Popolo eletto e Mono (gruppo musicale): differenze tra le pagine

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{{S|gruppi musicali giapponesi}}
{{Avvisounicode}}
{{Artista musicale
[[File:Synagogue-reconstructionist-mtl.jpg|thumb|300px|La [[Torah]], documento sacro primario dell'ebraismo, aperta nella [[sinagoga]] [[Ebraismo ricostruzionista|ricostruzionista]] di [[Montreal]] ([[Canada]])]]
|nome = Mono
<center>{{quote biblico|...Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono Santo.|Levitico 19.2}}</center>
|tipo artista = Gruppo
<br/>
|nazione = Giappone
Nell'[[Ebraismo]], '''''elezione''''' ("essere eletti, scelti") è la convinzione che gli [[ebrei]] siano il popolo eletto, nel senso che sono stati ''scelti'' per far parte di un'[[Alleanza (Bibbia)|alleanza]] (il Patto) con [[Dio (Ebraismo)|Dio]]. Questa idea è riscontrata per la prima volta nella [[Torah]] (i cinque libri di [[Mosè]], inclusi anche nella [[Bibbia]] [[Cristianesimo|cristiana]] col titolo di ''[[Pentateuco]]'') ed è elaborata nei libri successivi della [[Bibbia ebraica]] ("[[Tanakh]]"). Molto è stato scritto sul tema dell'elezione divina e argomenti correlati, specialmente nella [[letteratura rabbinica]]. Le [[Ebraismo#Correnti|tre maggiori correnti ebraiche]] – l'[[Ebraismo ortodosso]], l'[[Ebraismo conservatore]] e l'[[Ebraismo riformato]] – mantengono la convinzione che gli ebrei siano stati scelti da Dio per uno scopo.
|genere = Instrumental rock
|genere2 = Experimental rock
|genere3 = Post-rock
|genere4 = Noise rock
|genere5 = Alternative rock
|genere6 = Ambient
|nota genere = <ref name="amg">{{allmusic|artist|p518925|Mono}}</ref><ref name="discogs">[http://www.discogs.com/artist/Mono+%287%29 Mono] su [[Discogs]]</ref>
|nota genere2 = <ref name="amg"/><ref name="discogs"/>
|nota genere3 = <ref name="amg"/><ref name="discogs"/>
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|nota genere6 = <ref name="discogs"/>
|anno inizio attività = 2000
|periodi attività intermedi =
|anno fine attività = in attività
|note periodo attività =
|etichetta = [[Temporary Residence Limited]]
|immagine = Mono live 20050502.jpg
|didascalia = I Mono in concerto nel 2000.
|url = [http://monoishere.com/ http://monoishere.com]
|numero totale album pubblicati = 9
|numero album studio = 5
|numero album live = 1
|numero raccolte = 1
|numero opere audiovisive pubblicate = 2
}}
I '''Mono''' sono un [[Gruppo musicale|gruppo]] [[ambient]]/[[experimental rock]] [[giappone]]se, formatosi nel [[2000]].<ref name="amg"/><ref name="discogs"/>
 
== Formazione ==
== Elezione, non superiorità ==
*Takaakira Goto – [[chitarra solista]], [[glockenspiel]]
{{quote biblico|''Se darete attentamente ascolto alla mia voce e osserverete il mio Patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare, poiché tutta la terra è mia. Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste sono le parole che dirai ai figli d'Israele''|[[Libro dell'Esodo|Esodo]] 19.5-6}}
*Yoda – [[chitarra ritmica]], glockenspiel
Per comprendere giustamente il significato di ''popolo eletto'', come interpretato dalla fede ebraica, bisogna esaminare il [[Talmud]], uno dei testi sacri dell'Ebraismo: testo della [[Torah orale]].
*Tamaki Kunishi – [[Basso elettrico|basso]], [[Chitarra elettrica|chitarra]], [[pianoforte]], glockenspiel
*Yasunori Takada – [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], [[synth]], glockenspiel
 
== Discografia ==
Il [[Talmud]] narra la seguente parabola:
=== Album studio ===
<blockquote>
*[[2002]] - ''Under the Pipal Tree''
"Il Santo, Benedetto Egli sia, ha unito il Suo nome a Israele. A questo proposito si può istituire un paragone con un re che aveva la chiave di un piccolo forziere. Diceva il re: «Se la lascio così si perderà. Ecco, io le farò una catena, così che, se si perde, la catena indicherà dov'è».
*[[2002]] - ''One Step More and You Die''
Similmente parlava il Santo Benedetto Egli sia: «Se lascio i figli d'Israele così come sono, saranno inghiottiti fra le nazioni pagane. Attaccherò dunque ad essi il Mio grande Nome e vivranno»." (p. Taan. 65 b.).
*[[2004]] - ''Walking Cloud and Deep Red Sky, Flag Fluttered and the Sun Shined''
</blockquote>
*[[2006]] - ''You Are There''
L'espressione biblica "Dio d'Israele" è spiegata in questo modo:
*[[2009]] - ''Hymn to the Immortal Wind''
<blockquote>
*[[2012]] - ''For my Parents''
"Il Santo Benedetto Egli sia disse a Israele: «Io sono Dio per tutti coloro che vengono al mondo, ma soltanto a te ho associato il mio Nome. Non sono chiamato il Dio degli idolatri, ma il Dio d'Israele"<ref name="Rito1"/>
</blockquote>
Il concetto di ''"elezione"'' non deve essere frainteso. L'elezione, sostengono le autorità rabbiniche, non implica alcuna superiorità etnica – Israele non è il popolo di Dio per i propri meriti o per una presunta ''purezza della razza''. L'elezione è un mandato, una missione da compiere che non è stata affidata a nessun altro.<ref name="Rito1">Cfr. "Il popolo eletto" su [http://www.ritornoallatorah.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=72:popoloeletto&catid=46:credenze&Itemid=77 ''Ritorno alla Torah''] {{it}} <small>URL consultato 24/01/2013</small></ref> Anche i non-Ebrei (ovvero i [[Goym]], cioè le altre nazioni) possono vivere secondo giustizia ed avere una relazione con il [[Nomi di Dio nella Bibbia|Creatore]]:<ref>Vedi anche {{passo biblico2|Isaia|56.3}}:"Non dica il figlio dello straniero che si è unito ad Hashem: «Hashem mi ha certamente escluso dal suo popolo». E non dica l'eunuco: «Ecco, io sono un albero secco»"</ref> per loro infatti sono stati rivelati [[Leggi_noachiche#L.27alleanza_noachica_secondo_la_Torah|sette precetti]] che andrebbero osservati da tutti i popoli.<ref>Inoltre, i [[Goym]] hanno la possibilità di diventare Ebrei unendosi al popolo eletto attraverso la [[Ghiur|Conversione]] (cfr. ''[[Ghiur]]''). Coloro che scelgono di farlo sono poi obbligati ad osservare tutta la Torah per entrare nel Patto.</ref>
 
=== ElezioneAlbum nelladal Bibbiavivo ===
*''Holy Ground: NYC Live With The Wordless Music Orchestra'' ([[2010]])
Secondo la tradizionale interpretazione ebraica della Bibbia, il carattere di Israele come popolo eletto è incondizionato, poiché {{passo biblico2|Deuteronomio|14.2}} afferma:
:"Tu sei infatti un popolo consacrato a [[YHWH]] tuo Dio e Dio ti ha scelto, perché tu [fossi il] suo popolo privilegiato, fra tutti i popoli che sono sulla terra. "
 
=== Raccolte ===
La [[Torah]] inoltre afferma:
*''Gone: A Collection of EPs 2000–2007'' ([[2007]])
:"Ora, se vorrete ascoltare la mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me la proprietà tra tutti i popoli, perché mia è tutta la terra!" ({{passo biblico2|Esodo|19.5}}).
Dio promette di non scambiare mai il Suo popolo con altri popoli:
:"Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te." ({{passo biblico2|Genesi|17.7}})
 
=== Split album ===
Altri passi biblici sull'elezione:
*''Mono/Pelican'' ([[2005]])
*"Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa." ({{passo biblico2|Esodo|19.6}}).
*''Palmless Prayer/Mass Murder Refrain'' (2006)
*"Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli - siete infatti il più piccolo di tutti i popoli -, ma perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri." ({{passo biblico2|Deuteronomio|7.7-8}}).
 
=== EP ===
L'obbligo imposto agli Israeliti è stato messo in rilievo dal profeta [[Amos (Bibbia)|Amos]] ({{passo biblico2|Amos|3.2}}):
*''Hey, You'' ([[2000]])
:"Soltanto voi ho eletto tra tutte le stirpi della terra; perciò io "vi farò scontare/vi grazio da" tutte le vostre iniquità".
*''Memorie dal Futuro'' (2006)
*''The Phoenix Tree'' (2007)
 
=== Album remix ===
==Opinioni rabbiniche sull'elezione==
*''New York Soundtracks'' (2004)
[[File:Kaufmann Haggadah p 014.jpg|thumb|Pagina dell'[[Aggadah]] di Kaufmann, su pergamena]]
L'idea dell'elezione (come vocazione, scelta) è stata interpretata dagli ebrei in due modi: primo, che Dio scelse gli Israeliti; secondo che gli Israeliti scelsero Dio. Sebbene collettivamente questa seconda scelta fosse fatta liberamente, gli ebrei religiosi affermano che ciò creò un obbligo individuale per i discendenti degli Israeliti. Un'altra opinione è che la scelta fu libera in un contesto limitato, quindi: sebbene gli [[ebrei]] segliessero di seguire i [[mitzvah|precetti]] ordinati da Dio, la [[Cabala]] e la [[Tanya]] insegnano che ancora prima della Creazione, l'"anima ebraica" era già stata scelta.
 
=== DVD ===
Fondamentale per il concetto ebraico di ''elezione'' è che esso crea vincoli esclusivi agli ebrei, mentre i non-ebrei ricevono da Dio altre alleanze e altre responsabilità. In generale, non comporta ricompense riservate solo agli ebrei. La [[letteratura rabbinica]] classica nella [[Mishnah]] Avot 3.14 fornisce questo insegnamento:
*''The Sky Remains The Same As Ever (2007)
<blockquote>
*''Holy Ground: NYC Live With The Wordless Music Orchestra (2010)
[[Rabbi Akiva]] usava dire: "Amato è l'uomo, perché è stato creato a immagine di Dio; e il fatto che Dio abbia fatto sapere che l'uomo è stato creato a Sua immagine è indicativo di un amore ancora più grande. Come afferma il passo ({{passo biblico2|Genesi|9.6}}) «Ad immagine di Dio
Egli ha fatto l'uomo», la Mishnah continua affermando: «Amato è il popolo d'Israele, perché sono chiamati figli di Dio; ma è un amore ancor più grande che sia fatto conoscer loro che sono chiamati figli di Dio, siccome è detto: Voi siete i figli del Signore, vostro Dio. Beato è il popolo d'Israele, perché un articolo prezioso [la Torah] è stato dato loro...»"
</blockquote>
La maggior parte dei testi ebraici non riportano che "Dio scelse gli ebrei" e basta. Piuttosto ciò è collegato usualmente con una missione o scopo, come la proclamazione del messaggio divino a tutte le nazioni, sebbene gli ebrei non possano rinunciare alla loro "elezione" anche se si sottraggono alla missione. Ciò implica uno speciale dovere, che si sviluppa dalla convinzione che gli ebrei siano stati impegnati dal Patto che Dio ha concluso con il [[patriarca]] biblico [[Abramo]], loro antenato, e di nuovo con l'intera nazione ebraica sul [[Monte Sinai]]. In questa prospettiva, gli ebrei sono chiamati a vivere una vita santa, come popolo di sacerdoti di Dio.
 
== Note ==
Nel [[Siddur|libro ebraico di preghiere]] (il ''[[Siddur]]''), l'elezione viene citata in vari modi. La benedizione per la lettura della [[Torah]] dice –
<references/>
:"Benedetto sei Tu, o Signore nostro Dio, Re dell'universo, Che ci hai scelto tra tutte le nazioni e ci hai donato la Tua Torah."
 
== Altri progetti ==
Nel "[[Kiddush]]", [[preghiera ebraica|preghiera]] di santificazione dove lo [[Shabbat]] viene inaugurato con una coppa di vino, il testo afferma –
{{interprogetto|commons=Category:Mono (band)}}
:"Poiché tu ci hai scelto e santificato tra tutte le nazioni e ci hai dato lo Shabbat quale lascito di amore e favore. Tu sia lodato, o Signore, che santifichi lo Shabbat."
 
{{portale|rock}}
Nel "Kiddush" recitato durante i [[festività ebraiche|festival]], dice –
:"Benedetto sei Tu ... che ci hai scelto tra tutte le nazioni, ci hai innalzato sopra tutte le lingue e ci hai reso santi mediante i Tuoi comandamenti."
 
[[de:Mono (Band)]]
La preghiera dell'[[Aleinu]] si riferisce al concetto degli ebrei come popolo eletto:
[[en:Mono (Japanese band)]]
{{quote|È nostro dovere lodare il Signore di tutto, attribuire grandezza all'Autore del creato, che non ci ha fatto come i popoli delle nazioni né ci ha messo come le famiglie della terra; che non ci ha dato la nostra parte come la loro, né il nostro destino come quello delle moltitudini. Ci inchiniamo in adorazione e ringraziamo il Supremo Re dei re, il Santo, sia Benedetto, che estende i cieli e regola la terra, il cui Trono di Gloria è lassù nei Cieli, e la cui Presenza di potenza è nella più alta delle altezze.<ref>Traduzione in {{it}} dal testo inglese del [[Rabbino Capo]] [[Jonathan Sacks]], dal suo ''Koren Sacks Siddur'', Copyright 2009.</ref>}}
[[es:Mono (banda)]]
 
[[fr:Mono (groupe japonais)]]
Una precedente forma di tale preghiera, usata nell'epoca [[Medioevo|medievale]], conteneva un'ulteriore frase:
[[ja:MONO]]
<blockquote>È nostro dovere lodare il Signore di tutto, attribuire grandezza all'Autore del creato, che non ci ha fatto come i popoli delle nazioni né ci ha messo come le famiglie della terra; che non ci ha dato la nostra parte come la loro, né il nostro destino come quello delle moltitudini, ''poiché adorano vanità e vacuità, e pregano un dio che non può salvare.''</blockquote>
[[ko:모노 (일본 밴드)]]
 
[[nl:Mono (band)]]
La frase aggiuntiva in corsivo è un'allusione alla [[Bibbia]], {{passo biblico2|Isaia|45.20}} –
[[pl:Mono (japońska grupa muzyczna)]]
:"Radunatevi e venite, avvicinatevi tutti insieme, superstiti delle nazioni! Non hanno intelligenza coloro che portano un loro legno scolpito e pregano un dio che non può salvare."
[[pt:Mono (banda do Japão)]]
 
[[sv:Mono (musikgrupp)]]
In epoca medievale alcuni membri della comunità cristiana arrivarono a credere che questa frase si riferisse ai [[Cristianesimo|cristiani]] che adoravano [[Gesù]] (in croce di ''legno'') e richiesero che fosse omessa.<ref>La frase completa di [[Isaia]] {{passo biblico|Isaia|45.20}} appare correntemente in tutte le edizioni canoniche della [[Bibbia]], sia ebraica che cristiana.</ref> Il [[rabbino]] [[Polonia|polacco]] Ismar Elbogen, [[storico]] della liturgia ebraica, sostenne che l'originale forma di preghiera predatava l'era cristiana e quindi non poteva riferircisi.<ref>'''Ismar Elbogen''' (01/09/1874, Schildberg ([[Ostrzeszów]]) vicino [[Poznań|Posen]] – 01/08/1943, [[New York City]]) fu un rabbino tedesco, accademico e storico. Dopo aver conseguito il rabbinato nel 1899 e il dottorato di ricerca dalla [[Università di Breslavia]], fu nominato professore di [[esegesi biblica]] e [[storia degli ebrei|storia ebraica]] al [[Collegio Rabbinico Italiano]] di [[Firenze]]. Nel [[1902]] divenne ''privat-docent'' presso la ''Lehranstalt für die Wissenschaft des Judentums'' di [[Berlino]]. È autore della ''Jewish Liturgy: A Comprehensive History (Liturgia ebraica: Una storia completa)'', pubblicata originalmente in {{de}} nel 1913, e ristampata numerose volte, anche in {{he}} e {{en}} (ultima del [[1993]]).</ref>
[[uk:Mono (японський гурт)]]
 
===Altre interpretazioni===
:[[File:PD-icon.svg|15px]] ''La seguente sezione contiene informazioni estratte dalla ''[[Jewish Encyclopedia]]'', pubblicata negli anni 1901-1906, che è nel [[pubblico dominio]].''<ref>Traduzione in {{it}} di [[Utente:Monozigote|Monozigote]]</ref>
 
Secondo i [[maestri ebrei]], "Israele è tra tutte le nazioni la più ostinata e testarda, ed è stato il compito della Torah di darle la giusta funzione e la capacità di resistenza, altrimenti il mondo non avrebbe potuto resistere alla sua ferocia."<ref>Beẓah, 25b</ref>
 
"Il Signore offrì la Legge a tutte le nazioni; ma tutte si rifiutarono di accettarla, eccetto [[Israele]]."<ref>Mek. Yitro, Pes. R. K. 103b, 186a, 200a</ref>
 
"Come facciamo a comprendere che «un [[gentili|gentile]] che consacra la propria vita allo studio e osservanza della Legge si colloca parimenti in alto come il [[sommo sacerdote]]»", dice Rabbi Meïr, deducendo il ragionamento da Lev. xviii. 5; II Sam. vii. 19; Isa. xxvi. 2; Ps. xxxiii. 1, cxviii. 20, cxxv. 4, dove tutta l'enfasi è posta non su Israele, ma sull'uomo o sul giusto.<ref>Sifra, Aḥare Mot, 86b; Bacher, "Ag. Tan." ii. 31</ref>
 
La [[Ghemara]] afferma quanto sopra in merito a un non-ebreo che [[studio della Torah|studia la Tora]], ma su questo si veda ''Shita Mekubetzes'', Bava Kama 38a, che la riporta come un'esaggerazione. In ogni caso, tale affermazione non sembra fatta per lodare il non-ebreo, ma per lodare la ''Torah'', come spiegano i [[Rishonim]].
 
Il [[Tosafot]] spiega che utilizza l'esempio di un ''[[kohen gadol]]'' (sommo sacerdote), poiché l'affermazione si basa sul versetto "''y'kara hi mipnimim''" (è più prezioso delle perle). Ciò viene spiegato altrove nella Ghemara col significato che la Torah è più preziosa ''pnimim'' (qui tradotto con "dentro" invece che "perle"; quindi, che la Torah è assorbita introspettivamente dalla persona, dentro, nella persona), che si riferisce a ''lifnai v'lifnim'' (tradotto come "il più interiore dei posti"), cioè il Santo dei Santi dove entra il ''kahon gadol''.
 
In ogni caso, nella [[Midrash]] Rabba (Bamidbar 13:15) tale affermazione viene fatta con un'aggiunta importante: un non-ebreo che si converte e studia la Torah si colloca parimenti in alto... ecc.
 
La [[popolo ebraico|nazione di Israele]] è paragonata all'[[oliva]]. Proprio come questo frutto cede il suo prezioso olio solo dopo essere stato molto pressato e strizzato, così il destino di Israele è uno di grande oppressione e difficoltà, in modo che possa ''cedere'' a tutti la sua saggezza illuminante.<ref>Ex. R. xxxvi:1.</ref> La povertà è la qualità che più si confà ad Israele come popolo eletto (Ḥag. 9b). Solo grazie alle sue opere buone è Israele tra le nazioni "come il giglio è tra le spine",<ref>Cant. R. ii. 2</ref> o "come il grano tra la pula".<ref>Midr. Teh. i. 4</ref><ref>Il "System der Altsynagogalen Theologie" di Weber, pp. 59-69, è pieno di errori madornali e di inesattezze sul tema di Israele come popolo eletto.</ref>
 
{{vedi anche|Goy|Studio della Torah|Torah|Zaddiq}}
 
==Opinioni dell'[[Ebraismo Ortodosso Moderno]]==
[[File:The Prayer- Shema Yisroel from the Siddur.png|thumb|Il primo paragrafo della [[Shemà]] come appare nel ''[[Siddur]]'']]
[[File:Shema1j.ogg|thumb|Recitazione della [[Shemà]] (שמע ישראל)]]
[[Rabbi]] Lord [[Immanuel Jakobovits]], già [[Rabbino Capo]] delle Sinagoghe Unite della [[Gran Bretagna]] ([[Ebraismo Ortodosso Moderno]]), descrive l'"elezione del popolo ebraico":
<blockquote>
Sì, credo proprio nel concetto di popolo eletto come affermato dall'Ebraismo nei suoi scritti sacri, le sue preghiere, e la sua tradizione millenaria. In effetti, credo che ogni popolo — e di fatto, in un certo senso più limitato, ogni individuo — sia "eletto" o destinato a qualche scopo distinto per portare avanti i disegni della Provvidenza. Solo che alcuni compiono la loro missione e altri no. Forse i [[Grecia antica|greci]] furono scelti per i loro mirabili contributi nell'[[arte]] e [[filosofia]], i [[Roma antica|romani]] per i loro apporti innovativi in materia di diritto e di governo, i [[Impero britannico|britannici]] per portare l'ordinamento parlamentare nel mondo, e gli americani per il affermare la democrazia in una società pluralistica. Gli ebrei furono scelti da Dio per essere ''"la proprietà tra tutti i popoli"'' come i pionieri della religione e della morale, che era ed è il loro scopo nazionale.
</blockquote>
Rabbi [[Norman Lamm]], uno dei leader dell'[[Ebraismo Ortodosso Moderno]] scrive:
{{quote|L'elezione di Israele si riferisce esclusivamente alla sua vocazione spirituale incorporata nella Torah: la dottrina, infatti,fu annunciato sul Sinai. Ogni volta che viene menzionata nella nostra liturgia — come nella benedizione che immediatamente precede la [[Shema]]... è sempre legata alla Torah o alle [[mitzvot]] (''comandamenti''). Questa vocazione spirituale è costituita da due funzioni complementari, descritte come "Goy Kadosh", quella di una nazione santa, e "Mamlekhet Kohanim", quella di un regno di sacerdoti. Il primo termine indica lo sviluppo di una separazione comune o differenza partitiva al fine di ottenere un'auto-trascendenza collettiva [...] Il secondo termine implica l'obbligo di questa fratellanza élitistica spirituale verso il resto dell'umanità; il sacerdozio è definito dai profeti fondamentalmente come una vocazione didattica.<ref>[https://www.commentarymagazine.com/viewarticle.cfm/the-state-of-jewish-belief-10853?page=all ''The State of Jewish Belief: A Symposium Compiled by the Editors of Commentary Magazine'', agosto 1966]</ref>}}
 
==Opinioni dell'[[Ebraismo conservatore]]==
L'[[Ebraismo conservatore]] e la sua controparte [[Israele|israeliana]], l'Ebraismo ''masorti'',<ref>Il '''Movimento Masorti''' è il nome dato agli [[Ebraismo conservatore|ebrei conservatori]] di [[Israele]] e altre nazioni all'infuori del [[Canada]] e degli [[Stati Uniti]]. '''Masorti''' significa "tradizionale" in [[ebraico]].</ref> considera il concetto di elezione in questo modo:
 
{{quote|Poche credenze sono stati oggetto di fraintendimenti come quella della dottrina del "popolo eletto". La [[Torah]] e i [[Profeti]] hanno affermato con chiarezza che ciò non implica alcuna superiorità innata ebraica. Nelle parole di [[Amos]] ({{passo biblico|Amos|3.2}}) ""Soltanto voi ho eletto tra tutte le stirpi della terra; perciò io vi farò scontare tutte le vostre iniquità". La Torah ci dice che dobbiamo essere "un regno di sacerdoti e una nazione santa" con obblighi e doveri che scaturiscono dalla nostra disponibilità ad accettare questo stato. Lungi dall'essere una licenza di speciale privilegio, ha comportato ulteriori responsabilità non solo verso Dio, ma verso gli altri esseri umani. Come espresso nella benedizione durante la lettura della Torah, la nostra gente ha sempre pensato che fosse un privilegio essere scelti per tale scopo. Per l'Ebreo tradizionale moderno, la dottrina dell'elezione e dell'alleanza di Israele offre uno scopo per l'esistenza ebraica, che trascende i suoi propri interessi personali. Essa suggerisce che, a causa della nostra storia speciale e patrimonio unico, siamo in grado di dimostrare che un popolo che prende sul serio l'idea di essere in alleanza con Dio può non solo prosperare anche di fronte all'oppressione, ma può essere una fonte di benedizione per i suoi figli e per il suo prossimo. Ci obbliga a costruire una società giusta e compassionevole in tutto il mondo e in particolare nel [[Terra di Israele]], dove possiamo insegnare con l'esempio che cosa significhi essere un "popolo dell'alleanza, luce delle nazioni".<ref>Cfr. {{passo biblico2|Isaia|49.6}}. Per il brano riportato, si veda la Dichiarazione dei Principi dell'Ebraismo Conservatore: ''Emet Ve-Emunah: Statement of Principles of Conservative Judaism'', JTSA, New York, 1988, pp.33-34</ref>}}
 
Rabbi [[Reuven Hammer]] dell'Ebraismo masorti commenta sull'omissione della frase nella succitata [[Aleinu|preghiera di Aleinu]]:
 
{{quote|In origine il testo riportava che Dio non ci ha fatto come le nazioni che "che adorano vanità e vacuità, e pregano un dio che non può salvare", [...] Nel [[Medioevo]], queste parole furono censurate, in quanto la [[Chiesa]] credeva che fossero un insulto al [[Cristianesimo]]. Tralasciandole si ha l'impressione che l‘''Aleinu'' insegni che siamo sia diversi che migliori degli altri. L'intento reale [invece] è quello di dire che siamo grati che Dio ci abbia illuminato in modo che, a differenza dei [[paganesimo|pagani]], noi adoriamo il vero Dio e non idoli. Non vi è alcuna superiorità inerente ad essere ebrei, ma invero affermiamo la superiorità della fede [[monoteismo|monoteista]] sul [[paganesimo]]. Anche se il paganesimo esiste tutt'oggi, non siamo più gli unici ad avere fede in un solo Dio.<ref>Reuven Hammer, ''Or Hadash'', The Rabbinical Assembly, New York, 2003</ref>}}
 
==[[Ebraismo riformato]]==
L'[[Ebraismo riformato]] considera il concetto di ''popolo eletto'' come segue:
 
{{quote|Nel corso dei secoli è stata la missione di Israele di testimoniare il [[Divinità|Divino]] di fronte ad ogni forma di [[paganesimo]] e del [[materialismo]]. Noi lo consideriamo il nostro compito storico di collaborare con tutti gli esseri umani nella costituzione del regno di Dio, della fraternità universale, della giustizia, verità e pace sulla terra. Questo è il nostro obiettivo [[Messia|messianico]].<ref>''The Guiding Principles of Reform Judaism'', Columbus, [[Ohio]], 1937</ref>}}
 
Nel [[1999]] il Movimento riformatore ha dichiarato:
 
{{quote|Noi affermiamo che il popolo ebraico è legato a Dio da un Patto eterno, che si riflette nelle nostre varie concezioni della [[Creazione]], [[Rivelazione]] e [[Redenzione]] [...] Noi siamo [[popolo ebraico|Israele]], un popolo che aspira alla [[santità]], scelto mediante la nostra antica [[alleanza (Bibbia)|alleanza]] e la nostra particolare storia, unico tra le nazioni ad essere testimone della presenza di Dio. Siamo legati da quella alleanza e da quella storia a tutti gli ebrei in qualsiasi tempo e luogo.<ref>''Statement of Principles for Reform Judaism'', adottato nel corso della Conferenza di [[Pittsburgh]] del [[1999]], ''Central Conference of American Rabbis''.</ref>}}
 
==Opinioni alternative [[Cabala|cabalistiche]] e [[filosofia ebraica|filosofiche]]==
{{vedi anche|Cabala|Tanya|Zohar|Chassidismo|Chabad|Filosofia ebraica}}
{{Cinque Mondi}}
Molte fonti [[Cabala|cabalistiche]], contengono asserzioni secondo cui l'anima ebraica è qualitativamente diversa da quella non ebraica.
 
===Valore delle anime===
{{vedi anche|'Olam haBa|Cinque Mondi|Mondo Superiore|Ruach haQodesh|Shekhinah}}
Un certo numero di fonti cabalistiche medievali contengono affermazioni secondo cui l'anima ebraica è [[ontologia|ontologicamente]] diversa dall'anima di [[non-ebrei]]; ad esempio, alcuni ritengono che gli ebrei abbiano tre livelli di anima: ''[[nefesh]]'', ''[[Spirito (filosofia)|ruach]]'' e ''[[Anima#Ebraismo|neshamah]]'', mentre i non-ebrei hanno solo ''nefesh''. La [[Zohar]] commenta sul versetto biblico che recita "Lascia che le acque pullulino con sciami di creature che hanno un'anima viva", come segue: "Il versetto 'creature che hanno un'anima viva', è inteso per gli ebrei, perché sono figli di Dio, e da Dio provengono le loro anime sante ... e le anime delle altre nazioni, da dove vengono? Il rabbino Elazar dice che hanno un'anima dal lato sinistro impuro, e quindi sono tutti impuri, profanando chiunque si avvicini a loro" (commentario della Zohar sulla [[Genesi]]).
 
Tale ostilità teologicamente impostata può essere stata una risposta ad alcune demonizzazioni medievali contro gli ebrei, che si svilupparono in alcune parti della società e del pensiero occidentali e cristiani, a partire dalle scritti [[patristica|patristici]].<ref>Cfr. Ron H. Feldman, ''Fundamentals of Jewish Mysticism and Kabbalah'', p. 59.</ref> Secondo il mistico [[Cabala|cabalista]] [[Isaac Luria]] (1534–72) e altri commentatori della ''[[Zohar]]'', i [[Gentili]] giusti (cioè coloro che rispettano le [[Leggi noachiche]]) non hanno questo aspetto demonico e in molti aspetti sono simili alle anime ebree. Diversi rinomati cabalisti, tra cui Rabbi Pinchas Eliyahu di [[Vilna]] autore del ''Sefer ha-Brit'', ritenevano che solo alcuni elementi marginali dell'umanità rappresentano queste forze demoniache. D'altra parte, le anime degli eretici ebrei hanno molta più energia satanica dei peggiori [[idolatria|idolatri]]; questo punto di vista è popolare in alcuni circoli [[chassidismo|chassidici]], soprattutto tra i [[Satmar|chassidim Satmar]].
 
Alcune successive opere cabbalistiche elaborano e approfondiscono queste idee. Un punto di vista è quello rappresentato dall'opera chassidica ''[[Tanya]]'' (1797), che sostiene il carattere diverso di anima degli ebrei: mentre un non-ebreo, secondo l'autore [[Rabbino|Rabbi]] [[Shneur Zalman di Liadi]] (n. 1745), può raggiungere un livello elevato di spiritualità, simile a un angelo, la sua anima è ancora fondamentalmente diversa in carattere, ma non in valore, da quella ebraica. Un'opinione simile viene espressa all'inizio del libro filosofico medievale ''[[Kuzari]]'', di [[Yehuda Halevi]] (1075-1141 [[era volgare|e.v.]]). [[Menachem Mendel Schneersohn]], noto come lo [[Tzemach Tzedek]] e terzo [[rebbe]] di [[Chabad]], ha scritto che i [[mussulmani]] sono di natura persone generose e di buon cuore. Rabbi Yosef Jacobson, un rispettato docente chabad contemporaneo, insegna che nel mondo di oggi la maggior parte di non-ebrei appartiene alla categoria dei gentili giusti, rendendo in tal modo l'atteggiamento della ''Tanya'' anacronistica.
 
Molti cabalisti importanti hanno respinto l'idea di una diversità tra le anime e credono nell'uguaglianza essenziale di tutte le anime umane. Il [[talmud]]ista italiano [[Menahem Azariah da Fano]] (1548-1620), nel suo libro ''Reincarnazione delle anime'', fornisce molti esempi di figure bibliche non-ebree che si sono reincarnate in ebrei e viceversa; il rabbino mistico contemporaneo [[chabad]] [[Dov Ber Pinson]] insegna che le distinzioni tra ebrei e non-ebrei in opere come la ''[[Tanya]]'' non sono da intendersi letteralmente come riferite alle proprietà esteriori di una persona (in quale comunità religiosa siano nati, ecc.), ma piuttosto come un riferimento alle proprietà dell'anima in quanto si può reincarnare in qualunque comunità religiosa.<ref name="ReferenceA">Dov Ber Pinson, ''Reincarnation and Judaism: The Journey of the Soul'', Jason Aronson Inc. Publishers, 1999.</ref>
 
Un altro rinomato [[rabbino]] [[chabad]], [[Abraham Yehudah Khein]] (n. 1878 in [[Ucraina]]), ha affermato che i [[gentili]] spiritualmente elevati hanno un'anima essenzialmente ebraica, "alla quale manca soltanto la conversione formale all'Ebraismo" e che gli ebrei non spirituali sono "ebrei semplicemente sui loro documenti di nascita".<ref>ר' אברהם חן, במלכות היהדות ([[Abraham Yehudah Khein|Rabbi Abraham Khein]], ''In the Kingdom of Judaism'')</ref> Rabbi Khein è stato un forte [[antisionismo|antisionista]] e [[comunista]] [[anarchia|anarchico]] che considerava [[Pëtr Alekseevič Kropotkin]] un grande [[Zaddiq]]. Sostanzialmente Khein legge la ''Tanya'' all'incontrario: poiché le anime degli adoratori di idoli sono notoriamente malvagie, secondo la ''Tanya'', mentre le anime ebraiche sono notoriamente buone, conclude che le persone veramente altruistiche sono certamente ebree, in senso spirituale, mentre gli ebrei nazionalisti e gli oppressori di classe non lo sono. Con questa logica, Khein afferma che il filosofo [[Vladimir Sergeevič Solov'ëv]] e [[Rabindranath Tagore]] probabilmente hanno anime ebraiche, mentre [[Leon Trotsky]] e altri personaggi totalitari non le hanno, e molti sionisti, che egli paragonava alle [[scimmie]], sono solo ebrei di nome.<ref>ר' אברהם חן, במלכות היהדות (''ibid.'')</ref>
Il grande cabbalista del [[XX secolo]] [[Yehuda Ashlag]] reputava i termini "ebrei" e "gentili" come differenti livelli di percezione, a disposizione di ogni anima umana.
 
David Halperin<ref>Cfr. articolo ''The Seductiveness of Jewish Myth''</ref> sostiene che il crollo di influenza della Cabala tra gli ebrei dell'[[Europa occidentale]] nel corso del [[XVII secolo|XVII]] e il [[XVIII secolo]] è stato il risultato della dissonanza cognitiva che alcuni esponenti della Cabala provavano tra la percezione negativa dei [[gentili]] e i loro rapporti personali positivi con i non-ebrei, rapporti che erano in rapida espansione e miglioravano in questo periodo a causa dell'influenza dell'[[Illuminismo]].
 
===Parità di merito===
Un certo numero di rinomati Kabbalisti hanno sostenuto che la Kabbalah trascende i confini dell'Ebraismo e può servire come base di [[teosofia]] inter-religiosa e di religione universale. Rabbi Pinchas Elia Hurwitz, importante cabalista lituano-galiziano del [[XVIII secolo]] e un sostenitore moderato della [[Haskalah]] (''Illuminismo ebraico''), esortò all'amore fraterno e solidale tra tutte le nazioni, e credeva che la Cabala potesse donare poteri a tutti, ebrei e gentili, di abilità profetiche.<ref>"Amore per il prossimo nello ''Sefer ha-Berit'' di Pinhas Hurwitz" in Resianne Fontaine, ''Studies in Hebrew Language and Jewish Culture, Presented to Albert van der Heide on the Occasion of his Sixty-Fifth Birthday'', pp. 244-268.</ref>
 
Le opere di [[Abraham Cohen de Herrera]] (1570–1635) sono colme di riferimenti ai [[filosofia|filosofi]] [[misticismo|mistici]] [[gentili]]. Tale approccio fu particolarmente comune tra gli [[Ebraismo in Italia|ebrei italiani]] del [[Rinascimento]] e post-Rinascimento. Cabalisti [[tardo medioevo|tardomedievali]] e rinascimentale italiani, come ad esempio [[Yohanan Alemanno]], [[David Messer Leon]] e [[Abraham Yagel]], aderirono agli ideali [[Umanesimo|umanistici]] e incorporarono gli insegnamenti di vari mistici [[cristianesimo|cristiani]] e [[paganesimo|pagani]].
 
Un rappresentante principale di questa corrente umanistica della Cabala fu Rabbi [[Elia Benamozegh]], che esplicitamente lodò il [[Cristianesimo]], l'[[Islam]], lo [[Zoroastrismo]], l'[[Induismo]], oltre a tutta una serie di sistemi pagani mistici antichi. Benamozegh credeva che la Kabbalah potesse conciliare le differenze tra le religioni del mondo, che rappresentano diversi aspetti e fasi della spiritualità umana universale. Nei suoi scritti, Benamozegh interpreta [[Nuovo Testamento]], [[Hadith]], [[Veda]], [[Avesta]] e [[Religioni misteriche|misteri pagani]] secondo la [[teosofia]] [[Cabala|cabalistica]].<ref>[[Elia Benamozegh]], ''Israël et l'humanité, studio sulla questione della religione universale'', [[Parigi]], 1914 (postuma) – ''Israele e l'umanità'', Marietti 1990.</ref>
 
Una differente prospettiva la fornisce [[Elliot R. Wolfson]]<ref name="Wolf">[[Elliot R. Wolfson|E. R. Wolfson]], ''Venturing Beyond: Law and Morality in Kabbalistic Mysticism'', [[Oxford University Press]], 2006, cap. 1.</ref> elencando numerosi esempi dal [[XVII secolo|XVII]] al [[XX secolo]] che disputa l'opinione di Halperin sopra citata, come anche la nozione che l'"Ebraismo moderno" abbia respinto o rifiutato questo "aspetto obsoleto" della religione e, afferma, esistono ancora cabalisti che contemplano questa idea. Wolfson asserisce che, mentre è accurato dire che molti ebrei trovano tale distinzione offensiva, è inaccurato dire che tale idea sia stata totalmente rigettata in tutti gli ambienti. Come sostiene Wolfson, si tratta di un dovere etico da parte degli studiosi di continuare ad essere vigili per quanto riguarda questa materia e in questo modo la tradizione può essere perfezionata dall'interno.<ref name="Wolf"/>
 
Tuttavia, come spiegato in precedenza, molti noti cabalisti hanno respinto l'interpretazione letterale di questi punti di vista apparentemente discriminatori. Hanno affermato infatti che il termine "[[ebreo]]" debba essere interpretato [[metafora|metaforicamente]], come riferimento allo sviluppo spirituale dell'anima, piuttosto che come denominazione superficiale della persona, e hanno aggiunto una serie di stati intermedi tra "ebrei" e [[idolatria|idolatri]], o hanno spiritualizzato la stessa definizione di "[[ebrei]]" e "[[non-ebrei]]", sostenendo che l'anima può reincarnarsi in diverse comunità (ebree o meno) quanto anche all'interno di una sola.<ref name="ReferenceA"/>
 
===Rettitudine dei [[gentili]]===
Anche [[Rabbino|Rabbi]] [[Nachman di Breslov]] credeva che l'ebraicità è un livello di consapevolezza nel [[conscio]], e non una qualità intrinseca innata. Reb Nachman ha scritto che, secondo il [[Libro di Malachia]], si possono trovare "ebrei potenziali" in tutte le nazioni, le cui anime sono illuminate dal palpito della "santa fede", che "attiva" l'ebraicità nella loro anima. Queste persone potrebbero altrimenti convertirsi all'Ebraismo, ma preferiscono non farlo: riconoscono invece l'unità divina che è nelle loro religioni pagane.<ref>''Likutei Moharan'', Parte 2,5</ref>
 
Rabbi [[Isaac ben Moses Arama]], un influente filosofo e mistico spagnolo del [[XV secolo]], credeva che i non-ebrei ''giusti'' fossero spiritualmente uguali agli ebrei ''giusti''.<ref> Isaac Arama, ''Akedat Yitzchak'', cap. 60.</ref> Rabbi [[Menachem Meiri]], famoso commentatore [[talmud]]ico [[catalano]] e filosofo [[Maimonide|maimonideo]], considerava tutte le persone, che sinceramente professano una religione [[etica ebraica|etica]], di essere parte di più grande "Israele spirituale". Includeva esplicitamente cristiani e musulmani in questa categoria e respingeva tutte le leggi talmudiche che discriminavano tra ebrei e non-ebrei, sostenendo che tali leggi si applicavano solo agli idolatri antichi, che non avevano il senso della [[moralità]]. L'uniche eccezioni che Meiri riconosceva erano solo alcune leggi connesse direttamente o indirettamente a matrimoni misti. Meiri applicava la sua idea di una "Israele spirituale" alle dichiarazioni talmudiche sulle qualità uniche del popolo ebraico. Ad esempio, egli credeva che il famoso detto che [[Israele]] è al di sopra di predestinazioni astrologiche ("Ein Mazal le-Israele") si applicasse anche ai seguaci di altre fedi etiche. Riteneva inoltre che i paesi abitati da [[non-ebrei]] moralmente retti, come ad esempio quelli della [[Linguadoca (provincia)|Linguadoca]], fossero parte spirituale della [[Terra Santa]].<ref>Gregg Stern, ''Philosophy and Rabbinic Culture: Jewish Interpretation and Controversy in Medieval Languedoc'', Routledge Jewish Studies Series, 2008.</ref>
 
===[[Baruch Spinoza|Spinoza]]===
[[File:Spinoza Tractatus Theologico-Politicus.jpg|thumb|Frontespizio della ''[[editio princeps]]'' del ''[[Trattato teologico-politico]]'' di [[Baruch Spinoza]] (Künraht, [[1670]])]]
 
Uno dei critici degli "ebrei come popolo eletto" fu il [[filosofo]] [[Baruch Spinoza]]. Nel terzo capitolo del suo ''[[Trattato teologico-politico|Tractatus Theologico-Politicus (Trattato teologico-politico)]]'', Spinoza costruisce un'argomentazione contro quella che egli reputa un'interpretazione ingenua della scelta degli ebrei da parte di Dio. Fornendo prove dalla [[Bibbia]] stessa, Spinoza sostiene che la scelta divina di Israele non fu unica (Dio aveva scelto altre nazioni prima di scegliere la nazione ebraica), e che la scelta degli ebrei non è né inclusiva (non include tutti gli ebrei, ma solo quelli "pii") né esclusiva (comprende anche i "veri" [[profeti]] [[gentili]]). Infine, egli afferma che la scelta di Dio non è incondizionata: ricordando le numerose volte che Dio ha minacciato la completa distruzione della nazione ebraica, asserisce che questa "scelta" non è né assoluta, né eterna, né necessaria. Inoltre, nell'[[aforisma]] nr. 12, Spinoza scrive: "Quindi gli ebrei oggi non hanno assolutamente nulla che possano attribuire a se stessi, ma non ad altri popoli..."<ref>Cfr. ''[[Trattato teologico-politico]]'', Einaudi, 2000, ''s.v.'' - Il titolo integrale recita ''Trattato teologico-politico contenente alcune dissertazioni con le quali si mostra che la libertà di filosofare non soltanto può essere concessa salve restando la pietà e la pace dello Stato, ma che essa non può essere tolta se non assieme alla pace dello Stato e alla pietà stessa''. L'opera è redatta in [[lingua latina|latino]], divisa in 20 capitoli e una prefazione. Una possibile ulteriore suddivisione è la seguente:
*capp. I-VI: analisi della [[profezia]] come rivelazione divina e dei [[Neviìm|profeti]] come interpreti della rivelazione; l'elezione del [[popolo ebraico]]; il contenuto della Legge divina; cerimonie e storie sacre; i miracoli. Sono i capitoli più polemici dell'opera, in cui sostiene che il linguaggio metaforico della Bibbia è rivolto alla gente semplice e respinge la fede nei miracoli, a favore di una spiegazione razionale dei fenomeni naturali resa possibile dal progresso scientifico.
*capp. VII-X: esposizione di un nuovo metodo esegetico delle Sacre Scritture, con un'applicazione concreta
*capp. XI-XV: gli [[apostoli]]; il vero senso della parola divina; l'essenza della fede; la filosofia non è ''ancilla theologiae'' (è l'avvio della parte "costruttiva" dell'opera)
*capp. XVI-XX: temi politici</ref>
 
== Critica ricostruzionista ==
L'[[Ebraismo ricostruzionista]] rifiuta il concetto di "elezione". Il suo fondatore, Rabbi [[Mordecai Kaplan]], ebbe a dire che l'idea che Dio abbia scelto il popolo ebreo conduce a credenze razziste tra gli ebrei stessi, e quindi deve essere rimossa dalla [[teologia ebraica]]. Tale rifiuto dell'elezione viene reso esplicito nei libri di preghiera (''[[Siddur]]im'') del movimento.
 
Ad esempio, la benedizione tradizionale recitata prima di leggere la Torah, contiene la frase "asher bahar banu mikol ha'amim" — "Lodato sia il Signore nostro Dio, Re dell'Universo, ''che ci ha scelto tra tutti i popoli'' dandoci la Torah." La versione ricostruzionista viene riscritta come "asher kervanu la’avodato", "Lodato sia il Signore nostro Dio, Re dell'Universo, ''che ci ha portato al Suo servizio'' dandoci la Torah."
 
A metà degli [[anni 1980|anni ottanta]], il movimento ricostruzionista pubblicò la sua ''Piattaforma del Ricostruzionismo'', con la dichiarazione che l'idea di elezione è "moralmente insostenibile",
perché chiunque abbia tali credenze "implica la superiorità della comunità eletta e il rifiuto degli altri."<ref>"Federation of Reconstructionist Congregations and Havurot", bollettino di settembre 1986, pp. D, E.</ref>
 
Non tutti i ricostruzionisti accettano questo punto di vista. L'ultimo [[siddur]] del movimento, il ''Kol Haneshamah'', include le benedizioni tradizionali come opzione, e alcuni scrittori ricostruzionisti moderni hanno osservato che la formulazione tradizionale non è razzista, e dovrebbe essere accettata.<ref>Cfr. ''int. al.'', Mitchell Max, ''The Chosen People: Reclaiming Our Sacred Myth''.</ref>
 
Un libro di preghiere originale, della poetessa ricostruzionista femminista Marcia Falk, ''The Book of Blessings (Il Libro delle Benedizioni)'', è stato ampiamente accettato da entrambi gli ebrei riformati e ricostruzionisti. Falk respinge tutti i concetti relativi a gerarchia o distinzione: crede che qualsiasi distinzione porti all'accettazione di altri tipi di distinzioni, determinando in tal modo i pregiudizi. Scrive che come femminista politicamente liberale, deve respingere distinzioni tra uomini e donne, omosessuali ed eterosessuali, ebrei e non-ebrei, e in qualche misura anche le distinzioni tra lo [[Shabbat]] e gli altri sei giorni della settimana. Falk respinge quindi l'idea di popolo eletto come immorale. Respinge inoltre la teologia ebraica in generale, e sostiene invece una forma di [[umanesimo]] religioso. Falk scrive:
{{quote|L'idea di Israele come popolo eletto di Dio [...] è un concetto chiave nell'[[ebraismo rabbinico]]. Eppure è particolarmente problematico per molti ebrei d'oggi, poiché sembra opporsi in contrasto alla credenza monoteista che tutta l'umanità sia stata creata a immagine di Dio - e, di conseguenza, tutta l'umanità è altrettanto amata e apprezzata da Dio [...] Trovo difficile concepire un'Ebraismo femminista che lo inserisca nel suo insegnamento: la valorizzazione di un popolo ''al di sopra degli altri'' è fin troppo analogo al privilegiare un sesso rispetto ad un altro.<ref>Falk, ''op. cit.'', 1996</ref>}}
 
Anche l'autrice ricostruzionista [[Judith Plaskow]] critica l'idea di popolo eletto, per molte delle stesse ragioni di Falk. [[Lesbica]] politicamente liberale, Plaskow respinge la maggior parte delle distinzioni tra uomini e donne, [[omosessuali]] ed [[eterosessuali]], [[ebrei]] e [[non-ebrei]]. A differenza di Falk, Plaskow non respinge tutti i concetti di differenza in quanto portino inerentemente a credenze non etiche, e mantiene una forma più classica di [[teismo]] ebraico.
 
Un certo numero di risposte a questi punti di vista sono state date dagli [[Ebraismo riformato|ebrei riformati]] e da quelli [[Ebraismo conservatore|conservatori]], sostenendo che queste critiche sono contro insegnamenti che non esistono all'interno delle forme liberali di Ebraismo, e che sono rari anche nell'[[Ebraismo ortodosso]] (all'infuori di alcune comunità [[haredi]], come ad esempio quella [[Chabad]]). Una critica a parte deriva dalla esistenza di forme [[femminismo|femministe]] di Ebraismo in tutte le correnti ebraiche, che non hanno problemi con i concetti di popolo eletto.
 
==Opinioni di altre religioni==
===[[Islam]]===
I "[[Figli di Israele]]" godono di una particolare condizione nel testo sacro islamico, il [[Corano]]:
<blockquote>
O Figli di Israele, ricordate i favori di cui vi ho colmati e di come vi ho favorito sugli altri popoli del mondo. ([http://www.corano.it/corano_testo/2.htm Qur'an 2.47, 2.122]).<ref>Cfr. anche altra trad. a [http://www.sufi.it/corano/2.htm Corano 2.47, 2.122].</ref>
</blockquote>
 
Tuttavia, studiosi mussulmani indicano che questa condizione non conferisce agli Israeliti nessuna superiorità razziale ed è valida solo fintanto che gli Israeliti mantengono la loro alleanza con Dio.<ref>M. Abdulsalam. "[http://www.islamreligion.com/articles/310/ "Is the Quran Anti-Semitic? The Semites, a Chosen People"].</ref> Il Corano quindi afferma:
<blockquote>
Allah accettò il Patto dei Figli di Israele e suscitò da loro dodici capi. Allah disse: "Sarò con voi, purché eseguiate l'orazione e paghiate la decima e crediate nei Miei Messaggeri, li onoriate e facciate un bel prestito ad Allah. Allora cancellerò i vostri peccati e vi farò entrare nei Giardini dove scorrono i ruscelli. Chi di voi, dopo tutto ciò, sarà miscredente, si allontana dalla retta via".([http://www.corano.it/corano_testo/5.htm Qur'an 5.12])<ref>Cfr. anche altra trad. a [http://www.sufi.it/corano/5.htm Corano 5.12].</ref>
</blockquote>
 
===[[Cristianesimo]]===
[[File:Medieval manuscript-Jews identified by rouelle are being burned at stake.jpg|thumb|Illustrazione da un manoscritto medievale. In alto: ebrei (identificabili dal marchio giallo) rifiutano Gesù. In basso: ebrei bruciati al rogo.]]
 
Gli ebrei furono scelti da Dio quale "popolo eletto". {{passo biblico2||Deuteronomio|14.2}} dichiara: "Tu sei infatti un popolo consacrato al Signore tuo Dio e il Signore ti ha scelto, perché tu fossi il suo popolo privilegiato, fra tutti i popoli che sono sulla terra."<ref>''Liberation and reconciliation: a Black theology'', p. 24</ref> Tutta via la maggior parte dei cristiani crede che, siccome gli ebrei non accettano [[Gesù]], i cristiani stessi a loro volta hanno ricevuto questa speciale condizione di eletti (cfr. {{passo biblico2|Romani|11.11-24}}).<ref>Anche al v. 7: {{passo biblico|Romani|11.7|nome="Israele non ha ottenuto quello che cercava; lo hanno ottenuto invece gli '''eletti'''; gli altri sono stati induriti".}}</ref> Tale dottrina è nota come ''Supersessionismo''.<ref>''The Collegeville Bible Commentary: Based on the New American Bible'', Robert J. Karris, Liturgical Press, 1992, p. 1042</ref>
 
A livello psicologico,<ref>Cfr. riferimenti specifici in Thomas Cahill, ''The Gifts of the Jews', Bantam Doubleday Dell Publishing Group, 1999, ''passim''. Vedi anche Daniele Scalise, ''I soliti ebrei. Viaggio nel pregiudizio antiebraico nell'Italia di oggi'', Mondadori, 2005; </ref> si afferma che rimanga comunque il fatto che i [[non-ebrei]] vedano con soggezione e a volte con timore questa "elezione" del popolo ebraico, inconsciamente riconoscendone la base e quindi sentendone "invidia" e ''timore'' – riscontrando la ''prova'' di questa elezione nell'eccellenza degli ebrei nei campi della conoscenza umana.<ref>Viene spesso citata la nozione che gran parte della civiltà occidentale sia stata formata da ebrei, per es. le [[religioni abramitiche]], la finanza (i grandi banchieri cfr. [[Rothschild]], [[Moses Montefiore|Montefiore]], [[Warburg (famiglia)|Warburg]]; gli economisti, ecc.), le scienze moderne ([[Einstein]], [[Freud]], [[Marx]], [[Emilio Segrè|Segrè]], [[Richard Feynman|Feynman]] ecc.), la letteratura (si consultano le liste dei [[Premio Nobel|Premi Nobel]], identificandone la grande proporzione di ebrei). Cfr. Cecil Roth, ''The Jewish Contribution to Civilisation'', Macmillan & Co., 1956.</ref> Secondo alcuni [[sociologia|sociologi]], questo ha portato alle grandi persecuzioni antisemitiche della storia e, nel secolo scorso, all'[[Olocausto]].<ref>Cfr. ampia bibliografia sul tema, per es. Paul Mendes-Flohr, ''The Jew in the Modern World: A Documentary History'', Oxford University Press (OUP), 2010; Lloyd P. Gartner, ''History of the Jews in Modern Times'', OUP, 2000; Piero Stefani, ''Gli ebrei'', Il Mulino, 2006. In particolare, gli autori spiegano le ragioni della specificità ebraica, e mostrano "il grande apporto di un popolo che ha contribuito a fondare e sviluppare la cultura occidentale."</ref>
 
{{vedi anche|Paolo di Tarso e il giudaismo|Origini del Cristianesimo}}
 
== Influenza sulle relazioni con altre religioni ==
[[Avi Beker]],<ref>'''[[Avi Beker]]''' è uno scrittore, statista e accademico, attualmente professore presso il Dipartimento di Politica della Georgetown University, [[Washington D.C.]] Precedentemente è stato professore alla "Harold Hartog School of Government and Policy" della [[Università di Tel Aviv]]. Cfr. [http://spirit.tau.ac.il/government/AviB.asp "The Harold Hartog School of Government and Policy"]. Beker è stato membro del Consiglio di Amministrazione del Museo Ebraico della Diaspora di [[Tel Aviv]], dello [[Yad Vashem]] a [[Gerusalemme]], della [[Università Bar-Ilan]], del "WIZO College of Design and Management", e della [[Corporazione Afro-Israeliana di Hotel]].</ref> studioso accademico e già Segretario Generale del ''[[Congresso Ebraico Mondiale]]'', reputa l'idea di popolo eletto quale concetto definitore dell'Ebraismo, "problema implicito centrale psicologico, storico, teologico, fulcro delle relazioni ebraico-gentili". Beker vede il concetto dell'elezione come la forza trainante delle relazioni tra ebrei e [[gentili]], che spiega sia l'ammirazione e, più acutamente, l'invidia e l'odio che il mondo ha sempre sentito per gli ebrei in termini religiosi e anche secolari.<ref>[[#cite note-28|Vedi anche nota nr. 28]]</ref> Beker sostiene che mentre il [[Cristianesimo]] ha modificato la sua dottrina sulla dispersione degli ebrei, accusa l'[[Islam]] di non aver ancora emendato o riformato la propria [[teologia]] sulla successione sia degli ebrei che dei cristiani. Secondo Baker, questo costituisce un grave ostacolo per la risoluzione dei conflitti tra [[arabi]] e [[israeliani]].<ref>Avi Beker, ''The Chosen: The History of Idea, and the Anatomy of an Obsession'', Palgrave Macmilan, 2008, prefazione.</ref>
 
==== Etnocentrismo e razzismo ====
Il [[filosofia ebraica|filsofo]] israeliano [[Ze’ev Levy]] scrive che l'elezione può essere "(parzialmente) giustificata solo dal punto di vista storico" per quanto riguarda il suo contributo spirituale e morale alla vita ebraica attraverso i secoli, ''un potente agente di consolazione e di speranza''". Egli fa notare, tuttavia, che le moderne teorie [[antropologia|antropologiche]] "non si limitano soltanto a proclamare l'uguaglianza intrinseca universale di tutte le persone [come] esseri umani, ma sottolineano anche l’''equivalenza'' di tutte le culture umane" (corsivi nell'originale). Levy continua che "non ci sono persone o culture inferiori e superiori, ma solo differenti, ''altre''". Conclude dicendo che il concetto di popolo eletto comporta l'[[etnocentrismo]] "che non va di pari passo con l'alterità, cioè con il rispetto incondizionato dell'alterità".<ref>Cfr. Ze’ev Levy, ''Judaism and Chosenness: On Some Controversial Aspects from Spinoza to Contemporary Jewish Thought'', in {{cite book|editor=Daniel H. Frank|title=A People apart: chosenness and ritual in Jewish philosophical thought|year=1993|publisher=SUNY Press|isbn=978-0-7914-1631-0}}, p. 104</ref>
 
Quanto afferma Levy non tiene però conto delle definizioni di "popolo eletto" che l'Ebraismo generalmente propone nelle sue molteplici Dichiarazioni, che sono [[#Elezione, non superiorità|più sopra riportate]]. Lo stesso succede con alcuni studiosi<ref><big>•</big>Dinstien, Yoram (cur.), ''Israel Yearbook on Human Rights 1987'', Vol. 17/1987, p. 29
*Espanioly, Nabilia, "Nightmare", in ''Women and the politics of military confrontation: Palestinian and Israeli gendered narratives of dislocation'', Nahla Abdo-Zubi, Berghahn Books, 2002, p. 108
*Sharoni, Simona, "Feminist Reflections on the Interplay between Racism and Sexism in Israel", in ''Challenging racism and sexism: alternatives to genetic explanations'', Ethel Tobach, Betty Rosoff (curatori), Feminist Press, 1994, p. 319
*Beker, Avi, ''Chosen: the history of an idea, the anatomy of an obsession'', Macmillan, 2008, p. 131, 139, 151
*Brown, Wesley, ''Christian Perspectives on the Israeli-Palestinian Conflict'', p. 66
*Jacob, Jonathan, ''Israel: a divided Promised Land'', p. 69
</ref> che in passato hanno asserito che il concetto di popolo eletto nell'Ebraismo è razzista perché implica che gli ebrei sono superiori ai [[non-ebrei]]. La [[Anti-Defamation League|Anti-Defamation League (ADL, ''Lega Antidiffamazione'')]] però, insieme ad altre autorità, affermano che il concetto del popolo eletto nell'ambito dell'Ebraismo non ha niente a che fare con la "superiorità razziale", ma piuttosto è una descrizione del rapporto speciale degli ebrei con Dio.<ref><big>•</big>Secondo un rapporto della [[Anti-Defamation League]], "citando selettivamente vari passi del Talmud e del Midrash, i polemisti cercano di dimostrare che l'Ebraismo sostiene l'odio per i non-ebrei (e in particolare per i cristiani), e promuove oscenità, perversione sessuale, e altri comportamenti immorali. Usando questi passaggi per i loro scopi, questi polemisti spesso li traducone male o li citano fuori dal contesto (la fabbricazione completa di interi passaggi è nota)..."
*Distorgendo i significati normativi di testi rabbinici, scrittori anti-Talmud spesso asportano certi passaggi dai loro contesti testuali e storici. Anche quando presentano le loro citazioni accuratamente, giudicano i passaggi sulla base delle norme morali moderne, ignorando il fatto che la maggior parte di questi brani sono stati composti quasi duemila anni fa, da parte di persone che vivevano in culture radicalmente diverse dalla nostra. Tali scrittori quindi in malafede ignorano volutamente la lunga storia dell'Ebraismo nel campo del progresso sociale e la dipingono invece come una religione primitiva e consorziale.
*Coloro che attaccano il Talmud, citano frequentemente antiche fonti rabbiniche senza notare i successivi sviluppi del pensiero ebraico, e senza fare uno sforzo in buona fede di consultarsi con le autorità ebraiche contemporanee, che possono spiegare il ruolo di queste fonti nel pensiero normativo ebraico e nella relativa pratica: cfr. ''[http://www.adl.org/presrele/asus_12/the_talmud.pdf Il Talmud nella polemica antisemita]'' della [[Anti-Defamation League]], febbraio 2003 {{en}}
* Rabbi [[Joseph Soloveitchik]] ha scritto:
<blockquote>Dal momento che l'Ebreo è spinto dalla sua [[Alleanza (Bibbia)|Alleanza sinaitica]] privata con Dio ad incorporare e preservare gli insegnamenti della Torah, egli si impegna a credere che tutti gli uomini, di qualsiasi colore o credo, siano fatti "a Sua immagine" e siano in possesso di una inerente dignità umana e dignità. La singolarità dell'uomo deriva dall'"alito di vita che Egli [il Signore Dio] soffiò nelle sue narici al momento della creazione" ({{passo biblico2|Genesi|2.7}}). Noi condividiamo quindi l'esperienza storica universale, e l'interesse provvidenziale di Dio abbraccia certamente tutta l'umanità. - ''Man of Faith in the Modern World'', Ktav Publishing House, p. 74</blockquote>
*Tale uso improprio del Talmud da parte delle autorità sovietiche è stato esposto in un atto processuale di udienza tenutasi nel [[1984]] dinanzi alla Commissione per i Diritti Umani e le Organizzazioni Internazionali del [[Congresso degli Stati Uniti]] in materia di "Ebraismo sovietico"
<blockquote>Questa viziosa diffamazione antisemita, spesso ripetuta da altri scrittori e funzionari sovietici, si basa sulla nozione calunniosa che il "Popolo Eletto" della Torah e del Talmud propugni la "superiorità su altri popoli", come anche la sua esclusività. Questo è stato, naturalmente, il tema principale del famigerato opuscolo dei ''[[Protocolli dei Savi di Sion]].'' - dalla "Soviet Jewry: Hearing before the Subcommittee on Human Rights and International Organizations". United States Congress, House Committee on Foreign Affairs. Commission on Security and Cooperation in Europe. 1984. p.56</blockquote>
</ref>
 
==Chi sono gli ebrei?==
{{vedi anche|Ebraismo|Conversione all'Ebraismo}}
[[File:Mappa Famiglie Ebraiche nel Mondo.gif|thumb|400px|Mappa delle famiglie ebraiche<ref name="etnie"/> nel mondo (cfr. codice colori)]]
È sempre stato difficile definire "scientificamente" l‘'''identità ebraica''', dato che riunisce in sé caratteri biologici, etnici, culturali e, naturalmente, religiosi. Nelle varie epoche storiche, a causa di discriminazione e antisemitismo, chi perseguitava gli ebrei ha variamente usato definizioni religiose, razziali, genetiche e politiche.
 
Il [[genetista]] David B. Goldstein, collaboratore dello scienziato italiano [[Luigi Luca Cavalli-Sforza]], ha svolto un'interessante ricerca<ref>David B. Goldstein, ''Jacob's Legacy. A Genetic View of Jewish History'', [[Yale University Press]], [[2008]].</ref> sulla storia genetica ed il lignaggio degli ebrei, analizzando il [[DNA]] di maschi ebrei che evidenziano nei [[cromosomi]] "'''Y'''" una discendenza ''sacerdotale''.<ref>Goldstein ha inoltre esaminato, come campione, le rivendicazioni di discendenza ebraica della tribù [[Sudafrica|sudafricana]] [[Lemba]]; le differenze di ereditarietà genetica materna e paterna tra le popolazioni ebraiche; le implicazioni [[etica ebraica|etiche]] e [[medicina|mediche]] dell'area scientifica in rapida crescita nell'ambito del panorama genomico umano. Cfr. David B. Goldstein, ''op. cit.'', cap. 6.</ref> Goldstein afferma che lo studio della [[genetica]] non solo sta cambiando lo studio della storia ebraica, ma «ha alterato le nozioni di identità ebraica e persino la nostra comprensione di cosa renda un popolo tale.»<ref>Cfr. Goldstein, ''op. cit.'', pref.</ref>
 
Per l’[[Halakhah]] (la legislazione rabbinica) è ebreo chi nasce da madre ebrea o chi si converte all'[[ebraismo]]. Il [[Tribunale rabbinico]] (''[[Beth Din]]'') tende ad ostacolare le [[Ghiur|conversioni]] soprattutto perché il convertito sarebbe poi tenuto, come chi è nato ebreo, all'osservanza di numerosissimi [[mitzvah|precetti]], sacrificio questo del tutto inutile dal momento che per l'ebraismo la salvezza non si raggiunge necessariamente essendo ebrei, ma piuttosto amando il prossimo che ama Dio ({{passo biblico2|Salmi|15.4}}) e seguendo i Suoi [[Dieci Comandamenti|Comandamenti]].
 
Chi sono dunque gli ebrei? Una religione? Una cultura? Un popolo? Una razza?
La vita quotidiana dell'ebreo devoto è scandita da numerose pratiche religiose, ma anche chi, nel corso degli anni, si fosse allontanato da queste, resta ugualmente ebreo.
 
È certo che il testo sacro ebraico, la [[Bibbia]], ha dato origine ad una forte spinta culturale, essendo il libro più letto nel mondo, ma altre antiche civiltà scomparse hanno lasciato un segno importante nella storia culturale dell'umanità (si pensi per es. alla [[Grecia]]). In quanto ad essere un '''popolo''', quello ebraico è certamente restato idealmente unito dalla comune fede e dalle stesse pratiche ritualistiche, ma sparso, spesso in piccoli gruppi, in ogni parte del mondo, ha sempre contribuito allo sviluppo sociale, artistico, culturale, economico e soprattutto scientifico della nazione in cui vive al pari di qualsiasi altro cittadino, ciascuno secondo le proprie possibilità e capacità.<ref name="Mosca1">Cfr. Maria Luisa Moscati Benigni, ''[http://www.morasha.it/zehut/mlm01_chisonogliebrei.html Morashà: Zehùt, Identità ebraica]'' ([[Ancona]], nov. 1998). <small>URL consultato 27/01/2013</small></ref> Nello stesso stato di [[Israele]] poi, ricostituito solo nel [[1948]] dopo essere stato [[Prima guerra giudaica|annientato dai romani nel 70]] [[era volgare|e.v.]], la popolazione israeliana è composta da cittadini di tutte le religioni, compresi musulmani e cristiani.
 
In quanto alla '''razza''', premesso che all'interno della specie umana il concetto di razza è di difficile e controversa applicazione poiché non esistono criteri fisiologici, morfologici né psicologici in grado di dare solida base ad una suddivisione, gli ebrei presentano caratteristiche somatiche così diverse tra loro che è impossibile inquadrarli in qualche modo.<ref name="etnie">Esistono infatti ebrei [[Yemen|Yemeniti]] dalla pelle scura, capelli appena ondulati e lineamenti sottili, che hanno conservato tradizione e lingua ebraica nonché la certezza che un giorno sarebbero tornati dall’esilio "su ali di aquila". Tale profezia ritengono si sia pertanto avverata quando aerei israeliani giunsero a salvarli con l'operazione detta "Tappeto Magico" (1992). Assolutamente neri di pelle anche se del tutto privi dei [[negroide|caratteri negroidi]], sono i "[[falascia]]", ebrei [[Etiopia|etiopi]], individuati nella seconda metà dell'Ottocento, discendenti dal figlio nato dalla [[regina di Saba]] e [[re Salomone]]: vagavano scalzi e seminudi, ma avevano nella capanna-[[sinagoga]] il ''sefer-Torà'' ([[Torah|libro della Legge/Torah]]) – anche per loro, con un audace intervento aereo denominato "operazione Salomone" fu completato il trasferimento in Israele iniziato con "l’operazione Moses" (1884). Esistono gruppi ebraici dalla pelle gialla ed occhi a mandorla nella lontana [[Kaifeng]] in [[Cina]] ed anche in [[Giappone]]. Nella stessa [[Europa]], pur essendo di pelle bianca, gli [[ebrei]] hanno caratteristiche somatiche diverse: quelli cosiddetti [[sefarditi]] (originari della [[Spagna]], in ebraico Sefarad), con la pelle bruno-dorata, occhi neri e capelli castani, fautori con gli arabi della famosa scuola dei traduttori (sec. XIII), inclini indifferentemente tanto agli studi di mistica ebraica quanto a quelli delle letteratura romantica. Ben diversi gli ebrei [[aschenaziti]] (dall’ebraico Aschenazi, [[Germania]]), presenti in tutto l'Est europeo, dediti all’approfondimento degli studi biblici: hanno per lo più capelli rossi e occhi verdi, altri sono biondi con pelle chiarissima. Forse è abbastanza ironico il fatto che questi sono gli unici ''[[razza ariana|veri ariani]]'' in quanto discendenti in gran parte dai [[Khazari]]. Quanto agli [[Ebraismo in Italia|ebrei presenti in Italia]] (oggi circa 35000), questi sono per lo più di "rito italiano", cioè i più vicini al rito originario essendo qui giunti direttamente in [[Italia]] [[Gerusalemme]], la maggior parte ancor prima dell’[[era volgare]] e poi al seguito dei [[Impero Romano|romani]]: infatti quando nel 70 [[Assedio di Gerusalemme (70)|Tito distrusse il sacro Tempio]], portò a Roma 5000 ebrei come schiavi, e questi furono riscattati dalla comunità ebraica già presente nell'Urbe. Costoro non presentano alcuna caratteristica fisica comune. Cfr. Moscati Benigni, ''op. cit., s.v.''</ref>
 
In conclusione, come risposta generica alla domanda "Chi sono gli ebrei?", si può asserire che sono i discendenti di quelle famiglie [[Patriarca (ebraismo)|patriarcali]], incontrate nella Bibbia, che continuano a vivere secondo regole che lo stesso popolo ebreo si è dato, derivandole direttamente dalla [[Torah]] (termine tradotto erroneamente con "Legge", ma con il vero significato di ''insegnamento''). Poiché l'ebraismo si trasmette per [[Matrilinearità|linea femminile]], si afferma che stia alla donna far sì che i figli siano «come anelli di una catena attraverso la quale il patrimonio religioso, ereditato dalle generazioni passate, si trasmetta a quelle future.»<ref name="Mosca1"/>.
 
==Voci correlate==
{{div col}}
*[[Anima]]
*[[Avodah]], [[Preghiera ebraica]] e [[Studio della Torah]]
* [[Bibbia ebraica]]
* [[Diaspora ebraica]]
* [[Dio (Ebraismo)]] e [[Shekhinah]]
* [[Ebraismo rabbinico]]
* [[Ebraismo ortodosso]]
* [[Ebraismo riformato]]
*[[Ebrei]] ed [[Alleanza (Bibbia)]]
*[[Era messianica]] e [[Zaddiq]]
* [[Eretz Israel]] ed [[Amore per la Terra d'Israele]]
* [[Etica ebraica]]
* [[Fede ebraica]] e [[Chuqqim]]
* [[Festività ebraiche]]
* [[Filosofia ebraica]]
* [[Ghiur]]
* [[Goyim]] (Gentili)
* [[Israele]]
* [[Letteratura rabbinica]]
* [[Maestri ebrei]]
* [[Maimonide]]
* [[Messia]]
* [[Mizvot]]
*[[Mondo Superiore e Mondo Inferiore]]
*[[Patriarchi ebrei]]
* [[Popolo ebraico]]
* [[Qabbalah]]
*''[[Qedushah]]''
* [[Rabbino]]
*[[Regno d'Israele]] e [[Regno di Giuda]]
*[[Ruach haQodesh]] e [[Profezia]]
* [[Sacerdote (Ebraismo)]]
* [[Storia degli Ebrei]]
* [[Talmud]]
* [[Tanakh]]
* [[Torah]]
{{div col end}}
 
==Note==
{{Reflist}}
 
==Bibliografia==
<!--- ordine cronologico discendente --->
* ''Emet Ve-Emunah: Statement of Principles of Conservative Judaism'', JTSA, New York, 1988, p.&nbsp;33-34
* ''Platform on Reconstructionism'', Federation of Reconstructionist Congregations and Havurot, Sett. 1986, pp. D, E
* ''Statement of Principles for Reform Judaism'', 1999 Congresso di [[Pittsburgh]] della ''Central Conference of American Rabbis''
* ''[[Encyclopaedia Judaica]]'', Keter Publishing
* Ismar Elbogen ''Jewish Liturgy: A Comprehensive History'' JPS, 1993. Importante ed esaustivo compendio della liturgia ebraica.
* Marcia Falk ''The Book of Blessings'' HarperSanFrancisco, 1996
* Reuven Hammer, Ed. ''Or Hadash: A Commentary on Siddur Sim Shalom for Shabbat and Festivals'', The Rabbinical Assembly, 2003
* Nosson Scherman, Ed. ''The Complete Artscroll Siddur'', Mesorah Publications, 2ª ed., 1986
* {{cite book|first=Arnold M.|last=Eisen|authorlink= |editor-last=Lipset|editor-first=Seymour Martin |editor-link=Seymour Martin Lipset|title=American pluralism and the Jewish community|year=1990|publisher=Transaction Publishers|isbn=978-0-88738-286-4|chapter=The Rhetoric of Chosenness and the Fabrication of American Jewish Identiy}}
* {{cite book|editor=Daniel H. Frank|title=A People apart: chosenness and ritual in Jewish philosophical thought|year=1993|publisher=SUNY Press|isbn=978-0-7914-1631-0}} (Parte 1. "Chosenness")
*Cristiano Grottanelli, Paolo Sacchi, Giuliano Tamani, ''Ebraismo'', a cura di G. Filoramo, 2ª ed., Laterza, 2007
*David B. Goldstein, ''Jacob's Legacy. A Genetic View of Jewish History'', [[Yale University Press]], 2008
*Giovanni Garbini, ''Dio della terra, dio del cielo. Dalle religioni semitiche al giudaismo e al cristianesimo'', Paideia, 2011
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.ritornoallatorah.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=72:popoloeletto&catid=46:credenze&Itemid=77 "Il popolo eletto"] su ''Ritorno alla Torah'' {{it}}
*[http://www.jcpa.org/JCPA/Templates/ShowPage.asp?DRIT=4&DBID=1&LNGID=1&TMID=111&FID=623&PID=0&IID=2669&TTL=The_Contemporary_Rivalry_over_the_Chosen_People:_Jewish,_Christian,_and_Muslim_Perspectives The Contemporary Rivalry over the Chosen People: Jewish, Christian, and Muslim Perspectives - Avi Beker] at the [http://www.jewishaffairs.org Institute for Global Jewish Affairs] {{en}}
*[http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=478&letter=C&search=chosen%20people Chosen people] at the [[Jewish Encyclopedia]]
*[http://www.rj.org/rj.shtml Beliefs of Reform Judaism] {{en}}
*[http://www.acs.ucalgary.ca/~elsegal/Shokel/Preaching/S970623_Covenanting.html The Jewish concept of chosenness] {{en}}
*[http://www.simpletoremember.com/faqs/The_Jewish_Nation.htm The Chosen People FAQs]
* [http://www.bc.edu/research/cjl/meta-elements/texts/articles/rosenthal.htm Some are Chosen, All are Loved. Rabbi Gilbert S. Rosenthal] {{en}}
* [http://www.adatshalom.net/dvarchin/max.html ''The Chosen People: Reclaiming Our Sacred Myth'', Mitchell Max] {{en}}
* [http://www.chabad.org/520294 ''How does Jewish Pride differ from Nazi Supremacy?'', Rabbi Tzvi Freeman] {{en}}
 
===Sul razzismo===
*[http://www.adl.org/hate-patrol/churchmovement.asp "Anti-Defamation League paper on Christian Identity"] {{en}}
*[http://www.nizkor.org/hweb/orgs/american/adl/paranoia-as-patriotism/covenant.html "The Covenant, the Sword, and the Arm of the Lord - a Christian Identity movement"] {{en}}
*[http://talmud.faithweb.com/ "The Real Truth About The Talmud"] di Rabbi [[Gil Student]]. Indaga le citazioni del Talmud rivelatesi false, fraudolente o travisate da antisemiti. {{en}}
*[http://www.chabad.org/library/article_cdo/aid/160993/jewish/Are-the-Jews-the-Chosen-People.htm "Are the Jews the Chosen People?"] ''[[chabad.org]]'' {{en}}
*[http://www.oztorah.com/2011/06/being-the-chosen-people-ask-the-rabbi/ "OzTorah - Isn't it arrogant and exclusionist for Jews to regard themselves as the Chosen People?"] {{en}}
 
 
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