La Chiesa di San Nicola vescovo si trova nel centro storico di Ceppaloni in [[provincia di Benevento]], [[arcidiocesi di Benevento]].
{{W|arte|febbraio 2009}}
==Storia==
{{quote|Uomo dell'aria, tu colora col sangue le ore sontuose del tuo passaggio fra noi. I limiti esistono soltanto nell'anima di chi è a corto di sogni|P. Petit, ''Trattato di funanbolismo'', Ed. Ponte alle Grazie 1999}}
La chiesa è di antica fondazione come testimoniano le nicchie in stile gotico riferibili ai secoli XII-XIII poste sulla parete della navata di destra.
{{Bio
La chiesa subì un consistente restauro nel 1502 ad opera dell’arcivescovo di [[Santa Severina]] Alessandro della Marra, zio di Camillo [[della Marra]], feudatario di Ceppaloni. Altri rifacimenti furono realizzati tra la fine del Seicento e i primi decenni del Settecento su disposizione dell’arcivescovo card. Vincenzo Maria [[Orsini]], poi papa con il nome di [[Benedetto XIII]].
|Nome = Philippe
Negli anni ’20 del Novecento la chiesa fu nuovamente ristrutturata, ma le precarie condizioni statiche peggiorarono con il terremoto del 1934, per cui la chiesa fu chiusa al culto per diversi anni. A seguito del sisma del 1962 la chiesa fu nuovamente dichiarata inagibile ed è stata riaperta dopo i lavori di ristrutturazione e restauro il 29 settembre 1999.
|Cognome = Petit
|Sesso = M
|LuogoNascita = Nemours
|GiornoMeseNascita = 13 agosto
|AnnoNascita = 1949
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = artista
|Nazionalità = francese
|PostNazionalità = , noto [[funambolo]], [[mimo]] e [[giocoliere]]
|Immagine = PhilippePetitAAFeb09.jpg
|Didascalia = Philippe Petit nel febbraio 2009
}}
La chiesa di S. Nicola vescovo ebbe l'intitolazione a parrocchia arcipretale nel secolo XVII. Precedentemente la chiesa ceppalonese era eretta in [[collegiata]] sotto il titolo di “S. Maria in Piano e annessa di S. Nicola”.
== Biografia ==
Autodidatta del funambolismo, Philippe Petit ha sei anni quando annuncia di voler diventare regista teatrale ed impara da solo l'arte dei giochi di prestigio. Studia per dieci anni pittura, scultura, scherma, stampa, falegnameria, teatro, equitazione. A diciassette si destreggia abbastanza bene da divenire presto giocoliere e [[funambolo]] autodidatta, ed è già abbastanza abile da fuggire dalla polizia col suo monociclo (nonostante questo, sarà arrestato più di cinquecento volte). A diciotto anni è già espulso da cinque scuole per aver borseggiato gli insegnanti e manipolato carte da gioco, si rifiuta di dare esami per dimostrare qualcosa e va via di casa diventando artista di strada. S’inscrivono nel suo percorso sporadiche apparizioni all’interno dell’edificio teatro e nel circo, ma sono soprattutto la strada con “quel che sta sopra”, l’aria e lo spazio tra il suolo e l’etere, a costituire il suo teatro.
== Descrizione ==
Quelli che divengono i suoi speciali spettacoli dell’aria, sono progettati e realizzati come veri e propri colpi cui non segue né precede una conferenza, un manifesto, una qualsiasi sorta di pubblicità, o, ancor meno, di ricompensa. Divenuto famoso per le sue traversate clandestine sul cavo a grandi altezze, fanno parte del suo lungo ''curriculum'' la traversata che nel 1971 unisce i campanili di [[Notre Dame]] a [[Parigi]], quella di [[Sidney]], che nel [[1973]] unirà le cime dell’Opera House e dell’Harbour Bridge, il più grande ponte ad archi del mondo; e ancora la traversata delle Grandi Cascate di Peterson, quella delle [[cascate del Niagara]], il Superdome a New Orleans, le guglie della cattedrale di Laon, in [[Francia]].
La facciata è a capanna ed è affiancata a sinistra dalla cappella della confraternita del SS. Rosario e Corpo di Cristo edificata verso il 1746.
L’architrave del portale in pietra calcarea reca l’iscrizione relativa al restauro del 1502 e lo stemma dell’arcivescovo di S. Severina Alessandro della Marra. Sopra il portale è posto un bassorilievo in marmo di carrara della stessa epoca raffigurante la [[Madonna delle Grazie]].
L’edificio è a pianta rettangolare e l'interno è attualmente diviso in tre navate. L’altare maggiore, in marmo intarsiato, posto in fondo alla navata centrale risale alla prima metà del sec. XVIII. Nella nicchia al di sopra dell’altare è posta la statua di Maria SS. Addolorata, il cui culto iniziò tra il 1814 e il 1829. Lateralmente troviamo la statua lignea di S. Nicola di fattura settecentesca.
Il 7 agosto 1974 compie la sua impresa più famosa: la traversata delle [[Twin Towers]].
Il funambolismo di Philippe Petit sembra segnalare un territorio nuovo di un’arte stupefacente e sovversiva, letteralmente sul filo della legalità, clandestina e pubblica ad un tempo, ed in grado di tenere insieme in una forte tensione, la coincidenza di presenza, azione e creazione, oltre ogni categoria. Non si tratta meramente di [[circo]], o di enorme virtuosismo. Fuori dal controllo dei canoni e dei confini, [[teatro]], [[happening]], situazione, azione perturbante ed azione pubblica, aprono il loro senso sotto i piedi di Petit, che gioca un’azione fondata sull’inseguimento costante di un assoluto equilibrio e sul controllo armonico del suo attore.
Alla fine del [[Seicento]] erano presenti altri quattro altari: uno posto sul lato nord, in una cappella posta in fondo alla navata di destra e dedicato alla [[Madonna delle Grazie]]. Nella navata di sinistra si trovavano gli altari, già presenti nel sec. XVI e dedicati a S. Antonio da Padova, al SS. Corpo di Cristo e del SS. Rosario, quest’ultimi due erano posti in piccole cappelle delle rispettive confraternite.
== Opere ==
*Petit P. (1985), Trattato di funanbolismo, Ponte alle Grazie, Firenze 1999; (prefazione all'edizione italiana: [[Paul Auster]]; quarta di copertina: [[Werner Herzog]])
*Petit P. , Credere nel vuoto, Bollati Boringhieri, Torino 2008.
*Petit P. , Toccare le nuvole, Tea, Milano 2006.
=== Il campanile ===
*Mordicai Gerstein, The man who walked between the towers, Brookfield, Conn. : Roaring Brook Press, 2003.
Il campanile della chiesa è situato sul sagrato della chiesa e fu ricostruito intorno alla metà del [[Settecento]] con caratteristiche antisismiche. La costruzione a gradoni con marcapiani in pietra e il distanziamento dalla chiesa è conforme, infatti, alle disposizioni dettate dalla Fabbrica Ecclesiastica, ufficio diocesano fondato dal card. Orsini. Durante il decennio francese vi fu posto l’orologio pubblico, di cui oggi resta solo una labile traccia.
==Filmografia==
*''[[Man on Wire - Un uomo tra le Torri]]'' (2008) - Documentario
== Collegamenti esterni ==
Alfredo Rossi, ''Ceppaloni. Storia e società di un paese del regno di Napoli'', Ceppaloni, 2011. ISBN 978-88-906209-0-4.
*[http://www.movieplayer.it/trailer/2126/man-on-wire-trailer/ Trailer del film Man of Wire]
*[http://www.youtube.com/watch?v=ddHHem66_P8 Intervista televisiva di Fabio Fazio, 5 dicembre 2009]
*[http://www.nytimes.com/2006/09/21/garden/21petit.html Sarah Lazarovic, ''The daredevil in the clouds'', The National Post, 9 settembre 2002]
*[http://www.clownlink.com/2007/10/jim-moore-photo-exhibition-of-twin.html Higginbotham, Adam. 'On top of the world', The Guardian, 19 gennaio 2003]
*[http://www.clownlink.com/2007/10/jim-moore-photo-exhibition-of-twin.html Foto dell'Expo 86]
*[http://www.clownlink.com/2007/10/jim-moore-photo-exhibition-of-twin.html Reportage radiofonico di Tom Kaminski per la WCBS Newsradio 880]
*[http://www.clownlink.com/2007/10/jim-moore-photo-exhibition-of-twin.html La firma di Philippe Petit in cima ad una delle due Torri del World Trade Center]
*[http://www.clownlink.com/2007/10/jim-moore-photo-exhibition-of-twin.html Street juggling, Notre Dame and WTC, di Jean Louis Blondeau]
[[da:Philippe Petit]]
[[de:Philippe Petit]]
[[en:Philippe Petit]]
[[es:Philippe Petit]]
[[fr:Philippe Petit (funambule)]]
[[he:פיליפ פטי]]
[[pt:Philippe Petit]]
[[tr:Philippe Petit]]
|