Eccidio di Biafra e Abdülmecid I: differenze tra le pagine

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L’ '''eccidio di Biafra''' avvenne il [[9 maggio]] [[1969]] in [[Nigeria]]. In quell’occasione perirono dieci tecnici italiani dell'[[ENI]] e un arabo.
{{Monarca
|nome = Abdul Mejid I
|titolo = sultano
|inizio regno = 1839
|fine regno = 1861
|predecessore = [[Mahmud II]]
|successore = [[Abdul Aziz]]
|immagine =Sultan Abdulmecid Pera Museum 3 b.jpg
|legenda = Ritratto di Abdul Mejid I
|firma = Tughra of Abdülmecid I.JPG
}}
 
{{Bio
==Cenni storici==
|Nome = ‛Abd ul-Mejīd I
I campi petroliferi dell'ENI in Nigeria si trovano sulla riva sinistra del fiume [[Niger]], in territorio confinante con il [[Biafra]] ma ancora sotto il controllo di Lagos. L'Agip conduceva prospezioni petrolifere nei due campi denominati "Okpai" e "Kwale 3", distanti tra loro circa quindici chilometri.
|Cognome =
|ForzaOrdinamento = Abd ul-Mejid
|PreData = in [[turco ottomano]]: '''<big>عبد المجيد اول</big>''', ''ʿAbdü’l-Mecīd-i evvel''
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita = 23 aprile
|AnnoNascita = 1823
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 25 giugno
|AnnoMorte = 1861
|Epoca = 1800
|Attività =
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = fu il trentunesimo [[sultano]] dell'[[Impero ottomano]], succeduto a suo padre [[Mahmud II]] il [[2 luglio]] [[1839]]
}}
 
Durante il suo governo l'[[Impero ottomano]] si avviò al declino nonostante le riforme del sultano.
La mattina del 9 maggio 1969, verso le cinque e trenta, un comando di biafrani interviene dopo aver sconfitto gli avamposti nigeriani, attaccando il campo Kwale 3 e uccidendo 10 tecnici italiani e un giordano. I tecnici del campo Okpai, sentendo riecheggiare colpi ripetuti di arma da fuoco nella foresta, decidono di prendere i mezzi e avviarsi verso Worri, ma appena giunti al campo Kwale 3 scoprono la tragedia, e vengono catturati dai biafrani. Gli italiani fatti prigionieri furono in totale quattordici: ''Silvio Barbera'', ''Claudio Bersani'', ''Nereo Bassi'', ''Giacomo Chianura'', ''Rocco D'Amico'', ''Aldo Fuolega'', ''Pietro Giammaria'', ''Guglielmo Grignaffini'', ''Vittorio Lucarelli'', ''Lino Mazza'', ''Aristide Rai'', ''Francesco Tomasoni'', ''Walter Cattivelli'', ''Vladimiro Golfarelli'', portati nel villaggio di ''Barakanà'' e successivamente nella prigione di Owerri. La notizia dell'attacco biafrano venne alla luce solo il 13 maggio, ma senza i contorni del dramma. La notizia del massacro si apprese solo il 27 maggio. I prigionieri, in un primo momento condannati a morte, verranno poi rilasciati il 7 giugno 1969 grazie ad una delicata trattativa condotta dall'On. Mario Pedini, sottosegretario agli Esteri. [[Papa Paolo VI]] ricevette in udienza gli italiani liberati la sera stessa del loro rientro a Roma. Alcuni articoli dell'epoca misero in discussione la procedura delle trattative, insinuando la presenza un riscatto di dodici miliardi di lire compartecipato fra Stato ed ENI.<ref>L'Italia del XX secolo vol. VI 1961-1970 edizione Rizzoli pag.374</ref> Sul fatto si svolsero diverse interrogazioni parlamentari.
Infatti crebbe la virulenza dei movimenti [[nazionalismo|nazionalisti]] in particolar modo nei principati Danubiani e nei Balcani.<br />
Sul piano interno attuò, a partire dal 1839 una grande opera di riorganizzazione, le famose [[Tanzimat]], dell'amministrazione, dell'esercito e dell'economia turca prendendo a modello la Francia.
 
Le principali riforme:
==Gli italiani morti==
* garanzie ai sudditi ottomani di sicurezza per le loro vite, onore e proprietà.
*Benito Bonvini, di [[Rieti]];
* l'introduzione delle prime banconote ottomane (1840) e l'abolizione dei dazi interni.
*Fausto Casarola di [[Ferrara]];
* riorganizzazione dell'esercito e l'istituzione di un metodo regolare di reclutamento, mobilitazione e fissazione della durata del servizio militare di leva obbligatoria e della sua durata (1843–44).
*Giovanni dell'Orso di [[Pescara]];
* costruzione di arsenali moderni e di cantieri navali: modernizzazione della marina da guerra (12 corazzate, 52 navi a vapore e numerose unità a vela)[[Immagine:DolmabahceMainGate.JPG|thumb|right|Porta del Palazzo Dolmabahçe]].
*Antonio Falcone di [[Caltanissetta]];
* l'adozione di un [[inno nazionale]] ottomano e di una bandiera nazionale ottomana (1844).
*Albino Fermi di [[Piacenza]];
* riorganizzazione del sistema finanziario sul modello francese.
*Giovanni Giuliano di [[Brescia]];
* riorganizzazione del [[codice civile]] e del [[codice penale]] sul modello napoleonico (1856), a partire dalla pubblicità dei processi (1839).
*Ugo Grossi di [[Reggio Emilia]];
* l'istituzione della cittadinanza turca e l'abolizione dei divieti ai non Musulmani (completato nel 1856).
*Claudio Lombardini di Rieti;
* costituzione del Mejlis−i Maʿarif−i Umumiye (1845), il prototipo del primo Parlamento Ottomano.
*Emilio Malchiodi di Piacenza;
* l'istituzione di un consiglio dell'istruzione pubblica (1846) e uguale diritto all'istruzione pubblica o comunitaria (1856).
*Enrico Ricciuti di [[Chieti]].
* fondazione delle prime università e accademie moderne (1848).
* riforma fiscale: l'abolizione delle imposte ai non Musulmani e l'introduzione dell'imposta sul reddito e di un [[catasto]] regolare (1834).
* riorganizzazione dell'amministrazione turca, articolata su governatorati con poteri amministrativi.
* liberalizzazioni dei commerci e l'abolizione delle [[Corporazione|corporazioni]].
* costruzione delle ferrovie e in generale responsabilità dello stato per le vie di comunicazione, mediante un codice delle opere pubbliche (1856).
* l'istituzione della prima [[Borsa valori|Borsa]] a Istanbul (1866).
 
In politica estera l'Impero ottomano fu costretto ad appoggiarsi a Francia e Gran Bretagna a causa della [[guerra di Crimea]] del 1856, nella quale il sultano fu costretto a riconoscere l'autonomia amministrativa ai principati danubiani.
== Note ==
<references/>
 
==BibliografiaOnorificenze==
{{Onorificenze
*L'Italia del XX secolo vol. VI 1961-1970 ediz. Rizzoli 1977
|immagine=CrocieraDecennale.png
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine del Crescente
|collegamento_onorificenza=Ordine del Crescente
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}}
{{Onorificenze
|immagine=Ordre du Nichan Iftikhar GC ribbon (Tunisia).svg
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine di Nichan Iftikar
|collegamento_onorificenza=Ordine di Nichan Iftikar
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}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine di Medjidié
|collegamento_onorificenza=Ordine di Medjidié
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}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera
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}}
{{Onorificenze
|immagine=PRT Military Order of the Tower and of the Sword - Grand Cross BAR.png
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Torre e della Spada
|collegamento_onorificenza=Ordine della Torre e della Spada
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}}
 
== Voci correlate ==
* [[BiafraTanzimat]]
* [[Guerra civiledi nigerianaCrimea]]
* [[Mecidiye]]
 
== Altri progetti ==
{{portale|Storia}}
{{interprogetto|commons=Category:Abdül Mecid I}}
 
{{Box successione|precedente=[[Mahmud II]]|carica=[[Sultani ottomani|Sultano ottomano]]|periodo=[[1839]]-[[1861]]|successivo=[[Abdul Aziz]]}}
[[Categoria:Storia della Nigeria]]
 
[[Categoria:stragi]]
{{sultani ottomani}}
{{Portale|biografie|storia}}
 
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine della Giarrettiera|Abdul Mejid I]]
[[Categoria:Dinastia ottomana]]
[[Categoria:Sultani dell'Impero ottomano]]
 
[[af:Abdülmecid I]]
[[ar:عبد المجيد الأول]]
[[az:I Əbdülməcid]]
[[bg:Абдул Меджид (пояснение)]]
[[br:Abdülmecit I]]
[[bs:Abdul Medžid I]]
[[ca:Abdülmecit]]
[[ckb:عەبدول مەجیدی یەکەم]]
[[de:Abdülmecid I.]]
[[diq:Ebdulmecid]]
[[el:Αμπντούλ Μετζίτ Α΄]]
[[en:Abdülmecid I]]
[[eo:Abd-ul-Meĝid]]
[[es:Abdülmecit I]]
[[et:Abdülmecit]]
[[fa:عبدالمجید یکم]]
[[fr:Abdülmecit Ier]]
[[he:אבדילמג'יט הראשון]]
[[hr:Abdul Medžid I.]]
[[hu:I. Abdul-Medzsid oszmán szultán]]
[[id:Abd-ul-Mejid I]]
[[ja:アブデュルメジト1世]]
[[ko:압뒬메지트 1세]]
[[la:Abd-ul-Mejid (sultanus Ottomanicus)]]
[[lv:Abdulmedžids I]]
[[mk:Абдул Меџит I]]
[[ml:അബ്ദുൽ മജീദ് I]]
[[ms:Abd-ul-Mejid I]]
[[nl:Abdülmecit]]
[[no:Abdülmecid]]
[[pl:Abdulmecid I]]
[[pt:Abd-ul-Medjid I]]
[[ro:Abdul-Medjid]]
[[ru:Абдул-Меджид I]]
[[sh:Abdul Medžid I]]
[[sk:Abdülmecid I.]]
[[sr:Абдулмеџид I]]
[[sv:Abd ül-Mecid I]]
[[tr:Abdülmecit]]
[[ur:عبد المجید اول]]
[[vi:Abdül Mecid I]]
[[zh:阿卜杜勒-邁吉德一世]]