Seregno e Nello Santi: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Divisione amministrativa
|Nome =Seregno Nello
|Cognome = Santi
|Panorama=Seregno_Centro_2008.jpg
|Sesso = M
|Didascalia=
|LuogoNascita = Adria
|Bandiera=Seregno-Gonfalone.png
|GiornoMeseNascita = 22 settembre
|Voce bandiera=
|AnnoNascita = 1931
|Stemma=Seregno-Stemma.png
|LuogoMorte =
|Voce stemma=
|GiornoMeseMorte =
|Stato=ITA
|AnnoMorte =
|Grado amministrativo=3
|Attività = direttore d'orchestra
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Nazionalità = italiano
|Divisione amm grado 2=Monza e Brianza
|PostNazionalità = , spesso chiamato dai suoi allievi ''"Papa Santi"'' per rispetto sul suo lavoro
|Amministratore locale=Giacinto Mariani
|Immagine =
|Partito=[[Lega Nord|LN]] - [[Il Popolo delle Libertà|PdL]]
|Data elezione=05/04/2005 (rieletto il 29/03/2010)
|Data istituzione=
|Latitudine gradi=45
|Latitudine minuti=39
|Latitudine secondi=0
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=9
|Longitudine minuti=12
|Longitudine secondi=0
|Longitudine EW=E
|Altitudine=222
|Superficie=13.01
|Note superficie=
|Abitanti=44296
|Note abitanti=ufficio anagrafe anagrafe
|Aggiornamento abitanti=30-11-2012
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Albiate]], [[Cabiate]] (CO), [[Carate Brianza]], [[Cesano Maderno]], [[Desio]], [[Giussano]], [[Lissone]], [[Mariano Comense]] (CO), [[Meda (Italia)|Meda]], [[Seveso]]
|Codice postale=20831
|Prefisso=[[0362]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=108039
|Codice catastale=I625
|Targa=MB
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=2482
|Diffusività=
|Nome abitanti=seregnesi
|Patrono=[[San Giuseppe]], [[santa Valeria]]
|Festivo=[[28 aprile]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Seregno (province of Monza and Brianza, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Seregno nella provincia di Monza e della Brianza
|Sito=http://www.comune.seregno.mb.it/
}}
'''Seregno''' (''Serègn'' in [[dialetto brianzolo]]) è un comune italiano della [[provincia di Monza e Brianza]], situata nella bassa [[Brianza]]; con circa 44.000 abitanti è la seconda città della provincia, seconda solo al capoluogo [[Monza]].
 
==Biografia==
== Geografia fisica ==
 
Studiò [[composizione musicale|composizione]] al [[Liceo musicale]] di [[Padova]] con Bruno Coltro. Nel [[1951]] debuttò a Padova dirigendo ''[[Rigoletto]]'' di [[Giuseppe Verdi]] al Teatro Verdi.
=== Posizione geografica ===
Seregno si trova nella parte meridionale della [[Brianza]], nell'alta pianura lombarda (quota 222 m [[s.l.m.]]) a breve distanza dalle prime colline [[morena|moreniche]] brianzole (che si ritrovano nei territori dei comuni confinanti di [[Albiate]], [[Carate Brianza]], [[Meda]] e [[Mariano Comense]]) e in vista delle [[Prealpi]] lombarde ([[Grigna (monte)|Grigna]], [[Grignetta]] e [[Resegone]]).
 
Dal 1958 al 1969 fu direttore stabile all'Opera di Zurigo.
Seregno dista 23 km da [[Milano]], in direzione nord, e 12 da [[Monza]], in direzione nordovest; la distanza da [[Como]] e dalla Svizzera è di circa 25 chilometri.
 
Nel [[1960]] a [[Salisburgo]] dirige i [[Wiener Philharmoniker]] in [[Don Carlo]] con [[Boris Christoff]] ed [[Ettore Bastianini]] ed al [[Royal Opera House]], [[Covent Garden]] di [[Londra]] [[La traviata]] con [[Joan Sutherland]].
=== Territorio ===
Il territorio comunale è interamente pianeggiante ed intensamente urbanizzato, con l'eccezione di alcune aree periferiche oggi sottoposte a vincolo (''parco della Brianza centrale''); le aree edificate della città si estendono in molti casi fino ai limiti comunali, formando un ''continuum'' urbano con i Comuni limitrofi quali Cesano Maderno,Desio,Giussano,Lissone,Meda e Seveso.
 
Al [[Wiener Staatsoper]] debutta in [[Aida]], poi [[Cavalleria rusticana (opera)]], [[Pagliacci (opera)]], [[Otello (Verdi)]], [[Carmen (opera)]], [[La bohème]] con [[Walter Berry]] e [[Graziella Sciutti]], La traviata con [[Gundula Janowitz]], [[Tosca (opera)]] con [[Franco Corelli]] e Bastianini e [[Don Carlo]], nel [[1961]] [[La forza del destino]] e [[Madama Butterfly]] e nel [[1962]] [[Un ballo in maschera]] con [[Leonie Rysanek]] ed [[Andrea Chénier (opera)]].
Non esistono corsi d'acqua nel territorio comunale; i più vicini sono il [[Lambro]] ad est (in territorio di Carate Brianza e Albiate) e il torrente Tarò a Meda.
 
Al [[Teatro La Fenice]] di [[Venezia]] nel [[1961]] dirige [[La Sonnambula]] con [[Ivo Vinco]], la Sutherland ed [[Alfredo Kraus]].
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Milano Linate|Stazione meteorologica di Milano Malpensa}}
Il territorio seregnese ha un clima in tutto simile a quello del resto dell'alto milanese, caratteristico della fascia di alta [[pianura padana]]; è caratterizzato da [[inverno|inverni]] moderatamente freddi (medie di circa 2&nbsp;°C in gennaio) ed estati calde (medie di circa 22&nbsp;°C in luglio)<ref>http://clima.meteoam.it/AtlanteClimatico/pdf/%28066%29Milano%20Malpensa.pdf</ref>, con precipitazioni discretamente abbondanti (circa 1.200&nbsp;mm annui) con massimi [[autunno|autunnali]] e [[primavera|primaverili]] e minimi invernali. In città è attiva una stazione meteo gestita in collaborazione con il Centro Meteorologico Lombardo.<ref>[http://www.centrometeolombardo.com/content.asp?contentid=649&ContentType=Stazioni Dati della Stazione Meteo]</ref>
 
Ha diretto alla [[Metropolitan Opera House]], dal [[1962]] quando vi fece il suo debutto dirigendo ''Un ballo in maschera'' di [[Giuseppe Verdi|Verdi]] con Leonie Rysanek, [[Carlo Bergonzi]] e [[Robert Merrill]], poi con Aida con [[Leontyne Price]], Bergonzi e [[Bonaldo Giaiotti]], La traviata con [[Anna Moffo]] e nel [[1964]] Otello, Cavalleria rusticana con [[Eileen Farrell]], Pagliacci con Corelli, [[Macbeth (opera)]] con [[Cornell MacNeil]] e [[Birgit Nilsson]], Rigoletto con [[Roberta Peters]] e Bergonzi, Tosca con la Rysanek, Merrill e [[Fernando Corena]] e La forza del destino con [[Gabriella Tucci]], Bergonzi, [[Cesare Siepi]] e Corena.
La [[classificazione climatica dei comuni italiani]]<ref>{{cita web|titolo=Decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412|url=http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/dpr412-93.pdf|accesso = 21-11-2010|formato=pdf}}</ref> colloca Seregno nella ''zona E'' con 2482 [[gradi giorno]]<ref>{{cita web|titolo=Classificazione climatica dei comuni lombardi | url = http://www.confedilizia.it/clima-LOMBARDIA.htm|accesso=21-11-2010|editore =Confederazione Italiana Proprietà Edilizia}}</ref>.
 
Al Grand Théâtre di [[Ginevra]] dirige nel [[1966]] Otello con [[Tito Gobbi]] e [[Josè van Dam]] e [[Simon Boccanegra]], nel [[1967]] La bohème, nel [[1968]] [[Il trovatore]], nel [[1969]] Aida con [[Virginia Zeani]], nel [[1970]] Un ballo in maschera, nel [[1972]] [[Turandot]] e [[Lucia di Lammermoor]], nel [[1975]] [[Falstaff (Verdi)]], nel [[1981]] Rigoletto con [[Piero Cappuccilli]] e [[La Cenerentola]], nel [[1983]] [[Il barbiere di Siviglia (Rossini)]] con [[John Aler]] e [[Leo Nucci]] e nel [[1984]] un concerto con Cappuccilli.
== Storia ==
Un'eventuale origine romana di Seregno è stata dibattuta, anche considerando l'intensa impronta che Roma lasciò nella zona fin dai tempi della conquista avvenuta nel corso del [[II secolo a.C.]] e alla luce dei ritrovamenti, in territorio seregnese, di alcuni manufatti romani (una piccola urna cineraria, una moneta [[Monetazione romana|coniata]] sotto [[Lucio Vero]], tracce di acciottolato romano o di [[centuriazione]] delle campagne circostanti); tuttavia, data la mancanza di riscontri in merito, si tende ad escludere quest'ipotesi e a datare l'origine della città all'età tardo-antica<ref>{{cita|Picasso e Tagliabue, ''Seregno''|pp. 4-5|Comunità}}</ref> o all'[[alto medioevo]].<ref name=SitoComune>[http://www.comune.seregno.mi.it/default.cfm?docs=profilo/storico.htm#1 Comune di Seregno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Ancora a Vienna nel [[1969]] dirige Il trovatore con Cappuccilli e [[Wladimiro Ganzarolli]] e nel [[1982]] Lucia di Lammermoor con Nucci ed [[Edita Gruberova]].
Il primo documento che citi Seregno risale al [[1087]]:<ref name=SitoComune /> è un atto con il quale Pietro da Seregno cede parte dei beni da lui posseduti alla canonica di Sant’Ambrogio di Milano, da cui si attendeva aiuto e protezione. Si può tuttavia ipotizzare l'esistenza di un centro del villaggio attivo già in [[Storia romana|età romana]] ma le notizie sono lacunose, e non esistono documenti certi.<ref name=SitoComune /> I documenti di questo secolo e del successivo si riferiscono a Seregno con il termine di ''[[locus]]'', definendolo così come un insediamento [[agricoltura|agricolo]] analogo alla grande maggioranza degli insediamenti della zona. Il ''locus'' di Seregno, in quel tempo, era come molti altri abitati posto sotto qualche autorità superiore, che nel caso di Seregno poteva essere la Chiesa o la Città di Milano. Nell'aprile 1138, il ''locus'' di ''Serennio'' passò dall'autorità religiosa e politica del monastero di San Simpliciano a Milano a quella del [[monastero]] di San Vittore a [[Meda (Italia)|Meda]]<ref>{{cita|Cazzaniga, ''Araldica seregnese''|p. 29|Araldica}}</ref> (oggi [[villa Antona Traversi]]). Una cronaca dei primi anni del [[XIII secolo]] (precisamente del 12 ottobre 1206)<ref name=SitoComune /> cita Seregno come un ''[[borgo (geografia)|borgo]]'', indicando in questo modo un certo sviluppo [[demografia|demografico]] ed economico dell'insediamento e la formazione di un embrione di ceto imprenditoriale composto da artigiani, mercanti e proprietari terrieri.
 
Dirige all'[[Arena di Verona]] dal [[1970]].
Più tardi, nel corso del [[XIII secolo]], Seregno si viene a trovare sotto la contemporanea influenza del monastero di San Vittore di Meda e del potente [[Ducato di Milano]], che si manifestava in una serie di espropri e successive restituzioni di terre, come accaduto per le terre situate nell'odierno quartiere del Ceredo.<ref name=SitoComune /> Il borgo entra inoltre nelle lotte di potere che, in quel periodo, opponevano i [[Della Torre]] ai [[Visconti]]. Negli anni fra la fine del XIII e l'inizio del [[XIV secolo]] la contesa per il possesso della signoria di Milano volge a favore dei Visconti, dapprima con [[Ottone Visconti|Ottone]], poi, definitivamente, con [[Matteo I Visconti|Matteo I]]. In questo periodo il ''borgo'' di Seregno era diviso in una parte alta e una parte bassa, nelle quali sorgevano due chiese, una per parte, dedicate rispettivamente a [[San Vittore]] e a [[Sant'Ambrogio]]. Questa situazione, prolungatasi nei secoli, avrebbe condotto ad una sostanziale separazione di natura sociale e culturale, oltre che fiscale, che sarebbe stata risolta con metodi spicci solo nel '700 con la demolizione di entrambe le chiese e la loro sostituzione con un'unica chiesa (attuale basilica di San Giuseppe) che unificasse i cittadini seregnesi.<ref name=Basilica>[http://www.basilicasangiuseppe.it/storia/basilica/index.htm Basilica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Nel [[1971]] dirige Madama Butterfly con la Tucci al [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]].
=== Toponimo ===
Nel corso del tempo sono state effettuate diverse supposizioni riguardo l'origine del nome Seregno. Nei documenti antichi il nome della città viene citato come ''Serenum'', ''Serenium'', ''Seregnum'', ''Seregnium'', ''Siregno'' e ''Serigno''.<ref name=PaeseperPaese>''La Lombardia paese per paese''. VI volume. Bonechi editore, Firenze, 1986.</ref> Sembrerebbe che il toponimo Seregno derivi da [[Serena]], figlia di Onorio detto ''di Spagna'' (fratello a sua volta dell'imperatore [[Teodosio I]]) e che fu moglie del generale [[Stilicone]], vissuta nel [[V secolo]].
 
Ancora per La Fenice nel [[1975]] dirige La traviata con [[Maria Chiara]] ed un concerto con la Chiara nel Teatro Comunale di [[Adria]] (sua città natale) ed uno al Teatro Cristallo di [[Oderzo]] (città natale della Chiara, nel [[1976]] Madama Butterfly con la Chiara e nel [[1995]] [[I puritani]] con [[Giorgio Zancanaro]] e [[Mariella Devia]].
=== Simboli ===
[[File:Seregno-Stemma.png|right|120px|Stemma del Comune.]]
 
Nel [[1982]] dirige [[La fanciulla del West]] con [[Plácido Domingo]] al Covent Garden.
La [[blasonatura]] dello stemma comunale è così descritta<ref name=stemma>{{cita web|titolo = Stemma del comune di Seregno| url = http://www.comuni-italiani.it/108/039/stemma.html | accesso = 31 dicembre 2011}}</ref>:
{{quote|D'azzurro, alla banda d'argento caricato di tre stelle di otto raggi d'oro; [[Ornamenti esteriori dello scudo|ornamenti esteriori]] da [[città d'Italia|città]].}}
 
Ancora al Metropolitan nel [[1982]] dirige [[Luisa Miller]] con [[Katia Ricciarelli]], [[José Carreras]] e Nucci ed Il trovatore, nel [[1984]] [[Manon Lescaut]], nel [[1985]] Simon Boccanegra con [[Sherrill Milnes]] e [[Dawn Upshaw]], nel [[1986]] [[Francesca da Rimini (Zandonai)]] con [[Renata Scotto]] e MacNeil e Madama Butterfly con la Scotto e Nucci, nel [[1987]] Turandot con [[Ghena Dimitrova]], nel [[1988]] dirige un concerto con [[Agnes Baltsa]] e Domingo, nel [[1989]] La bohème con Domingo, nel [[1990]] [[La Gioconda]], nel [[1994]] Lucia di Lammermoor con la Devia e [[Juan Pons]]. Fino al [[2000]] il maestro dirige in 401 rappresentazioni al Met.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di città.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città
|motivazione =
|luogo = D.P.R. del [[26 gennaio]] [[1979]]
}}
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==
=== Architetture civili ===
[[File:Palazzo Landriani-Caponaghi.jpg|thumb|Palazzo Landriani-Caponaghi.]]
[[File:Mangiabagai - seregno.JPG|thumb|120px|La fontana del magnabagaj.]]
 
==== Villa Odescalchi ====
Chiamata anche villa Odescalchi-Silva, si trova nella zona centrale della città, in piazza Italia, affacciandosi a sud sulla zona verde del parco "XXV aprile". Le prime citazioni storiche relative alla villa risalgono alla seconda metà del [[XVI secolo]], quando era di proprietà del generale Giorgio Manriquez;<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-06742/ Villa Odescalchi, Silva, Seregno (MB) – Architetture – Lombardia Beni Culturali<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> subì, nella prima metà del [[XVII secolo|seicento]], alcuni interventi che le diedero l'assetto attuale. La villa è attualmente proprietà privata.
 
==== Palazzo Landriani Caponaghi ====
Si trova nel centro storico, fra la piazza della Libertà e la piazza Risorgimento. L'edificio risale alla fine del [[XV secolo]]<ref>[http://www.seregno.eu/turismo-seregno.cfm SEREGNO .EU - Turismo a Seregno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e venne successivamente ristrutturato nel secolo successivo. Il palazzo subì importanti danneggiamenti durante la seconda guerra mondiale; al giorno d'oggi rimangono, dell'edificio originario, solo parte della facciata, il cortile d'onore e le sale [[affresco|affrescate]] al primo piano. Già sede comunale, ha subito una recente ristrutturazione partita nel 2001.<ref>[http://www.seregno.info/cru16/come_era.cfm Comune di Seregno - CRU 16<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Nella piazza antistante il palazzo si trova una fontana (copia di una fontana analoga che si trovava a [[Bellinzona]] nel [[canton Ticino]]) nota nel passato come ''funtana del magnabagaj'' (fontana del mangiabambini) dal momento che portava come ornamento un biscione, [[Stemma del ducato di Milano#Periodo visconteo|simbolo visconteo]]; rimosso durante una delle ristrutturazioni della piazza,<ref>http://www.madm.it/lmds/pag017.htm</ref> venne successivamente reinstallato.
 
==== Torre del Barbarossa ====
{{vedi anche|Torre del Barbarossa (Seregno)}}
[[File:Torre Barbarossa.jpg|thumb|left|La Torre del Barbarossa vista da via Santino De Nova.]]
 
La Torre del Barbarossa è una [[campanile|torre campanaria]] situata nel centro storico cittadino, accanto all'[[abside]] dell'antica chiesa di San Vittore demolita prima della costruzione della Basilica di San Giuseppe;<ref name= StoriaSeregno>[http://www.comune.seregno.mi.it/default.cfm?docs=profilo/storico.htm Comune di Seregno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> viene detta "del Barbarossa" dal momento che la leggenda (derivante forse dal suo stile guelfo)<ref name=StoriaSeregno /> vuole che sia stata fatta costruire dall'imperatore Federico II detto Barbarossa per scopi di protezione del territorio brianteo.
 
In realtà sembra che la Torre del Barbarossa fosse il campanile della chiesa di San Vittore, la più antica di Seregno, costruita con uno stile [[romanico]]-[[gotico]] e attestata dalla fine del [[XIII secolo|duecento]].<ref name=StoriaSeregno /> La prima testimonianza scritta dell'esistenza della Torre, tuttavia, risale al 1567.<ref name=StoriaSeregno /> Nel [[XV secolo]] subì degli interventi ad opera di [[Francesco Sforza]], durante la guerra per la conquista del potere a Milano. La Torre del Barbarossa conteneva infatti uno dei ''campanoni di Brianza'', utilizzati per la comunicazione di messaggi di emergenza ad altri campanili di tutto il territorio brianzolo.
 
La Torre del Barbarossa è dotata di nove [[campana|campane]], che vengono utilizzate per concerti.
 
=== Architetture religiose ===
[[File:Basilica San Giuseppe Seregno.jpg|thumb|right|La basilica di San Giuseppe.]]
 
==== Basilica romana minore, collegiata, Prepositurale di San Giuseppe ====
 
{{vedi anche|Basilica collegiata di San Giuseppe di Seregno}}
 
La [[basilica minore]] è la chiesa più importante della città ed è situata nel pieno centro cittadino. Le sue
origini risalgono alla seconda metà del [[XVIII secolo|secolo XVIII]], ai tempi della [[Ducato di Milano#La dominazione austriaca .281706-1797.29|dominazione austriaca]], quando il governo, d'accordo con l'allora [[arcivescovo]] di [[Arcidiocesi di Milano|Milano]], il [[cardinale]] [[Giuseppe Pozzobonelli]], decise l'abbattimento delle due chiese [[parrocchia]]li preesistenti (San Vittore e Sant'Ambrogio) e l'erezione di un'unica chiesa parrocchiale da dedicare a San Giuseppe.<ref name=Basilica />
 
La nuova chiesa fu inaugurata nel [[1781]], dopo dodici anni di lavori e l'abbandono del primo progetto ad opera dell'architetto Ermenegildo Pini. Nel settembre del 1881, quando Seregno era sede del [[patriarca]] [[Paolo Angelo Ballerini]], la chiesa ricevette la dedicazione, mentre nel marzo del 1925 venne elevata alla dignità di [[collegiata]].<ref name=Basilica /> L'11 maggio del 1981, due secoli dopo la sua inaugurazione, la collegiata di San Giuseppe veniva elevata alla dignità di [[basilica]] romana minore da parte di [[papa Giovanni Paolo II]], che la visitò due anni dopo durante una sua visita a Seregno.
 
==== Santuario della Madonna di Santa Valeria ====
[[File:Santa Valeria Church - Seregno.jpg|thumb|left|Il santuario di Santa Valeria.]]
 
Il santuario è costruito in stile [[neogotico]], a [[croce latina]] con tre navate; la superficie totale è di circa 1.000 metri quadrati. È situato nell'omonimo quartiere, in fondo ad un viale alberato che prende proprio il nome di viale Santuario.
 
Sul sito è attestata da vari documenti<ref name=SantaValeria>[http://www.parrocchiasantavaleria.it/index.php?option=com_content&view=article&id=5&Itemid=2 Storia della Parrocchia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> la presenza di luoghi dedicati al culto fin dal [[XII secolo]], sebbene i riferimenti siano piuttosto nebulosi e difficilmente interpretabili. In seguito ad una sua visita nel 1579, [[Carlo Borromeo]], allora [[vescovo]] di [[Milano]], riferì di un piccolo santuario ormai diroccato, tanto che ne ordinò la demolizione che venne tuttavia effettuata solo nel 1650 allorquando si iniziò la costruzione di un nuovo santuario, che venne inaugurato solo tre anni più tardi.<ref name=SantaValeria />
 
Il [[XIX secolo]] vide una serie di interventi volti al miglioramento e all'abbellimento del santuario: nel 1806 venne dotato di un nuovo [[Organo (musica)|organo]]; nel 1839 vennero realizzati degli importanti [[affresco|affreschi]], mentre nel 1841 venne rinnovato l'[[altare]] della [[cappella]] maggiore. Nel 1862 o nel 1865<ref name=SantaValeria /> l'edificio venne ampliato, con la costruzione di una cappelletta laterale dedicata ai santi [[San Vitale|Vitale]] e [[Santa Valeria|Valeria]].
[[File:Abbazia San Benedetto.jpg|thumb|right|La chiesa dell'abbazia di San Benedetto.]]
 
Già verso la fine del secolo si fece strada l'idea di un ampliamento del santuario, considerato il sempre elevato afflusso di fedeli. Già nel 1888 Luigi Mantegazza redasse una bozza di progetto di ingrandimento; nel 1906 il cardinal [[Andrea Carlo Ferrari|Ferrari]] approvava una commissione incaricata di studiare un progetto in questo senso, ma l'allontanamento di mons. [[Carlo Dalmazio Minoretti|Minoretti]] da Seregno ne bloccò nuovamente la prosecuzione; una terza proposta, elaborata nel 1919 da Ambrogio Silva, non trovò seguito; finalmente, nel 1922, l'ing. Spirito Maria Chiappetta venne incaricato di mettere a punto il progetto definitivo. Il 1º ottobre di quell'anno venne posta la prima pietra ad opera di mons. Minoretti; il 29 settembre 1930 avvenne la consacrazione ad opera del cardinale [[Ildefonso Schuster]].
 
Risale al 1965, infine, la costruzione e l'inaugurazione del campanile, che con 81 metri di altezza è fra i più alti d'Italia.<ref>{{cita web|url=http://www.campanologia.org/sites/www.campanologia.org/files/allegati_pagina_base/Campanili%20pi%C3%B9%20alti%20d%27Italia%20-%20altezza%20superiore%20ai%2070%20mt.pdf|titolo=Associazione Italiana di Campanologia – I CAMPANILI PIU’ ALTI D’ITALIA|accesso=23 aprile 2013|formato=PDF}}</ref>
 
L'imponente torre contiene un possente concerto di 6 campane in scala di la bemolle2 maggiore, fuso nel 1965 dalla fonderia Carlo Ottolina che aveva sede proprio a Seregno.
[[File:Oratorio S. Rocco 1.jpg|thumb|150px|left|L'oratorio dei SS. Rocco e Sebastiano.]]
 
====Abbazia dei Monaci Olivetani di San Benedetto====
La storia dell'abbazia di [[san Benedetto]] dei monaci [[benedettini]] di [[Olivetani|Monte Oliveto]] inizia nel 1884, quando venne invitato a Seregno il primo monaco olivetano.
 
Il terreno dove oggi sorge l'abbazia venne acquistato nel 1886; subito dopo venne iniziata la costruzione della chiesa, che venne poi completata nel maggio 1892. La chiesa venne consacrata il 23 ottobre 1895 dal cardinale [[Andrea Ferrari]], allora arcivescovo di Milano.<ref>[http://www.monaci-benedettini-seregno.com/modules.php?name=Abbazia&file=storia Abbazia S. Benedetto - Seregno (MI) - abbazia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
L'edificio verrà poi ampliato nel 1931 su disegno dell'architetto Ottavio Cabiati.
 
==== Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano ====
L'Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano è situato all'incrocio tra le vie Cavour e San Rocco; accanto ad esso sorge il complesso dell'oratorio e l'omonimo teatro, uno dei più importanti di Seregno.
È la chiesa più antica della città, dal momento che risale al 1577;<ref>[http://www.oratoriosanrocco.it/html/aboutus/index.php AboutUs<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> la sua costruzione fu decisa dal cardinale [[Carlo Borromeo]], all'epoca [[arcidiocesi di Milano|arcivescovo di Milano]], come segno tangibile della devozione dei seregnesi per i santi [[San Rocco|Rocco]] e [[San Sebastiano|Sebastiano]], invocati durante l'[[epidemia]] di [[peste del 1576]].
 
La chiesa assunse l'aspetto attuale solo nel 1601, con la costruzione del [[campanile]]; all'interno, conserva [[affresco|affreschi]] ad opera del pittore [[Gabrio Bossi]]. In tempi molto più recenti, la chiesa subì dei restauri nel 1997, sotto la direzione dell'architetto Pierfranco Bagarotti.
 
==== Altre chiese ====
[[File:Chiesa Lazzaretto.jpg|thumb|La parrocchiale della Beata Vergine addolorata, nel quartiere Lazzaretto.]]
 
Altri edifici legati al culto presenti in città sono:
*parrocchiale di Sant'Ambrogio: situata nell'omonimo quartiere, è costruita in stile moderno;
*parrocchiale della Beata Vergine Addolorata: situata nel quartiere Lazzaretto, è stata inaugurata nel [[1962]];
*parrocchiale di San Giovanni Bosco<ref>[http://www.parrocchiaceredo.it Parrocchia San Giovanni Bosco - Ceredo - Home<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>: situata nel quartiere Ceredo e consacrata nel [[1964]], è la chiesa più recente della città;
*parrocchiale di San Carlo;
*Santuario della Madonna dei Vignoli;
*chiesetta di San Salvatore;
*chiesa di Maria Ausiliatrice;
*monastero delle Adoratrici Perpetue;
*cappella di Maria SS. Immacolata (Fraternità Sacerdotale di San Pio X).
 
=== Aree verdi ===
[[File:Parco XV aprile.jpg|thumb|left|Scorcio del parco XXV aprile.]]
 
All'interno del territorio del Comune esistono alcuni parchi di un certo rilievo, che si sommano alle piccolissime aree a verde sparse all'interno del tessuto urbano.
 
Di notevole interesse botanico è il ''parco XXV Aprile'', situato in centro, aperto al pubblico nel 1979 dall'esproprio di un giardino privato, che presenta alberi secolari di numerose essenze.
 
Il Comune di Seregno, all’inizio del 2001, ha istituito il ''Parco locale di interesse sovracomunale Brianza Centrale'', con lo scopo di "''definire una salvaguardia attiva del territorio inedificato... impedire processi di saldatura con i comuni contermini… contribuire ad una politica più generale di salvaguardia di spazi verdi alla grande scala in un luogo strategico di incontro, al centro di un sistema che comprende alcuni grandi parchi di interesse regionale ([[Parco delle Groane|Groane]], [[Parco regionale della Valle del Lambro|Alta Valle del Lambro]], Brughiera Briantea)''".
[[File:Parco 2 giugno.jpg|thumb|right|Il Parco 2 giugno, in località Porada.]]
[[File:Parco Porada - inverno.JPG|thumb|right|Il parco 2 giugno in veste [[inverno|invernale]].]]
 
Attualmente il PLIS Brianza Centrale occupa una superficie di 385 ettari a corona della città e risulta limitato al comune di Seregno. Nella parte occidentale esistono due grandi aree fruibili dalla popolazione: il "parco 2 giugno" alla Porada e il Parco agricolo del Meredo.
 
Il Parco 2 giugno si presenta come un grande parco cittadino (oltre 50 ha) dove sono state realizzate piste ciclopedonali, orti urbani e zone ricreative con tavoli di legno e giochi per bambini. Vi si alternano campi coltivati ed aree boschive, sia di tipo spontaneo che di impianto artificiale, dove recentemente è stato avvistato il gufo comune (''[[Asio otus]]''), a dimostrazione del fatto che la tutela delle aree verdi contribuisca alla protezione e alla diffusione della fauna selvatica.
 
L’area del Meredo si è preservata grazie al fatto di trovarsi incuneata tra due linee ferroviarie (la [[Ferrovia Novara-Seregno|Seregno-Saronno-Novara]] e la [[Ferrovia Milano-Chiasso|Milano-Chiasso]]). Il Parco agricolo (oltre 70 ha), oggetto di piantumazioni di nuove superfici boscate, è occupato prevalentemente da campi e boschetti lineari di [[Robinia pseudoacacia|robinie]] e [[Sambucus nigra|sambuchi]] e risulta fruibile grazie alle vecchie strade vicinali, ora trasformate in piste ciclo-pedonali con fondo in calcestre. Rilevante un esemplare isolato di [[Quercus robur|farnia]] di grandi dimensioni, vicino a un piccolo bosco di carpini, nei pressi del quartiere Ceredo.
 
Più frammentarie e meno preservate le rimanenti aree del parco, situate soprattutto a nord (zona Orcelletto e via Briantina) e a est (zona Dosso) della città. Zone comunque importanti per la presenza, aldilà del confine comunale, di ampie aree libere nei comuni di Carate Brianza, Albiate, Sovico, Macherio e Lissone che potrebbero essere inglobate nel PLIS e garantire un collegamento con il Parco Valle del Lambro.
 
== Società ==
 
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Seregno}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
{| class="wikitable" style="float:right;"
| colspan="3" align="center" | '''Evoluzione della popolazione straniera'''<ref>I dati [[Istituto nazionale di statistica|ISTAT]] si riferiscono al 31 dicembre di ogni anno.</ref>
|-
|align="center"|''Anno''
|align="center"|''Popolazione<br />straniera''
|align="center"|''Percentuale<br />del totale''<ref>I valori sono calcolati sulla base dei dati contenuti nei bilanci demografici della popolazione residente.</ref>
|-
|align="center"|[[2002]]
|align="right"|743<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2002 | url = http://demo.istat.it/str2002/index.html| data = 2003 | accesso = 23 novembre 2009 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|align="right"|1,9%<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico al 31 dicembre 2002 | url = http://demo.istat.it/bil2002/index.html| accesso = 18 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|-
|align="center"|[[2003]]
|align="right"|1.037<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2003 | url = http://demo.istat.it/str2003/index.html| accesso = 18 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|align="right"|2,6%<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico al 31 dicembre 2003 | url = http://demo.istat.it/bil2003/index.html| accesso = 18 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|-
|align="center"|[[2004]]
|align="right"|1.347<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2004 | url = http://demo.istat.it/str2004/index.html| accesso = 18 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|align="right"|3,4%<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico al 31 dicembre 2004 | url = http://demo.istat.it/bil2004/index.html| accesso = 18 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|-
|align="center"|[[2005]]
|align="right"|1.463<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2005 | url = http://demo.istat.it/str2005/index.html|accesso = 9 dicembre 2011|editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|align="right"|3,6%<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico al 31 dicembre 2005 | url = http://demo.istat.it/bil2005/index.html| accesso = 18 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|-
|align="center"|[[2006]]
|align="right"|1.651<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2006 | url = http://demo.istat.it/str2006/index.html| accesso = 9 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|align="right"|4,0%<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico al 31 dicembre 2006 | url = http://demo.istat.it/bil2006/index.html| accesso = 18 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|-
|align="center"|[[2007]]
|align="right"|1.892<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2007 | url = http://demo.istat.it/str2007/index.html| accesso = 18 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|align="right"|4,5%<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico al 31 dicembre 2007 | url = http://demo.istat.it/bil2007/index.html| accesso = 18 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|-
|align="center"|[[2008]]
|align="right"|2.163<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2008 | url = http://demo.istat.it/str2008/index.html| accesso = 9 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|align="right"|5,1%<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico al 31 dicembre 2008 | url = http://demo.istat.it/bil2008/index.html| accesso = 18 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|-
|align="center"|[[2009]]
|align="right"|2.424<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2009 | url = http://demo.istat.it/str2009/index.html|accesso = 9 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|align="right"|5,7%<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico al 31 dicembre 2009 | url = http://demo.istat.it/bil2009/index.html| accesso = 18 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|-
|align="center"|[[2010]]
|align="right"|2.698<ref name=stranieri>{{cita web | titolo = Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 | url = http://demo.istat.it/str2010/index.html| accesso = 9 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|align="right"|6,2%<ref>{{cita web | titolo = Bilancio demografico al 31 dicembre 2010 | url = http://demo.istat.it/bil2010/index.html| accesso = 9 dicembre 2011 | editore = [[Istituto nazionale di statistica]]}}</ref>
|}
 
Come molti altri centri dell'[[Italia settentrionale]], a partire dalla fine del [[XX secolo]] anche Seregno è diventata una città [[Società multietnica|multietnica]] con una presenza significativa di cittadini provenienti dall'estero: alla data del 31 dicembre 2010 risultano infatti residenti nel territorio comunale 2.698 stranieri,<ref name=stranieri /> che rappresentano il 6,2% della popolazione residente totale. Le dieci comunità più numerose sono le seguenti:<ref name=stranieri />
 
{{div col}}
*{{ROU}}: 415
*{{MAR}}: 330
*{{PAK}}: 313
*{{UKR}}: 283
*{{CHN}}: 150
*{{PER}}: 139
*{{ALB}}: 137
*{{SEN}}: 94
*{{ECU}}: 80
*{{EGY}}: 69
{{div col end}}
 
=== Feste e ricorrenze ===
* ''Sagra di Santa Valeria'': si svolge nel periodo del 28 aprile, giornata del Santo Patrono, presso l'area circostante il Santuario di Santa Valeria;
* ''Bicinfesta per Seregno'': nata nel 1998 si svolge ogni 2 giugno, consiste in un giro in bicicletta per tutta Seregno e raccoglie annualmente circa 2.000 partecipanti<ref name="test">[http://brianzacentrale.blogspot.com/2010/06/bicinfesta-oltre-2000-ciclisti-invadono.html Blog Brianza Centrale].</ref>;
* ''Festa di San Luigi'': presso l'oratorio San Rocco, nel periodo del 21 giugno, giorno di San Luigi Gonzaga;
* ''Festa della Madonna dei Vignoli'': generalmente il secondo fine settimana di settembre, nel periodo del 08 settembre, giorno della Natività di Maria, presso il Santuario della Madonna dei Vignoli e l'adiacente scuola materna "Santino De Nova";
* ''Sagra del Bivio Consonno'': si svolge l'ultimo fine settimana di maggio, presso la chiesa di Maria Ausiliatrice e l'adiacente edificio del Piccolo [[Cottolengo]] di Don Orione;
* ''Festa della Basilica e del Santo Crocifisso'': solitamente nel terzo o quarto fine settimana di settembre, attorno alla Basilica Collegiata di San Giuseppe;
* ''Festa della Madonna della Campagna'': si tiene dal 1990, generalmente nel secondo fine settimana di settembre, al quartiere Fuin. La festa prende origine da un antico culto della Madonna, che veniva venerata in una piccola cappelletta situata nel quartiere;<ref>[http://www.eventiesagre.it/Eventi_Feste/2051_Festa+popolare+Madonna+della+Campagna.html Festa della Madonna della campagna - Eventi e sagre].</ref>
* ''Festa della Beata Vergine Addolorata'': si svolge durante il primo od il secondo fine settimana d'Ottobre, presso la parrocchiale della Beata Vergine Addolorata e l'oratorio, nel quartiere Lazzaretto;
* ''Festa di San Giuseppe'': nel fine settimana più prossimo al 19 marzo, giornata di San Giuseppe, attorno alla Basilica Collegiata di San Giuseppe;
* ''La torta paesana più lunga del mondo'': evento a scopo benefico, si svolge l'ultima domenica del mese di novembre, organizzata da "Associazione Carla Crippa Onlus" per le vie del centro storico;
* ''La notte bianca della Brianza'': si svolge nel mese di settembre dal 2006.
 
Il santo [[patrono]] della città è [[San Giuseppe]]<ref>[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1983/may/documents/hf_jp-ii_spe_19830521_popolazione-seregno_it.html Incontro con la popolazione di Seregno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> festeggiato il 19 marzo,; una festività molto sentita è anche [[Santa Valeria]], festeggiata il 28 aprile.
 
{{cn|Nel centro storico di Seregno è consuetudine lo shopping "serale" nei giovedì sera dalla tarda primavera fino alla prima settimana di agosto,evento che attira moltissimi giovani e famiglie dalla brianza e anche da fuori provincia,per una passeggiata sotto le stelle e per ammirare gli sponsor che si esibiscono in queste serate nelle piazze storiche.A partire dall'ultima domenica di Novembre e per tutto Dicembre i negozi propongono le aperture domenicali,eventi che ripetono anche durante l'anno a cadenza di una volta la mese con intrattenimenti e giochi.}}
 
== Cultura ==
 
=== Biblioteche ===
[[File:Biblioteca Seregno.jpg|thumb|right|L'attuale sede della biblioteca civica E. Pozzoli, in piazza mons. Gandini.]]
Seregno è dotata di una biblioteca civica, intitolata a Ettore Pozzoli, trasferita recentemente in una nuova sede situata in piazza monsignor Gandini; fa parte del sistema bibliotecario ''BrianzaBiblioteche''.
 
=== Concorso Pianistico Internazionale Ettore Pozzoli ===
{{vedi anche|Concorso Pianistico Internazionale Ettore Pozzoli}}
Concorso Pianistico Internazionale, aperto a giovani pianisti di tutto il mondo, che si tiene con cadenza biennale. Fondato nel 1959 dalla vedova del Maestro [[Ettore Pozzoli]], Gina Gambini la quale decise di istituire un concorso di richiamo internazionale per giovani pianisti per ricordare la figura del marito. Oltre 1.500 i concorrenti che hanno partecipato alle 25 edizioni, di cui ben 1.000 provenienti da Paesi esteri. Nell’Albo dei vincitori spicca il nome di [[Maurizio Pollini]], che si aggiudicò il primo premio alla prima edizione del 1959.
 
=== Coro il Rifugio ===
{{vedi anche|Coro il Rifugio}}
Il '''Coro il Rifugio''' di Seregno è una Associazione Culturale di Canti Popolari. Attualmente il Coro è diretto dal Maestro Fabio Triulzi ed è stato fondato a Seregno nel [[1966]]. L'attività principale del Coro è quella di svolgere attività culturali con l'obiettivo di sviluppare nuove relazioni con altre organizzazioni. Il repertorio è formato da canti popolari d'autore di vario genere, con una attenzione particolare ai canti della [[Brianza]] e della [[Lombardia]].
 
=== Personalità legate alla città ===
* [[Gianni Arde]] (1937-2007), pittore e scultore: maestro astrattista della seconda metà del '900 (vinse il prestigioso premio di pittura "S. Fedele" nel 1963);
* [[Paolo Angelo Ballerini]], Patriarca di Alessandria d'Egitto;
* [[Igor Cassina]] (1977), ginnasta, nato a Seregno ma vissuto sempre a Meda, primo italiano a conquistare una medaglia d'oro olimpica nella sbarra ([[Giochi della XXVIII Olimpiade|Olimpiadi di Atene 2004]]);
* [[Luca Crippa]] (1924-2002), pittore e scenografo;
* [[Giuseppe De Feo]] (1914-2000), pittore e scultore;
* [[Massimo Crippa]], calciatore; ha militato degli anni '80 e '90 nel [[Napoli Calcio|Napoli]], [[Parma Calcio|Parma]] e [[Torino Football Club|Torino]] prima di concludere la carriera tornando al [[Seregno Football Club 1913|Seregno]];
* [[Luigi Gandini]], Prevosto Mitrato della Basilica Romana Minore, Collegiata, Prepositurale di San Giuseppe in Seregno, dal 1964 al 1995
* [[Dj Angelo]], disc jockey e personaggio televisivo;
* [[Giuseppe Longoni]], calciatore degli anni '60 e '70;
*[[Roberto Mandressi]], calciatore degli anni '80 e '90;
* [[Carlo Dalmazio Minoretti]], arcivescovo di Genova: prima di salire al soglio della cattedra, fu Prevosto dell'allora Prepositurale di San Giuseppe a Seregno;
* [[Luis Molteni]], attore cinematografico e televisivo;
* [[Ettore Pozzoli]] (1873-1957), pianista e compositore, autore di numerose opere didattiche per pianoforte e Professore Emerito del [[Conservatorio Giuseppe Verdi (Milano)|Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano]];
* [[Umberto Trabattoni]] (1885-1963), imprenditore. Fu presidente del Seregno dal 1922 al 1935 (lo stadio dove attualmente gioca il Seregno venne fatto costruire da lui e porta il nome del figlio Ferruccio), commissario straordinario del Milan dal 1940 al luglio 1944 e presidente del Milan dall'aprile 1945 al 1954 (a lui si deve l'arrivo in Italia degli svedesi Gunnar Nordahl, Nils Liedholm e Gunnar Gren).
* Riccardo Garifo (1981), noto anche come [[Roofio]], produttore e componente dei [[Two Fingerz]].
* Giacinto Mariani, attuale sindaco di Seregno, salito agli "onori" delle cronache nazionali per le sospette attività affaristiche in società con il [[Clan dei Casalesi]].<ref>Inchiesta realizzata da Fabrizio Gatti per l'Espresso http://espresso.repubblica.it/dettaglio/giornalista-io-ti-ammazzo/2204978</ref>
 
== Geografia antropica ==
 
=== Urbanistica ===
[[File:Pumiroeu - Seregno.JPG|thumb|left|La borgata del Pumiroeu.]]
Seregno è caratterizzata da un centro storico particolarmente esteso ed omogeneo nella sua struttura; le abitazioni sono costituite da palazzi signorili o da cortili promiscui con un'altezza media di due, tre piani. Peraltro non mancano, accanto a quest'ultimi, palazzi di moderna realizzazione svettanti sino a 15 piani (torre dei giardini e torre della stazione).
 
Nel centro storico è ubicato il nucleo antico di Seregno, il cuore della cittadina, costituito da una serie di vicoli appartenenti a diverse ''borgate'' distribuite nelle vicinanze dell'asse principale (corso del Popolo, via Trabattoni, via Verdi) e degli assi secondari (via [[Cavour]], via [[Garibaldi]], via [[Umberto I]]).
[[File:Via Garibaldi Seregno.jpg|thumb|right|Scorcio di via Garibaldi.]]
 
Dal centro storico alla circonvallazione si estendono invece le aree di sviluppo ottocentesco della città, formato prevalentemente da isolati di due piani nei quali oltre alle abitazioni erano spesso situate le attività artigianali legate alla produzione del mobile.
 
=== Borgate e località ===
Le principali borgate del centro storico sono:
* ''Pomiroeu'' (Pomirolo), attuale via Leonardo da Vinci: anticamente ospitava le carceri.
* ''Burghesàn'';
* ''Serbügia'', attuale via Cavour;
* ''Puzuràn'' (Pozzo), attuale largo San Vittore: vi si trovava il pozzo più antico di Seregno, ancora visibile e le sembianze dell'antica chiesa di San Vittore.
* ''Vignoeu'' (Vignoli), attuale via Santino De Nova e via Vignoli: ospitava una vasta vigna ed un [[capitello votivo]] dedicato alla Madonna, poi divenuto Santuario della Madonna dei Vignoli; al suo fianco sorge la scuola materna più antica di Seregno, "Santino De Nova", la quale conserva preziosamente, al suo interno, rami della storica vigna.
 
Le principali località, presenti anche oltre il centro storico, sono:
* ''Ca' Storta'' (Casa Storta);
* ''Fort di Och'';
* Pozzone (nord est): è presente il suggestivo complesso della cascina con annessa chiesetta di Sant'Anna;
* Quattro Strade (centro est);
* Meredo (sud ovest): ospita i boschi di San Pietro, grande patrimonio verde;
* Dosso (est): presenza di numerose cascine;
* Porada (nord ovest): centro natatorio e palazzetto dello sport "PalaPorada";
* Polo Nord (nord est): accanto all'antica cascina sorge il complesso scolastico "Primo Levi" e "Martino Bassi".
 
=== Quartieri ===
[[File:Parco Giovanni Paolo II.jpg|thumb|right|Scorcio del parco Giovanni Paolo II, nel quartiere Orcelletto.]]
 
I quartieri di Seregno sono:<ref>[http://www.comune.seregno.mi.it/default.cfm?ID=3721 Comune di Seregno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* '''San Rocco''' (centro): presenza dell'antico oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano e del prestigioso teatro e cinema San Rocco;
* '''Santa Valeria''' (centro ovest): presenza del rinomato santuario della Madonna di Santa Valeria; Quartiere residenziale. E' a sua volta diviso in quattro ''rioni'': Ca' Storta, Cruseta, Numer 2 e Riun.
* '''Bivio''' (centro): capitello votivo;
* '''Ceredo''': sorge nella parte occidentale della città, ai confini con il Comune di Meda. Nel quartiere si estendono ampie zone di edilizia residenziale relativamente recente (anni '70 e '80); è inoltre rilevante la presenza del ''Parco Brianza Centrale'', ampia area verde di interesse sovracomunale.
* '''Orcelletto''': situato nella parte nordoccidentale del territorio comunale, intorno alla via omonima, è un quartiere caratterizzato da un esteso sviluppo di zone residenziali piuttosto recenti.
* '''Consonno''' (nord): piccolo Cottolengo di "Don Orione";
* '''''Fuin''''': situato nella parte orientale della cittadina, è caratterizzato dalla presenza di ampie aree residenziali piuttosto recenti che si affiancano ad aree artigianali e ad aree non edificate e incolte nelle vicinanze della SS 36 che passa per il quartiere. Vi si trova inoltre una cappella votiva della Madonna della Campagna;
* '''Sant'Ambrogio''' (sud ovest);
* '''San Carlo''' (sud): un tempo frazione di Seregno, ospita l'oratorio di San Carlo ed una grande corte residenziale;
* '''Lazzaretto''': situato nella zona sudorientale della città, ha una superficie di circa 0,6&nbsp;km² (60 [[ettaro|ha]]) e una popolazione di circa 3.000 abitanti.<ref>[http://www.comune.seregno.mi.it/default.cfm?ID=5108 Comune di Seregno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Nel quartiere sono presenti zone residenziali intervallate da ampie aree dedicate alle attività artigianali o produttive, oltre che di alcune residue aree non edificate. Il territorio è attraversato dalla linea ferroviaria [[Ferrovia Seregno-Bergamo|Seregno-Bergamo]];
* '''San Giuseppe''' (sud est): ville di notevole prestigio;
* '''San Salvatore''' (est);
* '''Crocione''' (''Crusun''): compreso fra la linea ferroviaria Milano-Chiasso, il confine comunale di [[Desio]] e il quartiere San Carlo. Zona prevalentemente agricola fino alla [[prima guerra mondiale]], ospita un quartiere di edilizia economica popolare edificato dall'ALER alla fine degli anni '70. L'arrivo di numerose comunità di immigrati ha portato numerosi problemi di integrazione fra le varie comunità venute a sovrapporsi nel quartiere.<ref>[http://www.cdqseregno.it/index.php?option=com_content&task=view&id=31&Itemid=38 Abitare e incontrarsi al Crocione - Il quartiere S. Ambrogio - Crocione<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Nel quartiere è presente un capitello votivo, detto ''del Crusun''.
== Economia ==
Seregno ha sempre avuto una vocazione a livello industriale, commerciale e artigianale, essendo crocevia per varie province e per la vicinanza al territorio elvetico. Nel [[XX secolo]] erano in attività molte trance sul territorio comunale, segno che la produzione del mobile era fiorente e di ottima qualità ma con il passare del tempo al legno si sono sostituiti i prodotti tessili, chimici, meccanici, elettronici, informatici e della lavorazione della gomma.
 
{{cn|Sono quasi 5000 le imprese fra industrie ed artigianato, che nonostante la crisi economica mantengono alto il valore di Seregno, producendo manufatti di qualità esportati in tutto il mondo. In città insiste un elevato numero di esercizi commerciali situati nel centro storico che fanno sì che Seregno sia un grande polo commerciale secondo solo a Milano e alla pari di Monza}}.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
 
=== Ferrovia ===
[[File:Seregno staz ferr lato binari.jpg|thumb|left|La stazione di Seregno, lato binari.]]
 
<nowiki> </nowiki>La [[stazione di Seregno]] ([[Trenord]]) è un importante e fondamentale nodo di interscambio ferroviario internazionale della rete regionale(linee [[Ferrovia Novara-Seregno|Novara–Seregno]] e [[Ferrovia Seregno-Bergamo|Seregno–Bergamo]]) e della direttrice internazionale [[Ferrovia Milano-Chiasso|Milano–Chiasso]]-Zurigo-Basilea,per flusso passeggeri e per smistamento merci.Un tempo stazione di fama internazionale,con treni Eurocity provenienti e diretti in Svizzera che hanno fatto scalo nella stazione cittadina fino a prima dell' introduzione del sistema suburbano di milano,che ha posto la stazione di Seregno come caposaldo delle linee suburbane S9 e S11,dei RegioExpress S10 e dei Regionali Seregno-Carnate Usmate.La stazione e le direttrici sono gestite da Trenord.Ogni giorno vi transitano circa 10000 passeggeri,per un totale annuo stimato di circa 3,5 milioni di passeggeri.Ai convogli passeggeri con sosta e fermata a Seregno si devono aggiungere i treni a lunga percorrenza e i convogli merci,che con la loro mole rendono la stazione molto transitata 24 ore su 24.
 
=== Strada ===
[[File:SS36-Carate.jpg|thumb|right|L'uscita di Seregno Nord sulla SS 36.]]
 
Seregno è lambita, nella sua parte est, dalla superstrada [[SS 36]] del Lago di como e dello Spluga (detta anche ''Nuova Valassina''), con quattro uscite disponibili: Seregno Sud, Seregno San Salvatore, Seregno Nord/Carate Brianza e Seregno Nord (solo in direzione Milano).
 
Poco più ad ovest il tessuto urbano cittadino è attraversato dalla Strada Provinciale 9, detta ''Vecchia Valassina'', che precedentemente all'apertura della ''Nuova Valassina'' menzionata poco sopra costituiva l'asse viario più importante in senso nord-sud e attraversava l'intero comune dal confine con [[Desio]] a quello con [[Giussano]] (fraz. [[Paina-Brugazzo]]).
 
=== Tranvie ===
In passato, Seregno era servita da due [[Tram interurbano|tranvie interurbane]]: fino al [[1982]] la [[Tranvia Milano-Desio|Milano–Carate]], fino al [[1952]] anche la [[Tranvia Monza-Meda-Cantù|Monza–Meda–Cantù]]. È in fase di progettazione la nuova metro-tramvia che collegherà Milano a Seregno collegando il capoluogo meneghino alla città brianzola in meno di mezz'ora e permettendo l'interscambio con le varie linee di autobus ma soprattutto con i treni che collegano Seregno a Malpensa.
 
== Amministrazione ==
 
=== Sindaci di Seregno ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1995]]
|[[2000]]
|Gigi Perego
|[[centrosinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2000]]
|[[2005]]
|Gigi Perego
|[[centrosinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}{{ComuniAmminPrec
|[[2005]]
|[[2010]]
|Giacinto Mariani
|[[centrodestra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2010]]
|in carica
|Giacinto Mariani
|[[centrodestra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Italia|Sant'Agata di Esaro}}<ref>{{cita web|http://www.comune.santagatadiesaro.cs.it/gemellaggio%20comitato2.html|Un gemellaggio nel segno della continuità.|14-12-2009}}</ref>
 
== Sport ==
 
=== Impianti sportivi ===
Il principale impianto sportivo della città è lo stadio "''[[Stadio Ferruccio|Ferruccio Trabattoni]]''". Commissionato da [[Umberto Trabattoni]] (allora presidente del [[Seregno Football Club 1913|Seregno]]), venne inaugurato nel 1935; ha subito inoltre un'importante opera di restauro dal 2004 al 2009. Lo stadio ha una capienza totale di 3.700 posti, dei quali 1.700 numerati e coperti e 2.000 scoperti.
 
Sono presenti altri impianti sportivi tra i quali il ''Seregnello'', dove si allena il Seregno, e il complesso sportivo municipale "La Porada", inaugurato nel 1975, che vanta una piscina olimpionica scoperta e due da 25 metri, una coperta e una scoperta, il campo da [[rugby (sport)|rugby]], quattro campi da tennis, due coperti e due scoperti e il palazzetto dello sport polifunzionale ''PalaSport Seregno'', meglio conosciuto come Pala Porada inaugurato nel 2000.
 
Nel [[1991]] dirige Manon Lescaut al [[Opéra National de Paris]].
== Note ==
<references />
 
Al [[Teatro Verdi (Trieste)]] nel [[2008]] dirige [[Iris (opera)]], nel [[2009]] Aida e nel [[2010]] Otello con Pons.
== Bibliografia ==
* {{Bibliografia|Comunità|Giorgio Picasso e Mauro Tagliabue (a cura di). ''Seregno. Una comunità di Brianza nella storia (secoli XI-XX)''. Seregno, Comune di Seregno, 1994.}}
* {{Bibliografia|Telesio|G. Ferrarini, A. Stadiotti, M. Stadiotti (a cura di). ''Seregno. Un paese, la sua storia, la sua anima''. Carnate, Telesio editrice, 1999.}}
* {{Bibliografia|Mariani|Ezio Mariani. ''Storia di Seregno''. Seregno, Circolo culturale "Seregn de la memoria", 1963.}}
* {{Bibliografia|Araldica|Paolo Cazzaniga. ''Araldica seregnese. <small>Storie e simboli di una comunità della Brianza</small>''. Seregno, 2011.}}
 
Nel [[2011]] dirige l'Orquestra Simfònica i Cor del [[Gran Teatre del Liceu]] in Nabucco in forma di concerto al Festival de [[Peralada]] con Pons, [[Ferruccio Furlanetto]] e [[Maria Guleghina]].
== Collegamenti esterni ==
*{{Dmoz|}}
* [http://www.comune.seregno.mb.it/ Sito del Comune di Seregno]
* [http://bicinfesta.blogspot.com/ Sito di Bicinfesta per Seregno]
* [http://www.parcobrianzacentrale.it/ Sito del Parco Brianza Centrale]
* [http://www.aebonline.it/attivita/9_centro-sportivo/ Sito del Centro Sportivo]
 
All'[[Opernhaus Zürich]] nel [[2011]] dirige Rigoletto con Nucci e [[Diana Damrau]], Il barbiere di Siviglia, [[Don Pasquale]] e [[L'elisir d'amore]] con [[Rolando Villazón]] e nel [[2012]] [[Poliuto]] con [[Vittorio Grigolo]], [[Fiorenza Cedolins]] e Riccardo Zanellato.
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Seregno}}
 
Nel [[2012]] dirige Lucia di Lammermoor con Claudio Sgura al [[Teatro di San Carlo]] di [[Napoli]].
{{Provincia di Monza e della Brianza}}
 
==Discografia selettiva==
{{Pieve di Desio}}
 
* 1971: ''[[Pagliacci (opera)|Pagliacci]]'' di [[Ruggero Leoncavallo|Leoncavallo]] con [[Plácido Domingo]], [[Montserrat Caballé]], [[Sherrill Milnes]]; [[London Symphony Orchestra]] e coro; Audio CD: [[Radio Corporation of America|RCA]]
{{Portale|Lombardia}}
* 1974: ''Verdi'', Arie d'opera per tenore - Bergonzi/Santi/New PhO, Decca
* 1981: ''[[Andrea Chénier (opera)|Andrea Chénier]]'' di [[Umberto Giordano|Giordano]] con Plácido Domingo, [[Gabriela Beňačková]], [[Piero Cappuccilli]]; [[Wiener Staatsoper]] orchestra e coro DVD: [[Deutsche Grammophon]]; Cat: 00440 073 4070
* 1982: ''[[La fanciulla del West]]'' di [[Giacomo Puccini|Puccini]] con [[Carol Neblett]], Plácido Domingo, Silvano Carroli; [[Royal Opera House]], Covent Garden Orchestra e coro; DVD: Kultur Video; ASIN: 032031203822
* 1988: ''[[Guglielmo Tell (opera)|Guglielmo Tell]]'' di [[Gioachino Rossini|Rossini]] con [[Antonio Salvadori]], [[Maria Chiara]], [[Salvatore Fisichella]]; Condor, Opernhaus-Zurich; TV/DVD
* 2000: ''[[I due Foscari]]'' di [[Giuseppe Verdi|Verdi]] con [[Leo Nucci]], [[Vincenzo La Scola]], [[Alexandrina Pendatchanska]]; [[Teatro San Carlo]] Orchestra e coro; DVD: TDK
* 2006: ''[[Don Pasquale]]'' di [[Gaetano Donizetti|Donizetti]] con [[Juan Diego Florez]], Isabel Rey, [[Ruggero Raimondi]]; Zurich Opera Orchestra; DVD; DECCA
* 2006: '' [[Rigoletto]]'' di [[Giuseppe Verdi]] con [[Leo Nucci]], [[Elena Moşuc]], [[Piotr Beczala]]; Operhaus Zürich; Blu-ray Arthaus Musik
 
==Bibliografia==
[[Categoria:Seregno| ]]
* [http://www.rodoni.ch/OPERNHAUS/santi.html Nello Santi biografia]
==Collegamenti esterni==
*{{imdb|nome|0763526}}
{{Controllo di autorità}}