Leda Rafanelli e La Sirenetta - La più bella favola di Andersen: differenze tra le pagine

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{{Bio
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|Nome = Leda
{{fumetto e animazione
|Cognome = Rafanelli
|Sessotipo = Fanime
|sottotipo = film
|LuogoNascita =Pistoia
|paese = Giappone
|GiornoMeseNascita =4 luglio
|lingua originale = giapponese
|AnnoNascita =1880
|titolo italiano = La Sirenetta, la più bella favola di Andersen
|LuogoMorte = Genova
|titolo = アンデルセン童話 にんぎょ姫
|GiornoMeseMorte =
|titolo traslitterato = Andersen Douwa - Ningyo Hime
|AnnoMorte = 1971
|titolo pronuncia =
|Attività = politica
|regista = Tomoharu Katsumata
|Attività2 = anarchica
|autore = Hans Christian Andersen
|Attività3 = scrittrice
|autore nota = (Fiaba "[[La sirenetta]]")
|Epoca = 1900
|testi = <!--soggettista-->
|Nazionalità = italiana
|sceneggiatore = Mieko Koyamauchi
|PostNazionalità = , esponente dei [[futuristi di sinistra]]
|sceneggiatore 2 = Yuko Oyabu
|Immagine = Leda Rafanelli.jpg
|regista episodi =
|Didascalia = '''Leda Rafanelli''' fotografata nel suo studio, [[ottobre]] [[1946]], foto di Federico Patellani
|disegnatore =
}}
|disegnatore nota =
|character design = Shingo Araki
|mecha design =
|animatore = Reiko Okuyama
|direttore artistico = Kosei Makino
|direttore artistico 2 = Mataji Urata
|musica = Takekuni Hirayoshi
|studio = Toei Animation
|genere = fiaba
|genere 2 = sentimentale
|genere 3 = drammatico
|temi = <!--elenco puntato-->
|episodi = 1
|episodi totali = 1
|durata episodi = 68 min
|rete =
|data inizio = [[21 marzo]] [[1975]]
|data fine =
|censura =
|rete Italia =
|rete Italia nota =
|data inizio Italia =
|data fine Italia =
|episodi Italia = 1
|episodi totali Italia = 1
|durata episodi Italia =
|censura Italia =
|testi italiani = <!--dialoghista-->
|doppiatore italiano = Rosalinda Galli
|doppiatore italiano nota = (Marina)
|doppiatore italiano 2 = Giorgio Locuratolo
|doppiatore italiano 2 nota = (Principe)
|doppiatore italiano 3 = Gianna Spagnulo
|doppiatore italiano 3 nota = (Marina, canto)
|doppiatore italiano 4 = Fabrizio Mazzotta
|doppiatore italiano 4 nota = (Fritz)
|doppiatore italiano 5 = Anna Teresa Eugeni
|doppiatore italiano 5 nota = (La Strega del Mare)
|doppiatore italiano 6 = Laura Boccanera
|doppiatore italiano 6 nota = (La Principessa di Swamee, Marina nel secondo doppiaggio)
|posizione serie =
|precedente =
|successivo =
|immagine = La Sirenetta (anime).png
|didascalia = La morte della sirenetta Marina
}} è un film [[anime]] prodotto dalla [[Toei Animation]] nel 1975 per la regia di [[Tomoharu Katsumata]], fedele versione animata della celeberrima fiaba ''[[La sirenetta]]'' dello scrittore danese [[Hans Christian Andersen]], pubblicata per la prima volta nel [[1836]].
 
==Biografia Trama ==
Marina è la bellissima principessa sirena che vive con la sua famiglia nel suo palazzo sul fondo dell'oceano. A quindici anni le sirene diventano adulte, così anche lei, raggiunta quell'età, ha finalmente il permesso di nuotare fino alla superficie del mare per vedere il mondo esterno. Improvvisamente viene colta da una terribile tempesta: vedendo una nave in balia delle onde, lotta per salvare la vita ad un bellissimo principe che sta per annegare e se ne innamora perdutamente.
=== Origini della famiglia e prima adolescenza ===
Figlia di [[Livorno|livornesi]], già nell'adolescenza Leda mostra un' evidente facilità nello scrivere e [[Filippo Turati]] si premurerà di far pubblicare sul giornale del [[Partito Socialista Italiano (1892-1994)|PSI]] una sua poesia, ''Le gomene''.
In giovanissima età si trasferisce con i genitori ad [[Alessandria d'Egitto]], entrando in contatto con gli anarchici della ''[[Giuseppe Ungaretti#Anni giovanili|Baracca Rossa]]'', gruppo frequentato anche da [[Giuseppe Ungaretti]] ed [[Enrico Pea]]. Questi anni saranno rievocati, molti decenni più tardi, da [[Maurizio Maggiani]] ne ''Il coraggio del pettirosso'' <ref>[http://www.google.it/books?id=gAkn8BzX4HsC&pg=PA85&dq=maggiani++genova&sig=eVLLb4Vxg7Xu6ndPBJ0YZur7fW4 anteprima]([[1995]])</ref>.
 
Dal quel giorno Marina non fa altro che pensare al principe, è talmente innamorata di lui che ora il suo desiderio più grande è vivere con lui sulla terra. Quando un giorno scopre che il principe vive sulla foce del fiume Filgio, Marina pensa di andare da lui ma poi si chiede come avrebbe fatto a vivere con lui senza rischiare di rivelare l'esistenza del suo popolo poiché con la coda non avrebbe potuto scendere a terra. Capisce che per stare con il principe deve diventare anche lei un essere umano e c' era solo una persona che avrebbe potuto aiutarla: la perfida e potente strega del mare. Quella stessa notte Marina accompagnata dal suo amico Fritz, il delfino esce dal palazzo e si dirige verso la tana della strega.
=== Leda ad Alessandria d'Egitto ===
Col tempo, Leda abbandona le idee dell'[[Anarco-individualismo]] cui si era avvicinata e si lega alla corrente [[Socialismo libertario|socialista libertaria]], prendendo le distanze sia da progetti terroristici sia dalle involuzioni di stampo borghese il cui sviluppo fu, forse inconsapevolmente, alimentato dalle teorie di [[Max Stirner]]. A questo proposito va sottolineato che mentre molti anarco-individualisti si schiereranno a favore della guerra ovvero diverranno interventisti, Leda, già ritornata in Italia, fu in contrasto col ''[[Manifesto dei Sedici]]'', firmato anche da [[Kropotkin]] <ref>[http://www.monde-diplomatique.it/LeMonde-archivio/Marzo-2004/pagina.php?cosa=0403lm23.02.html&titolo=Attualit%C3%A0%20dell'utopia da monde_diplomatique]</ref>, che appoggerà, nel 1915,<ref>''La Libertà'' numero 12 del 1º Marzo 1915</ref>, l'entrata dell'Italia nel [[prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]], ribadendo ancora una volta le sue convinzioni pacifiste<ref>[http://www.fabruaria.it/pag_int2.php?codice=100114882943bbd95e52d54#]</ref>. Secondo la Rafanelli, infatti, le tendenze individualiste genuine all'interno dell'ideologia anarchica sono ben distanti dalle idee democratico-borghesi sulle quali poggiano pretestuosamente varie posizioni guerrafondaie.
Nel suo ultimo periodo di permanenza in [[Egitto]], la Rafanelli si avvicina al [[sufismo]], frangia dell'[[Islam]], nel quale il rituale estetico della danza riveste una grande importanza. Ancor oggi sono noti e pubblicizzati, del sufismo, i [[Dervisci|dervisci danzanti]]. La fede islamica, nel caso specifico della Rafanelli, è vista come critica e ribellione al mondo occidentale che vuole gestire e monopolizzare potere e cultura. Tornata dall'[[Egitto]] in [[Italia]] con suo marito, l'anarchico Ugo Polli, appena sposato, pubblicherà un articolo ne ''[[La Libertà]]''<ref>''La Libertà'', 5 maggio 1914</ref> in cui raffronta i due stili di vita: quello cristiano-occidentale e quello islamico.
 
Una volta lì Marina e Friz dovettero prima di tutto superare la tremanda foresta che c' era all'entrata della tana e dopo essere sfuggiti a due dei tremendi mostri della strega i due riuscirono ad arrivare alla sua tana ma quest'ultima fece entrare solo Marina e quando Marina si trovò davanti la strega rimase terorrizata dal quel tremendo mostro. Nonostante lo spavento iniziale Marina si riprese ma prima che potesse dire una sola parol,a la strega le disse che non doveva dire niente, sapeva già quello che voleva, e le disse che l'avrebbe aiutata ma solo a tre condizioni. Per prima cosa una volta diventata umana non sarebbe più potuta tornare ad essere una sirena e questo voleva dire che non avrebbe più rivisto né suo padre né sua nonna e neppure le sue cinque sorelle, poi la strega continuò dicendo che doveva far sì che il principe avrebbe dovuto dichiararle il suo amore, perché nel caso in cui lui avesse sposato un'altra donna, all'alba del giorno dopo le nozze, la sua vita avrebbe avuto termine, il suo cuore si sarebbe sperzato e il suo corpo si sarebbe dissolto in spuma di mare. La strega concluse che in cambio delle gambe avrebbe dovuto darle la sua bellissima e preziosa voce. Marina si fece coraggio ed accettò tutte e tre le condizioni, così ottenne la pozione che avrebbe compiuto il miracolo, ma rimase priva di voce.
=== In Italia alla vigilia e durante la prima guerra mondiale ===
Nel periodo antecedente alla [[prima guerra mondiale]],appena tornata in Italia, Leda è molto vicina ideologicamente all'amico [[Pietro Gori]] ed è stimata da [[Armando Borghi]] per la sua linea politica libertaria.
Aiutati da Olimpio Ballerini, marito <ref>[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/310/65.htm riferimento]</ref> della ben conosciuta anarchica fiorentina [[Teresa Fabbrini]]<ref>[[Teresa Fabbrini]] nasce a Firenze nel [[1855]] e si distingue, fin da giovane, come infaticabile propagandista delle idee [[Anarchia|anarchiche]] sia nel ruolo di conferenziera che di scrittice (ricordiamo, fra gli altri, il suo saggio ''Dalla schiavitù alla libertà''). Subisce condanne ed arresti durante l'organizzazione di scioperi e manifestazioni con le donne anarchiche e socialiste. Esule in [[Francia]], da cui viene espulsa, ripara in [[Svizzera]],terra tradizionalmente accogliente per i fuoriusciti anarchici (come ci ricorda il canto tradizionale anarchico ''Addio Lugano bella''). Muore a soli 48 anni stremata da stenti e fatiche.</ref>, Leda ed Ugo, da poco sposati, fondano la ''Casa Editrice Rafanelli-Polli''. Il matrimonio sarà però di breve durata. Dopo la separazione dal marito ed altre vicissitudini sentimentali la Rafanelli si lega a [[Carlo Carrà]], rapporto breve ma intenso a cui è dedicato il libro di Alberto Ciampi, ''Leda Rafanelli, Carlo Carrà: un romanzo, arte e politica in un incontro''. Successivamente ha una relazione con Giuseppe Monanni, con cui avrà un figlio, e pubblica alcuni romanzi e saggi: ''Bozzetti sociali'', ''Seme nuovo'', ''Verso la [[Siberia]]'', ''Scene della [[rivoluzione russa]]''. Dopo aver fondato, su invito degli anarchici [[Ettore Molinari]]<ref>[http://www.francoangeli.it/Ricerca/Scheda_Libro.asp?ID=11443&Tipo=Libro&titolo=Errico+Malatesta+e+il+movimento+anarchico+italiano+e+internazionale.+1872-1932] scienziato anarchico a cui è stato intitolato l'omonimo istituto tecnico industriale di Milano, dopo la [[Caduta della Repubblica Sociale Italiana|Liberazione]],antecedentemente l'istituto era intitolato ad [[Italo Balbo]]</ref> e [[Nella Giacomelli]]<ref>[http://www.bibliotecamai.org/cataloghi_inventari/archivi/archivi_collezioni_doc/inventario_molinari/inventario_molinari.html] anarchica collaboratrice di [[Ettore Molinari]]</ref>, la [[Società Editrice Sociale]], forse la più importante casa editrice [[Libertarismo|Libertaria]] italiana ([[1910]]), creerà, col Monanni, le riviste ''La Rivolta'' ([[1910]]) e ''La Libertà'' (fra il [[1913]] ed [[1914]]). In questo periodo [[Benito Mussolini]] corteggerà a lungo la Rafanelli. Le lettere dell'allora [[Benito Mussolini|socialista di Predappio]] saranno raccolte in un libro da Leda stessa e dal titolo ''Una donna e Mussolini''. L'epistolario è costituito da quaranta lettere inviate alla Rafanelli dal futuro dittatore [[fascista]]. Secondo Alessandra Pierotti,che ha studiato approfonditamente la sua figura e che ha avuto frequenti ed amichevoli contatti con una dei quattro nipoti di Leda, non ci sono mai stati rapporti intimi fra i due.
{{quote|.....perché Mussolini le parlò della sua "domestica tribù" dicendo che doveva portarli al mare. E fra tante idee "peregrine" di Leda c'era, fondamentalmente, questa: mai rovinare una famiglia}}
Va comunque tenuto conto che nel periodo preso in considerazione ([[1913]]-[[1914]]) Mussolini era ancora un rispettabile socialista rivoluzionario,aveva partecipato alla [[Settimana Rossa]] appoggiando l'insurrezione con comizi ed articoli<ref>[http://www.kamikazen.com/alfonsine/Alfonsine/mussolini_settimana_rossa.htm Mussolini, [[Filippo Corridoni]] e la Settimana Rossa Maggio 1914]</ref>. Lo stesso [[Lenin]] aveva espresso parole di stima nei suoi confronti considerandolo un possibile dirigente della rivoluzione e Mussolini stesso era ancora direttore dell'[[Avanti]]. La Rafanelli da parte sua negò sempre di esser stata l'amante di Mussolini mentre quest'ultimo se ne faceva un vanto. A questo proposito va detto che il Duce non avrebbe mai potuto ammettere apertamente di aver ricevuto un rifiuto da una donna, data la fama di grande amatore creata ad arte attorno alla sua persona.<ref>[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/272/48.htm da lettera dal titolo Leda, mia nonna]</ref>. Tuttavia gli storici P.V. Cannistraro e B.R. Sullivan, nella loro biografia su Margherita Sarfatti, sostengono che la Rafanelli ebbe effettivamente una relazione amorosa col futuro Duce, interrotta una prima volta per via di un fidanzato geloso di lei, ed una seconda - e definitiva - volta, per il passaggio all'interventismo di lui.
 
Dopo aver ottenuto la pozione Marina uscì dalla tana della strega e Fritz che l'aspettava fuori e aveva sentito tutto, fu molto triste al pensiero che l'amica avesse rinuciato alla sua bellissima voce. Anche Marina era un po' triste e si direse verso la foce del fiume Filgio ma prima torno a casa,ma non avendo il coraggio di entrare si fermò all'entrata e disse addio per sempre a suo padre a sua nonna e alle sue cinque sorelle, poi disse addio a Fritz ma lui le disse che voleva accompaganarla ma lei gli disse che era meglio salutarsi lì perché se l'avesse accompagnata sarebbe stato ancora più difficile separasi. Stringendo al cuore la bottiglia che conteneva la pozione Marina si diresse verso la foce del fiume Filgio e una volta lì era ormai quasi l'alba. Marina aprì la bottiglia e bevve tutto d'un fiato la pozione perché la strega gli aveva anche detto che se non avesse bevuto la pozione prima dell'alba non avrebbe più fatto effetto, ma non appena inghiottì la pozione Marina sentì subito un gran dolore. Stava così male che sembrava che stesse per morire ma alla fine proprio mentre il sole sorgeva all'orizzonte la pozione fece il suo effetto, Marina divenne umana ma per il dolore che aveva provato durante la trasformazione Marina svenne. Intanto al castello il principe si svegliò si affacciò alla finestra e mentre guardava il panorama vide Marina svenuta sulla spiaggia. Il principe preocupato corse da lei e cominciò a muoverla per svegliarla finché Marina non si riprese e divenne molto felice appena vide il principe e rimase sorpresa quando vide le sue nuove gambe, ma non appena tentò di camminare cadde a terra. Allora il principe chiamò due suoi servitori che portarono Marina al castello dove venne curata e vestita con gli abiti del principe perché in quel castello non c'erano vestiti da donna. Appena Marina si trovò da sola con il principe tentò di dirgli che era la donna che lo aveva salvato, ma purtroppo, essendo priva di voce a causa del patto con la strega, non riuscì a farsi capire dal principe.
Prima e durante la [[prima guerra mondiale]] il circolo di persone e di anarchici legati a Leda prenderà, senza indecisione alcuna, una posizione Internazionalista e pacifista di condanna al conflitto, nonostante i proseliti fatti dall'interventismo di sinistra, sia in Italia che all'estero, all'interno dei gruppi anrchici o vicini agli anarchici stessi. Il caso più eclatante a livello internazionale sarà quello di [[Kropotkin]], che, anche se per breve periodo, inviterà a combattere a fianco della [[Triplice intesa]]. Lo stesso [[Giuseppe Ungaretti]] sarà un acceso fautore dell'interventismo, arruolandosi come volontario agli inizi del conflitto.
 
Passarono due mesi e, anche se Marina era umana solo da poco, il principe si era già affezionato a lei: quando Marina suonava l'arpa al principe ricordava il rumore delle onde che si infrangono sulla scogliera e fu per questo che il principe decise di chiamare Marina "Principessa sirenetta" e questo rese Marina molto felice. Con il passare delle settimane Marina diventava sempre più felice, passava ogni momento della giornata accanto al principe e con il passare del tempo Marina pensava che il suo desiderio più grande si sarebbe presto esaudito. Un giorno, però, il principe ricevette un messaggio dai genitori che diceva che doveva subito partire per la Svezia per sposarsi con la principessa di quel paese, ma il principe rifiutò. Però il re e la regina gli fecero cambiare idea minacciandolo infatti gli dissero che se non avesse sposato la principessa avrebbero fatto arrestare e mettere in prigione per tutta la vita Marina e così per salvare Marina dalla prigione il principe accettò di sposare la principessa, ma una volta giunto in Svezia appena vide la principessa il principe scorprì che lei altri non era che la ragazza che aveva visto dopo che Marina lo aveva salvato. Il principe non aveva visto Marina quando lei lo aveva salvato pensando che fosse stata la principessa a salvarlo e quindi accettò di sposarla. Quando lo seppe a Marina le si spezzò il cuore, quello stesso giorno si celebrarono le nozze e quella stessa notte durante il viaggio di ritorno sulla nave che aveva portato lì il principe Marina stava sola sul ponte a pensare alla sua vita perhé ora che il principe aveva sposato la principessa, e secondo quello che le aveva detto la strega, lei era condannata a morire diventando spuma di mare appena il sole fosse sorto. Fu allora che Marina pensò che aveva rinuciato a tutto per stare con il principe aveva lasciato il suo mondo aveva lasciato la sua famiglia accettando di non rivederla mai più e aveva addirittura rinunciato alla sua bellissima e melodiosa voce e cosa aveva ottenuto? Solo la morte ed ora Marina non poteva far altro che accettare la sua sorte.
=== Fra le due guerre ===
Con la presa al potere del fascismo nel [[1922]] cessano le pubblicazioni della [[Società Editrice Sociale]] e la Rafanelli è costretta al silenzio politico, riuscendo purtuttavia a pubblicare ''Incantamento'', del [[1921]], ''Donne e femmine'', del [[1922]], ''L'oasi''. Questa sua ultima creazione letteraria riveste una particolare importanza in quanto è una dura denuncia del [[colonialismo]] e verrà pubblicata sotto falso nome durante la repressione fascista della [[Libia#Colonialismo e integrazione nel Regno d'Italia|Resistenza libica]] organizzata dalla [[sufismo|confraternita sufi]] della [[Senussiya]]<ref>[http://www.sufi.it/Islam/nisa/Leda.htm da sufismo documento Leda Rafanelli]</ref>. Costretta dalla ristrettezze economiche a far la chiromante, vive fra [[Milano]] e [[Genova]], trovando la serenità per scrivere ancora ''Nada'', ''La signora mia nonna'', ''Le memorie di una chiromante'', romanzi pervasi dall'atmomsfera orientale della sua gioventù. ''Le memorie di una chiromante'' hanno anche uno spiccato carattere autobiografico con chiari riferimenti alla singolare attività da lei esercitata per poter sopravvivere.
 
Ma non tutto era perduto, infatti Fritz l'amico delfino di Marina che non l'aveva mai persa di vista da quando si era trasformata, saputo del matrimonio aveva avvertito le sorelle di Marina e loro avevano escogitato un piano per salvare la sorella dal tremendo destino che l'attendeva. Proprio quella mattina presto alle sei e cinquantanove le sorelle si Marina e Fritz andarono da lei con un pugnale, appena Marina le vide rimase sorpresa dal fatto che le sorelle avessero i capelli tagliati, quest'ultime le dissero che erano andate dalla strega per chiederle di rompere l'incantesimo di cui lei era vittima e avevano ottenuto in cambio dei loro capelli il pugnale che avevano con loro e poi Fritz che aveva il pugnale lo diede a Marina e poi le sorelle le dissero che doveva uccidere il principe con il pugnale e se avesse fatto bagnare le sue ganbe con il sangue che sarebbe colato dal cuore del principe sarebbe potuta ritornare ad essere una sirena. Solo così si poteva salvare ma doveva farlo prima del sorgere del sole e per concludere le sorelle le dissero che l'avrebbero aspettata a casa con loro padre e loro nonna. Le sorelle e Fritz se ne andarono lasciando Marina da sola e indecisa se avrebbe veramente avuto il coraggio di uccidere il principe poi vide l'orizzonte e vide che era già illuminato e capì che l'alba era sempre più vicina e poi pensando al tremendo dolore avrebbe datto alla sua famiglia la notizia della sua morte, Marina decise di fare quello che le avevano detto le sorelle cioé di uccidere il principe ma doveva sbrigarsi perché ormai l'alba era prossima.
=== Secondo dopoguerra ===
A partire dalla fine degli anni quaranta, vivrà quasi sempre a [[Genova]], trovando i mezzi di sussistenza insegnando la lingua araba, facendo lavori artistici tramite l'utilizzo di caratteri arabi e scrivendo per [[Umanità Nova]]. Parte del suo lavoro è stato raccolto da [[Aurelio Chessa]]<ref>Fornaio in Egitto, poi ferroviere, dall'immediato secondo dopoguerra si occupa del reperimento e dell'archiviazione del materiale inerente alla vicenda [[Anarchia|anarchica]], di cui si avvicina all'ideologia. Quando muore [[Camillo Berneri|Giovanna Caleffi]], moglie di [[Camillo Berneri]](che oltretutto allevò anche i figli di [[Antonio Cieri]]), riceve dalla figlia di Berneri, Giliana, l'enorme documentazione raccolta dalla famiglia,del quale inizia il riordino e la divulgazione una quindicina d'anni più tardi. Si sposta in continuazione per seguire le tracce lasciate dai documenti e trovarne di nuovi, risiedendo a: [[Pistoia]], [[Iglesias]], [[Genova]], [[Canosa]] e Cecina. Quando muore il lavoro è portato avanti dalla figlia Fiamma. Dal punto di vista politico Chessa contribuisce alla redazione e pubblicazione dei giornali ''Volontà'' e ''L’Internazionale'' che fan capo alle formazioni denominate ''Gruppi d’Iniziativa Anarchica'' nate dalla scissione della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]] nel 1965, formazioni legate ad altre precedenti quali i [[Gruppi d'Azione Partigiana|GAP]] di [[Lorenzo Parodi]] e che è fra le matrici di [[Lotta Comunista]]). Sempre a Genova è fra i fondatori dei ''Gruppi Anarchici Riuniti'' che ebbero sede in Via degli Embriaci, strada situata in una zona dove tradizionalmente risiedono associazioni della sinistra comunista e libertaria. Le sue ricerche sul fuoriuscitismo, sull’[[Antifascismo]] sulla [[Guerra_civile_spagnola#Rivoluzione_sociale|rivoluzione spagnola]], sul movimento operaio sono cospicue, ricordiamo: ''Camillo Berneri: un anarchico italiano (1897-1937)'', ''Documenti e periodici dell’Archivio Famiglia Berneri'', ''Futuristi e anarchici quali rapporti?'', ''Gli eroi guerreschi come grandi criminali'', ''Guerra di classe in Spagna'', ''Il peccato originale, Mussolini grande attore, Mussolini normalizzatore e il delirio razzista'', ''Novelle di Berneri'', studi sulle vicende di [[Sante Pollastri]], Leda Rafanelli, [[Clemente Duval]].</ref>, che ha strutturato una delle più importanti memorie della vicenda anarchica, ovvero il Fondo (Archivio) Famiglia Camillo Berneri, attualmente conosciuto come l'archivio della famiglia Berneri-Chessa, la cui responsabile è Fiamma Chessa, figlia di Aurelio. L'archivio, con sede a [[Reggio Emilia]], presenta la raccolta completa di tutte le opere e gli scritti autobiografici di Leda, per cui è stato appositamente costituito un ''Fondo Leda Rafanelli''.
 
Con il cuore in gola Marina scese sotto coperta e una volta giunta alla tenda dove dormivano gli sposi si avvicinò al letto del principe alzò il pugnale e si preparò e pugnalarlo. Quando vide il viso del principe a Marina ritornarono in mente tutti i bellissimi momenti passati con lui in quei due mesi e così l'amore che provava per il principe bloccò le sue mani e così Marina si rifiutò di ucciderlo. Prese il pugnale diede un bacio al principe e poi se ne andò. Quando ritornò sul ponte erano le sette e dieci e Marina pensò che avrebbe fatto di nuovo parte del suo mondo anche se si sarebbe dissolta in spuma di mare e poi gettò in acqua il pugnale che quando fu in acqua scomparve emanando una luce che svegliò il principe. Spaventato il principe sali sul ponte ed ecco che vide Marina sul parapetto e la chiamò con il nome che le aveva dato. Marina lo sentì ma non si fermò perché ormai era troppo tardi e sotto gli occhi del principe si gettò in mare, il principe stava per tuffarsi anche lui per riportare Marina a bordo quando vide sul parapetto un pezzo della sua coda e la spilla a forma di fiore con una perla datale dal padre il giorno del suo qiundicesimo compleanno, quando tutto aveva avuto inizio, proprio allora sorse il sole perché ormai erano le sette e dicanove in punto e quando la luce del sole illuminò il corpo di Marina che stava sprofondando acadde quello che le aveva detto la strega. Il suo cuore si spezzò e il suo colpo si dissolse in tanta e bella spuma di mare ma prima di sparire per sempre sul vloto di Marina comparve un bellissimo sorriso ma poi la spuma tirata dal vento si alzò in cielo e il principe la vide. Poi vedendo la perla e il pezzo di coda gli tornò in mente l'attimo in cui aveva visto Marina mentre lo salvava dalla tempesta e così il principe capi che era Marina la donna che lo aveva salvato ma ormai era troppo tardi, per lei ormai non c' era più niente da fare. Il principe con il cuore infranto non poté far altro che guardare Fritz che inseguiva la spuma ma si racconta che lo spirito di Marina non si dissolse in spuma come il suo corpo, infatti si dice che il suo spirito il suo coraggio e la sua bontà siano ancora vivi nella fantasia di tutti i bambini. Questa è la fine della storia di Marina una sirena che morì per amore.
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.comune.re.it/biblioteche/berneri.nsf/pagine/F0C4C2D2810760A9C1257259004E818B?OpenDocumentda sintesi da fondo [[Camillo Berneri]]]
*[http://www.comune.re.it/biblioteche/berneri.nsf/pagine/FF47E85A97CA32D7C1256CC4005BA855?OpenDocument Archivio Famiglia[[Camillo Berneri]]-[[Aurelio Chessa]]]
*[http://www.fabruaria.it/img/fotopagine/100114882943bbd95e52d54-2.jpg una foto di Leda Rafanelli]
*[http://www.socialismolibertario.it/Leda_rafanelli.htm Leda Rafanelli]
*[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/269/41.htm Per Leda Rafanelli di Felice Accame]
 
== Opere della RafanelliOsservazioni ==
Il film si distingue per la sua rispondenza alla trama e alla filosofia che sta alla base della fiaba di Andersen. Presenta alcune riprese della città di [[Copenaghen]] (tra cui anche la celebre [[statua della Sirenetta]]) all'inizio e alla fine della storia a cartoni. È stato il primo anime ad aver avuto una donna, [[Reiko Okuyama]], come direttore delle animazioni<ref>Scheda sull'anime [http://www.animeclick.it/anime/Andersen+Douwa+Ningyo+Hime La Sirenetta, la più bella favola di Andersen] di [[AnimeClick.it]]</ref>.
*''Una donna e Mussolini: la corrispondenza amorosa'' ,1975 [[Rizzoli]]
*''Leda Rafanelli-Carlo Carrà: un romanzo: arte e politica di un incontro'' in collaborazione con Alberto Ciampi, 2005 Centro internazionale della grafica
*''L'eroe della folla'' , 1925 Casa Editrice sociale
*''La caserma...scuola della nazione.''
*''Alle madri italiane'' ,Nerbini.
*Lavoratori 1959
*Bozzetti sociali 1921 Casa editrice sociale
*La "castità" clericale Società Ed. Milanese
*Valida braccia: opusculo di propaganda contro la costruzione di nuove carceri 1907 Rafanelli-Polli
*Per l'idea nostra. Raccolta di articoli e bozzetti di propaganda Rafanelli-Polli
*Amando e combattendo. Racconto sociale 1906 Serantoni
*Un'anarchica femminista e rivoluzionaria eccezionale 1995 Archivio Famiglia Berneri
*Società presente e società avvenire 1907 Libr. editrice Rafanelli-Polli
*La corona e la blouse: confronto sociale Biblioteca della rivista di letteratura operaia "La blouse"
*Seme nuovo. Romanzo 1912 Società editoriale milanese
*La bastarda del principe. Madre coronata e madre plebea 1904 Nerbini
*Contro la scuola 1907 Tip. Polli
*La scuola borghese Libreria editrice sociale
*Una tragedia Rafanelli-Polli
*Bozzetti sociali
*Verso la [[Siberia]]
*Scene della [[rivoluzione russa]]
*Incantamento
*La signora mia nonna
*Donne e femmine
*L'oasi
*Nada
*Le memorie di una chiromante
 
==Doppiaggio italiano==
== Bibliografia sulla Rafanelli ==
Esistono due edizioni in italiano del film, nella prima Marina è doppiata da [[Rosalinda Galli]], mentre nella seconda da [[Monica Ward]]. Le differenze di doppiaggio tra le due versioni sono essenzialmente due:
*''Mussolini, l'uomo e l'opera'' Di Giorgio Pini, Duilio Susmel, 1953 [[La Fenice]]
#Nel primo il principe decide di chiamare Marina "Principessa sirenetta", mentre nel secondo "Marina".
*''Anarchia e romanziera: Leda Rafanelli'' , C. Cusin,1995, Archivio Famiglia [[Camillo Berneri]]
#Nel primo doppaiggio viene detto che Marina alla sua morte divverrà spuma, mentre nel secondo "bolle di sapone". Da notare che quando la sirenetta muore nel film il suo corpo si trasforma in bolle colorate che salgono fino al cielo.
*''Il mito dello Stato nuovo dall'antigiolittismo al fascismo'' , Di Emilio Gentile, 1982 [[Laterza]]
Il secondo doppiaggio è stato usato per la videocassetta distrubuita dalla Stardust negli [[anni 1990|anni novanta]]
*''Mussolini: la maschera del dittatore'' di [[Pier Carlo Masini]]<ref>nato nel 1923, negli anni '30 si avvicina all'antifascismo frequentando le associazioni studentesche fiorentine che fanno riferimento a [[Tristano Codignola]], teorico del [[liberalsocialismo]], partecipa alla rivista ''Argomenti''; arrestato, è condannato a tre anni di confino nel 1942, si avvicina in seguito al [[Partito Comunista Italiano|PCI]] ma è contrario alla linea opportunistica di Togliatti per cui nel 1945, conosciuto [[Alfonso Failla]] a Livorno si avvicina alla ideologia anarchica, partecipa alla ristrutturazione della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]] ed alle difficili scelte e scissioni in seno alla FAI stessa e si può ritenere fra i dirigenti anarchici di spicco; nel contempo si dedica alla stesura di parti della storia dell'anarchia con notevole competenza ed acutezza di analisi [http://www.romacivica.net/ANPIROMA/antifascismo/biografie%20antifascisti69.html biografia [[ANPI]]]</ref>, 1999, [[Biblioteca Franco Serantini|BFS]]
*''Futuristi e anarchici: quali rapporti?'' , di Alberto Ciampi, 1999
*''Mussolini e La Voce''di Emilio Gentile 1976 G. C. [[Sansoni]]
*''Mussolini: piccolo borghese'' di Paolo Monelli 1965 [[Garzanti]]
*''Leda Rafanelli - [[Carlo Carrà]]: un romanzo : arte e politica in un incontro'' , di Alberto Ciampi, 2005 Centro Internazionale della Grafica
*''Gaetano Bresci: la vita, l'attentato, il processo e la morte del regicida'' Di Giuseppe Galzerano 1988 Galzerano
*''Censorship and Literature in Fascist Italy'' 2007 Di Guido Bonsaver University of [[Toronto]] Press
*''Mussolini'' Di Peter Neville 2004 [[Hoepli]]
*''Mussolini. Glorie e disonori del primo Novecento italiano'' Di Valentina De Giorgi 2004 Alpha Test
*''Mussolini'' Di Renzo De Felice 1997 [[Einaudi]]
*''Il bambino è servito: leggende metropolitane in Italia'' Di [[Cesare Bermani]] 1991 [[Hoepli]]
*''Benito Mussolini: l'uomo, il rivoluzionario, lo statista e la sua formazione'' Di Giuseppe Tricoli 1996 La Navicella
*''Le metamorfosi di Mussolini: l'uomo più discusso di questo secolo'' Di Mario Celli, Domenico Olivieri 1995 [[Grafica Artigiana]]
*''L'Italia di fronte alla [[prima guerra mondiale]]''Di Brunello Vigezzi 1966 R. Ricciardi
*''Futurismo, cultura e politica'' Di [[Renzo De Felice]], George Lachmann Mosse 1988 Fondazione [[Giovanni Agnelli (senior)|Giovanni Agnelli]]
*''La Rassegna della letteratura italiana'' di Walter Binni 1993 [[Le lettere]]
*''Il Pensiero politico'' a cura di Istituto di Studi Storico-Politici (Florència) 1968 L.S. Olschki
* ''Rarità bibliografiche dell'Ottocento: Materiali e pretesti per una storia'' di [[Marino Parenti]], 1953, [[Sansoni]]
*''La sociologia del partito politico nella democrazia moderna'' Di Robert Michels 1966 Società editrice [[il Mulino]]
*''Il socialismo anarchico in Italia'' Di [[Enzo Santarelli]] 1973 [[Feltrinelli]]
*''Mussolini l'italiano: il Duce nel mito e nella realtà'' Di Aurelio Lepre 1995 A. [[Mondadori]]
*''Lo spettacolo del fascismo'' , Simonetta Falasca Zamponi 2003 [[Hoepli]]
*''L'estrema avanguardia del Novecento'' Umberto Carpi 1985 [[Editori Riuniti]]
*''Liberali, socialisti e Camera del lavoro a Firenze nell'età giolittiana'', Nicla Capitini Maccabruni 1990 Olschki
*''Storia degli anarchici italiani nell'epoca degli attentati'', [[Pier Carlo Masini]] 1981
[[Rizzoli]]
*''I periodici operai e socialisti di Varese dal 1860 al 1926'' ,Luigi Ambrosoli 1975 SugarCo
*''Un Trentennio di attività anarchica (1914-1945)'', Anarchism Collection (Library of Congress), Paul Avrich Collection (Library of Congress) 1953 Edizioni "L'Antistato"
*''Italian Women Writers: A Bio-Bibliographical Sourcebook'' , Rinaldina Russell Greenwood Press
*"[[Gesù]] socialista": una tradizione popolare italiana, 1880-1920, Arnaldo Nesti 1974 [[Claudiana]]
*''Dizionario autori: italiani contemporanei'' , Laura Alfonso 1996 G. Miano
*''Lavoratori italiani in Brasile: un secolo di storia sociale dell'altra'' , Edgar Rodrigues, Andrea Chersi 1985 Galzerano
*''Futurism and Politics: Between Anarchist Rebellion and Fascist Reaction'' Günter Berghaus
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
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* {{ann|anime|3604}}
{{portale|anime e manga|letteratura}}
 
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[[Categoria:PersonalitàFilm legated'animazione a Pistoia|Rafanelli, Ledagiapponesi]]
 
[[en:Hans Christian Andersen's The Little Mermaid]]
[[es:Leda Rafanelli]]
[[es:Andersen Dowa: Ningyo Hime]]
[[fr:La Petite Sirène (film, 1979)]]
[[ja:アンデルセン童話 にんぎょ姫]]
[[ru:Принцесса подводного царства]]