Passarono due mesi e, anche se Marina era umana solo da poco, il principe si era già affezionato a lei: quando Marina suonava l'arpa al principe ricordava il rumore delle onde che si infrangono sulla scogliera e fu per questo che il principe decise di chiamare Marina "Principessa sirenetta" e questo rese Marina molto felice. Con il passare delle settimane Marina diventava sempre più felice, passava ogni momento della giornata accanto al principe e con il passare del tempo Marina pensava che il suo desiderio più grande si sarebbe presto esaudito. Un giorno, però, il principe ricevette un messaggio dai genitori che diceva che doveva subito partire per la Svezia per sposarsi con la principessa di quel paese, ma il principe rifiutò. Però il re e la regina gli fecero cambiare idea minacciandolo infatti gli dissero che se non avesse sposato la principessa avrebbero fatto arrestare e mettere in prigione per tutta la vita Marina e così per salvare Marina dalla prigione il principe accettò di sposare la principessa, ma una volta giunto in Svezia appena vide la principessa il principe scorprì che lei altri non era che la ragazza che aveva visto dopo che Marina lo aveva salvato. Il principe non aveva visto Marina quando lei lo aveva salvato pensando che fosse stata la principessa a salvarlo e quindi accettò di sposarla. Quando lo seppe a Marina le si spezzò il cuore, quello stesso giorno si celebrarono le nozze e quella stessa notte durante il viaggio di ritorno sulla nave che aveva portato lì il principe Marina stava sola sul ponte a pensare alla sua vita perhé ora che il principe aveva sposato la principessa, e secondo quello che le aveva detto la strega, lei era condannata a morire diventando spuma di mare appena il sole fosse sorto. Fu allora che Marina pensò che aveva rinuciato a tutto per stare con il principe aveva lasciato il suo mondo aveva lasciato la sua famiglia accettando di non rivederla mai più e aveva addirittura rinunciato alla sua bellissima e melodiosa voce e cosa aveva ottenuto? Solo la morte ed ora Marina non poteva far altro che accettare la sua sorte.
Quello stesso anno l'Armata della Mosella e alcuni contingenti delle armate del Reno e del Nord furono fuse, costituendo l'Armata di Sambre e Meuse, con a capo il generale [[Jean-Baptiste Jourdan|Jourdan]].
 
Ma non tutto era perduto, infatti Fritz l'amico delfino di Marina che non l'aveva mai persa di vista da quando si era trasformata, saputo del matrimonio aveva avvertito le sorelle di Marina e loro avevano escogitato un piano per salvare la sorella dal tremendo destino che l'attendeva. Proprio quella mattina presto alle sei e cinquantanove le sorelle si Marina e Fritz andarono da lei con un pugnale, appena Marina le vide rimase sorpresa dal fatto che le sorelle avessero i capelli tagliati, quest'ultime le dissero che erano andate dalla strega per chiederle di rompere l'incantesimo di cui lei era vittima e avevano ottenuto in cambio dei loro capelli il pugnale che avevano con loro e poi Fritz che aveva il pugnale lo diede a Marina e poi le sorelle le dissero che doveva uccidere il principe con il pugnale e se avesse fatto bagnare le sue ganbe con il sangue che sarebbe colato dal cuore del principe sarebbe potuta ritornare ad essere una sirena. Solo così si poteva salvare ma doveva farlo prima del sorgere del sole e per concludere le sorelle le dissero che l'avrebbero aspettata a casa con loro padre e loro nonna. Le sorelle e Fritz se ne andarono lasciando Marina da sola e indecisa se avrebbe veramente avuto il coraggio di uccidere il principe poi vide l'orizzonte e vide che era già illuminato e capì che l'alba era sempre più vicina e poi pensando al tremendo dolore avrebbe datto alla sua famiglia la notizia della sua morte, Marina decise di fare quello che le avevano detto le sorelle cioé di uccidere il principe ma doveva sbrigarsi perché ormai l'alba era prossima.
Dopo alcune sconfitte iniziali, i francesi riportarono un'importante vittoria contro le truppe austriache a [[Battaglia di Fleurus (1794)|Fleurus]]. La divisione di Lefebvre rimase sempre salda al suo posto, al contrario di altre, e inoltre lanciò il contrattacco definitivo che risolse la giornata.
 
Con il cuore in gola Marina scese sotto coperta e una volta giunta alla tenda dove dormivano gli sposi si avvicinò al letto del principe alzò il pugnale e si preparò e pugnalarlo. Quando vide il viso del principe a Marina ritornarono in mente tutti i bellissimi momenti passati con lui in quei due mesi e così l'amore che provava per il principe bloccò le sue mani e così Marina si rifiutò di ucciderlo. Prese il pugnale diede un bacio al principe e poi se ne andò. Quando ritornò sul ponte erano le sette e dieci e Marina pensò che avrebbe fatto di nuovo parte del suo mondo anche se si sarebbe dissolta in spuma di mare e poi gettò in acqua il pugnale che quando fu in acqua scomparve emanando una luce che svegliò il principe. Spaventato il principe sali sul ponte ed ecco che vide Marina sul parapetto e la chiamò con il nome che le aveva dato. Marina lo sentì ma non si fermò perché ormai era troppo tardi e sotto gli occhi del principe si gettò in mare, il principe stava per tuffarsi anche lui per riportare Marina a bordo quando vide sul parapetto un pezzo della sua coda e la spilla a forma di fiore con una perla datale dal padre il giorno del suo qiundicesimo compleanno, quando tutto aveva avuto inizio, proprio allora sorse il sole perché ormai erano le sette e dicanove in punto e quando la luce del sole illuminò il corpo di Marina che stava sprofondando acadde quello che le aveva detto la strega. Il suo cuore si spezzò e il suo colpo si dissolse in tanta e bella spuma di mare ma prima di sparire per sempre sul vloto di Marina comparve un bellissimo sorriso ma poi la spuma tirata dal vento si alzò in cielo e il principe la vide. Poi vedendo la perla e il pezzo di coda gli tornò in mente l'attimo in cui aveva visto Marina mentre lo salvava dalla tempesta e così il principe capi che era Marina la donna che lo aveva salvato ma ormai era troppo tardi, per lei ormai non c' era più niente da fare. Il principe con il cuore infranto non poté far altro che guardare Fritz che inseguiva la spuma ma si racconta che lo spirito di Marina non si dissolse in spuma come il suo corpo, infatti si dice che il suo spirito il suo coraggio e la sua bontà siano ancora vivi nella fantasia di tutti i bambini. Questa è la fine della storia di Marina una sirena che morì per amore.
Lefebvre partecipò poi alle campagne militari del [[1795]]/[[1797|'97]] come comandante delle avanguardie prima nell'Armata del Reno e della Mosella, poi nell'Armata di Sambre e Mosa distinguendosi sempre per «...talento e valore, come comandante di grande competenza, energico ed affidabile».
L'anno successivo andò in congedo tuttavia, un anno dopo, venne richiamato per fronteggiare la [[Seconda Coalizione]] ed assunse il comando di una divisione dell'Armata del Danubio, sotto il comando di Jourdan.
 
== Osservazioni ==
I francesi vennero battuti a Ostrach, sia pure con qualche difficoltà, dagli austriaci e lo stesso Lefebvre venne ferito ad un braccio da una pallottola.
Il film si distingue per la sua rispondenza alla trama e alla filosofia che sta alla base della fiaba di Andersen. Presenta alcune riprese della città di [[Copenaghen]] (tra cui anche la celebre [[statua della Sirenetta]]) all'inizio e alla fine della storia a cartoni. È stato il primo anime ad aver avuto una donna, [[Reiko Okuyama]], come direttore delle animazioni<ref>Scheda sull'anime [http://www.animeclick.it/anime/Andersen+Douwa+Ningyo+Hime La Sirenetta, la più bella favola di Andersen] di [[AnimeClick.it]]</ref>.
 
==Doppiaggio italiano==
Ritornò quindi a [[Parigi]] per la convalescenza, ma trovò la capitale in pieno fermento: ormai il Direttorio era alquanto impopolare e, nel tentativo di scongiurare rivolte, il generale fu messo a capo del 17º distretto militare di Parigi.
Esistono due edizioni in italiano del film, nella prima Marina è doppiata da [[Rosalinda Galli]], mentre nella seconda da [[Monica Ward]]. Le differenze di doppiaggio tra le due versioni sono essenzialmente due:
#Nel primo il principe decide di chiamare Marina "Principessa sirenetta", mentre nel secondo "Marina".
#Nel primo doppaiggio viene detto che Marina alla sua morte divverrà spuma, mentre nel secondo "bolle di sapone". Da notare che quando la sirenetta muore nel film il suo corpo si trasforma in bolle colorate che salgono fino al cielo.
Il secondo doppiaggio è stato usato per la videocassetta distrubuita dalla Stardust negli [[anni 1990|anni novanta]]
 
== Note ==
Ma nel mese di ottobre tornò dall'[[Campagna d'Egitto|Egitto]] il Bonaparte, che assieme ad alcuni membri del Direttorio, si apprestava a compiere un colpo di Stato; lo stesso Lefebvre venne invitato a far visita al quartier generale di Napoleone, dove egli espose le sue intenzioni e ne chiese il suo appoggio. {{citazione necessaria|Per tutta risposta Lefevbre disse: «Si, buttiamo nel fiume i legulei».}}
{{references}}
 
== Collegamenti esterni ==
Con l'avvento del Consolato, ebbe l'incarico di reprimere un'insurrezione in [[Vandea]], nel 1800 divenne senatore e nel [[1804]] il suo nome compariva nella lista dei diciotto [[maresciallo dell'Impero|marescialli dell'Impero]].
* {{ann|anime|3604}}
{{portale|anime e manga|letteratura}}
 
[[Categoria:Anime per titolo]]
Come [[François Christophe Kellermann|Kellermann]], [[Catherine-Dominique de Pérignon|Perignon]] e [[Jean Mathieu Philibert Sérurier|Serurier]] le sue mansioni erano ormai principalmente al Senato, anche a causa delle ferite gravi riportate gli anni precedenti, che non gli permettevano più di mantenere un comando sul campo.
[[Categoria:Film d'animazione giapponesi]]
 
[[en:Hans Christian Andersen's The Little Mermaid]]
Allo scoppio della guerra delle [[terza Coalizione]], nel [[1805]], Lefevbre ebbe solo comandi sedentari o di seconda
[[es:Andersen Dowa: Ningyo Hime]]
linea. Tuttavia verso la fine di quell'anno gli venne affidato il comando della fanteria della Vecchia Guardia, incarico importante ma che lasciava poca libertà.
[[fr:La Petite Sirène (film, 1979)]]
 
[[ja:アンデルセン童話 にんぎょ姫]]
Nel [[1807]] ricevette l'incarico di comandare l'[[assedio di Danzica (1807)|assedio alla fortezza di Danzica]], con un esercito di truppe provenienti da vari paesi. Fu un assedio in piena regola che durò dal [[10 marzo]] al [[25 maggio]] [[1807]], nel quale egli si distinse per coraggio ed esempio personale; con la capitolazione della fortezza venne nominato duca di Danzica.
[[ru:Принцесса подводного царства]]
 
L'anno successivo partecipò, con non troppo successo, alla [[Guerra d'indipendenza spagnola|campagna di Spagna]], sotto il comando di Napoleone. Egli non comprese la strategia dell'Imperatore e nonostante avesse battuto gli spagnoli a Espinosa, rischiava di mandare a monte l'intero piano di accerchiamento, fin quando nel 1809 non venne destituito dal suo incarico per passare al comando del 7º corpo bavarese.
In quella zona l'Austria si preparava all'offensiva e le truppe, disposte maldestramente da [[Louis Alexandre Berthier|Berthier]] (concentrate a [[Ratisbona]] e ad [[Augusta (Germania)|Augusta]], 120 km di distanza) erano facile preda. Tuttavia il 7º corpo da solo tenne il varco tra le due città e in collaborazione con Davout, Lefebvre ne smorzò l'offensiva e compì l'azione di copertura che permise a Napoleone di colpire a Eckmuhl.
Successivamente Lefebvre puntò sul [[Tirolo]], che con alterne fortune tentò di pacificare; dopo [[battaglia di Aspern-Essling |Aspern-Essling]] ricevette l'ordine di ricongiungersi al resto dell'armata e durante la [[battaglia di Wagram]] il suo corpo d'armata non prese parte ad alcun combattimento. Tornò in Tirolo, che riuscì a pacificare dopo notevoli sforzi.
 
Nel [[1810]] si ritirò nei suoi possedimenti, ma ritornò in servizio due anni dopo come comandante della fanteria della [[Guardia imperiale (Primo Impero)|Vecchia Guardia]] in occasione della [[campagna di Russia]]. Nonostante la sua età (58 anni) subì il calvario della ritirata ed il dramma della morte del figlio, generale di brigata; chiese di essere sollevato dall'incarico e non partecipò alle campagne del [[1813]].
 
Con l'invasione della Francia del [[1814]], egli fu richiamato in servizio e nonostante l'età diede grande prova di sé. Condusse personalmente una carica della Vecchia Guardia a [[battaglia di Montmirail|Montmirail]] ed a Monterrai.
 
Tuttavia, dopo la sconfitta di Napoleone a [[battaglia di Arcis-sur-Aube|Arcis-sur-Aube]], Lefebvre comprese che ormai era finita e fu tra i marescialli che chiesero l'abdicazione dell'Imperatore; e con la resa della Francia, {{citazione necessaria|egli riuscì, trattando con lo [[Alessandro I di Russia|zar Alessandro]], a far sì che l'[[Alsazia]] rimanesse francese.}}
 
D'allora in poi le sue presenze a corte furono sempre più rare, ma accettò il seggio in Senato durante i Cento Giorni.
 
Il [[14 settembre]] [[1820]] morì a [[Parigi]], assistito dalla sola moglie (tutti i suoi figli erano morti).
Nonostante non fosse un genio tattico-strategico egli fu sempre un onesto soldato, coraggioso e coerente, al contrario di altri marescialli; i suoi prigionieri furono sempre trattati con umanità e tendenzialmente non era portato alla razzia. Lui e sua moglie furono sempre presi in giro per i loro modi rozzi e per le loro umili origini, ma si prodigarono sempre nell'aiutare le vittime di guerra.
 
La sua salma è sepolta nel [[Cimitero di Père-Lachaise]] a Parigi.
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore
|collegamento_onorificenza=Legion d'Onore
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}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine della Corona Ferrea
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}}
{{Onorificenze
|immagine=Ord.St.Henry.PNG
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Militare di Sant'Enrico
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}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:François Joseph Lefebvre}}
 
{{Portale|biografie|guerre napoleoniche}}
 
[[Categoria:Generali francesi delle guerre napoleoniche]]
[[Categoria:Marescialli di Francia]]
[[Categoria:Grand croix della Legion d'Onore]]
 
[[be:Франсуа Жазеф Лефеўр]]
[[cs:François-Joseph Lefebvre]]
[[de:François-Joseph Lefebvre]]
[[en:François Joseph Lefebvre]]
[[es:François Joseph Lefebvre]]
[[fr:François Joseph Lefebvre]]
[[hu:François Joseph Lefebvre]]
[[ja:フランソワ・ジョゼフ・ルフェーヴル]]
[[ka:ფრანსუა ჟოზეფ ლეფევრი]]
[[ko:프랑수아 조제프 르페브르]]
[[nl:François Joseph Lefebvre]]
[[no:François Joseph Lefebvre]]
[[pl:François Joseph Lefebvre]]
[[pt:François Joseph Lefebvre]]
[[ro:François Joseph Lefebvre]]
[[ru:Лефевр, Франсуа Жозеф]]
[[sv:François Joseph Lefebvre]]