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{{Utente:Marco Plassio/Sandbox}}
 
{{Santo
|nome= San Magno
|immagine= San_Magno-Botoneri.jpg
|didascalia= San Magno ritratto sulla volta della cappella antica del suo santuario.
|venerato da= Chiesa cattolica
|ricorrenza= [[19 agosto]]
|attributi= Raffigurato come un legionario romano che porta uno stendardo e la palma del martirio.
|santuario principale= [[Santuario di San Magno]]
}}
'''San Magno''' è un [[santo]] della [[Chiesa Cattolica]].
 
Tradizionalmente considerato membro della leggendaria [[legione tebea]], centro del suo culto è il famoso [[santuario di San Magno]], a [[Castelmagno]], in [[Piemonte]]<ref name="smnet">{{Cita web|url=http://www.sanmagno.net/storia.htm|titolo=sanmagno.net - storia|accesso=22 dicembre 2011}}</ref>.
 
==Teorie sulle origini di San Magno==
===San Magno tebeo===
[[File:San Magno-Tebeo.jpg|thumb|left|100px|San Magno nelle vesti tradizionali]]
 
La tradizione, originata probabilmente nel [[1604]] dalla pubblicazione riguardante i martiri tebei dello storico<ref>Gino Musso ne ''Il Santuario di San Magno'' indica il Baldesano come ''canonico et theologo della Chiesa Metropolitana di Torino'' e dottore in medicina. L'opera da lui scritta è ''La Sacra Historia di San Mauritio arciduca della Legione Thebea et de' suoi valorosi Campioni'' e dedicata al duca [[Carlo Emanuele I]].</ref> Guglielmo Baldesano<ref name="smnet" />, fa di San Magno un soldato della famosa [[legione Tebea]], comandata da [[san Maurizio]]. La legione, secondo la leggenda, fu in gran parte massacrata nel [[286]] ad [[Agauno]], in quello che oggi è il [[Canton Vallese|Vallese svizzero]]. Magno, sfuggito alla decimazione, si diresse verso le montagne del [[Piemonte]] meridionale, dove predicò la [[Cristianesimo|religione cristiana]] fino al [[martirio]] ed alla [[sepoltura]] nel luogo dove ora sorge il santuario.
 
Alcuni studiosi suppongono che, nonostante il testo del Baldesano sia il primo a trattare san Magno come appartenente alla legione tebea, si tratti comunque di un derivato di tradizioni preesistenti. A prova di questa teoria indicano il ritratto di san Magno presente nella [[Santuario di San Magno#La cappella Allemandi|cappella Allemandi]], dove gli affreschi cinquecenteschi dell'artista Botoneri rappresentano il santo senza la [[corazza]] tipicamente romana, ma comunque armato di [[spada]] e con un ampia [[croce]] rossa sul petto. Egli ritiene che la popolazione vedesse in san Magno anche un protettore della fede dai nemici in genere, dagli [[eresia|eretici]] ai non cristiani<ref>{{Cita|Musso|pag. 27}}</ref>.
 
Dopo la pubblicazione dell'opera del Baldesano ebbe inizio l'opera di "militarizzazione" dell'[[iconografia]] del santo. Emblematico è il caso della [[bolla pontificia]] emessa da [[Clemente VII]] nel [[1527]] per concedere l'[[indulgenza]] ai [[Pellegrino|pellegrini]] del santuario. La bolla venne modificata dopo anni ritagliano l'originale immagine di San Magno sostituendola con una in cui è rappresentato con corazza e stendardo.
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===San Magno monaco===
{{Vedi anche|Magno di Füssen}}
[[File:San Magno-Monaco.jpg|thumb|left|100px|San magno in veste monacale]]
La teoria più recente sulle origini di San Magno, nonché quella che attualmente ha più credito fra gli studiosi, è quella che vede il culto del santo come importato dai monaci [[Ordine di San Benedetto|benedettini]] che operavano nel [[Piemonte]] meridionale.
 
Questa teoria venne avanzata per la prima volta dallo studioso Carlo Lovera di Castiglione, in una lettera inviata al [[Vescovo|monsignor]] Riberi e pubblicata nel [[1933]]. Analizzando le [[Agiografia|agiografie]] dei santi con mome [[Magno]] e sue variazioni, pose in particolare l'attenzione su un ''Mang-Ald'', [[Lingua latina|latinizzato]] successivamente in ''Manaldus'' o ''Magnus'', che nacque probabilmente nel [[699]] nella regione allora detta [[Rezia]]. Successivamente andò a vivere nel convento di [[San Gallo]] (fondato da [[San Colombano]]), dopo essere stato [[Ordine sacro|ordinato]] [[sacerdote]] venne inviato con altri in [[Baviera]] presso il confine [[Svizzera|svizzero]] dove [[Evangelizzazione|evangelizzò]] la popolazione, fondò un'[[abazia]] e diede nuovo impulso all'[[agricoltura]]. Morì a [[Füssen]] nel [[772]]<ref>{{Cita|Musso|pag. 29}}</ref>.
 
Il culto di San Magno sarebbe arrivato nelle vallate [[Provincia di Cuneo|cuneesi]] con la diffusione degli ordini monacali, primo fra tutti quello di [[San Benedetto]], la cui regola aveva soppiantato quella più rigida di [[San Colombano]]<ref>{{Cita|Musso|pag. 31}}</ref>.
 
Resta il fatto che anche su [[San Magno di Füssen]] non si hanno notizie chiare e certe, e resta da spiegare per quale motivo il suo culto sia diffuso solo in alcune vallate del cuneese<ref>{{Cita|Musso|pag. 32}}</ref>.
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===San Magno e San Dalmazzo===
[[File:Castelmagno-LapideRomana.jpg|thumb|left|100px|Lapide romana trovata durante gli scavi del 1894]]
Secondo autori come Alfonso Maria Riberi il personaggio di San Magno è da ricollegare ad un altro santo venerato nel [[Provincia di Cuneo|cuneese]]: [[San Dalmazzo]]. La teoria di Riberi vede Magno come un cristiano originario delle zone che cercava di evangelizzare, e che venne [[Martirio|martirizzato]] nel luogo ove ora sorge il [[Santuario di San Magno|santuario]] a lui dedicato<ref>{{Cita|Musso|pag. 25}}</ref>.
 
A prova della sua ipotesi viene indicato il ritrovamento, nel [[1894]] durante lavori nel santuario, di resti di un [[cimitero]] e di un luogo di culto [[Roma antica|romani]], risalenti al [[III secolo]]. Il Riberi ipotizza che san Magno abbia predicato contro gli antichi dei [[Paganesimo|pagani]] e le relative superstizioni, fino al martirio in quei stessi luoghi<ref>{{Cita|Musso|pag. 26}}</ref>.
 
Ad ulteriore suffragio della sua tesi Riberi riporta una parte di alcuni versi in [[Lingua latina|latino]] che Gerolamo Vida, [[vescovo]] di [[Alba]], dedicava al [[cardinale]] [[Michele Ghislieri]], allora [[vescovo]] di [[Mondovì]], poi [[papa]] [[Pio V]]. Essi recitano «''Alpibus in vestris sistat vestigia Magnus''», interpretate dal Riberi come ''San Magno arresti i suoi passi sulle aspre Alpi, sbarrando la strada ai nemici'', cercando così di evidenziare il culto di un san Magno martire già da secoli.
<br style="clear:left;" />
 
==Il culto di San Magno==
[[File:Castelmagno-Santuario.jpg|thumb|150px|Il [[santuario di San Magno]]]]
La memoria di San Magno è celebrata il [[19 agosto]] di ogni anno<ref>{{Cita web|url=http://www.santiebeati.it/08/19/|titolo=Santi, beati e testimoni|accesso=22 dicembre 2011}}</ref>. A [[Castelmagno]] viene celebrato portando la statua del santo in una [[processione]] di secolare memoria presso il [[Santuario di San Magno|santuario]]<ref>{{Cita web|url=http://www.sanmagno.net/eventi.htm|titolo=sanmagno.net - eventi|accesso=22 dicembre 2011}}</ref>.
 
A San Magno veniva chiesta intercessione per la protezione del [[Allevamento|bestiame]] e delle [[Agricoltura|colture]] (le principali fonti di sostegno delle popolazioni delle vallate dove San Magno è ricordato), nonché per aver protezione dalle avversità della [[montagna]] e per qualunque necessità di chi lo invocava. Imponente è la quantità di [[ex voto]] apposti sulle pareti della [[navata]] del [[santuario di San Magno]] a [[Castelmagno]], a testimonianza della devozione della popolazione locale.
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==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore=Gino Musso|titolo=Il Santuario di San Magno|editore=Associazione culturale Primalpe|città=Cuneo|anno=2005|ISBN=ISBN 88-88681-42-6|cid=Musso}}
* {{Cita libro|autore=Alfonso Maria Riberi|titolo=San Magno martire: notizie della sua vita e del suo culto nel Santuario di Castelmagno (Cuneo)|editore=Tipografia diocesana S. Francesco di Sales|anno=1932}}
 
==Altri progetti==
{{Interprogetto|commons=Category:Saint Magnus}}
 
==Collegamenti esterni==
{{Santiebeati|92046}}
 
 
{{Portale|Cattolicesimo}}
 
<!--[[Categoria:Santi per nome|Magno]]
[[Categoria:Castelmagno]]-->